Scompenso cardiaco, la classifica del ministero della Salute

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=187600&sez=MEDICINAESALUTE
Scompenso cardiaco, la classifica del ministero
della Salute
ROMA - L’ Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali) per conto del Ministero della Salute,
ha reso disponibili, su sito web dedicato, i risultati dell'analisi relativi al tasso di mortalità a 30 giorni di
pazienti con scompenso cardiaco, dopo il ricovero in strutture ospedaliere, confrontandolo con quello che
gli statistici hanno usato come pietra di paragone che è stato fissato a 1.1 per ogni 1000 pazienti. Lo
scompenso cardiaco, infatti, è considerato una malattia epidemiologicamente molto significativa per la
sanità pubblica ed è stato, per questo motivo, inserito nei 40 criteri del Programma Nazionale Valutazione
Esiti (PNE), strumento di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico ed organizzativo,
finalizzati al miglioramento dell'efficacia e dell'equità nel Servizio Sanitario Nazionale. Nell’anno 2010 sono
stati dimessi dalle strutture ospedaliere circa 200.000 pazienti (5,8% delle dimissioni totali) con diagnosi di
scompenso cardiaco, che hanno generato circa 1.900.000 giornate di degenza (media di 9.1 giorni).
Dall’analisi dei Centri che trattano lo scompenso cardiaco in Italia, è risultato che il Gruppo San Raffaele di
Roma, che accoglie al suo interno ben due Centri nel trattamento di tale patologia – l’IRCCS San Raffaele
Pisana di Roma e il San Raffaele di Velletri – ha conseguito risultati di eccellenza per entrambi. In
particolare, l’IRCCS San Raffaele di Roma è il primo Centro di riabilitazione cardiologica nella regione
Lazio e il secondo a livello nazionale, con un tasso di mortalità di 2,3%, decisamente migliore della media
nazionale dell’8,79%. Il Centro nato circa 7 anni orsono e diretto dal professor Maurizio Volterrani, è
dotato di 51 posti letto di Degenza ordinaria, di cui 9 in zona post-intensiva, attrezzati per il monitoraggio,
e tiene in cura 10 pazienti al giorno in Day Hospital. La degenza media è di 23 giorni per lo scompenso
cardiaco e 15 per post-intervento cardiochirurgico. Dopo il ricovero, una volta a casa, il paziente viene
dotato di un apparecchio con il quale è possibile effettuare l’elettrocardiogramma, misurare la pressione, la
temperatura, la saturazione di ossigeno, il peso del malato e la quantità di massa magra. Questo device
trasmette i dati al Centro, dove personale dedicato gestisce da remoto il follow-up del paziente. Ciò
permette una riduzione/ottimizzazione degli accessi ospedalieri per questo tipo di malati.
CUORE: SAN RAFFAELE PISANA, ECCELLENZA NELLO SCOMPENSO =
(AGI) - Roma, 26 mar. - Risultati di eccellenza nello scompenso cardiaco per il
Gruppo San Raffaele di Roma, che accoglie al suo interno due centri nel
trattamento di tale patologia,l'Irccs San Raffaele Pisana di Roma e il San
Raffaele di Velletri. In particolare, l'Irccs San Raffaele di Roma e' il primo
centro di riabilitazione cardiologica nella regione Lazio e il secondo a livello
nazionale, con un tasso di mortalita' di 2,3%, decisamente migliore della
media nazionale dell'8,79%.
Il centro, nato circa 7 anni fa e diretto dal prof.
