cultura, arte e formazione in provincia di bolzano cultura, arte e

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Scripta manent
cultura, arte e formazione
in provincia di bolzano
Autonome Provinz Bozen - Südtirol
Abteilung 15 - Italienische Kultur
2008
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Ripartizione 15 - Cultura italiana
Scripta manent
cultura, arte e formazione
in provincia di Bolzano
Autonome Provinz Bozen - Südtirol
Abteilung 15 - Italienische Kultur
2008
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Ripartizione 15 - Cultura italiana
Da un progetto editoriale di Antonio Lampis, direttore della Ripartizione Cultura italiana.
Le informazioni sulle attività della ripartizione sono redatte a cura di un comitato di redazione interno
composto dai funzionari dei quattro uffici della ripartizione.
Il comitato è così composto: Antonio Lampis (direttore), Till Antonio Mola (coordinatore editoriale),
Laura Kob, Michela Sicilia, Michela Tasca, Cristina Zampolli.
Gli interventi esterni all’amministrazione sono stati coordinati da Paolo Campostrini, che ha anche seguito
l’impostazione grafica ed editoriale. Le opinioni espresse dai commentatori sono personali ed è quindi possibile
che le valutazioni degli autori non riflettano, talvolta, quelle della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige.
Segretaria di redazione è Sonia Zanotti (Tel. 0471 411200, Fax 0471 411209).
Grafica e stampa: InSide società cooperativa sociale · www.insidebz.net
CASA
SCUOLA
CULTURA...
tre valori, un’unica visione
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Presentazioni all’undicesima edizione
indice
9
Argomenti dell’anno 2008
17
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I temi: L’arte, Bolzano capitale
Io e l’Alto Adige
39
I protagonisti
49
Le associazioni
69
Attività proposte dalla Ripartizione
77
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
79
Iniziative di educazione permanente
99
Iniziative editoriali
105
Iniziative del settore biblioteche
115
Cinema e multimedialità
131
Attività di promozione linguistica
141
Attività rivolte ai giovani
159
Cataloghi, pubblicazioni e video
173
La Ripartizione si presenta
249
Ufficio Cultura
250
Uff. Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi
259
Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere
275
Ufficio Servizio giovani
277
Presenze illustri a Bolzano e in provincia
286
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7
Per mantenere un ricordo di ciò che si è visto, per avere un’idea di ciò che ci si è perso, per
riflettere sull’offerta culturale di questa provincia e conoscere nomi e indirizzi.
“Scripta Manent” è stata ideata per lasciare nelle case di chi segue il variegato panorama della
cultura e formazione una traccia di quanto è avvenuto nell’anno appena trascorso, senza alcun
intento celebrativo.
Accanto alle pagine che ricordano le mostre, i personaggi e le iniziative, ve ne sono altre che
riportano informazioni ed indirizzi sui campi d’azione della Ripartizione Cultura italiana della
Provincia Autonoma di Bolzano e sulle realtà con le quali la ripartizione è in contatto.
Per legare insieme le informazioni, il volume ospita interventi di abituali commentatori del
nostro panorama culturale, coordinati da Paolo Campostrini. Con lui sono stati concordati gli
argomenti, le tematiche da approfondire e le persone da intervistare.
“Scripta Manent” tornerà l’anno prossimo con nuovi temi e nuovi approfondimenti culturali
promossi dalla Provincia. Ogni mese la rivista della Giunta Provinciale “Provincia Autonoma”
- “Das Land Südtirol” dedica grande attenzione e spazio alle informazioni sulle attività culturali
promosse dagli uffici della Ripartizione Cultura italiana. La rivista è diretta da Paolo Ferrari e si
avvale della collaborazione di diversi giornalisti. L’attività culturale in lingua italiana è seguita
in particolare da Silvana Amistadi.
Le informazioni su cultura, educazione permanente, promozione del bilinguismo,
delle lingue straniere e sul servizio giovani sono costantemente aggiornate
sulle pagine web della Rete Civica, alla pagina:
http://www.provincia.bz.it/cultura
e.mail: [email protected]
Il vastissimo panorama delle attività sostenute dalle corrispondenti ripartizioni per la cultura
tedesca e ladina è ricostruibile dalle rispettive pagine internet e dai Kulturberichter.
Scripta manent 08
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Presentazioni allA undicesima edizione
Intervista a Christian Tommasini, Vicepresidente della Provincia
ed Assessore alla cultura e scuola in lingua italiana
ed edilizia abitativa
All’inizio del 2009 si è insediata la nuova
Giunta provinciale. Le competenze per la cultura in lingua italiana, insieme a quelle per
la scuola italiana e all’edilizia abitativa, sono
state assegnate a Christian Tommasini. L’arrivo di un nuovo referente politico richiama l’attenzione di tutta la comunità, interessata al
programma che sarà realizzato.
Abbiamo chiesto al nuovo Assessore di illustrarci quanto intende attuare in campo culturale nei prossimi anni.
Assessore Tommasini, cos’è la cultura per
un giovane politico come Lei?
La cultura è lo strumento per eccellenza per
la crescita e lo sviluppo della società. Essa contribuisce a rafforzare l’identità di una comunità
che da noi deve essere orientata al dialogo interculturale.
Quali sono a Suo parere gli strumenti per
raggiungere tali obiettivi?
Sono il plurilinguismo in forte sinergia fra
scuola e cultura con miglioramento delle conoscenze di storia e cultura locali e il potenziamento delle occasioni di contatto e confronto
tra le persone di tutti i gruppi linguistici, pervenendo così a reali pari opportunità fra tutti i
cittadini.
Con quali strategie intende intervenire in
questi ambiti?
Attraverso l’educazione alla cittadinanza
attiva, progetti di prevenzione della violenza e
promozione della tolleranza e allo sviluppo sostenibile dal punto di vista ecologico, economico
e sociale.
Christian Tommasini
È noto che la nostra provincia vanta eccellenti strutture culturali; cosa propone per una
più capillare diffusione della cultura?
Lavorerò al motto “meno hardware e più
software”, potenziando i servizi e le azioni di
intervento a sostegno diretto delle famiglie e in
sinergia con le associazioni culturali, di educazione permanente e giovanili.
Quale cultura per i giovani?
Sosterrò i talenti e la creatività, rendendo
partecipi le nuove generazioni ai processi culturali per renderle protagoniste della cura e dello
sviluppo del patrimonio culturale locale.
Quale sarà il ruolo della scuola nella cultura italiana della nostra provincia?
9
Scripta manent 08
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La scuola è il luogo strategico per la crescita della nostra comunità. È pertanto necessario rendere operativo un progetto educativo integrato fra i due settori soprattutto
nell’ambito dell’apprendimento della seconda lingua.
Cosa propone in particolare?
Nelle scuole primarie e secondarie intendo
realizzare i seguenti progetti:
• estensione dei progetti di bilinguismo precoce nelle scuole e dell’uso veicolare delle
lingue
• promozione della collaborazione tra le scuole dei tre gruppi linguistici per accrescere le
opportunità di frequenza di un anno scolastico nella scuola dell’altra lingua
• equipollenza del patentino con certificazioni
linguistiche internazionali
• apprendimenti informali della seconda lingua
(biblioteche, mediateche, soggiorni di studio
all’estero sia per studenti che per insegnanti)
Serve dare vita ad un progetto formativo
congiunto fra istituzioni scolastiche e rete di associazioni culturali, di educazione permanente e
giovanili per favorire un sistema unico di educazione che includa anche lo sviluppo socio-culturale degli immigrati con particolare riguardo alle
generazioni nate nel nostro territorio.
Assessore, La ringraziamo per quanto ha annunciato e auspichiamo che questo Suo progetto trovi ampio consenso fra gli operatori culturali, scolastici e in tutta la popolazione.
Aldo Boninsegna
Presentazioni allA undicesima edizione
2008/2009
Oltre la rana
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di Paolo Campostrini
È stato un anno in cui abbiamo vissuto i
sussulti della modernità. Non è facile arrivare
a riceverli, non è facile reggerli e essere ancora vivi per raccontarlo. Bolzano e l’Alto Adige
sono arrivati, nel 2008, alla fine di un percorso che ha prodotto cose e casi. Le cose sono
state tante. Il Museion, grandioso, Manifesta,
con tutta l’Europa del contemporaneo a guardarci dentro. I casi? Uno per tutti: la rana. È
stata una prova che ha messo a nudo tante
inadeguatezze ma che ci ha anche consentito di assaggiare i frutti di un cammino. Che
spesso sono duri da digerire. Perché Bolzano
in fondo, ha scelto di rischiare. Non ha voluto
solo insistere nel dotarsi di strutture che lisciano la tradizione (i musei degli usi e costumi,
la musica) ma ha voluto imboccare una strada
accidentata ma coraggiosa, quella dei confini
dell’arte. Lo ha fatto un poco per differenziarsi dai vicini (soprattutto dal Mart di Rovereto),
che puntano sul moderno. Ma anche per una
sorta di inevitabile vocazione. Qui, nella patria
del folclore, della storia irrigidita, di Hofer e
dei monumenti littori o si va oltre l’esistente
o si resta ancorati a quello che già esiste e che
spesso è il passato. Così, puntando sulla grande esperienza accumulata dal primo Museion
di Piero Siena, Bolzano si è lanciata nel limbo
della sperimentazione, nell’hic sunt leones
dell’arte globale. Ha tentato. Tenterà ancora.
Ha vissuto una brutta esperienza con la prima
direzione del suo nuovo Museion, è stata vittima di un cortocircuito mediatico durissimo,
dove la rana di Kippenberger è stata al centro
del consueto confronto tra la politica dell’ovvio, l’imprudenza di una parte del management, qualche rischio di troppo.
È stata scottata, Bolzano. Ma è stata forse
anche vaccinata. Ha sentito sulla pelle il confronto tra chi dice troppi no e chi rischia troppi
si, si è divisa, ha litigato. Ma alla fine il Museion, un poco acciaccato, con qualche soldo di
meno è ancora al suo posto. E poi, in fondo,
con la rana nel bene o nel male siamo stati al
centro del mondo. È stata una vertigine a cui
non eravamo abituati. Bene, male? Chissà. È
successo. Siamo tutti un poco cresciuti. Anche
il Museion che ha ottenuto la vittoria più grande. Non una grande mostra ma la conquista da
parte dei suoi cittadini. Il Museion, con le sue
ruvidità è diventato parte del tessuto urbano.
Bene. Meglio di un ballo liscio. E poi Manifesta
che ci ha messo, anche polemicamente, in collegamento con l’Europa. E poi ancora le esperienze del Trevi che hanno portato sui confini il
barocco mediterraneo in un cortocircuito, questa volta virtuoso, tra passato e futuro, Italia e
suoi confini.
Insomma, di riffe o di raffe, Bolzano avanza
e tenta di diventare una piccola capitale alpina dell’arte. Dove l’arte è soprattutto fruita e
fruibile anche nei suoi aspetti più indigesti.
Che sono poi quelli che fanno crescere. Siamo
acciaccati ma ancora qui. Sarebbe stato facile
restare solo speck e crostoli. Ci abbiamo provato, ci riproveremo.
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Introduzione
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Il 2008 ha molti eventi e attività da ricordare, ma principalmente si caratterizza per aver
segnato il punto d’arrivo di un ciclo di forte sviluppo della promozione culturale nella provincia
di Bolzano.
Può ormai dirsi compiuta la trasformazione
di un panorama culturale con scarsi consumi e
produzione in prevalenza legata al volontariato
in un territorio ormai anche ricco di istituzioni
culturali, che in pochi anni si sono consolidate
e che hanno marcato il panorama locale con
i loro programmi, con la professionalità degli
addetti in poco tempo individuati e formati, ma
non da ultimo anche con le stesse architetture
dei luoghi della produzione culturale. Il nuovo
Teatro, l’Auditorium, l’Eurac, il teatro Cristallo, il
Museion, le nuove sedi universitarie e tanti altri
luoghi per biblioteche, centri giovanili, luoghi
anche di minore impatto, sono luoghi che hanno
comunque ridefinito la scena urbana e le abitudini delle persone.
Con il 2008 ed in particolare con l’apertura
del nuovo Museion e il confronto, per la prima
volta nella nostra provincia, con i meccanismi
organizzativi e i processi d’interscambio culturale propri di una manifestazione di riconosciuto e reale rilievo internazionale come Manifesta,
si giunge quindi a completare i ponti culturali
che consentono di rendere visibile la produzione culturale locale fuori dai nostri confini. Così
quando Tyler Brule sulla nota rivista Wallpaper
ha definito Bolzano la “città più cool d’Italia”
si sono scatenati moltissimi approfondimenti
su varie riviste e giornali. A fare notizia è stato
il fatto che Bolzano ha ospitato una biennale
internazionale prestigiosa come Manifesta e
che i consumi culturali dei suoi cittadini sono il
doppio della media nazionale. Si è passati dagli
anni di una stasi tradizionalista all’essere in grado di esporsi in vetrine internazionali.
Negli anni concentrati sulla necessità di lavorare perché i consumi culturali crescessero,
lontano dalla banale logica dei grandi eventi
che ha caratterizzato molte regioni italiane, tanti osservatori dei fatti culturali hanno invocato
la realizzazione di almeno un evento di grande
rilievo, poi una volta che l’evento si realizzava
una pari misura di osservatori si concentrava
solo sugli aspetti locali, omettendo di dare una
corretta valutazione al prodotto artistico in sé.
Manifesta ha comunque significato l’organizzazione in tempi brevissimi di una esposizione
ciclopica. Essa si è inserita nel territorio con i
suoi moltissimi eventi collaterali, un’eco mediatica mondiale al di sopra di ogni aspettativa
e un indotto economico notevolissimo e quindi
non ha tardato ad essere considerata in tutto il
suo valore.
La partenza di Museion invece è stata funestata da imprevedibili problemi gestionali e
da un cortocirquito mediatico intorno al caso
“Rana”. Quest’ultimo si è rapidamente distinto
come fenomeno mediatico, politico e sociale
senza precedenti, gestito con troppa indifferenza da chi ne ha dato causa (la direzione museale) e con inaudito cinismo da tanti che agivano
secondo un travisato senso politico, giornalistico o religioso. Nessun avvenimento della storia
locale, né il “Los von Trient”, né terrorismo, né
la chiusura del Pacchetto ha avuto un tale (concentrato e artificioso) spazio sulla stampa locale. Evidentemente, oltre alle tante coincidenze
sfavorevoli, la metà del 2008 costituiva anche
qui un momento topico per la prova di forza del
rapporto tra arte, politica e sensibilità religiose. L’errore di molti di pensare ad un fenomeno
sudtirolese è presto smentito dal contemporaneo accendersi, in molte parti del globo, di focolai anologhi. Dalla mostra “omossessuale” a
Milano, a Koons a Versailles, dall’ultima cena
Presentazioni allA undicesima edizione
troppo nuda a Vienna al caso napoletano di autunno, dalla denuncia per il Terence Koh a Gateshead a quando il museo della cultura mondiale
di Goteborg ha tolto Scene d’Amour di Louzla
Darabi. È il tempo in cui l’artista inglese Grayson Perry dichiara: non mi occupo dell’islam
semplicemente perché ho paura che qualcuno
mi tagli la gola, la Tate ha rimosso il quadro di
John Lathamam “God Is Great”, Giuliani a New
York interviene sulla madonna elefantata, Villks
in Svezia non ha potuto esporre alla Biennale
svedese il suo Maometto.
Per Museion e per molti operatori culturali
è stata una bruttissima esperienza, come lo è
stata per la collettività, ma può essere messo
nel conto che ai primi passi si può anche cadere.
Nei progetti culturali anche gli insuccessi vanno accettati, senza sostegno al rischio si rischia
la paralisi. Criminalizzando l’errore o decisioni
che, a posteriori, si rivelano sbagliate, già altre
amministrazioni pubbliche sono difatti notoriamente entrate in paralisi.
Giustamente la riflessione per il rilancio delle politiche culturali del Veneto è stato presentato sotto il motto: Chi non rischia niente, non fa
niente, non ha niente, non è niente.
I cittadini hanno comunque ampiamente dimostrato di sentire la necessità dell’ avvento di
una istituzione museale per l’arte contemporanea e già ora si nota una ripresa sicché il grande e lodevole investimento fatto dalla Provincia
darà presto tutti i suoi frutti quale simbolo di
attenzione all’arte di oggi e alle riflessioni che
essa induce nella società.
Il mestiere di promotore pubblico culturale
prevede di difendere lo spazio per le proposte
artistiche e per gli artisti. Per quanto possa sembrare assurdo, questo spazio è visto da molti in
confronto e concorrenza con le spese sociali, le
strade, la sanità. Ha possibilità di resistere, oggi,
in tempi di crisi economica, più che in passato,
solo se i vari direttori artistici sanno operare con
grande sensibilità per tutta la popolazione e per
un sistema sempre più spesso ostile ai processi
creativi e tutto ciò che pare inaspettato.
La crisi economica manifestatasi in fine
2008 colpisce duramente la cultura. Il panorama nazionale e internazionale vede ovunque un
rapido contrarsi del sostegno pubblico e aziendale per la cultura. Solo i paesi più avanzati continuano ad evidenziare, anche nei fatti, il favore
per gli investimenti “nelle teste” proprio come
misura per contrastare e superare le crisi finanziarie e produttive. I drammatici tagli al sistema
dello spettacolo italiano hanno invece minato la
sopravvivenza di molte realtà e acuiscono uno
dei maggiori rischi di questi ultimi anni: che le
strutture costruite per esser luoghi dell’arte siano riempite, con la scusa delle ristrettezze economiche, da iniziative dilettantistiche in una misura che oltrepassa di molto quella opportuna,
dalla crescente febbre del saggio scolastico, dal
karaokismo e x-factorismo sempre più in voga.
Superare troppo frequentemente la misura corretta significa vanificare anni di sacrifici che gli
artisti compiono per offrire un affinamento del
talento con dura disciplina. Superare la misura
corretta significa far sembrare tutto simile e togliere al pubblico la possibilità di distinguere.
È bene ricordare, in tempi di crisi, che il sostegno ai processi creativi incide positivamente
nel benessere sociale come investimento di lungo periodo. Essi sono oggi più che mai costruzioni fragilissime e non portano quasi mai consensi politici misurabili a breve scadenza, sono
investimenti di lungo periodo che per essere
affrontati e ammortizzati richiedono all’investitore spalle molto forti.
Il 2008 è stato qui anche l’anno di cambio di
legislatura cui è seguito l’avvio di un nuovo ci-
13
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clo politico, partito con una visione molto chiara
di quanto è ancora necessario per completare il
processo di sviluppo territoriale nel versante della promozione culturale. L’accordo di coalizione,
le dichiarazioni programmatiche del Presidente
della Provincia e soprattutto le nuove linee strategiche assessorili hanno immediatamente colto
la nuova frontiera: l’impegno per una percezione
molto più diffusa dell’enorme sforzo compiuto
ed in corpo da parte della mano pubblica per offrire servizi ai cittadini e stimoli per l’espansione
dei processi di sviluppo umano e delle situazioni
di benessere sociale. La rapida creazione di una
capillare offerta di servizi alla cittadinanza che
molte regioni non hanno la possibilità di realiz-
zare, aspetta di essere ancor meglio consolidata
da processi di comunicazione sociale che ne radichino e ne avvalorino la consapevolezza e che
sappiano ricondurre alla misura adeguata quelle
sacche d’inguaribile malcontento che in alcune
occasioni, nello specchio mediatico, appaiono
sembrare opinione generale quando, al contrario, sono voce di sparuta minoranza.
Un rinnovato dialogo con la cittadinanza e
con gli operatori culturali renderà necessario
nel tempo a venire realizzare l’indirizzo politico tracciato, anche con la rimessa a punto degli strumenti giuridici e finanziari che incidono
nella vita culturale di un territorio ad autonomia
avanzata.
Dott. Antonio Lampis
direttore della ripartizione Cultura italiana
della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige
Presentazioni allA undicesima edizione
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I temi: l’arte, Bolzano Capitale
I temi:
L’arte,
Bolzano capitale
Manifesta 7
Fermata Europa
di Till Antonio Mola
Il 2008 è stato l’anno un anno importantissimo per l’arte contemporanea in provincia, sia
per l’inaugurazione del nuovo Museion, che
per Manifesta, la biennale itinerante di arte,
che ha fatto tappa in regione.
Manifesta7 è stato il primo grande evento
realmente internazionale organizzato in Alto
Adige in un settore che non aveva precedenti
cui riferirsi per le previsioni. Come prodotto
artistico-culturale che ha coinvolto più di 200
artisti e quasi tutte le organizzazioni d’arte locali (con i parallel events) è stato indubbiamente un successo.
La gestione di un così grande evento su
cento chilometri (Forte di Fortezza, fabbrica exAlumix a Bolzano, Palazzo delle Poste a Trento,
Manifattura Tabacchi ed ex-Peterlini a Rovereto
– queste le location) e in strutture fino a poco
Hila Peleg
Anselm Franke
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Scripta manent 08
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Adam Budak
tempo prima fatiscenti è stata incredibilmente
priva di contrattempi e ha richiesto uno sforzo
lavorativo da parte di tutti ben oltre i consueti
standard.
La eco mediatica a livello internazionale è
stata notevole: sono state raccolte 565 pagine
di rassegna stampa internazionale, senza contare gli innumerevoli servizi televisivi e radiofonici. Un ritorno di immagine immenso!
A livello locale ha fatto discutere il numero di visitatori paganti inferiore alle previsioni,
le quali hanno sicuramente risentito di un clima economico e culturale del tutto particolare e hanno visto il pubblico reagire bene solo
Raqs Media Collective
di fronte a sensibili interventi a favore di una
politica dei prezzi diversa da quelle praticate
in altri territori o in tempi lontani da crisi economiche. Emerge chiaramente come in un solo
anno o poco più per preparare una biennale
priva di ripetitività nel medesimo territorio sia
un impresa quasi titanica. Difatti l’esperienza
ha portato alla corretta scelta della gratuità per
la Landesausstellung, la mostra interregionale
che si tiene al forte di Fortezza fino al 30 ottobre 2009.
Da un punto di vista artistico Manifesta7
è stato un autentico successo. Lo afferma
l’autorevole rivista tedesca Kunstjahr, die Zeitschrift, die Bilanz zieht – nella
sua edizione 2008. Il momento
culminante di un incarico curatoriale – così l’articolo a firma
di Karlheinz Schmid – è dato
dalla capacità di far dialogare
tra loro le diverse opere di una
mostra. Ed i sei curatori di Manifesta – il Raqs Media Collective, responsabile per Bolzano,
la coppia Anselm Franke e Hila
Peleg per Trento ed Adam Budak per Rovereto, e tutti 6 insieme per Fortezza – sono riusciti
nell’intento. Il risultato è così
convincente – prosegue la rivista – da mettere in ombra manifestazioni prestigiose come
I volumi contenenti la rassegna stampa di Manifesta
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
la biennale di Berlino 2008. Il successo è stato
dato dal sentire comune degli artisti, che Manifesta7 rappresentava una novità rispetto al
passato, proprio in funzione della distanza tra
le location.
Manifesta7 ha portato in regione un indotto
stimabile di ben oltre 4,2 milioni di Euro; in tale
importo non è considerato che la maggior parte dei tre milioni di euro stanziati dalle province
autonome di Bolzano e di Trento è stata spesa
nel territorio per artigiani e logistica.
Nel frattempo è nota la sede della prossima
Manifesta (8): si tratta della regione spagnola
autonoma di Murcia che contribuirà alla mostra
con uno stanziamento di cinque milioni di euro,
segno che il lavoro fatto nella nostra regione ha
fatto incrementare di quasi il doppio il valore
pubblico dell’iniziativa.
Manifesta7 – Il Comitato organizzatore (Comitato Manifesta7)
Hedwig Fijen (International Foundation Manifesta), presidente
Birgit Oberkofler (Provincia autonoma di Bolzano)
Allard Huizing/Viktor Misiano (International Foundation Manifesta)
Antonio Lampis (Provincia autonoma di Bolzano)
Gianluigi Bozza (Provincia autonoma di Trento)
Marilena Defrancesco (Provincia autonoma di Trento)
Coordinatori: Fabio Cavallucci Andreas Hapkemayer
Curatori: Adam Budak
Anselm Franke, Hila Pereg
Raqs Media Collective
Per informazioni:
Comitato Manifesta7, via Crispi 15 - 39100 Bolzano
Tel. 0471 414980 - www.manifesta7.it - [email protected]
19
Scripta manent 08
Hedwig Fijen, presidente del
Comitato Manifesta 7
20
Luis Durnwalder, presidente della
Provincia Autonoma di Bolzano
Master plan, 2008, Yane Calovski (Mk), Ex-Alumix Bolzano
Palazzo delle Poste, Trento
Sabina Kasslatter Mur,
Assessore alla cultura tedesca
Rovereto, ex Peterlini
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
21
Installazione all’Ex-Alumix Bolzano
Il writer M-city era stato chiamato a decorare la torre dell’Alumix. Ha usato la
tecnica degli stencils, Ex-Alumix Bolzano
Chernobyl, 2007 Jaime Pitarch (Es) e Cybermohalla Hub, 2007
Nikolaus Hirsch & Michel Mueller (De), Ex-Alumix Bolzano
Fortezza
Birgit Oberkofler e Antonio Lampis, rappresentanti della Provincia Autonoma di
Bolzano nel Comitato Manifesta 7
Foto: Till Antonio Mola/PAB e Andrea Pozza/PAB
Scripta manent 08
Il curatore/Isaia
Occhio a Denis
di Till Antonio Mola
22
Per Denis Isaia, classe 1974, il 2008 è sicuramente uno degli anni più intensi della sua
carriera professionale di curatore.
Foto: Till Antonio Mola/PAB
Denis Isaia
Prima di parlare dell’anno appena concluso, ai nostri lettori interessa conoscere il suo
percorso artistico…
È incominciato tutto qualche anno fa. In realtà io ho sempre avuto una passione per l’arte,
in particolar modo per quella contemporanea,
per esempio alla fine del liceo, quando avevo
poco meno di 20 anni… poi mi sono iscritto alla
facoltà di Lettere, come molti che hanno questo
tipo di passione, dopodiché mi sono occupato
completamente di altre cose.
Arrivato alla soglia dei 20 ero scocciato e
parecchio di quello che facevo. Non ero per nulla soddisfatto e così ho deciso di rimettermi in
gioco e ho capito che ero ancora in tempo per
farlo. Ho fatto il test di ingresso per il master
in arte e cultura al Mart, che era appena stato
inaugurato. Le cose sono andate bene e sono
riuscito ad ottenere una borsa di studio e ho
ricominciato a studiare.
In quel periodo, dopo quasi 5 anni di inattività intellettuale, ero una spugna, e assorbivo tutto. Penso che sia stato il momento in cui
ho accumulato una certa tensione, una carica
che continuo a mettere nelle attività che porto
avanti da cinque anni a questa parte.
Da Rovereto – mai l’avrei detto – invece di
andare per amore del sole verso sud, mi sono
spostato verso nord. Ho cominciato con uno
stage presso la ripartizione cultura italiana della Provincia e poi le cose hanno preso un andamento naturale… probabilmente si è sentita
questa mia carica. C’è da dire che sono arrivato
in un momento favorevole per l’arte: c’erano
alcuni personaggi che avevano cara la questione della cultura e la volevano far crescere,
volevano innovare le attività culturali. Ho colto
il momento favorevole e negli ultimi anni ho
contribuito alla realizzazione di molti progetti.
L’anno di svolta è stato il 2008, anno in cui
ho dovuto scegliere qual era la mia figura professionale, quindi su cosa orientarmi: piuttosto
che verso una figura manageriale ho deciso di
concentrarmi sulla curatela. Decisione che ha
preso corpo in maniera abbastanza sostanziale
già nel 2007. Nel 2008 poi, grazie alla collaborazione con Manifesta7, ho avuto l’occasione di
confrontarmi con un ambito internazionale ed
in una scala con cui non mi ero mai confrontato.
Avevo gia seguito delle mostre, ma non mi ero
mai confrontato con una mostra di quel livello…
La collaborazione con Manifesta è cominciata con una ricerca…
I Raqs (Il Raqs Media Collective, uno dei tre
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
gruppi curatoriali che hanno organizzato Manifesta e che si sono occupati della sede bolzanina dell’ex-Alumix, nrd) avevano richiesto
agli organizzatori di Manifesta – parliamo di 10
mesi prima dell’inaugurazione di M7 – di portare avanti una ricerca abbastanza complessa:
si andava dalla chimica, dalle analisi del terreno, a questioni legate alla storia, oppure alla
dimensione mediale sul tetto, cioè se c’erano
delle antenne sull’edificio, qual era stata l’attenzione culturale rispetto a quell’edificio,
cosa rappresentava, ecc. Si trattava di una ricerca molto complessa perché toccava discipline differenti. Quando mi è stata chiesta questa
ricerca, dissi che era una follia. “Questa cosa
qua non la faccio”, non vedevo perché dovevo
essere io la vittima sacrificale di quella cosa…
questo l’ho detto all’ufficio di Manifesta. O meglio ho detto: “lo faccio se poi voi…” ho usato
l’arma del ricatto – cosa che non mi è solita –
“mi fate fare l’assistente curatoriale”. I Raqs
ovviamente risposero che così non andava
bene, hanno però deciso di incontrarmi. Ci siamo piaciuti ed abbiamo deciso di iniziare la collaborazione. Così mi misi al lavoro infarcendo
a cadenze regolari questa ricerca di una informazione un po’ particolare, di alcuni elementi
che nel tempo ho catturato nel terrritorio. Dalla
gelateria Avalon, che secondo me è caratteristica per Bolzano, non ultimo perché propone
un modo di fare cultura attraverso il cibo per
delle scelte molto precise, alle visioni sbagliate rispetto al Monumento alla Vittoria, un tema
molto spinoso, ad esempio ho fatto notare
come il monumento lo si guardi solo sempre di
fronte e mai da dietro, per cui non si veda mai il
monumento come elemento di architettura del
paesaggio, né in maniera più articolata.
Così infarcivo la ricerca, davo queste
weekly news come le chiamavo e avevo iniziato
uno scambio. Seppure fossero sempre molto
impegnati, i Raqs mi rispondevano sempre con
grande piacere. Dopo due mesi sono stato in
grado di presentare loro la ricerca e lì le cose
erano fatte. Non c’era motivo di cambiare le
relazioni e quindi abbiamo continuato fino alla
realizzazione della mostra e anche dopo l’inaugurazione. In corso di mostra avevo un mio piccolo spazio all’interno. E quindi ho continuato
a relazionarmi con i Raqs. Era stato uno spazio
che raccoglieva in parte quanto da me raccontato nelle weekly news…
Il suo ruolo era quello dell’assistente curatoriale. In cosa consiste nello specifico questo
lavoro?
L’assistente curatoriale, come diceva Hedwig Fijen (direttrice della fondazione Manifesta e presidente del comitato organizzatore
di Manifesta7), è la mente e il braccio sul territorio dei curatori quando questi non sono
presenti. Nel caso di Manifesta7, riguardava lo
sviluppo della mostra bolzanina. Ci sono stati
vari passaggi che sono iniziati dalla ristrutturazione della fabbrica Ex-Alumix. In un certo
senso Manifesta7 era il “committente”, per
cui doveva avere un ruolo. Durante gli incontri settimanali per il coordinamento dei lavori
di ristrutturazione io ero la voce dei curatori,
riportavo le loro esigenze. Essendo la mostra
imperniata sull’edificio, gli incontri con i tecnici
rappresentavano un passaggio molto delicato. Ci sono stati anche degli errori, anche da
parte mia nell’interpretazione della mostra,
che ho impiegato un po’ a capire. Altre cose
invece sono andate molto bene rispetto alla
ristrutturazione dell’edificio. Ero la mente e il
braccio dei curatori sul territorio quando loro
non c’erano. Naturalmente agli incontri con i
tecnici si sommava un lavoro di flusso, quotidiano, che riguardava parte dei contratti con
gli artisti, la predisposizione del lavoro con i
responsabili della produzione, la relazione con
gli artisti. L’assistente curatoriale di norma ha
una relazione più stretta con gli artisti rispetto
ai curatori stessi. È quello che si confronta con
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Scripta manent 08
gli artisti su problematiche quotidiane: quando
loro propongono qualcosa, è l’assistente curatoriale che dice quel che si può fare con la
produzione.
24
Parliamo del progetto Tabula Rasa, questo
Suo piccolo spazio all’interno della mostra…
lavorava in modo autonomo?
All’interno dell’ex-Alumix c’è una stanza
lunga e stretta che per la mostra e per i Raqs
è sempre stata un po’ problematica. Hanno
tentato varie strade per organizzarvi qualcosa all’interno. A loro interessava che ci fosse
una parte viva della mostra, più generativa,
una continua rigenerazione. Immaginatevi una
stanza lunga e stretta, come forma potete pensare ad un vagone di un treno: abbiamo messo all’interno della stanza un lungo tavolo, un
grande parallelepipedo lungo quasi quanto la
stanza, più di 10 m - la stanza era lunga 20 - e
largo 90 cm. Intorno, sopra e sotto questo tavolo dovevano succedere delle cose. Il concetto
alla base di tabula rasa era quello di allargare i
confini della mostra o meglio di metterli a confronto con una seria di operatività, che normalmente avvengono in questo territorio. Prendiamo come esempio la fantastica opera di Jorge
Otero-Pailos: era un grande muro al fondo della
Foto:
Tabula Rasa
hall principale dell’ex-alumix, che è stato ripulito con del lattice e poi il lattice sarebbe stato
chiuso al termine della mostra in due fogli di
plexiglas; questo lattice ha ripulito il muro catturando anche la polvere di rimanenza presente. Nelle polveri è conservata la storia biologica
dell’edificio. Quindi noi ipoteticamente fra 10
anni possiamo analizzare le polveri e ricavarne
la storia - livelli di inquinamento, da quali fattori era dato, ecc. In un qualche modo è un’opera
di restauro viva, un’opera che parla. Noi abbiamo una cosa molto importante in Alto Adige
che è Ötzi, la mummia del Similaun. Ötzi è una
mummia umida, cioè rispetto alle mummie secche, Ötzi ha la caratteristica di essere viva. Un
giorno probabilmente si sarà in grado di avere
più informazioni riguardo alla biologia del suo
corpo. Era bello questo parallelo fra il muro ed
Ötzi. Quindi abbiamo invitato il ragazzo che
quotidianamente conserva Ötzi, il conservatore, quello che si occupa della camera stagna in
cui è custodita la mummia, a raccontare perché
hanno costruito una camera stagna, perché è
importante. E per conservare Ötzi c’è uno sforzo quotidiano notevole. Visto che la conservazione era uno degli elementi forti all’interno
della mostra ci è piaciuto confrontarci con quelli che erano i confini della mostra nel locale. E
Tabula Rasa doveva attivare
tutta una serie di parallelismi
Andrea Pozza/PAB
di comunicazione, di discorsi
con il territorio locale.
Per lei il 2008 non è stato
solo Manifesta. È stato anche
un traguardo importante per il
giovane curatore Isaia…
Una cosa piacevole successa nel 2008 è stata la mostra
a Genova nell’ambito di BAG,
acronimo che sta per Borsa Arte
Giovane. Si tratta del premio che
il Comune di Genova insieme al
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
museo d’arte contemporanea Villa Croce istituiscono annualmente per un giovane curatore. Nel
2007 avevo partecipato presentando un mio progetto di mostra e sono stato selezionato. Nel settembre del 2008 il Palazzo Ducale di Genova ha
ospitato la mia mostra che portava il titolo “Del
Paese e altre storie. Politica, rappresentazione e
nuovo realismo nella giovane ricerca artistica italiana”. Per me è stato un progetto interessante,
primo perché è stata una mostra di dimensioni
medio-piccole, comunque già importante con
cui confrontarsi; e secondo perché è stata una
mostra compleatamente mia, non avevo compromessi di alcun tipo se non quelli economici,
dati dal budget. Nella mostra – mi fa piacere ricordarlo – c’èrano giovani artisti italiani. Ma non
solo. La mostra si concludeva con un omaggio a
Telejato. Si tratta di una emittente televisiva fatta
quotidianamente da una famiglia siciliana e che
denuncia con una certa spontaneità le malefatte della politica e della mafia. Lui è molto coraggioso, gli è stata bruciata la macchina. Ha subìto
varie minacce, vive sotto scorta, ma quello che è
interessante è che lì oltre al contenuto, c’è anche
un modo di fare televisione che è fortemente improvvisato, caratteristica che dal punto di vista
artistico risulta affascinante. Spesso è fuori sincrono, spesso la telecamera va dove vuole lei…
Non ci sono regole televisive che vengono rispettate e quindi mi sembrava un modo - nell’Italia
contemporanea, in cui la televisione ha un valore
importante – ce ne accorgiamo da quasi 20 anni
- di riconoscere un modo di fare televisione completamente differente e molto più efficace. Per
cui non ruba l’immaginazione alle persone ma restituisce loro un’informazione ed un certo senso
di realtà.
Il suo 2008 si chiude con un progetto del
tutto differente
Il progetto ha nella dicitura “La seconda
luna – premio nazionale alle passioni”. Si tratta
forse del progetto che nel 2008 mi ha dato più
soddisfazioni. È paradossale in quanto fatto in
zona piuttosto periferica, che è la città di Laives. È periferica rispetto a quello che sono le
ambizioni ed i confini del premio, che sono nazionali. Ma ho trovato un sindaco coraggioso,
una amministrazione coraggiosa, un gruppo
molto motivato per intraprendere quello che è
una autentica scommessa, perché nessuno è
mai andato ad analizzare e scandagliare questo mondo assolutamente eterogeneo e variegato e anche assolutamente poetico con degli
spunti di follia che è proprio il mondo delle
passioni.
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La curatrice/Letizia Ragaglia
Signora Museion
di Cristina Vignocchi
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Letizia Ragaglia da tempo ormai è impegnata nel mondo dell’arte in Alto Adige, ma
forse pochi conoscono i suoi esordi e il suo iter
professionale
L’approccio all’arte è venuto presto, ricordo
una mostra di Hundertwasser a Castel Mareccio all’età di 10 anni come una folgorazione,
e da lì ho sempre “costretto” i miei genitori a
portarmi in città d’arte, quando si tornava dal
mare. Già allora volevo vedere preferibilmente
artisti moderni, quali Klee o Mirò, che allora
rappresentavano la mia idea di contemporaneità, però da lì è nata la voglia di confrontarmi
con questo mondo. Dopo il liceo classico ho
continuato gli studi di Lettere a Bologna, e mi
sono appassionata all’ermeneutica, la scienza
dell’interpretazione. Nel mio piano di studi ho
inserito anche molti esami di estetica, e questo
percorso mi è stato utile per il lavoro che sto
svolgendo. Poi facendo teatro a Bologna, mi
sono inventata una scusa per rimanervi di più,
frequentando inoltre un anno di museologia
a Firenze, dove avevo un professore francese,
che mi ha spinta verso Parigi per tre anni, dove
ho fatto la specializzazione in museologia in
ambito contemporaneo, con un dottorato sulla
I Documenta di Kassel. Contemporaneamente
facevo uno stage al Centre Pompidou. Dalla
Francia mi giungevano notizie dell’Italia, la mia
ambizione era quella di lavorare per un museo,
e così feci un colloquio con Gabriella Belli, che
mi disse che in futuro avrebbe preso solo chi
avesse frequentato una scuola di specializzazione in arte contemporanea. Feci dei concorsi,
e rimasi in contatto con Bologna, dove iniziai a
organizzare le prime mostre con un gruppo di
amici, in luoghi no profit bolognesi, e in seguito
venne il primo invito da Pierluigi Siena nell’anno dedicato a Medea, per curare una mostra
sul tema, con artisti contemporanei. Era il ’98
e si fece al Centro Trevi, e da lì, quando ancora
non c’era la definizione di curatore, ho iniziato
a capire che poteva essere la mia strada: lavorare con gli artisti, pensare insieme dei progetti, organizzare delle mostre, tenendo presente
un contenuto scientifico. Da Bologna avevo iniziato a capire che potevo lavorare a Bolzano o
dintorni, e qui ho iniziato facendo tante visite
guidate sia per Museion, che per il Mart. Siena
mi diede un altro incarico per fare il punto della
situazione sulle opere di Florio Vecellio da cui
nacque una mostra e il catalogo.
Che direzioni e diversità, tra Museion di
allora e quello attuale?
Già dal 2000 nel vecchio Museion qualcosa
era cambiato, si chiamava “museo d’arte moderna” e in quell’anno divenne “museo di arte moderna e contemporanea”. Comunque fin dall’inizio c’era l’intenzione di non farlo diventare un
museo esclusivamente tirolese, ma con visioni
più ampie. Siena diceva di voler rappresentare
l’arte da Ala a Kufstein per renderlo un museo
con respiro mitteleuropeo. La filosofia era quella
di mettere spesso a confronto un artista nordico
con uno mediterraneo. Dopo il 2000, nato il nuovo Mart, bisognava cercare un’ulteriore complementarietà, quindi ancor più Museion è diventato un laboratorio dedicato al contemporaneo,
più aperto alla scena internazionale, e questo si
realizza maggiormente nel nuovo Museion che
anche per struttura è il laboratorio di cui parlo,
con la casa-atelier, un museo attento anche a situazioni che possono essere considerate di nicchia, guardando anche oltre l’Europa.
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
Letizia Ragaglia
Che tipo di organizzazione esiste ora a
Museion?
Soprattutto in questo momento il museo si
basa sul lavoro di team, altrimenti non avremmo potuto reggere alle polemiche degli ultimi
periodi. Siamo un gruppo di persone che lavorano assieme da molto tempo e hanno esperienza in vari ambiti, e io non mi sento ai vertici
ma, insieme a loro, credo a questo progetto
Museion. All’interno c’è un grande entusiasmo
nonostante la fatica di lavorare in questa casa
nuova che da un punto di vista tecnico ancora
non conosciamo perfettamente. Ci sono vari
responsabili per i diversi settori, non c’è un sistema gerarchico, cerchiamo di collaborare, si
vaglia insieme cosa si può fare.
Oltre la crisi globale, anche Museion ha
avuto la sua specifica, come si pensa di superare l’impasse? Si sono viste le attività per le
famiglie o le didattiche, l’avvicinamento ludico, ma non ancora quel tipo di attività che
possa far avvicinare di più il pubblico verso la
cultura artistica vera e propria
Si, questo però è un lavoro di costruzione
lento, a prescindere dalla crisi, non si converte
il pubblico all’arte contemporanea da un giorno
all’altro, è un lavoro metodico e capillare, graduale, per far capire che non è un posto dove
la gente deve avere paura di entrare e quindi
tra i giovedì ad ingresso gratuito e le domeniche per le famiglie, le proiezioni sulle facciate
visibili dal Talvera, il caffè che sta diventando
punto d’incontro, tutte cose che fanno parte di
questo processo, e di continuità, si spera che
come i trentini sono orgogliosi delle loro strutture, anche qui accada la stessa cosa. Non servono iniziative eclatanti ma un lento avvicinare,
anche con la comunicazione sempre più forte.
Di iniziative ne facciamo tante, ma bisogna avere anche i mezzi per pubblicizzarle, e questo lo
incrementeremo nei prossimi anni.
In che circuito si trova Museion e che ruolo occupa in esso?
Si trova in un circuito di musei giovani, nati
recentemente. Non possiamo paragonare Museion né al Centre Pompidou di Parigi né alla
Tate Modern di Londra. Siamo a Bolzano, non
in una metropoli dove la gente fa la fila per
entrare, non abbiamo questo tipo di turismo,
quindi lavoriamo sulle nostre dimensioni, in
flessibilità. Anche i rapporti con gli artisti sono
a misura d’uomo, riusciamo a prenderci cura di
chi viene qui a lavorare, allo stesso tempo vogliamo essere un forum di discussione sul territorio, portando a guardare al futuro. Pertanto
cerchiamo collaborazioni con strutture piccole
come noi, come la Kunsthalle di Kassel, o con
il Centro di Arte Contemporanea a Bruxelles.
Questo per i rapporti internazionali. Sul piano
nazionale, siamo parte dell’Amaci, e ci confrontiamo tra strutture simili, sappiamo che in Italia
l’arte contemporanea è un fanalino di coda, anche per i budget sempre più ridotti.
Riguardo alle esigenze strettamente locali, che cosa intende fare Museion, rapportandosi anche alla città? Purtroppo le grandi
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intenzioni iniziali sono state tarpate. Molto
interessante è portare grandi nomi, seppur
sconosciuti ai più, ma sarebbe bello potenziare la struttura anche con le professionalità locali. Non solo informazione attraverso
mostre ma coinvolgendo in prima persona.
C’è qualche programma per stabilire contatti sinergetici?
Quello che si fa all’atelier va proprio in questa direzione, anche per merito di Manifesta
che ci ha dimostrato quando sia vivo il contemporaneo altoatesino, e quindi abbiamo voluto
continuare ciò che Manifesta aveva iniziato,
anche con le associazioni, e ce ne sono tante,
che hanno la possibilità di continuare questo
rapporto sia con il pubblico che con le istituzioni. Museion si pone come interlocutore. Ma
deve essere anche un luogo dove si vede ciò
che succede nel mondo. Utile anche per gli artisti di qui. Cerchiamo di fare una serie di attività
che avvicinano il pubblico di ogni fascia d’età.
Vorremmo diventare un’abitudine. Io punto tantissimo sull’avere mediatori culturali nelle sale,
come avviene alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Non più solo sorveglianti
ma personale giovane che si avvicina se il pubblico vuole, capaci di condurre e informare.
Che si intende fare della collezione acquisita dal vecchio Museion?
La priorità ora è andata a ciò che è stato
acquistato recentemente, la collezione vecchia
è stata fatta vedere già molte volte, ed essendoci molti spazi, può essere che a rotazione la
si possa ancora mostrare, secondo la tematica.
L’attività di curatrice prima ed ora, com’è
cambiata?
È cambiata, anche perché gli spazi sono
molto diversi, ma perché Museion era un’altra
realtà, adesso abbiamo uno spazio più ampio,
e anche molti più occhi puntati addosso. La mia
attenzione come curatrice invece non è cambia-
ta mentre si è ampliata la realtà intorno a noi.
Cerco di portare artisti che abbiano anche un
nesso con quello che rappresenta la collezione
di Museion. Comunque ogni curatore ha le proprie predilezioni e cerca qualcosa, io non credo
di aver mai badato alle mode del momento.
Vorrebbe puntare alla direzione ufficiale
di Museion?
Devo dire che in questo momento io sto coniugando il lavoro curatoriale con quello direttivo, sono una sorta di direttrice artistica, ma
ciò che più mi piace è il lavoro precedente, a
contatto con gli artisti, che ora è quasi assente
perché mi devo confrontare con una marea di
problematiche diverse. Lo considero però un
bel momento di crescita ed una sfida personale. Ma lo sarebbe anche se a Museion arrivasse
una figura dirigenziale carismatica e capace, e
io avessi il ruolo di prima.
Chi sarebbe auspicabile per Museion ora,
una direzione famosa che fa uscire il museo
dalla crisi usando la sua notorietà e professionalità internazionale, o una persona nota
principalmente qui?
Penso che prima di tutto Museion ha bisogno
di calma per lavorare, anche senza essere sempre sotto i riflettori, in primo piano, per poter
far funzionare questa macchina. Non credo sia
stato un caso che la scelta sia caduta su di me
che sono qui da anni, dopo ci vorrà qualcuno che
sia conosciuto e che abbia conoscenze internazionali, per poter portare gli artisti giusti, conoscenze a tutto tondo. E qualcuno che abbia sia la
voglia che l’umiltà di confrontarsi con questa realtà. Museion è su questo territorio e lo deve far
crescere. Non possono funzionare storie calate
dall’alto, abbandonando le collaborazioni con
altre istituzioni territoriali e ciò che succede qui.
Una critica che viene mossa al mondo
della cultura, localmente, e non solo a Mu-
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
seion, è l’aver creato fino ad ora, nella grande scena culturale, solo aree di nicchia, nel
senso che ogni istituzione tende a fare solo
le proprie attività, l’Università e l’Eurac per
prime, chiusi all’esterno, come isole che
galleggiano in un territorio ma che non hanno quasi peso nel tessuto sociale. In questo
modo si è facilmente esposti a critiche, tanto
più perché Bolzano è una città difficile, dove
qualsiasi cosa si faccia spesso non va bene.
Oltre i problemi reali ci si confronta anche
con quelli dell’immaginario. Le istituzioni
dovrebbero cercare di uscire da se stesse,
non solo coalizzarsi tra loro, nonostante le
buone intenzioni che poi non vengono recepite alla base…
È una lama a doppio taglio, sono la prima
a rendersi conto quanto nello specifico, l’arte
debba essere accessibile a tutti e tentare in tutti i modi di allargare il proprio pubblico, dall’altro significa diventare populistici nei contenuti
mentre li si deve mantenere alti, così come la
propria professionalità e quindi incrementare il
coinvolgimento non su quello che viene richiesto ma sui programmi. Però abbiamo fatto le
notti lunghe dei musei e l’ingresso gratis alle
mamme…
Beh devo dire che questo è un po’ populista…
Si, forse è contraddittorio ma mi rendo
conto quanto sia necessario, e vedo i risultati
proprio con gli studenti, per esempio quando
organizziamo dei concerti rock.
Sono iniziative che partono da voi o sono
richieste ad esempio dalle circoscrizioni di
quartiere ecc.? Chiedono dimostrando necessità o la necessità la si induce?
C’è uno scambio, ad esempio il progetto
Museion-Mobile creato 2 anni fa, funziona così
ed ha continuato a crescere, raccogliendo le
esigenze dei diversi istituti, facendo rete.
Osservando le nostre problematiche territoriali legate anche ai diversi gruppi linguistici, nota una maggior attenzione verso
Museion da parte tedesca o italiana?
Non noto assolutamente nessuna differenza di fruizione, il pubblico è assolutamente misto, ed è per questo che sono fiduciosa per il
futuro, per la sua interculturalità. Io vengo dal
mondo bilingue, e le divisioni culturali le ho
sempre capite e su questo ho sempre avuto
molta attenzione.
Che prospettive vede nella sua attività
in particolare, se potesse decidere da sola
cosa cambierebbe?
Mi pare di aver potuto fare già molte scelte in piena autonomia, non sono stata condizionata, certo prima eravamo più piccoli, non
potevamo dare fastidio a nessuno… Vorrei che
Museion diventasse davvero un luogo di aggregazione, mi piacerebbe per esempio che il
piano terra fosse uno spazio più a disposizione
dei giovani, dove ci si viene perché ci si sente
a proprio agio, accogliente, ospitale. Mi piacerebbe poter fare un’“operazione simpatia”.
Purtroppo ci vogliono anche i mezzi per realizzare i sogni.
Ma è davvero necessario sempre tanto
denaro? Non basterebbe una comunicazione
diversa?
Si è vero non è sempre necessario, ma se si
vuole avere personale sì, e anche per mettere in
piedi le cose. Il mio è un lavoro soddisfacente,
non puntato ai risultati economici, è un po’ una
passione-missione. Quindi non credo nemmeno
alle cose eclatanti, ma alla continuità e serietà.
Utopico sarebbe riuscire a far capire l’importanza di un Museion a Bolzano per Bolzano, e per
questo c’è ancora un cammino lungo da fare.
Si, vero, ma gli artisti, cosa si aspettano
da Museion?
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Sarebbe bello e forse lo faremo, creare un
meeting generale con gli artisti per capire queste esigenze. I giovani sono tra i più soddisfatti di poter trovare qualcosa anche qui, altri si
aspettano di essere esposti, naturalmente.
Le critiche degli operatori le conosciamo,
e la gente comune?
Ho ricevuto tantissime lettere su una certa
questione “rana”, ma anche molte dimostrazioni di “solidarietà”.
Direi che se non esposti, perlomeno coinvolti, per creare cose assieme ed essere riconosciuti e rispettati nel loro ruolo…
Lo abbiamo fatto, non solo questo, e Museion potrebbe diventare un centro di documentazione per gli artisti, in contatto con altre realtà italiane come via Farini di Milano.
Tramite i sondaggi si capisce con chi si
ha a che fare…
Certo, stiamo cercando di proporre questionari a chi viene da noi, ma se vengono qui hanno già superato la soglia del “white cube”, gli
altri spero che diminuiscano, non credo ad una
conversione generale all’arte contemporanea,
ma si può aiutare a crescere. I visitatori giovani
sono tanti, sempre di più, e questo è il lato più
interessante e bello, per il futuro, su cui si deve
puntare, spero che la “rana” sia dimenticata rispetto a quello che stiamo facendo.
Museion è stato molto polemizzato, e
l’ambiente in cui si trova, anche. Le critiche
è giusto ascoltarle, mettendosi in confronto
coraggiosamente e con responsabilità. In che
modo Museion cerca di uscirne? Esiste una
specie di “perbenismo” legato ad un ricatto
economico? Museion è il fiore all’occhiello di
chi lo finanzia, o così vorrebbe, però poi tutto
si ferma banalmente e su banalità… e spesso
si risponde con altrettanta banalità.
Mah non credo che Museion sia sottomesso a nulla, mentre vedo che sul territorio la risposta alle polemiche sia venuta fuori con la
produzione di mostre per famiglie, tranquille
e piacevoli, per dimostrare quale deve essere
l’arte giusta da proporre, che per qualcuno
non è la nostra. Noi dobbiamo fare il nostro
lavoro, anche se stimolano la discussione conflittuale.
In che modo il locale partecipa all’internazionale e viceversa?
Abbiamo lanciato un premio con la Fondazione Cassa di Risparmio per gli artisti sotto i
35 anni altoatesini, che sono potuti andare sia
a Parigi che a Varsavia per 6 mesi, e questi artisti hanno avuto grandi soddisfazioni, come
Michael Fliri. Anche gli artisti che hanno partecipato alle nostre mostre sono stati notati da
curatori e collezionisti stranieri e possono fare
il salto di qualità. Potremo ospitare qui artisti
provenienti da varie parti del mondo e metterli
in contatto con la nostra realtà, ci sono molti
modi in cui Museion si rende tramite.
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
Il critico/Valerio Dehò
La via meranese
di Cristina Vignocchi
Il critico molto conosciuto Valerio Dehò, da
tempo interessato all’Alto Adige con il proprio
lavoro, come si è formato?
Mi sono formato a Bologna alla facoltà di
Filosofia, studiando estetica con Luciano Anceschi, fondatore della rivista “Il Verri”, e la passione è nata subito. Dopo la laurea fondai con
altri giovani una cooperativa culturale e abbiamo cominciato a organizzare mostre, partendo
da zero, anzi da Taranto. La prima mostra che ho
curato a Bologna nel 1981 è stata “L’assassinio
come una delle belle arti”. Andando a studiare
a Bologna sapevo, e speravo, di trovare un ambiente speciale. Era il ’74, e la sua università
era considerata la numero uno in Italia, la città
degli intellettuali italiani, perché tra il Dams,
Lettere e Filosofia, ci lavoravano tutti. Ho studiato con Umberto Eco, con Giorgio Capitani,
con Heilman, Mondadori, Gianfranco Minguzzi
e tanti altri. Gente che scriveva libri importanti
ed erano dei veri e propri maestri. Bologna era
un grande laboratorio di idee e di politica. La
passione grande era anche per quella città di
giovani che arrivavano da tutta Italia, sia per
studiare che per fare un po’ di casino.
Sì credo proprio che oggi la situazione sia
cambiata anche lì. Come mai questa inclinazione verso la critica d’arte e non per l’arte, da
artista? Curarla piuttosto che crearla, prendersene cura?
A dire il vero ho fatto anch’io una piccola
esperienza come artista, ero molto giovane ed
è stata un’esperienza breve. Mi sono subito rivolto alla critica, forse per la mia consuetudine con la parola piuttosto che con l’azione, e
perché ritengo che parlare di arte, comunicarla,
sia molto importante.
Esiste il luogo comune che definisce il curatore come un personaggio in conflitto con se
stesso perché vuole un po’ competere istrionicamente con gli artisti, per un suo desiderio
mancato, data l’immagine prevalente di alcuni
di loro negli ultimi anni.
Penso principalmente che l’arte sia un’esperienza e persone come Bonito Oliva, Barilli, Bonami, abbiano tutti avuto un periodo artistico che gli
ha permesso di capire meglio l’arte dal suo interno, non certo per accumulare delle frustrazioni.
Mi sembra onesto, far esperienza diretta. In che situazione si trovava l’arte in Italia
quando ha deciso di diventare curatore?
Ho fatto la mia prima mostra nell’81, quando
avevo 26 anni, allora la situazione era dominata
dal Concettuale, si stava affacciando la Transavanguardia, c’era la sua diatriba con l’Arte Povera e tutti i miei colleghi non vedevano l’ora di
fare mostre con Kounellis, Pistoletto e company.
In quel periodo il centro di ricerca artistica mi pare fosse Roma piuttosto che Bologna,
dove regnava più che altro la situazione universitaria…
Sì la Transavanguardia era stata esportata
da Roma a Modena, approdata alla galleria di
Emilio Mazzoli, a Torino e Genova nasceva l’Arte Povera con Anselmo, Penone, Merz, Pistoletto, tutti piemontesi, quindi c’erano vari centri
in Italia, lo reputo un momento di passaggio,
ma molto interessante.
A me pare ci sia sempre un momento di
passaggio, continuo… una corrente d’aria notevole in Italia, a volte bufere, e a proposito di
“corrente”, come è arrivato a Merano?
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Sì in effetti è sempre tutto sconvolgibile,
aperto… sono arrivato a Merano perché Herta
Torggler mi telefonò circa 13 anni fa, quando
aveva aperto una galleria, la Raffl, ed era amica di un editore e collezionista, Adriano Parise,
che io conoscevo bene perché lavorava con i
Fluxus. Lei m’invitò a Merano a vedere quello
che stava facendo. Un anno dopo organizzai a
Bologna la mostra “Iperborea”, con molti giovani artisti altoatesini e trentini, come Dall’O,
Egger, Mayr, Carmen Müller, ecc.
Bisogna ricordare che gli artisti altoatesini
devono molto ad Herta Torggler
Devono parecchio, perché lei ha iniziato a
far conoscere certi artisti molto più e molto prima di certe istituzioni, attraverso la sua attività personale che continua ovviamente ora con
Kunst Meran/Merano arte. È un’attività in cui
credo molto ancora oggi, nel senso che vivendo
anch’io questa realtà, pur stando a Bologna, e
conoscendo gli artisti di qui, attraverso il contatto che si è sviluppato nel tempo, sono riuscito a portarli fuori, come quando presiedetti
alla Quadriennale di Roma e scelsi la Hoelzl e
Dall’O. Continuo a credere sia importante questo movimento di scambio tra dentro e fuori
l’Alto Adige. È essenziale.
Che c’è di diverso qui, che non c’è nel resto
d’Italia o altrove e viceversa?
Qui c’è una grande organizzazione e una
grande serietà a tutti i livelli, ed è anche un
territorio fantastico perché rispetto alla popolazione c’è un enorme quantità di artisti di
qualità. Questo è un dato di fatto, quello che
lascia ogni tanto a desiderare è il sistema, più
complesso. Infatti ho visto da circa 15 anni, che
molti artisti si fermano, l’artista che non riesce a sfondare a livello internazionale, bene o
male trova sempre una banca che gli compra
dei quadri, trova un po’ di spazio locale che lo
sostiene e questo non va assolutamente bene,
Valerio Dehò
perché c’è il rischio di diventare degli stipendiati, delle persone non ambiziose sufficientemente per emergere.
Ha parlato di artisti stipendiati? Ce ne così
tanti di questo genere di artisti da essere un
fenomeno preoccupante? E perché non riescono a sfondare? Se valgono ci vuole pure qualcuno che li aiuti… quindi ci possono essere
quelli che valgono e rimangono indietro per
vari motivi.
È un problema generale, una politica, ad
esempio in Olanda si dà uno stipendio agli artisti, in Germania gli si dà un atelier gratuito,
mentre invece il fatto che un’artista rischi sul
mercato è uno stimolo a superarsi e migliorare,
a confrontarsi. Se uno piglia 1500 euro al mese
diventa un impiegato qualsiasi.
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
C’è una verità in questo, ma è anche una
questione ambientale, l’Olanda è sicuramente
un luogo più aperto dell’Alto Adige come mentalità, e forse hanno piacere a far crescere la
creatività in generale, forse pensano sia una
ricchezza avere artisti, anche se si rischia di
farli diventare dei prodotti statali in liberi “regimi”, anche qui forse per riuscire a fare quello che si vuole e trovare consenso, ci si deve
adattare a ciò che viene richiesto, il benessere
non è sinonimo di libertà. Vuol dire che da noi
ci sono molti artisti di “regime”? Io credo ci
siano anche molti outsider, e sono quelli che
mi interessano di più. Il sottobosco…
Mah, parlare di regime è sempre impegnativo, diciamo che è caratteristica del potere quella di coagularsi e di permanere. Ci sono artisti
più bravi di altri a vivere questa realtà ma c’è
sempre spazio per gli outsiders, ci sono dappertutto, ma non credo che viviamo in un mondo
dell’arte che ci fa caso. Qui ci sono delle particolarità come le associazioni di artisti su base linguistica che chiaramente non esistono altrove.
Che differenza c’è tra Merano e Bolzano?
Sono due città molto belle e civili, ormai a
Merano mi sento a casa per cui il mio cuore batte
sul Passirio. Trovo interessante che ci sia voglia
di fare e che i musei diventino anche dei luoghi
in cui far accadere delle cose, non solo dove si
espone, si creano eventi o si fanno creare eventi
ad altri. A Bolzano c’è molta programmazione
istituzionale ed è un bene, forse si sente la mancanza di una forte partecipazione dell’Università alla vita culturale. Ma posso sbagliarmi. Ci
vuole forse più coraggio dei singoli, più capacità
di mettersi in discussione e di rischiare. Sono i
limiti del benessere ma con le professionalità
che ci sono in provincia si potrebbe fare di più.
Pensa che gli artisti che da qui hanno spiccato il volo, siano diventati famosi perché veramente rivoluzionari?
No, credo proprio di no, di rivoluzionari non
credo, magari semplicemente buoni artisti,
come Stingel, ma questo non è nemmeno un
buon momento per le rivoluzioni, in generale.
È sufficiente essere bravi e avere dei grossi collezionisti.
Ma che vuol dire essere un buon artista, e
non rivoluzionario? Mi è difficile capire come
della buona arte possa non essere anche rivoluzionaria, l’arte non dovrebbe avere delle
cose importanti o diverse da dire?
Trovo che già sia importante avere qualcosa
da dire, oggi, se poi c’è chi riesce a dirlo anche
in modo originale e d’impatto, ancora meglio,
ed è un ottimo artista. E trovo che qualcuno ci
sia, ma essere rivoluzionari è difficile. A fare le
rivoluzioni ci si sporca, si rischia la vita, ci si
stressa. È meglio partecipare ai party e ai vernissages…
Secondo me invece sarebbe un gran momento…
Qualcuno diceva che la rivoluzione arriva
come un ladro di notte…
Ma se si aspetta, la fanno sempre gli altri.
Beh, questo è l’anno del futurismo… non è
sufficiente ricordare?
Ah si, bella rivoluzione, soprattutto contemporanea, e revisionista… ma l’arte ha sempre una marcia in più rispetto la politica.
Assolutamente
Trova ci siano differenze qui tra artisti di
lingua italiana e di lingua tedesca? Anche se
personalmente faccio sempre più fatica a circoscrivere i discorsi a piccole tematiche.
Mah, io vedo una differenza dal punto di vista delle scelte, ma anche per me con l’arte si
tratta di viaggiare su linguaggi internazionali,
mi è difficile la valutazione su piani linguistico-
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Scripta manent 08
etnici e provinciali. Meglio su territori più vasti;
verso il sud Italia la pittura è ancora molto presente, al nord non più. Al sud c’è più colore, qui
no. Non so se questo vuole dire qualcosa.
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Forse si tratta di tradizione… come ci vedono dall’esterno, lei ha contatti sparsi e raccoglie informazioni…
L’immagine dall’esterno è molto buona, questi vengono considerati posti affidabili, al di là
dell’episodio della “rana” di Museion, che fanno
vedere come l’eccessiva tradizione può portare
alla conservazione pura, e questo non è un bene.
Purtroppo quell’episodio ha rappresentato una
caduta di stile non necessaria al museo appena
nato, è un peccato ci sia stata questa falsa partenza aggravata dall’affaire Diserens.
Dove vuole arrivare con i progetti che realizza, come programma per il futuro, credo ci
sia una prospettiva a lungo termine…
Vorrei salvare il mondo… in questo la penso come Superman… scherzi a parte, credo che
l’arte sia un grande strumento per leggere la
realtà, non ideologico ma aperto, chiaro anche
nei suoi limiti e quindi penso che fare arte sia
un modo per riflettere sul mondo e avere una
visione sul contemporaneo, su ciò che viviamo
ora. L’arte parla in questo modo di ciò che accadrà, una visione a mio parere più interessante di quella che può scaturire da un convegno
di noiosissimi futurologi.
Quello che ha fatto ha avuto riscontro nella realtà, è riuscito a cambiare qualcosa come
magari si era prefisso, certe iniziative hanno
avuto un peso o si sono risolte tra amici in una
festa espositiva?
Bisogna avere la coscienza che fare mostre
d’arte contemporanea è comunque un’attività
quasi solipsistica, il pubblico a cui possiamo
arrivare è nulla al confronto dei media. Per
questo bisogna continuare e sforzarsi di crear-
lo questo pubblico, far avvicinare quella gente
che l’arte l’ha sempre scambiata con il poster
di Van Gogh da mettere in camera, o con le
stampe di Mirò nelle sale d’aspetto ambulatoriali, invogliarli a capire e imparare qualcosa di
nuovo. Se riusciamo a far nascere questo bisogno, abbiamo fatto già qualcosa d’importante,
e poi deve scattare anche il meccanismo della pedagogia, fondamentale perché i bambini
rappresentano il nostro futuro.
L’arte partecipata dal basso è importantissima, poi l’Arte vera, ha bisogno dello strato
alto, quindi investimenti, strutture, competenze, e pertanto c’è sempre questo aspetto un
po’ elitario, a mio avviso inevitabile. Come si
possono conciliare le due cose e finalmente
portare in alto il livello sociale e culturale più
ampio? Creare palati sempre più raffinati è una
sfida anche per la produzione.
Nell’utopia di un’arte per tutti, c’è anche la
dissoluzione dell’arte. Nel bel libro (ormai storico essendo stato pubblicato nel 1968) “Profezia
per una società estetica” di Filiberto Menna, si
parla di questa utopia marcusiana, nel cercare
di allargare e diffondere socialmente il livello
estetico. Ma c’è di mezzo sempre il problema
del valore economico, dell’industria, e lo si vede
anche ora in campo artistico quante fondazioni
sono legate a maison di moda o altri gruppi industriali. Credo che però valga la pena cercare
di diffondere l’arte a tutti i livelli, dai bambini in
su, poi è chiaro che la notizia la fa l’opera provocatoria ad esempio di Damien Hirst, ma questa è principalmente l’immagine mediatica che
si ha dell’arte contemporanea, che vive di sensazionalismo. Questa è solo una minima parte
dell’arte. L’arte è fatta dalle migliaia di artisti
che lavorano da soli in silenzio, che creano sperando di uscire in pubblico. L’arte ha una base
gigantesca, tantissimi fanno arte.
Come spiega che siano molto di più nella
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
nostra zona, gli imprenditori di lingua tedesca
quelli con maggior attenzione verso l’arte contemporanea, rispetto agli italiani?
Se devo analizzare questo storico rapporto
tra italiani e tedeschi, sicuramente è vero che
la parte tedesca è più attenta e sensibile verso
l’arte, se poi giudico in base a quello che conosco, il mondo nordico prende molto più sul
serio l’argomento. Se si guarda come i tedeschi
vivono Dokumenta di Kassel, si rimane entusiasti, perché la gente vuole capire e discute di
quello che vede, invece da noi c’è più superficialità, e penso che gli italiani potrebbero fare
davvero molto di più.
Credo che gli italiani vivano molto nel passato e gli altri nel presente, mentre la vita contemporanea dovrebbe essere tale per tutti, ma
di questo abbiamo visto esempi non eclatanti
anche da parte tedesca, qui.
È vero, infatti la storia non è un paravento
dietro cui ci si possa nascondere.
Quale reputa il suo grande insuccesso e invece il successo maggiore?
Ci sono mostre che non vanno proprio come
dovrebbero. Il mio insuccesso più grande in
fondo può essere quello di vivere da tantissimo
a Bologna e di lavorare pochissimo con le istituzioni, o di non aver fatto nessuna mostra importante a Taranto, dove sono nato. Ma questo
risponde al detto “nemo profeta in patria”. Dei
successi fa parte MeranoArte, ne sono molto
contento, si tratta di un lavoro in costante crescita, umile, che funziona, e negli anni i risultati
si vedono. È una grande soddisfazione per me
lavorare con Herta Torggler. KunstMeranoArte
è un progetto vero e importante, questo lo si
percepisce.
Che differenza vede tra MeranoArte e Museion?
