L’equilibrio delle calorie I grassi e il sale Il cibo, risorsa da non sprecare L’impegno di Barilla 1 Indice degli argomenti: L’EQUILIBRIO DELLE CALORIE pag.4 I GRASSI E IL SALE pag.10 IL CIBO, RISORSA DA NON SPRECARE pag.16 L’IMPEGNO DI BARILLA pag.20 L’equilibrio delle calorie 4 Di quanta energia abbiamo bisogno? È importante mantenere l’equilibro tra calorie introdotte e consumate La bilancia delle calorie L’energia introdotta col cibo deve uguagliare l’energia spesa dall’organismo sia durante il riposo (per mantenere in funzione i suoi organi, quali cervello, polmoni, cuore, ecc.), sia durante l’attività fisica (per far funzionare i muscoli). Cibo Dispendio energetico Cibo Dispendio energetico Dispendio energetico Se si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le sue riserve di grasso per far fronte alle richieste energetiche, quindi si può verificare perdita di peso. tuo IMC Calcola il assa im (indice d )! a corpore g) Diviso K n 2 Peso (i 2 (in m ). Altezza so tra re è inclu Se il valo i normopeso se 18,5 e 25 Se, invece, si introduce più energia di quanta se ne consuma, l’eccesso si accumula nel corpo sotto forma di grasso, quindi si può verificare aumento di peso. Cibo 5 Da dove devono provenire le calorie? La dieta ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio delle calorie Dieta Mediterranea La Dieta Mediterranea suggerisce di ottenere più della metà delle calorie giornaliere da carboidrati (circa il 55%), preferendo come fonti alimentari cereali, soprattutto integrali, legumi, frutta e verdura. A questo si affianca l’apporto calorico delle proteine (circa il 15%) e quello dei grassi (non superiore al 30% delle calorie totali della giornata). Questo tipo di bilanciamento energetico è alla base anche di altri modelli alimentari tradizionali (es. le diete asiatiche) associati con una minore incidenza di malattie croniche. PIRAMIDE DELLA DIETA MEDITERRANEA Uno stile alimentare moderno, gustoso e sano Carne e dolci Consumo meno frequente Vino Consumo moderato Carne bianca, uova, formaggi e yogurt Porzioni moderate, consumo qualche volta a settimana Pesce e frutti di mare Consumo frequente, almeno 2 volte a settimana Bere acqua in abbondanza Frutta, verdura, cereali (soprattutto integrali), olio d’oliva, fagioli, noci, legumi, semi, erbe aromatiche e spezie Consumo quotidiano, anche più volte al giorno © Oldways Preservation and Exchange Trust La Piramide della Dieta Mediterranea raccomanda la seguente distribuzione di calorie: 55% Carboidrati 6 30% Grassi 15% Proteine La distribuzione ottimale delle calorie nella giornata I nutrizionisti raccomandano di distribuire gli alimenti da assumere durante l’intera giornata in 4-5 pasti, il cui apporto energetico rispetto al totale giornaliero, sia così distribuito: Cena Colazione Merenda 5% 24 Spuntino 5% Pranzo Suggerimento! Per un esempio di menù completo e bilanciato vai alla copertina posteriore ATTENZIONE! Anche piccoli ma continui eccessi nell’alimentazione possono portare ad un aumento di peso. Si pensi che un eccesso di sole 100 Kcal al giorno, pari a: 20 gr di crema nocciole e cacao Oppure 25 gr di focaccia Oppure 60 gr di gelato al gusto nocciola può portare ad un aumento di peso di 4 Kg di massa grassa in un anno. 7 Quale è il tuo fabbisogno energetico? Lo stile di vita ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio delle calorie FABBISOGNO ENERGETICO