Maurizio Volterrani, e' dotato di 51 posti letto di Degenza ordinaria, di cui 9 in
zona post-intensiva, attrezzati per il monitoraggio, e tiene in cura 10 pazienti
al giorno in Day Hospital. La degenza media e' di 23 giorni per lo scompenso
cardiaco e 15 per post-intervento cardiochirurgico. L'equipe di 10 medici e'
coadiuvata da 21 infermieri e 15 fisioterapisti specializzati. Il reparto e' dotato
di strumenti diagnostici e terapeutici tecnologicamente all'avanguardia cui
vengono associati trattamenti riabilitativi mirati, che si sono dimostrati
particolarmente efficaci nella prevenzione delle instabilizzazioni e nella
riduzione della mortalita' di questi pazienti. Una volta a casa, il paziente viene
dotato di un apparecchio col quale effettuare l'elettrocardiogramma, misurare
pressione, temperatura, saturazione d'ossigeno, peso e quantita' di massa
magra. Questo device trasmette i dati al Centro, dove personale dedicato
gestisce da remoto il follow-up del paziente. Cio' permette una
riduzione/ottimizzazione degli accessi ospedalieri per questo tipo di malati.
(AGI) Red/Gav (Segue) 261256 MAR 12
CUORE: SAN RAFFAELE PISANA, ECCELLENZA NELLO SCOMPENSO
(2)=
(AGI) - Roma, 26 mar. - Resi disponibili dall'Agenas (Agenzia Nazionale
per i Servizi Sanitari regionali) per conto del ministero della Salute, i
risultati dell'analisi su dati SDO 2005-2010, relativi al tasso di mortalita' a
30 giorni di pazienti con scompenso cardiaco dopo il ricovero in strutture
ospedaliere, sono stati confrontati con quello che gli statistici hanno usato
come pietra di paragone (il benchmark), fissato a 1.1 per ogni 1.000
pazienti. Lo scompenso cardiaco, infatti, e' considerato una malattia
epidemiologicamente molto significativa per la sanita' pubblica e per
questo inserito nei 40 criteri del Programma Nazionale Valutazione Esiti
(PNE), strumento di valutazione a supporto di programmi di auditing
clinico e organizzativo finalizzati al miglioramento dell'efficacia e
dell'equita' nel Servizio Sanitario Nazionale.
Nel 2010 sono stati dimessi dalle strutture ospedaliere circa 200.000
pazienti (5,8% delle dimissioni totali) con diagnosi di scompenso cardiaco,
che hanno generato circa 1.900.000 giornate di degenza (media di 9.1
giorni). (AGI) Red/Gav 261256 MAR 12
SALUTE: AGENAS, PUBBLICATO STUDIO SU TASSO MORTALITA'
PER SCOMPENSO CARDIACO
(AGENPARL) - Roma, 26 mar - L' Agenas - Agenzia Nazionale per i
Servizi Sanitari regionali - per conto del Ministero della Salute, ha
reso disponibili, su sito web dedicato, i risultati dell'analisi su dati
SDO 2005-2010, relativi al tasso di mortalità a 30 giorni di pazienti
con scompenso cardiaco, dopo il ricovero in strutture ospedaliere,
confrontandolo con quello che gli statistici hanno usato come pietra di
paragone (il benchmark), che è stato fissato a 1.1 per ogni 1000
pazienti. Lo scompenso cardiaco, infatti, è considerato una malattia
epidemiologicamente molto significativa per la sanità pubblica ed è
stato, per questo motivo, inserito nei 40 criteri del Programma
Nazionale Valutazione Esiti (PNE), strumento di valutazione a
supporto di programmi di auditing clinico ed organizzativo, finalizzati
al miglioramento dell'efficacia e dell'equità nel Servizio Sanitario
Nazionale. Nell'anno 2010 sono stati dimessi dalle strutture
ospedaliere circa 200.000 pazienti (5,8% delle dimissioni totali) con
diagnosi di scompenso cardiaco, che hanno generato circa 1.900.000
giornate di degenza (media di 9.1 giorni). Dall'analisi dei Centri che
trattano lo scompenso cardiaco in Italia, è risultato che il Gruppo San
Raffaele di Roma, che accoglie al suo interno ben due Centri nel
trattamento di tale patologia - l'IRCCS San Raffaele Pisana di Roma
e il San Raffaele di Velletri - ha conseguito risultati di eccellenza per
entrambi. In particolare, l'IRCCS San Raffaele di Roma è il primo
Centro di riabilitazione cardiologica nella regione Lazio e il secondo a
livello nazionale, con un tasso di mortalità di 2,3%, decisamente
migliore della media nazionale dell'8,79%. Il Centro nato circa 7 anni
orsono e diretto dal Prof. Maurizio Volterrani, è dotato di 51 posti
letto di Degenza ordinaria, di cui 9 in Zona post-intensiva, attrezzati
per il monitoragg io, e tiene in cura 10 pazienti al giorno in Day
Hospital.