A Merano stiamo con i piedi molto per ter-
ra. Siamo coscienti di essere a Merano e non a
New York, forse è questo. Ma è importante avere vicino una struttura come Museion. Abbiamo sempre cercato di creare una rete, come ad
esempio con il progetto A-Cross, comunicazione in rete da Innsbruck a Riva del Garda, quindi
non abbiamo mai fatto le cose completamente
da soli, ma rapportandoci alle altre realtà istituzionali del contemporaneo. Io sono portavoce di Amaci, e quindi abbiamo una posizione di
rilievo anche nell’associazione dei musei d’arte contemporanea italiana, di cui la presidente
è Gabriella Belli del Mart. Ci siamo dati degli
obiettivi, come far crescere il pubblico, lavorare
con gli artisti del territorio in un ambito anche
più internazionale, diventare un centro culturale per le arti. Senza snobismo. Non bisogna
dimenticare che la struttura funziona con pochissime persone, 4 o 5… in fondo si tratta di
un piccolo miracolo.
Se potesse cambiare qualcosa in piena libertà che faresti?
Mi piacerebbe per Merano avere qualche
risorsa economica in più per darci maggiore
tranquillità, e poter gestire una collezione permanente e favorire l’emergere di giovani artisti con una project room. Anche in uno spazio
esterno al nostro, sempre a Merano, perché
credo molto al concetto territoriale. Scoprire
l’arte anche dove non te lo aspetti.
È sempre molto amichevole con gli artisti,
dipende da una tattica o è inclinazione personale?
A me piace molto lavorare con gli artisti, li
stimo, li frequento, ci vediamo anche oltre il lavoro, e faccio parte di una struttura che punta
a una dimensione collaborativa. Offriamo varie
possibilità progettuali e il rapporto diretto con
gli artisti è molto importante. Per la mia professione è un arricchimento e vorrei non mi mancasse mai anche a livello personale. Il mondo
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dell’arte è un’avventura costante e continua,
è fatto di relazioni. Detesto qualsiasi forma di
burocratizzazione, pur nel rispetto dei ruoli che
impone anche il dover dire di no quando le richieste sono semplicemente impossibili.
Cosa individua in un artista per dire ok va
bene?
Cerco di capire il suo lavoro, la sua capacità
di risolvere i problemi, amo molto l’artista che
ha una sua ossessione, una sua follia, consapevole però che la sua follia si deve trasformare in un opera visiva e concettuale per il pubblico. L’artista, per dirla con un paradosso, deve
saper gestire la sua follia.
Si trasferirebbe in Alto Adige?
Probabilmente si, oggi mi piacerebbe perché
penso alla differenza tra il vivere a Bologna e qui.
Qui ogni tanto ci si sente un po’ isolati, ma
probabilmente a torto… o magari lo si prova di
fronte a troppa autoreferenzialità… e forse è
così ovunque
Beh ci sono dei meccanismi comuni quando in un luogo ci si vive sempre, ma bisogna
sforzarsi di guardare fuori, agire localmente e
pensare globalmente. Questo è necessario. Ci
vuole lo scambio, bisogna sempre invertire le
polarità. I territori con forte identità devono essere una ricchezza, non una chiusura.
Bello, ma ci si scontra con problemi economico-politici, anche rispetto al benessere
Sull’arte contemporanea bisognerebbe
avere una visione allargata a tutti i gruppi linguistici e una gestione coerente e condivisa.
Probabilmente ciò è impossibile, ma è l’unica
cosa seria che si possa fare.
I temi: l’arte, Bolzano Capitale
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I temi: Io e l’ Alto Adige
I temi:
Io e l’Alto Adige
Pierluigi Sacco
I conti dell’arte
di Barbara Gambino
Professore ordinario di Economia della
Cultura, direttore del Dipartimento delle Arti
e del Disegno Industriale e prorettore alle Comunicazioni e all’Editoria dell’Università IUAV
di Venezia, Pierluigi Sacco è una vera e propria
autorità nel campo arte-economia. È direttore
scientifico della prima Fund Raising School in
Italia e di Goodwill, progetto di comunicazione per il fundraising. Con Goodwill organizza
da due anni il Festival Internazionale dell’Arte
Contemporanea di Faenza, che ha trasformato
la città della ceramica in un inedito luogo di discussione sul contemporaneo a livello internazionale. Collabora con il Sole 24 Ore ed è membro del comitato editoriale di Economia della
Cultura, cura una rubrica su Exibart on paper,
oltre a scrivere per Flash Art.
Prof. che cosa L’ha portata a interessarsi
al binomio arte - economia?
Nei primi anni ’90, periodo in cui mi sono
formato su questi temi, esisteva una contrapposizione inconciliabile tra la dimensione artistica e culturale e quella economica: sembrava quasi esistesse un recinto sacro dell’arte e
della cultura e all’esterno l’economia, qualcosa di corrotto e volgare con cui arte e cultura
dovevano necessariamente fare i conti. Una
concezione di matrice preindustriale, che risale
a un’epoca in cui il pubblico della cultura era
limitatissimo, non esistevano mezzi di diffusione di massa e l’unica cosa che permetteva la
sopravvivenza di un produttore culturale era la
benevolenza di un possidente, la figura “mitica” del mecenate.
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Scripta manent 08
Foto: Enrico Qualizza
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Ciò non toglie che le grandi fiere
d’arte siano frequentate come e
più di prima e che il mercato non
sia crollato. Anche la programmazione culturale a lungo termine
continua: dopo un momento di
timore, si è ricominciato a pianificare in maniera ambiziosa sulla base di una certa sicurezza di
presidio economico. Certe forme
di cultura sono diventate oramai
indispensabili al nostro modo di
vivere il contemporaneo. Questo
significa che, anche dal punto di
vista economico, le logiche siano
cambiate profondamente.
Festival dell’Arte Contemporanea, Faenza 2009
Ho sempre trovato curioso che questo tipo
di atteggiamento persistesse anche in un’epoca capitalistica avanzata, ricca di tecnologia e
già dotata un mercato culturale di massa. Questi sono i motivi che mi hanno spinto a cercare delle possibilità di conciliazione tra arte ed
economia, al di là di questi vecchi pregiudizi.
In un Suo intervento sulla rivista “Pagine
a tema” a proposito dell’economia dell’arte,
Lei afferma che il settore dell’arte contemporanea da qualche anno sembra diventato meno sensibile alle oscillazioni del ciclo
economico. È tutt’ora vero?
Direi di sì. Molto tempo è passato dai primi
anni ’90, ma oggi alcune forme di espressione
culturale, come l’arte contemporanea, hanno
trovato un’accettazione talmente forte che la
domanda e l’interesse per esse sembrano sfidare il mercato.
Anche in questo periodo di crisi?
È evidente che in questo periodo di crisi anche chi, sino a poco tempo fa, spendeva cifre
importanti per l’arte abbia oggi delle difficoltà.
Lei collabora da lungo tempo con la Ripartizione Cultura Italiana della Provincia di Bolzano. Ha avuto modo quindi di farsi un’idea
del panorama dell’arte contemporanea e del
sistema arte - economia nel nostro territorio.
I pregi?
Tra tutte le realtà italiane. Bolzano si è dimostrata la più coraggiosa nello sperimentare
la ricerca di nuove forme di contatto, formazione e coinvolgimento dei pubblici culturali. Da
questo punto di vista l’Alto Adige rappresenta
un esempio di buona prassi, non soltanto a livello nazionale, ma addirittura europeo. Questo
è il principale vantaggio del vostro territorio.
E i difetti?
Il principale svantaggio è la scarsa consapevolezza dei risultati ottenuti e quindi una
limitata capacità di dare a questa pratica virtuosa il valore e il riconoscimento sociale e politico - nel senso di rappresentanza degli interessi della comunità - che meriterebbe. In altre
parole, mi sembra che Bolzano non si renda
conto di quanta strada abbia fatto e di quanto
oggi potrebbe valorizzare e capitalizzare questo percorso, per diventare uno dei nuovi centri
I temi: Io e l’ Alto Adige
propositivi della produzione culturale su scala
europea.
Il 2008 in l’Alto Adige è stato l’anno
dell’arte contemporanea, grazie all’inaugurazione del nuovo Museion e alla presenza di
Manifesta7. Ora sembra di assistere a un’inversione di tendenza, quasi un ripiegamento
di questo slancio verso il contemporaneo …
Questo è un tema molto delicato. Spesso
non si tiene conto della grande contrapposizione che esiste tra il lavoro quotidiano, volto alla
progressiva sensibilizzazione di una comunità
nei confronti della cultura, e l’evento, che è una
manifestazione singola e ben limitata nel tempo.
L’evento ha purtroppo una caratteristica: polarizza tutte le attenzioni e tutte le energie su un
tempo limitato e soprattutto, solleva problematiche che nella pratica quotidiana non si pongono. Induce a chiedersi quanta gente parteciperà
all’appuntamento, quale sarà l’attenzione dei
media o quanto e come trasformerà il territorio.
Se l’evento non è adeguatamente inserito
in un certo tipo di percorso, come esito naturale di un’opera di orientamento alla cultura,
allora i suoi effetti possono essere anche controproducenti.
Queste premesse valgono anche per il
nostro territorio?
Il problema dell’Alto Adige è differente:
non avendo ancora acquisito la consapevolezza della sua identità culturale, che è molto più
forte e avanzata di quella che percepisce, ha
investito su questi eventi una serie di aspettative tipiche dei posti che hanno poca cultura…
un vero e proprio paradosso.
Così facendo, ha perso l’occasione d’oro di
trasformare le manifestazioni in un momento
di rafforzamento di una pratica virtuosa intrapresa da anni. Gli eventi del 2008 sono diventati una specie di resa dei conti …
e quindi se il grande evento non ha pro-
vocato gli effetti magici che si desiderava
provocasse…
…paradossalmente un territorio come quello di Bolzano, che avrebbe tutti i presupposti
per fare un grandissimo salto di qualità, ha iniziato a mettere in discussione il lavoro svolto
in ambito culturale in questi anni. Si è creato
un effetto boomerang che in questo caso è
dovuto esclusivamente alla debole consapevolezza che il vostro territorio ha nei confronti
della sua offerta e della sua partecipazione
culturale.
E questo fenomeno si rispecchia poi anche a livello politico?
Naturalmente.
Una delle sue ultime pubblicazioni affronta il tema dei distretti culturali evoluti. Che
cosa sono?
Con l’espressione “distretti culturali” si intendono concetti molto differenti. Io non mi
riferisco alla concezione classica di distretto
culturale, per la quale la cultura viene a sostituire l’originaria specializzazione produttiva in
una vecchia area industriale. Non mi interessano quindi i distretti che hanno a che fare con la
valorizzazione turistica della cultura. I distretti
Angela Vettese e Pierluigi Sacco, presentatori
del Festival dell’Arte Contemporanea di Faenza/
foto Oriana Palermo
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Foto: Enrico Qualizza
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Festival dell’Arte Contemporanea, Faenza 2009
culturali evoluti, come li definisco io, proprio per
distinguerli dal modello tradizionale, sono degli
ambiti territoriali nei quali si applica un nuovo
tipo di sintesi tra offerta culturale, partecipazione del pubblico e capacità di innovazione.
In che modo possono dare vita ad una riqualificazione “virtuosa” del territorio?
Rappresentano un modello che si rivolge
al mondo della produzione e delle imprese per
stimolarlo a utilizzare la cultura per creare un
atteggiamento sempre più favorevole all’innovazione da parte di fasce sempre più ampie della
popolazione residente. Questo modello si rivela
molto importante per dare luogo a nuove filiere
produttive. La crescita dei mercati culturali costituisce un elemento di sviluppo; l’incremento
delle industrie culturali creative è uno dei fattori
più promettenti per l’Europa del futuro.
Può farci un esempio di distretto culturale
evoluto?
A livello europeo il distretto dove queste logiche si stanno realizzando in maniera tangibile
è senza dubbio l’area di Lille nel Nord della Francia. Anche il lavoro che sta facendo Linz in Austria è molto interessante. Questi sono distretti
che sono nati quasi spontaneamente, alla luce di
certe dinamiche esistenti nel territorio. L’operazione che si sta facendo adesso è quella di sup-
portare queste peculiarità, sviluppando tecniche
che aiutino il territorio a proseguire su questi positivi orientamenti di crescita.
E la nostra provincia ha i presupposti per divenire un distretto culturale evoluto?
Se ne acquistasse consapevolezza, il percorso fatto finora da Bolzano e provincia potrebbe
trasformare il territorio in una delle incarnazioni
più credibili di questo modello di sviluppo. Certo è che bisogna fare un salto di qualità, ovvero
uscire da una logica di semplice programmazione - per quanto strategica - di eventi di qualità
e di coinvolgimento della popolazione. È necessario iniziare a ragionare sul coinvolgimento e
l’interazione tra la cultura e la attività produttive.
Cosa che mi sembra che venga presa un po’ sotto gamba: si vede la cultura come un bellissimo
fiore all’occhiello, non come un argomento che
sta nell’agenda delle cose veramente importanti.
Anche il fundraising nel nostro territorio risente di questa situazione?
Certo. Al momento nella regione ci sono
aziende molto sensibili che svolgono un’attività
importante a sostegno della cultura, che deriva
esclusivamente dalla convinzione personale degli imprenditori. Il vero successo si ha quando
le aziende iniziano a impegnarsi non grazie alla
passione di un imprenditore, ma perché si capisce quanto il tema sia importante… questa è una
vera cultura del territorio.
Un progetto che Le piacerebbe realizzare
nel contesto di Bolzano e/o della nostra provincia?
Un polo di espressione della cultura giovanile che abbia delle caratteristiche veramente
innovative su scala europea. Per quanto il territorio non se ne renda conto, Bolzano sarebbe pronta per realizzare un progetto di questo
genere.
I temi: Io e l’ Alto Adige
Paolo Fresu
Servus, Jazz
di Fabio Gobbato
Paolo Fresu e Bolzano.
Uno tra i più amati trombettisti europei e una città
che negli ultimi tempi sta
riuscendo a vivere il jazz
non più come prodotto di
nicchia, ma, finalmente,
come musica “contemporanea” dalle mille sfaccettature sonore che possono essere godute in un
piccolo club, o nella grande arena di Castel FirmiaPaolo Fresu
no. Con le Cinque giornate
del jazz del 2006, Fresu – e
con lui chi ha ideato e sostenuto il progetto –
ha avuto il merito di saper avvicinare il grande
pubblico con un progetto didattico-artistico
di alto livello. I suoi concerti in Provincia, ora,
sono ogni volta un evento atteso da centinaia
di appassionati.
Il trombettista sardo, nel frattempo, si sta
consacrando come jazzista di livello mondiale. Il suo Devil Quartet, lo straordinario duo
con il pianista Uri Caine sono acclamati ovunque e la recentissima collaborazione con il
chitarrista Ralph Towner, gli hanno permesso
l’approdo alla Ecm, in campo jazzistico sicuramente l’etichetta discografica più prestigiosa
a livello planetario. Nonostante questo – anche grazie al fatto che il suo manager, Vittorio Albani, è bolzanino – un paio di passaggi
all’anno nel periferico Alto Adige sono diventati un must per Fresu.
Paolo Fresu, quando è sbocciato il suo amore per l’Alto Adige, ammesso che di amore si
possa parlare?
Sono molti anni che ho
un rapporto speciale con
la vostra terra. Una delle
ragioni è perché amo la
montagna. Non sono certo
un alpinista, ma mi piace
andare in montagna e mi
piace la montagna come
concetto mentale. Mi piace la gente di montagna, e
trovo che tra altoatesini e
trentini da una parte e sardi dall’altra vi sia una certa
affinità caratteriale. L’altra
ragione fondamentale è
il mio rapporto di amicizia prima, e di lavoro
poi, con Vittorio Albani, che è bolzanino doc.
Da quando gli ho chiesto di diventare mio manager ovviamente ho fatto molti concerti dalle
vostre parti e questo mi ha permesso di rinsaldare un legame con la vostra regione che
già c’era. Vengo sempre volentieri ai Suoni
delle Dolomiti, che mi hanno fatto scoprire la
“vera montagna” e in tutti gli altri spazi dove
vengo abitualmente in Alto Adige.
Foto: Andrea Pozza
Dove risiede questa affinità tra Alto Adige
e Sardegna?
L’importanza che viene data alla lingua
locale è sicuramente un elemento, ma riscontro più in generale un forte attaccamento al
territorio e alle tradizioni, una forte identità di
popolo, un profondo senso di appartenenza.
Noi tutto questo lo chiamiamo sardità. Credo
che siano sentimenti diffusi soprattutto nei
luoghi periferici. Altrove tutto questo non si
riscontra.
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Con il suo quintetto lei è stato protagonista delle cinque giornate del jazz, che secondo
qualcuno hanno segnato una sorta di spartiacque nel modo di vivere il jazz a Bolzano.
È stata una cosa che ha colpito e stupito
anche noi. Non ci saremmo mai aspettati un
simile successo. Ricorderò per sempre che una
sera hanno dovuto perfino deviare il percorso
degli autobus a causa di tutta la gente che era
rimasta fuori dal conservatorio. Una cosa che se
la racconti in giro, nessuno ti crede. Quando ci
hanno proposto di raccontare la storia del jazz
in cinque serate, attraverso cinque trombettisti,
ho subito aderito con entusiasmo. È stato scelto
un approccio ‘light’ con brevi racconti effettuati
da relatori di grande spessore inframezzati con i
nostri interventi musicali. Non delle lezioni, non
dei concerti, ma dei momenti in cui la musica
e la didattica erano al servizio l’una dell’altra.
Credo che in particolare la formula abbia fatto
presa sul pubblico, ma molto è dovuto forse
alla particolare ricettività del pubblico bolzanino. L’assessorato alla cultura ha mostrato di
avere coraggio nel proporla, e penso che potrebbe funzionare anche altrove. Se davvero
le Cinque giornate hanno dato una spinta alla
fruizione del jazz in città sono ancora più felice, perché sono convinto che il pubblico possa
essere anche ‘formato’. Non si può pretendere
che la gente si prenda il tempo di andare in un
teatro ad ascoltare musica, pagando di tasca
propria, se non è almeno un po’ formata prima.
Ricordo che fra il pubblico delle Cinque giornate
c’erano molti giovani, non solo del Conservatorio. Quello per noi è stato un grande successo.
Dare loro l’opportunità di assistere a quelle serate in modo gratuito avrà magari permesso a
qualcuno di appassionarsi al jazz, di iniziare a
suonarlo, o di comprarne i dischi.
A parte le Cinque giornate che ricordi ha
dell’Alto Adige?
La serata di Castel Firmiano al Bolzano
Jazz Festival è uno dei ricordi più belli in assoluto della mia carriera. C’era un’atmosfera
magica, sia per il luogo sia per il pubblico. Poi,
non molti ricordano che uno dei primi concerti
del quintetto italiano, che è poi la formazione
delle Cinque giornate, l’ho fatto nel 1987 al
Palasport di Bolzano. Già all’epoca ebbi occasione di verificare che a Bolzano esiste un
pubblico di qualità. Ma devo dire che ho dei
bellissimi ricordi anche di tutte le volte che
sono passato al Carambolage.
Lei spazia da un duo con Uri Caine a un’improvvisazione su note tecno nella trasmissione di Bertallot a Radio DeeJay. Nel mondo del
jazz oggi come viene percepita questa sua
duttilità?
Il mondo del jazz è molto cambiato rispetto
a vent’anni fa. C’è una grande apertura. A me
piace molto sperimentare. Il Jazz, assieme al
rock, è la musica del 900, ed è oggi la musica
dell’attualità, e come tale non può non confrontarsi con gli altri linguaggi. L’unico discrimine,
per me, è che si tratti di buona musica. Esiste
della buona musica elettronica, del buon rock,
del buon folk. Già Miles Davis ebbe occasione
di sperimentare incroci con la musica del suo
tempo, con grandi risultati. Ma allora questi
esperimenti non sono stati apprezzati da tutti. Il
jazz è una musica porosa. Se io ho la sensazione che quello che mi viene proposto è un buon
progetto, io accetto volentieri di farne parte.
Faccio molte cose diverse, ma in realtà ne scarto anche una infinità. Cerco semplicemente di
essere me stesso in qualunque cosa io faccia.
Altrimenti rischierei la schizofrenia…
I temi: Io e l’ Alto Adige
Nicola Spinosa
Napoli Centrale
di Barbara Gambino
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Nicola Spinosa è Soprintendente Speciale
per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di
Napoli. Napoletano, classe 1943, Spinosa è la
massima autorità nel campo del Sei e Settecento napoletano; dal 1984 guida la Soprintendenza di Napoli. Oltre ad aver partecipato
alla realizzazione delle principali mostre promosse dall’ente, Spinosa ha diretto il nuovo
allestimento delle raccolte d’arte dei musei
di Capodimonte e di San Martino; ha curato
inoltre la sistemazione della nuova sezione
contemporanea dello stesso Museo di Capodimonte. La sua competenza e la lungimirante attività nel campo delle relazioni culturali
e dei rapporti di scambio con le maggiori istituzioni museali italiane e internazionali, lo
rendono uno degli storici dell’arte più stimati
al mondo. A Bolzano Nicola Spinosa, che ha
curato personalmente la selezione delle 12
opere esposte alla mostra “Respiro Barocco”
al Centro Trevi, ha tenuto una conferenza dedicata agli “Aspetti del Barocco a Napoli”.
Prof. Spinosa, Lei è senza dubbio la massima autorità dell’arte barocca napoletana…
Da dove nasce la Sua passione per questo
determinato periodo artistico?
L’interesse per l’arte l’ho ereditato da mio
padre Domenico Spinosa, che era un esponente della pittura informale italiana: ho respirato arte fin piccolo: mi portava a visitare
musei, mostre e alle Biennali. Ma io non so né
disegnare, non sono un pittore, né uno scultore e quindi mi sono dedicato, come spesso
accade, a criticare chi le opere d’arte le ha create e tutt’ora le crea.
Prof. Nicola Spinosa
Da suo padre ha ereditato la passione per
l’arte contemporanea?
Certamente. I miei interessi spaziano sino
all’arte dei nostri giorni. A Capodimonte per
esempio, abbiamo creato una sezione per l’arte
contemporanea, che ospita mostre e progetti
artistici.
Una strada quanto mai fortunata quella che
ha intrapreso! Le sono stati conferiti riconoscimenti per i suoi studi e il suo operato in tutto
il mondo: agli inizi di maggio per esempio Le
è stato conferito l’Excellency Award 2008 dalla Frick Collection di New York, uno dei musei
americani più prestigiosi per le sue celebri raccolte d’arte italiane e straniere.
Ho iniziato a fare lo storico dell’arte insegnando prima nei licei artistici e nelle Accademie d’arte e in seguito grazie a un concorso,
sono entrato in Sovrintendenza. Da quel momento mi sono occupato di vari aspetti e di varie epoche storiche, dal Settecento al Barocco
di area naturalista, ovvero: Caravaggio, Batti-
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stello Caracciolo, Aniello Falcone, Luca Giordano, Francesco Solimena, Juan Do, solo per fare
alcuni nomi. La mia specializzazione è quindi il
Seicento e il Settecento napoletano.
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Rembrandt, Betsabea con la lettera di David,
Musée du Louvre, Parigi. Opera esposta a
Napoli nell’ambito della mostra “Omaggio a
Capodimonte” curata da Nicola Spinosa
Lei ha inaugurato la pratica dei prestiti e
degli scambi di opere d’arte con le maggiori
istituzioni museali del mondo: qual è il significato di un prestito di un’opera d’arte ad un’altra istituzione, italiana o straniera?
Credo molto nella reciprocità dei rapporti di scambio tra le varie istituzioni. Le opere
d’arte devono essere veicolo di informazione
e di conoscenza. Prestare opere d’arte legate
al patrimonio storico artistico napoletano o
trasferire una mostra sull’arte napoletana negli Stati Uniti, in Spagna o in Francia, significa
far conoscere quale importante ruolo abbia ricoperto Napoli nella storia. Napoli è stata una
vera e propria capitale, forse l’unica capitale
italiana nella nostra penisola prima di Roma.
Ci fa un esempio di alcuni importanti scambi di opere d’arte che la Soprintendenza da Lei
diretta è riuscita a realizzare?
Il primo prestito accordato sotto la mia direzione è stato quello della “Flagellazione” di
Caravaggio per la mostra “Caravaggio e il suo
tempo” che si è tenuta nell’85 al Metropolitan
Museum di New York. Più di recente abbiamo
prestato la “Danae” di Tiziano al Museum of
Fine Arts di Boston e poi al Louvre; da Boston
abbiamo ricevuto in cambio alcune importanti
opere di Manet e Van Gogh e dal Louvre siamo
riusciti ad ottenere la “Betsabea” di Rembrandt,
che usciva per la prima volta dalle collezioni del
museo. La Soprintendenza ha collaborato anche
con il Museo Puskin di Mosca e con l’Heremitage
di San Pietroburgo. Al Museo Puskin abbiamo
prestato L“Antea” di Parmigianino e in cambio
abbiamo potuto esporre un paesaggio di Van
Gogh e un ritratto di “Femme d’ile de Majorque”
di Picasso che abbiamo collocato nella mostra
“Omaggio a Capodimonte” che celebrava i 50
anni del museo. In quell’occasione ci siamo divertiti a contaminare il passato con il contemporaneo, collocando il Parmigianino a fianco a
Picasso, Basquiat con Salviati.
In questo senso si spiega quindi la sua disponibilità a collaborare ad operazioni come “Respiro
Barocco” o andando indietro nel tempo,“Incontri
Reali”, che hanno portato a Bolzano capolavori
che testimoniano di culture differenti?
Collaboriamo molto volentieri con Bolzano.
Ci piace molto contaminare Nord e Sud più di
quanto non facciano i nostri politici. L’Italia è
straordinaria: nonostante lingue e culture diverse, realtà differenti per trascorsi storici o situazioni politiche, riuscivano nei secoli passati a
dialogare meglio di quanto non lo si faccia oggi.
L’arte e più in generale la cultura, sono strumenti fondamentali per avvicinare comunità diverse,
proprio perché prescindono da qualsiasi differenza etnica, politica e religiosa.
I temi: Io e l’ Alto Adige
Qual è il valore di operazioni del genere, che coniugano
l’aspetto divulgativo con l’alto
profilo delle opere esposte?
Il messaggio che ci inviano
le opere d’arte non si limita alla
riscoperta dell’antico. Non stabiliscono solo un rapporto tra il passato e il presente. C’è una componente altrettanto importante che
è la possibilità che il dialogo tra
forme artistiche differenti possa
preparare il terreno per un dialogo
tra comunità diverse.
47
Arte significa anche divulgazione?
Assolutamente sì. L’arte deve
comunicare, essere portatrice di
informazioni, di messaggi che non
devono rivolgersi al passato. Un
museo o una mostra d’arte non
possono solo limitarsi a celebrare il passato, ma devono essere
un laboratorio per idee e progetti
rivolti al futuro, dove presente e
passato dialogano proficuamente.
Lei ha collaborato numerose
volte con le istituzioni bolzanine: qual è l’impressione che si è fatto di Bolzano e della sua offerta culturale?
Innanzitutto devo dire che è una città di
altissima visibilità in relazione alle sue dimensioni. Ammetto però che quando sono stato a
Bolzano ho trovato poche occasioni culturali
di ampio respiro. È una mia impressione, ma
mi pare che si sentisse una carenza di iniziative culturali che non fossero di respiro localistico. Una città, indipendentemente dalle sue
dimensioni e dalla sua specifica identità, ha il
dovere di dialogare con le altre culture, altrimenti finisce per rimanere limitata.
J.M. Basquiat, Untitled, Collezione Privata.
Opera esposta a Napoli nell’ambito della mostra
“Omaggio a Capodimonte” curata da Nicola
Spinosa
Rischia quindi di essere autoreferenziale?
Si, ma intendiamoci: non parlo di un’apertura verso una determinata area geografica e
o culturale, ma di uno sguardo verso orizzonti
differenti. In caso contrario si corre il rischio di
rimanere isolati.
C’è una mostra che non ha ancora avuto
modo di realizzare?
Vorrei realizzare una mostra che rappresenti uno spaccato della civiltà in Italia: dalle origi-
Scripta manent 08
48
ni, ovvero dal periodo pre-greco e pre-romano,
fino al Novecento. Un progetto di ampio respiro
che potrebbe avvalersi anche dei materiali custoditi nei depositi dei nostri musei, che dimostri come nel corso della storia, popoli di lingua
e cultura completamente differente siano riusciti a dialogare in maniera proficua ed intensa
attraverso il canale dell’arte; una comunicazione diretta e profonda… per molti aspetti molto più efficace di quella dei nostri giorni, dove
tutti parlano inglese. Una mostra che sarebbe
esemplare anche per altri paesi, non solo per la
realtà italiana.
Tiziano, La Maddalena,
Museo di Capodimonte Napoli.
Opera esposta a Bolzano nell’ambito
del progetto Incontri Reali 2
I protagonisti
I Protagonisti
49
Francesco Jodice
Oltre Bolzano
di Fabio Gobbato
Francesco Jodice, fotografo, architetto, figlio d’arte dell’altrettanto famoso Mimmo Jodice, ci racconta la sua storia e il suo percorso
autonomo iniziato circa 13 anni fa.
Non ho mai fatto l’architetto, infatti scelsi
gli studi urbanistici perché mi interessava lo
sviluppo dei modelli urbani, poi terminati gli
studi mi sono focalizzato sull’antropologia urbana, associando a ricerche e studi privati il
tentativo di capire in quale modo il mio lavoro
potesse descrivere alcuni nuovi comportamenti socio-urbani ed i paesaggi sociali che si creano attorno a nuove esigenze, questo, assieme
alla possibilità di fare dei progetti site specific
di arte contemporanea in giro per il mondo, mi
ha portato a costituire una sorta di grande archivio di comparazioni di fenomeni sociali simili in distinte parti della terra. Non ho mai fatto
in realtà veri e propri studi né di arte contemporanea né di fotografia, che comunque avevo
in parte già ereditato, e ho iniziato quindi subito con ricerche personali. Nel 2000 c’è stato il
momento molto importante della fondazione di
Multiplicity, che all’epoca definivamo “agenzia
di investigazione territoriale”, un collettivo fatto di artisti, film maker, architetti, geografi, che
si occupava di investigare i sommovimenti tellurici nei tessuti sociali in diverse aree del mondo e da lì poi ho continuato la mia attività, privilegiando sul piano formale la costruzione di
mappe, progetti fotografici, video installazioni
e film, e sul piano teorico la mia attenzione è
rimasta focalizzata sulla antropologia urbana e
sull’arte contemporanea come sistema di investigazione della geopolitica
Dal rapporto mai esaurito, e tuttora giornaliero, con mio padre, mi deriva sicuramente
l’attenzione dello sguardo, l’avere sempre una
soglia di attenzione altissima, che si costituisce nello scarto della visione: la percezione
attraverso uno sguardo laterale, quindi un’abitudine ad osservare quasi sempre come se ciò
che si vede non debba essere solo riconosciuto ma indagato, come visto per la prima volta.
L’“acutanza” dello sguardo è importantissima.
Scripta manent 08
50
Come può definire l’esperienza bolzanina, e
com’è nata la collaborazione con l’ Università?
Per l’avvicinamento all’Università di Bolzano
tutto è nato occasionalmente, attraverso una
cara amica, la curatrice di arte contemporanea
Paola Tognon, che mi ha invitato a partecipare
ad una specie di concorso cui erano invitati alcuni tra i più importanti esponenti della fotografia
contemporanea. Sono stato selezionato io, credo perché avevo un’attività di docenza più lunga, tra Milano e l’Olanda, e così comincia questa
esperienza in facoltà, che poi per un’altra serie
di coincidenze si è sviluppata esternamente con
altre situazioni legate a Museion, al Centro Trevi,
e altri progetti nati sul territorio.
L’esperienza con la città avviene da osservatore esterno. Non ho mai avuto l’incarico per
realizzare un progetto d’indagine sul territorio,
tranne che per l’occasione di una mostra al Centro Trevi, “Cibo per menti”, insieme al collettivo
artistico messicano “Torolab”, con cui abbiamo
fatto una sorta di piccola indagine. La mia posizione è sempre quella di scrutare una situazione
molto particolare dove convivono criticità e culture, ma, più che distinte, che fanno un grande
sforzo per mantenersi distanti, e questo crea
delle zone di frattura. La cosa più interessante
è questa competizione verso un’identità illusoria, che non appartiene più a nessuno dei due,
evidentemente.
Per la morale corrente, qui, queste sembrano eresie…
Sono sopravvissuto ad attentati per oltre 5
anni, per cui non mi preoccupo, a parte gli scherzi, la cosa più interessante per me è la messa in
scena di questo enorme potenziale energetico
che in parte si dissipa in questa guerra fatta a
colpi di fioretto e in parte che genera altre energie interessanti, infatti ora in aula noto che c’era
e rimane una linea di fessura fisica precisa tra gli
studenti di lingua italiana e di lingua tedesca, che
condividono l’aula ma si dividono lo spazio.
Le cose non sono cambiate o sono cambiate da una decina di anni in qua… Riferendoci
alla metropoli come officina del mondo, programma di Multiplicity, come vede la città di
Bolzano da osservatore specializzato, a parte
questa indagine sociologica appena espressa?
Bolzano rimane da un lato un paradiso, non
solo per le grandi possibilità economiche, le forti
condizioni di libertà offerte dallo Statuto come
spazio privilegiato, e di ciò devo riconoscere
se ne è fatto buonissimo uso, dall’altro lato lo
trovo uno spazio preoccupante anche perché
poco preoccupato. Sono una città e un territorio che vogliono essere una valle dell’Eden, ma
una valle che vuole creare sempre più distanza tra sé e il rumore del mondo. Me ne accorgo
anche dall’editoria dei quotidiani locali, dove la
regione sembra una zattera che vuole rimanere a navigare in acque calme, con pochissimo
interesse a contesti nazionali, internazionali, e
geopolitica e di fatti che stanno accadendo, con
fortissimo desiderio di auto referenzialità, e che
usa i pochi problemi locali come barriera verso
quelli reali, visti come estranei.
In effetti anche dal punto di vista linguistico, in tedesco, dire “oltre Bolzano” si traduce
con “andare fuori”, come se la città avesse
confini immaginari, tenuti insieme anche da
un sistema mentale. Cosa può fare la fotografia come la usa lei, non da fotoreporter, per far
prendere coscienza? È solo considerata un’opera d’arte, come tante, o riesce ad avere il giusto
impatto comunicativo?
Non ho mai distinto il tema del sociale da
quello della politica, intesa nel senso alto, non
di parte. Penso al mio lavoro come a quello
di molti artisti contemporanei che lavorano
su temi civili. Usano degli strumenti perché il
messaggio abbia una possibilità impattante, io
spero anche deflagrante, sul tessuto sociale.
Per quanto riguarda la fotografia credo che un
artista scelga un linguaggio operativo non tan-
I protagonisti
Francesco Jodice
to per una forma di affinità elettiva ma perché
potrebbe essere il miglior strumento di interfaccia con gli “altri”, che per me non sono mai
le 40 persone che stanno in una galleria di arte
contemporanea, ma tutti gli altri. La fotografia
dagli anni ‘60 agli ‘80 è stato il media preferito
per chi voleva fare questo tipo di poetica civile
nell’arte, perché lo era per eccellenza. Accessibile e desiderato da tutti, ma anche perché
per generazioni la gente ha avuto fede nella
fotografia, credeva nella sua soggettività, non
erano solo documenti ma porzioni di verità ed
in questo stava la sua forza. Questo ruolo ed
illusione della fotografia sono terminati, e credo che oggi ci siano nell’arte altri strumenti più
visibili, come la rete internet, la televisione, il
cinema e i videogiochi online, condivisi, dove
l’arte contemporanea ha la possibilità di deflagrare in modo politico e sono quelli che sto
cercando di usare recentemente.
Il suo rapporto con i giovani?
Ho un assoluto bisogno di lavorare con
chi si sta formando in questi anni e che quindi inizia ora la sua esperienza con la realtà, e
si chiamano “giovani”. Lo faccio in un modo
quasi ossessivo. Insegno in quattro accademie
ed università, tra Bolzano e
Milano, e tengo laboratori in
Spagna, negli Stati Uniti, in
Giappone. Percepisco una realtà attraverso gli occhi stessi
del nuovo, capisco come ci si
inserisce nel contemporaneo, soddisfo un’ossessione
per la percezione della realtà
contemporanea, e non si può
averla se non attraverso chi
oggi ha 20 anni. Anche il mio
studio è affollato da ventenni,
non mi interessano i quarantenni come me. Il rapporto con
i ragazzi a Bolzano da un lato
è fortunatissimo perché qui si mescolano davvero molte culture, oltre alle autoctone, ma ci
sono presenze anche dalla ex Jugoslavia, che
ha vissuto esperienze recenti e traumatiche,
ed altre come le sudamericane ecc. La cosa
difficile che mi sembra di notare qui, è una forma di accidia e di pigrizia. Da diversi anni sono
uno dei consulenti per la Provincia per l’affidamento delle borse di studio e di compensi per
la realizzazione di progetti, e nonostante per
il quinto anno consecutivo non ne abbia assegnata nessuna, rimandando tutti i soldini alla
Comunità Europea, continuo a sostenere che
così faccio sì male all’economia locale, ma aiuto a modo mio queste persone a convincersi
che non basta fotografare quattro stelle alpine intorno ad un maso per poter avere 20.000
euro, perché appena uscite dalla regione vengono fagocitate in un sol boccone dal primo
studente di Tijuana o di Manila, veramente affamato di conoscere ed esprimere. Il problema
di questo territorio è la ricchezza che diventa
pigrizia e mancanza di desiderio di mettersi
alla prova. Il coraggio non è una dote naturale,
ma qualcosa a cui si è costretti. Se si nasce in
un luogo in cui le mele sono sempre belle e
mature e disponibili, è difficile avere il deside-
51
Scripta manent 08
52
rio di scavalcare il filo spinato per andarne a
rubarne una. Io vengo da Napoli e penso che
l’idea dell’“illegalità” non sia sempre un male,
in certe forme naturalmente, perché la intendo sempre come curiosità ed ingegno verso la
vita. Le regole ed i beni dati non sono per forza
la condizione ideale in cui svilupparsi, quanto
la messa in discussione delle regole stesse. Il
benessere non è sempre positivo, in questo ci
credo abbastanza.
In che rapporto è con il mondo dei colleghi
qui, altri artisti che lavorano con la fotografia?
Non ho nessun rapporto con gli artisti di qui,
nonostante abbia fatto parecchie mostre collettive con alcuni di loro, che pur lavorano anche
altrove ma sempre usando geografie molto familiari. Mi pare che siano artisti che sono sempre molto legati sentimentalmente a condizioni
date appunto dal loro territorio d’origine.
Forse è per questo che sono stati anche sostenuti, al di là della loro bravura ecc.
Beh, generalmente gli artisti che amo sono
ispanici o sudamericani perché sono performatori del territorio con azioni politiche, cosa
che riguarda anche il mio lavoro, quindi sono
molto più vicino a Jorge Pardo o Jota Castro o
Alfredo Jaar o Santiago Sierra, ma devo dire
però che da questa facoltà di Bolzano stanno venendo fuori alcuni giovanissimi molto
attenti. Qui stanno nascendo all’interno di
piccoli corsi delle forti sensibilità che scaturiscono proprio dall’attrito. Persone che usano
internet e viaggiano, e che vivono male questa dissonanza tra la palla di neve di Bolzano e
quello che accade ovunque nel mondo, per cui
con queste criticità alcuni giovani artisti hanno fatto dei progetti sulla Striscia di Gaza o
su Cipro. Non a caso due territori con divisioni
vissute più drammaticamente di quella in cui
vivono qui. È giusto notare che si portano dietro retaggi locali ma li stanno vivendo in alta
megafonia, in un confronto importante con i
problemi degli altri.
E questi che tipo di studenti sono, domanda tendenziosa: italiani o tedeschi?
Sono sia italiani che tedeschi, i più passionali sempre italiani, i più metodologici e più tendenti alla costruzione dei processi, sono tedeschi. Vicino a me forse ho qualche italiano in più,
per problemi linguistici perché le lezioni sono in
italiano, e non sono sempre facilissime, piene
di riferimenti e citazioni, molti da testi tedeschi,
cosa che comprensibilmente magari irrita anche
i tedeschi bravi, succederebbe anche a me.
Come vede l’apparato universitario bolzanino?
Arrivo il giovedì pomeriggio e riparto venerdì sempre pomeriggio. Per mia colpa non sono
mai riuscito a vivere la facoltà, avere rapporti
stretti con gli altri docenti, ma solo rapporti
privilegiati con gli studenti eroici del mio corso
non facile. La facoltà in sé mi pare abbia delle
potenzialità immense. Da teorico però vedo che
non solo la facoltà ma tutto il territorio rischi di
sviluppare un “manierismo” esteso. C’è un’attenzione ossessiva nel formare grandissimi
produttori di mele, grandissimi direttori di banca o azienda o intagliatori di plastiche, avendo
la convinzione che il potere intellettuale non
garantisca a questi studenti un avvenire. Penso che il vero potere sia quello di distinguersi
sul piano intellettuale, non sul piano pratico, e
mi piacerebbe molto vedere sul territorio una
maggiore dedizione alla formazione culturale
dei giovani. Se non lo si fa nei territori iper benestanti, dove lo si può fare?
Come vede l’attività culturale proposta
dall’Assessorato alla Cultura?
Come dicevo prima, ho una partecipazione
e conoscenza molto relativa, ma posso dire
che conoscendo le realtà italiane, altrove non
I protagonisti
esistono attività culturali pubbliche. Per cui
qui c’è il paradiso in terra. Ma non conosco a
fondo le strategie né le politiche, né i desideri
di interazione con il territorio. Da anni ho però
l’incarico dalla Cultura Italiana di portare giovani, e mai ho ricevuto pressioni, nemmeno riFoto: Andrea Pozza
chieste di attenzione verso qualcosa,
costantemente invitato a partecipare agli eventi, lo
trovo tutto molto democratico. Le altre situazioni italiane che conosco, di Milano e Napoli,
li ritengo invece dei gironi danteschi infernali.
Si fermerebbe a Bolzano per lunghi periodi
o a viverci?
Sinceramente no. Anche perché non voglio
andare in pensione. Spero di non andarci mai e
magari morire lavorando chissà dove. Questo
è un territorio per pensionati, per chi vuole diventare anziano presto. Io non voglio cambiare
nessuno, non sono un politico, ma eventualmente agisco attraverso il mio lavoro e dico agli
studenti che devono prendere lo zaino e andare a fare esperienze anche altrove. Nonostante tutto, questo è un luogo meraviglioso, non
vorrei trasformarlo né in Milano né in Napoli,
ma è vero, il benessere da wellness center ha
un prezzo altissimo, e secondo me le persone
che vivono qui lo pagano senza accorgersene.
53
Scripta manent 08
Liliana Dozza
Mettersi in forma
di Barbara Gambino
54
Prof.ssa Dozza, lei è professore ordinario
di Pedagogia generale e sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera
Università di Bolzano. All’interno dell’ateneo
ricopre inoltre le cariche di vicepreside della
facoltà di Scienze della Formazione e di presidente del corso di laurea di scienze della comunicazione plurilingue.
Ritiene che i percorsi formativi in cui è
strutturata l’università italiana possano garantire una preparazione adeguata agli studenti
che si immettono nel mondo del lavoro?
L’Università italiana è parte attiva del processo di armonizzazione che pone la dimensione europea come obiettivo per la costruzione
dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore.
L’Italia ha adottato prima di altri paesi europei il sistema di base 3+2, ossia Laurea Triennale più Laurea Magistrale, e prima di altri ne
sta verificando l’efficacia, ma anche alcune
criticità.
Certamente la laurea triennale si caratterizza come professionalizzante e più flessibile
di un corso a ciclo unico (di quattro o cinque
anni) e che si intende “dedicato” a una specifica professione, come Medicina, Architettura,
Giurisprudenza, solo per fare qualche esempio.
La laurea triennale può aprire sia al mondo
del lavoro sia a differenti lauree magistrali. A
suo favore va riconosciuta una focalizzazione
su specifici profili formativi e insieme una funzione orientativa soprattutto se garantisce un
buon equilibrio tra teoria e prassi.
Quali sono, a suo avviso, le criticità di questo sistema di base?
Un elemento di criticità segnalato in alcuni
atenei, ma che non mi risulta riguardare i corsi
di laurea della Libera Università di Bolzano, è
un’eccessiva convergenza su aspetti operativi
e una presentazione semplificata dei riferimenti teorici che, se ripresi a livello di laurea magistrale, scontano una perdita di attrattività.
I percorsi formativi proposti dalla Libera
Università di Bolzano (LUB)?
Nella LUB sono attivate sia una laurea a ciclo unico (Scienze della Formazione Primaria),
sia lauree triennali, lauree magistrali, dottorati
di ricerca.
Gli elementi di forza e di originalità che
connotano i Corsi di Laurea della LUB sono
indubbiamente il plurilinguismo, ma anche la
flessibilità e le competenze comunicative e relazionali che derivano dall’incontro-confronto
di persone e di culture e da un elevato livello
di internazionalizzazione di docenti e studenti.
Gli insegnamenti e gli esami si svolgono in
lingua italiana, inglese e tedesca.
Il metodo didattico?
La didattica – basata su un approccio sociocostruttivista – affianca alle lezioni accademiche seminari, stage e attività di laboratorio, che
consentono a docenti e studenti di mettersi in
gioco e di sperimentare le competenze acquisite durante le lezioni. Convenzioni con altre
università italiane, europee, ed extraeuropee
offrono agli studenti la possibilità di condurre un’esperienza stimolante dal punto di vista
sia formativo sia professionale. Ne deriva una
buona preparazione che può permettere agli
studenti di inserirsi in tempi brevi nel mondo
del lavoro.
In particolare, l’ Ufficio tirocini & placement,
favorisce e supporta l’incontro tra università e
I protagonisti
55
La professoressa Dozza con alcuni studenti della Facoltà di Scienze della Formazione
mondo del lavoro consentendo agli studenti di
svolgere interessanti esperienze di incontroconfronto-scambio tra università e realtà economica e lavorativa.
C’è qualcosa che cambierebbe? E perché?
Chiederei un monitoraggio sistematico di
ciascun Corso di Laurea e del sistema LUB nel
suo complesso, tale da individuare elementi
di forza e di criticità, quindi obiettivi di cambiamento migliorativo, per creare dei percorsi
sempre più rispondenti alle esigenze dei soggetti in formazione. Un tipo di monitoraggio
che coinvolga i differenti punti di vista: dai docenti al personale dell’università, agli studenti;
dalle parti sociali, con particolare attenzione ai
tutor di aziende ed enti convenzionati per il tirocinio e ai datori di lavoro ai neo-laureati, alle
università partner nei dottorati in co-tutela e
nell’Erasmus.
In una società in cui l’apprendimento si
snoda lungo l’intero percorso e nei differenti
contesti della vita di ciascuno, ritengo di fonda-
mentale importanza investire sull’Educazione
Permanente o, come si dice a livello internazionale, sui terreni del Lifelong, Lifewide, Lifedeep
Learning e garantire un apprendimento significativo e profondo, ancorato alla realtà della
vita e delle professioni.
“Flessibilità” è uno dei termini più usati
per descrivere il mondo del lavoro di oggi. L’acquisizione di questa abilità dovrebbe rientrare
nelle finalità dell’educazione e della formazione di ogni singolo individuo?
Il concetto di flessibilità si coniuga bene con
la capacità di stare nell’incertezza, di percepire
e fare percepire l’incompiutezza come una condizione dell’esistenza e non come un valore negativo, di saper stare nel contesto e prendere
posizione costruttivamente. Questa capacità
è strettamente correlata con un insieme di life
skills o abilità per la vita che l’Organizzazione
mondiale della Sanità, l’Unicef e l’Unesco considerano obiettivi dell’educazione in ogni contesto culturale: imparare a prendere decisioni
Scripta manent 08
56
tenendo conto dei dati di realtà; riconoscere
le proprie caratteristiche e sviluppare capacità
autovalutative; imparare a gestire le emozioni;
risolvere problemi specifici; entrare in sintonia
con le persone e gli ambienti; sostenere stress
e contenere ansie; acquisire pensiero creativo e
critico. Competenze e abilità individuate come
indispensabili per relazionarsi con se stessi e
gli altri, per affrontare i problemi, le pressioni e
lo stress della vita quotidiana.
Quali sono le altre caratteristiche necessarie a tutti coloro che si immettono nel mondo/
mercato del lavoro, a prescindere dalle professioni che intendono intraprendere?
Caratteristiche peculiari sono rappresentate dal concetto di transferable skills, ossia abilità e competenze da poter utilizzare
in differenti contesti (autonomia di giudizio,
capacità comunicative quali sapere sostenere la comunicazione e valutarne la qualità e
la criticità in differenti contesti professionali, multiculturali, plurilingui; sapere svolgere
2009 Lezione motoria - In palestra, alcune
studentesse della Facoltà di Scienze della Formazione durante una lezione di “didattica delle
scienze motorie”
funzioni di leadership, quali motivare e dare
fiducia, delegare responsabilità distribuendo
potere; metodo come strumento di lavoro,
ossia sapere pianificare, organizzare e valutare eventi ed attività). Ogni impresa si fonda
su un patrimonio conoscitivo specialistico
che progredisce fino a trasformarsi in metodo. Questo patrimonio è costituito proprio
dalle risorse umane, da persone che possono mettere in gioco non solo conoscenze
standard e know how, ma anche intuizioni e
invenzioni, stile relazionale, capacità di stare
nell’incertezza.
In che modo la formazione universitaria
può aiutare a sviluppare questo tipo di capacità
che vengono chiamate soft skills?
Attraverso una didattica di tipo collaborativo
e cooperativo, instaurando un clima di apertura
e di fiducia reciproca fra professori e studenti
e tra gli studenti stessi, al fine di promuovere
atteggiamenti collaborativi e non competitivi o
aggressivo-regressivi.
Empatia, generosità, consapevolezza di sé,
tolleranza, capacità di ascolto, i team building
si insegnano e s’imparano attraverso la loro pratica concreta, che passa attraverso l’esempio e
la sperimentazione in situazione con strumenti, metodi e tecniche idonei. Occorrono buone
teorie, il confronto tra differenti teorie, una coerente operatività e l’apprendistato all’autoosservazione, all’inter-osservazione, al pensiero
riflessivo per attivare il circolo virtuoso a “spirale aperta” prassi-teoria-prassi, che sta alla base
del cambiamento individuale e organizzativo. È
vero infatti che un vuoto di teorie provoca perdita di fiducia e di sicurezza, azione cieca, impossibilità di apprendere dall’esperienza e origina il
circolo vizioso: dal vuoto di teoria deriva il vuoto
di consapevolezza nell’azione.
I protagonisti
Serena Artioli
Museion, che amici!
di Till Antonio Mola
È dagli anni ’90 che il Museion - che ha iniziato la propria attività nel 1987 come Museo
d’Arte Moderna ed è arrivato alla denominazione attuale nel 1991 – intende rispecchiare la vocazione interdisciplinare caratteristica dell’arte
contemporanea. Da 10 anni l’associazione Amici del Museion affianca il museo nella propria attività di promozione. Ad un anno
dall’insediamento nella nuova
sede, Scripta Manent ha intervistato Serenella Artioli, presidente dell’associazione.
tutto non bisogna chiudersi di fronte a ciò che
non si capisce.
In cosa consistono le attività degli Amici
del Museion?
La nostra associazione è
assolutamente eterogenea
– comprende persone appartenenti a tutti tre i gruppi linguistici. Ritengo che sia una
delle poche associazioni senza distinzioni di sorta. I soci
sono giovanissimi, giovani
e meno giovani, tutti animaChe cos’è l’associazione
ti da uno spirito giovanile e
Amici del Museion. Quali sono
devo dire che i meno giovani
i suoi scopi?
sono i più pronti a recepire i
Serenella Artioli
Storicamente l’associazione
nuovi linguaggi. La nostra atha sempre affiancato l’attività
tività è variegata: dalle visite
del Museion per promuovere e divulgare l’arte
ad altre istituzioni in altre città alla visita degli
moderna prima e quella contemporanea poi.
artisti nei loro atelier. Proprio quest’ultima proCon gli anni abbiamo avuto un’evoluzione e ci
posta è molto apprezzata in quanto permette di
siamo specializzati in arte contemporanea.
capire la nascita di un’opera d’arte.
Naturalmente l’attività dell’associazione
Museion ha recentemente cambiato status
comprende anche il supporto all’attività di Musociale, da associazione a fondazione. È camseion: abbiamo sponsorizzato alcune mostre,
biato qualcosa anche per l’associazione AdM?
oppure anche solo l’attività didattica. Quest’ulIl nostro scopo era e rimane quello di
tima è forse la cosa più importante in quanto
avvicinare la popolazione, specialmente in
coinvolge la popolazione, soprattutto gli stuambito cittadino, all’arte contemporanea e
denti o comunque persone che vogliono avere
quindi a rendere amica del Museion tutta la
le chiavi di lettura per comprendere l’arte concittà.
temporanea.
Abbiamo avuto modo di verificare che il MuCome si diventa “amico del museion”?
seion intimidisce un po’, c’è ancora chi dice di
La quota di iscrizione è di 70 Euro per i soci
non capire l’arte contemporanea. In realtà non
ordinari e di 25 Euro per gli studenti, una tariffa
c’è molto da capire. Bisogna essere curiosi in
tra le meno onerose se paragonata ad altre asmaniera un po’ disincantata e soprattutto con
sociazioni museali. Ci sono tariffe scontate per
uno spirito un po’ ricreativo e aperto, soprat-
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Scripta manent 08
58
studenti e gruppi familiari.
Quando organizziamo viaggi, chiediamo solo di coprire
le spese vive. Non si tratta del
classico viaggio organizzato:
se visitiamo una città in Italia o all’estero in occasione di
una mostra particolare o per
visitare una istituzione interessante, cerchiamo sempre di
aggiungere una visita a dei collezionisti che ci invitano a cena
o a pranzo. Il viaggio diventa
così una cosa particolare in quanto diventa un
modo più bello per conoscere nuove realtà.
Il 2008 è stato un anno a dir poco travagliato per il Museion, culminato con un cambio
di dirigenza e di indirizzo. Per l’associazione
Amici del Museion, cos’è più difficile: fare comunicazione a favore di un artista locale o per
quello esterno di grido?
Come Amici del Museion abbiamo sempre
cercato di occuparci degli aspetti che Museion
non copriva, p.es. per esigenze curatoriali e/o di
indirizzo. Faccio un esempio: quando Museion si
occupa molto di artisti stranieri, noi cerchiamo
di mettere in piedi delle azioni che riguardano
gli artisti locali concentrandoci su quelli in linea
con il messaggio curatoriale. C’è sempre stato
un buon dialogo sia con Letizia Ragaglia sia con
l’ufficio relazioni esterne del museo.
Ci può fare un esempio di attività “locale”
degli Amici del Museion?
Ci siamo sforzati di trovare sinergie con
istituzioni che lavorano nell’ambito del contemporaneo. Una di queste è l’università: assieme a Kuno Prey, direttore della facoltà di
design – per me, una delle persone più visionarie ed aggiornate del panorama bolzanino –
abbiamo studiato un progetto che ha previsto
l’arredo dell’angolo degli Amici del Museion
all’interno del museo: una studentessa ha
sviluppato un progetto ad hoc. Questa collaborazione è un fatto reale, non sono parole.
Spesso si parla, ma non si fanno seguire i fatti alle parole, Questa collaborazione invece è
prima di tutto un modo per stimolare gli studenti della facoltà di design a fare proprio un
progetto che riguarda una realtà importante
nell’ambito cittadino.
I protagonisti
Giacomo Fornari/presidente dell’Istituto Musicale Vivaldi
Amadeus per sempre
di Fabio Gobbato
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Bresciano di nascita, Giacomo Fornari si è
“formato” a Pavia laureandosi in musicologia,
per poi trasferirsi in Germania, dove, ad Heidelberg ha conseguito la seconda laurea, e a
Tubingen il dottorato. Dopo 11 anni di permanenza Oltrebrennero, nel 1998 si è trasferito a
Bolzano. In regione è ormai molto conosciuto
come conferenziere e come protagonista, assieme al baritono Nicola Ulivieri, di Mozartiamo, uno spettacolo in forma di talk show
dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart. Più recentemente grazie al suo amore per il gioco, si
è quindi trasformato in Jakob von Baecker per
far nascere, insieme a Nikolaus Olivenbaum,
Mozartoons, uno spettacolo “animato” basato sull’operina giovanile del genio salisburghese, Bastien e Bastienne. Per Von Baecker
Mozart è qualcosa di più di un semplice faro,
è il centro di gravità, come dice egli stesso. E
non c’è dubbio che abbia ragione il suo medico: “il paziente non è affetto da mozartite, ha
la mozartosi, non è più guaribile”. Da questa
intervista si capisce, però, che attorno al centro di gravità ruota un mondo musicale vasto,
che arriva a Verdi, ma tocca anche Sting, i Genesis e Zucchero.
Fornari, lei è un musicologo “puro” o è
anche musicista?
Ho studiato al conservatorio, il mio strumento sarebbe il flauto traverso, ma sono un musicista dilettante. Siccome voglio bene al pubblico,
evito di suonare fuori dalle mura di casa. Sono
principalmente un teorico della musica. Dal 2000
insegno al conservatorio di Bolzano “letteratura
poetica e drammatica” una storia della musica
per cantanti e specialisti. Sono anche docente a
contratto della Libera università di Bolzano, insegno Didattica della musica.
I suoi studi l’hanno portato a girare il mondo
come conferenziere. Come giudica Bolzano dal
punto di vista della fruizione musicale. L’impressione è che poche città di queste dimensioni abbiano un’offerta simile nel campo della
classica, mentre altrettanto non si può dire per
la musica leggera.
Effettivamente ho questa fortuna, ho potuto vedere concerti e tenere conferenze dagli Stati Uniti al Giappone, ma del resto credo
che sia necessario girare molto per essere
un buon musicologo. Navigare su Internet o
mettersi davanti ad uno schermo non è come
“vivere” la musica, è come accontentarsi di
una cartolina invece di visitare una città. Se
mi sono fermato a Bolzano, però, non è solo
per ragioni di cuore. Reputo questa città una
delle capitali europee della musica classica.
Tenendo conto del numero di abitanti in rapporto alla qualità e alla quantità dell’offerta
musica, se non è la regina d’Europa, poco ci
manca. Può competere con Salisburgo, per
dire, solo che Bolzano non è la città di nascita del più grande compositore di tutti i tempi. Devo dire, quindi, che è molto appagante
per me stare qui. Lavoro full time a Bolzano
per questo motivo. Se Bolzano non fosse
così sarei costretto a muovermi molto di più.
L’amore di Bolzano per la musica, comunque,
è reale, non è finto. È vero che molte cose non
sarebbero possibili senza un sostegno pubblico di questo livello, ma io ho trovato sale
Scripta manent 08
piene anche per eventi poco pubblicizzati. E
poi a Bolzano ci sono anche molti musicisti
di altissimo livello. Per gli altri tipi di musica
davvero non conosco bene la situazione.
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Giacomo Fornari ad una conferenza nella sua
veste di presidente dell’Istituto Musicale Vivaldi
Bolzano qualche difetto ce l’avrà pure …
Non lo dico per piaggeria e di solito sono
anche molto critico, ma qui mi trovo davvero
benissimo. Ho ricevuto un’accoglienza strepitosa sia dalle persone di lingua italiana che
da quelle di lingua tedesca. Forse tra la gente
che fa musica è più facile ‘trovarsi”, non so, o
probabilmente ho anche avuto una buona dose
di fortuna. Essere italiano ed essere musicista
dà dei vantaggi. È un po’ come una bella donna
che parla francese… Quanto alle tensioni etniche che talvolta affiorano in Provincia, io nella vita reale non le percepisco. Probabilmente
vivo in un mondo dorato, per cui da italiano
sento dire che c’è un “disagio” ma ho difficoltà
a comprenderlo appieno.
Nel suo livello di integrazione contano
probabilmente anche la sua storia personale e la padronanza del tedesco. Ma non tutti
hanno le stesse possibilità. Lei è anche attratto dalla cultura tedesca?
Sì questo è vero, io sono molto fortunato.
La mia famiglia è per metà tedesca (la moglie,
conosciuta a Pavia, è sudtirolese, ndr) ed io
insegno prevalentemente in tedesco. Come
musicologo, inoltre guardo molto oltre le Alpi,
per interesse musicale, ma anche semplicemente perché lì per me è più facile lavorare.
Tengo molte più conferenze all’estero che in
Italia. Nel Nord Europa la musica classica ha
un prestigio e un’attenzione che in buona parte dell’Italia non ci sono. Solo il Nord Italia, da
questo punto di vista, è allineato con il resto
dell’Europa. Tra Venezia e Vienna, per dire, non
ci sono grandi differenze. Bolzano sta nel mezzo e anche per ragioni logistiche mi è molto
comodo stare qui.
Lei è uno dei più affermati studiosi di Mozart. Da dove nasce questo suo amore? C’è
qualche altro compositore che può competere con lui, dentro di lei?
Mozart è un po’ il centro di gravità della
mia vita. Faccio tutto con lui, leggo, gioco, scrivo. Dico sempre che quando mia moglie mi ha
sposato ha sposato anche una parte di Mozart.
Ma il mio amore è proprio diretto verso tutta
la musica del secondo Settecento. Amo molto anche Haydn, ed in fatti ho fatto una tesi di
dottorato su La musica strumentale in Italia ai
tempi di Haydn e Mozart. Mi piacciono i suoni di
quell’epoca. Haydn e Mozart si completano a vicenda. Senza conoscere bene uno dei due si fatica a comprendere l’altro. In genere, comunque,
mi piace moltissimo il linguaggio della musica.
Sono molto attratto dall’intellettualità dell’artista, mi interessa capire quali sono le motivazioni
psicologiche, filosofiche e sociali che portano al
gesto creativo. Per me, in sintesi, la musica è una
straordinaria esperienza intellettuale. Mozart riassume in sé tutte le cose positive della musica,
ma quello che conferisce qualcosa in più è la sua
I protagonisti
simpatia. Mozart è la prova che non si deve essere seriosi per essere geniali.
Quali sono le tre produzioni di Mozart
imprescindibili, quelle da portarsi nell’isola
deserta, e quali le loro migliori esecuzioni?
La prima è L’Ave verum corpus, una composizione di musica sacra che dura tre minuti in
cui Mozart mostra che non serve la prolissità
per emozionare e per fare musica. La seconda è
il Don Giovanni, un vero spartiacque nella storia della musica. Purtroppo non c’è una versione che giudicherei perfetta, anche se Abbado
ci si avvicina, e così von Karajan. La terza è il
Flauto magico, opera molto divertente della
quale esistono molte esecuzioni di alto livello, a partire da Karajan. Anche se io preferisco
quella più “filologica” di Norrington.
Una curiosità. Ma quanto è importante la
componente massonica nella formazione di
Mozart?
Direi che è assolutamente fondamentale. I
perni attorno a cui ruota tutto sono il cattolicesimo quasi bigotto e il suo credo massonico, e
l’uno sublima l’altro.
Normalmente questi sono due aspetti
giudicati inconciliabili.
In Mozart, no. La massoneria lo ha formato
intellettualmente, gli ha permesso di avere frequentazioni con Rousseau, con Mesmer. Ma,
per dire, sono massoni anche Beethoven, Verdi, Puccini, Paganini, Haydn. In ogni caso, per
quanto riguarda Mozart, la sua adesione alla
massoneria è un momento fondamentale nella
sua esistenza. Tutto l’ultimo Mozart ha dichiaratamente elaborato composizioni massoniche. E il fatto che nel giorno del bicentenario,
il 5 dicembre 1991, a Vienna il Requiem diretto
da Solti sia stato preceduto da una lettera del
Papa, significa che c’è un accettazione di fondo
della sua adesione alla massoneria da parte della Chiesa. Non c’è il conflitto che immaginiamo.
Ci sono giorni in cui non pensa a Mozart?
Quali altri compositori la emozionano?
Quando vado dal mio amico medico – ride
– dico che ho la mozartite, lui scuote la testa e
mi dice che ho la mozartosi, una malattia incurabile. Comunque non ascolto ovviamente solo
Mozart. Adoro Verdi ad esempio, che è un po’
il contrario di Mozart. Verdi è “pancia”, Mozart
è “testa e cuore”. Verdi mi piace perché, anche
moralmente, era un grande uomo. Le sue lettere sono straordinarie anche sotto il profilo
letterario, oltre che umano.
Con la musica leggera che rapporto ha?
Quando vado in auto sono obbligato da mio
figlio ad ascoltare Zucchero, di cui conosco la
discogracia completa. In realtà mi piace ascoltarlo, prima o poi – scherza - farò un saggio
sull’eclettismo di Zucchero. Poi mi piacciono i
Genesis e Sting. Con Antonio Lampis, inoltre, ho
un interessante di scambio file, lui mi fa sentire
musica elettronica e anche da ballare. Ho imparato davvero moltissimo sui suoni di oggi, da lui.
Ascolto volentieri anche il jazz. Ci sono molte
cose strepitose in quel genere musicale.
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Traute Taeschner
Dinocroc multilingui
di Stefano Zangrando
Nel campo della ricerca sul bilinguismo precoce, Traute Taeschner è una pioniera. Si deve
soprattutto a lei il modello di apprendimento su
cui si basa il pluripremiato progetto “Hocus &
Lotus”, che prende il nome dai due simpatici dinocroc, un po’ dinosauri e un po’ coccodrilli, protagonisti del “format narrativo” messo a punto
dal gruppo di ricerca che fa capo alla studiosa,
professore ordinario presso la Facoltà di Psicologia 1 dell’Università “Sapienza” di Roma.
Nato nel decennio scorso all’interno di una
serie di progetti europei Socrates Lingua lan-
ciati dalla stessa università, “Hocus & Lotus” è
pensato per la scuola dell’infanzia e primaria, e
comprende una serie di strumenti multimediali
a integrazione del momento didattico che vede
educatori, insegnanti e alunni uniti nella pratica della lingua straniera. Tra questi strumenti il
più noto, grazie anche alla diffusione televisiva, è il cartone animato di Hocus & Lotus, che è
giunto ormai alla terza serie, con oltre cinquanta episodi, ed è stato realizzato con il contributo dell’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere.
Che la Provincia di Bolzano abbia offerto
I protagonisti
il proprio sostegno sulla base di una validità
scientifica comprovata fin da subito, è cosa
certa. Tuttavia, a quanto pare, all’origine del
sodalizio vi è anche un’esperienza personale:
“Il dottor Lampis,” ricorda Traute Taeschner,
“mi raccontò di aver mostrato un episodio del
cartone animato alla figlia, la quale, a sentir lui,
era rimasta incantata ed entusiasta.” Una verifica sul campo, insomma, che giunse quasi per
caso, ma dietro alla quale, spiega la studiosa,
aveva agito la sostanza scientifica del progetto: “Il cartone animato, come gli altri strumenti
messi a punto dal gruppo di lavoro, contiene
tutti gli elementi indispensabili all’apprendimento linguistico precoce elaborati in fase di
ricerca, e si basa innanzitutto su storie vissute
dai bambini stessi. Per questo è capace di affascinare.”
All’origine del progetto, basato sui principî
della psicolinguistica evolutiva, vi è del resto
proprio uno studio compiuto in ambito familiare: “Per sette anni,” racconta la professoressa
Taeschner, “seguii nelle mie figlie il dipanarsi
di un lessico bilingue, e di questo resi conto
nel mio primo libro sullo sviluppo del bilinguismo in famiglia, un testo studiato ancora oggi
[Il sole è femmina. Uno studio sull’acquisizione del linguaggio in bambini bilingui dalla nascita, DITI, Roma 2003; l’edizione originale in
inglese uscì per lo Springer Verlag di Berlino
nel 1983, NdR]. Vivevamo in un ambiente italiano,” prosegue la studiosa, “ma, mentre le
mie figlie mi parlavano in italiano, io mi rivolgevo loro in tedesco. Il bilinguismo, infatti, si
fonda innanzitutto sul processo per cui, mentre io parlo, l’altro non impara soltanto a parlare, ma anche e soprattutto a comprendere;
allo stesso modo, se l’altro mi parla, io imparo
soprattutto a comprendere. Presto però notai
che, se le mie figlie si accorgevano che capivo l’italiano, finivano per attribuire al tedesco
una minore importanza, con conseguenze negative sul suo apprendimento, e questo anche
a prescindere dal fatto che l’italiano fosse la
lingua parlata nell’ambiente extra-familiare.
Solo nel momento in cui fingevo di non capire l’italiano, solo allora le bambine passavano
attivamente al tedesco. È così che ho compreso uno dei principali requisiti del bilinguismo
precoce in famiglia, e cioè che il bambino ha
bisogno di interlocutori monolingui, che cioè
non capiscano l’altra lingua, altrimenti non si
dà alcun apprendimento effettivo.”