GIORNALIERO: ENERGIA PER IL METABOLISMO DI BASE E PER L’ATTIVITÀ MOTORIA BAMBINO 4-8 anni 1.480 Kcal Suggerimento! La maggior parte di noi ha uno stile di vita sedentario, quindi necessita di circa 2.000/2.500 Kcal al giorno! ADOLESCENTE 14-18 anni 3.200 Kcal ADULTO ATTIVO MODERATAMENTE ATTIVO SEDENTARIO 30-60 anni 3.700 Kcal 30-60 anni 3.030 Kcal 30-60 anni 2.530 Kcal Il tuo stile di vita è... Sedentario • Un comportamento che nell’espletamento delle attività quotidiane dà la preferenza all’uso di macchine piuttosto che ai propri muscoli. Ad esempio andare a lavoro in auto, usare l’ascensore. • Lo svolgimento di un tipo di lavoro che costringe a stare seduti la maggior parte o tutto il tempo, ad esempio lavoro d’ufficio. • La scelta di attività che non comportano movimenti del corpo durante il tempo libero, ad esempio guardare la tv. Moderatamente attivo • Lo svolgimento di attività che richiedono uno sforzo volontario superiore alle semplici attività del vivere quotidiano. Ad esempio sono attività moderate il camminare a passo svelto per spostarsi da un luogo all’altro. • Lo svolgimento di un lavoro che costringe a stare in piedi e a portare carichi leggeri, praticare esercizi fisici aerobici a bassa intensità. Attivo • Un comportamento che dà la preferenza, nell’espletamento delle attività quotidiane, all’uso dei propri muscoli piuttosto che all’uso di macchine. Ad esempio, ogni qual volta è possibile, camminare invece di usare l’auto, salire e scendere le scale piuttosto che servirsi dell’ascensore, e così via. • Lo svolgimento di un tipo di lavoro non meccanizzato. Ad esempio lavori domestici o agricoli non meccanizzati. • La pratica regolare di esercizio fisico di intensità moderata. 8 Lo stile di vita Mediterraneo è attivo! L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda per tutti almeno 30 minuti di attività motoria moderata al giorno! BAMBINA ADOLESCENTE ADULTO ATTIVO 4-8 anni 1.480 Kcal 14-18 anni 2.480 Kcal 30-60 anni 2.950 Kcal MODERATAMENTE SEDENTARIO ATTIVO 30-60 anni 2.400 Kcal 30-60 anni 2.020 Kcal GRAVIDANZA ALLATTAMENTO + 200/500 Kcal + 500 Kcal Fonte: Raccomandazioni FAO/WHO, 2004 Quante calorie bruci in 30 minuti? Camminando 105 Kcal Stirando 126 Kcal Bicicletta 333 Kcal E in 30 minuti di lavoro? Scrivere a pc 39 Kcal Attività in stabilimento 78 Kcal COME MUOVERSI UN PO’ DI PIÙ OGNI GIORNO 1 2 3 4 5 Vai a lavorare in piedi o in bicicletta Se usi i mezzi pubblici, scendi una fermata prima e finisci il tragitto a piedi Non prendere la macchina per fare piccoli spostamenti e quando la usi posteggiala un po’ più lontano Fai le scale e non prendere l’ascensore Sostituisci una pausa caffè con una passeggiata di 10 minuti a piedi 9 I grassi e il sale 10 I grassi Come scegliere i migliori? Quali sono? I grassi hanno tutti un uguale contenuto calorico, che è significativo (un grammo apporta 9 Kcal) e più alto di carboidrati e proteine (entrambi apportano 4 Kcal per grammo). Sul piano della qualità i grassi possono essere molto diversi, a seconda della loro composizione chimica, e in particolare della struttura dei loro acidi grassi, differenziandosi in saturi, insaturi (tra cui mono e poli-insaturi) e trans. Dove si trovano e quali sono gli effetti per la salute? ACIDI GRASSI INSATURI ACIDI GRASSI SATURI ACIDI GRASSI TRANS Ne sono particolarmente ricchi i prodotti di origine animale e sono presenti, ad esempio, in