Corso NI Multisim Conoscere e usare NI Multisim Progettazione più semplice, migliore simulazione. Scopriamo come effettuare le analisi nel dominio della frequenza e in che modo tracciare i diagrammi di Bode. Quarta puntata. di Enrico Ambrosini n queste pagine ci occupiamo dell’analisi in frequenza e quindi, in particolare, della verifica della risposta in frequenza tramite il tracciamento dei diagrammi di Bode e dell’analisi armonica per i segnali periodici non sinusoidali o per quelli sinusoidali distorti, come, ad esempio, quelli all’uscita di un amplificatore reale. Per cominciare, dobbiamo dire che la risposta in frequenza di amplificatori e filtri e, più in generale, dei circuiti lineari, viene valutata tramite il tracciamento dei diagrammi di Bode del modulo e della fase. Possiamo considerare due situazioni: 1) tracciamento dei diagrammi partendo dal circuito; 2) tracciamento dei diagrammi partendo dalla funzione di trasferimento. I Il primo caso non richiede particolari conoscenze teoriche, al contrario del secondo. Tracciamento dei diagrammi di Bode con il Bode Plotter, partendo dal circuito Anche per questo tipo di analisi, Multisim offre molte alternative; iniziamo considerando, tra gli strumenti di Multisim, l’uso del Bode Plotter per valutare un semplice circuito RC passa-basso, come indicato nella Fig. 1 (file Bode_1). Al generatore (AC_VOLTAGE nella famiglia SIGNAL_VOLTAGE_SOURCE) potete assegnare i valori che volete, perché non sono importanti ai fini della simulazione. Il Bode Plotter va inserito con i terminali IN ai capi del generatore in ingresso e i terminali OUT ai capi della tensione, intesa come uscita. In questo modo potremo tracciare il diagramma del modulo che indica come il rapporto tra l’ampiezza della tensione in uscita e l’ampiezza della tensione in ingresso (ossia il modulo della funzione di trasferimento) vari in funzione della frequenza. Elettronica In ~ Maggio 2011 65 alla quale corrisponde un’attenuazione di 3 dB rispetto alla zona ad attenuazione nulla (0 dB) alla sinistra della ft. Nella Fig. 3 trovate il diagramma della fase, che esprime come varia la fase della Vo rispetto alla Vi, con il cursore che evidenzia come in corrispondenza della frequenza di taglio lo sfasamento sia di -45°. Per la fase l’asse y si porrà in automatico su scala lineare. L’uso del Bode Plotter è molto semplice ma non permette un’analisi molto approfondita; vediamo quindi l’uso del menu Simulate. Tracciamento dei diagrammi di Bode con il menu Simulate, partendo dal circuito Tanto per cambiare consideriamo ora un RC passa-alto come in Fig. 4 (file Bode_2); osservate che abbiamo assegnato dei nomi (Vi e Vo) ai nodi facenti capo alle tensioni che ci interessano: ne abbiamo parlato nella prima puntata, comunque per comodità riportiamo in Fig. 5 il nostro settaggio per il nodo in uscita (per aprire questa finestra posizionate il puntatore del mouse, cliccate con il tasto destro e scegliete Properties). Per quanto riguarda il generatore in AC, per il momento lasciamo tutto come prima. Possiamo a questo punto seguire il path Simulate/Analyses/AC Analysis e procedere alla definizione dei parametri di simulazione che brevemente commentiamo. • Frequency parameters (Fig. 6a): possiamo definire la frequenza di inizio (FSTART) e di fine simulazione (FSTOP) oltre che la modalità di descrizione dell’asse x (Sweep type; noi abbiamo scelto una scala graduata a decadi), il numero di punti calcolati per ogni decade (con grafici con brusche variazioni conviene passare dal valore 10, predefinito, a 100) e la scala verticale. 66 Maggio 2011 ~ Elettronica In Corso NI Multisim Il modulo viene normalmente espresso in dB (il valore in dB si ricava dalla formula 20log[Vo/Vi]) mentre la scala delle frequenze è di tipo logaritmico, ovvero divisa in decadi. Per il modulo dovrete quindi impostare entrambe le scale del Bode Plotter in Log. Notate, nella Fig. 2, il diagramma risultante e i valori da noi impostati per il Bode Plotter. Il cursore è stato posizionato nel punto corrispondente alla frequenza di taglio: Fig. 1 - Tracciamento dei diagrammi di Bode di un filtro RC passa-basso con il Bode Plotter. Fig. 2 - Il diagramma del modulo del filtro RC. Fig. 3 - Il diagramma della fase del filtro RC. Fig. 4 - Circuito RC passa-alto. Fig. 5 - Il settaggio per nominare e visualizzare un nodo del circuito. Corso NI Multisim a. b. Fig. 6 - La definizione dei parametri di c. simulazione in AC. • Output (Fig. 6b): possiamo definire le variabili di uscita. Con l’attuale settaggio del generatore in AC (che, a parte l’ampiezza e la frequenza, è quello predefinito) se si sceglie una tensione (nel nostro caso Vo) si ottengono i diagrammi di Bode cercati. • Analysis Options (Fig. 6c): notate in particolare che il numero massimo di punti deve essere superiore a quello che si ottiene sommando i punti di tutte le decadi e la possibilità di eseguire un controllo di coerenza prima di iniziare l’analisi ( Perform consistency check before starting analysis ). Cliccando su Simulate potremo, infine, vedere i grafici di Fig. 7: sulle diverse possibilità di definirne le modalità di visualizzazione, vi rimandiamo a quanto abbiamo già detto nel- la precedente puntata, relativamente all’analisi in transitorio con il menu Simulate. Qui ci limitiamo ad osservare il maggiore dettaglio possibile nella lettura dei grafici. A questo punto è interessante notare, evidenziando i parametri del generatore in AC (usate il solito doppio clic) come in Fig. 8 la voce AC Analysis Magnitude, che serve per assegnare l’ampiezza della sinusoide la quale, posta in ingresso variandone la frequenza nel range scelto, permette di tracciare i diagrammi desiderati. Per impostazione predefinita, questo valore è unitario in quanto il diagramma tracciato è la tensione (corrente o potenza) scelta al variare della frequenza del generatore ad ampiezza unitaria costante; siccome a noi interessa il rapporto delle ampiezze tra, ad esempio, la Vo e la Vi, se la Vi è unitaria la Vo coincide con il rapporto scelto. Comunque nulla vieta di cambiare questa ampiezza ma ne dovrete tenere conto nella valutazione dei grafici risultanti. Il generatore del quale tracciare i diagrammi, non deve essere necessariamente di tensione, ma può anche essere uno di corrente. Nella Fig. 9 (file Bode_3) riportiamo due situazioni tipiche che permettono di tracciare l’andamento dell’impedenza in ingresso e in uscita al variare della frequenza. Notate che non hanno importanza l’ampiezza e la frequenza del generatore, intesi come valori applicati al circuito; ciò che conta è che ai fini dell’analisi in Fig. 7 - I diagrammi di Bode con il menu Simulate. Elettronica In ~ Maggio 2011 67 AC la tensione del generatore abbia ampiezza unitaria (valore predefinito) in modo che i valori delle tensioni (visualizzate nel nostro esempio su scale lineari) coincidano con quelli delle impedenze. I grafici risultanti illustrati nella Fig. 10: quello rosso indica la tensione Vo_2, ovvero l’impedenza vista dall’uscita; il suo asse y è quello a destra e indica che a frequenze basse, dove la reattanza è molto elevata, abbiamo un’impedenza resistiva di 10 kΩ, mentre al crescere della frequenza si tende asintoticamente a zero, visto che la reattanza del condensatore è sempre più piccola. Analogamente, si può valutare l’impedenza di ingresso (curva verde) espressa dalla Vi_1, che parte da un valore molto elevato per poi scendere asintoticamente a 10 kΩ al crescere della frequenza. Tracciamento dei diagrammi di Bode con il Bode Analyzer del MyDAQ, partendo dal circuito Abbiamo già detto della possibilità di simu- Tenete anche presente che gli intervalli di visualizzazione dei valori misurati possono essere modificati cliccando con il mouse sugli estremi delle scale e digitando i valori scelti. Per chiarire meglio l’uso di questo strumento vediamo ora il circuito di Fig. 13 (file Bode_5) Fig. 9 - Circuiti per il tracciamento dell’impedenza di ingresso e di uscita in funzione della frequenza. 68 Maggio 2011 ~ Elettronica In Corso NI Multisim Fig. 8 - La definizione dei parametri del generatore in AC. lare internamente a Multisim gli strumenti del MyDAQ e di ELVIS II e II . Nella Fig. 11 riportiamo il circuito per il tracciamento dei diagrammi di Bode del nostro filtro passabasso (file Bode_4). Trovate lo strumento Bode Analyzer tra gli strumenti di ELVIS e MyDAQ (Simulate/Instruments/NI ELVISmx/Instruments); si collega al circuito come il Bode Plotter (e quindi le caratteristiche del generatore in AC non sono importanti). Nella Fig. 12 vedete il risultato della simulazione che otterrete dopo aver settato lo strumento, avviando la simulazione da Multisim. Un breve commento ai comandi (attenzione che in simulazione non tutte le funzionalità sono attive e quindi ci occuperemo delle funzionalità complete quando tratteremo il MyDAQ): Start Frequency: è la frequenza di inizio simulazione e diagrammi; Stop Frequency: indica l’estremo superiore scelto per il diagramma; questo valore, se si simula il MyDAQ, non va oltre i 20 kHz, mentre simulando ELVIS II potrete arrivare a 200 kHz e con ELVIS II a 5 MHz; questo perché la simulazione ha gli stessi limiti dell’hardware scelto; Steps: è il numero di punti calcolati per decade; Mapping: consente di definire la scala dell’asse y del modulo in dB o lineare; Device: serve per decidere l’hardware di riferimento; Cursor on: consente di inserire un cursore mobile di lettura valori.