In seguito a quella prima esperienza, Traute
Taeschner si rese conto di quanto fosse difficile imparare il tedesco a scuola in mancanza
di condizioni di apprendimento come quella
illustrata: “Le stesse activities di matrice anglosassone, ossia tutte quelle attività manuali
e ludiche che nelle intenzioni della ricerca d’Oltremanica avrebbero dovuto favorire l’apprendimento linguistico, rivelavano a quel punto la
loro inadeguatezza. Fu allora che inventammo
il gioco dell’uomo primitivo, la finzione dell’uomo che impara le prime parole.”
Di quegli sviluppi la studiosa ha reso conto
in un saggio apparso nel 1986, Insegnare la lingua straniera: prospettive teoriche e didattica
per la scuola elementare (Il Mulino, Bologna),
ed è proprio da quelle esperienze che, grazie
alla formazione del gruppo di ricerca attivo
ancora oggi, è nato il cosiddetto “format narrativo”, ossia il modello di apprendimento che,
invece di richiamarsi alle attività quotidiane,
coinvolge l’insegnante (o l’educatrice) e i bambini in una storia avventurosa arricchita di elementi drammatici. “La strategia,” spiega Traute
Taeschner, “fa leva da un lato sulla natura narrativa della mente umana, la quale attraverso le
storie trattiene maggiormente i dati dell’esperienza, dall’altro sul rafforzamento dello spirito
di gruppo: i bambini e l’insegnante si tengono
per mano e indossano una maglietta, per entrare così uniti nel mondo immaginario di Hocus e Lotus, dove si parla solo l’altra lingua e si
vive insieme l’avventura. Ed è proprio questo,
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Scripta manent 08
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lo stimolo immaginativo, l’elemento cardine del
format. Entrare in un altro mondo dà un godimento diverso e maggiore rispetto alle normali attività ludiche, un po’ come assistere a una
pièce teatrale in costume ci offre maggior coinvolgimento rispetto alle opere recitate in abiti
moderni e quotidiani.”
L’attività didattica così intesa trova poi nei
supporti multimediali uno studiato complemento: “Il cd musicale è pensato come ascolto
prima di dormire, in modo che i bambini rivivano interiormente l’esperienza immaginaria fatta in classe; non si tratta dunque di un semplice
ascolto musicale, ma di un vero e proprio momento di apprendimento. Il cartone animato ha
due diverse funzioni: è un modo di fare i compiti simpatico ed efficace, in quanto favorisce
la ripetizione, che è un elemento fondamentale
dell’apprendimento linguistico; inoltre precisa
maggiormente il significato delle parole, poiché il processo di acquisizione del significato è
un processo lento, che richiede molto più tempo dell’acquisizione delle parole in sé.”
Attualmente, mentre i due dinocroc continuano ad affascinare i bambini europei dai 3 ai
10 anni parlando e cantando in più lingue (inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano),
Traute Taeschner sta elaborando e promuovendo un progetto per introdurre anche nell’asilo
nido la sensibilizzazione per la seconda lingua.
E le volte che torna in Alto Adige, non di rado
è per partecipare a una delle feste di Hocus &
Locus dedicate ai piccoli abitanti della nostra
provincia, all’insegna del bilinguismo precoce.
I protagonisti
Umberto Russo/L’arte in casa
Porte aperte
di Severino Perelda
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Ritorna, in versione contemporanea, una forma di provvidenza che sembrava del tutto
scomparsa. Si tratta di quella
modalità di sostegno riservata
a pochi eccellenti artisti, che un
tempo si chiamava mecenatismo. C’è da chiedersi come sia
possibile oggi dispensare favori
di questo tipo, dato l’aumento
smisurato di quanti appartengano o dicano di appartenere
al multiforme mondo dell’arte.
Eppure, qualche isolato episodio di mecenatismo nuova maniera compare, nonostante le
notevoli difficoltà che insorgano nell’individuare
il meritevole beneficiario, oltretutto in una stagione economica tutt’altro che favorevole come
l’attuale.
Uno di questi provvidenziali casi è recentemente riapparso a Bolzano ad opera del notaio
Umberto Russo, noto e stimato professionista
di cui è risaputa la grande passione per l’arte.
Esperto intenditore e collezionista, da tempo
Umberto Russo meditava di operare a favore degli artisti in un modo che non fosse unicamente
l’acquisto di opere, ma che divenisse un sistema
di promozione e di maggior conoscenza nei riguardi di artisti emergenti o in via di affermazione. Ben sapendo quanto, per mancanza di mezzi
e spesso per innata ritrosia, molte di queste figure spesso promettenti fatichino ad uscire dal
guscio e, affrontando il “sistema Arte” incontrino
difficoltà, delusioni e talvolta mortificazioni che
non giovano certo alla creatività, il notaio Russo
un paio d’anni fa decise di mettere a loro disposizione uno spazio in cui i più promettenti potessero agevolmente esporre in mostre
temporanee.
Nel 2007 decise di ristrutturare un locale
di sua proprietà da tempo chiuso e inutilizzato nel piano sottostante alla sua abitazione e prospicente la strada e di convertirlo in
spazio d’incontro ed esposizione. Sull’angolo
tra via Fago e via Nino Bixio, nel quartiere di
Gries, nacque così “L’Angolo di Umberto Russo” che più confidenzialmente risponde al
concetto di “Arte in Casa”.
Mecenatismo in versione contemporanea,
dicevamo. Infatti, in passato era costume
che i mecenati fossero aristocratici facoltosi
o alti prelati prodighi nei confronti di artisti
ai quali veniva data la possibilità di lavorare
senza doversi occupare di spese spesso per
loro insostenibili. Naturalmente, gli artisti del
Scripta manent 08
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tempo ricambiavano il favore mettendosi al servizio dei
loro benefattori e contribuivano al prestigio delle loro
residenze e delle loro corti.
E qui, a partire dal Trecento,
si potrebbero elencare fior
di nomi di artisti al servizio
di fior di Casate.
Oggi, il concetto di mecenatismo di cui parliamo, oltre che raro è anche più virtuoso e meno speculativo.
Al di là di una ovvia riconoscenza morale, nulla viene
chiesto in cambio all’artista,
Davide de Paoli
se non il tacito impegno ad
operare sempre meglio. Quello che veniva definito sostegno prende piuttosto il nome di finanziamento indirizzato al merito e senza pretese di ritorno economico.
Ne consegue che il mecenate sia una figura
dichiaratamente disinteressata, qual è infatti
il notaio Russo il quale tiene a precisare che
“Arte in Casa” non deve essere considerata
come una galleria e quindi non risponde ad alcuna logica di lucro. Osserva dinamiche diverse da quelle delle gallerie convenzionali: non
ha un calendario predeterminato e consequenziale e lascia tempo tra le mostre, in modo da
individuare e proporre, di volta in volta, nuovi
autori.
“Arte in Casa” non prevede costi per l’espositore; l’unico impegno è quello di restituire il
locale com’era alla consegna. Le spese sono
sostenute dal notaio Russo, che ribadisce
anche un fattore molto importante, ovvero
l’estrema cura nella selezione degli artisti da
esporre ed opera scelte ed inviti confortato
dal vaglio ineccepibile di consulenti di provata
esperienza.
Dunque, una buona opportunità per chi
non possa o non riesca a farsi strada tra le
tante difficoltà, ma soprattutto per chi lo meriti. L’artista, quindi, viene valorizzato per ciò
che vale, ovvero per la personalità e il talento,
anziché per ciò che potrebbe fare in termini
di rendiconto. Una prassi, abbiamo detto non
molto diffusa, ma qualcosa sembra muoversi,
in un’ottica ed uno spirito di trasparente solidarietà connessa al solo desiderio di dare continuità e sviluppo all’arte.
Paradossalmente, in assenza di mecenati, il
numero degli artisti veri e sedicenti è cresciuto
moltissimo, innescando una specie di selezione naturale tra autosufficienza economica e
merito, spesso a scapito del secondo. In altri
termini, si distinguono artisti più fortunati che
riescano a lavorare appoggiandosi a mercanti,
gallerie private, musei e istituzioni che li finanziano in virtù delle proprie riconosciute capacità ed un numero più limitato di artisti perlopiù
abbienti che siano in grado svolgere la loro attività senza problemi economici. Restano fuori, ancorché bravi, quelli che non ce la fanno e
fortunati loro se incontrano un “mecenate” che
si occupi di loro, alla faccia delle quotazioni e
del rating. Per quanto riguarda “Arte in Casa”,
I protagonisti
gli espositori vengono proposti o consigliati di
volta in volta e le opere vengono esposte su
concessione di un comodato temporaneo, lungi quindi da qualsiasi forma di mercato.
Nella città di Bolzano ed in provincia, dopo
la decimazione del numero di gallerie e cinematografi negli anni ‘80 e nei primi anni’90, fenomeno che ha favorito la crescita di luoghi espositivi ibridi, per lo più bar, ristoranti e salette
disseminate ovunque, ora possiamo registrare
una notevole ripresa nell’ambito di spazi specifici destinati a mostre. Una ripresa, dovuta ad
una maggior attenzione verso la cultura, indotta anche dal moltiplicarsi di iniziative finalizzate
alla promozione e alla diffusione dell’arte, oltre
che dalla presenza sul territorio di strutture
importanti come Museion, EURAC, Università,
Centri Trevi e di nuove gallerie private.
Sta di fatto che in questo primo decennio
degli anni 2000, nonostante la situazione economica, forse in virtù di una certa maturazione
e di una specie di “campagna” fatta da personaggi che hanno alimentato l’interesse per
l’arte moderna e contemporanea superando
le frontiere di tradizioni molto radicate - come
pioniere citiamo Pierluigi
Siena - ed alle iniziative sostenute da enti e fondazioni che hanno favorito una
maggior conoscenza di arte
e cultura, l’importanza e l’interesse verso nuovi spazi di
esposizione è aumentata.
A rinverdire questi concetti, annoveriamo dunque
anche Umberto Russo che, tra
l’altro, vanta una discendenza
di rilievo, essendo egli nipote
da parte di madre del celebre
scultore Filippo Cifariello, uno
degli artisti più famosi del suo
Andreas Nestl
tempo (1864 - 1936) nato a Molfetta, napoletano
d’adozione e di formazione culturale.
La sua professione di notaio, in termini di
tempo non gli consentirebbe di esercitare un
secondo impegno, peraltro non poco impegnativo, ma ciò non gli impedisce di spendere tutto
il tempo libero nella gestione del suo “Angolo”.
L’arte è la sua vera, profonda passione. Lo
dimostra il fatto che il suo spazioso studio notarile sia tappezzato di quadri e di sculture di tutti i
tipi e di tutti i formati, tanto che a chi entri appaia più una galleria che un ufficio professionale.
“Visto che la maggior parte del mio tempo
lo vivo tra queste pareti, tanto vale che possa
godermi qui il piacere dei tesori che ho acquistato” dice Umberto Russo”. A casa, invece, ho
dato vita all’“Angolo” in cui, di tanto in tanto,
prende vita un evento. Ed allora lo spazio si riempie, fino a scoppiare di amici, di artisti, di
autorità, di appassionati. Una gran festa all’insegna dell’arte ed un grande momento per l’artista che espone”.
Il notaio Russo confessa che fino a qualche
anno fa era interessato unicamente all’arte del
passato. Possiede infatti una bellissima collezione di stampe antiche.
Non dava quindi molta importanza ad espressioni più
moderne e men che meno
all’arte contemporanea. Da
diverso tempo, una maggiore frequentazione e la sua
adesione agli Amici di Museion, l’hanno invece avvicinato gradualmente ai nuovi
linguaggi. Le frequenti visite
a mostre ed i contatti con artisti contemporanei lo hanno
portato, senza per questo
disdegnare l’arte antica, ad
apprezzare queste nuove
espressioni e a diventarne
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Scripta manent 08
un esperto collezionista. Anche sulla scorta di
queste nuove esperienze, è nata l’idea di dare
una mano ai più meritevoli e ad aprire loro le
porte del suo spazio.
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“L’Angolo di Umberto Russo” è ancora giovane, ma perfettamente collaudato. Ad oggi,
dopo due anni dall’apertura, conta sei allestimenti: sei mostre che hanno raccolto ogni volta
un folto pubblico e che hanno avuto una bella
risonanza. Ogni mostra, fin dalla prima, ha fatto il pieno di appassionati, artisti, collezionisti,
amici e non è mancata la presenza di autorità
di rilievo.
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Ad oggi hanno esposto i seguenti artisti:
Luglio 2007, Luciano Vezzoli
Novembre 2007, Paolo Rossetto
Dicembre 2007, Davide De Paoli
Ottobre-novembre 2008, Hongyu Zhang
Gennaio 2009, Andreas Nestl
Maggio-giugno 2009, Giancarlo Lamonaca
Umberto Russo, per ora, non si sbilancia sui
contenuti delle prossime mostre. Il suo “Angolo”
è diventato uno spazio sempre più ambito e, a
fronte di proposte sempre più numerose, confortato da esperti fidati, si prende il tempo per
meditare i prossimi eventi.
Le associazioni
Le associazioni
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Coro Monti Pallidi
la gioia del canto
di Gianfranco Benincasa
Se le Dolomiti sono un patrimonio dell’umanità il Coro Monti Pallidi, che queste splendide
montagne richiama direttamente fin dal nome,
è senza dubbio un patrimonio della cultura
corale altoatesina. Una ricchezza inestimabile sotto il profilo della tradizione ed anche
dell’ispirazione popolare. A questo proposito
va detto che in Alto Adige come, del resto, un
po’ in tutto l’arco alpino, la coralità organizzata
è un fenomeno musicale molto rilevante. Fatto
che si caratterizza per l’esecuzione di brani tratti dalla scrittura su pentagramma (ricavati quasi sempre da canti della tradizione orale) e per
la presenza di un direttore, spesso diplomato e
conoscitore della musica cosiddetta “colta”. Ed
a conferma di quanto abbiamo scritto va detto che il Coro Monti Pallidi è nato ad Ora, nel
novembre del 1967, proprio per iniziativa di un
giovane maestro, Sergio Maccagnan, che ben
conosceva la musica e che in Bassa Atesina in
quegli anni si stava occupando di orientamento
musicale. Nel 1966, infatti, i corsi di musica corale tenuti dal Maccagnan a Laives ed Ora avevano riscosso un successo tale da far nascere,
dall’unione dei due cicli di studio musicale, la
Corale Claudio Monteverdi. E fu poi proprio la
componente maschile di questa corale a dare
vita al Monti Pallidi. La prima sede fu trovata
nella chiesa di San Leonardo a Bronzolo, ma
poi il gruppo si trasferì definitivamente a Laives. Per una felice concatenazione di eventi il
Coro Monti Pallidi vide la luce in un momento
fortunato per la musica d’ispirazione popolare in cui vengono riscoperti, grazie ai moderni
apparecchi di registrazione e riproposizione,
canti e voci a lungo dimenticate. E al di là di
questo va anche detto che il fattore musicale e
di riscoperta delle origini era sì importante ma
Scripta manent 08
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che di interessante, rispetto alla coralità organizzata, c’era anche il fattore sociale: ovvero
la possibilità di aggregazione, dello stare insieme. E così, in quel periodo, il coro svolgeva
anche una funzione d’unione e di collante per
la comunità italiana della zona. Ecco allora che
il concerto o l’incisione discografica sono quasi un pretesto per l’attività corale, non il suo
scopo primario, che è stare insieme ritrovarsi
dopo il lavoro. Tanto più in una società come
quella dei tardi anni Sessanta non ancora egemonizzata dalla televisione. Certo la parte più
strettamente professionale non è mai stata
sottovalutata da quest’importante associazione culturale della Bassa Atesina. Fin dagli albori dell’attività il maestro Maccagnan fornì a
tutti i coristi un’adeguata preparazione vocale
e tecnica. Fase questa approdata poi alla costituzione e realizzazione di un piccolo ma significativo repertorio iniziale da eseguire nelle
prime apparizioni.
Da allora di tempo ne è passato tanto, più
di 40 anni, ed i successi per il Coro Monti Pallidi
sono andati via via aumentando. Sei incisioni
discografiche (l’ultima nel 2007 in occasione
del quarantennale intitolata “40 anni di musica”), partecipazioni e vittorie ad importanti
concorsi nazionali ed internazionali (il successo
più importante è senza dubbio quello ottenuto
all’edizione 2006 del “Grand Prix der Volksmusik” con “Salve Regina”, cantata insieme a
Belsy ed a Rudy Giovannini), concerti (con un
repertorio di decine di canti popolari e di montagna) e tournée anche all’estero (Germania,
Svizzera, Polonia, Brasile, Francia, Lituania,
Lettonia, Liechtenstein e altri ancora). Lo stile
unico e riconoscibile fin dal primo ascolto, la
qualità d’esecuzione raggiunta dal gruppo vocale diretto fino al 2004 da Sergio Maccagnan
ed oggi affidato al figlio Paolo che ne continua
in maniera egregia l’opera, ne hanno fatto un
punto fermo ed imprescindibile della storia corale non solo altoatesina, ma anche regionale.
Insomma la coralità organizzata a Laives e in
Bassa Atesina ha un nome ed un marchio di garanzia: Coro Monti Pallidi.
Le associazioni
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Le Pleiadi
A tutto jazz
di Gianfranco Benincasa
Un repertorio basato su classici del jazz,
del blues, dell’american pop, della musica latino-americana e degli spirituals. Una elevata
preparazione teorica, musicale e vocale. Musicisti che, almeno apparentemente, con l’Alto
Adige hanno poco a che fare quali Desmond,
Ellington, Gershwin, Jobim, Waller e tanti altri
ancora. Ecco spiegata in poche righe, in estrema sintesi, l’attività portata avanti in maniera
egregia fin dal lontano 1984, dall’Associazione
Musica e Canto Corale Le Pleiadi.
A fondare Le Pleiadi ed a crederci con tutte
le proprie forze, la propria passione e il proprio
entusiasmo, la maestra Lucia Targa già nota
precedentemente per avere dato vita al “Picco-
lo Coro Bolzano” e, all’epoca, una delle poche
se non proprio l’unica donna a dirigere un coro
o meglio sarebbe dire questo ensemble spettacolare che rappresenta senza dubbio un unicum non solo nella nostra provincia ma molto
probabilmente anche a livello europeo.
Samba e rock, “In the mood”, “Samba de
uma nota so”, “Georgia on my mind” e “Corcovado”, “Take five” oppure “Garota de ipanema”, una scorsa al repertorio da Le Pleiadi vi
farà restare a bocca aperta. Che cosa c’entrano
i cori con questi ritmi. Uno penserebbe subito
alla tradizione delle canzoni di montagna o popolari, in alternativa alla musica sacra. Invece
ecco servita la sorpresa: un repertorio del tutto
Scripta manent 08
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diverso ed anomalo rispetto a quelli tradizionali. Una botta di vitalità e in grado di allargare gli
orizzonti di ognuno di noi. Un viaggio al “termine della musica” attraverso la sperimentazione vocale e sulle armonie, allo spirito ed alla
complessità anche culturale di usanze, consuetudini e costumi musicali molto distanti dalle
nostre: musica pop e jazz.
Da segnalare inoltre che le esecuzioni musicali vengono accompagnate, come giustamente evidenziato anche dal gruppo, con scherzose
coreografie ed estrose citazioni non solo musicali. Tanti i riconoscimenti per il lavoro portato
avanti fino ad ora dalle Pleiadi: premi a concorsi internazionali, concerti con un vasto seguito
di pubblico ed applausi scroscianti e la produzione di due cd “Shadow of Stars” e “Shadow
of Stars II” in puro stile americaneggiante. E
non poteva essere altrimenti per un gruppo del
genere attento ai ritmi, alle armonie, alle scelte
tecniche, agli impasti sonori. Sull’attività delle Pleiadi abbiamo girato alcune domande alla
maestra Lucia Targa.
Siete sempre stati una formazione ambiziosa. Dove vi sta portando la strada della
vostra ricerca non solo musicale ma anche coreografica?
Io adoro la musica jazz da molti anni e quando alcuni amici mi hanno chiesto di fondare un
coro di ‘baldi giovini’, decisi di provare a vedere
se era possibile cantare i meravigliosi standards
della musica jazz solo con le voci. Già alcuni
gruppi americani e inglesi avevano intrapreso
questa strada ma un gruppo di 20 persone mai.
Così sin dall’inizio, a parte qualche brano tratto
dal repertorio popolare per imparare a cantare
insieme, le Pleiadi hanno sempre e solo vocalizzato brani del genere jazz. Un’altra difficoltà è
stata quella di trovare le armonizzazioni per un
gruppo così numeroso e quindi mi sono messa
all’opera per adattare i brani. Questa musica
è troppo vitale, ritmica e richiede movimento.
Così ecco spontaneamente articolarsi un passo
dopo l’altro delle simpatiche ed esclusive coreografie. Coinvolgenti per chi canta ma anche e
soprattutto per chi ascolta e vede.
Quali le novità più significative che state
preparando?
Ci hanno offerto di fare un musical o uno
spettacolo di cabaret ma ancora non c’è niente di sicuro. Nel frattempo continuiamo a fare
concerti e rassegne ed a far conoscere il nostro lavoro ad un pubblico sempre più vasto.
La soddisfazione è sentire che noi ci divertiamo mentre cantiamo e anche la gente che ci
ascolta si svaga con noi. Questo ci riempie di
gioia e di soddisfazione e ci ripaga del lavoro
costante di studio e di ricerca.
Le associazioni
Circolo Sabiona
Motori italiani
di Gianfranco Benincasa
73
Sono passati più di trent’anni dalla nascita del Circolo Culturale Sabiona di Chiusa. A
fondarlo Renato Cuccarollo (primo presidente), Tarcisio Taliari e Angelo Menolli. Era il 2
novembre del 1978 quando i tre soci fondatori
firmarono lo statuto dando ufficialmente vita al
Circolo, primo motore culturale in lingua italiana della cittadina.
Tre decenni che non sono certo passati invano ma che sono serviti a questa importante
associazione culturale, che ha oltre cento soci,
per organizzare iniziative ed eventi di ogni genere. Il Circolo nacque alla fine degli anni Settanta per colmare una grave lacuna, ovvero la
mancanza di una associazione culturale di lingua italiana in paese. Dal 1997 l’ente è diretto
da Maria Elda Bocchin.
Tra i problemi più gravi incontrati inizialmente la mancanza di una sede per svolgere
l’attività. Ad aiutare il Circolo Sabiona a trova-
Interno della chiesa di Sabiona
re i locali fu il decano Ganthaler che individuò
alcune stanze vicine alla chiesa dove si trova
ancora oggi la sede del sodalizio.
Negli anni molte sono state le iniziative
organizzate, tra queste ve ne sono di quelle
che dopo tre decenni vengono ancora portate
avanti come il Carnevale dei bambini. Non sono
poi mai mancati i corsi (fotografia, musica), il
cineforum, gli spettacoli teatrali e musicali. Tutto sempre all’insegna della qualità dell’offerta.
Per saperne di più abbiamo fatto alcune
domande ad uno dei soci fondatori del Circolo
Culturale Sabiona, il giornalista Angelo Menolli.
Quali sono state le prime iniziative del
Circolo?
Soprattutto di carattere culturale e tali da
riuscire a coinvolgere sia i giovani che gli adulti.
Ricordo gli incontri con l’autore coordinati da
Cesare Gugliemo, le conferenze con alcuni dei
protagonisti della vita politica altoatesina. Il carnevale
dei bambini che resiste ancora oggi. Mostre di pittura e di
fotografia, cineforum.
E poi spazio alla musica.
Indimenticabile l’esibizione
(1979) di Franco D’Andrea,
uno dei più grandi jazzisti
europei e il concerto (1980)
dell’orchestra Haydn diretta
da Claudio Abbado. Spazio
anche al teatro con la partecipazione delle compagnie
della regione.
Scripta manent 08
74
Che tipo di difficoltà e di diffidenze iniziali
avete dovuto superare?
Certo bisogna ricordare l’ostacolo iniziale
dovuto alla mancanza di una sede, problema risolto grazie al decano Ganthaler che ci mise a
disposizione un locale a ridosso della canonica,
spazio rimesso poi a nuovo grazie al finanziamento della Provincia. Ed a proposito di fondi va
detto che non erano certo paragonabili a quelli
messi a disposizione oggi. Molte iniziative sono
state allestite con l’autofinanziamento.
Secondo Lei sono stati raggiunti gli obiettivi che l’associazione si era posta?
Direi proprio di sì. A confermarlo i
trent’anni di attività. Il punto di forza del
Circolo Culturale Sabiona è stato ed è ancora oggi quello di aver saputo interpretare le
‘esigenze’ della piccola comunità di lingua
italiana diventando nel corso degli anni un
punto di riferimento non solo sotto il profilo
culturale.
Per Chiusa è ancora importante il Circolo
Culturale Sabiona?
Assolutamente sì. Senza il Circolo Culturale
Sabiona si registrerebbe un ulteriore impoverimento della vita sociale e culturale.
Le associazioni
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Attività proposte
dalla Ripartizione
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Podcast Alto Adige cultura
Per rivivere gli appuntamenti culturali
Attivo dal 2005, il podcast Alto Adige Cultura è oggi uno degli strumenti più pratici per
riascoltare eventi culturali passati. Alcuni degli
eventi culturali più significativi organizzati dagli uffici della ripartizione cultura italiana sono
infatti stati registrati (audio) e resi disponibili
sul podcast Alto Adige Cultura.
Per permettere l’ascolto al maggior numero
di persone possibile, oltre che dai programmi
podcatcher (come p.es. iTunes), le trasmissioni possono essere ascoltate direttamente dal
browser: dalla homepage di ripartizione (www.
provincia.bz.it/cultura) è sufficiente ciccare
su “Alto Adige Cultura” (per facilitare la navigazione, il sito è stato diviso per categorie). Di
seguito indichiamo alcuni dei contributi audio
presenti sul podcast:
Arte contemporanea:
• Conferenza “Missione possibile: capire l’arte. Lydia Yee e Francesco Manacorda ci raccontano come i marziani interpretano l’arte
terrestre“.
• Manifesta7 – diversi contributi ed interviste
relativi alla biennale di arte contemporanea
• Intervista a Denis Isaia (l’audio dell’intervista presente nella prima parte di Scripta
Manent)
La sezione ospita anche interventi esterni,
come ad esempio Sound Art Revolution, la serie
di trasmissioni dedicata alla Sound Art: la storia delle esplorazioni sonore degli artisti visivi,
dalle origini legate alle ricerche pregrammaticali
Scripta manent 08
Cultura
• Le conferenze della mostra Respiro Barocco
• Presentazione del libro che documenta la
storia ed il restauro dell’opera di Garofalo
“La Conversione di San Paolo”
• Le conferenze di “Cina, west of California?”
Formazione
• Aggiornamento sulla normativa delle associazioni culturali
• Giornata-studio per operatori teatrali
• Maurizio Pallante e lo sviluppo sostenibile
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• Luca Ferrieri: dalla lettura collettiva alla lettura condivisa
• Presentazione libro Last Love Parade di Marco Mancassola
dei poeti di fine Ottocento sino ai lavori di oggi,
passando per le grandi innovazioni di futuristi,
dadaisti e fluxer. La trasmissione è stata ideata
ed è condotta da Denis Isaia presso Radio Tandem di Bolzano
Cinema, TV e new media
• Conferenza su copyright, copyleft e licenze
Creative Commons (del 2005 ma sempre attualissima)
• Le cinque giornate del jazz
Giovani
• Regole e rispetto- Incontro con Gherardo Colombo
• Podcast Costituzione – gli articoli della Costituzione letti da personaggi pubblici
• Upload 2008 – workshop con dj Agnelli e
Pierfrancesco Pacoda
Till Antonio Mola
Spettacoli, mostre
ed eventi espositivi
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Tra le Arti
Anche quest’anno sono state numerose le
istanze di finanziamento agli artisti pervenute
all’Ufficio Cultura per poter beneficiare di contributi o sussidi per lo svolgimento di attività
orientate principalmente ad incentivare la capacità creativa, lo sviluppo artistico/culturale
dell’artista nonché la propria formazione.
Moltissimi sono stati i progetti valutati positivamente dalla Consulta culturale e meritevoli
di finanziamento. Si può stilare una classifica
delle principali discipline artistiche finanziate
che sono: progetti musicali, di arti figurative,
fotografia e di formazione.
In dicembre l’Ufficio Cultura ha organizzato
al Centro Trevi “Tra le Arti”, una serata condotta
dal giornalista Paolo Mazzucato, nel corso della quale sono stati presentati alla collettività
alcuni tra i più rappresentativi progetti realizzati con il contributo finanziario della Provincia
nelle seguenti discipline: musica, canto, danza,
cinema e fumetto.
“Tra le Arti”, che si configura ormai come un
appuntamento atteso, è stato un modo per rendere più trasparente l’investimento pubblico,
che negli anni si è caratterizzato da una sempre
maggiore attenzione verso le proposte giovanili
ed è stato, inoltre, anche un modo per offrire
agli artisti un’occasione di visibilità, con la possibilità di proporre il proprio talento al pubblico
bolzanino che ha apprezzato l’iniziativa.
L’elenco dei partecipanti alla serata “Tra
le Arti”: Stefano Nicli chitarra - Marco Facchin
band “Jazzid 07” - Elena Forcato cinema - Matteo Cuzzolin saxofono - Michael Anzalone teatro - Nina Mayr cinema - Davide Ferrazzi band
“Eugenie” - Christian Balzamà danza - Stefania
Abbondi lirica - Annika Borsetto canto
Il chitarrista Stefano Nicli
Piero Tomas
Scripta manent 08
Aspettando Manifesta
L’anno 2008 è stato un anno importante dal
punto di vista culturale per la provincia di Bolzano, con due eventi di grande rilievo: l’apertura della nuova sede del Museo di arte moderna
e contemporanea “Museion” in primavera 2008
e l’esposizione di carattere internazionale “Manifesta 7” da luglio a novembre.
un’emittente locale, si sono previsti la pubblicazione di una rivista, la diffusione di spot divulgativi nelle sale cinematografiche, l’allestimento di uno spazio propedeutico nel foyer del
Centro Trevi e la distribuzione di due volumi al
grande pubblico.
Serate e pagine a tema
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Foto: Andrea Pozza
L’Ufficio Cultura, nell’ambito degli interventi
che da anni propone al pubblico locale al fine
di avvicinarlo alla comprensione dell’arte nelle
sue varie sfaccettature, ha inteso preparare il
pubblico locale ai due grandi eventi del 2008.
Così è stato delineato il progetto propedeutico
e di sensibilizzazione dal titolo “ASPETTANDO
MANIFESTA” articolato in una serie di piccole
iniziative dedicate all’arte contemporanea e a
tutto quanto le ruota attorno; si è trattato comunque, come tengono a sottolineare gli organizzatori, di un intervento con valenza propria
a prescindere dai grandi eventi. Accanto ad
un ciclo di incontri serali al Centro Trevi a Bolzano dedicati alla comprensione del sistema
arte contemporanea, registrati e riproposti da
Tra i mesi di gennaio e maggio
presso il Centro Trevi si sono svolte
cinque “Serate a tema” con cadenza mensile ideate dalla curatrice
Paola Tognon e rivolte ad un pubblico allargato. Si è trattato di un
ciclo di incontri dedicati al sistema
arte strutturati in “talk show”, con
la partecipazione di noti esperti
del settore. Studiosi, critici, operatori ed autori di rilievo nazionale
ed internazionale hanno affrontato
con un approccio semplice e chiaro
ma con una visione a tutto campo le tematiche
più attuali dell’arte contemporanea.
Il ciclo si è avviato con il tema “Cos’è l’arte
contemporanea. A cosa serve, a chi si rivolge, e
come si inserisce nella vita della comunità?”,
cui hanno partecipato studiosi ed esperti provenienti da aree e discipline culturali differenti:
il sociologo Alberto Abruzzese, il fotografo e
videoartista Francesco Jodice, Giorgio Verzotti
curatore di progetti artistici per numerose istituzioni museali; Marco Scotini docente, critico
e curatore indipendente; il teologo Paolo Renner e Letizia Ragaglia, curatrice di progetti negli
spazi pubblici e presso Museion.
La seconda serata si è strutturata in un
workshop, proposto anche nel pomeriggio ed
aperto a studenti delle scuole medie superio-
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
ri e studenti universitari, sul tema “Dove si fa
arte e con che cosa? Istituzioni pubbliche e
private, centri di ricerca e università, accademie, chiese e luoghi di culto, ospedali, gallerie
private, spazi alternativi, festival, riviste, fiere,
centri internazionali, hotel, aeroporti, aziende,
cinema e documentaristica, web…”; numerosi
gli esperti partecipanti, da Anna Daneri (Fondazione Ratti) a Mario Gorni (direttore e fondatore
di Careof, Milano), da Giuliana Setari fondatrice
e presidente della Dena Foundation di Parigi e
New York, a Corinne Diserens, all’epoca direttrice di Museion, cui si sono affiancati tre galleristi bolzanini: Sabine Gamper (ar/ge kunst
Galleria Museo), Antonella Cattani (galleria ACCART), Alessandro Casciaro (galleria Goethe2).
Al dibattito e al workshop erano presenti
inoltre docenti universitari, architetti e critici
che operano in Italia e all’estero come Pippo
Ciorra, Marina Sorbello, Maria Perosino, Marcello Smarelli; dal mondo dell’editoria d’arte Martin Angioni, amministratore delegato Mondadori Electa.
Terzo argomento trattato “L’economia del
sistema arte: il suo rapporto con il PIL nazionale
e con lo stipendio mensile”, cui sono intervenuti Pier Luigi Sacco esperto in economia delle arti
visive; Josef Dalle Nogare imprenditore e collezionista; Mariano Pichler architetto e collezionista; Walter Guadagnini critico e curatore indipendente, curatore della collezione Unicredito,
Anna Quinz ideatrice ed Art Director di “cool_
schrank”, fashion free magazine di Bolzano e
Andrea Zeppa vicepresidente della Fondazione
Cassa di Risparmio di Bolzano.
Nel quarto incontro, con Edwig Fijen fondatrice e direttrice di Manifesta, Andreas Hapkemeyer curatore e coordinatore di Manifesta7
per l’Alto Adige, Fabio Cavallucci direttore della
Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento
e coordinatore di Manifesta7 per il Trentino e
l’artista e performer di esperienza internazionale Cesare Pietroiusti si è parlato di “Quali sono
le principali manifestazioni d’arte del mondo?
Cosa è ‘Manifesta’?”
L’ultima serata è stata dedicata alla domanda “Chi sono gli artisti? Cosa e come si esprimono?”, cui hanno cercato di rispondere Monique
Veaute direttrice di Palazzo Grassi, Massimo
Bartolini e Mario Airò, artisti che hanno partecipato alle manifestazioni internazionali, Claudio Rocchetti, musicista - artista bolzanino che
vive a Berlino e Liliana Dozza professore di pedagogia generale e sociale presso la Facoltà di
Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano.
Gli incontri sono stati videoregistrati dalla
televisione ad emittenza regionale TCA e riproposti con un montaggio accattivante con appuntamento televisivo successivo.
“Pagine ad arte”: così si è chiamata la rivista che ha ripreso in modo sintetico i temi
trattati dai vari relatori nelle “Serate a tema” e
proposto alcuni approfondimenti. La presentazione del magazine ha avuto luogo il 12 giugno.
Quale ulteriore contributo alla conoscenza
del pregresso delle grandi manifestazioni espositive europee, nel foyer del Centro Trevi, dove
transitano numerose persone dirette ai servizi
della Ripartizione cultura italiana ospitati nella
struttura, è stato allestito dallo Studio Lupe di
Bolzano uno “spazio propedeutico”: un percorso visivo, curato da Denis Isaia, sulla storia delle grandi esposizioni europee, quali “Manifesta” che varia costantemente luoghi espositivi,
“Dokumenta” di Kassel in Germania e “Biennale” di Venezia.
Per sensibilizzare i cittadini verso l’arte contemporanea e l’esposizione “Manifesta 7” si è
ricorso anche a spot pubblicitari, realizzati dalla
regista Katia Bernardi, proiettati nelle sale cinematografiche e attraverso emittenti televisive
locali.
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Scripta manent 08
Avvicinarsi all’arte contemporanea
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Con la consapevolezza che conoscere l’arte
di oggi sia fondamentale per essere consapevoli protagonisti dei nostri tempi, la Ripartizione Cultura Italiana in questi anni ha investito
molto nella promozione della conoscenza
dell’arte contemporanea.
Nell’ambito dell’iniziativa “Aspettando
Manifesta” l’Ufficio Cultura ha organizzato la
distribuzione di due volumi, nella convinzione che uno degli strumenti utili ed efficaci di
comprensione del sistema dell’arte contemporanea sia ancora il libro. I testi selezionati da un
comitato scientifico sono stati “Ma questo è un
quadro?” di Angela Vettese e “Lo potevo fare
anch’io” di Francesco Bonami, due autori di indiscusso prestigio, che hanno saputo sintetizzare in poche pagine un
percorso informativo,
formativo e critico.
La distribuzione si
è rivolta ad un ampio
pubblico, sia attraverso
i centri e le associazioni
culturali, che attraverso
appositi stand posizionati in diverse località
della Provincia, in particolare a Bolzano, Merano e Bressanone. Le
tecniche utilizzate sono
quelle mutuate dai sistemi di guerrilla marketing, che soprattutto
nel versante dei consumi immateriali hanno
dimostrato un’efficacia
sempre più incisiva. Con
questo progetto si è vo-
luto offrire ad un ampio campione di potenziali
nuovi consumatori un nucleo di basilari chiavi
di comprensione del sistema dell’arte contemporanea. Al termine della distribuzione dei libri
sono stati analizzati i dati di un campione di
questionari, di cui era richiesta la compilazione
con dati personali e abitudini in merito alla frequentazione di manifestazione culturali.
Il campione analizzato è stato di 1596 persone suddivise a seconda del loro titolo di studio: laurea, diploma di maturità, licenza media
ed altro (elementari, corsi post-diploma, …).
La creazione di questi sottogruppi ha fatto
emergere dati molto interessanti, in particolar
modo riguardo la frequenza con cui queste
categorie di persone si
recano nei musei di arte
contemporanea o dedicano il loro tempo libero
alla partecipazione ad
eventi culturali quali teatro, musica o cinema.
Si nota innanzitutto
come le donne si siano
fatte incuriosire molto
più dall´iniziativa rispetto agli uomini. Il distacco si assottiglia solo fra
i laureati, dove donne e
uomini quasi si equivalgono, per crescere invece, del 20% circa, fra
diplomati e coloro che
possiedono la licenza
media.
Sono inoltre maggiori frequentatori di musei
d’arte contemporanea
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
i laureati, ben l´83%, contro il non meno modesto 68% dei diplomati e di chi possiede la
licenza media 60%.
Infine, sempre i laureati dimostrano una
maggiore propensione agli eventi culturali proposti dalla Provincia o presenti sul territorio
nazionale/internazionale (59%); seguono in
ordine le categorie “diplomati”(45%), “licenza
media” (35%) e “altro”(27%).
Un altro dato curioso è quello che fa riferimento al numero di persone che possiedono
un indirizzo di posta elettronica.
In primis troviamo nuovamente i laureati
(61%), ai quali seguono i diplomati (42%), gli
“altro” (40%) e coloro con la licenza media
(21%).
Dopo questa lettura dei dati si è passati alla
ideazione di un metodo in grado di valutare il
tipo di riscontro riscosso da tale iniziativa.
Sono state perciò contattate telefonicamente e via e.mail il maggior numero delle persone possibili (160 contatti).
È stata effettuata infine un’indagine, volta
a far emergere una tendenza statisticamente significativa circa il parere e l´interesse dei
cittadini verso l’iniziativa e verso altre forme di
manifestazioni artistiche e culturali.
Ne è emerso che ad aver letto il libro sono
stati poco piú della metà degli intervistati, il
56%.
Gli unici ad aver superato notevolmente la
soglia del 50% sono i laureati, con il 76%, diplomati con il 59%, licenza media con il 46% ed
infine altro con il 45%.
I testi sono stati in generale apprezzati, anche come supporto utile nella comprensione di
un argomento complesso e non di immediata
interpretazione.
Una chiave di lettura più semplice e diretta
è stata data dal volume di Francesco Bonami
(“Lo sapevo fare anch’io”); meno gradito il testo di Angela Vettese, considerato troppo complicato e impegnativo.
Ad aver visitato la biennale di arte contemporanea “Manifesta7” sono state mediamente
il 35% delle persone, laureati 60%, diplomati 24%, ed il 57% tra licenza media e “altro”,
mentre ad aver visto il Museion sono state mediamente il 60% delle persone, buona come
sempre la percentuale dei laureati, ben l’82%.
Considerevole anche quella di chi figura sotto
“altro” (65%).
Un dato assai interessante riguarda gli individui che sono attualmente abbonati ad una
stagione teatrale o musicale; poco più del 28%
del totale degli intervistati, dato in sé poco rilevante se non fosse che in passato gli abbonati
erano poco meno del doppio, 51%.
Una buona percentuale usufruisce inoltre
della biblioteca e dei suoi servizi (65%).
Coloro che non possiedono alcuna tessera
bibliotecaria commentano il fatto dicendo che
non è piacevole leggere libri toccati ripetutamente da altre persone.
Confortante inoltre il numero degli intervistati che, nella loro ultima visita ad un museo, ha deciso di rimanere in provincia (44%),
approfittando delle nuove opportunità offerte
dalla realtà artistica locale.
Rilevante la quantità di osservazioni positive sull´iniziativa, ben il 97,5% di coloro che
hanno rilasciato commenti.
A non ricordare nulla del libro o del progetto sono state mediamente il 10% delle persone
contattate, specialmente quelle figuranti nelle
categorie di “licenza media” ed “altro” (25%).
Piero Tomas
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BADATE
Rapporti bilaterali Bolzano-Ucraina
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Jane Evelyn Atwood è una della maggiori
fotoreporter del mondo. Affascinata dalle persone e dall’idea di esclusione, riesce a penetrare in universi che la maggior parte di noi non
conosce o preferisce ignorare. Le sue storie
sono esplorazioni in profondità che derivano
dalla sua capacità di dedicare ad esse tutto il
tempo e l’attenzione necessari, attraverso un
coinvolgimento profondo, ma senza alcuna rinuncia all’oggettività. In queste caratteristiche
così particolari trova il suo fondamento l’incarico che la Provincia Autonoma di Bolzano – Alto
Adige le ha affidato e che è confluito in “Badate
Rapporti bilaterali Bolzano – Ucraina”.
Il reportage rientra in un programma pluriennale, volto a testimoniare aspetti della realtà locale attraverso interpretazioni di grandi
fotografi e a costruire un “archivio della memoria” con valore documentario, base eventuale
per future rivisitazioni. Un archivio che è andato arricchendosi nel corso degli anni di sempre
nuovi scatti, per raccontare la gente, i luoghi,
le tradizioni, la storia, il lavoro di un territorio
che, al di là delle sue specificità, assurge ad
un profilo d’interesse certamente generale, in
un mondo che di giorno in giorno diviene più
prossimo e più uguale a se stesso al di là della
differenziazione dei luoghi.
Jane Evelyn Atwood, di cui molti ricorderanno le straordinarie immagini delle donne in
carcere, ha puntato questa volta il suo sguardo sulla nuova realtà dell’universo badanti e
assistiti che connota con forza crescente tante
esistenze. La lettura proposta, lontana da qualunque agiografia, induce a una nuova consapevolezza e ad una riflessione sui cambiamenti
che la società, dopo averli determinati, si ritrova ad affrontare.
Come scrive Walter Guadagnini nel testo introduttivo al libro, il lavoro di Atwood “ … dimostra una volta di più come solo la continuità del
rapporto tra il fotografo e il suo soggetto possa
fornire una lettura credibile, non ideologica … “e
di come diventino” … possibili le riflessioni ulteriori sulle ragioni storiche e private di una determinata condizione sociale e individuale …”.
Le 64 immagini del reportage sono divenute
esposizione lo scorso autunno, presso il Centro
Trevi, dove la mostra si è inaugurata il primo
ottobre alla presenza dell’autrice.
Hanno collaborato all’ideazione e alla realizzazione dell’iniziativa il Circolo fotografico
Tina Modotti e l’Associazione Donne Nissà.
Iniziative collaterali alla mostra
di Jane Evelyn Atwood
Il mese dedicato alla mostra di “BADATE
Rapporti bilaterali Bolzano- Ucraina” è stato
scandito da una serie di incontri dedicati ai
temi principali affrontati dal reportage fotografico di Jane Evelyn Atwood: la tematica sociale
e quella della comunicazione attraverso la fotografia.
La prima conferenza, curata dall’Associazione Donne Nissà, ha il titolo “Voci e volti del
lavoro di cura. Ricerca sulle assistenti familiari
straniere in Alto Adige”. Esperti e studiosi del
settore i relatori: Paolo Borghi e Francesco
Grandi, rispettivamente responsabile del settore migrazione e ricercatore dello Studio Synergia, società di ricerca sociale, consulenza e
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
formazione di Milano e Roberta Nicolodi progettista dell’Associazione Donne Nissà.
Dedicato alla fotografia
come mezzo di comunicazione
oltre che espressione artistica, è stato il secondo incontro,
a cura del Circolo Fotografico
Tina Modotti: protagonisti
della conferenza “Il reportage
sociale nell’era della telecomunicazione” due relatori che
hanno fatto della loro passione per la “camera chiara” la
loro professione, pur senza divenire fotografi
professionisti: Walter Guadagnini e Grazia Neri.
Docente di Storia dell’Arte Contemporanea
all’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1992,
critico e curatore, Guadagnini ha diretto la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Modena
e dal 1993 al 2005 la manifestazione “Modena
per la fotografia”; dal 2006 è responsabile della sezione fotografia de “Il Giornale dell’Arte”
ed è autore del testo critico del
catalogo dedicato al reportage di
Jane Evelyn Atwood.
Grazia Neri, la signora della fotografia, è titolare dell’omonima
agenzia fondata 40 anni fa a Milano. L’agenzia fotografica Grazia
Neri è oggi la più importante fonte
di distribuzione e produzione di fotogiornalismo e fotografia in Italia;
rappresenta sul suolo nazionale
anche la fotografa Jane Evelyn Atwood.
Ogni giovedì e sabato di ottobre negli spazi del Centro Trevi è stato inoltre
proiettato il documentario “SIDELKI/badanti”
scritto e realizzato da Katia Bernardi parallelamente al reportage di Jane Evelyn Atwood a
Bolzano e in Ucraina: un ulteriore percorso di
approfondimento nella realtà a noi così vicina, ma per molti aspetti ancora così estranea,
nel mondo delle badanti provenienti dall’Est
Europa.
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Scripta manent 08
Presentato il volume
Cina - West of California?
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Lo scorso settembre al Centro Trevi è stato presentato al pubblico da Mauro Di Vieste,
direttore della Biblioteca Culture del Mondo di
Bolzano, il libro “Cina – West of California?”.
Il volume, curato da Mario Nordio con il coordinamento e la cura editoriale di Paola Bernardi ed edito da Marsilio, documenta l’omonima iniziativa svoltasi a Bolzano nell’autunno
2007 nell’ambito del progetto “Verso nuove
culture” e, affrontando contenuti che spaziano
dal pensiero classico allo sciamanesimo, fino
alla complessa transizione verso la globalizzazione, senza dimenticare l’avventura della migrazione con tutto ciò che questo sradicamento
comporta, offre l’immagine di una Cina in continuo movimento.
“Un volume che racconta le mille sfaccettature di un immenso paese che sta mutando,
attraverso continui assestamenti e che è alla
ricerca di una nuova identità in grado di conciliare il passato con il presente. Una storia che è
arduo raccontare e i cui esiti restano aperti e di
difficile previsione.” (dalla quarta di copertina)
Alla presentazione è intervenuta anche
Emanuela Bassetti, titolare della casa editrice
Marsilio di Venezia, che ha sottolineato la validità delle proposte editoriali scaturite dalla collaborazione con l’Ufficio Cultura sulle tematiche
legate all’approfondimento di culture diverse e
la qualità dei contenuti sviluppati nel percorso,
di cui questo libro è il quinto prodotto.
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
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Foto: Massimiliano Fusari
Cina qui & lì
una mostra in collaborazione con il Circolo Culturale Don Bosco
L’Ufficio Cultura ha proposto alle associazioni culturali un progetto di promozione di iniziative del territorio, attraverso la circuitazione
di eventi espositivi, già organizzati nell’ambito
della propria attività istituzionale.
La proposta è finalizzata da un lato a rendere tali iniziative ulteriormente fruibili per il
pubblico e, dall’altro, a creare occasioni per
sperimentare nuovi moduli di sinergia e collaborazione tra ente pubblico e mondo associativo: la circuitazione dell’evento, infatti, non
è intesa come semplice riproposizione dello
stesso, ma come base su cui costruire insieme
un nuovo ed originale percorso culturale.
Con il Circolo Culturale Don Bosco di Bolzano questa proposta ha trovato concreta realizzazione nell’organizzazione di una mostra fotografica dedicata alla Cina, in cui sono confluite
le due mostre già proposte dall’Ufficio nell’ambito dell’iniziativa “Cina – West of California?”
ed una terza mostra reperita autonomamente
dal Circolo Don Bosco.
L’iniziativa ha proposto tre percorsi fotografici caratterizzati da una forte coerenza espositiva, non tanto negli stili degli autori, quanto
nei contenuti delle immagini, che offrivano uno
Scripta manent 08
spaccato della variegatissima realtà socioculturale ed antropologica cinese sia in Cina, che
sul nostro territorio: “Cina qui & lì”, il titolo
dato all’esposizione, rispecchia infatti proprio
questo concetto.
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Con la mostra “Cina: vita quotidiana”, l’autore Zeng Yi, nato nella provincia di Shandong nel
1949, attivo a livello internazionale ed al quale
sono stati attribuiti prestigiosi riconoscimenti,
propone in 40 immagini uno spaccato della vita
cinese sia nelle realtà urbane, che in quelle rurali.
Lo slideshow “Il segno e la grazia” composto dalle immagini tratte dal reportage realizzato in Cina e commissionato dall’Ufficio Cultura
a Massimiliano Fusari, fotografo con una forte
impronta di carattere antropologico, avvicina ai
complessi fenomeni che toccano la Cina odierna, tra tradizione e mutamenti profondi.
“Fortuna vieni da me” è una galleria di intensi ritratti di cinesi in Alto Adige, realizzata,
anche in questo caso su incarico dell’Ufficio
Cultura, da Giovanni Melillo, fotografo brissinese da tempo interessato al fenomeno della
migrazione in Italia e all’estero, che utilizza la
fotografia come strumento per la ricerca visuale ai fini di una mediazione culturale.
L’iniziativa si è inaugurata lo scorso settembre, presso la sala culturale “Flavia e Remigio
Finetto” del Centro Syn Don Bosco a Bolzano
Foto: Giovanni Melillo
ed ha costituito l’occasione per festeggiare i 35
anni di attività del Fotoclub Bolzano: alla presentazione è intervenuto anche Giovanni Melillo, che ha comunicato al pubblico i contenuti
salienti dell’esperienza, umana e professionale, vissuta realizzando i ritratti all’interno della
comunità cinese in Alto Adige.
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
Verso l’osservatorio
dello spettacolo
In febbraio si sono incontrati al Centro Trevi
di Bolzano operatori del settore teatrale, amministratori pubblici ed esperti accademici per
una giornata di studio e aggiornamento le cui
tematiche principali sviluppate nel corso della
giornata sono state la costituzione di un osservatorio culturale e le residenze teatrali.
Lo spettacolo dal vivo in provincia di Bolzano ha raggiunto altissimi livelli di offerta ed il
più alto tasso di frequenza da parte del pubblico rispetto alle altre Regioni italiane (ben il
34% di frequenza dei cittadini ad attività teatrali).
Relatori di chiara fama nel settore dell’organizzazione e dell’economia dello spettacolo, quali Lamberto Trezzini, Michele Trimarchi,
Antonio Taormina, hanno commentato assieme
ai direttori del teatri bolzanini, Marco Bernardi, Manfred Schweigkofler, Thomas Seeber e
Gaia Carroli, i risultati emersi dal monitoraggio
condotto nel 2005 sull’offerta teatrale in Alto
Adige. In particolare il prof. Trezzini ha tracciato
un quadro analitico del settore teatrale e più in
generale dell’industria creativa locale e nazionale e ne ha sottolineato i punti di forza e le criticità, una fra tutte la mancanza di investimenti
da parte dei privati a sostegno della cultura
locale. Favorevoli i direttori dei teatri alla costituzione di un osservatorio permanente sullo
spettacolo che in Alto Adige è curato da ASTAT,
l’istituto di statistica provinciale. È stato infine
ricordato da Maurizio Roi, presidente di ATER,
Associazione teatrale dell’Emilia Romagna, che
ha realizzato il monitoraggio teatrale del 2005,
come a livello interregionale sia nato un progetto, sostenuto anche dal Ministero dei beni
e delle attività culturali, di costruzione di una
rete tra gli osservatori regionali, con il fine di
individuare metodologie di rilevazione comuni,
comparare i dati regionali e compilare un unico
documento sull’andamento dello spettacolo in
Italia.
È stato, inoltre, affrontato il tema delle residenze teatrali attraverso l’esperienza diretta
del Teatro Cristallo riportata dalla direttrice
Gaia Carroli e attraverso un’analisi puntuale dei
diversi modelli di residenza nati in questi anni
sul territorio nazionale a cura di Mimma Gallina, docente di organizzazione teatrale presso
varie Università italiane. Illuminanti le numerose esperienze di Regioni e Comuni di dare una
“casa” alle compagnie teatrali. Mimma Gallina
si è complimentata con la formula adottata al
Teatro Cristallo della residenza multipla (al Cristallo operano quattro enti che costruiscono
la stagione teatrale: Circolo La Comune, TeatroBlu, Associazione L’Obiettivo e UILT), nata
per esprimere un’offerta artistica-teatrale che
rispondesse ai bisogni culturali rilevati tra la
popolazione del quartiere.
Il tema delle residenze ha suscitato un dibattito sull’ampia disponibilità di sale in provincia e sul loro frequente sottoutilizzo.
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Un Garofalo per la Dama
Il restauro della conversione di San Paolo
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“Un Garofalo per la Dama”, questo l’emblematico titolo della mostra organizzata dall’Ufficio Cultura in collaborazione con la Soprintendenza per il polo museale romano e la Galleria
Borghese, che si é tenuta al Centro Trevi dall’1
al 30 ottobre 2008 ed è stata visitata da oltre
duemila persone.
Protagonisti di questo innovativo progetto
sono “La dama con il liocorno” uno dei capolavori di Raffaello Sanzio, cui l’Ufficio Cultura
italiana della Provincia autonoma di Bolzano
ha dedicato una mostra monografica alcuni
anni fa grazie al prestito concesso dalla Galleria Borghese di Roma, e “La conversione di San
Paolo”, una delle più significative opere del pittore del rinascimento ferrarese Benvenuto Tisi,
detto il Garofalo.
Nato nel 1481 a Ferrara, Benvenuto Tisi detto il Garofalo fu uno dei pittori di spicco del
rinascimento ferrarese; attivo presso la corte
estense, il Garofalo seppe modulare sapientemente nella sua arte pittorica l’incisivo naturalismo della grafica di Albrecht Dürer e quello
più “morbido” della pittura veneta, con il “classicismo peruginesco” di Lorenzo Costa. Fondamentale per la sua formazione artistica fu la
frequentazione di Raffaello a Roma attorno al
1512, quando il pittore di Urbino era alle prese con la realizzazione dei meravigliosi dipinti
della residenza di Giulio II: “gentilissimo e non
ingrato, Raffaello insegnò molte cose, aiutò e
favorì sempre Benvenuto…” così ci racconta
Giorgio Vasari, il primo grande storico dell’arte,
che visse nel XVI secolo.
A più di 500 anni di distanza, è stata proprio un’opera di Raffaello Sanzio a donare nuova vita alla pala d’altare del suo amico/allievo
Garofalo, nell’ambito di un’iniziativa innovativa
promossa dall’Ufficio Cultura Italiana in stretta
sinergia con la Soprintendenza per il polo museale romano e la Galleria Borghese. Una collaborazione che è culminata con il prestito da
parte dell’Istituzione romana della “Dama con
il liocorno” dipinta da Raffaello attorno al 1506,
in cambio del restauro di un altro capolavoro
della collezione della Galleria: la pala d’altare
raffigurante la “Conversione di San Paolo”, realizzata dal Garofalo nel 1545.
La Provincia Autonoma di Bolzano si è fatta
quindi promotrice di una nuova tipologia di collaborazione tra istituzioni: una vera e propria
sinergia, che ha permesso a Galleria Borghese
di restaurare un’opera significativa della sua
collezione, grazie al finanziamento dell’ente
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
provinciale, e ha portato a Bolzano la preziosissima Dama con il liocorno di Raffaello, nel
corso dell’iniziativa Incontro Reale 3.
A tre anni dall’inizio della delicatissima
operazione di restauro dell’opera, eseguito da
Elisabetta Zatti sotto la supervisione di Kristina
Herrmann Fiore, la pala del pittore ferrarese ha
ritrovato il suo antico splendore ed è giunta per
essere esposta a Bolzano, in una mostra che
ne ha illustrato in maniera chiara e dettagliata, grazie a immagini, fotografie e riproduzioni
grafiche, tutte le fasi che compongono le operazioni di restauro di dipinto antico.
Il catalogo “La Conversione di San Paolo di
Garofalo - Storia e Restauro” edito dalla Provincia Autonoma di Bolzano a cura di Kristina
Herrmann Fiore di Galleria Borghese, completa il materiale documentario/informativo della
mostra grazie a un ritratto biografico del pittore
di Barbara Bottacin, a un saggio storico-artistico della curatrice, ad una dettagliata relazione
sul restauro a cura di Elisabetta Zatti, responsabile dell’intervento e a un’ampia illustrazione delle indagini a infrarosso, riflettografiche
e di laboratorio effettuate sulla tela prima di
compierne il restauro.
112 pagine in cui vengono ripercorse in
dettaglio le varie fasi di ripristino della superficie pittorica della pala d’altare datata 1545:
un viaggio di quattro secoli nella storia del dipinto e, allo stesso tempo, la testimonianza di
un’inedita sinergia tra istituzioni culturali.
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Scripta manent 08
Sandro Forcato
Pugno chiuso, sipario aperto
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Prosegue la pluriennale collaborazione tra
Silvana editoriale e Ripartizione Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano con la
pubblicazione, nella collana biografie, di questo libro che racconta la vita di Sandro Forcato.
Il volume, presentato al pubblico nel giugno
2008, è il quinto della serie dedicata a figure
esemplari del mondo della cultura che, per
statura intellettuale o in forza del loro operato,
hanno fortemente influenzato gli ambiti artistici più diversi: Pier Luigi Siena, instancabile
promotore di arte contemporanea e inventore
di Museion, il locale Museo d’Arte moderna; El
Camborio, geniale artista del flamenco; Nunzio
Montanari, straordinario musicista e docente;
Cianci Gatti, fantasista di fama internazionale;
ed ora Sandro Forcato, operatore teatrale “ante
litteram” e originale inventore di iniziative sempre attente ai cambiamenti sociali.
Ciò che accomuna personaggi tanto diversi,
oltre all’appartenenza per nascita o per azione
culturale a questo territorio, è sicuramente la
passione che ha condizionato ciascuno di loro
ad un’esistenza quasi simbiotica con il fare e
il ricercare, per innata intuizione e con competenza sempre crescente.
Se la vita di Siena e di Camborio è raccontata dagli stessi protagonisti mediante quella
sensibile interprete che è stata Paola Tognon,
la biografia di Montanari è ricostruita dagli autori Dardo e Bambace attraverso ricordi e documenti e quella di Cianci Gatti è disegnata grazie
alla mediazione di Ottoni. La voce che racconta, invece, la storia di Sandro Forcato è quella
di Pinuccia Di Gesaro che si è assunta il non facile compito di organizzare in forma narrativa
un universo quanto mai variegato di eventi, di
rapporti, di aneddoti, regalando al lettore non
soltanto una vicenda personale assolutamente
speciale, ma anche l’atmosfera di un periodo
storico del tutto particolare che non mancherà
di riaffiorare alla memoria di chi l’ha vissuto,
mentre per le persone più giovani potrà costituire una scoperta di grande interesse.
L’autrice racconta dunque Forcato dagli
albori ad oggi, seguendolo con sguardo affettuoso dalle prime difficili azioni di importatore
teatrale fino alla nascita della rassegna “L’arte
del far ridere“. Come si legge nel risguardo di
copertina “l’intreccio inestricabile della biografia di Sandro Forcato con la vita culturale di
Bolzano, dai tumultuosi anni del Sessantotto ai
nostri giorni.
Oltre al “personaggio” Forcato contribuirono a questo sviluppo grandi artisti come Dario
Fo, Franca Rame, Roberto Benigni, musicisti da
tutto il mondo, teatranti sconosciuti più tardi
divenuti grandi star dello spettacolo. Attraverso il Circolo culturale La Comune, la creatura di
Sandro Forcato, irruppero a Bolzano i grandi
temi della cultura nazionale e internazionale
contribuendo a sprovincializzare un territorio
difficile, dalla storia sofferta, qual è sempre
stata la provincia di Bolzano.”
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
Verso nuove culture
Il futuro culturale
In un mondo in cui
culture diverse vengono
sempre più a contatto,
mutando forma come in
un caleidoscopio, qual è il
futuro culturale che si sta
delineando? Quali ne sono
i segnali? Domande a cui il
progetto “Verso nuove culture”, organizzato dall’Ufficio Cultura, ha cercato di
dare una risposta lo scorso
giugno con il convegno internazionale “Il futuro culturale”.
A partire dal luglio 2001
il progetto ha indagato tale tematica con il duplice intento di fare conoscere più da vicino
culture “altre” con cui sempre più frequenti
sono nel quotidiano le occasioni di contatto e
al tempo stesso analizzare come l’incontro e
l’interazione fra le civiltà inevitabilmente portino al formarsi di culture nuove. A conclusione
di questa fase gli organizzatori hanno inteso
portare “in evidenza gli spazi
che il tema apre
alla cultura ed
alle istituzioni”,
come sottolineato dal responsabile scientifico del progetto,
Mario
Nordio
dell’Università
Ca’ Foscari di Venezia.
Con i patrocini:
Il convegno, patrocinato oltre che dalla Commissione Europea, anche
dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO
e dall’Università Ca’Foscari
di Venezia, si è aperto con
il messaggio di saluto del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nelle due giornate
si sono affrontati i temi:
“PORTARE IN NOI L’ALTROVE. Esperienze del divenire
culturale” e “ALTROVE E
FRA NOI. Il divenire delle
culture”, rivogendo da un lato lo sguardo a
quanto accade nel resto d’Italia in materia di
accoglienza ed integrazione interculturale, attraverso la multiforme testimonianza di enti locali ed altri soggetti istituzionali, e dall’altro si
è dato voce a personalità internazionali, provenienti dai Paesi toccati negli anni dal percorso
di “Verso nuove culture”.
Il primo giorno, pertanto, sono intervenuti
esperti e rappresentanti di soggetti istituzionali italiani (Comuni, Province e Regioni), riferendo la loro variegata esperienza nell’ambito
dell’incontro tra culture e della formazione di
nuove culture in Italia e nel Mediterraneo, a cui
si sono aggiunti anche brevi contributi di enti e
associazioni locali attivi nel settore della multiculturalità.
Nella seconda giornata intellettuali e diplomatici provenienti da alcune delle aree indagate negli scorsi anni dal progetto, dal vicino
Oriente all’India, da Israele all’Iran, si sono
confrontati con le nuove culture in fieri.
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La sera della prima giornata il programma
si è rivolto a tutta la popolazione, invitandola
a sperimentare attraverso un appuntamento
musicale di sicuro interesse e di grande coinvolgimento il significato del divenire culturale
e del formarsi delle nuove culture: il concerto
dell’Orchestra di Piazza Vittorio che ha avuto
luogo nella gremitissima sala dell’Auditorium
di via Dante.
L’Orchestra, nata a Roma attorno all’omonima piazza da cui deriva il nome e che riunisce musicisti provenienti da tutto il mondo, ha
come caratteristica particolare e vincente la
capacità di far scaturire da questa molteplicità di culture un nuovo ed originale linguaggio
musicale che va ben al di là di una semplice
riproposizione di musiche etniche. Questo
“messaggio” è stato raccolto come un auspicio dai relatori internazionali della seconda
giornata: come il segnale che culture diverse
possono dare luogo ad un nuovo linguaggio,
ad una nuova cultura di armonia ed equilibrio,
nella consapevolezza, tuttavia, che la strada è
tutt’altro che semplice e indolore.
Il convegno, che ha aderito alla campagna
“1001 Azioni per il dialogo” promossa dalla
Fondazione Mediterraneo “Anna Lindh” in occasione dell’anno europeo del dialogo interculturale, è stato documentato in un DVD, prodotto con la regia di Katia Bernardi.
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
Missione possibile
“Missione possibile: capire l’arte”: questo
il titolo della conferenza organizzata in collaborazione con Barbican Gallery di Londra lo
scorso settembre presso il Centro Trevi, che ha
visto protagonisti Lydia Yee e Francesco Manacorda, curatori della mostra alla Barbican Art
Gallery che hanno raccontato al pubblico la
loro ricerca di nuovi metodologie per trasmettere i contenuti legati alla storia dell’arte.
Marte. Sistema solare. Il Museo di Arte Terrestre è lieto di presentare la sua nuova mostra,
esito di lunghe ricerche da parte degli antropologi del pianeta rosso, che si pone l’ambizioso
obiettivo di capire la vita sulla Terra.
Come? Attraverso l’analisi di quel curioso
fenomeno che gli umani chiamano “arte contemporanea”. Ma cosa può rivelare l’arte contemporanea sulla vita e sulla cultura del pianeta terra, ai curiosi visitatori marziani di questo
ipotetico museo?
La risposta l’hanno immaginata Lydia Yee
e Francesco Manacorda nella mostra “Martian Museum of Terrestrial Art”, ideata e curata alla Barbican Art Gallery di Londra la primavera scorsa, per quella che è stata definita
dal Telegraph “una delle mostre più esilaranti
dell’anno”.
Il museo di arte terrestre immaginato dai
due curatori negli spazi della galleria londinese ha esposto un’eccezionale selezione di 175
opere di un centinaio di artisti contemporanei,
come Andy Warhol, Piero Manzoni, Joseph
Beuys, Maurizio Cattelan, Damien Hirst, Bruce
Nauman, Jimmie Durham, senza dimenticare
stelle nascenti come il cinese Cai Guo-Quiang,
come se fossero dei reperti etnografici di una
civiltà lontana e pressoché sconosciuta. Non
conoscendo la parola arte infatti, i marziani
considerano le opere ritrovate come dei semplici manufatti, cui cercano necessariamente di
attribuire una funzione, reale o simbolica, nella
vita dell’uomo.
Un percorso espositivo ironico e irriverente,
quello ideato da Lydia Yee e Francesco Manacorda, che si sono ispirati ai vecchi musei di
antropologia, come l’antico Musée des Traditions Populaires di Parigi, dove la successione
dei reperti in mostra seguiva una precisa classificazione basata sulla loro presunta funzione.
Ecco che il Museo marziano di Arte Terrestre sul
Tamigi si riempiva di pannelli verdi, di scritte in
alfabeto marziano, di strisce di rame a pavimento a delimitare le quattro sezioni principali
della mostra: legami con i progenitori, magie e
credenze, rituali, comunicazione. Ogni sezione
era inoltre rigidamente divisa in sottosezioni…
cui si è aggiunto un deposito di oggetti “inclassificabili” – segno che anche l’autorità museografica marziana non è infallibile.
Lo sguardo alieno proposto da Lydia Yee
e Francesco Manacorda, privo di conoscenze
storico-artistiche e lontano anni luce dall’aura
elitaria che l’arte contemporanea ha per i terrestri, guarda l’oggetto da una prospettiva nuova
e insolita. Senza snaturare gli intenti originali,
mette piuttosto in rilievo aspetti che la storia
dell’arte considera marginali, come prendere
alla lettera il suo titolo.
Arguta e intelligente, la prospettiva marziana schiude nuove interpretazioni e offre nuove
modalità per leggere l’opera d’arte del nostro
tempo… e incoraggia il visitatore ad osare
un’interpretazione personale all’arte contemporanea.
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Il gesto del suono
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Con il concerto “Voyage That Never Ends”
del contrabbassista e compositore Stefano
Scodanibbio, si è inaugurata in giugno al Centro Trevi l’iniziativa “Il gesto del suono”, promossa dall’Ufficio Cultura e dedicata alla scena
musicale di sperimentazione, alla ricerca nel
contemporaneo e alla contaminazione dei generi artistici.
Il progetto, parte degli eventi paralleli alla
biennale europea d’arte contemporanea “Manifesta”, curato da Claudio Chianura, editore,
musicista e giornalista musicale, ha proposto
“un percorso visivo e sonoro dedicato al gesto
di fare musica, momento di unione tra creazione e ascolto musicale, attraverso documentazioni fotografiche e filmiche, che ripercorrono
le tappe della ricerca e della sperimentazione
musicale del ‘900” come sottolinea lo stesso
curatore.