burro, lardo, strutto, panna, formaggi, latticini, carni grasse ed insaccati. Prevalentemente presenti nei grassi vegetali resi solidi industrialmente (grassi idrogenati), come in alcune margarine non spalmabili. Un eccesso di acidi grassi saturi causa l’aumento nel sangue del colesterolo LDL. Oltre a causare un aumento del colesterolo LDL, hanno anche l’effetto negativo di ridurre il colesterolo HDL (“colesterolo buono”). DOVE? Sono la componente principale negli oli vegetali (sia di semi sia di oliva), in noci, nocciole, nelle olive e nel pesce. QUALI EFFETTI? Hanno in generale un effetto positivo per la salute cardiovascolare. In particolare: • Gli acidi monoinsaturi (come nell’olio di oliva) e polinsaturi omega 6 (come nell’olio di semi) riducono il colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”). • Gli acidi polinsaturi omega 3 (si trovano nel pesce) aiutano a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue. Cosa dice la ricerca? Dati convincenti mostrano che la sostituzione di acidi grassi saturi con quelli polinsaturi riduce il rischio cardiovascolare +5% energia tratta da acidi grassi polinsaturi -10% rischio di eventi cardiovascolari 11 Non tutti i grassi sono uguali Cosa suggeriscono le raccomandazioni? ACIDI GRASSI INSATURI ACIDI GRASSI SATURI ACIDI GRASSI TRANS IN CALORIE <10% delle calorie giornaliere da grassi polinsaturi. Tra il 10 % e il 20 % delle calor ie giornaliere da grassi monoinsaturi. <10% delle calorie giornaliere. Da evitare. Da limitare: • Consumo di burro. • Consumo di formaggi e altri latticini, preferendo prodotti a basso contenuto di grassi: yogurt e formaggi magri possono essere consumati anche più volte alla settimana. • Consumo di carni grasse e salumi. Si dovrebbe dare la preferenza alle carni magre, come il pollo, tacchino (senza pelle) e bresaola, speck e prosciutto crudo privati del grasso visibile. Da evitare: Prevalentemente presenti nei grassi vegetali resi solidi industrialmente (grassi idrogenati), come in alcune margarine non spalmabili, ed in alcuni alimenti fritti (soprattutto da fast food, come patatine fritte, pesce e bocconcini di pollo impanati, popcorn), o in alcuni prodotti dolciari (ad esempio torte, pasticceria danese e gelati). IN ALIMENTI Ok a: • Consumo di olio extravergine di oliva. • Consumo di pesce per il contenuto in grassi polinsaturi omega 3 a lunga catena. Nella Dieta Mediterranea si consuma almeno due volte alla settimana. • Noci, per il buon apporto di grassi polinsaturi omega 3 vegetali. Da consumarsi anche tutti i giorni ma in piccola quantità. 12 Nota Bene: Barilla non usa grassi idrogenati nei propri prodotti. Lente d’ingrandimento sui condimenti più comuni Burro e olio extravergine d’oliva I grassi dell’olio extravergine di oliva sono costituiti prevalentemente da grassi monoinsaturi, ovvero benefici per l’organismo, mentre nel burro sono gli acidi grassi saturi ad essere maggiormente rappresentati. L’olio d’oliva extravergine non è solamente ricco in monoinsaturi ma possiede anche un alto contenuto di vitamine importanti come la E ed A, e di componenti antiossidanti quali fitosteroli e polifenoli. CONTENUTO IN ACIDI GRASSI (g/100g PRODOTTO) Burro Olio extravergine d’oliva Margarina spalmabile Monoinsaturi 24 73 37 Omega 6 2 7 17 Omega 3 1 1 1 Saturi 49 14 26 Ma attenzione alle calorie! (Kcal) 758 899 760 INRAN. Tabelle di composizione degli alimenti Cos’è il colesterolo? Il