La degenza media è di 23 giorni per lo scompenso cardiaco e 15 per
post-intervento cardiochirurgico. L'équipe di 10 medici è coadiuvata
da 21 infermieri e 15 fisioterapist i specializzati. Il Reparto è dotato di
strumenti diagnostici e terapeutici tecnologicamente all'avanguardia
ai quali vengono associati trattamenti riabilitativi mirati, che si sono
dimostrati particolarmente efficaci nella prevenzione delle
instabilizzazioni e nella riduzione della mortalità di questi pazienti.
Successivamente alla fase di ricovero, una volta a casa, il paziente
viene dotato di un apparecchio con il quale è possibile effettuare
l'elettrocardiogramma, misurare la pressione, la temperatura, la
saturazione di ossigeno, il peso del malato e la quantità di massa
magra. Questo device trasmette i dati al Centro, dove personale
dedicato gestisce da remoto il follow-up del paziente. Ciò permette
una riduzione/ottimizzazione degli accessi ospedalieri per questo tipo
di malati.
Salute: IRCCS San Raffaele Roma eccellenza in emergenza
cardiologica =
(ASCA) - Roma, 26 mar - Con un tasso di mortalita' del 2,3%,
decisamente migliore della media nazionale pari all'8,79%, l'Irccs
San Raffaele di Roma si attesta a primo centro di riabilitazione
cardiologica nella regione Lazio, secondo a livello nazionale. Lo
evidenziano i dati diffusi dall'Agenas - Agenzia Nazionale per i
Servizi Sanitari regionali - per conto del Ministero della Salute,
relativi al tasso di mortalita' a 30 giorni di pazienti con
scompenso cardiaco, dopo il ricovero in strutture ospedaliere,
confrontandolo con quello che gli statistici hanno usato come
pietra di paragone (il benchmark), che e' stato fissato a 1.1 per
ogni 1000 pazienti. Lo scompenso cardiaco, infatti, e' considerato
una malattia epidemiologicamente molto significativa per la
sanita' pubblica ed e' stato, per questo motivo, inserito nei 40
criteri del Programma Nazionale Valutazione Esiti (PNE),
strumento di valutazione a supporto di programmi di auditing
clinico ed organizzativo, finalizzati al miglioramento dell'efficacia
e dell'equita' nel Servizio Sanitario Nazionale.
Nell'anno 2010 sono stati dimessi dalle strutture ospedaliere circa
200.000 pazienti (5,8% delle dimissioni totali) con diagnosi di
scompenso cardiaco, che hanno generato circa 1.900.000
giornate di degenza (media di 9.1 giorni).
Dall'analisi dei Centri che trattano lo scompenso cardiaco in
Italia, e' risultato che il Gruppo San Raffaele di Roma, che
accoglie al suo interno ben due Centri nel trattamento di tale
patologia - l'IRCCS San Raffaele Pisana di Roma e il San
Raffaele di Velletri - ha conseguito risultati di eccellenza per
entrambi.
In particolare, l'IRCCS San Raffaele di Roma e' il primo Centro
di riabilitazione cardiologica nella regione Lazio e il secondo a
livello nazionale, con un tasso di mortalita' di 2,3%, decisamente
migliore della media nazionale dell'8,79%.
Il Centro nato circa 7 anni orsono e diretto dal Prof.
Maurizio Volterrani, e' dotato di 51 posti letto di Degenza
ordinaria, di cui 9 in Zona post-intensiva, attrezzati per il
monitoraggio, e tiene in cura 10 pazienti al giorno in Day
Hospital. La degenza media e' di 23 giorni per lo scompenso
cardiaco e 15 per post-intervento cardiochirurgico.