“Prima del suono, di qualunque suono, si
tratti di musica classica, rock, jazz, reggae …
viene il gesto che lo produce e che ogni volta, a
seconda dell’esecutore, dello strumento, delle
condizioni ambientali, produce un suono diverso. Cosa sarebbe la musica oggi se Jimi Hendrix
non avesse suonato la chitarra in quel modo,
se Miles Davis non avesse abbassato la tromba
verso il pavimento, se Keith Emerson non avesse aggredito il sintetizzatore, se un dj non avesse “scratchato” i suoi dischi in vinile?” afferma
Chianura.
L’interazione tra le diverse discipline artistiche è la chiave per delineare gli orizzonti della
ricerca nel contemporaneo sin dai primi decenni del ‘900: uno stimolo rilevante e significativo, che ha condotto a contaminazioni sempre
più profonde fra suono e immagini nelle più
molteplici espressioni. Dalla video arte al cinema, dalle performance live ai concerti, il connubio suono/immagine è diventato oggi un elemento quasi imprescindibile del fare artistico.
Linea portante del progetto è un intenso
itinerario di video musicali, che comprende
l’avanguardia colta di John
Cage e Cornelius Cardew,
l’improvvisazione
creativa
di Fred Frith e Han Bennink
e conduce fino alla sperimentazione elettronica di
Alessandro Cipriani, di Steve
Jansen e David Sylvian con le
immagini di Shoko Ise.
A questa prima chiave
interpretativa si affianca una
galleria di “ritratti fotografici”, realizzati da quattro tra i
più importanti fotografi “musicali” italiani: Rita Antonioli,
Silvia Lelli, Roberto Masotti e
Luciano Rossetti.
Spettacoli, mostre ed eventi espositivi
Il CD “Il gesto del suono” raccoglie infine
alcuni tra i più significativi esempi della ricerca strumentale degli ultimi decenni attraverso
le esecuzioni pianistiche di John Cage, quelle
al contrabbasso di Stefano Scodanibbio, le
chitarre di Fred Frith, l’elettronica di Robert
Ashley, Steve Jansen, Walter Prati, la profondità
vocale di David Sylvian, Robert Wyatt e Demetrio Stratos.
Ideato e realizzato a Bolzano, “Il gesto del
suono” è stato riproposto in settembre negli
spazi di Palazzo Reale a Milano, nell’ambito del
Festival Mito, a cura del Comune di Milano, in
ottobre a Merano con il concerto di Maurizio
Grandinetti presso il Centro della Cultura Mairania 857 ed in novembre a Laives, dove si è
inaugurato con l’esibizione del Nils Petter Molvaer Trio nell’ambito del Festival Laives Jazz; in
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questa sede la mostra è stata realizzata con la
collaborazione del Coordinamento Arte La Goccia e del Comune di Laives.
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Iniziative di educazione
permanente
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Aprire le porte alla lettura
e all’apprendimento
25 anni di educazione permanente e biblioteche in Alto Adige
Si è svolto il 7 novembre 2008 presso il Forum
di Bressanone il convegno
“Aprire le porte alla lettura
e all’apprendimento – 25
anni di educazione permanente e biblioteche in Alto
Adige”. Il Convegno è stato organizzato dagli uffici
competenti in materia delle
Ripartizioni Cultura italiana
e tedesca ed era rivolto agli
operatori ed ai responsabili
delle agenzie educative e
delle biblioteche, ma anche
ai referenti politici di questi
ambiti culturali.
Due gli obiettivi dell’iniziativa: da una parte fare il
punto della situazione a 25
anni dall’entrata in vigore
della normativa provinciale
sull’educazione permanente
ed il sistema delle biblioteche pubbliche, dall’altra
definire linee guida da intraprendere nei prossimi anni
nei due ambiti, nonché le
azioni da adottare per raggiungere “nuovi” pubblici.
I lavori della giornata si
sono articolati in due momenti: al mattino si sono
concentrati in due lavori di
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gruppo formati da “testimoni privilegiati” provenienti dal mondo dell’educazione permanente e delle biblioteche, nella seconda parte della
giornata, dopo le relazioni teoriche che hanno
affrontato il tema dei “nuovi pubblici”, si sono
tenuti dieci workshops di approfondimento su
varie tematiche. La manifestazione si è conclusa con una breve relazione, supportata da
immagini e fotografie, dei 25 anni di applicazione della normativa provinciale e con le testimonianze, i ricordi e gli aneddoti di alcuni dei
molti operatori attivi nel corso di questi anni.
Particolarmente interessanti e ricchi di stimoli per l’attività futura sono stati i due lavori
di gruppo con i testimoni “privilegiati”.
Nel workshop sull’educazione permanente
sono emerse idee, proposte ed indicazioni di
cui si terrà conto nella definizione dei programmi futuri.
Diversi sono stati i temi attorno a cui si è
sviluppata la discussione. Di seguito i più significativi.
Grande interesse ha suscitato il tema delle
nuove forme di apprendimento e dei nuovi strumenti didattici, come la formazione a distanza
e l’uso delle nuove tecnologie che
richiedono forme più flessibili per
quanto riguarda luoghi e tempi di
insegnamento, non più limitati ai
tradizionali corsi e a classi strutturate, ma adattabili alle esigenze dei
singoli individui.
In futuro sarà necessario tener conto anche dei nuovi cittadini
del nostro territorio, al momento
non ancora integrati e considerati
fasce deboli e passive, ma che saranno gli utenti e docenti dei prossimi anni; sarà pertanto necessario
“aprire le porte” alle nuove culture,
senza dimenticare la particolarità
bilingue della nostra provincia e di
conseguenza l’attenzione all’apprendimento della seconda lingua.
È stata inoltre sottolineata l’importanza
della formazione dei docenti di educazione
permanente che spesso devono affrontare
utenti delusi da precedenti percorsi formativi
e che pertanto devono essere in possesso di
particolare competenze didattiche.
Nello stesso tempo, tuttavia, si è affermata
l’autonomia del settore che non deve sostituire
il sistema formale di formazione, ma integrarlo,
se esistono lacune da colmare. L’educazione
permanente, e più in generale la formazione lungo tutto l’arco della vita, dovrà essere
percepita come un “dovere” non imposto, ma
scelto e consapevole e l’immagine che più la
rappresenta è risultata essere l’isola, separata
dalla terra ferma, ma raggiungibile da ponti o
traghetti, quindi non incardinata, ma di supporto ed integrazione al sistema formativo più
tradizionale.
Un ulteriore tema di discussione è stato
quello della necessità di fornire ai cittadini servizi individualizzati di orientamento e consu-
Iniziative di educazione permanente
lenza per permettere all’utente di individuare
il proprio percorso tra le diverse opportunità
formative.
In merito alla normativa provinciale che regola questo ambito è stata avanzata la proposta
di elaborare una legge quadro sull’educazione
permanente e la cultura con l’obiettivo finale di
promuovere e sostenere la crescita della persona, della famiglia e della società, obiettivo che
dovrà essere legato ad un piano provinciale della cultura e dell’educazione permanente e quindi ad una scelta di politica culturale. La legge
in vigore ha dato buoni frutti. Se si analizzano
i risultati delle indagini dell’Istituto Provinciale
di Statistica risulta che in 25 anni di applicazione della legge molti sono gli obiettivi raggiunti.
Dalla rilevazione del 2006 emerge che nei 12
mesi precedenti la rilevazione il 49,9% della po-
polazione altoatesina ha partecipato ad iniziative di formazione. Rispetto al 2002 (46,9%) si
è registrato un incremento di 3,3 punti percentuali su tale quota. La maggior parte dei partecipanti si è dichiarata soddisfatta dei contenuti
pratici dei corsi: il 40% di chi ha frequentato un
corso ha utilizzato o si aspetta di utilizzare molte delle conoscenze e competenze acquisite.
Un ulteriore 44,2% pensa di utilizzarne abbastanza. Gli impegni di lavoro (29,9%) e i motivi
familiari (42,5%) rimangono le motivazioni più
frequenti per la non partecipazione.
I buoni risultati non permettono tuttavia di
fermarsi. In un periodo di costante mutamento
della realtà socio-economica e di forte crisi dei
mercati del lavoro, il fabbisogno di conoscenze e di competenze da parte dell’individuo è di
fondamentale importanza.
Adriana Pedrazza
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Gea*
Educazione ad uno sviluppo sostenibile
Verso una cittadinanza attiva
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Con il progetto gea* Educazione ad uno sviluppo sostenibile, l’Ufficio educazione permanente partecipa al DESS – Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile proclamato per
il periodo 2005-2014 dall’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite, che ha affidato all’Unesco
il compito di coordinare e promuovere le attività del Decennio. Finalità del Decennio è quella
di sensibilizzare governi e società civili di tutto il mondo verso la necessità di un futuro più
equo ed armonioso, rispettoso del prossimo e
delle risorse del pianeta, valorizzando il ruolo
che in tale percorso è rivestito dall’educazione
che in tale contesto va intesa in senso ampio,
come istruzione, formazione, informazione e
sensibilizzazione. Va dall’educazione scolastica alla campagna informativa, dalle attività del
tempo libero alla formazione professionale, dai
messaggi prodotti dai media a quelli del mondo artistico e culturale. Ricomprende tutti gli
input che provengono dalla società e ne contribuiscono a formare i valori e la cultura.
La “cultura della sostenibilità” è una cultura basata su una prospettiva di sviluppo
durevole di cui possano beneficiare tutte le
popolazioni del pianeta, presenti e future, e
in cui le tutele di natura sociale, quali la lotta
alla povertà, i diritti umani, la salute vanno a
integrarsi con le esigenze di conservazione
delle risorse naturali e degli ecosistemi trovando sostegno reciproco. In questo contesto si
inserisce il progetto “gea* educazione ad uno
sviluppo sostenibile” avviato nel 2005 in collaborazione con la Ripartizione Cultura tedesca.
Obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare
la cittadinanza all’importanza dell’educazione
alla sostenibilità, coinvolgendo le associazioni
e gli enti competenti in materia nell’organizzazione di iniziative, rientranti nella tematica della sostenibilità, e promuovendo queste ultime
attraverso una homepage www.provincia.bz.it/
gea, gli angoli gea nelle biblioteche dell’Alto
Adige e con i bollettini periodici. Per partecipare al progetto è necessario frequentare iniziative sia di carattere teorico che pratico in 4
ambiti tematici: ambiente, economia, società e
crescita personale. Ad ogni iniziativa viene assegnato un punteggio, al raggiungimento di 30
punti ed in occasione della annuale festa gea
viene rilasciato un attestato. A partire dal 2005
sono stati realizzati circa 1500 tra corsi, conferenze, seminari e manifestazioni, 4 sono state
le feste annuali gea* ed un Convegno internazionale sull’argomento si è tenuto nel 2007.
Tra le agenzie in lingua italiana quelle più
attive sono risultate essere CLS, Musica Blu e
Tangram. Il CLS, Consorzio Lavoratori Studenti, promuove da alcuni anni corsi di Economia
domestica e Risparmio familiare con l’obiettivo
di fornire conoscenze di base per un’economia domestica sostenibile in tutti i suoi aspetti e corsi più pratici nell’ambito artistico con
l’obiettivo di riscoprire la manualità attraverso
l’utilizzo di materiali di riciclo.
Musica Blu ha invece offerto dei corsi e dei
laboratori di musica e canto con lo scopo di conoscere ed imparare canti ed espressioni musicali di varia provenienza. Tangram di Merano
ha organizzato degli interessanti percorsi alla
scoperta dei sentieri d’acqua/Waalwege e della cucina contadina, una specie di viaggio nel
tempo e nelle tradizioni locali per conoscere
meglio il territorio e la sua storia.
Iniziative di educazione permanente
L’iniziativa “Verso una cittadinanza attiva”, prende spunto dallo slogan del Consiglio
Europeo “Educazione per una cittadinanza democratica” e da un analogo progetto realizzato
nei paesi di lingua tedesca. Essa è stata avviata nel 2008 dalla Ripartizione Cultura tedesca
e Famiglia con il nome Aktionstage Politische
Bildung. A partire dal 2009 l’iniziativa verrà organizzata anche dall’Ufficio Educazione permanente della Ripartizione Cultura italiana e dagli
Istituti Pedagogici provinciali per i tre gruppi
linguistici. Obiettivo del progetto è quello di
richiamare l’attenzione sull’importanza di una
cittadinanza attiva in una società democratica
attraverso l’organizzazione di iniziative dedicate ogni anno, nel periodo 23 aprile 9 maggio,
ad un tema specifico. Il tema scelto per la prima edizione è Identità e storia/e. Declinando al
singolare e al plurale il termine storia/e si propone una visione ampia del concetto di identità (di cittadino europeo, ma anche di genere,
generazionale, culturale…) che si costituisce/
costruisce in una dimensione dinamica e di
relazione, attraverso una pluralità di storie: il
richiamo infatti al tema “Identità” dà origine
al discorso del singolo e al rapporto con il collettivo, così come alla costruzione dell’identità
Aktionstage Politische Bildung
Verso una cittadinanza attiva
Dis de educaziun politica
23.04 - 9.05.2009
attraverso la storia, attraverso la limitazione/
confine o attraverso la relazione. L’apertura
della storia alle “storie” rende possibile la riflessione su letteratura e storia, sulla Oral History (storie orale), sulla scrittura della storia,
sulle nuove forme della trasmissione storica
ma anche sulla storia personale, familiare e
sulle “storie” che hanno costituito l’immaginario infantile di ciascuno di noi. Il tema dunque
si pone in continuità con quello del dialogo interculturale proposto nel 2008 e nello stesso
tempo apre un collegamento con le iniziative
connesse all’anno commemorativo 2009 e ad
altri anniversari che ugualmente ricorrono.
Aktionstage Politische Bildung
Verso una cittadinanza attiva
Dis de educaziun politica
23.04 - 9.05.2009
Adriana Pedrazza
103
Scripta manent 08
Prossimamente
10 - 13 dicembre 2009
2a edizione “Futurum” Fiera della formazione
Isola formativa “Cultura ed educazione permanente”: Informazioni e distribuzione di materiale sulle
offerte formative presenti sul territorio promosse da agenzie ed enti competenti in materia di educazione
permanente.
104
Iniziative editoriali
Altoadigelibri
Con l’obiettivo di favorire la conoscenza del
territorio, l’Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi svolge alcune attività a
sostegno dell’editoria locale nella convinzione
che, dalla comprensione delle radici degli abitanti di una comunità, possa nascere il senso
di appartenenza e la partecipazione alla sua
crescita culturale.
Una di queste è costituita dall’attività di documentazione, che avviene attraverso l’acquisto e la distribuzione alle biblioteche altoatesine di pubblicazioni sugli aspetti storici, artistici
e culturali dell’Alto Adige o scritte da autori
altoatesini. Tale attività nel tempo ha favorito
la costituzione di ricche sezioni locali a disposizione gratuita di tutti i cittadini e non, interessati alle tematiche concernenti il territorio.
Una forma indiretta di sostegno ai progetti
editoriali, quindi, che seppur svolta in una fase
finale, cioè a volume pubblicato, spesso non si
limita a un numero esiguo di esemplari (si tenga presente che le biblioteche italiane in Alto
Adige sono circa un centinaio), ma raggiunge
anche le 200 copie per volumi che possono
essere utilizzati anche in occasioni istituzionali di scambi con altre regioni, istituti culturali
all’estero, premiazioni, ecc.
105
Tutti questi volumi trovano spazio nel catalogo on-line Alto Adige cultura e territorio
(www.provincia.bz.it/altoadigelibri), che raccoglie i numerosi volumi editi, o sostenuti a
vario titolo, nel corso degli anni dall’Ufficio
Educazione permanente. Il catalogo fornisce
quindi una prima bibliografia a chi per motivi
di studio o per passione desideri approfondire
la conoscenza dell’Alto Adige e costituisce al
tempo stesso uno strumento che documenta
l’attività svolta per arricchire la sezione locale
delle biblioteche. Le opere sono presentate attraverso singole schede e raggruppate in cinque sezioni: storia, arte, letteratura, territorio,
autori locali.
Il 2008 è stato un anno particolarmente ricco per quanto concerne gli acquisti. In tutto 37
sono stati i titoli acquistati arrivando così alla
costituzione di un fondo di circa 1000 opere, tra
acquisite e sostenute a vario titolo.
Tra i titoli a carattere storico ricordiamo:
Storia dell’Italia repubblicana (1948-2008), di
Andrea Di Michele (Ed. Garzanti), La regione
Trentino-Alto Adige/Südtirol nel XX secolo, di
Giuseppe Ferrandi e Günther Pallaver (Ed. Mu-
Scripta manent 08
106
seo storico in Trento), La questione dell’Alto
Adige, di Umberto Segre (Ed. Associate), ciascuna, secondo l’esperienza diretta dell’autore, offre una chiave di lettura storica e politica
dell’Alto Adige dal dopoguerra ad oggi.
Merano. Breve storia della città sul confine,
di Paolo Valente (Ed. Raetia) e Sissi a Merano,
di Josef Rohrer (Ed. Folio), ripercorrono la storia di Merano, cittadina di cura legata ad atmosfere mitteleuropee che ha saputo conservare
nel tempo. Analoga operazione di ricostruzione
storica è stata fatta per Bolzano attraverso uno
dei luoghi-simbolo della città con 1808-2008.
Piazza Walther a Bolzano in immagini, di Gotthard Andergassen e Ettore Frangipane (Ed.
Raetia).
Tra le opere a carattere geografico-naturalistico troviamo: Alto Adige/Südtirol. Una regione, tre culture, di AA.VV., (Ed. Slow Food), Alto
Adige le vette del gusto, di Silvano Faggioni
(Ed. Reverdito), Dolomiti. Sentieri di storia &
leggende, di Franco De Battaglia e Luciano
Marisaldi (Ed. Zanichelli), Alto Adige-Südtirol,
AA.VV. (Ed. De Agostini), La storia nel piatto, di
Francesca Negri (Ed. Curcu & Genovese), Culturonda Alto Adige-Südtirol, di Andreas Gottlieb
Hempel (Ed. Folio). Le numerose guide culturali,
culinarie, escursionistiche, uscite sulla nostra
provincia, testimoniano l’interesse per questi
luoghi sia tra gli abitanti dell’Alto Adige che tra i
turisti che sempre più numerosi lo visitano.
Tra gli approfondimenti in ambito artistico:
Affreschi romanici in Tirolo e Trentino, di Helmut
Stampfer e Thomas Steppan (Ed. Jaka Book),
Hotel Bristol, di Elisabeth Hölzl (Ed. Folio) un
reportage fotografico sulla storia del famoso
edificio e sulle vicende ad esso legate, Symbolum. Bolzano e dintorni, di Paul Renner, Davide
Falzone, Daniele Ghiraldini (Ed. Athesia), utile
per ritrovare nelle opere d’arte presenti sul ter-
ritorio i simboli tipici dell’iconografia cristiana
e comprenderne, attraverso richiami ai testi sacri e riflessioni, la storia e il significato.
Pensate per i più giovani: Giù le mani. Il
pinguino Leo impara a difendersi dagli adulti,
di Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini (Ed.
Erikson), favola in cui con estrema delicatezza
gli autori affrontano il problema delle molestie
sessuali e la difficoltà per il minore di parlarne
con i genitori e Il regno dei Fanes, di Brunamaria Dal Lago Veneri (Ed. Giunti), una rivisitazione delle leggende delle Dolomiti, raccolte e
pubblicate per la prima volta da Karl Felix Wolff
agli inizi del secolo scorso.
Particolarmente utili per genitori ed educatori: Pierino e il vero orco, di Ettore Frangipane (Ed. Reverdito), pensato appositamente
per aiutare un genitore a spiegare ai suoi figli
cosa sia la pedofilia e come evitare situazioni
di pericolo e L’azzardo si veste di rosa, di Cesare Guerreschi (Ed. Franco Angeli), sui comportamenti compulsivi e sulle nuove dipendenze
che stanno prendendo piede in particolare tra
le donne.
Tra i volumi sull’Alto Adige, in cui il legame
con il territorio è rappresentato prevalentemente dalle origini dell’autore troviamo numerosi
titoli di narrativa tra cui: Una mela al giorno, di
Giorgio Dobrilla e Ettore Frangipane (Ed. Reverdito), La Torretta, di Roberto Scaggiante (Ed.
Suedmedia), L’amaro caso di Ray Mazzarino, di
Paolo Crazy Carnevale (Ed. AlphaBeta/Travenbooks), Frontiere/Grenzen. Vita freelance di un
prete felice di Paul Renner (Ed. Il Margine), Sinigo. L’acqua ci correva dietro, di Andrea Rossi
(Ed. AlphaBeta/Travenbooks) e La terra più del
paradiso (Ed. Einaudi), di Roberta Dapunt, una
tra le più interessanti scoperte della recente
poesia italiana.
Michela Sicilia
Iniziative editoriali
Nonsololibri
Già da alcuni anni nonsololibri è l’appuntamento che fa da
cornice abituale all’attività editoriale. L’evento è stato ideato per
presentare in un’unica occasione i
volumi pubblicati, il tutto arricchito da intrattenimenti teatrali, dibattiti, approfondimenti e letture
riconducibili di volta in volta alle
tematiche affrontate dall’opera.
L’edizione 2008 ha visto protagonisti i seguenti volumi:
Alto Adige. Le vie dell’uomo.
Strade, fiumi e ferrovie
Quarto
volume
della collana sull’Alto
Adige dedicata agli
adulti dopo “Castelli e residenze”, “Un
oriente e un occidente a confronto”, “Città
e borghi nel tempo”.
Si tratta di un lungo viaggio alla scoperta delle vie di comunicazione dall’epoca
romana ai giorni nostri; i protagonisti: le vie
di terra e d’acqua più battute, le strade secondarie, i traffici commerciali, le fiere, lo sviluppo della ferrovia e dell’autostrada. Una storia
strettamente legata a quella della popolazione,
un’avvincente cronaca dei fatti che si snoda tra
testimonianze, aneddoti e un ricco apparato
iconografico.
Le due autrici, bolzanine di nascita e di adozione, sono rispettivamente Katia Occhi e Valentina Bergonzi.
La presentazione si è tenuta presso il Palaz-
107
zo Mercantile, in considerazione del fatto che
l’edificio ha ricoperto un ruolo fondamentale
nello sviluppo della città, tanto che gli è stato
dedicato un intero capitolo del libro. Le relazioni delle autrici sono state introdotte da un
video sul tema. Al termine è seguita la visita
guidata del Museo Mercantile ospitato all’interno del Palazzo.
Alto Adige in tutti i sensi.
Manuale di viaggi per
giovani curiosi
Si tratta della prima
opera di una collana pensata per i più giovani, che
percorre un viaggio nella
terra delle montagne attraverso i 5 sensi: l’udito
per ascoltare lo scorrere
di fiumi e cascate, la vista
per ammirare cieli stellati e cime innevate; l’olfatto, per annusare le piante più profumate, il
tatto, per sfiorare le rocce millenarie; il gusto,
per assaporare i sapori più vari. E il sesto senso,
per scoprire che ci sono infiniti confini e mondi
sconosciuti da attraversare.
Scripta manent 08
Il linguaggio ironico e talvolta provocatorio dell’autore Francesco Fagnani, meranese di
nascita, accompagnato da numerose immagini
e da simpatici disegni, riesce inevitabilmente a
coinvolgere i lettori e, in più di un’occasione, a
strappar loro un sorriso. L’insolita guida è sta-
ta presentata presso l’associazione culturale
Sciarada nell’ambito di un vero e proprio incontro “sensoriale”, tanto che la serata, introdotta
dall’autore, si è conclusa, all’insegna del “senso
dell’umorismo”, con Amarcord, spettacolo del
famoso cabarettista di Zelig Andrea Vasumi.
Michela Sicilia
108
Iniziative editoriali
sulloscaffale
Alto Adige cultura e territorio
Sullo scaffale
Sullo scaffale è l’opuscolo informativo che
presenta le opere sull’Alto Adige edite dalla Ripartizione cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano.
In particolare l’Ufficio Educazione permanente, Biblioteche e Audiovisivi, oltre a finanziare attraverso l’acquisto opere dedicate alla
storia, cultura, geografia dell’Alto Adige, segue
direttamente la realizzazione di alcune collane.
Un’azione svolta sulla base di un preciso
obiettivo di politica culturale, e cioè quello di
creare strumenti che possano rivelarsi utili agli
abitanti dell’Alto Adige e allo stesso tempo risultare attraenti per coloro che in Alto Adige si
trovano per ragioni diverse.
Dapprima sono stati approfonditi temi importanti, ma poco conosciuti o trattati solamente da autori di lingua tedesca, poi con il
tempo, essendo notevolmente aumentata la
produzione sul tema, ci si è concentrati sulla
realizzazione di alcune collane a carattere divulgativo destinate rispettivamente a bambini,
ragazzi ed adulti.
Per consentire ad un maggior numero di interessati di accedere a queste opere, si è scelto
di realizzarle in collaborazione con case editrici
di comprovata esperienza in analoghi progetti
in grado di garantirne la presenza e la vendita
su tutto il circuito nazionale.
Alle ormai numerose opere pubblicate si
sono aggiunti nel corso del 2008 due nuovi titoli destinati rispettivamente a giovani e
a meno giovani: Alto Adige di tutti i colori e
Alto Adige. I grandi personaggi. Arte, cultura
e società.
109
Scripta manent 08
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Alto Adige di tutti i colori.
Manuale di viaggio per giovani curiosi
Alto Adige. I grandi personaggi.
Arte, cultura e società
di Francesco Fagnani, Coedizione con Giunti
Progetti Educativi
di Luca Scarlini e Paolo Campostrini, Coedizione con Giunti Progetti Educativi
Secondo della collana
pensata per i più giovani, il
volume percorre un viaggio
nella terra delle montagne
attraverso l’uso dei colori.
L’approccio, che può apparire insolito, è in linea con
quello utilizzato per il precedente volume, che si serviva
invece dei cinque sensi.
Di che colore è l’Alto
Adige? Nel libro si scoprirà che ai colori più decisi
e vivaci del paesaggio (il verde dei prati, il bianco
della neve e l’azzurro del cielo) e degli oggetti legati alla tradizione sudtirolese (il rosso dell’aquila
nello stemma della provincia, il blu dei grembiuli
contadini), si affiancano colori più cupi e sfumati
che rappresentano aspetti tragici legati alla vita
dei suoi abitanti (il nero per il commercio dei bambini di Svevia, il grigio per il Lager di Bolzano, il
giallo per i numerosi misteri che ancora aleggiano
in questi luoghi). Tutti i colori trattati rappresentano solo uno spunto per il lettore che potrà individuarne o attribuirne al territorio di nuovi.
Si tratta dell’ultimo volume della
collana
dedicata
agli adulti. Questa
terra, con i suoi scenari, ha da sempre
attratto e talvolta
ispirato “turisti speciali” e, allo stesso
tempo, ha dato i natali a personaggi importanti che si sono distinti
nel mondo per la loro bravura e professionalità.
Pittori, musicisti, registi ma anche sportivi
e architetti hanno creato nel tempo il ritratto
variegato e affascinante di una regione ricca
di storia, lasciando tracce della loro espressione creativa.
Gli autori hanno quindi scelto di raccontare
l’Alto Adige attraverso gli occhi di grandi personaggi che vi sono nati, vi sono passati o sono
diventati suoi cittadini di adozione. Ne è risultato un racconto trasversale e ricco di curiosità
tra arte e letteratura, sport e musica, architettura e scienza.
Michela Sicilia
L’elenco completo e le schede di tutte le produzioni sono disponibili alla pagina:
www.provincia.bz.it/cultura alla voce “libri e pubblicazioni > di interesse locale”
Iniziative editoriali
Il percorso letterario di Time_code
Time-code è un progetto promosso dal
Comune di Bolzano allo scopo di migliorare
la qualità della vita, attraverso strategie che
sfruttino e valorizzino al meglio il tempo a disposizione dei cittadini nella quotidianità.
La seconda edizione, che avrà luogo dal
2 al 4 ottobre 2009 e vedrà animarsi nuovamente
tutti quartieri bolzanini,
affronterà il binomio tempo-spazio, dove spazio è
da intendersi come spazio
dell’abitare.
I quartieri saranno coinvolti quindi in una serie di
iniziative di grande impatto nei settori del trasporto
pubblico, della mobilità e
del potenziamento dei servizi a sostegno del cittadino, attività che rientrano
a pieno titolo tra i compiti
istituzionali
dell’Ufficio
Tempi della città del Comune di Bolzano.
Parallelamente a queste strategie di valorizzazione del tempo, raggiungibili attraverso
il potenziamento dei servizi, Time-code proporrà un ricco percorso culturale spaziando dal
teatro alla musica, dallo sport alla letteratura,
dall’arte contemporanea alla filosofia.
Anche in questa nuova edizione, altrettanto intensa seppur di minor durata rispetto alla
precedente, ciascun quartiere diverrà protagonista, ospitando lo svolgimento di uno o
più eventi e accogliendo gli abitanti degli altri
quartieri della città e perché no, anche i turisti
che si troveranno a passare da Bolzano.
L’Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi, che tra i compiti istituzionali
ha quello di favorire la conoscenza del territorio attraverso i libri, ha aderito,
nell’ambito delle iniziative editoriali, al percorso letterario di
Time-code.
Il progetto, curato da Giovanni Accardo, direttore della
Scuola di scrittura “Le scimmie”, prevede che, nel corso
del 2009, sei allievi della scuola, 3 bolzanini di nascita e 3 di
adozione, attraverso la raccolta di informazioni e interviste
agli abitanti, raccontino la vita
e le scansioni temporali del
quartiere di Oltrisarco. Il quartiere sarà quindi esplorato attraverso lo sguardo degli autori e narrato dalle loro voci. I racconti saranno
presentati a tutta la cittadinanza in occasione
del Festival Time-Code, che si terrà in alcuni
dei luoghi che sono stati oggetto di studio o in
spazi particolarmente significativi per la storia
del quartiere e saranno messi in scena grazie
alla collaborazione e all’abilità interpretativa di
alcuni artisti.
Il Festival, con il suo ricchissimo programma di eventi, sarà ampiamente pubblicizzato
nel corso del 2009.
Michela Sicilia
111
Scripta manent 08
Premio Autori da scoprire
Ambientazione Alto Adige
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premio
autori da
scoprire
libri/video
ambientazione
alto adige
riservato agli editori e produttori
www.autoridascoprire.it
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL
Italienische Kultur
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
Cultura italiana
“Le migliori cose che si possono scrivere sono quelle che parlano di una terra che
si conosce bene, che si ama e dove ci sente a
casa....”. Così scriveva Ernest Hemingway. E in
tempi più recenti la scrittrice americana Mary
Ann Shaffer, autrice del romanzo “La Società
Letteraria di Guernsey”, confermava: “I libri ci
scaldano il cuore nei momenti difficili, ci arricchiscono l’anima, ci avvicinano agli altri, a volte
ci salvano la vita”.
Queste due celebri citazioni ci aprono idealmente la porta d’ingresso nel mondo del
Premio letterario “autori da scoprire ambientazione Alto Adige”. Il concorso rappresenta
un’importante tappa nel quadro delle finalità
educative della Ripartizione provinciale cultu-
ra italiana, che da molti anni a questa parte si
pone come obiettivo la promozione di iniziative editoriali legate all’approfondimento della
conoscenza dell’Alto Adige, nello sforzo costante e costruttivo di creare una rete tra Ente
pubblico ed Editori, azione che trova riscontro
anche in altre realtà amministrative nazionali.
Sono infatti quasi 1000 le opere che la Ripartizione ha finanziato, pubblicato direttamente o
acquistato da vari editori, provvedendo poi ad
una distribuzione capillare. L’Amministrazione
pubblica dell’Alto Adige continua dunque ad
investire nella cultura perché è convinta che
questo sia il modo migliore per coinvolgere i
cittadini nel superamento delle barriere etniche, mettendoli sempre più in sintonia con la
terra in cui vivono.
La novità di questa quarta edizione del
Premio è che sono proprio gli Editori, grandi e
piccoli, chiamati a scegliere i progetti editoriali
da presentare. Ovviamente anche i singoli autori si possono proporre agli Editori per poter
partecipare con le loro opere. La modifica dei
destinatari del premio é dovuta in parte alle
sollecitazioni emerse dal mondo dell’editoria e
dalla considerazione che offrendo la possibilità agli editori di partecipare in prima persona
al concorso, da un lato si aumenta il grado di
qualità delle opere dal momento che vengono
proposte da figure professionali, e dall’altro si
aprono maggiori opportunità di vedere pubblicati titoli di nicchia di saggistica meno commerciali rispetto alle opere di narrativa. Infatti, per
questa categoria sono previsti premi in denaro
più elevati che consentono di programmare
con più sicurezza la produzione delle opere.
La sezione Libri si propone quindi la scoperta di opere inedite, di narrativa e saggisti-
Iniziative editoriali
ca, nate non solo nell’ambito provinciale e regionale, ma anche nazionale. I contenuti delle
opere, in lingua originale italiana, devono riferirsi all’Alto Adige ed essere caratterizzati da
un chiaro legame con questo territorio e la sua
realtà di ieri e di oggi.
La Giuria è composta da un comitato di tre
esperti e da un segretario. Presidente: Giuliano Vigini, docente all’Università Cattolica di
Milano, critico letterario, traduttore e autore;
Elena Maria Banfi, editor, insegnante di editing
e scrittura redazionale al corso di Tecniche editoriali dell’Accademia della Comunicazione di
Milano; Franco De Battaglia, giornalista, scrittore e studioso di storia regionale. Segretaria
di giuria è Michela Sicilia, responsabile delle
iniziative editoriali dell’Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi.
Il termine ultimo per la presentazione delle
opere è stato il 27 febbraio, mentre la premiazione è prevista per ottobre 2009. Tutti i dettagli sulla manifestazione sono disponibili al sito
www.autoridascoprire.it.
Facciamo ora una breve retrospettiva e vediamo i vincitori delle precedenti edizioni.
L’edizione del 2005
Per la sezione narrativa: primo premio al
bolzanino Sandro Ottoni con l’opera “Un anno
alle Semirurali”; secondo classificato il trentino
Andrea Selva con “Himmelhof ”; terzo il meranese Marco Aliprandini con “Progetto pilota 226”.
Nella sezione saggistica: non è stato assegnato
alcun premio, poiché nessuna delle opere è stata ritenuta idonea per la pubblicazione.
L’edizione del 2002
Per la sezione narrativa: al primo posto “Similaun e Juanita. Il mistero delle mummie rubate” del bolzanino Paolo Cagnan, al secondo posto “Sirene alpine” di Andrea Tonolo di Roma;
al terzo posto “Oggetto enigmatico” di Marco
Aliprandini di Merano. Per quanto riguarda la
saggistica, la giuria non ha ritenuto idonea per
il primo premio alcuna opera e si è limitata ad
assegnare solo il secondo premio a “Laurin” di
Michéle Bazzanella di Egna (BZ).
L’edizione del 2000
La vittoria è andata ai due autori bolzanini
Paolo Carnevale e Paolo Cagnan, rispettivamente nelle sezioni di narrativa e di saggistica,
con le opere “Indagini e raffreddori di Manni
Franzensfeste” e “Trov@te il pilota Wisner”.
Per la narrativa si sono classificati al secondo
posto Alessandra De Lucia di Padova, con il
romanzo giallo “Un nome per Alois”, e al terzo
posto Stefano Stefanel di Pagnacco (UD), con il
romanzo breve “Escursione occasionale”.
Nella sezione saggistica non sono stati assegnati altri premi poiché, secondo il parere della
giuria, le opere, pur rispondendo ai requisiti richiesti dal bando di concorso e cioè la scientificità dello studio e l’attinenza con l’Alto Adige
nei suoi aspetti culturali, lasciavano troppo trasparire l’origine di tesi di laurea non sufficientemente o adeguatamente rielaborata.
Michela Sicilia
113
Scripta manent 08
Prossimamente
Autunno
Guida per ragazzi Alto Adige storia e storie
La guida si rivolge ai giovani “viaggiatori” ed è strutturata in itinerari che tengono particolarmente
conto sia degli interessi dei ragazzi che della loro mobilità spesso legata ai mezzi di trasporto. Lo scopo è
quello di offrire degli itinerari originali ed inediti utilizzando come filo personaggi noti e meno noti, la cui
storia ha lasciato una traccia nella storia.
Volume “Andreas 4ever”
Nell’ambito delle celebrazioni in memoria di Andreas Hofer sarà realizzato un volume che ripercorrerà la
storia della sua vita e le vicende storiche che lo hanno reso un personaggio così significativo per i sudtirolesi
di lingua tedesca.
114
1-4 ottobre 2009
Time-Code. Percorso letterario sul tema tempo-spazio
Nel primo fine settimana di ottobre si terrà a Bolzano la seconda edizione di Time Code. Tutti i quartieri
bolzanini saranno attivati con manifestazioni a carattere artistico e culturale. Oltrisarco si concentrerà sulla
“letteratura”. Il quartiere sarà esplorato attraverso lo sguardo di sei autori che, attraverso alcune storie
personali, tracceranno un quadro sulla vita e sulle scansioni temporali del quartiere.
23 ottbobre 2009
Premiazione vincitori di “autori da scoprire – ambientazione Alto Adige”
Nell’ultimo fine settimana di ottobre, presso il Centro Trevi, saranno premiate alla presenza di autori ed
editori le opere vincitrici del premio “Autori da scoprire – ambientazione alto adige”.
Iniziative del settore
biblioteche
115
Bibliotecari e Biblioteche
Le nuove frontiere della formazione
Nell’ambito delle attività di formazione e
aggiornamento per i bibliotecari della nostra
provincia il Settore competente ha progettato,
pianificato e realizzato alcuni percorsi articolati in seminari, viaggi di studio, corsi specifici e
di base.
Le proposte indirizzate ai docenti che si occupano della biblioteca scolastica nelle rispettive strutture di riferimento, approvate dalla
Sovrintendenza scolastica nel quadro più ampio del Piano Provinciale di aggiornamento del
personale della scuola, sono state articolate in
seminari centrati sulle seguenti tematiche:
• Apprendere in biblioteca: la ricerca dell’informazione nel processo formativo dell’allievo, relatore: Mario Priore
• Raccontare la scienza per raccontare il mondo, relatore: Romano Camassi
• Esiste davvero la letteratura per giovani
adulti? relatore: Marco Pellati
Gli argomenti affrontati hanno tentato di
Partecipanti del corso “Bibliotecari e biblioteche: le
nuove frontiere della formazione”
aprire una finestra sul modello di una biblioteca scolastica nuova, per gettare luce sulle sue
funzioni e sulle sue potenzialità educative. In
sostanza è stato utile riflettere sul ruolo di una
biblioteca scolastica, sul perché è necessario
che ci sia e su come investire nella stessa per
arrivare a capire perché sia importante l’attività di documentazione nel contesto comunicativo della scuola.
Scripta manent 08
116
La produzione editoriale in ambito scientifico nonché le iniziative sviluppatesi a livello nazionale in tale ambito hanno attirato l’attenzione su una tematica dal ruolo spesso marginale,
aprendo la strada verso una sfera che merita
sicuramente ulteriori approfondimenti futuri.
Gli insegnanti, che hanno frequentato il
corso sulla letteratura per giovani adulti, hanno analizzato la lettura nei suoi diversi aspetti, con particolare riferimento ai ragazzi. In via
prioritaria è importante capire che cosa è un libro per questa fascia d’età, che tipo di struttura narrativa esso propone, ossia vedere come
è scritto, osservare le sue caratteristiche che
devono essere riconoscibili. In secondo luogo
è necessario analizzare l’offerta dell’editoria
italiana che negli ultimi anni sta recuperando
terreno in questo settore spesso dimenticato dei giovani adulti con l’uscita di tantissime
proposte. A tale riguardo il relatore ha presentato alcune bibliografie tematiche concernenti
la sfera del realismo, dell’attualità, dei mondi
alternativi e dell’horror, evidenziando il vantaggio dei generi letterari che propongono dei
meccanismi conosciuti.
Per i bibliotecari dei servizi di pubblica lettura le occasioni di aggiornamento sono sta-
te le più diverse rispetto ai contenuti trattati.
A sostegno del progetto “Bookstart. I bebé
amano i libri” promosso dal Servizio Famiglia
in collaborazione con gli Uffici per le biblioteche italiane e tedesche, che intende promuovere la lettura in età precoce quale strumento
educativo capace di incentivare lo sviluppo
del linguaggio, della comunicazione e quindi
la crescita del bambino favorendo le relazioni
di affettività con i genitori, sono stati organizzati tre seminari. Gli operatori hanno ottenuto
suggerimenti concreti su quali libri acquistare
per i bebè, come pianificare e organizzare i cosiddetti angoli morbidi nelle biblioteche, come
sensibilizzare i genitori e quali attività di promozione pianificare. Allo scopo di incentivare
la crescita delle collezioni librarie il Settore Biblioteche ha inoltre provveduto alla fornitura di
pacchetti di novità per i più piccoli alle biblioteche pubbliche interessate. La public library
rappresenta infatti un servizio che vive nella
comunità di riferimento e per questo si rivolge a tutte le fasce di età della popolazione. Il
progetto Bookstart ha certamente richiamato
l’interesse dei bibliotecari su un target di utenti spesso dimenticato o comunque trascurato
nelle nostre biblioteche.
Biblioteca San Giorgio di Pistoia
Nel 2008 il Settore Biblioteche ha inoltre
progettato in collaborazione con l’AIB, Associazione Italiana Biblioteche, Sezione Trentino
– Alto Adige, delegazione provinciale di Bolzano, due viaggi di studio, due seminari e un
corso di formazione di base, sostenendone la
realizzazione.
A Bologna è stata visitata come di consueto la Fiera internazionale del libro per ragazzi,
mentre a Firenze e Pistoia gli operatori hanno
potuto conoscere la biblioteca di scienze sociali dell’Università degli Studi di Firenze e la
biblioteca San Giorgio di Pistoia, recentemente
inaugurata in una sede nuova.
Iniziative del settore biblioteche
Il viaggio di studio rappresenta un momento di istruzione che mette il discente, in questo caso il bibliotecario, in stretta relazione
con colleghi e strutture di altre realtà a livello
nazionale, stimolando un confronto esperienziale, dal quale possono scaturire riflessioni e
suggerimenti per migliorare il proprio lavoro.
I seminari proposti nel primo semestre
2008 hanno riguardato le seguenti tematiche
di forte attualità:
• La comunicazione nel web 2.0 e il suo uso
istituzionale in biblioteche di piccole e medie dimensioni, relatore: Enrico Rossi.
• Diritto d’autore e copyright, relatrice: Antonella De Robbio.
Spesso in biblioteca la legge sul diritto d’autore viene applicata in modo approssimativo in
quanto materia poco conosciuta dagli addetti
ai lavori e pertanto è stato opportuno proporre
tale aggiornamento di grande interesse e utilità.
Nell’autunno 2008 è stato avviato il percorso formativo di base “Bibliotecari e biblioteche: le nuove frontiere della formazione”,
articolato in 200 ore di lezione frontale, 30 ore
di stage e 10 ore destinate alla presentazione
dei relativi elaborati. Il corso intende fornire
le conoscenze fondamentali e le competenze
necessarie sia allo svolgimento delle attività
biblioteconomiche (acquisizione, catalogazione, reference, prestito,…) che alla gestione ed
al monitoraggio dei servizi di biblioteca, con
particolare attenzione all’uso delle nuove tecnologie informatiche e digitali, nonché al quadro di riferimento legislativo e organizzativo
del sistema bibliotecario altoatesino.
I moduli realizzati hanno riguardato le
seguenti tematiche: la comunicazione e gestione dei conflitti nei gruppi di lavoro e nelle biblioteche, le possibilità di finanziamento
delle biblioteche pubbliche, la misurazione e
valutazione dei servizi, la gestione delle raccolte ed infine la promozione dei servizi con
riferimento alle varie strategie di marketing.
Patrizia Caleffi
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Scripta manent 08
Il futuro della lettura
e della biblioteca
118
Per festeggiare i 25 anni della
legge provinciale che disciplina il
sistema dell’educazione permanente e delle biblioteche in Alto
Adige, l’ufficio provinciale competente ha organizzato il 7 novembre 2008 a Bressanone il Convegno “Aprire le porte alla lettura e
all’apprendimento”. L’iniziativa
ha coinvolto sia gli operatori e i
responsabili delle agenzie educative e delle biblioteche che i referenti politici di questi due ambiti
culturali, offrendo diversi momenti di confronto e di riflessione su
tematiche di grande attualità.
Convegno “Aprire le porte” – Bressanone, novembre 2008
Il Convegno si è articolato in diversi momenti: durante la mattinata i lavori hanno interessato un gruppo ristretto di operatori, nel pomeriggio sono intervenuti due relatori di fama
nazionale in plenaria ed hanno avuto luogo dei
workshop ed infine a seguire una festa conclusiva per celebrare degnamente l’evento.
Nel panorama futuro del sistema bibliotecario altoatesino i partecipanti hanno condiviso l’immagine di una biblioteca pubblica
paragonata ad un grande centro commerciale,
quindi un luogo accessibile a tutti, amichevole e piacevole, accattivante perché si possono
incontrare altre persone. Alla base vi è certamente il concetto di un servizio pubblico progettato come spazio gratuito con una funzione
fortemente aggregativa e sociale, dove la lettura e l’informazione sarà un diritto per tutti i
cittadini.
Questa visione della public library rimanda anche all’idea di una biblioteca scolastica
posta nel cuore, ossia al centro della scuola,
capace di svolgere appieno le sue funzioni di
“motore della ricerca didattica, centro di risorse educative e multimediali” per contribuire al
processo di formazione dell’allievo.
In tale contesto proprio per garantire la qualità dei servizi è necessario puntare da una parte
sulla qualificazione e aggiornamento dei bibliotecari con percorsi formativi specifici a livello universitario e dall’altra rafforzare il lavoro della rete,
del sistema, tramite l’elaborazione di linee guida.
Purtroppo Luca Ferrieri, direttore dei Servizi
Culturali e bibliotecari del Comune di Cologno
Monzese e primo relatore in programma, non ha
potuto partecipare al convegno per ragioni di
salute, anche se ha garantito la sua disponibilità ad intervenire in collegamento skype.
Iniziative del settore biblioteche
Nell’odierna società della mutazione Luca
Ferrieri si è interrogato sul destino del libro,
delle biblioteche e della lettura nel tentativo
di affermare i diritti che sono alla base del loro
sviluppo futuro.
“Il libro è l’oggetto tecnologicamente più
avanzato che gli uomini abbiano saputo inventare per leggere... Per questo è sopravvissuto in
buona salute più di duemila anni”, afferma Ferrieri e ribadisce che “i nuovi strumenti che dovessero subentrare al libro cartaceo dovranno
essere in grado di non disperdere quelle caratteristiche di libertà, ospitalità, amichevolezza,
sensualità e interattività che hanno fatto la fortuna del libro nei suoi millenni di storia.”
La prospettiva invece di una progressiva
estinzione delle biblioteche viene confutata
dall’esperto citando il fenomeno della disintermediazione delle nuove tecnologie della conoscenza. Infatti lo sviluppo dei nuovi media e
di Internet richiede una maggiore mediazione
della biblioteca, che ha accumulato delle competenze da utilizzare e trasmettere.
Pensando infine alla profezia sull’estinzione della duplice funzione della biblioteca come
macchina alfabetizzatrice nel suo ruolo di public
library, biblioteca per tutti, e sul piano strettamente bibliografico come concentrato di testi,
l’autore riesce ad allontanare tale pericolo con
alcune interessanti riflessioni. Infatti lo sviluppo crescente delle nuove tecnologie e dei nuovi
linguaggi ha aumentato il cosiddetto digital divide, ossia il divario tra coloro che ne conoscono a fondo le potenzialità e quelli che ne fanno
un uso superficiale e banale. Tale incapacità di
padroneggiare i linguaggi e i saperi del mondo
rappresenta una condizione di analfabetismo
che persiste anche nei paesi più avanzati.
Ci sono poi altri fattori che possono apparentemente condurre alla presunta fine delle
biblioteche, come per esempio la diminuzione
dei fondi pubblici destinati ai servizi; fenomeni
di outsourcing (esternalizzazione delle risorse
umane) per i servizi bibliotecari; l’avvento di
manager esterni al mondo delle biblioteche; la
tendenza verso una biblioteca polivalente, quale
sorta di incrocio tra un market e un call center.
Nella relazione di Ferrieri si legge inoltre
che “la trasformazione in atto del libro e della biblioteca induce ad esaminare la fine della
lettura nella sua specificità. I nuovi media sostituiscono alla lettura lineare e sequenziale
quella ipertestuale, che richiede delle competenze specifiche rispetto a quelle tradizionali.
La lettura che si pratica sul web segue canoni
diversi da quelli finora conosciuti, ossia il testo su internet si presenta come un testo detestualizzato, sbalzato dal podio, che assume
molti dei connotati tipici dell’oralità che porta
ad una riconsiderazione del ruolo e della funzione dell’autore. In sostanza la mutazione della lettura è profonda per cui non bisogna evidenziare solo i punti di perdita ma anche quelli
di possibili guadagno.”
Ad esempio le pratiche di lettura potrebbero essere sempre meno legate ad un luogo
o ad uno spazio privilegiato, adattandosi a
forme di migrazione. La lettura multimediale
ha inoltre bisogno di un contorno auditivo e
tattile e di competenze più ricche relative a
queste sfere, oltre a consentire un accesso
meno discriminante per le persone non vedenti e ipovedenti. Tuttavia anche questa mutazione non ci parla in realtà di una fine della
lettura ma di una sua profonda metamorfosi.
La lettura si svilupperà in forma ibrida. Vi sarà
la convivenza di diverse pratiche di lettura
che sono consapevolmente intrecciate l’una
nell’altra, come quando capita di leggere cinematograficamente un romanzo o di apprezzare un’opera sapendo che è un segmento in
una catena multimediale che è fatta di libro,
film, spot, colonna sonora, ecc..
119
Scripta manent 08
La lettura ibrida, oltre alla capacità di decodificare nuovi linguaggi, possiede livelli di sopravvivenza in ambienti ostili. I fenomeni come
il fattore google, lo zapping possono essere segnali di una nuova competenza nel diversificare
l’attenzione, che potrebbe definirsi come “leggere multitasking.”
Per finire, egli afferma che il movimento inteso come presidio della mutazione come nemico dell’immobilità è caratteristica peculiare
della biblioteca e anche la migliore garanzia
contro ogni minaccia di estinzione.
A conclusione del Convegno è emerso dai
questionari distribuiti che i partecipanti apprezzano particolarmente questo tipo di iniziativa, non solo per gli stimoli che se ne possono
trarre e per le tematiche trattate, ma anche per
la possibilità di incontrare altri colleghi del settore e per scambiarsi reciprocamente le proprie
esperienze in un contesto rilassante.
Patrizia Caleffi
120
Iniziative del settore biblioteche
121
La rete delle biblioteche
al servizio dei cittadini
Per concorrere allo sviluppo di una biblioteca pubblica quale istituzione che garantisce
per vocazione l’accesso libero e senza limitazioni alla conoscenza, al pensiero, alla cultura e all’informazione nonché tenendo conto
dell’innovazione tecnologica a livello nazionale
e internazionale, la Ripartizione Cultura italiana, Settore Biblioteche, ha dato avvio all’inizio
del 2005, dopo una fase di sperimentazione e
valutazione sia tecnica che biblioteconomica,
ad un progetto di cooperazione informatica del
sistema bibliotecario altoatesino.
La centralità della Provincia quale ente che
contribuisce in maniera sostanziale tramite il
principio di sussidiarietà all’attività e al funzionamento dei servizi bibliotecari pubblici e
scolastici del territorio intende con tale progetto porre le basi e tracciare le linee di sviluppo
futuro del sistema in sintonia con le direttive
dell’IFLA Unesco, tenendo conto delle peculiarità del contesto locale e nazionale.
La prima fase operativa del progetto che
può considerarsi conclusa ha riguardato la
fornitura a tutte le biblioteche interessate del
software Aleph 500, ampiamente diffuso in 75
paesi del mondo distribuiti nei 6 continenti, tramite un collegamento in rete ad un server unico
gestito da Informatica Alto Adige. Attualmente
Scripta manent 08
122
i poli collegati al database centrale sono 59,
che corrispondono fisicamente a n. 22 biblioteche scolastiche e n. 20 biblioteche pubbliche.
Attualmente il software Aleph 500 è stato caricato su n. 100 PC distribuiti nelle varie biblioteche del sistema e ad esso si collegano circa
120 utenti bibliotecari tramite un accreditamento personale con password dedicata. Oltre
alla creazione dell’ambiente hardware idoneo
ad accogliere il nuovo programma di automazione, l’attività si è concentrata sulla configurazione dell’interfaccia dello stesso sia ad uso
del bibliotecario sia dell’utente finale. Infatti la
scelta del software ha tenuto conto della sua
ampia flessibilità che ha permesso di adeguarlo alla complessa realtà biblioteconomica locale nel rispetto delle diverse culture presenti
nella nostra provincia. Inoltre si tratta di uno
strumento informatico oggetto di continui aggiornamenti da parte della ditta produttrice,
che ne rilascia almeno 4 nell’arco di un anno
solare. La manutenzione del software richiede
un’attenzione particolare sia dal punto di vista
strettamente professionale che sistemistico e
rappresenta il punto di forza del progetto che
si pone costantemente al passo con gli sviluppi
imposti dalla tecnologia informatica. Nel 2008
vi è stato un passaggio di versione dalla 16
alla 18 in concomitanza con un’operazione di
miglioramento qualitativo dei dati bibliografici
presenti nel catalogo collettivo per eliminare
sovrapposizioni e doppioni di record.
La seconda fase del progetto ha comportato lo studio analitico e la mappatura dei dati
inseriti nel vecchio programma di automazione Libro 7, al fine di un loro travaso nel nuovo software. Tale studio ha ottenuto i risultati
auspicati nell’ottica di un recupero di tutte le
componenti bibliografiche e sulla base di tale
procedura sono state travasate 20 biblioteche
tra pubbliche e scolastiche. In questo modo
è nato il catalogo collettivo BIS, che è andato
progressivamente implementandosi con attività di recupero del pregresso messe in atto da
tutte le biblioteche del sistema. Inserire i dati
in rete richiede sicuramente molte energie e
molto tempo: per far fronte a questa necessità
si è valutata la possibilità di travasare altre due
realtà scolastiche, avviando inoltre attività di
sostegno catalografico del pregresso.
La presenza di un database catalografico
collettivo presenta l’indubbio vantaggio di risparmiare tempi e costi sul trattamento dei documenti, che vengono inseriti una sola volta e
diventano in tempo reale patrimonio di tutte le
biblioteche partecipanti. Il catalogo BIS è direttamente accessibile da una postazione locale
oppure in remoto via Internet tramite un’interfaccia che si chiama OPAC, catalogo in linea accessibile pubblicamente.
I vantaggi dell’OPAC sono i seguenti:
1. Esso è consultabile da qualsiasi PC connesso alla rete in tutto il mondo senza bisogno
di recarsi fisicamente in biblioteca;
2. si tratta di uno strumento che permette
di cercare gli stessi libri in molte biblioteche in
tempo breve e anche contemporaneamente.
A tutt’oggi nel catalogo BIS sono disponibili 408.000 documenti che corrispondono a
circa 290.000 titoli. Raffrontando le indicazioni
dell’IFLA che parlano di 1,5/ 2,5 libri per abitante, con i dati sopra riportati e la consistenza
della popolazione in lingua italiana, ca. 122.000
abitanti, è possibile affermare che le nostre
raccolte in quanto a dimensioni sono a norma.
Per quanto concerne l’incremento annuale delle stesse, il servizio di catalogazione centralizzata delle novità garantisce l’immissione nel
database di circa 16.000 titoli nuovi e quindi il
tasso si attesta su un 8% annuo che dovrebbe salire a norma fino ad un 10%. La gestione
degli acquisti in modalità di cooperazione per
Iniziative del settore biblioteche
uno sviluppo coordinato delle raccolte a livello di sistema dovrebbe garantire una maggiore
qualità delle raccolte, che tuttavia dovrebbero
essere sottoposte regolarmente ad operazioni
di scarto. Su questo fronte dovranno concentrarsi le future iniziative dell’ufficio competente. Il software Aleph 500 viene inoltre utilizzato
dalla Biblioteca Civica di Bolzano che gestisce
una rete di 11 servizi per un totale di 150.000
record e 195.000 copie, nonché dalla Biblioteca
provinciale italiana Claudia Augusta che dispone di circa 28.000 documenti.
La terza fase del progetto ha visto la creazione di una banca dati utenti condivisa: l’iscrizione alla biblioteca avviene una volta sola
sulla base del tesserino di codice fiscale e automaticamente l’utente risulta iscritto a tutte
le biblioteche del sistema. L’utente può quindi
consultare tramite l’OPAC tutto il catalogo in
linea per trovare in tempo reale il documento
desiderato e localizzarne la collocazione, può
inoltre verificare se lo stesso è disponibile e
prenotarlo.
ai bibliotecari per consentire la funzionalità anche di questi servizi all’interno del sistema.
Prendendo come riferimento il 2008 si può
dire con dati statistici alla mano che sono stati effettuati circa 317.000 tra prestiti, restituzioni e rinnovi. La circolazione dei documenti ha interessato
globalmente il 77% circa del patrimonio del BIS.
La quarta fase del progetto ha visto l’attivazione del self check in una realtà pilota tramite
la relativa predisposizione dell’ambiente informatico e l’ottimizzazione delle attività di prestito e restituzione dei documenti librari.
La quinta e ultima fase del progetto riguarderà l’utilizzo di funzionalità nuove integrate
nel software ma non ancora implementate,
come per esempio il modulo ARC che consente
l’elaborazione di numerose statistiche, il servizio di SMS library, l’utilizzo del modulo SBN per
partecipare al Servizio Bibliotecario Nazionale
nonché del gateway Z3950 che consente di interrogare altre banche dati a livello nazionale e
internazionale per scaricare dati conformi allo
standard 2709.
La banca dati contiene complessivamente
circa 35.000 utenti di cui sono risultati attivi
circa 17.000 nel 2008. Per utente attivo si intende colui che ha svolto una qualsiasi attività
di prestito e/o restituzione nel 2008.
In fase già di test operativo previo collaudo è il modulo ARC quale strumento che verrà
utilizzato dalle biblioteche maggiori per stilare
report di vario tipo.
Alcune biblioteche speciali e scolastiche
che non sono state investite dal travaso dei
dati bibliografici hanno dato avvio al recupero
del pregresso tramite il recupero di record già
presenti nel catalogo collettivo. Tale attività ha
ostacolato l’inserimento dei dati relativi agli
utenti e impedito l’avvio a regime della gestione del servizio con il nuovo software. Nel 2009
verrà data priorità ad un progetto di sostegno
Dal punto di vista operativo il progetto richiede una costante e onerosa attività di coordinamento sul territorio sia in ambito biblioteconomico che tecnico-informatico.
Ciò nonostante è possibile affermare che
alla luce dei risultati ottenuti i servizi agli utenti hanno sicuramente aumentato il loro livello
qualitativo a testimonianza del fatto che la
strada è stata tracciata.
Patrizia Caleffi
123
Scripta manent 08
Pagine per un pensiero nuovo
124
La promozione della lettura e la diffusione
del libro sono da sempre al centro delle attività
dalla Ripartizione Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano e l’iniziativa “Percorsi
di lettura”, avviata nel 1998,
è un’espressione di questa
competenza.
Il numero 2008 del notiziario bibliografico portava il
titolo “Pagine per un pensiero nuovo. Educare alla sostenibilità”.
Suggerimenti di lettura
che hanno in comune il tema
dell’educazione alla sostenibilità, presentato però da
diversi punti di vista: una
visione al femminile con i libri suggeriti dalla Biblioteca
della Donna, multiculturale
con quelli della Biblioteca
Culture del mondo, oppure
strettamente ambientalista con quelli della Eco-Library; una visione sociale con i libri suggeriti dalla Biblioteca Handicap per
educare all’altruismo, oppure culturale e
storica con quelli della Biblioteca Archeoart; libri destinati ai lettori più giovani con
le proposte della Biblioteca Sandro Amadori, oppure libri destinati ai lettori più raffinati,
per capire come anche l’arte possa esprimersi a favore dell’ambiente con le proposte della Biblioteca di Museion; libri che affrontano
il tema da un punto di vista epistemologico e
che analizzano i limiti della scienza per la biblioteca San Girolamo e libri che sostengono il
ruolo della didattica e che prospettano nuove
metodologie educative per la biblioteca della
Formazione professionale. E poi ci sono anche i
film selezionati dal Centro Audiovisivi ed il materiale multimediale per l’apprendimento delle
lingue proposto dal Centro Multilingue.
Tanti spunti di riflessione, tanti tasselli per
far capire cosa vuole dire sostenibilità o sviluppo sostenibile,
tante occasioni per un approccio
culturale diverso e per far proprio un altro modo di pensare,
di vivere, di consumare, lontano
dal modello di crescita illimitata,
vicino al benessere degli esseri
umani.
La lettura aumenta, sicuramente, la nostra capacità di ampliare gli
orizzonti, ci offre la
possibilità di immaginare altri scenari, un
altro futuro. Ci rende
più aperti, consapevoli delle nostre scelte e responsabili del
nostro agire. E sicuramente i libri, la letteratura giocano un
ruolo importante per
farci stare bene e donarci un po’ di felicità.
“…Ciascuno a modo suo ha un’anima speciale, piccola, grande, da viaggio o da poltrona,
da metrò o da letto matrimoniale, ma sempre
un’anima bella, fatta di parole, di pensiero, di
descrizioni di cose e persone, quindi poetica e
viva. Leggere è vivere, magari attraverso gli occhi di un altro, il Signor Autore. In questo modo
si esce per un poco fuori da sé, dimenticando i
problemi e gli assilli mondani per calarsi in un
altrove sovente straniero e sconosciuto.
Iniziative del settore biblioteche
E questo “altrove” miracolosamente calma
e lenisce. Sì, avete letto bene, ma nel vostro
cuore di lettori lo avete sempre saputo: il libro
guarisce.” Da “Libroterapia” di Miro Silvera
In aprile, come ogni anno, patrocinata
dall’UNESCO, si è celebrata in tutto il mondo, la
giornata mondiale del libro, per rendere omaggio al libro come potente strumento di diffusione e conservazione della cultura, di educazione
e confronto. Il 2008, proclamato dalle Nazioni
Unite Anno internazionale del Pianeta Terra, si
è imposto sotto il segno di un’attenzione particolare verso il pianeta che tutti ci ospita e del
quale non sempre conosciamo e rispettiamo
potenzialità e limiti. “Leggi il tuo pianeta” è
quindi stato l’invito rivolto dalla Commissione
Nazionale italiana alle biblioteche, alle istituzioni e alle scuole. La presentazione del percorso di lettura “Pagine per un pensiero nuovo.
Educare alla sostenibilità”, avvenuta agli inizi di
maggio nell’ambito della festa Gea, ha voluto
perseguire questo obiettivo. Celebrare il libro, e
la lettura, insostituibili mezzi per risvegliare le
coscienze, ma anche l’attività delle biblioteche,
moderne “piazze” dove incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi informazioni, chiese laiche per la
diffusione del sapere e della cultura e luoghi
dove far crescere l’idea di un pensiero nuovo
per un futuro sostenibile.
La biblioteca è essa stessa luogo che risponde alle caratteristiche della sostenibilità;
luogo di uguaglianza: la saggezza scritta del
mondo alla portata di mano di chiunque disponga solo di una tessera; luogo di economia:
il cittadino, prendendo in prestito libri invece
di comprarli, risparmia; luogo di ecologia: un
libro dato in prestito dieci volte riduce il consumo di carta di un fattore dieci.
Tra i libri suggeriti dal notiziario bibliografico, ce ne sono alcuni che hanno una particolare attinenza con la pratica del viaggiare: si
può viaggiare con ritmi più umani – “Di buon
passo” di Andrea Bocconi -, o addirittura senza muoversi di casa – “Viaggiare e non partire”
sempre di Andrea Bocconi – e riscoprendo anche il potere della fantasia che è in ognuno di
noi – “Il racconto dell’isola sconosciuta” di Josè
Saramago. Ci sono i viaggi delle donne, dall’antichità al Novecento, viaggi fra la necessità e la
fuga, come la sola risorsa possibile per modificare la propria esistenza – “Altrove” a cura di
Dinora Corsi. Oppure una “Guida alle vacanze
nella natura” di Micaela Solinas, che fornisce
indirizzi di associazioni che organizzano il turismo cosiddetto “verde” e un romanzo di Gioconda Belli che ci conduce in un luogo dove la
vita non è stata ancora contagiata dalla modernità, “Waslala”.
Leggere è, in ogni caso, un viaggio avventuroso e magico, un’esplorazione di emozioni
e ricordi, un’evasione intelligente ed educativa
che ognuno di noi dovrebbe intraprendere.
Alessandra Sorsoli
125
Scripta manent 08
Appuntamenti in biblioteca
Il settore biblioteche dell’Ufficio Educazione permanente ha avviato una proficua collaborazione con altri uffici della Ripartizione,
sollecitando l’utilizzo delle sale di lettura del
territorio per la promozione e la presentazione
di attività da essi curate.
126
Nella primavera 2008, le biblioteche Don
Bosco di Laives, Endidae di Egna e civica di Vipiteno hanno proposto ai loro utenti “Leggere
l’arte contemporanea”, un’iniziativa organizzata dall’Ufficio Cultura nell’ambito di “Aspettando Manifesta” e curata da Denis Isaia. Lo spunto per riflettere sulle tematiche dell’arte dei
nostri giorni è stato offerto dai due volumi “Ma
questo è un quadro?“ di Angela Vattese e “Lo
potevo fare anch’io” di Francesco Bonami che,
a conclusione di ogni serata, sono stati donati
a tutti i presenti. Il critico d’arte Denis Isaia ha
illustrato lo scenario in cui opera l’artista oggi:
le grandi esposizioni internazionali, le leggi del
mercato, la ricerca di nuovi linguaggi e forme
espressive. Durante gli incontri si è sempre acceso un vivace dibattito, tante domande, provo-
Incontri in biblioteca con Beppe Mora e Paolo Barchetti
cazioni che hanno messo in luce l’interesse per
la tematica e che hanno deputato le biblioteche
a luogo di vivaci confronti intellettuali.
In autunno, invece, il settore biblioteche, in
quanto competente in materia di promozione
alla lettura e responsabile per il coordinamento
delle attività delle biblioteche, si è reso volentieri disponibile nel dare il proprio contributo
alla bella iniziativa “Cantiere delle parole”, curata dall’Ufficio Servizio giovani della Ripartizione in collaborazione con ARCI Ragazzi e che
ha proposto l’incontro con sei giovani autori
emergenti.
Paolo Giordano, Marco Mancassola, Giulia
Fazzi, Andrea Bajani, Caterina Bonvicini e Niccolò Ammaniti sono stati gli scrittori che hanno costruito il percorso che, partito dal Centro
Trevi, è passato per la Biblioteca Civica di Bolzano, per la Biblioteca Ortles, per la Biblioteca
Oltrisarco e la Biblioteca Don Bosco di Laives
ed infine si è concluso all’auditorium Lucio Battisti della Formazione professionale in lingua
italiana. L’assiduità con cui il pubblico ha preso
parte al percorso è stata premiata con l’omaggio dei sei volumi degli autori invitati.
Tanti sono stati i partecipanti che hanno
seguito con interesse i diversi interventi e che
hanno, in questo modo, potuto conoscere diversi modi di approccio al lavoro di scrittore, ma
anche aspetti umani, intimi, ironici di personalità letterarie profondamente differenti. Questo
grazie anche all’elegante, calibrata conduzione
di Vincent Raynaud, editor della francese Gallimard, che ha saputo rendere vivace e appassionante il racconto di ogni scrittore. Proprio
come le pagine dei loro libri, che ben trenta fedelissimi partecipanti potranno per sempre custodire sugli scaffali della propria libreria, per-
Iniziative del settore biblioteche
ché, come scrisse Cicerone “Una stanza senza
libri è come un corpo senz’anima”!
Le biblioteche pubbliche di Salorno, Silandro e Dobbiaco e la biblioteca civica di Brunico,
hanno invece raccolto la proposta di promuovere la lettura, attraverso un testo scritto per
i bambini da due autori locali, Beppe Mora e
Paolo Barchetti. L’antologia di racconti “Fiori di
Roccia” ha come protagonisti i bambini, gli elementi naturali, il piacere dell’avventura.
La voce dei due autori ha condotto bambini e ragazzi in un mondo magico, fatto di cose
semplici che ormai sembrano dimenticate. Tante sono state le domande dei più piccoli sul
come nascono le storie, sul come si trasformano in libri, sul come e perché si diventa scrittori.
Segno che la letteratura esercita sui più
giovani una forte attrattiva e che le belle fiabe,
la fantasia e l’immaginazione sono ancora oggi
mezzi espressivi efficaci, per capire le proprie
emozioni e acquistare fiducia in se stessi.