colesterolo è un tipo di grasso presente nel sangue e in tutte olo? le cellule dell’organismo, dove Quanto colester svolge funzioni indispensabili Si raccomanda i di non superare alla vita. Infatti, è un componente fondamentale delle cel300 mg al giorno lule cerebrali, dei sali biliari, ed è utilizzato per le sintesi interna di molti ormoni. Si trova, in quantità molto variabile, solo negli alimenti di origine animale. I cibi più ricchi in colesterolo sono frattaglie, tuorlo d’uovo, burro, lardo, formaggi e crostacei. 13 Il sale Meglio limitarne il consumo Cos’è e dove si trova? È la principale fonte di sodio, un elemento indispensabile alla vita ma da non consumare in eccesso. Il sale è costitutito per il 60% di cloro e il 40% di sodio. Le fonti nell’alimentazione sono: • I prodotti trasformati (artigianali e industriali), nonché quelli consumati fuori casa • Il sale aggiunto nella cucina casalinga o a tavola • Gli alimenti naturali (frutta, verdura, carne, ecc) 10% naturalmente presente negli alimenti 13% aggiunto in cucina o a tavola 77% da alimenti industriali o preparati al ristorante Quanto ne serve? La quantità di sale che serve al nostro organismo (per un uomo adulto corrisponde a 1 grammo al giorno) è assicurata dal contenuto naturale presente nei cibi. Gli adulti dovrebbero consumare in tutto, compreso quello già contenuto Alimenti solitamente negli alimenti: ricchi di sale Alimenti meno Salumi, Formaggi, Pizza, ricchi di sale Crackers, Grissini, Pane, Uova, Carni Fresche, non più di 1 cucchiaino da tè Patatine, Salatini, Pesce Pesce Fresco, Frutta al giorno = 5 grammi di sale. sotto sale o marinato, Fresca, Spremuta/ Ketchup, Salsa di soia, Succo, Verdura Fresca, Invece la nostra quota media giorLegumi Freschi e Secchi, Senape, Maionese, Olive, naliera raggiunge e talvolta supera i Capperi, Margarina, Pasta, Riso, Latte, 10 grammi al giorno, un cucchiaio da Dado per brodo Yogurt, Mozzarella, tavola. Ricotta, Olio Perchè un eccesso di sale è dannoso? • Per gli effetti sull’ipertensione arteriosa • Per le conseguenze sulla mortalità per malattie cardiovascolari • Per i possibili effetti sul cancro allo stomaco 14 Quanto sale c’è in quello che mangiamo? Pizza con pomodoro (300 gr) = 5,8 gr di sale = Pane (100 gr) e salame (50 gr) = 2,7 gr di sale = Piatto di pasta pomodoro e parmigiano = 2 gr di sale = Meno sale per la nostra salute La riduzione di sale ha un’influenza positiva sulla pressione arteriosa e quindi sulla salute del cuore, delle arterie e del cervello COME RIDURRE IL SALE 1 2 3 4 5 6 Diminuire la quantità di sale in modo graduale, sia a tavola sia in cucina Evitare di mettere la saliera a tavola e limitare il sale utilizzato per cucinare e per condire Non aggiungere sale nelle pappe dei bambini, almeno per tutto il primo anno di vita. Limitare l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio Ricordarsi che il sale risveglia il gusto ed è indispensabile in cucina, ma che alcuni cibi non hanno bisogno di sale per essere buoni Consumare verdure crude o surgelate piuttosto che in scatola Limitare il consumo di alimenti a maggiore contenuto di sale e abituarsi a scegliere le alternative meno salate, leggendo l’etichetta nutrizionale dei prodotti 7 8 9 10 Raccomandarsi che le portate siano poco salate anche al ristorante Fare uso di spezie, erbe aromatiche, succo di limone e aceto per «ingannare» il palato Bere soltanto