L'e'quipe di 10 medici e' coadiuvata da 21 infermieri e 15
fisioterapisti specializzati.
Successivamente alla fase di ricovero, una volta a casa, il
paziente viene dotato di un apparecchio con il quale e' possibile
effettuare l'elettrocardiogramma, misurare la pressione, la
temperatura, la saturazione di ossigeno, il peso del malato e la
quantita' di massa magra. Questo device trasmette i dati al
Centro, dove personale dedicato gestisce da remoto il follow-up
del paziente. Cio' permette una riduzione/ottimizzazione degli
accessi ospedalieri per questo tipo di malati.
http://www.online-news.it/2012/03/26/scompenso-cardiaco-leccellenza-del-sanraffaele/
On-Line News
Scompenso cardiaco, l’eccellenza del San Raffaele
26 marzo 2012
Nel 2010 sono stati dimessi dalle strutture ospedaliere circa 200.000 pazienti (5,8% delle
dimissioni totali) con diagnosi di scompenso cardiaco, che hanno generato circa 1.900.000
giornate di degenza (media di 9.1 giorni). E’ quanto emerge dal rapporto dell’Agenzia
Nazionale per i Servizi Sanitari regionali che, per conto del Ministero della Salute, ha reso
disponibili, su sito web dedicato, i risultati dell’analisi su dati SDO 2005-2010, relativi al
tasso di mortalità a 30 giorni di pazienti con scompenso cardiaco, dopo il ricovero in
strutture ospedaliere, confrontandolo con quello che gli statistici hanno usato come pietra
di paragone (il benchmark), che è stato fissato a 1.1 per ogni 1000 pazienti. Lo
scompenso cardiaco, infatti, è considerato una malattia epidemiologicamente molto
significativa per la sanità pubblica ed è stato, per questo motivo, inserito nei 40 criteri del
Programma Nazionale Valutazione Esiti (PNE), strumento di valutazione a supporto di
programmi di auditing clinico ed organizzativo, finalizzati al miglioramento dell’efficacia e
dell’equità nel Servizio Sanitario Nazionale.
Dall’analisi dei Centri che trattano lo scompenso cardiaco in Italia, è risultato che il Gruppo
San Raffaele di Roma, che accoglie al suo interno ben due Centri nel trattamento di tale
patologia – l’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma e il San Raffaele di Velletri – ha
conseguito risultati di eccellenza per entrambi.
In particolare, l’IRCCS San Raffaele di Roma è il primo Centro di riabilitazione cardiologica
nella regione Lazio e il secondo a livello nazionale, con un tasso di mortalità di 2,3%,
decisamente migliore della media nazionale dell’8,79%.
Il Centro nato circa 7 anni orsono e diretto dal Prof. Maurizio Volterrani, è dotato di 51
posti letto di Degenza ordinaria, di cui 9 in Zona post-intensiva, attrezzati per il
monitoraggio, e tiene in cura 10 pazienti al giorno in Day Hospital. La degenza media è di
23 giorni per lo scompenso cardiaco e 15 per post-intervento cardiochirurgico.
L’équipe di 10 medici è coadiuvata da 21 infermieri e 15 fisioterapisti specializzati. Il
Reparto è dotato di strumenti diagnostici e terapeutici tecnologicamente all’avanguardia ai
quali vengono associati trattamenti riabilitativi mirati, che si sono dimostrati
particolarmente efficaci nella prevenzione delle instabilizzazioni e nella riduzione della
mortalità di questi pazienti.
Successivamente alla fase di ricovero, una volta a casa, il paziente viene dotato di un
apparecchio con il quale è possibile effettuare l’elettrocardiogramma, misurare la
pressione, la temperatura, la saturazione di ossigeno, il peso del malato e la quantità di
massa magra. Questo device trasmette i dati al Centro, dove personale dedicato gestisce
da remoto il follow-up del paziente. Ciò permette una riduzione/ottimizzazione degli
accessi ospedalieri per questo tipo di malati.