Alessandra Sorsoli
127
Scripta manent 08
Acquisti coordinati
Sviluppo cooperazione
128
Le attività relative agli acquisti coordinati sono state
avviate nel 2003 e nel corso
di questi anni sono divenute
una modalità di lavoro necessaria per sviluppare in
maniera coordinata le collezioni.
Gli operatori del settore
hanno maturato la consapevolezza che le biblioteche
non hanno senso di esistere se non in una struttura di
cooperazione, i cui obiettivi
sono l’integrazione dei servizi al cittadino.
Il raccordo tra biblioteche di diversa tipologia si realizza attraverso strumenti precisi quali
l’acquisto coordinato, il catalogo unico e il prestito interbibliotecario.
Gli acquisti coordinati assumono un aspetto fondamentale nella guida alla crescita delle
raccolte e delle offerte all’utente. Attraverso
essi si realizza un’economia di scala, un riequilibrio delle raccolte e una copertura sempre più
ampia delle proposte culturali e informative
dell’editoria libraria e multimediale.
Nel corso del 2008, la ditta Leggere di Bergamo, durante i 7 incontri programmati, ha
presentato 1.846 titoli relativi alle più recenti
pubblicazioni di saggistica per adulti, narrativa
di qualità nonché divulgazione per bambini e
ragazzi su supporto cartaceo e multimediale.
Le biblioteche del sistema Bis hanno effettuato una spesa complessiva pari a 80.920,00
Euro, per un totale di 10.132 nuove acquisi-
zioni. Sono state 33 le biblioteche pubbliche
e scolastiche che hanno preso parte con assiduità agli incontri di aggiornamento editoriale,
nonché acquisti coordinati, a conferma dell’impegno degli operatori nel voler dare struttura e
contenuti al sistema bibliotecario locale. A prescindere dagli acquisti, gli incontri diventano,
comunque, una preziosa occasione di confronto, di scambio di informazioni su come gestire
al meglio le raccolte.
Per rendere quanto mai funzionale questa
attività alle esigenze dell’utente che deve poter
reperire i documenti nel più breve tempo possibile, è stato dato impulso al servizio di catalogazione centralizzata.
Libri e media acquistati in sede di incontro
vengono trattenuti in Ufficio e immediatamente catalogati dalla Cooperativa Librilib(e)ri, resi
accessibili nel catalogo collettivo Bis e infine
consegnati alle biblioteche tramite una costan-
Iniziative del settore biblioteche
te e per quanto possibile puntuale attività di
distribuzione.
Cooperare, dunque, significa individuare
il proprio ruolo, avere il proprio progetto culturale, ma anche mettere in circolazione tutte
le risorse attraverso il catalogo collettivo ed il
prestito interbibliotecario che per ora mantiene forme non ancora del tutto strutturate tra le
biblioteche della provincia.
Valorizzando le specificità e le ricchezze dei
singoli, viene così sviluppata la grande biblioteca virtuale rappresentata dal Sistema e la
possibilità dell’accesso, per i cittadini, in ogni
punto, a servizi di qualità e livello difficilmente
raggiungibili singolarmente.
Il manifesto UNESCO sulle biblioteche pubbliche dichiara: “La biblioteca pubblica è il centro informativo locale che rende prontamente
disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione”. Se l’informazione è
un diritto, è necessario continuare a lavorare
insieme perché le biblioteche altoatesine siano
il luogo ideale ove, in forma concreta ed efficace, si realizzi il diritto del cittadino in tal modo
proclamato.
Alessandra Sorsoli
Mila Delli Pizzi
Prossimamente
Premi Nobel per la letteratura
Il prossimo autunno, a sostegno di una serie di eventi collaterali nell’ambito del 79° Congresso internazionale della Società Dante Alighieri, verrà pubblicato un fascicolo per illustrare l’opera, la vita, alcune
curiosità ed aneddoti di quegli autori italiani che sono stati insigniti del Premio Nobel e per lasciare un
segno di riconoscimento all’eccellenza italiana nella produzione letteraria.
129
Scripta manent 08
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Cinema
e multimedialità
Blind Husbands
Erich von Stroheim e il cinema nelle Dolomiti
Blind Husbands fu preseninterpretato nel 1918 dal pertato in prima mondiale a Wasonaggio più discusso, il più
shington al Rialto Theatre il 19
amato e il più odiato della stoottobre 1919 e, visto il grande
ria del cinema, ovvero The Man
successo, fu immediatamente
You Loved To Hate (L’Uomo che
prenotato dalla sala più grande
amereste odiare) come recita
di New York, il Capitol Theatre a
lo slogan che la propaganda di
La legge della montagna
Broadway, un cinema da 5300
Hollywood ripeteva in occasioe quella del cinema
posti a sedere, dove veniva
ne del lancio di ogni suo film.
proiettato due volte al giorno.
Un classico triangolo: una
Da quel giorno sono passati
Blind Husbands
coppia
di sposi americani tra90 anni ed è un piacere poterErich von Stroheim e il cinema nelle Dolomiti
scorre le vacanze nelle Dolomiti,
lo rivedere oggi nella versione
a Cortina. Lui, medico e alpinisottotitolata in italiano di una
sta, pensa solo alle scalate. Un ufficiale aucopia destinata alla distribuzione nel mondo
striaco, modesto arrampicatore ma intraprentedesco proveniente dal Museo del Cinema di
dente donnaiolo, approfitta della situazione
Vienna, dove è conservata.
per corteggiare disinvoltamente la moglie. Il
confronto tra i due uomini avviene durante una
Mariti ciechi è il primo film di Erich von
sfida alpinistica. Abbandonato dal più esperto
Stroheim. Ambientato nelle Dolomiti sul
rivale, il seduttore cade in preda al terrore e
Monte Cristallo e a Cortina d’Ampezzo, la
muore. Il marito se la cava con un braccio rotto
“Mecca dei turisti americani” come si legge
e ritrova l’amata. L’unico vero uomo di montanegli intertitoli, ma girato interamente negli
gna è la guida Sepp, discreto e puntuale alleaStudios della Universal a Hollywood e sulle
to del marito.
montagne della California. Scritto, diretto e
Paolo Caneppele
ovvero Erich von Stroheim
inizia la scalata a Hollywood
Erich von Stroheim
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Scripta manent 08
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Blind Husbands fa parte della collezione di
film del periodo muto, che rientra nell’ambito del
Progetto Cinema nelle Dolomiti, promosso dal
Centro Audiovisivi dell’Assessorato provinciale
alla cultura italiana, con l’obiettivo di ricostruire progressivamente la storia del cinema in Alto
Adige a partire dalle sue origini e, parallelamente, di contribuire al recupero, alla valorizzazione e soprattutto alla diffusione del patrimonio
cinematografico legato al territorio, affinché
esso non sia accessibile solo a pochi studiosi ed
esperti del settore, ma anche agli appassionati di
cinema e a tutti gli interessati, tramite la messa a
disposizione di ulteriori strumenti che consentono di approfondire l’argomento, di saperne di più
sul regista, sul film, sugli eventi più significativi
di quel periodo.
Questi strumenti sono, nel caso di Blind Husbands, una pubblicazione su Stroheim e numerose foto di scena, filmati d’epoca e cinegiornali
provenienti dagli archivi del Museo del Cinema di
Vienna, della Cinémathèque Suisse, della Gaumont-Pathé e dell’Istituto Luce, raccolti nei contentuti extra del DVD, tra i quali: immagini di
Stroheim negli anni ’30 a Montecarlo, negli anni
’40 e ’50 in visita a Vienna, al Festival di Cannes,
alla 23a Mostra d’arte cinematografica di Venezia
(1952) insieme alla moglie Denise Vernac; il confronto tra la versione americana e quella tedesca
del film, a cura del Museo del Cinema di Vienna;
alcune sequenze
tratte delle quattro
precedenti
riedizioni di film
del periodo muto
attinenti
l’Alto
Adige che fanno
parte della collezione Cinema nelle Dolomiti, che
comprende 5 film
realizzati nel peStroheim a Venezia
riodo 1911-1926.
Collezione
Cinema nelle Dolomiti
1. Frieda, die Tirolerin
(Frieda, la tirolese, 1911)
Il primo film di fiction ambientato nel Tirolo
storico ancora esistente, di autore sconosciuto. Originale conservato presso il Nederlands
Filmmuseum di Amsterdam
2. Meyer aus Berlin
(Meyer, il berlinese, 1918)
Sceneggiato, diretto e interpretato dal grande Lubitsch, rimusicato per l’occasione con brani di Miles Davis. Originale conservato presso il
Nederlands Filmmuseum di Amsterdam
3. Blind Husbands
(Mariti ciechi, 1918)
Il primo film di Erich von Stroheim ambientato nelle Dolomiti e prodotto dalla Universal
Studios di Hollywood. Originale conservato
presso il Museo del Cinema di Vienna
4. Die Würghand
(Passioni e delitti, 1920)
Diretto dal regista originario di Bolzano
Cornelius Hintner e prodotto da Carmen Cartellieri, la prima attrice italiana che recita in un
film austriaco. Originale conservato presso il
Filmarchiv Austria di Vienna
5. Mit dem Motorrad über die Wolken
(In motocicletta sulle Dolomiti, 1926)
Film turistico-sportivo di Lothar Rübelt nel
quale si fondono spettacolari riprese di montagna e passione per i motori. Originale conservato presso il Filmarchiv Austria di Vienna
Cinema e multimedialità
Particolare attenzione è dedicata all’ambientazione della fiction e alle location dove il film
fu effettivamente girato, con un interessante
excursus sul motivo della scelta delle Dolomiti
come set cinematografico, alle vicende produttive del film e alla campagna pubblicitaria
per il suo lancio da parte della Universal, che
rappresenta un caso a sé nella storia del cinema.
ovvero Erich von Stroheim inizia la scalata a
Hollywood
Tiziano Popoli, pianista, compositore e direttore artistico del Festival Rimusicazioni, è
autore della colonna sonora di Blind Husbands,
realizzata in collaborazione con l’Istituto Musicale Vivaldi di Bolzano, dove insegna informatica musicale, che ha accolto questo progetto
con grande entusiasmo. Oltre a comporre le
musiche, ha diretto l’orchestra e ha curato
l’editing.
Paolo Caneppele, storico del cinema, responsabile delle collezioni del Museo del Cinema di Vienna, è autore della pubblicazione
abbinata al film, nella quale approfondisce la
straordinaria biografia di Stroheim, creata ad
arte dallo stesso regista e dagli Studios americani per accrescere l’alone favoloso che accompagnò l’artista tutta la vita, dal suo arrivo
a Hollywood al fortunoso inizio della sua carriera con Griffith fino all’avvento del sonoro.
Mariti ciechi in tournée
Blind Husbands è stato presentato al pubblico in varie occasioni, in anteprima al Cinema
Capitol nell’ambito della 21a edizione del Festival Bolzano Cinema / Bozner Filmtage e successivamente nella splendida cornice di Castel
Trauttmansdorff a Merano, sede del Touriseum
- Museo del Turismo e presso la Casa del Cinema di Venezia, nello storico Palazzo Mocenigo,
su cortese invito del Circuito Cinema Comunale.
In motocicletta sulle Dolomiti
La legge della montagna
e quella del cinema
Romy Vallazza
133
Scripta manent 08
Quarta edizione Cab Days
Presentazione di 5 documentari sull’Alto Adige
134
Con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della storia e cultura dell’Alto Adige e di sostenere la produzione audiovisiva su temi di
interesse locale, ogni due anni il Centro Audiovisivi Bolzano dell’Assessorato provinciale alla
Cultura italiana presenta al pubblico le novità
del settore nell’ambito dei CAB Days: cinque
giorni dedicati alla proiezione di cortometraggi
- documentari e fiction - sulla storia, la cultura,
la società, la geografia della nostra provincia,
presentati dai rispettivi registi e produttori.
Nelle giornate del 26, 27, 28, 29 e 30 maggio 2008, a Bolzano presso il Cinema Capitol,
sono state presentate le seguenti produzioni.
Uno di noi. Alexander Langer
Regia: Dietmar Höss
Alexander Langer, cofondatore dei Verdi italiani e
portavoce di quelli europei,
è stato un instancabile animatore di iniziative solidali
UNO DI NOI.
in favore dei gruppi più svanALEXANDER LANGER
taggiati e di minoranze etniche, linguistiche e religiose.
Per questo è considerato un precursore della
politica europea. Il documentario è dedicato al
suo impegno per un mondo giusto e conviviale, per il rispetto dei principi di condotta etici,
alle sue idee idee lungimiranti e ancora oggi di
grande attualità, che fanno intuire quanto fosse profetico, alle difficoltà di conciliare idealismo e politica. Nel filmato vengono presentati
alcuni discorsi da lui tenuti al Parlamento tra
il 1989 e il 1995 e viene data la parola ad alcune persone che sono in sintonia con la sua
sensibilità, tra cui il parlamentare europeo Daniel Cohen-Bendit, il giornalista Adriano Sofri e
Jean Zigler, esperto ONU sul diritto all’alimentazione.
Produzione: Dietmar Höss per Blue Star
Film, Monaco
Regia: Dietmar Höss
IDEALISMO E POLITICA,
IMPEGNO PER UN MONDO MIGLIORE
Martha, memorie di una strega
Regia: Giovanni Calamari
Dura e imponente come
le Dolomiti. Dolce e fragile
come i sentieri che tagliano l’altipiano dello Sciliar.
Martha è lo specchio di una
MARTHA, MEMORIE
montagna antica fatta di
DI UNA STREGA
tradizioni, di fiabe, di erbe
Regia: Giovanni Calamari
Brochure “Cab Days”
NEL DELIZIOSO E ORDINATO BORGO
DI CASTELROTTO
Cinema e multimedialità
profumate, di fatica e di solitudine. Nasce a
Bolzano e cresce a Castelrotto, un delizioso e
ordinato borgo altoatesino. Troppo ordinato
per Martha che capisce in fretta di essere fuori
posto, di non riuscire a seguire la strada tracciata per lei dagli altri. Inizia così una lunga e
faticosa ricerca d’identità. In paese la chiamano “la malattia di Martha”. La giovane donna
che voleva i pantaloni alla fine troverà la magia.
“Sono una strega”. E poco importa se qualcuno non ci crede. Opera vincitrice del primo premio per la categoria “documentari” della prima
edizione del Premio Autori da scoprire per il
miglior progetto su tematiche attinenti l’Alto
Adige, realizzata in collaborazione con il Centro
Audiovisivi di Bolzano.
Produzione: Minnie Ferrara per Minnie Ferrara & Associati, Milano
Bolzano, Jamme Jà!
Regia: Emanuela Pesando
E se invece di mille futuri avessimo mille passati?
Anno 1807. L’esercito delle
Due Sicilie si impadronisce
con un colpo di mano della
città di Bolzano. 200 anni
BOLZANO JAMME JÀ!
dopo, Gennaro arriva col
treno dal Sud per far visita
allo zio e scopre una città dai tratti partenopei,
risultato dell’improbabile conquista di due secoli prima. “Bolzano, Jamme Jà” è un’ipotesi
fantastica, un gioco di specchi tra storia, realtà
e finzione, dichiarato apertamente nel finale
quando gli attori si incontrano fuori scena e
commentano liberamente il copione. Il filmato
consente di evidenziare il paradosso delle nuove identità che si creano ironizzando sul cliché
dell’appartenenza etnica. Opera vincitrice del
primo premio per la categoria “fiction” della
prima edizione del Premio Autori da scoprire
per il miglior progetto su tematiche attinenti
l’Alto Adige, realizzata in collaborazione con il
Regia: Emanuela Pesando
L’IPOTESI FANTASTICA
DI UNA BOLZANO PARTENOPEA
Centro Audiovisivi di Bolzano.
Produzione: Valeria Puddu per Planet Image, Roma
Il paesaggio fortificato
Regia: Luciano Stoffella
Il documentario illustra
le vicende storiche che hanno portato ad una proliferazione di costruzioni fortificate sul territorio, circa 400,
IL PAESAGGIO
che rendono l’Alto Adige
FORTIFICATO
una “terra di castelli”. Nel
Medioevo aveva un ruolo essenziale come terra di passaggio tra nord e sud
Europa: per mantenerne il controllo, nel 1000
gli imperatori crearono i principati vescovili di
Trento e Bressanone. La difficoltà di governare
il territorio diede vita alla figura del feudatario.
Nacquero le potenti famiglie dei Vanga, degli
Appiano e dei Tirolo. Alla fine del 1300 dalle
mani dei Tirolo, famiglia che ha dato nome al
territorio, passa agli Asburgo, che spostano la
capitale ad Innsbruck. Se inizialmente il Tirolo
guardava alla sua espansione verso sud ed era
integrato nel territorio italiano, il cambiamento
logistico ribaltò questa prospettiva non solo in
campo politico, ma anche culturale e artistico.
Produzione: Andreas Perugini per Studio
ZEM, Bolzano
Regia: Luciano Stoffella
CASTELLI E RESIDENZE IN ALTO ADIGE
DAI TIROLO AGLI ASBURGO (1000-1400)
La storia è passata di qui
Regia: Francesco Lauber
Il documentario intende riscoprire e valorizzare
l’importante lascito architettonico degli anni ‘20 e
‘30 in Alto Adige, periodo
LA STORIA
nel quale esso diventa un
È PASSATA DI QUI
laboratorio di architettura
moderna, un’area di sperimentazione nella quale lavorano fianco a
fianco alcuni tra i più grandi architetti italiani e
Regia: Francesco Lauber
ARCHITETTURA IN ALTO ADIGE
TRA LE DUE GUERRE
135
Scripta manent 08
tedeschi dell’epoca, come Gio Ponti, Clemens
Holzmeister, Lois Welzenbacher, Franz Baumann, Ettore Sottsass senior, Mansutti, Miozzo, Marcello Piacentini, autore in quel periodo
del piano regolatore di Bolzano. Vengono intervistati storici dell’architettura e critici che si
sono occupati con attenzione dell’argomento,
personalità locali ma anche protagonisti del
dibattito internazionale, con l’obiettivo di inquadrare in modo chiaro e comprensivo l’articolata dimensione creativa di un periodo che
vede intrecciarsi, non senza traumi, lo scontro-
incontro tra culture e nazioni diverse.
Produzione: Carlo e Luca Dal Bosco per
Film Work Communication, Trento
I film presentati nell’ambito dei Cab Days
costituiscono parte integrante del patrimonio
della Sezione Alto Adige della Mediateca del
Centro Audiovisivi di Bolzano e sono a disposizione per il prestito gratuito, insieme ad ulteriori produzioni di interesse locale, di tutti coloro che intendono approfondire gli argomenti
proposti e altre tematiche attinenti il territorio.
136
Nella Mediateca
Catalogo produzioni del Centro
Audiovisivi Bolzano
Un film per scoprire
e conoscere la storia,
l’arte e la cultura
dell’Alto Adige
Il Centro Audiovisivi della Ripartizione
Cultura italiana della
Provincia
autonoma
di Bolzano riveste
nell’ambito della produzione audiovisiva un
ruolo istituzionale. Negli anni, ha svolto un’intensa attività in questo settore, sulla base di
un preciso obiettivo di politica culturale, e cioè
quello di creare strumenti che possano rivelarsi
utili ai concittadini dell’Alto Adige interessati ad
approfondire la conoscenza della storia e della
cultura del territorio, ma anche risultare attraenti per coloro che in Alto Adige si ritrovano per
ragioni diverse.
Il catalogo è redatto al fine di agevolare la
ricerca e fornire informazioni pratiche sulle
modalità di accesso al patrimonio filmico della
sezione speciale dedicata all’Alto Adige della
Mediateca del Centro Audiovisivi, verrà progressivamente integrato con nuove produzioni
e aggiornato periodicamente. In base alla disponibilità dei diritti sulle opere, i titoli in catalogo sono accessibili per la sola consultazione
in sede, per il prestito gratuito o per l’acquisto,
come indicato nelle relative schede.
Romy Vallazza
Cinema e multimedialità
Cinema & Turismo
I primi passi verso il turismo cinematografico in Alto Adige
Ischia Film Festival International Location
Market, Ischia 23-29.06.2008
Il Centro Audiovisivi Bolzano e Alto Adige
Marketing hanno organizzato un’iniziativa congiunta di promozione del territorio nell’ambito
di Ischia Film Festival che ha avuto luogo dal
23 al 29 giugno 2008, con l’obiettivo di creare
ulteriore interesse per una destinazione turistica di fama consolidata anche dal punto di vista
culturale, in particolare cinematografico, come
risulta evidente sfogliando la Guida ai luoghi
del cinema, che è stata realizzata in collaborazione con l’Editrice Giunti nel 2006 e presentata in varie località dell’Alto Adige nel corso del
2007, oltre che a Roma e Venezia. Hanno partecipato al Festival con uno stand espositivo allestito presso la Torre Michelangelo dove si sono
svolti incontri con gli esperti, un convegno nazionale sul cineturismo, il workshop Product
Placement & Location Festival e la Borsa Internazionale delle Location, con grande interesse
sia da parte dei partecipanti al festival che dei
relatori ed esperti del convegno, stimolato dalle immagini attraenti del video realizzato dal
Centro Audiovisivi
con i materiali già
disponibili sulla
Guida ai luoghi
del cinema in Alto
Adige, opportunamente integrati
con le immagini
messe a disposizione da Alto Adige Marketing.
IULM Libera Università di Lingue e Comunicazione, Milano, 05.11.2008
Su cortese invito del Prof. Roberto Provenzano, docente di Cinema e Turismo all’interno
del corso di Laurea in Scienze turistiche e del
territorio che, dopo aver preso visione della
Guida ai luoghi del cinema in Alto Adige presso
la biblioteca dello IULM, ha deciso di adottarla per un seminario all’interno di un suo corso
sulle problematiche concernenti le Film Commission e altri enti preposti a promuovere il turismo attraverso lo strumento degli audiovisivi,
il Centro Audiovisivi è stato invitato a presentare direttamente, nel corso di una lezione, le
iniziative promozionali del CAB ovvero “Iniziative della Provincia autonoma di Bolzano concernenti l’utilizzo del cinema in funzione della
promozione turistica del territorio”. La Guida
ai luoghi del cinema in Alto Adige e il film allegato In motocicletta sulle Dolomiti sono un
buon esempio di attività realizzata in ambito
culturale con potenziali ricadute e interesse
anche dal punto di vista turistico. Il tema è stato introdotto dalla proiezione del video Luoghi
del cinema in Alto Adige, realizzato
dal CAB per promuovere l’iniziativa
ad Ischia Film Festival International
Location Market. Particolare attenzione è stata dedicata al progetto
Cinema nelle Dolomiti volto alla ricostruzione progressiva della storia
del cinema in Alto Adige, con particolare riferimento alla produzione
più recente, Blind Husbands (Mariti
ciechi) di Erich von Stroheim.
Romy Vallazza
137
Scripta manent 08
Progetto Circus scuola elementare di cinema
La Scuola Holden a Bolzano
niche di produzione e post produzione e i modi
in cui un film viene confezionato fino al lancio.
138
Dal 17 maggio al 29 giugno 2008, Scuola
Holden e Fandango, in collaborazione con il
Centro Audiovisivi della Provincia Autonoma di
Bolzano, hanno portato a Bolzano la carovana
di Circus - Scuola elementare di cinema, un ciclo di seminari e workshop per imparare i mestieri del cinema e girare un cortometraggio. Il
9 maggio per l’inaugurazione del corso è stato
proiettato al Centro Trevi il film Parole Sante,
scritto e diretto da Ascanio Celestini.
Circus è un corso itinerante ideato e organizzato dalla Scuola Holden di Torino e dalla
produzione cinematografica Fandango: una
scuola elementare di cinema, un percorso di
avvicinamento, un modo per curiosare un po’
dentro a un mestiere. Che poi non è uno, ma
sono tanti. Circus attraversa l’Italia come una
carovana portando sceneggiatori, critici, registi, story editor, montatori, scenografi, organizzatori di set, uffici stampa, responsabili
commerciali e musicali. Si guardano film, si leggono sceneggiature, si approfondiscono le tec-
Il corso comprendeva 3 seminari e 4 workshop: due percorsi formativi, che si potevano
integrare fra loro, con un differente livello di
approfondimento, per una durata complessiva
di 7 fine settimana. Per Bolzano Circus aveva
come obiettivo didattico la realizzazione di un
cortometraggio tematico. Un tutor della Scuola Holden, Marco Ravasio, ha guidato i corsisti
nella scrittura del soggetto e della sceneggiatura e ha realizzato insieme a loro le riprese e il
montaggio. Il montaggio finale è stato realizzato presso la Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media ZeLIG.
Seminari
I L’idea cinematografica
II La direzione cinematografica
III La post-produzione
Workshop
I Dal soggetto alla sceneggiatura
II Il Laboratorio di regia
III Il cinema in digitale
IV Il montaggio
Cinema e multimedialità
Polline
Il cortometraggio della durata di cinque minuti
realizzato dal gruppo dei
partecipanti con la regia di
Giovanna Baldissera e la supervisione di Marco Ravasio
è stato realizzato in DVD.
Si tratta di un’opera, se vogliamo, surreale, alla Michelangelo Antonioni, simbolo
dell’incomunicabilità umana nel mondo virtuale delle
chat.
Ma veniamo alla trama.
I protagonisti, Giorgio e Ludovica, studenti universitari, stabiliscono un rapporto
tramite le chat di internet. Quando decidono di
incontrarsi in un parco cittadino, con in mano
una margherita, ecco che si trovano al centro di
un gruppo di persone che, per un caso strano
e misterioso, si sono date un appuntamento
nel medesimo luogo, tutte con una margherita
quale segno di riconoscimento. Grande confusione, delusione, litigi, impossibilità di comunicare e fuggi fuggi generale. Resta una donna in lacrime, seduta su di una panchina, con
in mano una margherita dal gambo spezzato,
questo fiore-simbolo di persone che vogliono
incontrarsi ma che poi non s’incontrano affatto,
perché così è la vita, pessimismo,
incomunicabilità
e rinuncia. Hanno recitato
nel film, accanto all’unico attore professionista, il
trentino Lucio Gardin, degli
attori dilettanti, sia bolzanini che trentini, rivelatisi
tutti ottimi interpreti nella
cornice di una Bolzano dal
cielo bianco, livido, triste,
non certo estivo e scintillante come d’abitudine in
giugno; un cielo che sarebbe sicuramente piaciuto al
regista di “Deserto rosso”,
“L’avventura” e “Blow up”.
Il cortometraggio è stato selezionato al 4FILMFESTIVAL di Bolzano. Hanno partecipato al
progetto: Marco Baggio, Giovanna Baldissera,
Juliane Biasi, Sebastiano Luca Insigna, Tommaso Turci, Elisabetta Zerbetti, Chiara Boldrin. Si
ringraziano i docenti: Francesco Amato, Chiara
Balestrazzi, Walter Fasano, Lara Fremder, Federico Lagna, Marco Ravasio. Attori: Lucio Gardin,
Michael Marsfal, Giada Melodia, Patricia Canizza. Musiche: Fabio Maria Conti. Per le riprese la
Scuola ZeLIG: Heidi Gronauer, Lorenzo Paccagnella, Georg Zeller. Fonico: Federico Campana.
Operatore riprese: Harald Erschbaumer.
Romy Vallazza
139
Scripta manent 08
Prossimamente
23 ottobre 2009
Premio Autori da scoprire
Premiazione delle opere vincitrici della seconda edizione del Premio Autori da scoprire, ambientazione
Alto Adige, articolata nelle due sezioni Documentari e Fiction.
140
Attività di promozione
linguistica
141
+ bello con le lingue
Ha preso il via la campagna di sensibilizzazione sull’apprendimento
linguistico realizzata dall’Ufficio bilinguismo e Lingue straniere.
+
+
DOC.bz
Nelle ultime settimane
La Provincia, attraverConoscere
del 2008 volti di altoatesiso l’Ufficio Bilinguismo e
le lingue è + bello
ni noti e meno noti hanno
Lingue straniere, è da temrichiamato l’attenzione dei
po impegnata in un’opera
passanti e del pubblico “fadi sensibilizzazione per
cendo la lingua” da cartelvalorizzare la ricchezza
loni pubblicitari, in spot al
delle diversità linguistiche
cinema, in inserzioni nella
e culturali. Per poter assistampa locale. Sono i testicurare maggiore visibilità
monial della campagna di
e valorizzazione degli inSara secondo anno scuola elementare
sensibilizzazione realizzata
terventi di promozione lindall’Ufficio bilinguismo e
guistica in atto risulta neLingue straniere incentrata
cessario individuare una
sull’importanza della conostrategia di comunicazioscenza di più lingue. La posa scelta per le pubne mirata che si avvalga di modelli innovativi
blicità assomiglia a quella famosa di un ritratto
ed originali, in grado di raggiungere con magdel geniale Albert Einstein. I testimonial sono
giore incisività i pubblici più diversi e soprattutpersone che nel loro quotidiano operano in reto i giovani. L’obiettivo è quello di risvegliare la
altà multilingui e che, avvalendosi della cononecessaria presa di coscienza del valore insito
scenza di più lingue, hanno una chance in più.
nel concetto di plurilinguismo, sviluppando un
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL
Italienische Kultur
Amt für Zweisprachigkeit und Fremdsprachen
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
Cultura italiana
Ufficio Bilinguismo e lingue straniere
Scripta manent 08
DOC.bz
La musica non ha confini, ma le persone non parlano tutte la stessa lingua. Conoscere le lingue non è un dovere
ma un piacere, perchè rende tutto più facile. Scoprire altre culture attraverso le lingue è molto naturale.
Conoscere le lingue è più bello, inizia ora.
+
+
142
atteggiamento mentale positivo,
di apertura e disponibilità verso
la seconda lingua e le altre lingue
sfruttando il mondo della comunicazione.
Il motto scelto per la campagna di sensibilizzazione linguistica è “Conoscere le lingue è +
bello”. Come spiega Alessandro
Gatti, direttore creativo di DOC
design, che ha ideato la campagna su incarico dell’ufficio, attraverso piccole storie viene creato un messaggio diretto a tutti,
ponendo l’accento sul fatto che
“non è mai troppo tardi e neanche toppo presto per conoscere
le lingue” e che tale conoscenza
costituisce un’ulteriore opportunità.
Andrea Polato musicista professionista tra Bolzano e Londra
Così ad esempio parlano
del loro rapporto con le lingue
tre dei testimonial, invitando il
pubblico ad attivarsi per impararne di nuove. Patrick Timpone ex giocatore professionista di hockey, imprenditore a
Barcellona: “Lo sport può essere l’occasione
per girare il mondo, conoscere le lingue allora, diventa naturale perché ti fa sentire al posto giusto in ogni luogo. Un giorno poi, tutto
torna utile, soprattutto se la tua impresa ha
interessi per i nuovi mercati.” Andrea Polato
musicista professionista tra Bolzano e Londra: “La musica non ha confini, ma le persone
non parlano tutte la stessa lingua, conoscere le lingue non è un dovere ma un piacere,
perché diventa tutto più facile. Scoprire altre
culture attraverso la conoscenza linguistica
è molto naturale”. Sara, sette anni, secondo
anno scuola elementare: “Attraverso letture e
piccoli interessi quotidiani si può costruire un
bagaglio enorme per il proprio futuro; se ap-
AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL
Italienische Kultur
Amt für Zweisprachigkeit und Fremdsprachen
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
Cultura italiana
Ufficio Bilinguismo e lingue straniere
prendere da bambini è facile è anche vero che
non è mai troppo tardi per iniziare un’esperienza di conoscenza linguistica”.
Accanto alle immagini con i testimonial,
che si sono prestati a tal fine a titolo gratuito,
viene utilizzato un simbolo grafico costituito
da uno smile con la lingua che servirà quale
elemento di riconoscibilità per le varie iniziative della campagna di sensibilizzazione. La
campagna si struttura in due fasi. La prima,
partita alla fine del mese di novembre 2008, si
avvale di annunci su quotidiani e settimanali
locali, prevede l’affissione di poster in spazi
pubblici nelle città di Bolzano e Merano, apposizione di pubblicità sugli autobus, spot nei
cinema, distribuzione di cartoline e l’attivazione di un sito web dedicato che fungerà da
piattaforma comune per registrare i commen-
Attività di promozione linguistica
ti e per fornire informazioni aggiornate sulle
varie iniziative in programma. Infatti, nella
seconda fase che si strutturerà nel corso del
2009, accanto alle immagini e messaggi pubblicitari diffusi attraverso vari canali mediali
sarà proposta un’agenda di eventi-incontro
stuzzicanti ed inusuali incentrata su temi di
interesse generale e differenziati al fine di far
penetrare il più possibile il messaggio “Conoscere le lingue è + bello” e creare sinergie
con un pubblico variegato. Gli eventi potranno
avere quale riferimento ad esempio il rapporto fra innovazione e lingue, o quello fra scienza e lingue, arte e lingue ecc. e saranno ospitati in vari spazi pubblici cittadini.
Sul sito Internet dedicato (www.lingueweb.
it) è prevista la possibilità di partecipare al concorso “lingue online” che consentirà di vincere
una simpatica sorpresa nella lingua che si vuole approfondire e conoscere. A tutti viene rivolto il messaggio “Conoscere le lingue è + bello.
Inizia ora!”
Il plurilinguismo sarà sempre più importante per le strategie di promozione pubblica della
cultura e della formazione. Alla presentazione
della campagna il nuovo assessore provinciale
di riferimento Christian Tommasini, promette di
metterci presto la faccia, cosa che puntualmente farà nei mesi successivi.
Silvana Amistadi
143
Scripta manent 08
Certificazioni linguistiche
internazionali
Parlare è bene, certificato è meglio
144
In una Europa dai
confini sempre più allargati, dove la mobilità
lavorativa è in costante
aumento, la qualificazione delle competenze
linguistiche riconosciuta a livello internazionale assume una rilevanza
sempre maggiore.
Le certificazioni linguistiche sono diplomi
ufficiali rilasciati da istituti culturali ed enti autorizzati che attestano
Info:
a livello internazionale
il grado di conoscenza
di una lingua straniera.
Riconosciuti oramai sia
nel mondo accademico
che in quello professionale, questi diplomi si conseguono sostenendo un esame di lingua che comprova le proprie
competenze sia scritte che orali.
Per accedere a molte università, istituti
superiori esteri e master post-laurea è indispensabile essere in possesso di un certificato
linguistico, riconosciuto, tra l’altro, anche durante la carriera universitaria, poiché dà diritto
all’assegnazione di crediti da parte di molte
facoltà.
Anche al momento di cercare o cambiare
lavoro può risultare determinante dimostrare
il proprio livello di competenza linguistica: per
chi insegue una riqualificazione professionale,
il diploma linguistico documenta l’impegno
profuso nell’apprendimento di una lingua, lo
svolgimento di un percorso di formazione in
questo ambito, nonché
l’obiettivo conseguito,
avvalorando le competenze conseguite. Inoltre, l’intenzione stessa
di sottoporsi a un esame può fungere da forte
motivazione per imparare o migliorare la lingua
straniera.
Un diploma linguistico non apre dunque solo
le porte verso altri paesi, ma migliora anche la
propria competitività sul
mercato del lavoro.
Le modalità di esame si rifanno ai livelli di conoscenza linguistica
indicati nel Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue introdotto dal Consiglio
Europeo nel 2001, con la finalità di fornire strumenti di valutazione comuni in tutta Europa
www.istruzione.it/argomenti/portfolio/allegati/griglia_pel.pdf.
In Alto Adige gli esami per conseguire le certificazioni internazionali sono regolarmente organizzati ormai da molti anni dall’Ufficio bilinguismo e lingue straniere in collaborazione con
prestigiosi enti internazionali. Le lingue certificate sono il tedesco (in collaborazione con
il Goethe-Institut), il francese per gli studenti
Attività di promozione linguistica
delle scuole superiori (con il Centre Culturel
Français di Milano), lo spagnolo (con l’Instituto
Cervantes di Milano), l’inglese per gli studenti
della scuola dell’obbligo e delle superiori (con
l’University of Cambridge ESOL Examinations)
e il russo (con l’Università Statale di San Pietroburgo). Nel 2008 i candidati sono stati 640: 155
per la lingua tedesca, 264 per la lingua inglese,
175 per la lingua francese e quelli per la lingua
spagnola 46. Nel 2009 verrà inoltre proposta
la certificazione per la lingua italiana CELI (con
l’Università per Stranieri di Perugia).
L’Ufficio è l’unica sede a livello provinciale
a proporre unicamente esami di Enti che fanno parte dell’ALTE (Association of Language
Testers in Europe www.alte.org/), un’associazione che comprende diverse importanti istituzioni europee impegnate nel settore della verifica/valutazione della conoscenza delle lingue
straniere e nell’elaborazione/produzione di
test linguistici. Conseguire un certificato ALTE
rappresenta un investimento: tutti gli esami
compresi nel Framework di ALTE sono elaborati
secondo gli standard più rigorosi da istituzioni
di provate esperienza e professionalità.
Una specifica attenzione viene rivolta
dall’Ufficio anche alla sensibilizzazione, proponendo corsi di preparazione gratuiti, promuo-
vendo incontri specifici con i docenti e organizzando simulazioni gratuite degli esami presso
varie scuole, al fine di ricreare una situazione
“reale” dell’esame stesso.
A conclusione della sessione di esami per
la certificazione linguistica della lingua tedesca
relativa all’anno scolastico 2007/08 e in occasione della mostra interattiva “Herzliche Grüße”
realizzata dal Goethe Institut, che ha fatto tappa
a Bolzano nel mese di novembre, l’Ufficio bilinguismo e lingue straniere ha inteso premiare gli
studenti delle scuole elementari, medie e superiori che hanno conseguito i migliori risultati nei
vari livelli d’esame. A testimonianza dell’impegno profuso nello studio della seconda lingua,
i premiati hanno ricevuto un piccolo segno di riconoscimento nell’ambito di una cerimonia che
si è svolta il 26 novembre scorso presso il Centro
Trevi in via Cappuccini, 28 a Bolzano. Alla festa
erano presenti anche alcuni degli insegnanti
che hanno accompagnato e sostenuto i loro studenti nel percorso della certificazione. A tale riguardo l’Ufficio ha organizzato in alcune scuole
simulazioni gratuite delle prove di esame, al fine
di spiegare agli studenti il relativo svolgimento
e sicuramente il numero dei candidati ha premiato gli sforzi fatti in tale direzione.
Donatella Ricchetto
145
Scripta manent 08
146
Cristallo Multilingue
Anche nel 2008 è proseguita con successo la collaborazione dell’Ufficio Bilinguismo e
Lingue straniere con il Centro Cristallo al fine
di venire incontro alle esigenze della popolazione decentralizzando alcuni servizi, fra i quali
al martedì mattina lo sportello “infopoint” e
il punto di restituzione dei materiali presi in
prestito presso la biblioteca del Centro Multilingue.
Sono stati inoltre organizzati presso il Cristallo alcuni “martedì speciali”, con la presenza
di personale esperto, nell’ambito dei quali nel
corso della mattinata la consulenza offerta era
dedicata ad argomenti specifici, come ad esempio l’organizzazione di soggiorni all’estero e la
possibilità di ricevere sovvenzioni dall’Ufficio,
gli esami di bilinguismo con presentazione di
materiali per la preparazione, le certificazioni
linguistiche internazionali
Una delle iniziative che ha riscosso maggior
successo è stata l’attivazione presso il Cristallo di una sezione distaccata dello sportello
di consulenza per il patentino su prenotazione, rivolto a quanti si apprestano a sostenere
l’esame di bilinguismo. Si tratta di un apposito
servizio che ha l’obiettivo di fornire, alla presenza di personale esperto, una consulenza
personalizzata sul piano linguistico, didattico
ed organizzativo. Il pubblico ha particolarmente gradito questa ulteriore possibilità di usufru-
Attività di promozione linguistica
ire di tale servizio, già frequentatissimo presso il Centro Multilingue, facendo registrare un
elevato numero di prenotazioni durante tutto il
corso del 2008.
martedì
cristallo diventa multilingue
infopoint
ufficio bilinguismo e lingue straniere
ogni martedì dalle 9.00 alle 12.00
www.provincia.bz.it/centromultingue
Presso il Cristallo si sono svolti inoltre vari
incontri di animazione linguistica in tedesco e
inglese con l’apporto di tecnologie multimediali (Kids Corner) rivolti ai bambini dai 4 ai 9 anni,
che l’Ufficio ha organizzato in collaborazione
con un’agenzia linguistica.
Gli incontri di lingue e cinema, organizzati
dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere in
collaborazione con il Centro Studi e Ricerche
“A.Palladio”, visto il successo riscosso presso
il Centro Multilingue dove sono giunti ormai
alla quinta edizione, erano partiti anche presso il Cristallo nel 2007 in via “sperimentale”.
Gli otto incontri organizzati nel 2008 con proiezioni in lingua originale introdotte da esperti
madrelingua e seguite da un dibattito, hanno
registrato oltre 230 partecipanti, confermando
l’interesse del pubblico anche in una sede decentralizzata.
In collaborazione con il centro giovanile
Papperlapapp, ogni secondo martedì del mese
è proseguito nel 2008 anche il “Caffè delle lingue”, con incontri al Caffè del Teatro Cristallo,
a parlare tedesco, inglese, francese, spagnolo,
portoghese, italiano e arabo, ad ogni tavolo
una lingua diversa, con la guida di personale
madrelingua.
Michela Tasca
147
Scripta manent 08
Le Formiche Imparano Le Lingue
148
Se imparare le lingue può risultare ogni tanto un percorso irto di ostacoli, la nuova simpatica pubblicazione edita dall’Ufficio Bilinguismo
e Lingue straniere può senz’altro rivelarsi un piccolo prezioso
aiuto.
Frutto di una riuscita collaborazione con il noto fumettista trentino Fabio Vettori, il
depliant presenta alcuni semplici e utili consigli da mettere
in pratica ogni giorno durante
il percorso di apprendimento
autonomo di una lingua secondo la filosofia dei piccoli passi:
dall’individuazione dei propri
obiettivi, all’utilizzo di ogni possibilità che quotidianamente si
presenta per leggere, ascoltare
o interagire nella lingua studiata. Le formichine che corredano
simpaticamente i 10+1 consigli
della pubblicazione, ricordano
che la strada che porta alla conoscenza di una lingua può essere lunga e difficile, ma piano piano, con costanza e intraprendenza, è senz’altro alla portata di tutti!
Daniela Zambaldi
Attività di promozione linguistica
Concorso per studi scientifici
sul plurilinguismo
Decima edizione
Bandito a scadenza biennale dalla Provincia Autonoma di Bolzano - Ufficio Bilinguismo
e Lingue Straniere, il concorso per studi scientifici sul plurilinguismo è nato nel lontano 1981,
con il duplice obiettivo della promozione a livello locale di studi di grande interesse per il
territorio altoatesino e quindi della raccolta di
materiale altrimenti difficilmente reperibile.
Oggi tale iniziativa mira anche a porsi sempre
di più al centro del dibattito internazionale con
la finalità di documentarne l’andamento e le tematiche più attuali.
Il 21 gennaio 2008 sono stati nominati i vincitori della decima edizione.
Per la sezione tesi di laurea il primo premio
è stato assegnato a Luisa Cortesi con il lavoro
Linguistic anthropology: observer and observed in a Tamil Village. A case study, dedicato
all’osservazione partecipante delle dinamiche
economiche e culturali di un villaggio del Tamil
Nadu, India meridionale.
Il secondo premio è stato assegnato a Monica Consonni, con la tesi Commutazione tra
lingue (italiano e francese): meccanismi neurali
in bilingui ad alta padronanza. Lo studio riportato in tale lavoro indaga i meccanismi cerebrali coinvolti nella commutazione (switching) di
lingue mediante l’analisi della risonanza magnetica funzionale (fMRI).
Cristina Dorothea Schmidt ha vinto il terzo
premio con la tesi Zur Sprachenfrage in Gemeinden der Moravian Church in South Africa
im Raum Kapstadt; nel suo lavoro ha approfondito la questione del plurilinguismo (l’afrikaans, l’inglese, lo xhosa) in tre comuni della
Moravian Church in South Africa nella zona di
Città del Capo.
Alle candidate Brizi Katharina e Bada Maria vanno rispettivamente il primo e terzo premio per la sezione tesi di dottorato e ricerche
scientifiche. La giuria decide di non assegnare
il secondo premio per questa categoria.
Il lavoro di Katharina Brizi Das geheime Leben der Sprachen. Gesprochene und verschwiegene Sprachen in Herkunfts- und Einwanderungsgesellschaft und die Rolle sprach(en)
politischer, gesellschaftlicher, familiärer und
individueller Faktoren im Spracherwerb von
Migrantenkindern in Österreich è un’eccellente ricerca sull’acquisizione linguistica di alunni
in migrazione, nei quali sono state riscontrate
nel corso di uno studio psicolinguistico presso
l’Università di Vienna differenze specifiche relative alla provenienza, non attese da un punto
di vista teorico.
Il lavoro di Maria Bada La minoranza croata
del Molise: un’indagine sociolinguistica e glottodidattica verte sulla dinamica dei rapporti tra
lingua locale, italiano e dialetto italoromanzo
dell’area circostante nella situazione di lingua
minoritaria minacciata del croato molisano, o
nana , e si segnala per l’inusuale mole di dati
e materiali raccolti sul campo.
Le oltre 300 ricerche che hanno preso parte alle varie edizioni del concorso sono raccolte
nella biblioteca specialistica del Centro Multilingue, dove possono essere consultate dagli interessati; il catalogo delle tesi è consultabile anche online http://www.provincia.bz.it/cultura/
lingue/concorso-premio-tesi-laurea.asp
Donatella Ricchetto
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Scripta manent 08
Scopriamo gli amici di Hocus e
Lotus passeggiando in città
Percorso fra le vie di Bolzano, spettacoli e soprese
150
Sabato 8 novembre 2008 sono tornati “in
scena” i due dinocroc Hotus&Lotus, protagonisti di una fortunatissima serie di cartoni animati, premiati a Berlino con l’oro dalla Commissione Europea per la Cultura. Dal 2001 questi
curiosi animaletti accompagnano e sostengono i bambini di tutta la provincia, dalle scuole
per l’infanzia a quelle elementari, nell’apprendimento precoce della seconda lingua e delle
lingue straniere.
Hocus& Lotus hanno presentato, grazie al
lavoro dell’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere della Ripartizione Cultura italiana, il cofanetto di 4 DVD con la raccolta completa di tutta la
serie di 52 cartoni animati in tedesco e in inglese con i libretti delle storie.
Il gioco organizzato nel corso del pomeriggio (dalle 14.30 alle 17.30) dai due dinocroc
insieme al VKE-Associazione campi gioco e ricreazione ha avuto un grande successo ed ha
visto la partecipazione di più di 1.000 persone.
Si è trattato di una sorta di rally, alla scoperta
degli animali amici di Hocus & Lotus, che sono
raffigurati in spazi pubblici del centro cittadino
di Bolzano. Il rally si sviluppava come un gioco
a stazioni con partenza e arrivo da Palazzo Widmann, in via Crispi 3 a Bolzano. Alla partenza
i partecipanti hanno ricevuto un questionario
con una serie di domande cui dovevano rispondere andando alla ricerca delle soluzioni sparse sul percorso. Ogni risposta aveva a che fare
con uno degli animali raffigurati nelle stazioni,
dove erano disponibili anche le schede di presentazione, ovvero una piccola storia delle varie raffigurazioni.
I due draghetti che tanto hanno fatto e faranno per stimolare l’apprendimento delle
lingue già dalla prima infanzia, hanno guidato
i partecipanti alla scoperta di una città dove
la cultura mediterranea e quella germanica si
sono incontrate ed hanno lasciato un’eredità
preziosa, unica, che va conosciuta e curata.
A tutti coloro che hanno completato il percorso rispondendo esattamente alle domande
è stato consegnato un cofanetto con i 4 DVD
con la raccolta completa di tutta la serie di 52
cartoni animati in tedesco e in inglese con i libretti delle storie.
Nel corso del pomeriggio, all’interno di Palazzo Widmann, si sono svolti anche due spettacoli teatrali con i clown Karamela e Schokola
che hanno intrattenuto e divertito i bambini
giocando con le lingue e premiando ufficialmente i primi dieci che hanno completato il
percorso.
Silvana Amistadi
Attività di promozione linguistica
English @ Museion
L’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere ha
inaugurato una nuova collaborazione con Museion, Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, offrendo agli utenti del Centro
Multilingue e della Mediateca Multilingue un
percorso guidato interattivo in lingua inglese
alla mostra Sonic Youth, presentata nello scorso autunno.
Il percorso ha accompagnato i partecipanti
tra le opere esposte, molte delle quali ricche
di testi e parole in inglese, ed
è stato curato da un’esperta di
arte contemporanea di lingua
inglese, che si è soffermata in
particolare di fronte alle opere
più significative, coinvolgendo
i presenti e animando dibattiti e scambi di idee. Obiettivo
dell’iniziativa è stato infatti
l’utilizzo della lingua in modo
veicolare, per la presentazione
e il commento della mostra, e
l’approfondimento degli aspetti linguistici che più risaltavano
nelle opere prescelte per il percorso.
L’iniziativa è stata ripetuta per due serate,
coinvolgendo due gruppi di circa 15 persone.
Considerato il successo registrato, il progetto continuerà nel 2009, a partire dalla mostra
Mike Kelly – Educational Complex Onwards, con
l’obiettivo di diventare un appuntamento fisso
tra le attività offerte dall’Ufficio Bilinguismo e
Lingue straniere per gli interessati alle lingue e
alle iniziative di apprendimento informali.
Daniela Zambaldi
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Scripta manent 08
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La Mediateca Multilingue Merano
si rinnova
Una dislocazione di pregio storico con spazi espositivi più ampi, sale adeguate alle varie
esigenze di studio, riviste e giornali in lingua
originale da sfogliare in ambienti più accoglienti e rilassanti. Così riassunto quanto attende gli
utenti della Mediateca Multilingue di Merano e
tutti i meranesi in Piazza della Rena, 10 a partire dal mese di settembre 2008.
Il servizio dell’Ufficio bilinguismo e lingue
straniere della Provincia ha esteso i propri spazi in quelle che nel 1800 erano le sale di rappresentanza dell’Hotel “Zur Goldenen Rose”,
divenuto Hotel Esplanade dopo la Prima Guerra Mondiale e attuale sede di uffici provinciali.
Le tre sale, denominate un tempo “Damen-
salon”, “Rauchersalon” e “Speisesaal” della
struttura alberghiera dove abitualmente erano
ospiti l’Herzherzog Johann ed il Kaiser nonché
gli zar russi in visita alla comunità russa di Merano e che agli inizi del ‘900 costituiva punto
d’incontro e di ritrovo dell’intellighenzia di tutta Europa, sono state sottoposte ad un restauro filologico (recuperando perfino le tinteggiature originali) sotto la supervisione dell’Ufficio
beni architettonici della Provincia.
Ora questa location di pregio è tornata a
nuova vita. Nelle intenzioni dei responsabili
della Mediateca Multilingue la disponibilità di
questi nuovi spazi costituisce un’opportunità
di creare un centro di scambio fra più culture
con maggiore apertura alle “nuove” lingue por-
Attività di promozione linguistica
tate in Alto Adige dai migranti e con uno sguardo rivolto al futuro.
Tra i progetti vi è anche quello di offrire
materiali in lingua italiana e tedesca idonei
all’apprendimento linguistico dei migranti con
interfaccia nelle loro lingue d’origine, nonché
la messa a disposizione ai piccoli di materiali nelle lingue d’origine affinché mantengano
viva la loro conoscenza.
L’obiettivo ambizioso è quello di divenire
un punto di riferimento oltre gli ambiti provinciali anche come centro di sperimentazione per
nuove tecnologie applicate all’apprendimento
linguistico, quale l’impiego di videogiochi e degli Ipod con podcast linguistici selezionati.
Accanto alla multimedialità, punto di forza
della mediateca in via di ulteriormente potenziamento, si intendono inoltre incrementare le
sinergie con istituzioni similari.
Nell’ambito della ricollocazione è stato ampliato e dotato di nuovi materiali lo spazio riservato ai più piccoli o “Kids corner”. I piccoli
ospiti vengono seguiti da personale esperto
che propone per l’intrattenimento materiali a
loro adatti, dai giochi ai DVD, in modo da consentire ai genitori di usufruire tranquillamente
dei servizi della mediateca. Particolare attenzione viene dedicata alle potenzialità offerte
dai videogiochi in ambito linguistico.
Una novità particolarmente gradita è costituita dall’introduzione di una nuova sezione
per i fumetti. Uno spazio collocato all’interno
della sala di lettura accanto alle riviste, ai quotidiani, alla musica e alla generosa offerta di
film in lingua originale su DVD.
Nelle nuove sale della Mediateca Multilingue i materiali in dotazione sono sistemati in
spazi espositivi più ampi e hanno così maggiore visibilità per gli utenti che dispongono di
sale spaziose per la lettura e la consultazione,
arredate secondo le varie esigenze.
Infine, sono state predisposte più postazioni per la consultazione al computer, rendendo
possibile lo studio autonomo, con la possibilità di portarsi il computer in mediateca e usarlo
per i propri scopi.
Enrico Cioccoloni
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Scripta manent 08
“Verkaufte Heimat”
Completata la sottotitolatura in lingua italiana del film
154
A partire dal 2006 l’Ufficio Bilinguismo e
Lingue straniere ha previsto la realizzazione della sottotitolatura in lingua italiana del
film “Verkaufte Heimat”, al fine di favorire la
conoscenza della storia locale da parte della
popolazione di lingua italiana e di contribuire alla diffusione della lingua tedesca nella
sua variante locale. Basato sul copione di
Felix Mitterer, che tratta delle vicende storiche sudtirolesi dal 1938 alla metà degli anni
Sessanta e ambientato in Val Venosta, il film
presenta vicende e conflitti familiari intrecciati con la storia locale, nazionale ed europea.
La prima e la seconda parte del film (“Brennende Lieb’” e “Leb wohl, du mein Südtirol”),
girate entrambe da Karin Brandauer, sono
state presentate con sottotitoli in lingua italiana nel 2007 e 2008 a Bolzano e presso la
Mediateca di Merano ed hanno riscosso un
notevole successo di pubblico.
È stata completata nel 2008 anche la sottotitolatura delle ultime due parti del film, dal
titolo “Feuernacht” e “Komplott”, girate da
Gernot Friedel negli anni 1991 e 1994.
Nella terza puntata si assiste ad una
serie di avvenimenti
compresi tra la fine
degli anni Cinquanta
e l’estate del 1961.
Dopo la firma
dell’Accordo Degasperi-Gruber e l’emanazione dello Statuto di autonomia
del 1948 il centralismo dello Stato e della
Regione impediscono una reale autonomia
della popolazione sudtirolese in un periodo
di enormi difficoltà economiche per l’agricoltura ed i masi di montagna, che portano
all’emigrazione di sudtirolesi verso l’Austria
e la Germania. Contemporaneamente motivi
analoghi portano migliaia di italiani in Alto
Adige. Il disagio della popolazione sudtirolese si manifesta con una serie di azioni politiche e terroristiche che culmina nella notte dei
fuochi del 1961, con decine di attentati.
La quarta puntata
si incentra sulla lunga e tragica “stagione
delle bombe” degli
anni Sessanta.
Dopo la clamorosa notte dei fuochi
del 1961, alcuni circoli neonazisti austriaci
e germanici cercano
di strumentalizzare
il terrorismo sudtirolese, che sino ad allora
aveva avuto carattere più che altro simbolicodimostrativo e aveva tentato di non colpire
direttamente le persone. L’escalation porta a
centinaia di attentati con decine di morti e feriti, repressioni da parte dello Stato, processi
e pesanti condanne. In piena “guerra fredda”
il confine del Brennero coincide con quello
della NATO. Per questo nello scenario altoatesino si muovono i servizi segreti di diversi
Paesi.
La strategia del terrore rallenta ma non
ferma le trattative politiche e diplomatiche. Si
giunge così a un faticoso accordo che prevede
un’ampia autonomia della provincia di Bolza-
Attività di promozione linguistica
no. Tale soluzione delude il sogno di autodeterminazione per cui molti avevano lottato.
Le puntate 3 e 4 verranno proiettate in diverse sedi, comprese le scuole superiori italiane
della provincia, e in seguito verranno distribuite
le copie nelle biblioteche provinciali e scolastiche, nonché trasmesse da emittenti televisive locali al fine di consentirne la massima diffusione.
Verrà inoltre realizzato un DVD promozionale contenente i trailer dei 4 episodi (nell’immagine a lato la copertina del DVD).
Rosaria Cembran
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Scripta manent 08
Giornate informative sugli esami
di bilinguismo per le scuole
156
Visto il successo della scorsa edizione,
anche nel 2008 per i docenti e gli studenti
delle scuole superiori sono state organizzate
dall’Ufficio Bilinguismo e lingue straniere in
collaborazione con il Servizio Esami di bi- e
trilinguismo della Provincia alcune giornate di
sensibilizzazione e informazione sugli esami di
bilinguismo. Gli incontri, della durata di due ore
per ciascun gruppo classe, hanno avuto luogo
il 14 novembre 2008 presso la Mediateca Multilingue di Merano e dal 25 al 27 novembre presso il Centro Multilingue di Bolzano. Alle diverse
attività hanno preso parte 235 studenti ovvero
14 classi delle scuole superiori della Provincia.
È stata questa l’occasione per offrire, concentrate in un’unica sede, tutte le informazioni
necessarie per affrontare l’esame di bilinguismo.
Infatti, un collaboratore del Servizio Esami
di bi- e trilinguismo ha fornito risposte esaurienti alle molte domande concernenti l’iscrizione e lo svolgimento degli esami, mentre le
consulenti per il patentino dell’Ufficio Bilinguismo e lingue straniere hanno effettuato con
piccoli gruppi di studenti simulazioni della prova orale in lingua tedesca, consentendo loro
di verificare il proprio grado di preparazione
nell’espressione orale; la terza fase dell’incontro è stata dedicata alla parte scritta con la
presentazione del dizionario elettronico ELDIT
elaborato dall’EURAC, uno strumento utile per
esercitarsi autonomamente nella prova scritta.
Oltre a ricevere informazioni di prima mano
sul “Patentino” ed un opuscolo contenente numerosi suggerimenti e consigli per prepararsi
adeguatamente all’esame, diversi partecipanti
hanno colto l’opportunità per iscriversi direttamente agli esami.
Anna Maria Kelder
Attività di promozione linguistica
Herzliche Grüße – Willkommen
auf der Wörter-Wiese!
La mostra “Herzliche
Grüße” del Goethe-Institut è stata ospitata nella
nostra provincia negli
ultimi mesi del 2008:
in ottobre a Merano, in
novembre a Bolzano e in
dicembre a Brunico. Nell’ambito di tale evento, presentato grazie alla collaborazione con
l’Istituto Pedagogico e l’Intendenza per il gruppo linguistico tedesco, l’Ufficio Bilinguismo e
lingue straniere ha organizzato presso il Centro Trevi di Bolzano, nei giorni 17, 19 e 21 novembre 2008 il workshop per tedesco L2 “Willkommen auf der Wörter-Wiese!”, rivolto alle
scuole elementari e medie in lingua italiana,
con l’obiettivo di stimolare gli alunni, grazie a
svariate attività creative, all’utilizzo di dizionari
e vocabolari, contribuendo a incrementare così
la loro padronanza della lingua tedesca.
Grazie a tali strumenti e anche semplicemente usando le lettere dell’alfabeto, nel corso di questo workshop gli alunni hanno potuto
imparare giocando parole nuove e modi di dire,
costruire scioglilingua e illustrare con disegni e
colori il significato di varie espressioni linguistiche.
Il workshop, a cui hanno partecipato 167
alunni provenienti da 5 scuole diverse dell’Alto
Adige, è stato molto apprezzato da studenti e
insegnanti.
Rosa Forer
Prossimamente
Primavera 2009
•
•
“Conoscere le lingue è + bello” - agenda di incontri di sensibilizzazione linguistica
Manifestazione “Scopriamo gli amici di Hocus e Lotus passeggiando in città - Percorso fra le vie di Merano, spettacoli e sorprese”
•
English@Museion
•
Presentazione a Bolzano e Merano della terza e quarta parte di “Verkaufte Heimat” con sottotitoli in italiano
Autunno 2009
•
•
“Conoscere le lingue è + bello” - agenda di incontri di sensibilizzazione linguistica
Giornate informative sugli esami di bilinguismo a Bolzano presso il Centro Trevi e a Merano presso la Mediateca Multilingue
•
Premiazione degli studenti certificati in tedesco dal Goethe-Institut
•
Presentazione cofanetto “Verkaufte Heimat” (4 DVD + booklet)
157
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158
Attività rivolte
ai giovani
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Il Cantiere delle Parole
Leggere un libro accresce interiormente e
rende le persone più ricche e consapevoli: questo è il messaggio che il Servizio giovani ha voluto trasmettere ai ragazzi promuovendo la prima
edizione di un percorso letterario rivolto principalmente a loro.
Il progetto è stato sviluppato dall’Arciragazzi e dal Centro giovani “Charlie Brown” dell’associazione La Strada-Der Weg in collaborazione con il Sistema Biblioteche della Ripartizione
Cultura italiana provinciale e si è articolato in
due fasi. La prima - nell’autunno 2008 - è consistita in una serie di incontri dedicati a giovani scrittori sia emergenti e che già affermati:
sono stati ospiti presso centri giovani e sedi
decentrate di biblioteche Paolo Giordano, Mar-
co Mancassola, Giulia Fazzi, Andrea Bajani,
Caterina Bonvicini e Niccolò Ammaniti. Gli incontri sono stati curati e moderati da Vincent
Raynaud, editor della narrativa italiana per la
casa editrice francese Gallimard, ed hanno visto un’ottima affluenza di pubblico giovanile
ma non solo.
La seconda fase, che si prolungherà fino
alla primavera del 2009, consiste in un concorso letterario riservato a testi inediti lingua
italiana e vuol dare spazio e visibilità anche
alle nuove forme letterarie contemporanee:
le sezioni, infatti, prevedono non solo poesie
e articoli giornalistici ma anche fumetti, sms,
blog ed infine un esercizio di stile “ricreando”
il finale di tre celebri opere letterarie.
Cristina Zampolli
Blauhaus.it
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Progetto Upload
Dal 15 al 17 maggio 2008 ha avuto luogo il
festival europeo di musica giovane itinerante
tra le sedi di Bolzano, Merano e Bressanone:
un progetto che ha coinvolto i giovani fino a 26
anni dei tre gruppi linguistici con il proposito di
incentivarne la creatività e favorire la loro crescita professionale nel settore musicale per promuoverne il talento e quindi la professionalità in
campo artistico-musicale.
L’iniziativa prevedeva un concorso ed un festival attraverso i quali si proponevano gli obiettivi di valorizzare la figura artistica di musicisti
e gruppi locali, fornendo loro un’importante vetrina nella quale proporsi, acquisire esperienza
e dialogare reciprocamente, offrire un confronto
con realtà nazionali ed internazionali e creare un
supporto per una grande comunità locale, regionale ed extraregionale in cui musicisti ed appassionati potessero confrontarsi e condividere le
proprie esperienze.
Comune di Palermo
Gli eventi sono stati gestiti da un coordinatore generale, il prof. Peter Paul Kainrath, affiancato da un comitato artistico che ha valutato i
contenuti artistici, nominato la giuria e steso il
regolamento di partecipazione agli eventi del
festival. Il comitato artistico presieduto dal prof.
Tiziano Popoli era composto da esponenti del
settore provenienti da tutta la provincia e appartenenti ai tre gruppi linguistici: Stefano Soligo,
Silvia Alfreider, Walter Eschgfäller, Mauro Trentini, Mario Punzi e Luigi Grata.
Il quotidiano Alto Adige ha promosso il festival non solo attraverso il giornale ma soprattutto
con il suo sito internet, dove il pubblico poteva
scegliere tra i brani caricati con il proprio voto
quelli preferiti.
La giuria del concorso, formata da membri di
livello nazionale chiamati dal comitato artistico,
Giordano Sangiorgi, Walter Savelli, Giuseppe
Zanca, Luca Pitteri, Alan Conti e Piergiorgio Ve-
Attività rivolte ai giovani
ralli, ha assegnato i premi previsti dal regolamento a Vetrozero (migliore brano originale), Annika (migliore interpretazione di cover), Veronica
(migliore voce), RAMO H-39 (migliore gruppo e
premio del pubblico), Luca Vianini (premio speciale della critica).
Nel corso della serata di venerdì 16 maggio
è stato inoltre proiettato il cortometraggio “The
fall of the house of Usher” accompagnato dal
miglior progetto di rimusicazione, quello dell’artista Luca Frigo.
Sono stati organizzati due workshop per dj
con il coordinamento di Pierfrancesco Pacoda,
autore di un’antologia del rap italiano: il dj Luca
Agnelli ha tenuto il corso presso il Centro giovani
Connection di Bressanone, mentre dietro la consolle dei Centri giovani Tilt e Strike Up di Merano
“operava” il dj Myke.
Il clou dell’iniziativa è stata la festa finale
presso la Fiera di Bolzano, quando dal primo
pomeriggio si sono susseguite le esibizioni sia
dei vincitori del concorso musicale che dei giovani musicisti vincitori di altrettanti concorsi per
giovani artisti italiani ed europei. A conclusione
il concerto serale con Roy Paci e gli Aretuska e
musica con DJ Luca Agnelli fino a tarda notte.
Infine, il 12 giugno, sui Prati del Talvera, alcune band iscritte al Festival hanno dato vita a
“Upload Reload”: infatti, pur non essendo arrivate in finale, sono state comunque ritenute
meritevoli di esibirsi in pubblico.
Cristina Zampolli
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Giovani in scena!
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Una nuova occasione per i
giovani appassionati del teatro ed interessati non solo alla
recitazione ma anche a tutti gli
aspetti tecnici del “fare teatro”
e cioè anche luci, costumi, scenografie e tutto ciò che può
rendere “magica” l’esperienza
teatrale. Questo ed altro vuole
essere “Giovani in scena” un
corso che si svolge lungo tutta
la stagione teatrale, ovvero dal
27 ottobre 2008 al 30 maggio
2009, e prevede 106 ore di lezione (53 incontri di due ore
ciascuno), cui si aggiungono 3 giorni di prove
per il saggio finale.
È stato organizzato con Il Teatro Stabile di
Bolzano in collaborazione con l’Associazione
Juvenes ed è destinato a 20 giovani tra i 15
e i 25 anni: le lezioni si svolgono nelle aule
dell’Istituto Rainerum e negli spazi del Teatro
Comunale di Bolzano.
Tre i moduli fondamentali che compongono
il percorso di studi, un’occasione unica per acquisire una solida base per la conoscenza dei
linguaggi del teatro.
Il primo modulo consiste in una serie di
incontri con i professionisti del teatro, registi
come Marco Bernardi e Cristina Pezzoli, attori del calibro di Leo Gullotta, Giulio Bosetti e i
giovani interpreti di “Noccioline”, il nuovo spettacolo di Fausto Paravidino, cui si aggiungono
drammaturghi, scenografi, costumisti, light designer e ingegneri del suono: sotto la loro guida
i partecipanti assistono inoltre alle prove aperte
di spettacoli professionali in allestimento.
Il secondo modulo prevede una puntuale e
attenta preparazione alla visione di 10 spettacoli
in programma nella stagione dello Stabile, grazie
a presentazioni specifiche sulla storia del teatro,
sugli autori e sui testi e attraverso esercitazioni
di lettura interpretativa di alcune scene: da “Il
Gabbiano” di Anton Cechov, al “Piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello, da “Gomorra” di Roberto
Saviano, al “Faust” di Goethe con Glauco Mauri.
Alla fase di preparazione seguirà quindi la visione degli spettacoli al Teatro Comunale.
Il terzo modulo è un laboratorio teatrale dove
agire individualmente e in armonia con il gruppo,
al fine di apprendere e sperimentare le tecniche
di base per l’uso espressivo della voce e del corpo. Il percorso laboratoriale è tenuto dall’attrice
Flora Sarrubbo, che accompagnerà come tutor i
20 partecipanti lungo tutto il percorso didattico
che si concluderà il 29 e il 30 maggio 2009 con
un saggio finale nel Teatro Studio del Teatro Comunale.
Il testo prescelto è “La cucina” di Arnold
Wesker.
Cristina Zampolli
Attività rivolte ai giovani
Street play 3
una “casa dalle mille stanze” per imparare la convivenza
In continua crescita la
voglia di teatro dei ragazzi, a giudicare dalla numerosissima e appassionata
partecipazione dei giovani delle scuole medie,
superiori e dell’università
al laboratorio di teatro
di strada “Street play”,
giunto al terzo anno.
Promosso dall’Ufficio Servizio Giovani della
Ripartizione Cultura della Provincia autonoma
di Bolzano e dal Teatro Cristallo di Bolzano
l’edizione 2008/2009 di questo progetto ha
raccolto oltre cinquanta ragazzi dai 13 ai 21
anni: un bel risultato ottenuto anche grazie alla
proficua collaborazione con i diversi centri giovani sparsi sul territorio.