acqua per reintegrare i liquidi perduti con l’attività fisica Avvicinare il proprio stile di alimentazione al Modello Mediterraneo che, essendo basato sul consumo di cibi freschi e minimamente trasformati, è naturalmente poco ricco di sale 15 Il cibo, risorsa da non sprecare 16 Perdite e sprechi alimentari Cosa sono e quanti ne produciamo chiamo In Europa spre stra 1/4 del peso della no re spesa alimenta Dove nascono perdite e sprechi alimentari Perdite nei campi Perdite in fabbrica Sprechi nei negozi Sprechi in cucina PERDITE ALIMENTARI SPRECHI ALIMENTARI Perdite che si determinano a monte della filiera agroalimentare, principalmente in fase di semina, coltivazione, raccolta, trattamento, conservazione e prima trasformazione agricola. Sprechi che avvengono durante la trasformazione industriale, distribuzione e consumo finale. Dispersione di calorie disponibili dal campo alla tavola Elaborazione BCFN del diagramma di Smil Stima delle perdite e degli sprechi alimentari lungo l’intera filiera (Kcal pro-capite giornaliere) 4.600 Kcal Raccolto Perdite dovute a inefficienze in fase di coltivazione e raccolto, trasporto, stoccaggio e trasformazione -600 Kcal Conversione in alimenti per allevamento animale Sprechi nella fase di distribuzione, consumo domestico e ristorazione -1.700 Kcal Produzione di carne e lattiero caseari +500 Kcal Fabbisogno giornaliero di Kcal sufficiente per 2,3 individui adulti -800 Kcal 2.000 Kcal Quantitativo calorico finale disponibile CONSUMO Un fenomen o di dimensioni mondiali 1,3 miliardi d i tonnellate a ll’anno, pari a circa 1/3 della produ zione annua mon diale di cibo finis ce nella spazz atura Fabbisogno giornaliero di Kcal sufficiente per 1 individuo adulto 17 Sprechi alimentari Sprechi in Italia e nel mondo Sprechi alimentari domestici pro-capite Nei paesi industrializzati lo spreco domestico è ingente. Le principali cause sono la difficile interpretazione delle etichette alimentari (ad esempio le diciture: da consumarsi preferibilmente entro, da consumarsi entro), l’inadeguata pianificazione degli acquisti e conservazione degli alimenti e la scarsa consapevolezza dell’entità degli sprechi. STATI S UNITI U PROCAPITE 109 kg Wenkat, 2011 I ITALIA PROCAPITE F FRANCIA PROCAPITE PROCAPITE 108 kg 99 kg 82 kg Eurostat, 2010 / Segrè-Falasconi 2011 Eurostat, 2010 / Ademe, 2011 Stuttgard University, 2012 Focus sullo spreco in Italia In Italia vengono sprecati 20 milioni di tonnellate di cibo dal campo alla distribuzione (stima ottenuta confrontando la quantità di cibo a disposizione di tutti gli italiani per tipologia di prodotto - come riportato dalla FAO - con il consumo di cibo al giorno pro capite come sostenuto da re ta Surplus alimen INRAN). Ogni italiano ha te en La produzione agrilm na or gi a disposizione al Kc cola che rimane 0 70 1. è io 3.700 Kcal (c lzia nei campi equien nd te e ch di surplus) en im al vale al 3,25% del vr so a oc mente prov to ca re totale. sp e en vi o tazione 18 GERMANIA G SVEZIA S PROCAPITE 72 kg SMED, 2011 SPRECO DOMESTICO IN ITALIA 2008 2009 2010 Sprechi monetari per famiglia (€) 561 515 454 Prodotti Freschi 39% 37% 35% Pane 19% 19% 19% Frutta e verdura 17% 17% 16% Cibo affettato 10% 9% 10% Cibo confezionato 6% 8% 10% Pasta 4% 4% 4% Cibo in scatola 3% 3% 3% Cibo congelato 2% 3% 3% La data di scadenza COSA PUÒ FARE OGNUNO DI NOI Da consumarsi preferibilmente entro Indica la data fino alla quale un alimento conserva le sue specifiche proprietà in adeguate condizioni di conservazione (in ambienti adatti, alle temperature previste, lontano da fonti di calore, in luoghi asciutti). Significa che il prodotto (per esempio biscotti, cracker, prodotti secchi…) è ancora sicuro se consumato nei giorni successivi alla data evidenziata in etichetta. 1 Comprare solo quello che si prevede di consumare Da consumarsi entro La data riportata è il termine perentorio entro il quale il prodotto deve essere consumato ed è obbligatoria per i prodotti altamente deperibili dal punto di vista microbiologico. È quindi necessario rispettare la data di scadenza per questo tipo di alimenti (per esempio latte, yogurt, formaggi…). 5 prossimi Mettere in vista i prodotti alla scadenza L’impatto ambientale 2 diControllare sempre la data scadenza 3 Ricordare che sprecare cibo significa sprecare denaro 4 sia Controllare che il frigorifero regolato correttamente 6 dei Riutilizzare quello che avanza pasti 7 Non servire porzioni eccessive 8 Conservare il cibo in modo corretto La quantità di frutta e verdura sprecati in fase di distribuzione comporta il consumo di più di 73 milioni di m3 di acqua e l’emissione in atmosfera di più di 8 milioni di kg di CO2 equivalente. I dati relativi alla carne evidenziano uno spreco di circa 127 milioni di m3 di acqua e l’emissione in atmosfera di più di 9 milioni di kg di CO2 equivalente. L’impatto economico Lo spreco alimentare lungo la filiera: 10 miliardi di euro in agricoltura 1 miliardo di euro nell’industra alimentare 1,5 miliardi di euro nella distribuzione 12,6 miliardi di euro nella catena alimentare Maggiori informazioni su www.barillacfn.com iamo? Quanto sprech liana spreca ita Ogni famiglia a causa 454 Euro all’annoentari im degli sprechi al 19 L’impegno di Barilla 20 Innovazione per il benessere Riformulazione di prodotti esistenti e lancio di nuovi prodotti Barilla è impegnata nel miglioramento continuo dei suoi prodotti e nel lancio di nuove proposte che siano in linea con il modello alimentare Mediterraneo che l’azienda promuove. Il miglioramento dei prodotti nel 2011 103 70 15 57 0 prodotti migliorati negli ultimi 3 anni Nuovi prodotti disegnati per rispondere a specifiche esigenze nutrizionali 17 11 3 10 3 15 2011 - tot. annuo 46 prodotti riformulati prodotti senza additivi lanciati prodotti con riduzione di sale 3 2010 - tot. annuo 17 24 7 1 7 0 4 2009 - tot. annuo 35 0 1 0 2008 - tot. annuo 8 prodotti contenenti OGM Prodotti a base di cereali integrali Prodotti a base di frutta Prodotti a base di verdura Prodotti funzionali 21 Una giornata tipo Vivi una giornata mediterranea con un menu nutrizionalmente bilanciato e a basso impatto ambientale COLAZIONE 1 tazza di latte parzialmente scremato 2 fette “Pan Bauletto Mulino Bianco integrale” con 2 cucchiaini di marmellata 1 frutto 1 pacchetto di “Cracker Mulino Bianco integrali” SPUNTINO 1 vasetto di yogurt magro PRANZO MERENDA 1 porzione di “Penne Rigate” Barilla pomodoro e basilico 1 porzione di salmone con purea di carciofi Ortaggi misti crudi Pane comune 1 frullato “Storie di Frutta Mulino Bianco mela, banana e pera” CENA 1 porzione di “Ditaloni Lisci” Barilla e fagioli 2 fette “Pan Bauletto Mulino Bianco al Grano Tenero” 1 porzione di fragole al limone Totale: 2.031 KCAL Maggiori informazioni su www.barillacfn.com = 286 = 157 = 843 = 128 = 617 KCAL KCAL KCAL KCAL KCAL 24