Il tema portante del laboratorio era quello
della convivenza; il titolo infatti, “la casa dalle 1000 stanze”, è stata l’idea di partenza per
immaginare la convivenza possibile, reale o
ideale, di ogni abitante di questo strano luogo,
ideato e realizzato interamente dai ragazzi. In
ognuna delle infinite stanze della casa si nascondeva una verità differente, un sogno personale, un pensiero per avvicinarsi a culture
diverse, imparando a conoscerle e rispettarle.
I giovani, in questo percorso di crescita arti-
stica e intellettuale, la
cui preparazione è durata oltre cinque mesi
da ottobre a febbraio,
hanno scoperto “fisicamente” la difficoltà
e, allo stesso tempo, la
ricchezza della convivenza, dall’occupazione dello stesso spazio
alla condivisione, da incontri e scontri di idee,
opinioni, fisicità.
Gli educatori e gli animatori dei centri giovani della provincia si sono rivelati punto di
forza per il coinvolgimento dei ragazzi, i quali
hanno accettato con entusiasmo di impegnarsi
nell’allestimento dello spettacolo di teatro di
strada, per sua vocazione libero, itinerante e
assolutamente aperto alle novità. Gli aspiranti
artisti hanno realizzato il “loro” spettacolo utilizzando diverse tecniche teatrali e non risparmiandosi nemmeno nei diversi momenti della
costruzione del pezzo, nei laboratori di danza,
drammaturgia, costumi e scenografia.
Un percorso impegnativo, come per le migliori compagnie, che ha permesso ai ragazzi
di “andare in scena” in diversi luoghi dell’Alto
Adige: a Bolzano ha debuttato al Carnevale
del quartiere don Bosco nella manifestazione
“Grande Caos”, è stato poi proposto a giugno
al Festival “Upload” e a Merano durante “Asfalt
Art” ed ha raggiunto altre realtà, come quella
della Bassa Atesina. Una tournée impegnativa
e stimolante che ha coronato il lungo lavoro di
preparazione di questo nuovo gruppo di giovani artisti affiatati.
Francesca Lazzaro
163
Scripta manent 08
Un festival per giovani talenti
164
Cartolina del Tipifestival
Il 21 e 22 novembre presso il Centro di formazione professionale “L. Einaudi” a Bolzano
ha avuto luogo la prima edizione di un festival
triennale che parte dall’idea di promuovere la
progettazione e la partecipazione giovanile
nel territorio dell’Alto Adige, aiutare ragazzi e
ragazze a scommettere sulle proprie idee, invitando le nuove generazioni a superare il fatalismo o la rassegnazione. Come? Attraverso
quattro ingredienti essenziali: l’incontro con
maestri e figure esemplari; lo scambio fra pari,
ragazzi e ragazze che condividono un proget-
to, espressivo o professionale; il racconto e il
confronto su come si selezionano progetti e talenti; il supporto tecnico alla sua realizzazione,
l’accompagnamento alla sperimentazione.
TIPI è l’acronimo di Talenti, Incontri, Progetti, Idee ed è un percorso costruito da esplorazioni, intuizioni, incontri e storie.
Il Festival in realtà è solo la fase finale, più
visibile, di un laboratorio che si snoda a partire dalla primavera sul territorio (scuole, centri
giovanili, associazioni) e che proseguiranno
dopo il festival, per valutare l’efficacia delle
iniziative, consolidare i progetti, preparare la
nuova edizione.
Si rivolge in particolare a ragazze e ragazzi
che vogliono sviluppare un progetto professionale, vogliono creare un’attività lavorativa,
hanno un’ambizione artistica, vogliono capire come funziona il sistema delle opportunità
espressive. Giovani che vogliono incontrare chi
condivide la stessa passione, ancora in gestazione o già realizzata.
Iniziative collaterali sono state la creazione
di un sito internet che permette un continuo
scambio di idee ed aggiornamento sui progetti,
il silent party e l’amaca parking.
Sono state individuate quattro sezioni da
approfondire: “A day with…”, “Scouting”, “Storie”, “Archivio delle idee”.
Nella prima sezione un gruppo di giovani ha
individuato un “maestro” indiscusso del proprio
ambito professionale (quest’anno moda, design, cucina). L’incontro è consistito in una giornata di lavoro quotidiano vissuta fianco a fianco
e ripresa con la telecamera; il relativo video è
stato proiettato durante il Festival.
Per la sezione “Scouting” in tre ambiti
espressivi e professionali (quest’anno fumetto,
fotografia e calcio) è stato organizzato un in-
Attività rivolte ai giovani
contro, nella sede di lavoro (la casa editrice, lo
studio fotografico, il campo di allenamento) fra
talent scout e giovani aspiranti, sulle modalità e
le occasioni di selezione delle idee. Anche questi incontri sono stati ripresi in un video proiettato durante il Festival.
Un bando pubblico ha scatenato i “cacciatori
di storie”: ragazzi e ragazze delle scuole superiori hanno intervistato personaggi, noti o non noti,
esemplari per essere riusciti a realizzare il proprio progetto. Le storie esemplari sono raccolte
e premiate all’interno del festival, e il personaggio invitato a raccontarsi in quell’occasione.
Infine per l’“Archivio delle idee” nell’universo giovanile locale è stata lanciata una raccolta
di idee progettuali espressive/professionali che
necessitano di un supporto professionale per la
loro realizzazione. Il festival ne adotterà una e la
porterà a termine, presentandola alla prossima
edizione del festival.
Per l’occasione nella scuola Einaudi sono
stati allestiti laboratori di trucco, street art, fumetto, fotografia e perfino una passerella su cui
hanno sfilato i capi realizzati nel laboratorio di
moda.
Interessanti gli incontri tra i quali quelli con
i cuochi Sebastian Kaiser e Carlo Cracco, il calciatore Attilio Maldera, l’architetto Aldo Cibic,
lo stilista Kean Etro, il fotografo Robert Koch,
il disegnatore Paolo Bacilieri, lo scrittore Niccolò Ammaniti e con Carlo Giuseppe Gabardini,
autore televisivo ma più noto come Olmo della
fiction TV “Camera café”, nonché la visita alle
officine Ducati.
Giovani dj e gruppi emergenti si sono esibiti
a rotazione; ci sono stati premiazioni, giochi,
laboratori, una grande cena per tutti.
A conclusione una grande festa finale in
piazza del Grano con musica per tutti i gusti.
Cristina Zampolli
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Scripta manent 08
Regole e rispetto
Educare alla legalità
166
In occasione del 60° anniversario della Costituzione italiana, il Servizio giovani ha pensato di promuovere un settore della propria attività dedicato all’educazione civica, un’impegno
che proseguirà e si arricchirà nei prossimi anni.
Il progetto, che gode dell’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha promosso una serie di iniziative volte ad
avvicinare i giovani ai temi della Carta Costituzionale ed ad educare le nuove generazioni al
vivere democratico.
Ha progettato e prodotto un podcast nel
quale lettori d’eccezione del mondo della cultura, dello sport e delle istituzioni leggono alcuni articoli particolarmente rilevanti della Costituzione italiana; lo stesso è scaricabile dal
sito della Ripartizione ed è stato riportato in
una chiavetta USB. Quest’ultima è stata distribuita agli studenti intervenuti all’incontro con
Gherardo Colombo, unitamente ad un DVD che
illustra le attività dei centri giovanili, in un Kbook ideato dal Servizio giovani, che raccoglie
una serie di schede informative per orientarsi
tra le opportunità culturali, formative e lavorative che il nostro territorio offre.
Durante l’incontro con Gherardo Colombo,
che ha avuto anche una replica serale per gli
adulti ed ha visto inoltre gli interventi del sen.
Oskar Peterlini, del magistrato Kuno Tarfusser
e del giudice Edoardo Mori, sono state distribuite agli insegnanti accompagnatori copie del
suo libro “Sulle regole”, nonché un opuscolo
sul federalismo curato dal sen. Peterlini ed altro materiale informativo sui compiti della Procura della Repubblica: un invito a continuare
ad approfondire le tematiche anche in classe.
Inoltre rientra nel progetto un concorso
che ha assegnato ai vincitori 50 abbonamenti
ai quotidiani Alto Adige e Corriere della Sera
sotto il motto che “informarsi è partecipare”,
che cioè l’informazione è il primo gradino per
una partecipazione alla vita democratica del
paese.
Un’altra iniziativa connessa è stata “Occhio
alla Costituzione!”, un concorso organizzato in
collaborazione con l’Associazione Arciragazzi
di Bolzano e rivolto agli studenti delle scuole
superiori: i ragazzi sono stati invitati a raccontare attraverso un video o una fotografia i principi ed i diritti della Costituzione italiana.
Cristina Zampolli
Attività rivolte ai giovani
“Il mio sguardo”
Nei mesi di luglio e agosto è stato organizzato un corso di video partecipato, un progetto
sperimentale che intendeva offrire ai ragazzi in
età adolescenziale una nuova opportunità per
esprimersi e per raccontare il proprio mondo.
Il corso, organizzato in collaborazione con Zelig, scuola di documentario, televisione e nuovi
media di Bolzano, frequentato da due gruppi di
ragazzi tra i 12 e 17 anni, ha alternato lezioni in
aula e lezioni all’aperto dando così modo di confrontarsi direttamente con gli strumenti di ripresa video.
Il Partecipatory video (video partecipato) è
l’utilizzo attivo dei media audiovisivi e delle nuove tecnologie video per “raccontare” sé stessi,
il proprio ambiente, il proprio lavoro e i propri
progetti. Regista e cameraman assumono un
ruolo nuovo diventando “facilitators”, mettendo
gli altri, ognuno, in condizione di “raccontare” se
stessi per mezzo di un film.
Documentare implica un grande lavoro di
osservazione, ognuno però osserva dal proprio
punto di vista. Il metodo del video partecipato
permette di mettere insieme vari punti di vista o
“sguardi” per poi farli convivere in un lavoro unico, un video. L’osservazione guidata dal metodo
del video partecipato permette di entrare, studiare e rivedere la realtà con occhi nuovi e una
consapevolezza “diversa”.
È stata pertanto un’occasione preziosa anche
per gli adulti che hanno utilizzato un nuovo stru-
Corso estivo di video partecipato
SGUARDO
ILILMIOMIO
SGUARDO
La telecamera, grazie al tuo occhio,
diventa il mezzo per raccontare
te stesso e il tuo mondo.
167
autonome Provinz Bozen - Südtirol
Provincia autonoma di Bolzano - alto adige
mento per avvicinarsi al mondo dell’adolescenza,
a partire dallo sguardo degli stessi ragazzi.
Il corso ha avuto come docenti alcuni dei massimi esperti locali e nazionali di video partecipato:
Angelo Loy, Roma (Regia), Debora Scaperrotta,
Bolzano (Regia), Eva Lageder, Bolzano (Camera),
Harald Erschbaumer, Bolzano (Camera), Valentina Zaggia, Roma (Montaggio). In particolare
Angelo Loy, il coordinatore dei lavori, lavora da 8
anni negli “slum” ovvero le baracche di Dagoretti
a Nairobi ed è insieme ad AMREF uno dei “facilitatori” di progetti filmici con i ragazzi di strada,
attivando un processo che ora è uno strumento
importante per i ragazzi e per la società.
L’impegno di ragazzi ed adulti si è infine concretizzato in un video che contiene 5 “corti” e
che verrà riproposto ad un pubblico più vasto.
Abteilung 15 - Italienische Kultur
15.4 - Amt für Jugendarbeit
Ripartizione 15 - Cultura italiana
15.4 - Ufficio Servizio giovani
Cristina Zampolli
Scripta manent 08
Percorsi di formazione 2008
“L’essenziale è invisibile agli occhi”, da “Il
piccolo principe” di Antoine de Saint Exuperie.
168
I Percorsi di Formazione sono da anni
l’espressione della volontà da parte dell’Ufficio Servizio Giovani e delle realtà giovanili di
investire in formazione per elevare la qualità
dei saperi e delle competenze.
Non sono esercizi di stile, ma opportunità
preziose di scambio di buone prassi e vanno
pensati in una logica continua di ricerca – intervento.
Le parole chiave attorno alle quali si muove sia la riflessione, che l’azione che ne consegue, sono molteplici: animazione culturale,
protagonismo giovanile, partecipazione attiva,
relazione educativa, aggregazione, eventi, cultura giovanile, linguaggio, comunicazione, politiche giovanili, ecc.
Il tutto attraverso una serie di contributi
teorici, di esperienze significative, di lavori di
gruppo, di laboratori.
L’interesse delle realtà giovanili di avvalersi di personale qualificato ed aggiornato è
frutto del passaggio da una visione che considerava la formazione più un costo che un investimento, ad un’idea della formazione come
tassello indispensabile per la crescita professionale, la motivazione continua, la capacità
di aggiornarsi, per rispondere in modo adeguato al veloce cambiamento degli interessi
e dei bisogni delle giovani generazioni e delle
persone in generale. Investire in formazione significa anche ragionare continuamente in termini di innovazione, organizzazione del lavoro,
responsabilità, soddisfazione e motivazione e
saper mettere in discussione alcune rigidità e
rimanere aperti alle novità.
Resta fondamentale anche pensare alla
formazione non come ad un momento che si
esaurisce nel suo divenire, ma come possibilità di avviare ulteriori momenti di incontro,
proposta, organizzazione, approfondimento,
azione.
Anche nel 2008 i Percorsi di formazione
sono stati organizzati in forma di moduli per
cercare di dare risposte alle diverse esigenze
raccolte tra le organizzazioni e gli operatori.
Una formazione attenta ai nuovi cambiamenti,
ai temi emergenti ed urgenti, capace di essere
spendibile nella pratica, diventa garanzia per i
giovani di un’offerta qualificata. Crescere, non
vuole dire infatti solo fare servizi in più, ma anche fare servizi più innovativi.
Il modulo 1 è stato il viaggio studio in Alto
Adige, organizzato al fine di attivare un confronto partendo dall’esperienza sul campo. Tra
operatori dei tre gruppi linguistici ci si è confrontati attorno a temi quali la partecipazione
attiva dei giovani, il rischio e la trasgressione,
i diversi linguaggi giovanili, l’interculturalità,
ma anche sui diversi metodi di lavoro. Il 27 e
28 marzo sono stati anche occasioni per visitare una serie di Centri Giovanili sparsi sul territorio provinciale nella consapevolezza che gli
spazi rivestono un’importanza significativa.
Il modulo 2 si intitolava “fuori dall’acquario, dentro il territorio.” L’idea è stata quella di
lavorare sul dentro e fuori del centro, sul marketing di servizio, sulla comunicazione.
Scoprire come il Centro è vissuto e come
appare, andare alla ricerca di esempi virtuosi
e fruttuosi, costruire strumenti per migliorare
la propria immagine, costruire un metodo per
essere maggiormente presenti e correttamente
Attività rivolte ai giovani
conosciuti sul territorio: questi gli obiettivi prefissati.
Il modulo ha permesso di ragionare, ma anche di acquisire competenze per comprendere
quanto il modo di lavorare è ad acquario, cioè
chiuso, in attesa di quello che entra, lavorando
su quello che arriva, e quanto invece si conosce il contesto territoriale, chi lo vive, i bisogni
di agio e come andare fuori.
Chiara Sevesi, Peter Liensberger e Carmelo
Giacchino hanno guidato il gruppo attorno ai
temi della comunicazione attraverso i media e
i differenti linguaggi, attorno alla possibilità di
realizzare ricerche periodiche per conoscere e
farsi conoscere dal territorio, attorno al marketing di servizio.
Il modulo 3 “linee guida di un centro giovani e lavoro di rete”. Ha permesso di ragionare
approfonditamente sulle specificità di un Centro di cultura giovanile. Giovanni Campagnoli
della Coop. Vedogiovane ha aiutato i partecipanti a costruire strumenti ed opportunità per
sviluppare sinergie e lavoro di rete.
Il Viaggio studio ad Oslo è coinciso con il
modulo 4. È stata un’esperienza significativa, guidata anche dalla conoscenza diretta di
quella realtà di Silvia Alfreider (che ha accompagnato il gruppo in Norvegia), pensata per attivare un confronto sulle politiche per i giovani
e sulle modalità d’intervento, per aumentare la
capacità di stimolare la partecipazione attiva
nei/dei giovani e per condividere buone prassi. In questo caso ai partecipanti è stata chiesta una quota di partecipazione per far fronte
alle spese.
Il modulo 5 “sessualità ed affettività” è
169
stato condotto dalla Dott.ssa Giuditta Sereni
del Forum Prevenzione delle dipendenze.
Nel percorso di crescita verso l’adultità il
tema della sessualità diventa sempre più importante per i giovani e agli operatori è chiesto
di affrontarlo in maniera disinvolta e con un
linguaggio alla portata dei giovani. Il modulo
ha consentito agli operatori e alle operatrici
di acquisire dei metodi semplici e creativi con
l’intento di valorizzare nei giovani che si avvicinano, scoprono o praticano la loro sessualità,
il significato dell’incontro con l’altro, del piacere, della fiducia, della gioia insita nel sesso e
nell’affettività senza per questo sottovalutarne i pericoli o negarne i rischi.
Il modulo 6 “rischio ed ebbrezza” ha visto
come docenti Renato Botte e Lucia Rizzieri. La
formazione si è svolta presso la Casa Incontri
“Solis Urna“ di San Lorenzo in Banale in una
struttura ed in un clima che ha consentito di
approfondire il tema della ricerca del rischio
e dell’ebbrezza in adolescenza facendo esperienze dirette nella natura con un “Erlebnispädagoge”. Sono state molte le informazioni, gli
strumenti, i metodi appresi per lavorare con i
giovani sui temi del rischio, della trasgressione, dell’ebbrezza.
Scripta manent 08
Il modulo 7 ha riguardato la tematica della
gestione economica di un centro giovani: dal
preventivo alla rendicontazione. Questo modulo è stato particolarmente utile non solo agli
operatori, ma anche a quanti operano all’interno dei Centri e delle Associazioni Giovanili con
ruoli di dirigenza e di responsabilità amministrativa. Ci si è soffermati sui riferimenti normativi, sulla modulistica, sulle procedure per
comprendere bene come costruire un preventivo coerente e corretto, come gestire le spese,
come rendicontare.
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L’ultimo modulo “bisogni e desideri for-
mativi: verifica e riprogettazione” è servito a
verificare il gradimento e l’utilità dei Percorsi
di formazione e a porre le basi per progettare
in modo condiviso i nuovi percorsi, individuando nuove aree di approfondimento, nuovi strumenti, nuovi metodi.
I “Percorsi di formazione” sono stati un’opportunità di aggiornamento per quanti sono
impegnati professionalmente o come volontari nelle diverse realtà giovanili, ma anche per
quanti operano in settori diversi. La partecipazione è stata libera e gratuita.
Dario Volani
Attività rivolte ai giovani
Prossimamente
progetti per tutte le stagioni, progetti per un anno
• tra maggio e giugno si terrà la seconda edizione del Festival Upload, una vetrina per giovani musicisti ma
non solo
• durante l’estate è previsto un nuovo ciclo di incontri sull’uso delle nuove tecnologie con la collaborazione
della scuola Zelig “Il mio sguardo”
• in autunno la seconda edizione del Festival TIPI, giovani talenti alla ribalta
• in novembre continuano gli appuntamenti con il progetto “Regole e rispetto”
• tra dicembre e gennaio un altro appuntamento da non perdere con il teatro e la sua magia: la scuola di
teatro in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano
• per tutto l’anno i centri giovani ti aspettano per proporti iniziative interessanti e divertenti
171
Scripta manent 08
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Cataloghi,
pubblicazioni
e video
Ufficio Cultura
Info: www.provincia.bz.it/cultura
tel. 0471 411230/31 - fax 0471 411239
e-mail: [email protected]
Tutte le pubblicazioni edite dall’Ufficio Cultura sono:
-consultabili presso le principali biblioteche locali in lingua italiana ed al Centro Trevi
di via Cappuccini 28, Bolzano;
-le eventuali copie residue potranno essere distribuite a privati previa richiesta scritta
se le motivazioni sono riconducibili alla professione svolta o per motivi di studio/
ricerca legate alla tematica trattata dal volume oggetto d’istanza.
Giorgio De Chirico “Pictor optimus”
Testi di Pier Luigi Siena, Carmine Siniscalco, Wieland Schmied
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorato alla Cultura
italiana; 1985
F.to: 22x24 cm; 136 pp.; ill. 110 di cui 56 a colori
ESAURITO
Otto Dix
Testi di Gianfranco Bruno, Lothar Fischer, Guido Giubbini, Pier Luigi
Siena. - Catalogo a cura di Serge Sabarsky. Introduzione di Serge Sabarsky.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Assessorato alla Cultura in
lingua italiana; 1986
Gabriele Mazzotta Milano
F.to: 23x27 cm; 212 pp.; ill. 216 di cui 40 a colori
ESAURITO
173
Scripta manent 08
John Philipps
Testimone del secolo. Fotografie 1936-1982
John Philipps
Prefazione di Renzo Zorzi.
Olivetti, Milano; 1986
F.to: 23x26 cm; 196 pp.; 160 fotografie in b/n.
ESAURITO
Panorama & Panorama
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorati alla Cultura; 1987
F.to: 21x21 cm; 120 pp.; 97 in b/n
ESAURITO
Severini
Testi di Gillo Dorfles, Pier Luigi Siena, Jeanne Fort Severini.
Mostra a cura di Gillo Dorfles e Pier Luigi Siena.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Assessorato alla Cultura in
lingua italiana; 1987
Gabriele Mazzotta, Milano
F.to: 23x27 cm; 180 pp.; 137 fotografie di cui 57 a colori
ESAURITO
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Franco Fontana. La raccolta fotografica
Fotografie 1965-1987
Introduzione di Giuliana Scimè.
Umberto Allemandi & C., Torino; 1987
F.to: 21x30,5 cm; 72 pp.; 55 fotografie a colori
ESAURITO
Teatro che passione
Storia del teatro amatoriale in Alto Adige
Giorgio Dal Piai
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Assessorato alla Cultura
italiana; 1987
F.to: 16,8x23,8 cm; 448 pp.; 230 in b/n
cataloghi, pubblicazioni e video
Morandi
Testi di Giulio Carlo Argan, Jean Clair, Franco Solmi, Lamberto Vitali.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Assessorato alla Cultura in
lingua italiana; 1988
Gabriele Mazzotta, Milano
F.to: 22x24 cm; 108 pp.; ill. 87 di cui 22 a colori
ESAURITO
URSS
Realtà e poesia nell’immagine
Sytco Novosti
A cura di Simonetta Bavaj Todaro - Lanfranco Colombo.
Mosca Stampa: Grafica Valdambro, Milano; 1989
F.to: 21,5x30 cm; 162 pp.; ill. 186 di cui 37 a colori
ESAURITO
Andy Warhol
Testi di Attilio Codognato, Ada Masoero, Pier Luigi Siena.
Mostra e catalogo a cura di Attilio Codognato
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Assessorati alla Cultura in
lingua italiana, tedesca e ladina; 1989
Gabriele Mazzotta, Milano
F.to: 22x24 cm; 124 pp.; ill. 222 di cui 211 a colori
ESAURITO
Romania
Immagini di libertà
Testi di Maria Grazia Tedesco fotografie di Armando Cerzosimo.
Campanotto Editore, Udine; 1989
F.to: 19, 5x18, 7; pp. 96; ill. 51 in b/n
ESAURITO
Espressionismo
Libri Illustrati degli Espressionisti
Testi di Ralph Jentsch e Mario Verdone. Traduzione del catalogo e dei testi
letterari a cura di Marzio Mangini.
Catalogo e mostra a cura di Ralph Jentsch
Cantz Edition, Stoccarda; 1990
F.to: 22x28,2 cm; 400 pp.; ill. 423 di cui 31 a colori
ESAURITO
175
Scripta manent 08
Picasso linograveur
Catalogo e mostra a cura di Danièle Giraudy
Gabriele Mazzotta, Milano; 1990
F.to: 22x24 cm; 128 pp.; ill. 141 di cui 92 a colori
ESAURITO
Il sogno rivela la natura delle cose
Testi di Stefano Agosti, Jorge Canestri, Michael Ende, Vittorio Fagone, Sergio Finzi,
Virginia Finzi Ghisi, August Ruhs, Carlo Severi, Wieland Schmied, Mario Spinella.
Catalogo delle opere di Tulliola Sparagni.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Assessorati alla Cultura in lingua
italiana, tedesca e ladina; 1991
Gabriele Mazzotta, Milano
F.to: 23x27; 304 pp.; ill. 372 di cui 135 a colori
ESAURITO
Alto Adige un tempo e oggi
Ritratti del territorio
Testi di Carlo Azzolini, Giorgio Delle Donne, Maria Antonella Pelizzari,
Siegfried W.De Rachewiltz, Bruno Sanguanini.
F.lli Alinari, Firenze; 1990
F.to: 24x29 cm; 238 pp.; 288 fotografie in dualtone
ESAURITO
176
Grafica dalle collezioni provinciali
Testi di Andreas Hapkemeyer, Eva Eccel Kreuzer, Sandro Orlandi, Pier
Luigi Siena, Ulrike Unterhofer.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorati alla Cultura in
lingua italiana, tedesca e ladina; 1992
F.to: 25,5x19 cm; 132 pp.; ill. 112 di cui 18 a colori
ESAURITO
Panorama
Arte giovane in Alto Adige
Introduzione di Walter Guadagnini, Marion Piffer, Franz Thaler.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorati all’Istruzione
Pubblica e Cultura; 1993
F.to: 20,5x27,5 cm; 176 pp.; ill. 180 di cui 107 a colori
ESAURITO
cataloghi, pubblicazioni e video
Fotografia della libertà e delle dittature
da Sander a Cartier-Bresson 1922-1946
Mostra e catalogo a cura di Giuliana Scimè.
Gabriele Mazzotta, Milano; 1995
F.to: 22,5x24,5; 508 pp.; 480 fotografie di cui 4 a colori
ESAURITO
Itinera
Percorsi dell’arte locale
Testi di Andreas Hapkemeyer, Markus Klammer, Pier Luigi Siena.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorato alla Scuola e
Cultura italiana; 1995
F.to: 23,8x21 cm; 144 pp.; ill. 96 in b/n
Irving Penn, photographs,
A donation in memory of Lisa Fonssagrives-Penn
Testi di Ulf Härd af Segerstad, Jan-Erik Lundström.
Moderna Museet - Raster Förlag - Stockholm; 1995
F.to: 25x25 cm; 272 pp.; ill. 113 di cui 17 a colori
ESAURITO
Berengo Gardin Jodice Kampfer Radino
Persone, luoghi, culture. Quattro grandi fotografi per l’Alto Adige
Coordinamento di Aurelio Natali. Testi di Isabella Bossi Fedrigotti, Aurelio
Natali
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione 15 Scuola e
Cultura italiana; 1996. Periplo Edizioni
F.to: 28,5x26 cm; 144 pp.; 95 fotografie in b/n
Hutteriti - Tirolesi d’America
Die Hutterer - Tiroler In Amerika
Gianni Berengo Gardin e Gabriella Nessi Parlato
Testi di Tudy Sammartini.
Edition Raetia, Bolzano; 1996
F.to: 24,5x28,5 cm; 100 pp.; 69 fotografie in b/n
pubblicazione realizzata anche in lingua tedesca
ESAURITO
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Scripta manent 08
Mediumedea
Dieci artisti per Medea
Testi di Claudio Marra, Maria Letizia Ragaglia, Pier Luigi Siena.
Mostra a cura di Pier Luigi Siena e Maria Letizia Ragaglia.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorato alla Scuola e
Cultura Italiana; 1997
F.to: 24x24 cm; pp. 68; ill. 22 di cui 16 a colori
Arturo Benedetti Michelangeli a Bolzano
Immagini e suoni
Testi di Vittorio Albani, intervento critico di Andrea Bambace.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorato alla scuola e
Cultura Italiana; 1997
F.to: 17x24 cm; 120 pp.; ill. 29 in b/n
ESAURITO
Fotostudio Pedrotti
Testi di Ettore Frangipane.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorato alla Scuola e
Cultura italiana; 1997
F.to: 17x24 cm; 136 pp.; 145 fotografie di cui 17 a colori
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Omaggio a Ulderico Giovacchini
Testi di Ierma Sega, Giovanni Perez
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Assessorato alla Scuola e
Cultura italiana; 1997
F.to: 16,5x24 cm; 184 pp.; ill. 53 di cui 49 a colori
ESAURITO
Giorgio Morandi Incisore
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Ripartizione 15 - Scuola e
Cultura italiana; 1998
Galleria Goethe - Bolzano
F.to: 21x27 cm; 136 pp.; ill. 91 in b/n
ESAURITO
cataloghi, pubblicazioni e video
Attraverso le Alpi
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Ripartizioni Scuola e Cultura
italiana, tedesca e ladina; 1998
Museo provinciale di Castel Tirolo; Medus, Merano
F.to: 26x24 cm; 256 pp.; ill. /
ESAURITO
Moroder&Moroder Art Show
A cura di Andreas Hapkemeyer, Pier Luigi Siena. Introduzione di Vittorio
Albani.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Scuola e Cultura italiana;
Museo d’Arte Moderna di Bolzano; 1998
Museion Bolzano
F.to: 29,5x21 cm; 52 pp.; ill. 42 di cui 41 a colori
ESAURITO
Claudio Trevi Scultore
Testi di Raffaele De Grada, Luigi Lambertini, Enrico Mascelloni, Milena
Milani, Luigi Serravalli.
Mostra e catalogo a cura di Luigi Lambertini.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione 15 - Scuola e
Cultura italiana; 1998
Musumeci Editore, Aosta
F.to: 21x22 cm; 256 pp.; ill. 276 in b/n
Claudio Trevi Bildhauer
Testi di Luigi Lambertini, Raffaele De Grada, Enrico Mascelloni, Milena
Milani, Ierma Sega, Luigi Serravalli.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione 15 - Scuola e
Cultura italiana; 1998
F.to: 21x21 cm; pp. 44; ill. /
Bolzano città e contrasti
Il centro e la “zona”
Fotografie di Olivo Barbieri e Gabriele Basilico Testi di Carlo Azzolini e
Aurelio Natali
Prov. Aut. di Bolzano - Alto Adige Rip. Scuola e cultura italiana; 1998
Leonardo Arte - Milano
F.to: 26x26; 88 pp.; 50 fotografie di cui 25 a colori
ESAURITO
179
Scripta manent 08
Il tempo dell’uomo
Mestieri che vanno scomparendo
Fotografie di Alexandra Schileo. Testi di Aurelio Natali, Maurizio Chierici e
Ivan Dughera.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione Scuola e cultura
italiana; 1998.
Leonardo Arte - Milano
F.to: 17,7x24,6 cm; 88 pp.; 41 fotografie in b/n
Oltr(e)isarco
Inquadrature di Mario Cresci
Fotografie di Mario Cresci. Testi di Ezio Zermiani e Giuliano Gobbetti
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione Scuola e cultura
italiana; 1998
F.to: 16,5x19,5 cm; 84 pp.; 31 fotografie in b/n
Un paese unico - Italia, fotografie
Italien, ein einmaliges Land
A cura di Cesare Colombo. Testi di Irene Bignardi, Cesare Colombo, Italo
Zannier
Fratelli Alinari - Firenze; 1998
F.to: 18x18,5 cm; 268 pp.; 210 fotografie di cui 168 in b/n
pubblicazione realizzata anche in lingua tedesca
ESAURITO
180
Cinquant’anni suonati
Storia e cronaca del concorso Busoni
Fünfzig Jahre Busoni-wettbewerb - Geschischte und Chronik
Andrea Bambace
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige; 1998
F.to: 21x29,5 cm; 256 pp.; ill. 57 in b/n
pubblicazione realizzata anche in lingua tedesca
Dove corri, Claudio?
Luigi Serravalli
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione 15 - Scuola e
Cultura italiana; 1998
F.to: 21x21 cm; 40 pp.; ill.
ESAURITO
cataloghi, pubblicazioni e video
Gli uomini della palude
Una ricerca di antropologia urbana ad Oltrisarco-faubourg operaio (collana
TRACCE n. 1)
Ivan Dughera
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione 15 Scuola e
Cultura italiana; 1998
F.to: 16x23 cm; 208 pp.; ill. 3
Oltrisarco
Ricostruzione storica ed economica dello sviluppo
di un quartiere di Bolzano (collana TRACCE n. 2)
Fabrizio Miori
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione 15 Scuola e
Cultura italiana; 1998
F.to: 16x23 cm; 132 pp.; ill. 27
Oltre l’isarco
Elementi e testimonianze di storia religiosa dei quartieri bolzanini di
Oltrisarco e Aslago (collana TRACCE n. 3)
Paolo Valente
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione 15 Scuola e
Cultura italiana; 1998
F.to: 16x23 cm; 220 pp.; ill. 35
Un limbo di frontiera
La produzione letteraria in lingua italiana in Alto Adige (collana TRACCE n. 4)
Carlo Romeo
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ripartizione 15 Scuola e
Cultura italiana; 1998
F.to: 16x23 cm; 174 pp.; ill. /
Minimal art minimal music
Testi Maria Letizia Ragaglia ed Emanuele Quinz
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 1999
F.to: 17x24 cm; 48 pp.; ill. 6 fotografie
181
Scripta manent 08
Florio Vecellio Reane - L’opera 7 Das Werk
A cura di Daniela Magagna e Letizia Ragaglia. Consulenza di Pier Luigi
Siena. Testi di Carlo Lazzerini, Giorgio Maragliano, Letizia Ragaglia, Luigi
Serravalli. Testimonianze Ulrich Beutel e Karl Horst Praxmarer. Foto di
Foto Studio Pedrotti
Comitato Florio Vecellio Reane, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto
Adige, Cultura italiana.; 1999
F.to: 24x31 cm; 178 pp.; 103 fotografie di cui 3 in b/n
Noi Alpini
Mostra fotografica
Fotografie di Enzo Isaia
Presentazione e didascalie di Giulio Bedeschi.
Edizioni d’Arte Fratelli Pozzo; 1999
F.to: 24x31 cm; 150 pp.; 138 fotografie b/n
ESAURITO
Jack Alberti fotografo
Testi di Aurelio Natali, Giovanni Perez, Ettore Frangipane.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 1999
F.to: 24x22 cm; 84 pp.; 55 fotografie di cui 40 in b/n
182
Zigaina
Icone per un transito
Testi di Pier Paolo Pasolini, René Berger, Mauro Corradini, Giorgio Gaggero, Friederike Mayröcker, Michael Semff, Kristian Sotriffer, Giuseppe
Zigaina. A cura di Francesca Nesler. Redazione di Michela Caracristi.
Provincia Autonoma di Bolzano Alto-Adige, Cultura italiana; Città di
Bolzano - Assessorato alla Cultura; 1999
F.to: 20x26,5 cm; 66 pp.; 36 fotografie di cui 22 in b/n
P. P. Pasolini
Organizzar il trasumanar
Testi di Achille Bonito Oliva, Miguel Angel Cuevas, Luciano De Giusti, Laura
Safred, Christa Steinle, Marco Vallora, Peter Weibel, Peter Weiermair, Marc
Weis, Giuseppe Zigaina. Progetto grafico di Corrado Albicocco con la collaborazione di Isabella Fabris. A cura di Giuseppe Zigaina e Christa Steinle.
Marsilio Editori s.p.a., Venezia - 2a edizione; 1999.
F.to: 20,5x26,5 cm; 228 pp.; ill. 113 di cui 13 a colori
cataloghi, pubblicazioni e video
Le radici dell’anima
fotografie di Stefano Torrione - Valle D’Aosta 1994-1998
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 1999
Musumeci Editore
F.to: 24x21,5 cm; 108 pp.; 60 fotografie in b/n
La sfida di una diocesi plurilingue
Fatti e testimonianze sulla nascita della diocesi di Bolzano - Bressanone
(collana TRACCE n. 5)
Paolo Valente, postfazione di Liliana Ferrari
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 1999
F.to: 16x23 cm; 166 pp.; ill. 10
>Frangibile
Testi di Pierluigi Siena, Paola Tognon, Alessandro Cuccato.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2000
F.to: 24x16,5 cm; 64 pp.; 30 fotografie di cui 20 a colori
ESAURITO
Giò Pomodoro
Sul sole e sul vuoto
A cura di Pierluigi Siena, prefazione di Marisa Vescovo.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2000.
F.to: 24x17 cm; 48 pp.; 23 fotografie di cui 20 a colori
ESAURITO
Bolzano Ovest Bozen West
Fotografie di Gabriele Basilico
Testi di Carlo Azzolini e Alessandra De Giorgi, Paolo Campostrini, Letizia
Ragaglia
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2000
Edizioni Charta, Milano
F.to: 24x17 cm; 112 pp.; 45 fotografie in b/n
183
Scripta manent 08
Le immagini della fantasia
17a Mostra internazionale d’illustrazioni per l’infanzia
Redazione del catologo di Monica Monachesi. Testi critici di Fernanda
Pivano, Dino Coltro, Carlo Lapucci, Livio Sossi, Marie-José Sottomayor,
Janine Despinette, Donata Dal Molin e Flavio Cortella.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, Provincia di
Treviso, Comune di Sarmede; 2000 / F.to: 24x31 cm; 208 pp.; Illustrazioni a
colori di 40 artisti.
Teatro Stabile di Bolzano 1950-2000
Cinquant’anni di cultura e spettacoli
Testi di Massimo Bertoldi, Gianni faustini, Umberto Gandini (u.g.), Paolo
Emilio Poesio, Ugo Ronfani.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; Città di
Bolzano.; 2000.
Silvana Editoriale S.p.A. (MI)
F.to: 28x22 cm; 234 pp.; ill.
Le aspettative in ambito culturale
della comunità italiana in Alto Adige
Ricerca condotta da Eurisko - Milano con la collaborazione dell’Astat
(Istituto provinciale di statistica)
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana; 2000
F.to: 22,5x19 cm; 71 pp.; ill.
184
Le Alpi. Luogo di vita, oggetto di studio
Atti del convegno di studio svoltosi al Centro Trevi di Bolzano
in data 16 dicembre 1999
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana; 2000
F.to: 23,3x23,7 cm; 50 pp.; ill. 8
La scena digitale
Nuovi media per la danza
Armando Menicacci ed Emanuele Quinz
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Cultura Italiana; 2001
Marsilio Editori S.p.A. (VE)
F.to: 15x21 cm; pp. 447; ill. 64
cataloghi, pubblicazioni e video
Mutamenti+Analogie
Spazi contemporanei a Bolzano e altrove
Casolaro, Castella, Fischli&Weiss, Guerrieri, Gurscky, Lambri, Linke,
Mason, Niedermayr, Vitali Ragaglia Letizia, Marc Augè, Alessandra Criconia, Mara Memo
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana; 2001
a+mbookstore edizioni
F.to: 21x26 cm; 170 pp.; ill. 68
Le immagini della fantasia
18a mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia
Testi critici Janine Despinette, Carlo Lapucci, Roberto Piumini, Susanna Tamaro
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, Provincia di
Treviso, Comune di Sarmede; 2001
F.to: 24x31,6 cm; 200 pp.; ill. /
ESAURITO
Solo per sport
Cronache sportive dalle origini agli anni ‘40
(collana TRACCE n. 6)
Ettore Frangipane
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana; 2001
F.to: 16x23 cm; 503 pp.; ill. 25
Solo per sport
Viaggio attraverso le diverse discipline sportive in Alto Adige (collana
TRACCE n. 7)
Franco Bragagna, Waldimaro Fiorentino, Daniele Magagnin, Giovanni
Perez, Carlo Romeo, Luigi Spagnolli
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana; 2001
F.to: 16x23 cm; 315 pp.; ill.
Incontri reali
Da Masaccio a Pietro Longhi
Barbara Bottacin
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana; 2001
F.to: 29,7x22 cm; 120 pp.; con illustrazioni
185
Scripta manent 08
Musicaxocchi Augenmusik Eyemusic
A cura di Paola Tognon
Provincia autonoma di Bolzano, Cultura italiana, 2002
Silvana Editoriale Spa Milano
Passport to South Africa
Arte contemporanea sudafricana
Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2002
A&Mbookstore Edizioni, Milano 2002
Incontri reali 2. Il mondo antico a Castel Roncolo
Bolzano ospita il Museo Nazionale Archeologico di Taranto
Barbara Bottacin, Giovanna Bonasegale
Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2002
Ministero per i Beni e le Attività culturali, Soprintendenza per i Beni
Archeologici della Puglia; Città di Bolzano
64 pp. più ill.
186
Incontri reali 2
La galleria comunale d’arte moderna e contemporanea
di Roma al Centro Trevi
Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2002
Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
104 pp. più ill.
Guida agli spazi per l’organizzazione di eventi Culturali e Formativi
La guida contiene informazioni su circa 200 strutture tutto il territorio
provinciale, che possono essere utilizzati per la realizzazione di eventi
culturali e formativi.
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Ripartizioni cultura italiana e
tedesca;2002
A cura di Alexandra Pan e Marisa Giurdanella
F.to: 14,5x21 cm; 232 pp.
cataloghi, pubblicazioni e video
Piero Siena. Anni & Vita
A cura di Paola Tognon
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2003
Silvana Editoriale Spa
109 pp.
Mito Opera
Percorso nel mondo del melodramma
Ein Weg in die Welt des Musiktheaters
A cura di Giacomo Fornari
Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2002
In collaborazione con il Conservatorio di musica Claudio Monteverdi di
Bolzano
LIM Editrice s.r.l. (LU) / 208 pp.
Artisti oggi
Piccolo dizionario degli artisti italiani in Alto Adige
A cura di Severino Perelda
Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2002
Il vicino e l’altrove
Islam e Occidente: due culture a confronto.
A cura di Pier Giovanni Donini
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2003
Marsilio Editori S.p.A. (VE)
F.to: 15,5x21,3 cm; 128 pp.
Nel segno di Aldebaran. L’Islam e la scienza
Im Zeichen von Aldebaran. Islam und Wissenschaft
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2003
Ideazione e supervisione scientifica: Pier Giovanni Donini
Testi di: F. Bonoli, P. Carusi, P.G. Donini, D.A. King, P. Marangoni, L. e A.
Rosa
F.to: 21x29,7 cm; 98 pp.; ill. 76
187
Scripta manent 08
M’impiego qui Bolzano - Alto Adige
Hannes Schick
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2003
F.to: 29,6x21,7 cm; 71 pp.; 57 fotografie in b/n
Vita di Elvezio Brancaleoni in arte El Camborio
A cura di Paola Tognon
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2003
Silvana Editoriale S.p.A., Cinisello Balsamo, Milano,
F.to: 12x16,5 cm; 192 pp.; 40 fotografie in b/n
Panorama 03
Arte giovane - Alto Adige / Junge Kunst - Südtirol
A cura di Marion Piffer Damiani e Letizia Ragaglia
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Uffici cultura italiana e
tedesca, 2003
Folio Editore, Vienna-Bolzano
F.to: 27x21 cm; 160 pp.; 100 tavole a colori
188
Culturali - Alto Adige 1945-2000
Associazioni culturali, personaggi, reti societarie.
(collana TRACCE n. 8)
A cura di Paolo Valente
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2003
F.to: 16x23 cm; 395 pp.; 74 immagini a colori e b/n
Voci e Volti dell’associazionismo italiano
Culturali - Alto Adige 1945-2000
Videocassetta VHS
Interviste/Regia: Gianfranco Benincasa, Paolo Mazzuccato
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2003
Durata: 19’50”
cataloghi, pubblicazioni e video
Solo per sport
Immagini e discipline
A cura di Daniele Magagnin
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2003
F.to: 31x23,7 cm; 332 pp.; 745 fotografie a colori e b/n
Alberto Garutti
Arte sul territorio/Kunst und Territorium.
Il progetto di Alberto Garutti per il quartiere Don Bosco a Bolzano.
A cura di Letizia Ragaglia
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2004
F.to: 24x16,5 cm; 56 pp.; 45 ill. a colori
On&On
Percorsi musicali tra classica ed elettronica
A cura di Luca De Gennaro e Alberto Jona
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2004
Auditorium Edizioni, Milano
F.to: 13,9x21 cm; 144 pp.; 44 ill. in b/n
Allegato CD musicale 71’58”
Italian Copyright
Il fascino discreto dei sudtirolesi italiani
di Barbara Passerella e Renato Troncon
Fotografie di Giorgio Liotti
Presentazione di Philippe Daverio
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana, 2004
Edizioni Il Brennero/Der Brenner
F.to: 30x30,3 cm; 264 pp.; 249 fotografie in b/n
20 Anni Bolzano Danza - Tanz in Bozen
Festival e stage internazionale di danza 1985-2004
Edito da Prov. Auto. di Bz-Alto Adige, Ripart. Cult. tedesca, Folio Editore,
Vienna-Bz, 2004. In coll. con Prov. Auto. di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana;
Città di Bolzano, Assessorato alla Cultura; Fondazione Nuovo Teatro Comunale
e Auditorium Provinciale di Bolzano; Südtiroler Kulturinstitut. Dir. prog.: Lucia
Bacci e Alexandra Pan F.to: 23,7x29,8 cm; 128 pp.; 210 foto. a colori e b/n
ESAURITO
189
Scripta manent 08
Culturali. Alto Adige 1945-2000
Le Associazioni si presentano
A cura di Paolo Valente
Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, Cultura italiana; 2004
F.to: 16x23,2 cm; 100 pp.; 81 ill. a colori e b/n
Il colore della vita. Die Farben des Lebens.
Hommage à Piero Siena
A cura di Paola TognonProvincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; Città di Bolzano, Assessorato alla Cultura; Museion, Museo
d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano; 2004
Silvana Editoriale Spa, Cinisello Balsamo, Milano
F.to: 17x24 cm; 208 pp.; 85 ill. a colori
Storie dell’Arte raccontate da Pier Luigi Siena
Gino Severini, Nino Franchina, Luigi Veronesi, Lucio Fontana, Alberto Burri
DVD - Regia di Katia Bernardi
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2004
Durata 5 x 15 min.
190
Storie dell’Arte 2
Fausto Melotti, Afro Basaldella, Carla Accardi, Mimmo Rotella, Mario
Schifano
DVD - A cura di Letizia Ragaglia;
Regia di Katia Bernardi
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2005
Durata 5 x 15 min.
Oltre la soglia: Iran
Cultura, arte, storia
A cura di Mario Nordio
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2005
Marsilio Editori s.p.a., Venezia
F.to: 17x24 cm; 167 pp.; con illustrazioni
ESAURITO
cataloghi, pubblicazioni e video
FRANGIBILE 02
A cura di Mariacristina Bastante
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2005
Gangemi Editori s.p.a., Roma
F.to: 24x16,02 cm; 167 pp.; con illustrazioni
ESAURITO
FRANGIBILE 02
DVD - A cura di Alessandro Cuccato e Paola Tognon
Regia: Carmelo Scala
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2005
Durata: 9 min.
ESAURITO
Suonare! Per la gioia di suonare!
Nunzio Montanari (1915-1993)
A cura di Gian Luigi Dardo e Andrea Bambace
Silvana Editoriale - Cinisello Balsamo, Milano
F.to: 17x24 cm; 141 pp.; con illustrazioni
L’associazionismo culturale ad Egna
A cura di Paolo Valente
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2005
F.to: 15,7x22,7 cm; 162 pp.; con illustrazioni
ESAURITO
Raffaello a Bolzano per capire la Dama
A cura di Gaia Carroli, Cristina Costa, Denis Isaia
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2005
F.to: 15,5x21 cm; 132 pp.; con illustrazioni
191
Scripta manent 08
ciboxmenti geistesnahrung food4thought
A cura di Paola Tognon, Gigi Brozzoni
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2005
Hopefulmonster editore - Torino
F.to: 16,5x24 cm; 221 pp.; con illustrazioni
“Madamina! il catalogo è questo”
L’opera lirica nel cinema
DVD - A cura di Federica Cumer
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2005
Durata: 85 min.
Prodotto destinato puramente ad un utilizzo scolastico
Sguardo a Oriente
Asia centrale, Pakistan, Afghanistan, Turchia
A cura di Mario Nordio
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura italiana; 2006
Marsilio Editori s.p.a., Venezia
F.to: 17x24 cm; 120 pp.; con illustrazioni
192
Luigi Mainolfi
Arte Sul Territorio
A cura di Marisa Vescovo
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2006
F.to 24x16,5 cm; 37 pp.; 73 foto a colori e b/n
Suonate pure! Io ho suonato abbastanza
Cianci Gatti. Il racconto di una vita
A cura di Sandro Ottoni
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2007
Silvana Editoriale S.p.A.; Cinisello Balsamo, Milano
F.to 14x24 cm; 135 pp.; 73 foto e disegni in b/n
cataloghi, pubblicazioni e video
Storie dell’arte 3
DVD - regia di Katia Bernardi
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2007
Durata: 100 min.
Prodotto destinato ad un utilizzo scolastico e di istituzioni culturali
toreplace.bz
Ambienti a bassa definizione: 70 luoghi possibili per l’arte e la cultura in
alto adige
A cura di Luca Emanueli
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2007
Damiani Editore - Bologna
F.to 16,5x24 cm; 207 pp.; 70 immagini in b/n
Studio e monitoraggio dell’offerta teatrale in alto adige nel 2005
Consulenza scientifica di Lamberto Trezzini
e Michele Trimarchi
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2007
Città di Bolzano - Assessorato alla Cultura
Fondazione ATER
F.to 22,3x22,3 cm; 124 pp.; grafici e tabelle
Supercomunitari
Foto di Paolo Risser
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2007
Città di Bolzano - Assessorato alla Cultura
Fondazione Cassa di Risparmio
F.to 21x14,5 cm; 15 pp.; 21 foto
ESAURITO
India
Le radici antiche del futuro
A cura di Mario Nordio
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2007
Marsilio Editori S.p.A. - Venezia
F.to 17x24 cm; 117 pp.; 8 foto a colori
193
Scripta manent 08
Visioni di cina
A cura di Monica Demattè
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2007
Stella Edizioni
F.to 21,5x21,5 cm; 167 pp.; catalogo illustrato
Paolo Fresu
Racconta il jazz attraverso la storia dei grandi trombettisti americani
A cura di Vittorio Albani e Claudio Chianura
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2007
Auditorium - Casanova e Chianura Edizioni - Milano
F.to 14x21 cm; 127 pp.; 15 immagini b/n
Allegato DVD - Disponibilità limitataPaolo Fresu
Novità 2008
Sandro Forcato
Pugno chiuso, sipario aperto
A cura di Pinuccia Di Gesaro
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2008
Silvana Editoriale S.p.a., Cinisello Balsamo, Milano
F.to 12x16,5 cm; 151 pp.
194
CD - Il gesto del suono
Mostra videografica sulla sperimentazione musicale
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2008
in collaborazione con AUDITORIUM Edizione e RCF S.p.a. Italy
Durata: 53,03 mim.
ESAURITO
Cina
WEST OF CALIFORNIA?
A cura di Mario Nordio
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2008
Marsilio Editore S.p.a., Venezia
F.to 17x24 cm.; 151 pp.
cataloghi, pubblicazioni e video
Badate
Rapporti bilaterali Bolzano - Ucraina
Foto di Jane Evelyn Atwood
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2008
Silvana Editoriale S.p.a., Cinisello Balsamo, Milano
F.to 23x28 cm; 95 pp; il. 64 in bicromia
In vendita nelle librerie e sul sito: www.silvanaeditoriale.it
La conversione di San Paolo di Garofalo
Storie e restauro
A cura di Kristina Herrmann Fiore
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2008
F.to 22x28,5 cm; 117 pp. con foto ed illustrazioni
DVD - Il futuro culturale
Atti dei convegni:
Esperienze a confronto sulle culture che si vanno formando dall’interazione
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2008
Durata: 114,18 min.
Osservatorio, offerta e residenze teatrali
Atti della giornata di studio per operatori teatrali
Centro Trevi 7 febbraio 2008
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Cultura Italiana, 2008
F.to 15x21 cm.; 79 pp.
195
Scripta manent 08
cataloghi, pubblicazioni e video
Ufficio Educazione Permanente
Biblioteche e Audiovisivi
Iniziative editoriali
Info: www.provincia.bz.it/cultura alla voce “libri e pubblicazioni –> di interesse locale”
Tel. 0471 411250 - Fax 0471 411259 - E-mail: [email protected]
Tutte le pubblicazioni edite dall’Ufficio Educazione Permanente, Biblioteche e Audivisivi sono:
-consultabili preso le principali biblioteche locali in lingua italiana ed il Centro Trevi
-in vendita presso le librerie del territorio
Alto Adige. I luoghi dell’arte
Bolzano, media Val d’Adige, Merano
Gioia Conta
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1998 (1a ed. 1987)
F.to: 17x24 cm; 418 pp.
Prezzo: 18,08 Euro
Alto Adige. I luoghi dell’arte
Val d’Isarco e valli laterali, Val Sarentino
Gioia Conta
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1991
17x24 cm; 434 pp.
Prezzo: 18,08 Euro
197
Scripta manent 08
Alto Adige. I luoghi dell’arte
Oltradige e Bassa Atesina
Gioia Conta
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1994
F.to: 17x24; 399 pp.
Prezzo: 18,08 Euro
Alto Adige. I luoghi dell’arte
Val Venosta, Val d’Ultimo, Val Passiria
Gioia Conta
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1996
F.to: 17x24 cm; 367 pp.
Prezzo: 18,08 Euro
Alto Adige. I luoghi dell’arte
Val Pusteria, valle ladine
Gioia Conta
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1999
F.to: 17x24 cm; 397 pp.
Prezzo: 18,08 Euro
198
Josef Schöpf e le sue opere in Alto Adige
Francesco Bertoncello
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1993
F.to: 21x32 cm; 178 pp.
ESAURITO
Le commedie di Vigil Raber
Dal tardogotico alla rivoluzione contadina del 1525
Fiammetta Bada
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1996
F.to: 21x32 cm; 160 pp.
Esaurito
cataloghi, pubblicazioni e video
Il culto del Sacro Cuore in Alto Adige
Aspetti e problemi di una singolare iconografia
Giovanna Fabbri
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1993
F.to: 21x32 cm; 160 pp.
Esaurito
I quattordici santi ausiliatori
Origine e sviluppo del culto in Alto Adige
Marina Testa
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1996
F.to: 21x32 cm; 176 pp.
Esaurito
Suoni e musica a Bolzano nel xv secolo
Michela Paoli
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1999
F.to: 21x32 cm; 127 pp.
Prezzo: 18,08 Euro
Le leggende della Val Pusteria
Laura Gilardoni
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1999
F.to: 21x32 cm; 175 pp.
Prezzo: 18,08 Euro
Guida allo studio dell’Alto Adige (3 volumi)
Willy Dondio
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1990
F.to: 15x21,5 cm; 1570 pp.
Prezzo: 46,48 Euro
199
Scripta manent 08
Bolzano-Bressanone-Merano (3 volumi)
Racconto illustrato a sfondo storico
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano
Bolzano, Editrice Pluristamp (1995-1998)
F.to: 24x23 cm; 58 pp.
Prezzo: 10,33 Euro
Alto Adige 1945 - 1947. Ricominciare
a cura di Giorgio Delle Donne
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2000
F.to: 14x21 cm; 195 pp.
Distribuzione gratuita
Piccole patrie nell’era globale
Invito alla lettura
a cura di Riccardo Scartezzini
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1998
F.to: 14x21 cm; 111 pp.
Esaurito
200
A cinquant’anni dall’accordo Degasperi-Gruber
Costituzione & Autonomia
a cura di Giorgio Delle Donne
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1999
F.to: 14x21 cm; 131 pp.
Esaurito
Bibliografia della questione altoatesina (7 volumi)
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano;
Milano, Editrice Bibliografica (1994-2000)
F.to: 17x24 cm
Distribuzione gratuita
cataloghi, pubblicazioni e video
Incontri sulla storia dell’Alto Adige
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1994
F.to: 17x24 cm; 400 pp.
Distribuzione gratuita
Ricerca e didattica della storia locale in Alto Adige
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1996
F.to: 17x24 cm; 165 pp.
Esaurito
L’arte del vestirsi
Breve storia del costume e dell’abbigliamento attraverso l’arte dell’Alto
Adige
Gisella Mareso
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1997
F.to: 19x26 cm; 115 pp.
Prezzo: 10,33 Euro
Viaggio nella poesia italiana del ‘900
Letture di Orlando Mezzabotta
commentate da Mariangiola Asson
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1995
F.to: 17x24 cm; 21 pp.
Esaurito
Ierusalem Coelestis
Giovanna Fabbri, Martin Peintner, Paolo Quartana
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2000
Opera in 2 vol.,
F.to: 23x30 cm
Prezzo: 31,00 Euro
201
Scripta manent 08
Alto Adige. Monti, magie e storie per giovani viaggiatori
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2001
Firenze, Editrice Giunti, Progetti Educativi
F.to: 21x21 cm; 72 pp.
Prezzo: 10,33 Euro
Alto Adige. Angoli da scoprire
Gisella Mareso, Rosanna Pruccoli, Tiziano Rosani.
Foto di Paolo Quartana
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2001
F.to: 11x21 cm; 284 pp.
Prezzo: 15,50 Euro
Indagini e raffreddori di Manni Franzensfeste
Paolo Crazy Carnevale
Milano, Sperling & Kupfer, 2001
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano
F.to: 14x22 cm; 155 pp.
Distribuzione gratuita
202
Trov@te il pilota Wisner
Paolo Cagnan
Milano, Sperling &Kupfer, 2001
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano
F.to: 14x22 cm; 153 pp.
Distribuzione gratuita
Alto Adige. Terra di feste, riti e tradizioni
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2002
Firenze, Editrice Giunti, Progetti Educativi
F.to: 21x21 cm; 63 pp.
Prezzo: 10,33 Euro
cataloghi, pubblicazioni e video
Similaun e Juanita
Il mistero delle mummie rubate
Paolo Cagnan
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2003
Milano, Sperling & Kupfer
F.to: 13x21 cm; 288 pp.
Distribuzione gratuita
Bolzano
Una città negli occhi di viaggiatori e artisti dal ‘600 ad oggi
Luca Scarlini
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2003
F.to: 17x24 cm; 204 pp.
Prezzo: 12,00 Euro
Gli anni delle poesie
Indici delle riviste <Adige Panorama>
e <Regioni Panorama> 1970-1990
Carlo Romeo
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2003
F.to: 22x22 cm; 192 pp.
Prezzo: 12,00 Euro
Alto Adige. Archeologia ed emozioni
Dai monoliti della Bretagna ai ripari sotto roccia delle Dolomiti
Paolo Quartana, Umberto Tecchiati
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2003
F.to: 24x28 cm; 136 pp.
Prezzo 18,00 Euro
Calendario inconsueto
Percorsi d’arte e tradizioni tra Alto Adige ed Europa
Gisella Mareso, Rosanna Pruccoli, Tiziano Rosani
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2003
F.to: 28x28 cm; 264 pp.
Prezzo: 15,00 Euro
203
Scripta manent 08
Alto Adige. Terra di masi, monti e acque
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2003
Firenze, Editrice Giunti, Progetti Educativi
F.to: 21x21 cm; 64 pp.
Prezzo: 10,00 Euro
Alto Adige. Il paesaggio fortificato
Castelli e residenze
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2004
Firenze, Giunti Progetti educativi
F.to: 22,5x26,5 cm; 96 pp.
Prezzo: 18,00 Euro
Alto Adige. Terra di uomini e di eroi
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2004
Firenze, Giunti Progetti educativi
F.to: 21x21 cm; 64 pp.
Prezzo: 13,00 Euro
204
Alto Adige. Val Pusteria e Val Venosta
Un oriente e un occidente a confronto
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2005
Firenze, Giunti Progetti educativi
F.to: 22,5x26,5 cm; 96 pp.
Prezzo: 18,00 Euro
Alto Adige. Terra di arti e mestieri
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2004
Firenze, Giunti Progetti educativi
F.to: 21x21 cm; 64 pp.
Prezzo: 14,00 Euro
cataloghi, pubblicazioni e video
Spauracchi
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2005
Imola, Bacchilega Editore
F.to: 15,5x21 cm, 128 pp.
Prezzo: 10,00 Euro
ALTO ADIGE. Il paesaggio abitato
Città e borghi nel tempo
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2006
Firenze, Giunti Progetti educativi
F.to: 22,50 x 26,50 cm, 96 pp.
Prezzo: 18,00 Euro
ALTO ADIGE. Gioca e scopri la terra delle montagne
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2006
Firenze, Giunti Progetti educativi
F.to: 35,5 x 25,5 - GIOCO DA TAVOLO
Prezzo: 18,00 Euro
Un anno alle semirurali
di Sandro Ottoni
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2006
Ravenna, Fernandel Editore
14 x 20 cm, 128 pp.
Prezzo: 12,00 Euro
ALTO ADIGE. Le vie dell’uomo.
Strade, fiumi e ferrovie
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2007
Firenze, Giunti Progetti educativi
22,50 x 26,50 cm, 96 pp.
Prezzo: 18,00 Euro
205
Scripta manent 08
Alto Adige in tutti i sensi
Manuale di viaggio per giovani curiosi
Bolzano, Provincia autonoma di Bolzano, 2007
Firenze, Giunti Progetti educativi
13 x 22 cm, 104 pp.
Prezzo: 14,00 Euro
Novità 2008
Alto Adige di tutti i colori.
Manuale di viaggio per giovani curiosi
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2008
Firenze, Giunti Progetti educativi
13 x 22 cm, 104 pp.
Prezzo: 14,00 Euro
Alto Adige. I grandi personaggi.
Arte, cultura e società
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2008
Firenze, Giunti Progetti Educativi
22,50 x 26,50 cm, 96 pp.
Prezzo: 18,00 Euro
206
cataloghi, pubblicazioni e video
Settore
Educazione Permanente
Info: www.provincia.bz.it/cultura
tel. 0471 411247 - fax 0471 411259
e-mail: [email protected]
Sistemi locali di educazione permanente
Atti del Convegno realizzato in collaborazione con il competente Ufficio
della Ripartizione Cultura Tedesca e Ladina, Bolzano 22-23 marzo 1996
Provincia Autonoma di Bolzano, 1997
Operatori culturali nei paesi dell’arco alpino
Atti del 2° Congresso internazionale di educazione degli adulti realizzato in
collaborazione con il competente Ufficio della Ripartizione Cultura Tedesca
e Ladina, Stella di Renon 1-5 giugno 1992
Provincia Autonoma di Bolzano, 1992
207
Scripta manent 08
Viaggio e Incontro
Identità in equilibrio tra turismo e cultura locale
Atti del 3° Congresso internazionale di educazione degli adulti realizzato in
collaborazione con il competente Ufficio della Ripartizione Cultura Tedesca
e Ladina, Castel Coldrano 28-31 ottobre 1995
Provincia Autonoma di Bolzano, 1997
le@rnNet - Bildung im Netz
Sapere in rete, CD Rom
Atti del 4° Congresso internazionale di educazione degli adulti realizzato in
collaborazione con il competente Ufficio della Ripartizione Cultura Tedesca
e Ladina, Merano 11-14 novembre 1998
Provincia Autonoma di Bolzano, 1999
Il finanziamento delle associazioni
Culturali ed educative
Atti del convegno “Forme di finanziamento all’associazionismo culturale ed
educativo in Italia e all’estero”, Bolzano 3-4 dicembre 1999
Società Editrice Il Mulino, 2002
Prezzo: 14,50 Euro
208
Aspetti giuridici e tributari nella gestione degli enti associativi
Manuale teorico-pratico a cura di Guido Martinelli
Provincia Autonoma di Bolzano, 2002
Sistemi di finanziamento dell’educazione degli adulti e dell’educazione permanente
nei paesi dell’Arge Alp
Atti del Seminario Arge Alp, Castel Coldrano 26-28 aprile 1995
Provincia Autonoma di Bolzano, 1996
cataloghi, pubblicazioni e video
La garanzia della qualità nell’educazione degli adulti nei paesi dell’Arge Alp
Atti del seminario Arge Alp, St. Arborgast, 29-31 maggio 1996
Provincia Autonoma di Bolzano, 1998
Formazione e aggiornamento degli operatori del settore istruzione degli adulti
Atti del Seminario Arge Alp, Quarten 4-6 giugno 1997
Reti dell’educazione permanente
Alle soglie del XXI secolo
Atti del seminario Arge Alp, Riva del Garda 13-15 maggio 1998
Provincia Autonoma di Trento, 1999
Cooperazione nell’educazione permanente
Atti del seminario Arge Alp, Weingarten/Lindau 22-24 giugno 1999
Ministerium für Kultur, Jugend und Sport Baden-Württemberg, 2000
Creat(t)ività
Educazione alla modernità e pensiero creativo
Atti del 5° Congresso internazionale di educazione degli adulti realizzato in
collaborazione con il competente Ufficio della Ripartizione Cultura Tedesca
e Ladina, Bolzano 24-26 ottobre 2002
Provincia Autonoma di Bolzano, 2004
209
Scripta manent 08
Settore Biblioteche
Info: www.provincia.bz.it/cultura
tel. 0471 411244 - fax 0471 411259
e-mail: [email protected]
210
Percorsi di lettura. Il mio amico folletto
Illustrazioni e coordinamento editoriale: Barbara Tugnolo e Biblioteca
“Sandro Amadori”
Provincia autonoma di Bolzano, 2001
F.to: 27x20 cm; 60 pp.
Distribuzione gratuita
Il bello della lettura
Catalogo della mostra del libro per l’infanzia
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Assessorato all’Istruzione e Cultura in lingua italiana, 1991
Editrice Bibliografica
F.to: 22x21,5 cm; 83 pp.
cataloghi, pubblicazioni e video
Leggere oltre la scuola
300 titoli per una mostra sull’educazione alla lettura Catalogo
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 1993
Editrice Bibliografica
F.to: 22x22 cm; 95 pp.
Catalogo delle biblioteche d’Italia
Alto Adige - Südtirol - Ministero per i beni culturali e ambientali
Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Scuola e Cultura italiana, tedesca e ladina
Autonome Provinz Bozen - Südtirol
Schule und Kultur in italienischer, deutscher und ladinischer Sprache
Editrice Bibliografica, 1993
F.to: 24x17,5 cm; 190 pp.
Leggere oltre la scuola
Idee e percorsi per un progetto di educazione alla lettura
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Assessorato all’Istruzione e cultura in lingua italiana, 1994
Editrice Bibliografica
F.to: 24x17 cm; 141 pp.
La lettura come progetto
la pratica del leggere tra nuovi scenari e strategie di promozione
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Assessorato alla scuola e cultura italiana, 1997
Editrice Bibliografica
F.to: 24x17 cm; 181 pp.
Un libro come scelta
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige - Scuola e Cultura
italiana
Ufficio educazione permanente, biblioteche e audiovisivi, 1997
Testo di Carla Poesio
F.to: 18x18 cm; 31 pp.
211
Scripta manent 08
Premio dei lettori arge alp Leserpreis 1998
Lesen kennt keine Grenzen - Leggere senza confini
Opuscolo informativo concernente il “Premio dei lettori Arge Alp”, iniziativa patrocinata dalla Commissione Cultura e Società della Comunità di
Lavoro delle Regioni Alpine.
Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige/Ripartizioni scuola e cultura
Bolzano, 1997
F.to: 29,5x21 cm; 32 pp.
Pianeta lettura
Riflessioni a più voci e proposte di intervento sulla pratica del leggere
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano - Cultura italiana
Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi, 1999
Editrice Bibliografica
F.to: 24x17 cm; 154 pp.
Dalle Alpi
Pagine di autori dell’arco alpino
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige - Cultura italiana
Ufficio educazione permanente, biblioteche e audiovisivi, 2000
F.to: 27,5x19 cm; 67 pp.
212
Biblioteche scolastiche
Un laboratorio per imparare ad imparare
(l’esperienza nelle scuole in lingua italiana in Alto Adige)
Alessandra Carrara e Maria Pingitore
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano - Cultura Italiana
Ufficio educazione permanente, biblioteche e audiovisivi, 2000
F.to: 29,5x21 cm; 104 pp.
Premio dei lettori arge alp Leserpreis 2001
Lesen kennt keine Grenzen - Leggere senza confini
Opuscolo informativo sul “Premio dei lettori Arge-Alp”, un’iniziativa
patrocinata dalla Commissione Cultura e Società della Comunità di Lavoro
delle Regioni Alpine.
Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige /Ripartizioni Cultura italiana,
tedesca e ladina - Bolzano 2000,
F.to: 29,5x21 cm; 32 pp.
cataloghi, pubblicazioni e video
Il viaggio
Percorsi nella nuova narrativa italiana
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige
Cultura Italiana
Ufficio educazione permanente, biblioteche e audiovisivi, 2001
F.to: 21x15 cm; 80 pp.
Premio dei lettori arge alp Leserpreis 2004
Lesen kennt keine Grenzen - Leggere senza confini
Opuscolo informativo concernente il “Premio dei lettori Arge alp”, un’iniziativa patrocinata dalla Commissione Cultura e Società della Comunità di
Lavoro delle Regioni Alpine.
Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige/Ripartizioni Cultura
Bolzano, 2003
F.to: 29,5x21 cm; 32 pp.
Percorsi di lettura. Un orco! Che paura...
Editing e grafica: Barbara Tugnolo
Coordinamento: Maria Martometti - Biblioteca “Sandro Amadori”
Provincia autonoma di Bolzano, 2003
F.to: 27x20 cm; 65 pp. ill.
Distribuzione gratuita
Percorsi di lettura. Suggestioni tra parole e immagini
Famiglia, famiglie, affetti
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2007
Notiziario bibliografico a tema, anno I, Nr. 00
F.to: 29,50 x 21 cm, 27 pp.
Novità 2008
Percorsi di lettura. Suggestioni tra parole e immagini
Pagine per un pensiero nuovo
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2008
Notiziario bibliografico a tema, anno I, Nr. 01
F.to: 29,50 x 21 cm, 31 pp.
213
Scripta manent 08
Centro Audiovisivi
Info: www.provincia.bz.it/audiovisivi
tel. 0471 303393 - fax 0471 303399
e-mail: [email protected]
Sezione Alto Adige
214
L’incanto dello schermo
100 anni di cinema nel Tirolo storico
A.A.V.V.
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 1995
Libro: 21,5x24 cm; 256 pp. + CD-Rom
ESAURITO
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Il tirolo in pellicola
Film tirolesi dalle origini al 1918
Paolo Caneppele
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 1996
Libro: 21,5x21,5 cm; 230 pp.
ESAURITO
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
cataloghi, pubblicazioni e video
Location Dolomiti
Ciak in alta quota
Mauro Bonetto, Paolo Caneppele
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 1998
Libro: 19x14 cm; 64 pp. Prezzo: 15,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Il regista e la diva - Die Würghand
L’attrice Carmen Cartellieri e Cornelius Hintner, regista
Paolo Caneppele
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2000
Video: VHS, 90 min. + Libro: 12 x 21 cm; 124 pp. Prezzo: 15,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
In motocicletta sulle Dolomiti
Lothar Rübelt e il film turistico-sportivo
Paolo Caneppele
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2004
Cofanetto contenente Video: VHS, 19’32’’ min. + Libro: 12 x 20 cm, 115 pp.
Prezzo: 15,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Chi tira i fili?
Herthilde Gabloner, in arte Maria Gardena
Herthlilde Gabloner
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2004
Libro: 15x21 cm; 110 pp. Prezzo: 15,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Vampiri in Val Gardena
Roman Polanski e la sua troupe a Ortisei
Matthias Höglinger
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2000
Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media ZeLIG
Video: VHS/DVD, 58 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
215
Scripta manent 08
Tutto esaurito
Gli spettacoli cinematografici a Bolzano 1896-1918
Mauro Bonetto, Paolo Caneppele
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 1999
Libro: 17x24 cm; 324 pp.
ESAURITO
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Fra luci e ombre
Gli schermi cinematografici di Bolzano 1919-1945
Annalisa Rigon, Paolo Caneppele
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2002
Libro: 23,5x16,5 cm; 327 pp. Prezzo: 15,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Alto adige 1925-61
Una storia attraverso i filmati dell’Istituto Luce
AIDA, Firenze
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 1999
CD-Rom
ESAURITO
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Là dove c’era l’orto
216
L’Alto Adige tra gli anni ‘20 e ‘60
Silvano Faggioni
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2000
Video: VHS/DVD, 58’40’’ min.
Distribuzione gratuita del video VHS su richiesta scritta e motivata
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Tracce degli anni 80
Fatti di cronaca nella provincia di Bolzano
Tracce degli anni 80
nella provincia di Bolzano
raccontati attraverso il
materiale d’archivio di una
televisione privata
vincenzo mancuso
Tracce degli anni 80
Vincenzo Mancuso
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2002
Video: VHS/DVD, 22 min. Prezzo: VHS 7,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
cataloghi, pubblicazioni e video
Il rumore dei passi
Lo sviluppo urbanistico della città di Bolzano
Mauro Truzzi
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2005
Video: VHS/DVD, 12 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Bolzano-Bozen
Storie di una Città Heimat
Andreas Pichler, Susanna Schönberg
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 1997
Ufficio audiovisivi in lingua tedesca, RAI Sender Bozen
Video: VHS/DVD, 58 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
B-Zone. Voci nella città
Un documentario sul mondo giovanile a Bolzano
Silvia Chiogna, Andreas Perugini
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2003
Video: VHS/DVD, 20 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Voci sul Rio Sinigo
La storia di un piccolo borgo alle porte di Merano
Andrea Ruzzenenti
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2001
Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media ZeLIG
Video: VHS/DVD, 31 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Quel mazzolin di fiori
Momenti di storia del canto popolare
Silvano Faggioni
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2002
Video: VHS/DVD, 58 min.
Prezzo: VHS 7,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
217
Scripta manent 08
Zattelli sul Rio Valsura
L’antica tradizione dei mezzi di trasporto fluviale
Johann Wieser
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2005
Films & Visual Productions, Bolzano
Video: VHS/DVD, 17 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Alto Adige. Archeologia ed emozioni
Dai monoliti in Bretagna ai ripari sotto roccia delle Dolomiti
Paolo Quartana
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2003
Video: VHS/DVD, 19’32’’min.
Prezzo: VHS 7,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Il volo di Max
Lo scienziato Max Valier, da Bolzano a Monaco
Lino Signorato
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2001
Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media ZeLIG
Video: VHS/DVD, 38 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
218
Indro Montanelli
Toscanissimo cittadino del mondo
Georg Schedereit
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2004
Mediateca Regionale Toscana, Firenze
Video: VHS/DVD, 44 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Friedrich Nietzsche “Hommage”
I viaggi di Nietzsche in Italia nell’arte di Markus Vallazza
Fulvio Vicentini
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2003
Video: VHS/DVD, 21 min. Prezzo: VHS 7,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980).
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
cataloghi, pubblicazioni e video
Markus Vallazza e il purgatorio dantesco
Una trasposizione in immagini della Divina Commedia
Fulvio Vicentini
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2005
Di Spazio Film, Bolzano
Video: VHS/DVD, 16 min. Prezzo: VHS 7,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Markus Vallazza e il paradiso dantesco
Una trasposizione in immagini della Divina Commedia
Fulvio Vicentini
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2005
Di Spazio Film, Bolzano
Video: VHS/DVD, 16 min. Prezzo: VHS 7,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Ex Libris
Simbolo d’arte e di cultura
Alessandro Di Spazio
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2005
Di Spazio Film, Bolzano
Video: VHS/DVD, 15 min. Prezzo: VHS 7,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Fuori dai luoghi comuni
Nuovi spazi per l’arte in Alto Adige
Paolo Quartana
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2004
Q Art Production, Bolzano
Video: VHS/DVD, 29,31 min. Prezzo: VHS 7,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
47 ° Nord
Quando al Brennero esistevano i controlli di frontiera
Silvana Resch
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2004
Video: DVD, 53,30 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
219
Scripta manent 08
Moglie e buoi dei paesi tuoi
Tre coppie mistilingui, un laboratorio di convivenza
Maura Delpero
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
A.R.C.I., Nuova Associazione Bolzano
Video: DVD, 48 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Nonni/Grosseltern
Invecchiare insieme, strategie di sopravvivenza
Nicole Scherg
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2004
Video: DVD, 35 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Nessuna vuole salire lassù
Vivere nei masi d’alta quota in Val Sarentino
Michaela Pabst
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 1999
Video: DVD, 58,30 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
220
Iconografia mariana nei masi dell’Alto Adige
Percorso per immagini delle icone raffiguranti Maria
Gottardo Giatti, Michele Capanna
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
Gottart Inspiration, Bolzano
Video: DVD, 26 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Art Nouveau in Trentino Alto Adige
Sulle tracce di un’epoca in cui l’ornamento non era considerato un crimine
Maja Wieser
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
Johann Wieser Film & Visual Productions, Bolzano
Video: DVD, 43 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
cataloghi, pubblicazioni e video
Wildwest-Südtirol
Storia dei “weekend cowboys” sudtirolesi
Mauro Podini
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2001
Video: DVD, 28,30 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Starring Peter Martell
Gli Spaghetti-Western e un sudtirolese a Cinecittà
Fabrizio Fabro
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 1997
Video: DVD, 43 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Ape Maria
La passione per la mitica treruote in Val d’Ega
Greta Mentzel
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2004
Video: DVD, 28 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi.
Claudia DÈ Medici
Arciduchessa del Tirolo (1604-1648)
Luciano Stoffella
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
Centro Audiovisivi Bolzano
Video: DVD, 43 min. Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Luis Trenker: Figliol prodigo
I 97 intensissimi anni del più famoso regista altoatesino
Andreas Perugini
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
Centro Audiovisivi Bolzano
Video: DVD, 50 min. Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
221
Scripta manent 08
Markus Vallazza e la Divina Commedia
La trasposizione artistica del ciclo dantesco
Fulvio Vicentini
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
Di Spazio Film - Centro Audiovisivi Bolzano
Video: DVD, 42 min. Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il MART di Rovereto e presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28,
Bolzano (0471 300980). In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
La nascita delle Dolomiti
Il Reef del Catinaccio: i detriti di una scogliera
Benno Baumgartner, Alexander Werth
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
Video: VHS/DVD, 16,19 min. Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il Museo di Scienze Naturali di Bolzano e presso il bookshop del Centro
Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980). In prestito presso la mediateca del Centro
Audiovisivi
Aperitivo al Bristol
Merano negli anni ’50 e ‘60
Gottfried Deghenghi
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
Telefilm, Merano
Video: DVD, 43 min. Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980).
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
222
Franco D’Andrea jazz pianist
Il grande pianista, compositore e docente meranese
Andreas Pichler
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
Miramonte Film, Bolzano
Video: DVD, 55 min. Prezzo: 9,00 Euro
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
ALTO ADIGE. Guida ai luoghi del cinema
I più famosi set cinematografici dal 1926 al 2005
Mauro Bonetto
Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2006
Giunti Progetti Educativi, Firenze
Libro: 13 x 23 cm; 164 pp. + DVD, 46 min. Prezzo: 21,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
cataloghi, pubblicazioni e video
Unda Radio
Max Glauber a Dobbiaco e le prime radio in Italia
Federico Campana
Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2007
Miramonte Film, Bolzano
Video: DVD, 50 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
August in fuga
1943, al tempo delle opzioni
Andreas Pichler
Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2007
Miramonte Film, Bolzano. Video: DVD, 50 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Novità 2008
Blind Husbands
Erich von Stroheim e il cinema nelle Dolomiti
Erich von Stroheim - Paolo Caneppele
Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2008
Libro: 13,3 x 19 cm; 132 pp. + DVD: 99 min. + contenuti extra
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Polline
L’incomunicabilità umana nel mondo virtuale delle chat
Giovanna Baldissera - Marco Ravasio
Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2008
Scuola Holden, Torino - Scuola ZeLIG, Bolzano
Video: DVD, 5 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Il cammino del guerriero
Sulle orme di Michael Nothdurfter
Andreas Pichler
Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2008
Filmtank -Miramonte Film, Bolzano
Video: DVD, 86 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
223
Scripta manent 08
Sezione Cinema
Itinerari nel cinema 01
Il Novecento: le guerre
Federica e Ferruccio Cumer
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2000
Libro: 20x25 cm; 104 pp.
Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e nelle
librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
224
Itinerari nel cinema 02
Il Novecento: gli amori
Federica e Ferruccio Cumer
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2001
Libro: 20x25 cm; 96 pp.
Esaurito
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Itinerari nel cinema 03
Animali e uomini
Federica e Ferruccio Cumer
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2001
Libro: 20x25 cm; 72 pp.
Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e nelle
librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
cataloghi, pubblicazioni e video
Itinerari nel cinema 04
La vertigine del reale
Federica e Ferruccio Cumer
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2002
Libro: 20x25 cm; 102 pp.
Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e nelle
librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Itinerari nel cinema 05
Diversi da chi?
Federica e Ferruccio Cumer
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2004
Libro: 25x20 cm; 112 pp.
Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e nelle
librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
225
Scripta manent 08
Sezione Arti e New media
Cliccarte / capolavori dell’arte in cd-rom
Il ritratto: da Piero della Francesca a Frida Kahlo
Giovanna Fabbri
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2002
Libro: 23,5x21 cm; 84 pp.
Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. Libro + 4 cd-rom in prestito nella mediateca
226
Cliccarte / capolavori dell’arte
Il paesaggio
Giovanna Fabbri
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2004 CD-Rom
Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. In prestito nella mediateca del Centro Audiovisivi
The Beat Generation
Poesia, letteratura, musica, cinema degli anni ’50 e ‘60
Mediateca Regionale Toscana, Firenze
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2003 CD-Rom
Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
cataloghi, pubblicazioni e video
Reflecting frames
Una video-performance multimediale
Michele Capanna
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2000
Video: VHS/DVD, 37 min.
Libro: 12x20,5 cm; 47 pp.
ESAURITO
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Media.Time - Wood & Byte
Il festival delle nuove tecnologie multimediali
A.A.V.V.
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 1999
Catalogo + CD-Rom - Libro: 20 x 20 cm; 144 pp.
Prezzo: 12,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980) e
nelle librerie della Provincia. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Media.Time - Cinema, New media & Copyright
Il festival delle nuove tecnologie multimediali
A.A.V.V.
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2005
Centro Audiovisivi Bolzano
DVD documentazione: rassegna cinematografica sul found footage
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
MEDIA.TIME e l’arte contemporanea
Le nuove frontiere dei linguaggi espressivi
A.A V.V.
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2007
Centro Audiovisivi Bolzano
DVD documentazione: quattro incontri con quattro artisti digitali
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Passpartù Cultura 2007
Programma di approfondimento culturale
Peter Paul Kainrath
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2007
Media Art Production, Appiano (Bz) - RAI Sede di Bolzano
Video: 6 DVD (6 puntate di circa 20 min ciascuna)
In prestito nella mediateca del Centro Audiovisivi
227
Scripta manent 08
Novità 2008
Passpartù Cultura 2008
Programma di approfondimento culturale
Peter Paul Kainrath
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2008
Media Art Production, Appiano (Bz) - RAI Sede di Bolzano
Video: 6 DVD (6 puntate di circa 20 min ciascuna)
In prestito nella mediateca del Centro Audiovisivi
Manifesta 7
Biennale itinerante di arte contemporanea
Traudi Messini
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2007/08
Media Art Production, Appiano (Bz)
Video: DVD, 45 min. Prezzo: 9,00 Euro
In vendita presso il bookshop del Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano (0471 300980)
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
228
cataloghi, pubblicazioni e video
Fondo ZeLIG
Nell’ambito dei progetti di sostegno alla produzione audiovisiva sul territorio nonché di promozione della conoscenza della storia e della cultura locale tramite la produzione, la co-produzione o l’acquisizione di documentari attinenti in particolare la storia e cultura dell’Alto Adige, in
accordo con la Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media ZeLIG di Bolzano, la
Provincia si impegna a costituire presso la mediateca del Centro Audiovisivi un archivio delle
produzioni a carattere culturale realizzate dagli studenti nel corso degli anni di formazione.
Il primo nucleo di opere disponibili per il prestito nella sezione “Alto Adige” della mediateca, è
stato progressivamente integrato e aggiornato con documentari su tematiche varie, che costituiscono il patrimonio complessivo delle produzioni ZeLIG.
NEPAL, UN VIAGGIO
Il centro sperimentale più alto del mondo
Armin Widmann, Martin Rattini, Franziska Reinhardt
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2001
Video: DVD, 31 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
LO ZEN E LA FORZA DI GRAVITÀ
Una passione per la vita: storia di due giocolieri
Nina Mair
©Provincia autonoma di Bolzano, Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2004
Video: DVD, 33,17 min.
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Miguel. La vita di Michael Notdurfter
Un gesuita altoatesino in Bolivia
Angelika Gruber
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 1992
Video: DVD, 31 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
229
Scripta manent 08
Una sera di settembre
Il soggiorno di Henrik Ibsen a Colle Isarco nel 1889
Wolfgang Rebernik
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 1997
Video: DVD, 27 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Non te lo togli mai più di mente
I ricordi di Franz Thaler
Leo Hauser
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 1997
Video: DVD, 43 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Volere e dovere
Tre sudtirolesi in pellegrinaggio a Santiago de Compostela
Andrea Gsell
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2006
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 1999
Video: DVD, 25 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
230
Le chiavi per il paradiso
Viaggio alla ricerca di qualcosa in cui credere
Caterina Carone
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2007
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2007
Video: DVD, 49 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Fratelli
Vecchiaia e solitudine, forza e speranza
Isabel Grünwald
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2007
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2007
Video: DVD, 50 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
cataloghi, pubblicazioni e video
Chi cerca trova
Bella addormentata e Cenerentola ai nostri tempi
Enrica Gatto
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2007
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2007
Video: DVD, 31 min. In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Novità 2008
La vita e altri cantieri
Una famiglia di Sinti italiani
Giuseppe Schettino
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2008
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2007
Video: DVD, 37 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Eurotel
Storia di un palazza, specchio dei nostri tempi
Giuseppe Tedeschi
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2008
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2007
Video: DVD, 38 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
Sono come un’eremita su un’isola
Viaggio nel mondo interiore di un ragazzo autistico
Ingrid Demetz
©Provincia autonoma di Bolzano - Centro Audiovisivi, 2008
ZeLIG Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media, 2007
Video: DVD, 49 min
In prestito presso la mediateca del Centro Audiovisivi
231
Scripta manent 08
cataloghi, pubblicazioni e video
Ufficio Bilinguismo
e Lingue straniere
Info: www.provincia.bz.it/centromultilingue
tel. 0471 303400 - fax 0471 303406
e-mail: [email protected]
Nella Collana di documentazione e studi “Educazione bilingue” sono stati pubblicati a tutt’oggi
28 volumi su diverse tematiche relative al bilinguismo. Contiene, tra l’altro, gli atti dei convegni
a carattere internazionale organizzati dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere sul bilinguismo precoce, sulla traduzione e sui nuovi programmi scolastici per il tedesco-lingua seconda.
Unterwegs zur zweiten Sprache
Deutschkurse auf dem Prüfstand
D. Larcher, F. Stefan, vol. 19 (1998)
Il volume raccoglie i risultati di una ricerca scientifica sui corsi di tedesco
organizzati dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue Straniere condotta dai Proff.
Dietmar Larcher e Ferdinand Stefan dell’Università di Klagenfurt.
Studi su fenomeni, forme e situazioni del bilinguismo
S. Dal Negro, C. Willeit, A. Carpene, (vol. 20), Milano, Franco Angeli (1999)
Il volume presenta le tre ricerche premiate alla sesta edizione del concorsopremio per studi sul bilinguismo promosso dall’Ufficio Bilinguismo e lingue
straniere. Il primo studio propone un’indagine sulla comunità walser del Piemonte. Nella seconda ricerca viene presentato uno studio sulla commutazione
di codice nella lingua parlata dai ladini della Val Badia, mentre il terzo lavoro
riguarda alcuni aspetti sintattici nel bilinguismo precoce.
233
Scripta manent 08
Aufeinander zugehen, voneinander lernen
D. Larcher, F. Stefan, vol 21 (1999)
La valutazione qualitativa effettuata dai Proff. Larcher e Stefan
dell’Università di Klagenfurt sulle iniziative di soggiorno-studio estivo in
Germania offerte dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue Straniere si è tradotta
in una pubblicazione ricca di riflessioni, stimoli e proposte per coloro che
promuovono scambi interculturali ed esperienze linguistiche all’estero.
Le insidie della vicinanza
S. Baur (vol. 22) Bolzano Alpha Beta (2000)
Questo volume rappresenta un tentativo di apprendere, attraverso una lettura attenta dell’Alto Adige, quali sono le barriere storiche, sociali, politiche
e di conseguenza gli atteggiamenti delle persone che rendono difficile la
comunicazione e cooperazione tra gruppi linguistici che vivono nello stesso
territorio. Tali difficoltà si riflettono anche sull’apprendimento della lingua
dell’altro e sull’educazione interculturale.
Aspetti linguistici e interculturali del bilinguismo
Onnis, Giacosa, Finger, Rechenmacher, a cura di Augusto Carli, (vol. 23),
Milano, Franco Angeli (2001). Il volume raccoglie le sintesi delle quattro
ricerche premiate dalla settima edizione del concorso internazionale per studi
sul plurilinguismo. Nella prima, Luca Onnis indaga le principale differenze di
eloquio fra parlanti nativi e non nativi. Nella seconda, Antonella Giacosa studia
la varietà linguistica alemannica della comunità Valser di Rimella. Nella terza,
Bernd Finger affronta il fenomeno della scelta di codice nei territori posti sulla
riva sinistra e destra del Reno. Nella quarta l’altoatesino Hannes Rechenmacher
studia l’ipotesi della costruzione di un’identità interetnica in Alto Adige.
234
Il bilinguismo tra conservazione e minaccia
C. Paciotto, F. Toso, a cura di Augusto Carli (vol. 24)
Milano, Franco Angeli (2004)
Il volume raccoglie due ricerche dedicate al tema del bilinguismo. Nella
prima, Fiorenzo Toso propone lo studio sistematico sul tabarchino, interessante esito di lingue in contatto nelle isole della Sardegna sud-occidentale.
Nella seconda Carla Paciotto si occupa della comunità Tarahumara, lingua
autoctona del gruppo uto-azteco della Sierra Madre in Messico.
Il soggetto plurilingue
F. Goglia, S.M. Brambati, M. Mazza, a cura di S.Baur, (vol. 25)
Milano, Franco Angeli (2004)
Il volume raccoglie tre ricerche sul plurilinguismo. Nella prima, Francesco Goglia
mette in evidenza le caratteristiche sociali, etniche e metalinguistiche di parlanti della
Nigeria che acquisiscono l’italiano in un contesto migratorio. Nella seconda, Simona
Maria Brambati giunge, attraverso indagini di risonanza magnetica in soggetti bilingui,
a risultati interessanti sull’organizzazione del cervello bilingue. Nella terza Martina
Mazza studia la modifica dell’immagine di sé in studenti con un background monolingue che hanno frequentato una struttura universitaria con insegnamento in tre lingue.
cataloghi, pubblicazioni e video
Le sfide della politica linguistica di oggi
M. Gazzola, F. Guerini, a cura di A. Carli, (vol. 26), Milano, Franco Angeli (2006)
Il volume raccoglie due ricerche sul plurilinguismo. La prima, di Michele Gazzola, è uno
studio di Econolinguistics, (settore a cavallo fra economia e sociolinguistica), che si occupa
degli aspetti economici della lingua intesa come “bene ipercollettivo” e delle ricadute sulle
decisioni di politica linguistica. Il fuoco dell’indagine è la valutazione della gestione del
multilinguismo nell’Unione Europea. La seconda ricerca, di Federica Guerini, è uno studio
sociolinguistico ed etnografico della comunità ghanese residente a Bergamo, che illustra la
complessità dei diversi codici di tale comunità e il ruolo da essi assunto nella realizzazione
dell’identità e nella comunicazione quotidiana interetnica o intracomunitaria.
Taubstumm bis gebärdensprachig
Die österreichische Gebärdensprachgemeinschaft aus soziolinguistischer Perspektive
Verena Krausneker, hrsg. von Dietmar Larcher, (vol. 27)
Meran, Alpha&Beta - Drava Verlag, 2006
Il volume raccoglie un lavoro premiato per la sezione “Tesi di dottorato e ricerche
scientifiche”. Il lavoro evidenzia il significato del bilinguismo in soggetti audiolesi.
L’autrice considera la lingua segnica e i metodi oralisti. Lo studio documenta in
modo eccellente il processo di apprendimento di lettura da parte dei bambini
audiolesi, descrive inoltre i vantaggi cognitivi che i bambini udenti possono trarre
dall’apprendimento della lingua segnica.
Die Früherlernung mehrerer Sprachen
Theorie und Praxis
Christer Laurén, (vol. 28), Merano, Alpha&Beta - Drava Verlag, 2006
L’autore, nei suoi ripetuti soggiorni di ricerca nella nostra Provincia, ha effettuato studi linguistici sull’apprendimento e sull’insegnamento precoce della seconda
lingua e delle lingue straniere, i cui risultati si riflettono nel presente volume,
tradotto in tedesco dallo svedese. Accanto ad una dettagliata parte teorica presenta diverse situazioni di apprendimento linguistico; analizza inoltre biografie
linguistiche di diverse tipologie di persone, anche con elevato livello culturale,
nonché di soggetti con problematiche particolari.
Novità 2008
La lingua degli altri
Aspetti della politica linguistica e scolastica in Alto Adige-Südtirol dal 1945 ad oggi
S. Baur, G. Mezzalira, W. Pichler (vol.29), Milano, Franco Angeli, 2008
Il volume raccoglie i risultati di uno studio che ricostruisce 60 anni di politica
linguistica e di iniziative che, a livello scolastico ed extrascolastico, pubblico e
privato, hanno avuto come obiettivo la promozione del bilinguismo e, in anni più
recenti, del plurilinguismo in Alto Adige-Südtirol. Vengono esaminati l’evoluzione
del quadro normativo, il dibattito politico, gli orientamenti culturali e didattici
che hanno guidato le scelte, in rapporto a quel “bisogno di bilinguismo” che
costituisce una delle costanti della società altoatesina-sudtirolese del dopoguerra.
235
Scripta manent 08
Verkaufte Heimat
con sottotitoli in italiano
4 DVD
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano (2006-2008)
Il progetto ha visto la sottotitolatura dell’intero film “Verkaufte Heimat”, che si rifà al
testo dello scrittore tirolese Felix Mitterer e si compone di quattro parti. La sottotitolatura
consente la fruizione del film ad un pubblico più vasto di lingua italiana, al fine di favorire
una miglior conoscenza e comprensione fra gruppi linguistici. “Verkaufte Heimat” tratta le
vicende storiche sudtirolesi dal 1939 alla metà degli anni Sessanta attraverso le storie di tre
famiglie e i loro conflitti intrecciati con la storia locale, nazionale ed europea.
Brennende Lieb’ – Amore ardente
236
parte 1 – Karin Brandauer (1989) - DVD 130 min.
Nella prima puntata si assiste ad una serie di avvenimenti compresi tra il
marzo del 1938 ed il dicembre del 1939. Il film racconta, sullo sfondo della
progressiva italianizzazione e della propaganda per le opzioni, le lacerazioni
che queste provocarono all’interno delle stesse famiglie e le ripercussioni
che ebbero su tutta la società e nei rapporti tra italiani e tedeschi. Emergono
inoltre le vicende legate al cambiamento dei cognomi sudtirolesi, alle scuole
clandestine, alle difficoltà economiche, all’entusiasmo della popolazione
sudtirolese per l’annessione dell’Austria da parte del Reich ed il conflitto
del nascente nazismo - alleato con il fascismo - con la cultura cattolica, la
propaganda per le opzioni con i contrasti tra gli optanti ed i “Dableiber”.
Leb’ wohl, du mein Südtirol – Addio mio Sudtirolo
parte 2 – Karin Braudauer (1989) - DVD 115 min.
La seconda puntata presenta una serie di avvenimenti compresi tra il
marzo del 1940 ed il maggio del 1945. Dopo la pubblicazione dei risultati
delle opzioni crescono il successo del movimento nazista, i contrasti tra
gli optanti ed i Dableiber, le tensioni tra i nazisti e la cultura cattolica e
le azioni anti italiane. Famiglie meridionali, spesso vittime inconsapevoli
della propaganda italiana fascista tendente all’italianizzazione del territorio, si trasferiscono nei masi lasciati vuoti dagli optanti, trasferiti nei paesi
dell’Est, spesso vittime inconsapevoli della propaganda tedesca nazista
tendente alla tedeschizzazione del territorio.
cataloghi, pubblicazioni e video
Feuernacht – Notte dei fuochi
parte 3 – Gernot Friedel (1991) - DVD 90 min.
Nella terza puntata si assiste ad una serie di avvenimenti compresi tra la
fine degli anni Cinquanta e l’estate del 1961. Dopo la firma dell’Accordo
Degasperi-Gruber e l’emanazione dello Statuto di autonomia del 1948 il
centralismo dello Stato e della Regione impediscono una reale autonomia
della popolazione sudtirolese in un periodo di enormi difficoltà economiche per l’agricoltura ed i masi di montagna, che portano all’emigrazione di
sudtirolesi verso l’Austria e la Germania. Contemporaneamente motivi analoghi portano migliaia di italiani in Alto Adige. Il disagio della popolazione
sudtirolese si manifesta con una serie di azioni politiche e terroristiche che
culmina nella notte dei fuochi del 1961, con decine di attentati.
Komplott – Il complotto
parte 4 – Gernot Friedel (1994) - DVD 89 min.
La quarta puntata si incentra sulla lunga e tragica “stagione delle bombe”
degli anni ’60. Dopo la notte dei fuochi del 1961, alcuni circoli neonazisti
austriaci e germanici strumentalizzano il terrorismo sudtirolese. L’escalation porta a centinaia di attentati con numerosi morti e feriti, repressioni
da parte dello Stato, processi e pesanti condanne. In piena “guerra fredda”
il confine del Brennero coincide con quello della NATO. Per questo nello
scenario altoatesino si muovono i servizi segreti di diversi Paesi. La strategia
del terrore rallenta ma non ferma le trattative politiche e diplomatiche. Si
giunge così a un faticoso accordo che prevede un’ampia autonomia della
provincia di Bolzano.
237
Scripta manent 08
Collana “Südtirol Aspekte”
La Collana, realizzata da Rainald Montel, comprende una serie di volumi illustrati, corredati
di diapositive, con testi didascalici bilingui inerenti la storia, l’arte, la cultura e l’economia
dell’Alto Adige.
1° Volume: Bolzano
Il centro storico
Il primo volume della collana tratta gli insediamenti preistorici e romani
della conca bolzanina, nonché i monumenti e lo sviluppo del centro storico
di Bolzano dalle sue origini alla fine della Prima Guerra Mondiale
238
2° Volume: Bolzano
Gries, i quartieri nuovi e i dintorni della città
Nel secondo volume l’autore completa la panoramica su Bolzano, soffermandosi in particolare su Gries, sullo sviluppo demografico, urbanistico ed
economico della città e sulle sue caratteristiche sociali ed etnico-culturali
3° Volume: Castelli e residenze dell’Oltradige
In questo volume vengono presentati i manieri e i castelli nonché le più
importanti delle quasi 100 residenze nobiliari dell’Oltradige. Per la maggior
parte degli edifici è stata trattata, nella misura in cui è sopravvissuta una
sufficiente documentazione, la storia della genesi, l’origine e lo sviluppo dei
vari casati
cataloghi, pubblicazioni e video
Altre Pubblicazioni
Deutsch im Alltag
H. Hilber, R. Rossignoli (2000)
Il testo, corredato di audiocassette, rappresenta un utile strumento didattico per quanti si apprestano a sostenere l’esame di bilinguismo per la
carriera ausiliaria. È strutturato in 20 moduli, basati su argomenti tratti
dalla vita quotidiana, che introducono in modo organico e diretto ai temi
maggiormente ricorrenti nella prova d’esame.
Parole - Wörter (Audiocassette e CD)
a cura di S. Cavagnoli e A. Mazza (2000)
Dal Lessico di base, elaborato come supporto per la preparazione al nuovo
esame di bilinguismo (carriera esecutiva), sono state selezionate più di 1000
“parole”. Si tratta di uno strumento per accrescere il proprio vocabolario e il
suo utilizzo, esclusivamente audio, risulta particolarmente utile per un determinato tipo di apprendenti (es. non vedenti o persone abituate ad imparare
memorizzando oralmente) e fornisce inoltre un valido modello di pronuncia.
Parole - Wörter (Audiocassette e CD)
a cura di S. Cavagnoli e A. Mazza (2001)
Circa 700 “parole” selezionate dal Lessico approfondito per la carriera
direttiva e di concetto, che vengono presentate a partire da una frase in
italiano di cui si fornisce il corrispettivo in tedesco. È uno strumento
mnemonico che consente di sfruttare ogni momento libero e i cosiddetti
“tempi morti”, ad esempio in viaggio e nei momenti di relax.
239
Scripta manent 08
Diario di viaggio
a cura di I. Corrà, L. Gavillucci
La pubblicazione è una testimonianza di un percorso di studio di un
gruppo di studenti in Germania. È documentato dalle immagini di un
accompagnatore, docente e fotografo, e dalle testimonianze dei ragazzi
partecipanti e delle famiglie ospitanti. Offre uno spaccato di un soggiornostudio all’estero sicuramente originale e stimolante.
Giovani Nel Mondo
Esperienze di studio all’estero (videocassetta)
K. Assuntini
Questa videocassetta, realizzata con la partecipazione diretta degli studenti
partecipanti ai soggiorni-studio trimestrali ed annuali in Germania, Gran
Bretagna e Irlanda, è da intendersi, oltre che come testimonianza viva e
spontanea delle aspettative, riflessioni e delle esperienze vissute dai ragazzi
all’estero, come strumento di informazione, sensibilizzazione e promozione.
Una laurea + una lingua
Chi si forma non si ferma
Questo opuscolo si rivolge agli studenti delle scuole medie superiori e agli
studenti universitari di lingua italiana dell’Alto Adige. Nella prima parte
vengono riportate brevemente alcune iniziative nel settore della promozione
linguistica curate dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere. La seconda
parte è dedicata agli studenti che sono alla ricerca di contatti di studio, di
lavoro, di sperimentazione e ricerca. La terza parte illustra alcuni programmi di promozione linguistica dell’Unione Europea.
240
È ora di conoscersi meglio / Zeit, sich besser kennen zu lernen
Il volume raccoglie gli atti della manifestazione promossa nel 2003 dall’Assessorato provinciale alla Cultura italiana. Nell’ambito di cinque incontri
alcune istituzioni culturali, media e associazioni di aggregazione sociale,
che rappresentano realtà gemelle ma parallele nei due gruppi linguistici, si
sono presentate nell’“altra lingua” per approfondire la reciproca conoscenza,
sottolineare l’importanza della seconda lingua e avviare un momento di
confronto e di scambio in un ambiente di apertura e disponibilità.
AFAQ
Scenari di lingua e cultura araba
Zem, 2002
In occasione della manifestazione “Afaq” è stato redatto un opuscolo di
approndimento sulla lingua e cultura araba.
cataloghi, pubblicazioni e video
La terra dell’uccello di fuoco
2004
L’opuscolo accompagna la manifestazione sulla lingua e cultura russa
attraverso l’ampliamento delle tematiche trattate.
Saudade – a língua é minha pàtria
2006
La pubblicazione rappresenta un viaggio nei paesi lusofoni che abbracciano territori situati in ben quattro continenti, riassumendo immagini ed
emozioni della manifestazione sulla lingua e cultura portoghese.
“Cina – West of California?”
2007
L’opuscolo è stato pubblicato a completamento degli appuntamenti promossi nell’ambito dell’iniziativa omonima. Protagonista è la lingua cinese
e in particolare la sua scrittura, vero elemento unificante in un territorio in
cui le differenze linguistiche regionali sono spesso molto profonde, proponendoci anche una panoramica sulla letteratura cinese.
Ekko!
Il Trovalingue - Der Sprachenfinder
Scegliere tra le numerose e diversificate offerte per l’apprendimento delle
lingue non risulta sempre facile. L’Ufficio Bilinguismo e Lingue Straniere
in collaborazione con l’Ufficio Educazione Permanente della Ripartizione
Cultura Tedesca e Famiglia ha elaborato questo opuscolo bilingue che
intende fornire uno strumento per orientarsi nella panoramica delle varie
attività innovative e stimolanti offerte all’utenza.
Cinéma en français - Cine en español
Cine en español
Centro Multilingue
Via Cappuccini 28 - Bolzano
T 0471 300789 F 0471 303406
[email protected]
Mediateca Multilingue
Piazza della Rena 10 – Merano
T 0473 252264 F 0473 252265
[email protected]
www.provincia.bz.it/centromultingue
Cinéma en Français
Le serate del giovedì sera al Centro Multilingue di Bolzano e presso la
Mediateca Multilingue di Merano sono un appuntamento fisso per i cinefili
di ogni età. Le schede linguistiche raccolte in questi opuscoli offrono una
guida alla scelta e alla visione dei film e costituiscono uno strumento da
cui partire per un eventuale approfondimento delle principali tematiche
affrontate nella pellicola.
241
Scripta manent 08
Hocus & Lotus
I dinocroc che insegnano le lingue ai bambini
4 DVD – 52 Episodi in lingua tedesca e inglese, DITI, Provincia Autonoma di Bolzano (2008). Il progetto, realizzato in collaborazione con Rai Fiction e la Comunità
Europea, ha visto la produzione di un cofanetto contenente quattro DVD con 52
episodi e 2 libri con i testi illustrati della serie di cartoni animati “Le avventure di
Hocus e Lotus” in lingua tedesca ed inglese, rivolti ai bambini dai 3 anni in su. Si
tratta di un avanzato, ma anche divertente supporto che consente un coinvolgimento delle famiglie nel processo di apprendimento linguistico dei bambini.
2
10+1 CONSIGLI PER
IMPARARE UNA LINGUA
1
242
Imparare una lingua è un piacere (o almeno può
diventarlo)! Se non è la lingua stessa a motivarti,
forse puoi trovare uno stimolo scegliendo un
percorso divertente e interessante per impararla;
il piacere personale costituisce infatti una forte
motivazione per ogni tipo di apprendimento
perché rende il tutto meno difficile. Dunque pensa
a ciò che ti piace fare...
10 + 1 consigli per imparare
una lingua
4
Tieni un diario e annota abitualmente ciò che fai e
cosa impari (vocaboli, regole grammaticali), magari
proprio in lingua; è importante dedicare momenti
alla riflessione consapevole sulla lingua. Evidenzia
con un colore i vocaboli che usi più frequentemente,
appuntati se il verbo regge una preposizione
particolare o se il sostantivo ha una forma plurale
irregolare, ecc.
È importante conoscersi e capire perché si desidera
imparare la lingua: per cercare lavoro, per parlare
con amici e familiari, per soddisfazione personale,
per usare internet, per un viaggio all’estero... In
questo modo è possibile porsi obiettivi realistici
e capire cosa è utile studiare: non è obbligatorio
sapere tutto!
6
L’ascolto è molto importante ed esistono numerose
possibilità per migliorare la comprensione orale
di una lingua: film in lingua originale (con o senza
sottotitoli), musica, audiolibri, podcast e altre risorse
che puoi trovare nei centri di autoapprendimento
oltre che on-line.
Tieni accesa la radio o la televisione mentre fai
altre cose e ripeti ad alta voce le frasi che senti;
migliorerai la tua capacità di dialogo, il tuo cervello
imparerà a riconoscere modelli linguistici, il ritmo,
l’intonazione e il suono della lingua che, durante le
conversazioni, ti torneranno in mente con facilità.
Se imparare le lingue ogni tanto può risultare un percorso irto di ostacoli, questa
simpatica pubblicazione può senz’altro rivelarsi come un piccolo prezioso aiuto.
3
Le note formichine
del fumettista trentino Fabio Vettori ci presentano infatti
5 accompagnarci ogni giorno sulla via
alcuni semplici e pratici consigli che possono
dell’apprendimento di una lingua secondo la filosofia dei piccoli passi: dall’individuazione degli obiettivi per cui si studia la lingua, all’utilizzo di ogni possibilità
che quotidianamente si presenta per leggere, ascoltare o interagire in quella
lingua, senza dimenticare che questi consigli e altri aspetti relativi alle lingue sono
temi che possono essere approfonditi con i consulenti linguistici e il personale che
opera quotidianamente presso i centri di autoapprendimento dell’Ufficio.
Inizialmente può essere utile valutare da che
livello parti per capire cosa sai fare e scegliere
di conseguenza le risorse più adatte a te. A tale
proposito esistono:
- i consulenti linguistici del Centro Multilingue
e della Mediateca, che ti aiutano a definire le tue
esigenze
- test di autovalutazione linguistica, utilizzabili online gratuitamente
www.dialang.org
www.linguanet-europa.org
- test per capire qual è il tuo stile di apprendimento
www.learningpaths.org
www.linguanet-europa.org
Cerca di leggere il più possibile nella lingua che stai
imparando. All’inizio sarà difficile, ma per seguire
il discorso non è fondamentale comprendere ogni
singola parola o frase. Col tempo ti renderai conto
che il tuo vocabolario inizia ad arricchirsi. I testi non
devono essere per forza didattici, bensì interessanti
per te: anche i fumetti o le ricette culinarie possono
rivelarsi un ottimo esercizio per apprendere le
lingue. Tuffati non solo nella lingua, ma anche nella
cultura!
cataloghi, pubblicazioni e video
Video Attività Ufficio
Hocus & Lotus
I cartoni animati che insegnano le lingue ai bambini
Helios, 2002
Un progetto innovativo, risultato di un lungo lavoro di ricerca, che offre
alle famiglie un avanzato e divertente supporto per un accostamento
precoce allo studio delle lingue
Inncampus - vivere e studiare a Innsbruck
Blue + Green Communication, 2003
Il video presenta InnCampus, una struttura ad Innsbruck per gli studenti
universitari altoatesini di lingua italiana. La vita tra lo studio e il divertimento, l’ambiente internazionale di una città aperta, la libertà, gli incontri,
le esperienze, le scoperte
MeBo
Nuove vie per la cultura
Helios, 2002
Merano e Bolzano - Un unico filo conduttore collega il Centro Multilingue
di Bolzano e la Mediateca Multilingue di Merano, due strutture aperte al
pubblico che offrono, per la consultazione e il prestito, materiali multimediali, libri, riviste, consulenza personalizzata e molto più per apprendere ed
approfondire le diverse lingue
243
Scripta manent 08
AFAQ
Scenari di lingua e cultura araba
Zem, 2002
Quattro giorni intensissimi per scoprire la complessità della lingua e della
cultura araba, la pluralità delle sue voci. Il video fa rivivere l’atmosfera, i
colori, i suoni dell’iniziativa, svoltasi al Centro Trevi, che ha contribuito a
far conoscere una cultura diversa dalla nostra eppure così presente.
Le lingue
Un passaporto verso il mondo
Blue + Green Communication, 2002
Vengono illustrate le diverse proposte di soggiorni-studio e studio-lavoro
organizzate dall’Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere. I partecipanti alle
iniziative parlano delle loro esperienze professionali e personali all’estero.
Imparare divertendosi
Proposte innovative per lo studio delle lingue
K. Assuntini, 2002
Diverse associazioni linguistiche, operanti in provincia, presentano proposte e progetti innovativi per un accostamento diverso e divertente alle
lingue per bambini e giovani
244
cataloghi, pubblicazioni e video
Ufficio Servizio Giovani
Iniziative editoriali
Info: www.provincia.bz.it/cultura/1504/index_i.asp
tel. 0471 411280/81 - fax 0471 411299
e-mail: [email protected]
Le pubblicazioni edite dall’Ufficio Servizio giovani sono distribuite gratuitamente presso
l’Ufficio servizio giovani, a Bolzano, in Via del Ronco 2 dietro richiesta scritta
Alti sui pedali
Antonella Bellutti - Daniele Magagnin
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2006
Trento, Curcu & Genovese
F.to 15 x 22 cm; 175 p.
Prezzo: 18,00 Euro
Guida delle Associazioni giovanili
Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, 2007
F.to 11 x 17 cm; 114 p.
Distribuzione gratuita
245
Scripta manent 08
Sezione Arti e New media
Collana cd Mixer
dal 2000 al 2007
Provincia Autonoma di Bolzano, Ufficio Servizio giovani
distribuzione gratuita presso l’Ufficio servizio giovani, a Bolzano, in via del
Ronco 2, dietro richiesta scritta
ESAURITO
246
Scripta manent 08
La Ripartizione
si presenta
La Ripartizione Cultura italiana fa capo al dott. Christian Tommasini, Vicepresidente della Provincia ed Assessore alla cultura e scuola in lingua italiana, edilizia abitativa e alla dott.ssa Katia
Tenti, Direttrice del Dipartimento, con sede in via Canonico Michael Gamper, 1 - Bolzano - tel.
0471 418680. Essa è diretta dal dott. Antonio Lampis, ha sede nell’Edificio Plaza di via del Ronco
2, a Bolzano. Segreteria: tel. 0471 411200-01, fax 0471 411209.
La Direzione di Ripartizione svolge un’attività di propulsione e sostegno per gli uffici che ne fanno parte, proponendo direttamente progetti per stimolare e rispondere alla domanda culturale
locale, per assegnare in modo razionale le risorse umane ed economiche tra i propri uffici. La
Direzione cura l’elaborazione normativa nei settori di sua competenza, i contatti con gli esperti,
gli aspetti di pianificazione economica e finanziaria, i progetti di carattere generale che coinvolgono tutta l’amministrazione provinciale.
Essa attua inoltre una serie di iniziative per adempiere ad una strategia comunicativa che coinvolga il più ampio pubblico possibile. I mezzi di comunicazione utilizzati per raggiungere tale
scopo sono sia quelli tradizionali (radiofonici, televisivi e stampa), sia canali di comunicazione
alternativi, che toccano pubblici nuovi e spesso poco attenti alle iniziative culturali (soprattutto
il pubblico giovanile).
Questa rassegna annuale “Scripta Manent”, nella quale sono raccolte le attività e le diverse iniziative realizzate nel corso dell’anno, è anche uno strumento di comunicazione con il cittadino.
Per quanto riguarda la formazione interna, la direzione organizza dei corsi di approfondimento
sul management culturale, offrendo ai dipendenti il supporto professionale di esperti del settore
della promozione culturale, oltre all’acquisto di testi specializzazi per la crescita professionale.
Di seguito sono presentati i quattro uffici della Ripartizione Cultura italiana.
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Scripta manent 08
Ufficio Cultura
Direttrice: dott.ssa Marisa Giurdanella
Direttore sostituto: rag. Franco Fanelli
Sede: via del Ronco 2, Bolzano
Segreteria: Tel. 0471 411230-1-2-3 - Fax 0471 411239
L’Ufficio Cultura promuove direttamente iniziative culturali, finalizzate a stimolare nei cittadini
una crescita culturale continua ed una coscienza di appartenenza alla realtà locale, attraverso  progetti innovativi e spesso di risonanza nazionale e internazionale. 
L’Ufficio esplica la propria attività anche nella promozione delle belle arti, delle scienze e del cinema, per il quale eroga sussidi a favore di gestori di sale cinematografiche e di cineforum a sostegno delle proiezioni di valore artistico e culturale. Accanto ai progetti promossi direttamente,
l’ufficio sostiene  attraverso contributi finanziari associazioni, circoli ed enti che operano localmente in ambito culturale e che concorrono a costruire un’offerta culturale alta e variegata in
tutta la provincia.
L’Ufficio sostiene finanziariamente anche artisti, in particolare i più giovani, per favorirne la formazione, la presentazione ad un ampio pubblico della loro attività e soprattutto per facilitare il
loro inserimento in circuiti artistici internazionali.
LA CONSULTA CULTURALE PER IL GRUPPO LINGUISTICO ITALIANO
Presidente: dott. Christian Tommasini (Assessore alla Cultura italiana)
Membri: Davide Fiorotto, dott. Pio Fontana, Sandro Forcato, dott. ssa Giovanna Podavini, Luca
Sticcotti, dott. Andrea Zeppa, dott. Marco Bernardi, dott.ssa Marialetizia Ragaglia, prof. Carlo
Romeo, prof. Giorgio Tavano Blessi.
Segretario: dott.ssa Marisa Giurdanella
250
COMITATO DI COORDINAMENTO (CONSULTA MISTA)
Presidente: dott.ssa Sabina Kasslatter Mur
Membri: dott. Florian Mussner, dott. Christian Tommasini, dott.ssa Marion Piffer Damiani,
dott.ssa Marialetizia Ragaglia, Pepi Fauster
Segretari: dott. Thomas Pardatscher, dott. Alexander Piccolruaz, dott.ssa Marisa Giurdanella
I PARTNER - LE ASSOCIAZIONI CULTURALI
Nel territorio provinciale sono attive molte associazioni che si occupano di attività culturali: dal
teatro alla musica, dal canto alla storia e letteratura (nell’elenco sono indicate le associazioni
sovvenzionate). Chi ha interesse ad impegnarsi e a coltivare una passione artistica può aderire
offrendo anche il proprio contributo volontario, perché investire il proprio tempo libero in cultura allunga la vita e la rende migliore!
La Ripartizione si presenta
Cultura Generale
Appiano
A.C.L.I. - Via Stazione, 18 - Tel. 0471 973472 - Pres. Sergio Arervo
Consulta Comunale Piazza A. Magno, 1- Pres. Enrico Willi - [email protected]
Bolzano
A.C.L.I. - Via Alto Adige, 28 - Tel. 0471 973472 - Pres. Roberto D’Archi - [email protected]
A.N.A. “Associazione Nazionale Alpini” Sezione Alto Adige - Via S. Quirino, 50/a - Tel. 0471 279280 Pres. Ferdinando Scafariello - [email protected]
A.N.A. “Associazione Nazionale Alpini” Gruppo Oltrisarco - Via C. Augusta 52 - Tel. 0471 264397 Pres. Gaetano Orologio
A.N.P.I. “Associazione Nazionale Partigiani d’Italia” - Piazza Gries, 18 - Tel. 0471 202303 Pres. Lionello Bertoldi - [email protected]
A.R.C.I. Nuova Associazione - Via Dolomiti, 14 - Tel. 0471 323648 - Pres. Roberto D’Ambrogio - [email protected]
Ass. Biblioteca Piani - c/o Parrocchia S. Giuseppe Via Dolomiti, 9 - Tel. 0471 979457 - Pres. Claudio Bez [email protected]
Ass. Cristallo - via Dalmazia, 30 - Tel. 0471 202016 - Pres. Pio Fontana - [email protected]
Ass. Culturale Harlock - Via Cl. Augusta, 4 - Tel 347 9026575 - Pres. Andreas Perugini - [email protected]
Ass. Ermete Lovera - Viale Europa, 3 - Tel. 0471 -920336 - Pres. Gino Saretto
Ass. Italia Nostra - Sez. di Bolzano - Piazza delle Erbe 9 - Tel. 0471 980355 - Pres. Umberto Tecchiati italiano
[email protected]
Ass. Koinonia - Piazza Mazzini, 49 - Tel 0471 280339 - Pres. Mario Deluca - [email protected]
Ass. La Fabbrica del Tempo- Piazza Mazzini 34/8 - Tel. 0471 273136 - Pres. Tiziano Rosani [email protected]
C.A.I. - Club Alpino Italiano - Sezione Alto Adige - Piazza Gries, 18 - Tel. 0471 402144 Pres. Franco Capraro - [email protected]
Centro G. Salvemini - Via Roma, 61/1 - Tel. 0471 916406 - Pres. Giuseppe Sfondrini
Centro Culturale Padre Bertoldo Röllin - Corso Libertà, 93 - Tel. 0471 285487 - Pres. Antonio Dagostin
Centro Culturale R. Guardini - Piazza Mazzini, 49 Tel. 0471 285816 - Pres. Francesca Maganzi Gioeni D’Angiò [email protected]
Centro di Attualità Culturali - Via Col di Lana, 2 - Tel. 0471 266141 - Pres. Elena Tarsia Costanzia di Costigliole
[email protected]
Centro Documentazione e Informazione della Donna - Via Longon, 3 - Tel. 0471 262488 Pres. Marina Manganaro - [email protected]
Circolo Cittadino - Via Grappoli, 2 - Tel. 0471 974129 - Pres. Enrico Valentinelli - [email protected]
Circolo Culturale Don Bosco - Piazza Don Bosco,17/B - Tel. 0471 921877 - Pres. Emo Magosso [email protected]
Circolo Culturale G. Gentile - Via Aosta, 13 - Tel. 0471 932482 - Pres. Alberto Sigismondi
Circolo Culturale “Il Bivio” - Via Bivio 1/a - Tel. 0471 205109 - Pres. Tarcisio Maccagnan
Circolo Oltrisarco - Via Claudia Augusta, 111 - Tel. 0471 285379 - Pres. M. Carla Loretta Prescianotto Marini
Circolo Sardo E. D’Arborea - Via Palermo 87 - Tel. 0471 501399 - Pres. Pietro Congiu
Circolo A. Nikoletti - Via N. Sauro, 6 - Tel. 0471 285358 - Pres. Giuseppe Marra - [email protected]
Circolo Culturale Orizzonte - Via Gaismair, 16 - Tel. 0471-263622 - Pres. Fabio Visentin - [email protected]
Circolo W. Masetti - Via Resia, 27 - Tel. 0471 913223 - Pres. Gino Di Stasio - [email protected]
Circolo Virgiliano Alto Adige - Viale A. Duca d’Aosta, 46 - Tel. 0471 283350 - Presidente Umberto Ferriani
Club Rodigino - Via Aosta, 15 - Tel. 0471 923188 - Pres. Nazareno Veronese
F.I.D.A.P.A. - c/o Circolo Cittadino - Via Grappoli, 2 - Tel. 0471 974129 - Pres. Alda Picone Innocenti
IMAGO - Ricerche di Psicoanalisi Applicata - c/o Marchioro, C.so Italia 30/9/A - Tel. 0471 270613 Pres. Francesco Marchioro - [email protected]
Istituto Internazionale di Studi Europei A. Rosmini - Viale A. Duca d’Aosta, 46 - Tel. 0471 288054 Pres. Michele De Luca - [email protected]
251
Scripta manent 08
Osservatorio Parlamentare Osservatorio Altoatesino - c/o Urzì Via V.Veneto, 36 - Pres. Alessandro Urzì [email protected]
Società Dante Alighieri - c/o Coop. Senior - Via Carducci, 9 - Tel. 0471 - 975592 - Pres. Giulio Clamer
U.N.U.C.I. Circolo culturale Bolzano - Corso Libertà 49 - Tel. 0471 286393 - Pres. B. Gen. Antonino Spampinato
- [email protected]
Bressanone
A.C.L.I. Bressanone - Via Ponte Widmann, 4 - Tel. 0472 832787 - Pres. Francesco Bertoldi - [email protected]
Ass. Culturale Millan - Via O. von Wolkenstein, 203 - Tel. 0472 200958 - Pres. Gino Fessler
Bronzolo
Circolo A. Vivaldi - Via Aquila Nera 18 - Tel. 0471 596024 - Pres. Maurizio Lorenzi - [email protected]
Brunico
Ass. Culturale Il Telaio - Via A. Hofer, 32 - Tel. 0474 553170 - Pres. Ida Marchetti - [email protected]
A.C.L.I. Brunico - Via A. Hofer 32 - Tel. 0474 411294 - Pres. Gelio Olivotto
A.N.A. Associazione Nazionale Alpini Gruppo Brunico - Via A.Hofer, 32 - Tel. 0474 554618 Pres. Domenico Senese - [email protected]
Chiusa
Circolo Culturale Sabiona - Piazza S. Andrea, 5 - Tel. 0472 847292 - Pres. Elda Conte Bocchin
Cornedo all’Isarco
Circolo Cornedo - Via San Vito, 8 - Tel. 0471 365253 - Pres. Patrizia Menegatti - [email protected]
Dobbiaco
Circolo Alta Pusteria - Via Stazione, 4 - Tel. 0474 972460 - Pres. Maria Teresa Serani - [email protected]
Egna
U.D.A.E. - Unione delle Associazioni di Egna - Largo Municipio, 26 - Tel. 0471 812078 - Pres. Luigi Ianeselli [email protected]
Fortezza
Ass. Pro Cultura - c/o Moratelli Via Stazione 6 - Tel. 0472 458975 - Pres. Giovanni Moratelli
Laghetti
Circolo culturale Laghetti - Via Chiesa Nuova, 5 - Tel. 0471 818240 - Pres. Elisabetta Carfora [email protected]
Lagundo
Circolo Culturale La Quercia - Via Birreria, 9 - Tel. 0473 442154 - Pres. Franco Trentini - [email protected]
252
Laives
A.N.A. “Associazione Nazionale Alpini” Gruppo Laives - Via Pietralba, 37 - Tel. 0471 955705 - Pres. Mario Curti
- [email protected]
A.R.C.I. Laives - Via A. Hofer, 69/a - Tel. 0471 951008 - Agostino Angonese - [email protected]
Centro Don Bosco - Via Kennedy, 94/a - Tel. 0471 952627 - Pres. Franco Baldo - [email protected]
Lana
Ass. Cittadina Ricreativa Lana - c/o Sacchet Via Merano, 38 - Tel. 0473 236118 - Pres. Antonio Pietrini [email protected]
Magré s.S.d.V.
A.N.A. Associazione Nazionale Alpini Gruppo Magré - Via Karl Anrather, 3 - Tel. 0471 818209 - Pres. Gino Degasperi
Merano
Ass. ARX - c/o Centro della Cultura Via Cavour, 1 - Tel. 0473 210901- Pres. Massimo Carbone [email protected]
La Ripartizione si presenta
Ass. Giorgio La Pira - Via Cavour 1 - Pres. Roberto Vivarelli - [email protected]
Ass. Idea - c/o Studio A4 Corso Libertà 121 - tel. 0473 200784 - Pres.- Leonardo Roperti - [email protected]
Circolo Culturale San Pio X° - Via Adige, 22 - Tel. 0473 211255 - Pres. Ferruccio Pippi
Circolo San Vigilio - Piazza San Vigilio, 10 - Tel. 0473 231282 - Pres. Giancarlo Antonello [email protected]
Mairania 875 Società Cooperativa - Via Alfieri, 8 - tel. 0473 230128 - Pres. Giuseppe Avolio [email protected]
Passirio Club - c/o Centro della Cultura Via Cavour, 1- Tel. 0473 449622 - Pres. Gilberto Bardi [email protected]
Società Dante Alighieri Sez. Merano - Via Cavour, 1 - Tel. 0473 239052 230128 - Pres. Rosanna Pruccoli [email protected]
Ora
Circolo Culturale Negrelli - Via Stazione, 7/b - Tel. 0471 802131 - Pres. Carlo Leonardelli - [email protected]
Pineta di Laives
Circolo Operaio Pineta - Via Dolomiti, 12 - Tel. 0471 954599 - Pres. Bruno Beccati
Postal
Circolo Culturale Il Faro - Via Chiesa, 31 - Tel. 0473 290140 - Pres. Carmelo Pirri - [email protected]
San Candido
Ass. La Sorgente - Via Stazione, 2 - Tel. 0474 972359 - Pres. Maura Zotti
San Giacomo di Laives
Centro San Giacomo Agruzzo A82 - Via Maso Hilber, 1/b - Tel. 0471 250359 - Pres. Santina Feller
Silandro
Circolo Val Venosta - Via Castello di Silandro, 32 - Tel. 0473 621212 - Pres. Leonardo Pellissetti - sport@vinschgerwind
Terlano
Ass. Nova Domus - c/o Moratti, Via S.Pietro, 14 - Tel. 0471 256003 - Pres. Luisella Moratti - [email protected]
Vadena
Centro Culturale Vadena - c/o Mottin, Via Carnel, 2 - Tel. 0471 959854 - Pres. Brunella Mottin [email protected]
Varna
Circolo Varna - Via Voitsberg, 1 - Tel. 0472 832694 - Pres. Enrico Giudici
Vipiteno
A.N.A. “Associazione Nazionale Alpini” - Gruppo Vipiteno - Via Santa Margherita, 5 - Tel. 0471 414525 Pres. Roberto Raubelli
A.R.C.I. Iniziativa Culturale - c/o Fiorotto, Via Stazione 14 - Tel. 0472 764239 - Pres. Davide Fiorotto [email protected]
Musicale
Bolzano
Ass. Musica Antiqua - Via Dalmazia 60/a/1 - Tel. 0471 977104 - Pres. Claudio Astronio - [email protected]
Ass. Musica e Canto Corale - Viale Europa, 53/F - Tel. 0471 201775- Pres. Philipp Agostani [email protected]
Associazione Musica Teatro e Tradizione popolare - c/o A.D’Alessandro, Via Garibaldi, 6 Pres. Alessandro D’Alessandro - [email protected]
Banda Musicale Alpini A.N.A. Gries - c/o Primo Ferrari, Via Resia, 45/12 - Tel. 0471 918923 - Pres. Primo Ferrari
Circolo Educativo Musicale Allievi Fabris - Via Torino, 96/C - Tel. 0471 916773 - Pres. Alfonso Carraro [email protected]
253
Scripta manent 08
Circolo Mandolinistico Euterpe - Via M. Longon 3 - Tel. 0471 270799 - Pres. Michele De Luca - [email protected]
Corale Cittadina Giuseppe Verdi - c/o Varolo, Viale Europa 156/49 - Tel. 0471 - 201895 - Pres. Vittorino Varolo [email protected]
Corale Corpus Domini - c/o Marcon Claudio - via Milano 192/4 - Tel. 0471 202428 - Pres. Angiola Michelini Tel. 0471 919210
Corale “Gioacchino Rossini” di Bolzano e Laives - c/o Maccagnan, Via Palermo 24/7 - Pres. Domenico Maccagnan
Corale San Giuseppe - Via Dolomiti 9 - Pres. Goldin Giampaolo - Tel. 0471 975285 - [email protected]
Corale San Pio X - Via Barletta, 2 - Tel. 0471 402296 - Pres. Alfredo Malvaglia
Coro Castel Flavon - c/o Debiasi Via C. Augusta, 52/A - Tel. 0471 262768 - Pres. Giuseppe Debiasi [email protected]
Coro Chiesa dei Carmelitani - c/o Barbi Via Max Valier 20 -Tel. 0471 263637 - Pres. Ferdinando Barbi [email protected]
Coro Parrocchiale di Gries - Corso Libertà 93 - Tel. 0471 266214 - Pres. Graziella Delvai Golino
Coro Polifonico Don Bosco - c/o Gabriella Di Oto, Via R. Giuliani 1/B/3 - Tel. 0471 282830 - Pres. Gabriella Di Oto
Coro Rosalpina - Via Roen, 6 - Tel. e Fax 0471 401537 - Pres. Roberto Polita - [email protected]
Corpo Musicale Mario Mascagni - Via Palermo 87 - Tel. 0471 502581 - Pres. Federico Rizzati [email protected]
Federazione Cori Bolzano - Via Castel Weinegg 1/d - Tel. 0471 400707 - Pres. Corrado Borgogno [email protected]
Bressanone
Ass. Pro Cultura - Via Macello, 5 - Tel. 0472 830936 - Pres. Mario Castiglioni - [email protected]
Corale San Michele - C.P. 161 Via Ponte Widmann, 4 - Tel. 0472 802011- Pres. Annibale Santini [email protected]
Coro Plose - Via Ponte Widmann 1 2- Tel. 0472 833263 - Pres Giovanni Piovesan - [email protected]
Bronzolo
Corale San Leonardo - Via Nazionale, 22 - Tel. 349 0069069 - Pres. Antonio De Zuani - [email protected]
Fortezza
Coro Amici della Montagna - Piazza Municipio, 1 - Tel. 0472 458855 - Pres. Alessandro Poli - [email protected]
Laives
Coro Monti Pallidi - Via Passaggio Scolastico, 15 - Tel. 0471 951654 - Pres. Alfredo Endrizzi [email protected]
254
Merano
Ass. di Cultura Musicale S.M. Assunta - Via Rezia 7 - Tel. 0473 447567 - Pres. Haberer Giordano Theresia [email protected]
Ass. Musicale Meranese - Via Grabmayr 18 - Tel. 0473 233525 - Pres. Massimo Susto - [email protected]
Corale Non Nobis Domine - Via Armonia 16 - Tel. 0473 234150 - Pres. Antonio Battisti - [email protected]
Coro Concordia - Via Vigneti 3 - Pres. Massimo Amort - Tel. 0473 270081 - [email protected]
Salorno
Coro Castel Bassa Atesina - Piazza Municipio, 3 - Tel. 340 4624160 - Pres. Leonardo Cavarzere [email protected]
San Candido
Associazione La Saletta - Via Stazione 25 - Tel. 0474 914176 - Pres. Elena Cadamuro - [email protected]
Sinigo
I Cantori del Borgo - Via Nazionale 58/b - Tel. 0473 234625 - Pres. Maria Irma Madia - [email protected]
Vadena
Corale S. Maria Maddalena - Via Masetta 7 - Tel. 0471 953499 - Pres. Mara Montagnoli [email protected]
La Ripartizione si presenta
Vipiteno
Coro Cima Bianca - Via Città Vecchia, 35- Tel. 0472 765616 - Pres. Franco Perini - [email protected]
Musicale-teatrale
Bolzano
Ass. L’Obiettivo - Via Carducci 6 - 0471 980381 Pres. Lucio Paone - [email protected]
Ass. Luci della Ribalta - Via Bottai 10 - Tel. 0471 972252 - Pres. Alessandro Di Spazio - [email protected]
Circolo La Comune - Viale Venezia 54 - Tel. 0471 281525 - Pres. Sandro Forcato - la [email protected]
Laives
Associazione DDT Duo Danz Theatre - c/o A.Massimo - Via Kennedy, 96/A - Tel. 0471 932633 Pres. Antonino Massimo - [email protected]
Coop. Laives Cultura e Spettacolo - Via Pietralba 37 - Tel. 0471 952650 - Pres. Luca Larcher [email protected]
Merano
Associazione Merano Viva - c/o Lugli, Corso Libertà 184 - Tel 0473 443866 - Pres. Alberto Lugli
Teatrale
Bolzano
Ass. L’altra Faccia della Luna - Via Rosmini 79 - Tel. 0471 300270 - Pres. Radamès Pandini [email protected]
Ass. Nuovo Spazio - c/o Mario Paolucci - Via Rio Molino 5/A - Tel. 0471 287885 - Pres. Mario Paolucci [email protected]
Circolo Accademia - c/o Boniolo Via Resia 39/2 - Tel. 0471 931406 - Pres. Katia Affuso
Cooperativa Teatro BLU - Vicolo Wenter 2 - Tel. 0471 271224 - Pres. Nicola Benussi - [email protected]
Gruppo Insieme - c/o Biolcati Via Riva del Garda 29/B - Tel. 0471 270325- Pres. Alfred Larentis [email protected]
Gruppo Teatrale I Commedianti - c/o Parrocchia Sacra Famiglia, Via Napoli 1 - Tel. 0471 983293
Gruppo Teatrale Sirio - c/o Hauser Viale Europa 170/4 - Pres. Rinaldo Hauser - sirioteatro@ gmail.com
Prometeo Società Cooperativa - Viale A.Duca d’Aosta 46 - Tel. 0471 279844 - Pres. Dario Spadon [email protected]
Teatro dell’Altrove - Via Sassari, 13/12 Tel. 0471 204546 - Pres. Paolo Carboni - [email protected]
U.I.L.T. Unione Italiana Libero Teatro Alto Adige - Via Dolomiti, 14 - Tel. 0471 920130 - Pres. Roberto Marton [email protected]
Bressanone
Ass. Uno Nessuno Centomila - Via Brennero, 31 - Tel. 0472 200668 - Pres. Antonio Bova - [email protected]
Filodrammatica Don Bosco - Via Ponte Widmann, 4 - Tel. 0472 830638 - Pres. Concetta Grasso Stevanin [email protected]
Brunico
Associazione Cultura oltre i Campanili - Via Althing, 32 Stegona - Tel. 0474 554859 - Pres. Aldo De Pellegrin
Associazione Nuova Compagnia di Teatro d’arte di Brunico - Via J. Mayr, 4 - tel. 0474 555053 Pres. Antonio Lo Guercio - [email protected]
Laives
Filodrammatica di Laives - Via Pietralba, 37 - Tel. 0471 952650 - Pres. Bruno De Bortoli - [email protected]
Merano
Ass. teatrale Sipario Amico - Via Marlengo 49/B - Tel. 0473 200417 - Pres. Giorgio Venturi - [email protected]
Piccolo Teatro Città di Merano - Via Matteotti 42 - Tel. 0473 220660 - Pres.Romano Cavini - [email protected]
Teatro Pratiko - Via Cavour 1 - Tel. 0473 212014 - Pres. Nazario Zambaldi - [email protected]
255
Scripta manent 08
Pineta di Laives
Piccolo Teatro Pineta - Via Brennero 31 - Tel. 0471 952232 - Pres. Angelo Torrice
San Giacomo di Laives
Ass. Teatrale Strapaes - via Maso Hilber 1 - Tel. 0471 251055 - Pres. Enzo Martinelli - [email protected]
Sinigo
Gruppo Teatrale Nova - Via Nazionale 68/A - Tel. 0473 244282 - Pres. Hannes Haller - [email protected]
Artistico
Bolzano
Ass. degli Artisti Prov. Autonoma di Bolzano - Piazza Domenicani 25 - Tel. 0471 977219 - Pres. Enrico Farina [email protected]
Circolo La Stanza - Via Orazio 34/c - Tel. 0471 979711 - Pres. Pietro Marangoni - [email protected]
Officina della Articolate - Via Roma 100/A - Pres. Massimo Andreasi - [email protected]
Bressanone
Circolo Artistico San Erardo - Via Roncato 19 - Tel. 0472 802288 - Pres. Contò Francesco - [email protected]
Laives
Coordinamento Arte La Goccia - Via Pietralba 29 - Tel. 0471 952656 - Pres. Giorgio Cattelan [email protected]
Merano
Istituto per la Grafica d’Arte - Via Grabmayr 39 - Tel. 0473 236123 - Pres. Rina Riva
Letterario
Bolzano
Ass. Bolzano 1999 - Via Latemar 3 - Tel. 0471 300356 - Pres. Lanfranco Di Genio - [email protected]
Ass. Latmag - Via Rosmini 57/3 - Tel. 0471 978524 - Pres. Franco Maggi
Ass. Scrittori Altoatesini - c/o Latino, Via Parma 27 - Tel. 0471 910706 - Pres. Francesco Latino
Centro di Cultura Alto Adige - c/o Nolet, Via Dante 19 - Tel. 0471 979912 - Pres. Claudio Nolet - [email protected]
Centro di Studi Atesini - c/o Scuola Media “Negri”, Viale Druso 289/F - Pres. Marco Bettoni Pojaghi [email protected]
256
Cinematografico
Bolzano
Cineclub Bolzano - Via Roen 6 - Tel. 0471 272851 - Pres. Giorgio Roseano - [email protected]
Cineforum Bolzano - Via Roen 6 - Tel. 0471 266394 - Pres. Ferruccio Cumer - [email protected]
Merano
Cineclub - c/o Alberto Lugli, Corso Libertà 184 - Tel. 0473 443866 - Pres. Alberto Lugli
Fotografico
Bolzano
Circolo Fotografico Tina Modotti - Via della Roggia 22 - Tel. 0471 972532 - Pres. Paolo Leni [email protected]
Merano
Fotoclub Immagine - Via Vigneti 3 - Tel. 335 6303220 - Pres. Franco Ferrari Fabrizio Giusti - [email protected]
La Ripartizione si presenta
Associazioni culturali che svolgono iniziative
a favore di tutti i gruppi linguistici
Appiano
Associazione Transart - Castel Monteriva 5 - S. Michele - Tel. 0471 673070 - Pres. Eduard Demetz - [email protected]
Bolzano
Associazione Alma Karlin - c/o Diodà Emanuela, Via Palermo 12
Associazione Amici della Lirica - Freunde der Opernmusik - via Portici 47 - Tel. 0471 978548 - Pres. Kurt Zingerle
- [email protected]
Associazione Culturale ANOMOS - Piazza Mazzini 2 - Tel. 0471 264158 - Pres. Dott. Roberto Quinz - [email protected]
Associazione culturale Carambolage - via Argentieri 19 - Tel. 0471 981790 - Pres. Gabriele Veit [email protected]
Associazione culturale latinoamericana Colombia y su Gente - via Brennero 25/14 - Tel. 328 5319777 Pres. Nuris Isbel Mendoza Obregòn - [email protected]
Associazione Culturale RUS’ - via Dante 28/5 - Tel. 0471 979328 - Pres. Bianca Marabini Zoeggeler [email protected]
Associazione DONNE NISSÀ - Via Cagliari 22/a - Tel. 0471 935444 - Pres. Cecilia Stefanelli - [email protected]
Associazione Famiglie Maghrebine - c/o Khallouki Hassane, Viale Europa 53/D
Associazione Mondo Unito - Via Vittorio Veneto 20
Associazione Musica in Aulis - via Leonardo da Vinci 20/D/41 - Tel. 0471 979326 - Pres. Pietro Calò [email protected]
Associazione Theatraki - via Latemar 3 - Tel. 0471 972213 - Pres. Paola Guerra - [email protected]
Coop. sociale Onlus InSide - via Maso della Pieve 2/d - Tel. 0471 052121 - Pres. Daniel Delvai [email protected]
FAI Comitato di Bolzano - c/o S. Altichieri, salita S. Osvaldo 1 - Tel 0471 978520 - Pres. Simona Altichieri
Kettmeir - [email protected]
Festival Festival Musica Sacra - piazza Domenicani 25 - Tel. 0471 973579 - Pres. Dr. Johannes Egger [email protected]
Filmclub - via Dr. Streiter 8/D - Tel. 0471 974295 - Pres. Raimund Obkircher - [email protected]
Fondazione Fondazione ‘Alexander Langer’ - via Latemar 3 - Pres. Ingrid Facchinelli
Fondazione Fondazione ‘F. Busoni’ - c/o Conservatorio ‘C. Monteverdi’, piazza Domenicani 25 - 0471 976568 Pres. Dott. Sandro Repetto - [email protected]
Fondazione Mitteleuropa - Via Portici, 30 - Tel. 0471 323734 - Pres. Dott. Sandro Repetto [email protected]
Galleria Lungomare - via Rafenstein 12 - Pres. Angelika Burtscher - [email protected]
Incontri internazionali musica contemporanea - c/o Konzertverein, piazza Dominicani 19 - 0471 973864 Pres. Dr. Hubert Stuppner
Istituto Internazionale di Studi Europei “Antonio ROSMINI” - Viale A. Duca D’Aosta 46 - Tel. 0471 288054 Pres. Dott. Michele De Luca - [email protected]
Jazz Music Promotion - Via Portici 46 - Tel 0471 94017 - Pres. Klaus Widmann - [email protected]
Liederszene Südtirol - via Ospedale 1 - Tel 0471 970896 - Pres. Walter Eschgfäller - [email protected]
Ludus Quartet - Via Claudia de Medici 7 - Tel. 3471607130 - Pres. Alexander Monteverde - [email protected]
Società dei Concerti - c/o Conservatorio ‘C. Monteverdi’, piazza Domenicani - Tel. 0471 973579 Pres. Dr. Franz von Walther - [email protected]
Theater in der Hoffnung - piazza Erbe 37 - Tel. 0471 980756 - Pres. Ursula Wieser - [email protected]
Progressive Dance - Via Rovigo 34/5 - [email protected]
Associazione Uscita - Ausweg Verein - [email protected]
Bressanone
Filmfestival Brixen Art - Via Roma 9 - [email protected]
Parliamoci? Associazione Promozione Comunicazione - Via O. von Guggenberg 4/A
257
Scripta manent 08
Dobbiaco
Gustav Mahler Komitee - Via Dolomiti 31 - Tel. 0474 976151 - Pres. Dr. Hansjörg Viertler [email protected]
Caldaro sulla strada del vino
Filmtreff Caldaro - Vereinshaus Goldgasse 29
Laces
Centro Formativo Schloss Goldrain - via Castello 33 - Tel. 0473 74247 - Pres. Ernst Steinkeller [email protected]
Merano
Accademia di Studi Italo-Tedeschi - via Innerhofer 1 - Tel. 0473 237737 - Pres. Roberto Cotteri - [email protected]
Ars Organi - corso Libertà 55 - Tel. 0473 238313 - Pres. Stefan Kofler - [email protected]
Associazione Conductus - via Portici 246 - Tel. 0473 239549 - Pres. Elfride Prinnegg Boccagli - [email protected]
Associazione Muspilli - via Karl Wolf 24 - Tel 0473 443708 - Pres. Ewald Kontschieder - [email protected]
Kunst Merano Arte - Via Portici 163 - Tel. 0473 212643 - Pres. Georg Klotzner - [email protected]
Settimane Musicali Meranesi - corso Libertà 45 - Tel. 0473 212520 - [email protected]
Tempo Reale - Via Scena 46
258
La Ripartizione si presenta
Ufficio Educazione Permanente,
Biblioteche e Audiovisivi
39100 Bolzano - Via del Ronco, 2 - Tel. 0471 411240/1 - Fax 0471 411259
Direttore: dott.ssa Lucia Piva
Direttore sostituto: dott.ssa Patrizia Caleffi
Segreteria: Beatrice Ballestriero - Tel. 0471 411240/1, Laura Morganti - Tel. 0471 411257
Fax 0471 411259
E-mail: [email protected]
SETTORE EDUCAZIONE PERMANENTE
Ambiti di intervento e responsabili
Iniziative e coordinamento delle attività:
dott.ssa Adriana Pedrazza - Tel. 0471 411247 - E-mail: [email protected]
Finanziamenti e consulenza tecnica alle agenzie educative:
rag. Tiziana Ferrari De Santis - Tel. 0471 411249 - E-mail: [email protected]
rag. Daniela De Francesch - Tel. 0471 411245 - E-mail: [email protected]
Segreteria e contabilità:
Laura Papadopoli Sannicolò - Tel. 0471 411248 - E-mail: [email protected]
www.provincia.bz.it/cultura alla voce “Corsi e attività formative”
Origine e significato del termine educazione permanente
Un documento dell’Unesco del 1973 afferma che il termine “educazione permanente” è stato
usato per la prima volta nel 1919, subito dopo la prima guerra mondiale, dal Comitato dell’educazione degli adulti legato al Ministero della ricostruzione del Regno Unito che considerava
l’educazione degli adulti come “una necessità nazionale permanente, un aspetto inalienabile
dei diritti di un cittadino” e concludeva affermando che le opportunità di educazione degli adulti
dovevano essere “insieme accessibili a tutti e permanenti”. L’educazione si configura pertanto,
e non da oggi, come “un processo senza limiti né di tempo, né di spazio, aperto per tutto l’arco
della vita, tenuto conto che la persona si sviluppa e si forma nella realtà della vita nel complesso scambio di esperienze dirette ed indirette, di riflessioni, di conoscenze e di informazioni che
sono possibili”.
Il progresso delle tecniche e delle scienze richiede inoltre un aggiornamento continuo delle conoscenze e delle stesse attitudini. La domanda di formazione cresce non solo in ordine alla
formazione professionale, ma anche per rispondere a necessità educative avvertite sul piano
soggettivo per la costruzione di una cultura più vasta e più profonda.
259
Scripta manent 08
Formazione e aggiornamento
Nel corso del 2008 sono stati organizzati incontri e seminari di aggiornamento per gli operatori
delle agenzie: è stato organizzato un seminario sulla Didattica degli Adulti ed un incontro sull’Elearning: caratteristiche, progetti esemplari e modalità di finanziamento. Si sono tenuti alcuni
incontri sugli aspetti fiscali e nell’ambito del Convegno “Aprire le porte alla lettura e all’apprendimento. 25 anni di educazione permanente e biblioteche” 2 workshops specifici hanno approfondito i temi “Biografia dell’apprendimento” e “Marketing per nuovi pubblici”.
I PARTNER
Le agenzie di educazione permanente
Agenzie di Educazione permanente sono quegli enti che:
- assolvono le funzioni di programmazione e attuazione di almeno 1.800 ore all’anno di attività
di educazione permanente o, qualora trattasi di centri residenziali di educazione permanente,
svolgono le medesime attività per almeno 1.600 giorni di frequenza all’anno. Il numero dei giorni
di frequenza è dato dai giorni di attività di educazione permanente moltiplicati per il numero di
frequentanti;
- svolgono prevalentemente attività di educazione permanente;
- garantiscono attività aperte a tutti e rendono pubblici i loro programmi;
- hanno la loro sede e svolgono le loro attività in provincia di Bolzano;
- rendono accessibili alla Giunta provinciale i dati riguardanti l’attività, il finanziamento, i frequentanti e il personale docente e amministrativo;
- operano in modo continuativo sulla base di regolari programmi;
- garantiscono al personale e ai frequentanti possibilità di compartecipazione nella programmazione e nell’attuazione delle attività educative, al fine di adeguare le attività stesse alle effettive
necessità;
- si sono già dimostrati efficienti oppure, in caso di nuova istituzione, diano garanzie di affidabilità;
- non hanno fini di lucro.
260
CEDOCS - società cooperativa sociale
Sede: 39100 Bolzano - C.so Libertà, 15 - Tel. 0471 930096 - Fax 0471 509105
Indirizzo email: [email protected] - Sito internet: www.cedocs.it
Presidente: Franco Gaggia - Collaboratori: Chiara Usai, Francesca Forrer
CESFOR - Centro Studi e Formazione
Sede: 39100 Bolzano - galleria Orazio, 43 - Tel. 0471 272690 - Fax 0471 272230
Indirizzo email: [email protected] - Sito internet: www.cesfor.bz.it
Presidente: Elisabeth Pellegrini - Collaboratori: Luca Moresco, Sabrina Scrinzi, Venturin Elisa
C.L.S. - Consorzio Lavoratori Studenti
Sede principale: 39100 Bolzano - Via Roma, 9/b -Tel. 0471 288003 - Fax 0471 276004 - Tel. 0471 287303
(Educazione Scuola e Università)
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito internet: www.cls-bz.it
Presidente: Patrizia Zangirolami - Collaboratori: Matteo Grillo, Paola Benevento, Angela Amato
La Ripartizione si presenta
Sedi periferiche:
39100 Bolzano - via Vicenza 18/b - Tel. 0471 260501 - Fax 0471 406175 (settore arte)
Responsabile: Patrizia Zangirolami, Eleonora Cumer
39012 Merano - via O. Huber, 42 - Tel. e Fax 0473 210660
Responsabile: Roberta Tomio
39044 Egna - Largo Municipio, 30 c/o sindacato ITAL (UIL/SGK) - Tel. 365 7758145
Responsabile: Dragana Petrovic
Centro Studi e Ricerche “A. PALLADIO”
Sede principale: 39100 Bolzano - Via Firenze, 51 - Telefono: 0471 933108 - Fax 0471 921380
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito internet: www.upad.it/palladio
Presidente: Enrico Valentinelli - Collaboratori: Marco Merzi, Fabio Demattè, Ghislaine Pozzan
Sedi periferiche:
39055 Laives - Via Pietralba, 29 - Tel. 0471 953443 - Fax 0471 593757
Responsabile: Elvira Franceschini
39012 Merano - Via Carducci, 7 - Tel. e Fax 0473 230699
Responsabile: Veronica Maroni
39044 Egna - Centro Parrocchiale - Passaggio Pedonale, 1 - Tel. e Fax 0471 812443
Responsabile: Camillo Casera
39031 Brunico - Via Stuck, 3 - Tel. e Fax 0474 410447
Responsabile: Rita Bonzi
39040 Salorno - Tel. 0471 505329
Responsabile: Angelika Tengler
Innsbruck (Austria)
InnCampus - via Andreas Hofer, 46
Tel. e Fax 0043 - (0) 512 - 938102 - [email protected]
Responsabile: Veronica Azzali
TANGRAM Soc. Coop.
Sede: 39012 Merano - Via Portici, 204 - Tel. e Fax 0473 210430
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito internet: www.tangram.it
Presidente: Enrico Lofoco - Collaboratori: Alessandro Baccin, Giordana Casalin
U.P.A.D. - Università Popolare delle Alpi Dolomitiche
Sede principale: 39100 Bolzano - Via Firenze, 51 - Tel. 0471 921023 - Fax 0471 921380
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito Internet: www.upad.it
Presidente: Enrico Willi - Collaboratori: Elena D’Addio, Paolo Barchetti, Lucia Vecchio
Sedi periferiche:
39031 Brunico - Via Stuck, 3 - Centro Anziani - Tel. e Fax 0474 410447
Responsabile: Rita Bonzi
39012 Merano - Via Carducci, 7 - Tel. e Fax 0473 230699 - Indirizzo e-mail: [email protected]
Responsabili: Anna Dorigoni, Veronica Maroni, Andrea Rossi
39038 San Candido - Tel. 0474 972359
Responsabile: Maura Andronico
39055 Laives - Via Pietralba, 29 - Tel. 0471 953443 - Fax 0471 593757 - Indirizzo e-mail: [email protected]
Responsabile: Elvira Franceschini
261
Scripta manent 08
39044 Egna - Tel. 0471 812443
Responsabile: Camillo Casera
39040 Salorno - Tel. 0471 884231
Responsabile: Ivana Largher Eccli
39028 Silandro - Tel. 0473 730626
Responsabile: Doretta Guerriero
39042 Bressanone - Tel. e Fax 0472 201273
Responsabile: Giorgio Siniscalchi
39041 Vipiteno - Tel. 0472 764726
Responsabile: Norma Fontana
39018 Terlano - Tel. 3409949414
Responsabile: Fernando Armellini
39057 Appiano - Tel. 0471 663367
Responsabile: Carmen Mancabelli Gaspari
39022 Lagundo - Tel. 0473 440239
Responsabile: Domenico Antonio Tilli
39010 Gargazzone - Tel. 0473 292239
Responsabile: Wilhelmine Andreis
39100 Bolzano - Oltrisarco - Tel. 0471 351276 - in collaborazione con il Club La Ruga
Responsabile: Maria Grazia Zanetti
39100 Bolzano - Via Parma - Tel. 0471 200327 - in collaborazione con l’Ass. Anziani 3° Età
Responsabile: Antonio Rindone
39050 San Giacomo - Via Maso Hilber, 1 - Tel. 347 8733527
in collaborazione con il Centro culturale San Giacomo A.82
Responsabile: Tina Feller
39100 Bolzano - Viale Europa, 3 - Tel. 0471 505334
in collaborazione con l’associazione culturale “E. Lovera”
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39050 San Giacomo - Centro Parrocchiale - Tel. 0471 505334
in collaborazione con il Centro Anziani Arcobaleno
Responsabile: Maria Todesco Slompo
39100 Bolzano - Viale Europa, 3 – Tel. 0471 914484
in collaborazione con il Club della Visitazione Anziani
Responsabile: Rita Krawczyk Daidone
Comitati per l’educazione permanente
Comitati sono quegli enti di diritto privato a carattere associativo costituiti su base comunale o
intercomunale. Ne possono far parte, in qualità di associati, persone fisiche non rappresentanti
di associazioni, associazioni locali, enti pubblici territoriali, istituzioni scolastiche e biblioteche.
Comitato di educazione permanente di Egna
Sede: 39044 Egna - Largo Municipio, 26
Presidente pro tempore: Giorgio Nones
La Ripartizione si presenta
Le agenzie educative
Agenzie educative sono quegli enti che:
- garantiscono attività aperte a tutti e rendono pubblici i loro programmi;
- hanno la loro sede e svolgono le loro attività in provincia di Bolzano;
- rendono accessibili alla Giunta provinciale i dati riguardanti l’attività, il finanziamento, i frequentanti e il personale docente e amministrativo;
- si sono già dimostrati efficienti oppure, in caso di nuova istituzione, diano garanzie di affidabilità;
- non hanno fini di lucro.
A.C.L.I. - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
39100 Bolzano - Via Alto Adige, 28 - Tel. 0471 973472 - Fax 0471 978842
Presidente: Roberto D’Archi
A.G.I. - Associazione Grafologica italiana
39100 Bolzano - Via Verona, 18 c/o Florido Zanirato - Tel. e Fax 0461 605463
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito internet: Agibz.interfree.it
Presidente: Claudia Dander
Associazione MusicaBlu
39100 Bolzano - Via Sorrento,12 - Tel. e Fax 0471 502280
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito Internet: www.musicablu.it
Presidente: Franco Bertoldi - Collaboratore: Sergio Farina
Associazione degli Artisti della Provincia Autonoma di Bolzano
39100 Bolzano - Piazza Domenicani, 25 - Tel. e Fax 0471 977219
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito internet: www.associazioneartisti.it
Presidente: Enrico Farina - Collaboratore: Ciro Saetti
Cultura Donna
Sede principale: 39100 Bolzano - Viale Druso, 37/b - Tel. 0471 288102 - Fax 0471 260593
Presidente: Lida Bellini - Collaboratrice: Vanda Bontadi
Sede periferica:
39012 Merano - Via Piave, 8 - Tel. e Fax 0473 230330
Responsabile: Silvana Bertoldi
Associazioni che organizzano attività educative in genere
Associazione Culturale “Giorgio La Pira”
39012 Merano - via Cavour, 1 - Tel. 0473 230823
Indirizzo e-mail:[email protected] - Sito Internet: www.associazionelapira.it
Presidente: Roberto Vivarelli
Associazione Imago Ricerche di psicoanalisi applicata
39100 Bolzano - Corso Italia, 30/A9
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito Internet: www.imagoricerche.it
Presidente: Francesco Marchioro
263
Scripta manent 08
C.I.F. - Centro Italiano Femminile
39100 Bolzano - Via Isarco, 3 - Tel. e Fax 0471 971225
Presidente: Giovanna Frigerio Zorzi
Associazione Storia e regione
39100 Bolzano - Via A. Diaz, 8 - Tel. 0471 411972 - Fax 0471 411969
Indirizzo e-mail: [email protected] - Sito internet: www.provinz.bz.it/sla/grs/index.htm
Presidente: Andrea Bonoldi - Collaboratrice: Siglinde Clementi
264
La Ripartizione si presenta
SETTORE EDITORIA
Ambiti di intervento e responsabili
Iniziative e coordinamento delle attività:
Michela Sicilia - Tel. 0471 411250 - E-Mail: [email protected]
Distribuzione volumi:
Beatrice Ballestriero Gavatta - Tel. 0471 411241 - E-Mail: [email protected]
Segreteria e contabilità:
Luisa Batisti - Tel. 0471 411243 - E-Mail: [email protected]
www.provincia.bz.it/cultura alla voce “ Libri e pubblicazioni di interesse locale”
I PARTNER
Oltre ai volumi editi dalla Ripartizione Cultura italiana, esistono numerose pubblicazioni sull’Alto
Adige, edite da case editrici, che vengono regolarmente acquistate per la distribuzione alle biblioteche pubbliche e scolastiche della provincia.
Ecco di seguito elencate le principali case editrici che operano nella provincia di Bolzano.
Arunda, Silandro
Athesia, Bolzano
Curcu & Genovese, Bolzano
Edizioni Raetia, Bolzano
Folio Editore, Bolzano
Praxis 3, Bolzano
Traven-books - alpha beta, Bolzano
Vengono inoltre concessi contributi per progetti editoriali specifici ad associazioni culturali ed
educative e ad enti che operano sul territorio.
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Scripta manent 08
SETTORE BIBLIOTECHE
Ambiti di intervento e responsabili
Iniziative e coordinamento delle attività:
dott.ssa Patrizia Caleffi - Tel. 0471 411244 - E-Mail: [email protected]
Finanziamenti e consulenza tecnica investimenti biblioteche pubbliche:
Barbara Vio – in sostituzione di Monica Caruso Tel. 0471 411252
e-mail: [email protected]
Attività di promozione alla lettura e consulenza tecnica alle biblioteche pubbliche:
Alessandra Sorsoli - Tel. 0471 411246 - E-Mail: [email protected]
Consulenza tecnica alle biblioteche scolastiche:
Mila Delli Pizzi - Tel. 0471 411287 - E-Mail: [email protected]
Segreteria e contabilità:
Lorena Disarò Maiorano - Tel. 0471 411242 - E-Mail: [email protected]
www.provincia.bz.it/cultura alla voce “Biblioteche”
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La legge provinciale 7 novembre 1983 n. 41 per “La disciplina dell’educazione permanente e del
sistema delle biblioteche pubbliche” definisce gli ambiti e le competenze del settore biblioteche
in territorio provinciale.
Il settore Biblioteche rappresenta un fondamentale punto di riferimento per le attività di sostegno, assistenza e consulenza alle biblioteche del territorio provinciale e al personale bibliotecario.
Le forme e le modalità concrete di supporto alle biblioteche si esplicano mediante sopralluoghi
alle strutture ed ai locali, consulenze di carattere biblioteconomico, suggerimenti sulla progettazione degli spazi e delle sezioni, spunti su attività di promozione della lettura ed in generale tutti
quegli aspetti concernenti il funzionamento del servizio.
In particolare l’automazione e l’informatizzazione dei servizi bibliotecari sono attualmente al
centro di un articolato progetto promosso dalla Provincia. Esso si pone l’obiettivo primario di
collegare in rete le biblioteche sia pubbliche che scolastiche della nostra provincia, offrendo così
all’utente la possibilità di un accesso illimitato a tutte le risorse informative presenti sul territorio.
Formazione e aggiornamento per i bibliotecari
Tra le competenze dell’Ufficio Educazione permanente, Biblioteche e Audiovisivi rientra anche
quella della formazione e dell’aggiornamento del personale addetto alle biblioteche sia pubbliche che scolastiche della nostra provincia. Le attività proposte in questo ambito mirano a fornire
ai bibliotecari strumenti concreti per meglio soddisfare la crescente domanda di informazione
dell’odierna società.
La Ripartizione si presenta
I PARTNER - le biblioteche
Finanziamenti biblioteche pubbliche
La legge provinciale 7 novembre 1983, n. 41, e successive modifiche ed integrazioni – “Per la
disciplina dell’educazione permanente e del sistema di biblioteche pubbliche” – è lo strumento
legislativo che ha permesso di migliorare le strutture bibliotecarie già esistenti e di istituirne di
nuove rispondenti ai più moderni requisiti.
Ai fini di questa legge sono considerate biblioteche tutte le strutture che hanno carattere di interesse pubblico e che sono gestite da enti pubblici, da parrocchie, da istituzioni private, nonché
da consorzi tra essi costituiti. Se queste biblioteche possiedono determinati requisiti, possono
accedere a finanziamenti di investimenti (acquisto, costruzione, riattamento di immobili adibiti a
sede di biblioteche, nonché acquisto di arredamenti e di attrezzature) ed a finanziamenti per le
attività ed il funzionamento (oneri relativi al personale, all’acquisto di libri e media, alle iniziative
di promozione alla lettura, agli acquisti di materiale, nonché ogni altra spesa legata al funzionamento della biblioteca).
In questi anni i finanziamenti hanno favorito l’incremento ed il rinnovo del patrimonio librario,
della dotazione di attrezzature ed arredi: l’obiettivo è quello di creare ambienti in funzione degli
utenti, moderni centri di lettura, di ricerca, di consultazione con un patrimonio librario sempre
aggiornato, ben catalogato, sistemato e facilmente accessibile.
Biblioteche centro di sistema
Biblioteca Civica “C. Battisti”
Sede Centrale:
Bolzano - Via Museo, 47 - Tel. 0471 974456 - Fax 0471 979377
e-mail: [email protected]
Succursali:
“Novacella” - Bolzano - Via Rovigo, 54/a - Tel. 0471 910466
e-mail: [email protected]
“Don Bosco” - Bolzano - Via Piacenza, 57 - Tel. 0471 912089
e-mail: [email protected]
“Ortles” - Bolzano - Via Ortles, 19 - Tel. 0471 204994
e-mail: [email protected]
“Gries” - Bolzano - Via Roen, 2 - Tel. 0471 284449
e-mail: [email protected]
“Oltrisarco” - Bolzano - Via S. Vigilio, 17 - Tel. 0471 283560
e-mail: [email protected]
“Europa” - Bolzano - Via del Ronco, 13 - Tel. 0471 508666
e-mail: [email protected]
Biblioteca Civica di Merano
Sede Centrale: Merano - Via delle Corse, 1 - Tel. 0473 236911 - Fax 0473 234604
e-mail: [email protected]
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Scripta manent 08
Succursale:
Sinigo - Via Piedimonte, 1 - Tel. 0473 244911
Biblioteca Civica di Bressanone
Bressanone - Piazza Duomo, 13 - Tel. 0472 262190 - Fax 0472 802579
e-mail: [email protected]
Biblioteca Civica di Brunico “Norbert Kaser”
Brunico - Via Centrale, 63 - Tel. 0474 554292 - Fax 0474 539518
e-mail: [email protected]
Biblioteca del Centro Don Bosco
Sede Centrale: Laives - Via Kennedy, 94/a - Tel. e Fax 0471 950062
e-mail: [email protected]
Punti di prestito:
Pineta di Laives - Via Dolomiti, 29 - Tel. 0471 590041
San Giacomo di Laives - Via Maso Hilber 1/A - Tel. 0471 254054
Biblioteca Endidae
Sede Centrale:
Egna - Piazza F. Bonatti, 2 - Tel. 0471 820299 - Fax 0471 823560
e-mail: [email protected]
Punto di prestito:
Laghetti - Piazza Giovanni Prati, 4
Biblioteca Civica di Vipiteno
Vipiteno - Via S. G. Bosco, 21 - Tel. 0472 767235 - Fax 0472 763323
e-mail: [email protected]
Biblioteche locali
Biblioteca “Sandro Amadori”
Bolzano - P.zza S. G. Bosco, 21- Tel. e Fax 0471 921877
e-mail: [email protected]
268
Biblioteca “Piani”
Bolzano - Via Dolomiti, 9 - Tel. 0471 979457
e-mail: [email protected]
Biblioteca del Circolo “A. Vivaldi”
Bronzolo - Via Aquila Nera, 18 - Tel. 0471 596024
e-mail: [email protected]
Biblioteca Pubblica di Caldaro
Caldaro - Piazza Principale, 1 - Tel. 0471 964814 - Fax 0471 965584
e-mail: [email protected]
Biblioteca Pubblica di Renon
Collalbo - Via Stazione, 2 - Tel. 0471 356593
e-mail: [email protected]
La Ripartizione si presenta
Biblioteca Civica Chiusa
Chiusa - Via Fraghes, 1 - Tel. 0472 847835
e-mail: [email protected]
Biblioteca Pubblica Italiana di Gargazzone
Gargazzone - Via Giardini 2 - Tel. 0473 290124 - Fax 0473 291454
e-mail: [email protected]
Biblioteca Locale di Dobbiaco
Dobbiaco - Piazza delle Scuole, 4 - Tel. e Fax 0474 972040
e-mail: [email protected]
Biblioteca Pubblica di Magré
Magré - Via Angela Nikoletti, 3 - Tel. 0471 817165
Biblioteca “Dante Alighieri” di Ora
Ora - Via Stazione, 7 - Tel. e Fax 0471 802131
e-mail: [email protected]
Biblioteca “Peter Paul Rainer”
San Candido - Via dei Canonici, 1/A - Tel. 0474 914144 - Fax 0474 916780
e-mail: [email protected]
Biblioteca Comunale di Salorno
Salorno - Via Asilo, 4 - Tel. e Fax 0471 884664
e-mail: [email protected]
Biblioteca “Schlandersburg”
Silandro - Via Schlandersburg, 6 - Tel. e Fax 0473 730616
e-mail: [email protected]
Biblioteca Pubblica di Terlano
Terlano - Via Principale, 7 - Tel. 0471 256009
Biblioteca Comunale di Vadena
Vadena - Via Centro, 111 - Tel. 0471 954333 - Fax 0471 955258
e-mail: [email protected]
Biblioteca Comunale di Varna
Varna - Via Salern, 3 - Tel. 0472 834434 - Fax 0472 833778
Biblioteca Pubblica Cortina
Cortina s.S.d.V. - P.zza San Martino, 1 - Tel. 0471 817733 - Fax 0471 818035
e-mail: [email protected]
Biblioteca Pubblica di Postal
Postal - Via Chiesa, 31 - Tel. 0473 290106 - Fax 0473 292110
e-mail: [email protected]
Biblioteca Pubblica di Lana
Lana - Piazza Hofmann, 2 - Tel. 0473 564511 - Fax 0473 559056
e-mail: [email protected]
Biblioteca Pubblica di Appiano
Appiano - Piazza Hans Weber Tyrol, 4 - Tel. 0471 660406 - Fax 0471 665260
e-mail: [email protected]
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Scripta manent 08
Biblioteche speciali
Biblioteca Archeoart
Bolzano - Via Cesare Battisti, 11 - Tel. e Fax 0471 272579
e-mail: [email protected]
Biblioteca Culture del Mondo
Bolzano - Via Marconi, 5 - Tel. e Fax 0471 972240
e-mail: [email protected]
Biblioteca della Donna
Bolzano - Piazza Parrocchia, 15 - Tel. e Fax 0471 983051
e-mail: [email protected]
Biblioteca “Handicap”
Bolzano - Via Piacenza, 29/a - Tel. 0471 532075 e Fax 0471 506243
e-mail: [email protected]
Biblioteca “San Girolamo”
Bolzano - P.zza Duomo, 2 - Tel. 0471 306248 - Fax 0471 972114
e-mail: [email protected]
Biblioteca del C.A.I. – sezione di Bolzano
Bolzano - P.zza delle Erbe, 46 - Tel. 0471 978172 - Fax 0471 979915
e-mail: [email protected]
Biblioteche speciali della Provincia
Biblioteca della Formazione professionale in lingua italiana
Bolzano - Via S. Geltrude, 3 - Tel. 0471 414409 - Fax 0471 414499
e-mail: [email protected]
Biblioteca dell’ASTAT (Ripartizione 8)
Bolzano - Via Duca d’Aosta, 59 - Tel. 0471 414003
270
Biblioteca dell’Istituto per la promozione dei lavoratori
Bolzano - Via del Ronco, 5/B - Tel. 0471 061952 - Fax 0471 061959
e-mail: [email protected]
Biblioteca dell’Istituto Pedagogico per il gruppo linguistico italiano
Bolzano - Via del Ronco, 2 - Tel 0471 411448 - Fax 0471 411469
e-mail: [email protected]
Centro Audiovisivi
Bolzano - Centro Culturale “Trevi”, Via Cappuccini, 28 - Tel 0471 300852-301360 - Fax 0471 303399
e-mail: [email protected]
Centro Multilingue
Bolzano - Centro culturale “Trevi”, Via Cappuccini, 28 - Tel. 0471 303403 - Fax 0471 303406
e-mail: [email protected]
La Ripartizione si presenta
Mediateca di Merano
Merano - Piazza della Rena, 10 - Tel. 0473 252264 - Fax 0473 252265
e-mail: [email protected]
Biblioteca Eurac
Bolzano - Via Druso, 1 - Tel. 0471 055060 - Fax 0471 055069
e-mail: [email protected]
ECO - Library
Bolzano - c/o Biblioteca dell’Accademia Europea, Via Druso, 1 - Tel. 0471 055063 - Fax 0471 055069
e-mail: [email protected]
Biblioteca Museion
Bolzano - Via Dante, 6 - Tel. 0471 223444 - Fax 0471 223412
e-mail: [email protected] - [email protected]
Biblioteca della Ripartizione Affari Comunitari
Bolzano - Via Piave, 2 - Tel. 0471 413160 -61
Biblioteca Provinciale italiana “Claudia Augusta”
Istituita con L.P. n. 6 del 30.7.1999 e regolata dal D.P.G. n. 3 del 24.1.2000, la Biblioteca provinciale italiana
ha il compito di raccogliere scritti e opere di autori altoatesini, studi e ricerche locali, documenti su aspetti
storico-culturali, letterari, scientifici ed artistici dell’Alto Adige su ogni tipo di supporto, con particolare attenzione a quelli informatizzati ed alle banche dati.
Sede: Via Mendola, 5 - Tel. 0471 264444 - Fax 0471 266021
e-mail: [email protected]
Biblioteca della Libera Università di Bolzano
La Biblioteca della Libera Università di Bolzano è stata concepita come un centro di servizi che risponde alla
domanda di informazioni e materiale dell’intera struttura universitaria. Oltre ai tradizionali servizi di acquisto,
catalogazione e prestito di materiale biblio­grafico, la biblioteca ha il suo punto di forza nell’offerta di servizi
digitali e multimediali.
Sede di Bolzano: Via Sernesi, 1 - Tel. 0471 012300 - Fax 0471 012309
Sede di Bressanone: Viale Stazione, 16 - Tel. 0472 012300 - Fax 0472 012309
e-mail: [email protected]
271
Scripta manent 08
Biblioteche scolastiche
Tenendo conto delle peculiarità e specifiche esigenze delle biblioteche scolastiche, quali strutture
di supporto sia per l’attività didattica che per il processo educa­tivo e formativo dell’alunno, la Provincia Autonoma di Bolzano ha inteso disciplinare specificata­mente questo settore con la legge
provinciale del 7 agosto 1990, n. 17 “Interventi per la promozione delle biblioteche scolastiche”.
La biblioteca scolastica è il centro di informazione delle scuole, dispone di libri per insegnanti ed
alunni, nonché del materiale e delle attrezzature audiovisive della scuola, organizzati in un unico
servizio.
A tale scopo la Provincia finanzia le biblioteche delle scuole di ogni ordine e grado, riconosce e
finanzia le biblioteche interscolastiche, le biblioteche di grandi scuole e i servizi bibliotecari di
scuole consorziate, nonché mette a disposizione delle stesse il personale necessario.
La Provincia ha finora riconosciuto le seguenti biblioteche scolastiche in lingua italiana:
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Comprensivo Bolzano I
Via Cassa di Risparmio, 24 - 39100 Bolzano - Tel. 0471 973414
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Comprensivo Bolzano II
Bolzano - Via Druso, 289 - Tel. 0471 916407
Biblioteca dell’Istituto Comprensivo Bolzano III
Bolzano - Via Napoli, 1 - Tel. 0471 930555
Biblioteca dell’Istituto Comprensivo Bolzano IV
Via Castel Flavon, 16 - 39100 Bolzano - Tel. 0471 288580
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Comprensivo Bolzano V
Via Duca D’Aosta, 46 - 39100 Bolzano - Tel. 0471 272092
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Comprensivo Bolzano VI
Via Rovigo, 50 - 39100 Bolzano - Tel. 0471 931185
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Pluricomprensivo Bolzano - Europa 1
Via Palermo, 87 - 39100 Bolzano - Tel. 0471 912217
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Biblioteca dell’Istituto Comprensivo Europa 2
Via Parma, 6 - 39100 Bolzano - Tel. 0471 913233
Biblioteca di grande scuola del Liceo Scientifico “E. Torricelli”
Via Rovigo, 42 - 39100 Bolzano - Tel. 0471 202731
Biblioteca interscolastica dell’I.T.C. “C. Battisti” e dell’I.T.G. “A. e P. Delai”
Via L. Cadorna, 16 - 39100 Bolzano - Tel. 0471 283406
Consorzio di biblioteche del Liceo Classico “G. Carducci” e Liceo Pedagogico Artistico “G. Pascoli”
Bolzano - Via A. Manci, 8 (Liceo Classico) - Tel. 0471 272334
Bolzano - Via M. Longon, 3 (Liceo Pedagogico Artistico) - Tel. 0471 260993
Biblioteca interscolastica dell’Istituto Comprensivo Laives I e dell’Istituto Pluricomprensivo Laives II
Laives - Via F. Innerhofer, 17 - Tel. 0471 955110
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Comprensivo Bassa Atesina
Piazza delle Scuole, 6 - 39044 - Egna - Tel. 0471 820460
La Ripartizione si presenta
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Comprensivo Merano II
Merano - Via Vigneti, 1 - Tel. 0473 237698
Biblioteca interscolastica del Liceo Classico “G. Carducci”, con annessi Istituto Magistrale “A. Rosmini” e
Liceo Scientifico “B. Pascal”, e dell’I.T.C. “L. Pisano”, con annesso I.P.S.C.T. “L. Einaudi”
Merano - Centro Scolastico, Via K. Wolf, 38 - Tel. 0473 203071/2
Biblioteca di grande scuola dell’I.P.S.C.T. “G. Falcone e P. Borsellino” con annesso Liceo Classico
Bressanone - Via Pra’ delle Suore, 1 - Tel. 0472 833826
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Pluricomprensivo Brunico - Val Pusteria
Brunico - Via J. Ferrari, 16 - Tel. 0474 555864
Biblioteca di grande scuola dell’Istituto Pluricomprensivo di Vipiteno - Alta Val d’Isarco
Vipiteno - Piazza Città, 5 - Tel. 0472 765298
Biblioteca interscolastica dell’Istituto Pluricomprensivo “Marcelline”
Bolzano - Via delle Marcelline, 1
Presso tutti gli altri istituti scolastici funziona una biblioteca di supporto all’attività di docenti e studenti.
Associazioni del settore
AIB - Associazione italiana biblioteche
Bolzano - c/o Biblioteca Culture del mondo, Via Marconi, 5 - Tel. 0471 972240
Gli obiettivi della sua attività sono quelli definiti nello Statuto:
a) promuovere l’organizzazione e lo sviluppo delle biblioteche e del servizio bibliotecario in Italia;
b)studiare e intervenire in tutte le questioni di ordine scientifico, tecnico, giuridico, legislativo concer­nenti le
biblioteche e i loro operatori, anche attra­verso rapporti con le componenti sociali del mondo del lavoro e
della cultura, nonché promuo­vere le iniziative atte ad assicurare la preparazione e l’ag­gior­namento professionale degli stessi;
c) mantenere rapporti con le istituzioni culturali italiane, di altri paesi europei e internazionali e rappre­sentare
nell’ambito di essi le biblioteche italiane.
273
Scripta manent 08
CENTRO AUDIOVISIVI
Ambiti di intervento e responsabili
Coordinatrice:
Dott.ssa Romy Vallazza - Tel. 0471 303393 - E-Mail: [email protected]
Segreteria e contabilità:
Barbara Zampieri - Tel. 0471 327547 - E-mail: [email protected]
Mediateca:
Orario di apertura al pubblico:
lunedì: 14.00 –18.30; martedì - mercoledì - venerdì: 10.00 –12.30 / 14.00 –18.30; giovedì: 10.00 –20.00
Mirca Vedovelli - 0471 303398 - E-mail: [email protected]
Per il servizio di prestito l’amministrazione si avvale della cooperativa Euro & Promos
Sala montaggio:
Massimiliano Miotto - Tel. 0471 303394 - E-mail: [email protected]
www. provincia.bz.it/audiovisivi
I PARTNER
Cineclub Bolzano
Bolzano - Via Roen, 6 - Tel. e Fax 0471 272851 - E-mail: [email protected]
Cineforum Merano
Merano - Corso Libertà 184 - Tel 0473 443866
Cineforum Bolzano
Bolzano - Via Roen, 6 - Tel 266394 - Fax 0471 266394 - E-mail [email protected]
La Comune
Bolzano - Via Manlio Longon, 3 - Tel. 0471 282355 - Fax 0471 283212 - E-mail: [email protected]
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Super 8 & Video Club Merano
Merano - Via Speckbacher 5 - Tel 0473 440288 - Fax 0473 440288 - E-mail [email protected]
ZeLIG - Scuola di Documentario, Televisione e Nuovi media
Bolzano - Via Brennero, 20/D - Tel. 0471 977930 - Fax 0471 977931 - E-mail: [email protected]
La Ripartizione si presenta
Ufficio bilinguismo
e lingue straniere
Direttrice: dott.ssa Rosa Rita Pezzei
Direttrice sostituta: Rosaria Cembran
Sede: via del Ronco 2, Bolzano (2° piano)
Segreteria: tel. 0471/411260-1 - e-mail: [email protected]
Centro Multilingue
Bolzano - via Cappuccini, 28 - Tel. 0471 300789
e-mail: [email protected] - http://www.provincia.bz.it/centromultilingue
Mediateca Multilingue
Merano - Piazza della Rena, 10
Tel. 0473 252264-63 - e-mail: [email protected]
Servizi dell’Ufficio
Sovvenzioni per la gestione in proprio di soggiorni-studio all’estero per persone che non abbiano superato il 60. anno di età sia per la lingua tedesca sia per le lingue straniere e siano in
posesso dei requisiti richiesti
Contributi per la promozione della conoscenza della seconda lingua - tedesco e delle lingue
straniere ad enti, istituzioni, associazioni e comitati, che non operano a scopo di lucro
Soggiorni-studio e stages all’estero:
· Consulenza e supporto informativo per l’organizzazione in proprio di soggiorni studio all’estero
· Stages in Germania per giovani in possesso di diploma superiore o laurea
Applicazione del DPR 752/76: possibilità per i dipendenti pubblici di usufruire di un buono per
la frequenza di corsi di tedesco L2
Organizzazione di iniziative di promozione linguistica e progetti di sensibilizzazione
Progetti per l’accostamento precoce alle lingue
Attività scientifica e di ricerca
Pubblicazioni
Centro Multilingue Bolzano
Biblioteca specialistica per la diffusione e la conoscenza delle lingue straniere
Sostegno individuale per l’apprendimento autonomo delle lingue con “tutor madrelingua” per
il tedesco, l’inglese, il francese, lo spagnolo, il russo, l’italiano e il portoghese
Sostegno individuale per la preparazione all’esame di bilinguismo
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Scripta manent 08
Diplomi di lingua con valore internazionale: per la lingua tedesca in collaborazione con il Goethe-Institut; per la lingua spagnola in collaborazione con l’Instituto Cervantes; per la lingua
francese in collaborazione con il Centre Culturel Français, per la lingua inglese in collaborazione
con la University of Cambridge ESOL Examinations e Alpha Beta Piccadilly, per la lingua russa in
collaborazione con l’Università Statale di San Pietroburgo, per la lingua italiana in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia.
Workshop per le scuole, incontri con autori e visite guidate della biblioteca
Concorso-internazionale per ricerche in materia di plurilinguismo
Mediateca Multilingue a Merano
Mediateca per lo studio e l’autoapprendimento delle lingue con materiali linguistici multimediali
Sostegno individuale per l’apprendimento autonomo delle lingue con “tutor madrelingua”
Sostegno individuale per la preparazione all’esame di bilinguismo
Consulenza per soggiorni-studio all’estero e relativi finanziamenti
Kids corner: attività di animazione linguistica per bambini
I PARTNER
A.C.L.I. - Via Alto Adige - Bolzano, 28 - Tel. 0471 973472
AKADEMIA - Via L. Da Vinci, 22 - Bolzano - Tel. 0471 982535
ALPHA & BETA - Via Portici, 246 - Merano - Tel. 0473 210650
ASSOCIAZIONE CULTURALE ’RUS - Via Dante, 28/5 - Bolzano - Tel. 0471 979328
AZB - Galleria Grifone - Via della Rena, 20 - Bolzano - Tel. 0471 970954
BIBLIOTECA CULTURE DEL MONDO - Via Marconi, 5 - Bolzano - Tel. 0471 972240
CEDOCS - Via Roma 62/B/4 - Bolzano - Tel. 0471 930096
Centro Studi e Ricerche “A. Palladio” - Via Firenze, 51 - Bolzano - Tel. 0471 933108
276
C.L.S. Consorzio Lavoratori Studenti - Via Roma, 9/B - Bolzano- Tel. 0471 501715
G.R.E.S. Gruppo per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa - Via Talvera, 1 - Bolzano - Tel. 0471 978600
LEARNING CENTER - Via Roma, 4 - Bolzano - Tel. 0471 279744
SUPERTOLL - Via Fiume 7/A - Bolzano - Tel. 335 6830800
TANGRAM - Via Portici, 204 - Merano - Tel. 0473 210430
TRAIT D’UNION - Via O. Huber, 35 - Merano - Tel. 0473 221222
La Ripartizione si presenta
Ufficio Servizio Giovani
Direttore reggente: dott. Claudio Andolfo
Sede: Via del Ronco 2, Bolzano
Segreteria: Tel. 0471 411280 - Fax 0471 411299
E-mail: [email protected]
Il servizio giovani della Provincia autonoma di Bolzano, istituito con legge provinciale n. 13 del 1°
giugno 1983 è uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione provinciale, storicamente sensibile
alle esigenze della popolazione giovanile. L’aspetto positivo è che il servizio giovani non è una
realtà astratta che si limita a sostenere le associazioni giovanili, ma una struttura operativa che
si muove direttamente sul campo, dialogando direttamente con i giovani, sia tramite i centri che
con l’assistenza diretta.
Un intervento a 360 gradi che spazia dalla formazione alla cultura, dal gioco allo sport, dallo studio al tempo libero, sintonizzandosi però sempre sulle frequenze di valori certi come la famiglia,
la comprensione, il dialogo, l’amicizia. L’obiettivo, del resto espresso a chiare lettere anche nel
testo legislativo, è quello di permettere al giovane una “partecipazione attiva al patrimonio e alla
vita culturale della società” e di stimolare “la ricerca di forme e mezzi di espressione personali”.
Il servizio giovani punta ad attrezzare al meglio i giovani per offrire loro quelle opportunità di
espressione che non sono sempre facili da trovare. In quest’ottica si inserisce la realizzazione di
numerosi “centri giovani”, ovvero quegli spazi dove i giovani possono ritrovarsi, manifestare idee
creatività, comunicare, crescere e, perché no, divertirsi. Ma attenzione: centri aperti, finestre
aperte sul mondo e non strutture chiuse e difficilmente accessibili. L’idea è quella del centro che
sostituisce il vecchio “muretto”, ovvero il punto di ritrovo per eccellenza che appartiene a foto ormai ingiallite, ma le cui funzioni sono ancora di grande attualità e che possono essere esercitate
proprio dai “centri giovani”.
Il servizio giovani ha contribuito in questi anni alla realizzazione e la ristrutturazione di numerosi spazi, case per soggiorno, campeggi, impianti ludici e ricreativi, centri di informazione e
consulenza. Proprio la consulenza costituisce una componente primaria del servizio che mette
a disposizione esperti dei vari settori per permettere ai giovani di entrare in possesso del più
ampio bagaglio di informazioni.
Il servizio riconosce l’importanza fondamentale delle associazioni giovanili che supporta sia attraverso la concessione dei finanziamenti che con la formazione e l’aggiornamento degli operatori culturali e dei volontari che operano nell’ambito dei sodalizi. Questo nella consapevolezza che
il volontariato è l’energia che alimenta l’associazionismo ma che per avere efficacia deve essere
qualificato e preparato.
L’intervento nel territorio, la consulenza, la formazione degli animatori, il sostegno sono tutti
elementi attraverso i quali il servizio giovani punta a favorire l’affermazione del giovane e a combattere le forme di disagio ed emarginazione giovanile.
277
Scripta manent 08
Servizi e informazioni in internet
Informazioni sulle associazioni giovanili in provincia di Bolzano e sulle iniziative dell’Ufficio,
sulla modulistica e circolari dell’ufficio servizio giovani e domande frequenti per la compilazione
delle domande di contributo:
www.provincia.bz.it/cultura alla voce “giovani”
Consulta per il Servizio Giovani
278
Sono 14 i membri della Consulta provinciale del Servizio giovani in lingua italiana, nominata
dalla Giunta provinciale nell’aprile 2009.
Essi sono stati scelti sulla base delle proposte formulate da Associazioni, dai Centri giovani, dai
Comuni e dal Consiglio Scolastico Provinciale, nonché sulla base del curriculum di esperienze,
della giovane età, della rappresentatività sul territorio dell’Associazione proponente, della convergenza di più proposte sulla stessa persona.
Si tratta di Marco Lazzarini, Presidente (Centro giovani P. Valer - Bolzano), Astrid Sibilla, Vicepresidente (Associazione La Strada - Bolzano), Alessandro Amaduzzi (Associazione La Strada
- Bolzano, Centro giovani Il Melograno - Bolzano, Punto d’incontro Cilla - Merano, Associazione
Cattolici Popolari - Bolzano), Paolo Brasola (Artist Club - Bolzano), Federica Capodaglio (Gruppo
giovani S. Paolo - Bolzano, Associazione giovani Cristo Re - Bolzano), Edoardo Casale (Comune
di Bressanone), Antonella Costanzo (Comune di Merano), Irvin Daves (Gruppo giovani Flowers
- Bronzolo), Andrea Felis (Consiglio scolastico), Angelo Gennaccaro ( Ascolto giovani - Bolzano),
Andrea Mastroianni (Comune di Laives), Giuditta Sereni (Associazione La Vispa Teresa - Bolzano), Senio Visentin (Arci Ragazzi - Bolzano), Dario Volani (Centro giovani Don Bosco - Laives,
Arcoop - Laives),
La Consulta, che dura in carica per tre anni, è organo consultivo e propositivo della Giunta provinciale. Per legge provinciale, ha compiti di consulenza in tutte le questioni riguardanti i giovani ed il Servizio giovani provinciale, di elaborazione di pareri ed indicazioni in merito ai piani
annuali di finanziamento delle attività del Servizio giovani, di consulenza nell’elaborazione di
disegni di legge riguardanti in modo particolare i giovani e di elaborazione di studi e proposte
su tutte le questioni giudicate importanti per i giovani.
La Ripartizione si presenta
ASSOCIAZIONI GIOVANILI DELLA PROVINCIA DI BOLZANO
Centri giovani e punti di incontro
Appiano
Punto d’incontro giovani A.C.L.I.
Via S. Anna, 6 - Tel. e fax 0471 662152 (Acli Bz tel. 0471 973472) - Pres. Luciano Peruzzo
Centro giovani SUB
Piazza A. Magno 1 - Tel. 0471 660674 - e-mail: [email protected] - Pres. Enrico Willi
Bolzano
Centro giovani Blu Space
Via Sorrento 12 - Tel. 0471 917717 - Fax 0471 502280 - e-mail: [email protected]
Pres. Franco Bertoldi
Centro giovani Pierino Valer
Piazza Don Bosco, 17/c - Tel. 0471 917111 - Fax 0471 506175 - e-mail: [email protected] - Pres. Giorgio Storti
Centro giovani Via Vintola
Via Vintler, 18 - Tel. 0471 978418 - Fax 0471 312217 - e-mail: [email protected]
Pres. Luciano Altieri
Centro giovani Cristo Re
Piazza Cristo Re, 1 - Tel. 0471 288597 - Fax 0471 271528 - Pres. p. Stefano Rossi
Centro giovani L’Orizzonte
Via C. Augusta, 111 - Tel. 0471 400108 - Fax 0471 409236 - e-mail: [email protected]
Pres. William Greggio
Punto d’incontro giovani Stella Polare
Via Dolomiti, 9 - Tel. 0471 975285 - Pres. Barbara Sonetti
Centro giovani Corto Circuito
Via Dalmazia, 30/a - Tel. e fax 0471 502452 - e-mail: [email protected] - Pres. Michela Viola
Punto d’incontro giovani San Paolo
Via Castel Weinegg, 1/d - Tel. 0471 270020 - Fax 0471 405697 - e-mail: [email protected]
Pres. M. Cristina Sottoriva
Punto d’incontro giovani Sacra Famiglia
Via Napoli, 1 - Tel. 0471 935585 - Fax 0471 916125 - Pres. Don Filippo Boninsegni
Centro giovani S. Pio X
Via Barletta, 2 (c/o parrocchia) - Tel. 0471 912085 - Fax 0471 508834 - Pres. Manuel Nicolè
Centro giovani Charlie Brown (Associazione La Strada/Der Weg)
Via Cagliari, 22/b - Tel. 0471 932633 - Fax 0471 201585 - e-mail: [email protected]
Coordinatore: Anita Zuretti
Centro giovani Villa delle Rose (Associazione La Strada/Der Weg)
Via Resia, 90/b - Tel. e fax 0471 923001 - e-mail: [email protected]
Coordinatore: Andrea Vigni
Centro giovani Net Point 18
Via Principe Eugenio di Savoia, 18 - Tel. e fax 0471 276000 - e-mail: [email protected] - Pres. Francesco Bragadin
Centro giovani La Vispa Teresa
Via Ortles, 31 - Tel. 0471 920906 - e-mail: [email protected] - Pres. Laura Trentini
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Scripta manent 08
Centro giovani Premstaller
Via Dolomiti, 14 - Tel. 0471 323655 - Fax 0471 325268 - e-mail: [email protected]
Pres. Roberto D’Ambrogio - Coordinatore: dott. Sergio Bonagura
Centro giovani Il Melograno
Via del Ronco, 2 - Tel. 0471 501601 - Fax 0471 504406 - e-mail: [email protected] - Pres. Roberto Ferrari
Bressanone
Centro Giovani Connection
Via Ponte Widmann, 4 - Tel. 0472 837404 - Fax 0472 837710 - e-mail: [email protected]
Pres. Ferdinando Stablum
Oratorio Don Bosco
Viale Mozart, 32 - Tel. e fax 0472 833660 - e-mail: [email protected] - Pres. Gualtiero Innocenti
Bronzolo
Punto d’incontro giovani Flowers
Via Marconi, 2 - Tel. e fax 0471 596046 - e-mail: [email protected] - Pres. Irvin Daves
Brunico
UFO - Jugendzentrum/Centro giovani
Via J. Ferrari, 20 - Tel. 0474 555770 - Fax 0474 554199 - e-mail: [email protected] - Pres. Judith Steinmair
Egna
Centro di cultura giovanile Point
Via Stazione 14 - Tel. e fax 0471 813302 - e-mail: [email protected] - Pres. Verena Pedri
Laghetti di Egna
Gruppo Giovani Arca
Piazza G. Prati, 9 - e-mail: [email protected] - Pres. Alessio Zanotti
Centro giovani Laghetti
Piazza G. Prati, 1 - Tel. e fax 0471 817012 - Pres. don Pierluigi Tosi
Laives
280
Centro giovani Don Bosco - Beehive
Via Kennedy, 94/a - Tel. 0471 952627 - Fax. 0471 594346 - e-mail: [email protected]
Pres. Franco Baldo
Centro Giovani No Logo
Via Galizia, 32 - Tel. 0471 590535 - Fax 0471 593575 - e-mail: [email protected] - Pres. Valentina Casera
Merano
Centro Giovani Cilla
Via Roma, 134 - Tel. e fax 0473 270218 - e-mail: [email protected] - Pres. Adriano Gaddi
Punto d’incontro giovani Il Gabbiano
Via Carducci, 38 (c/o parrocchia) - Tel. 0473 447567 - Fax 0473 208140 - Pres. don Paolo Arnoldo
Punto d’incontro giovani Il Pretesto
Via Adige, 22 (c/o parrocchia) - Tel. 0473 211255 - e-mail: [email protected] - Pres. don Giovanni Facchetti
Centro Giovani S. Spirito - Strike Up
Via Roma, 1 - Tel. 0473 211377 - Fax 0473 258882 - e-mail: [email protected] - Pres. Giorgio Balzarini
La Ripartizione si presenta
Centro Giovani Tilt (Associazione La Strada/Der Weg)
Via Nazionale, 58, Sinigo - Tel. 0473 222371 - e-mail: [email protected]
Coordinatore: Emanuela Albieri
Ora
Centro Culturale Ricreativo Deflorian
Via di Mezzo, 5 - Pres. Cristina Rizzi (Tel. casa 0471 802062)
Pineta di Laives
Centro Giovani Speed
Via Dolomiti, 23 - Tel. 0471 953208 - e-mail: [email protected] - Pres. Martin Bernardi
Salorno
Centro Giovani Salorno
Via Asilo, 10 - Tel. e fax 0471 885288 - e-mail: [email protected] - Pres. Salvatore Lo Vivo
San Giacomo Laives
Punto d’incontro giovani La Saletta
Via S. Giacomo, 81 (c/o parrocchia) - Tel. e fax 0471 250195 - Pres. Lorenza Vanzetta
(attività temporaneamente sospesa per ritrutturazione locali)
Silandro
Punto d’incontro giovani Comunitas ’67
Via Principale, 136 - Tel. 0473 620357 - Fax 0473 731707 - e-mail: [email protected]
Pres. Simonetta Trivellato
Vipiteno
Oratorio Maria Schutz
Via S. Margherita, 5 - Tel. e fax 0472 760108 - e-mail: [email protected]
Pres. Davide Bononi
Cultura giovanile - Teatro - Musica - Tempo libero - Sociale
Appiano
Consulta Comunale - Settore giovani
Piazza A. Magno, 1 - Tel. 0471 664445 - e-mail: [email protected] - Pres. Enrico Willi
Bolzano
A.C.R.A.S. I Castori
Via S. Geltrude, 3 - Tel. e fax 0471 263976 - Pres. Giancarlo Gazziero
Arciragazzi
Via Dolomiti, 14 - Tel. 0471 323655 - Fax 0471 325268 - e-mail: [email protected]
Pres. Roberto D’Ambrogio
Artist Club
Via Orazio, 2 - Tel. e fax 0471 287168 - e-mail: [email protected] - Pres. Alessio Fuganti
Ascolto Giovani
Via Firenze, 51 - Tel. 0471 505326 - Fax 0471 921380 - e-mail: [email protected] - Pres. Daniele Mori
281
Scripta manent 08
Azione Cattolica
Via A. Adige, 28 - Tel. 0471 970470 - Fax 0471 970703 - email [email protected]
Pres. Marco Graiff
Bricabrac
Via E. Lienz, 3 - Tel. 0471 270062 - Fax 0471 407494 - e-mail: [email protected] - Pres. Karl Bernard
C.M.G. Cultura Management Giovani
Viale Trieste, 9 - Tel. e fax 0471 283501 - e-mail: [email protected] - Pres. Stefano Mascheroni
Cattolici Popolari
Piazza Mazzini, 49 - Tel. 0471 285819 - Fax 0471 288334 - Pres. Antonio Cardinale
Il Bivio/Kaiserau
Via Bivio, 1/a - Tel. e fax 0471 205109 - Pres. Tarcisio Maccagnan
Il Girotondo
Via F. Rismondo, 8 - Tel. e fax 0471 287080 - e-mail: [email protected] - Pres. Tiziana Armondini
Juvenes
Via Carducci, 7 - Tel. 0471 300382 - Fax 0471 981593 (Rainerum Tel. 0471 972283)
e-mail: [email protected] - Pres. don Giovanni Ferrari
Pionieri C.R.I.
Viale Trieste, 62 - Tel. 0471 917213 - Fax 0471 201666 - e-mail: [email protected] - Pres. Andrea Brasola
Sciarada
Piazza Erbe, 25 - Tel. 0471 1940009 - e-mail: [email protected] - Pres. Daniele Turrina
V.K.E./Associazione Campi Gioco E Ricreazione
Via L. da Vinci, 20/a - Tel. 0471 977413 - Fax 0471 977780 - e-mail: [email protected] - Pres. Anita Bozzetta
Bressanone
A.C.L.I. - Settore Giovani
Vicolo Macello, 5 - Tel. e fax 0472 838306 - e-mail: [email protected] - Pres. Francesco Bertoldi
Eutopia
Via Pinzago, 17 - Pres. Isidoro Iocolano
Brunico
Il Telaio - Settore giovani
Via A. Hofer, 32 - Tel. e fax 0474 553595 - Pres. Ida Marchetti
282
Merano
Club Radiotelegrafisti A.R.I.
Via Verdi, 27/a - Tel. e fax 0473 446296 - e-mail: [email protected] - Pres. Vito Vetrano
Salorno
Solis Urna
Via Poit, 6 - Tel. 0471 883019 - Fax 0471 883619 - e-mail: [email protected] - Pres. Aldo Tonini
S. Candido
La Saletta
Via Stazione, 25 - e-mail: [email protected] - Pres. Elena Cadamuro (Tel. casa 0474 914176)
La Ripartizione si presenta
Informazione e consulenza ai giovani
Bolzano
Ascolto Giovani
Via Firenze, 51 - Tel. 0471 505326 - Fax 0471 921380 - e-mail: [email protected] - Pres. Daniele Mori
YOUNG + DIRECT – Telefono Giovani
Via A. Hofer, 36 - Tel. 0471 970950 - fax 0471 970401 - e-mail: [email protected]
n. verde: 147 036366 - Pres. Katia Nocker
Alpinismo giovanile
Bolzano
C.A.I. Alto Adige - Commissione Alpinismo Giovanile
Piazza Gries, 18 - Tel. 0471 402144 - Fax 0471 469866 - e-mail: [email protected]
Pres. Giuseppe Broggi - Pres. commissione alpinismo giovanile: Roberta Zani
Sezioni: Appiano, Bassa Atesina, Bolzano, Brennero, Bressanone, Bronzolo, Brunico, Chiusa, Fortezza, Laives,
Merano, Salorno, Val Badia, Val Gardena, Vipiteno.
Scoutismo
Bolzano
A.G.E.S.C.I. - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani
Piazza don Bosco, 17/b - Pres. Federico Vason (Tel. casa 0471 502444) - e-mail: [email protected]
C.N.G.E.I. Corpo Nazionale Giovani Esploratori/trici Italiani
Piazza Vittoria, 14/b - e-mail: [email protected] - Pres. Davide Merlino (Tel. casa 0471 930067)
Merano
Gruppo Merano 3 Scouts d’Europa
Via Adige, 22 - c/o parrocchia - Tel. e fax 0473 237627 - e-mail: [email protected]
Pres. Manuela Evangelisti
Case soggiorno giovani
Casa Alpina (Tret/TN) gestita da:
Associazione Casa Alpina
Via Roma, 1 - Tel. 0473 230081 - Pres. don Gianni Cosciotti
Casa Incontri Solis Urna (S. Lorenzo in Banale/TN) gestita da:
Associazione Solis Urna
Via Poit, 6 - Tel. 0471 883019 - Fax 0471 883619 - e-mail: [email protected] - Pres. Aldo Tonini
Casa Amadori-Cetto (Cauria-Salorno) gestita da:
Federazione Opere della Gioventù
Via Alto Adige, 28 - Tel. 0471 970470 - Fax 0471 970703 - Pres. Marco Graiff
283
Scripta manent 08
Ostelli della gioventù
Bolzano
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Bressanone
Ostello della gioventù Kassianeum
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Dobbiaco
Ostello della gioventù
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Merano
Ostello della gioventù
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La Ripartizione si presenta
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Scripta manent 08
Alcune presenze illustri
a Bolzano e in provincia nel 2008
Gennaio
Il giornalista Marco Travaglio presenta al teatro Cristallo di Bolzano il suo ultimo libro “15 anni
di storia d’Italia ai confini della realtà” (15 gennaio)
L’attore Paolo Poli in “Sei brillanti”, teatro Cristallo di Bolzano (31 gennaio)
Febbraio
Alessandro Gassman in “La parola ai giurati”, teatro Comunale di Bolzano (7 febbraio)
Gioele Dix in “Tutta colpa di Garibaldi”, teatro Cristallo di Bolzano (10 febbraio)
Carlo Giuffrè interpreta “Il sindaco del rione Sanità” al teatro Cristallo di Bolzano (19 febbraio)
Il violinista Salvatore Accardo suona con l’orchestra Haydn, Auditorium di Bolzano (19 febbraio)
Eros Pagni interprete de “Il mercante di Venezia” al teatro Comunale di Bolzano (28 febbraio)
Marzo
Raphael Frühbeck de Burgos dirige la Dresdner Philharmonie, Auditorium di Bolzano (4 marzo)
Vittorino Andreoli, psicologo e psichiatra, in “W. A. Mozart: la percezione del sacro”, teatro
Cristallo di Bolzano (13 marzo)
Vincenzo Salemme interpreta “Bello di papà”, teatro Cristallo di Bolzano (15 marzo)
Aprile
La rockstar Mark Knopfler in concerto al Palaonda di Bolzano (17 aprile)
Maggio
Il pianista Yundi Li suona all’Auditorium di Bolzano per la Società dei concerti (7 maggio)
Il cantante Roy Paci con il gruppo musicale Aretuska e il dj Luca Agnelli alla Fiera di Bolzano per il
festival “Upload” (17 maggio)
Il sindaco di Berlino Klaus Wowereit presenzia all’inaugurazione della nuova sede del Museion
(24 maggio)
Giugno
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Il cantautore Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti in concerto al Palaonda di Bolzano (6 giugno)
Claudio Abbado dirige l’orchestra Mozart all’Auditorium di Bolzano (11 giugno)
La cantante Avril Lavigne in concerto al Palaonda di Bolzano (12 giugno)
Presenze illustri a Bolzano e in provincia
Luglio
Il pianista Giovanni Allevi in concerto in Piazza Tribunale a Bolzano nell’ambito del suo Evolution
Tour (13 luglio)
Agosto
Sir Colin Davis dirige la G. Mahler Jugendorchester al teatro Comunale di Bolzano (20 agosto)
La Russian National Orchestra si esibisce sotto la direzione del maestro Mikhail Pletnev al
Kursaal di Merano (26 agosto)
Settembre
Il magistrato Giuseppe Ayala presenta il suo libro “Chi ha paura muore ogni giorno”, auditorium
Lucio Battisti di Bolzano (5 settembre)
Lo scrittore Paolo Giordano incontra i giovani al centro di via Vintola di Bolzano per “Il cantiere delle
parole” (20 settembre)
L’ex magistrato di “Mani pulite” Gherardo Colombo presenta il suo libro “Regole e rispetto”, auditorium Lucio Battisti e Centro Trevi di Bolzano (25 settembre)
La BBC Symphony Orchestra diretta da sir Andrei Davies si esibisce al Kursaal di Merano (25
settembre)
Ottobre
La band newyorkese Sonic Youth in concerto al festival Transart in occasione dell’inaugurazione
della mostra “Sonic Youth” al Museion (11 ottobre)
Il violinista Salvatore Accardo dirige l’orchestra Haydn all’Auditorium di Bolzano (14 ottobre)
Il coreografo Alvin Ailey si esibisce con l’American Dance Theatre al teatro Comunale di Bolzano
(14 ottobre)
Il tenore Saimir Pirgu in concerto con l’orchestra Haydn all’Auditorium di Bolzano (28 ottobre)
Lo scrittore Andrea Baiani incontra i giovani al centro “No logo” di Laives per “Il cantiere delle
parole” (31 ottobre)
Novembre
Lo scrittore Niccolò Ammaniti incontra i giovani all’Auditorium Lucio Battisti per “Il cantiere
delle parole” (21 novembre)
Dicembre
Il cantautore Zucchero in concerto al Palaonda di Bolzano (9 dicembre)
Il violinista Uto Ughi in concerto al Kursaal di Merano (9 dicembre)
A cura del dott. Aldo Boninsegna
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Se pensate che la
cultura sia costosa,
provate con
l’ignoranza.
Derek Bok
Il presente annuario e i precedenti sono consultabili sul sito internet
www.provincia.bz.it/cultura alla voce pubblicazioni.
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