28/10/2015 TERMODINAMICA Studia quale è la forza propulsiva delle reazioni chimiche valutando le proprietà macroscopiche di un sistema. Si può in tale modo sapere se una reazione procede spontaneamente. Si occupa di sistemi all’equilibrio. SISTEMA TERMODINAMICO Variabili Chimiche e Fisiche Necessarie Per Descrivere Un Sistema Termodinamico GAS n moli di gas ideale, PV = nRT possiamo descrivere il sistema conoscendo 2 grandezze qualsiasi tra P, V e T. Miscele di gas ideali, con n componenti: dovremo esprimere anche la composizione attraverso n-1 X i LIQUIDO Liquido puro, conoscendo P e T possiamo descrivere il sistema Soluzioni: possiamo descriverle specificando P, T e la composizione (espressa in uno dei vari modi) SOLIDO Solidi puri, dobbiamo specificare non solo P e T ma anche la forma cristallina (se sono possibili forme diverse) 1 28/10/2015 FUNZIONI DI STATO ESTENSIVE INTENSIVE (dipendono dalla quantità di materia) (sono indipendenti dalla massa del sistema) • Volume • Temperatura • Massa • Pressione • Densità Sono grandezze additive Non sono additive EQUILIBRIO E TRASFORMAZIONI DI STATO Si può dire che un sistema si trova in EQUILIBRIO TERMODINAMICO quando i valori di tutte le variabili che lo descrivono NON cambiano nel tempo. Viceversa, se i valori cambiano nel tempo, il sistema subisce una TRASFORMAZIONE DI STATO. Il CAMMINO (o percorso) della trasformazione è costituito dall’insieme degli stati intermedi attraverso i quali passa il sistema per passare dallo stato iniziale a quello finale. Una trasformazione è REVERSIBILE se tutti gli stati attraverso i quali passa il sistema sono stati di equilibrio. Una trasformazione è IRREVERSIBILE se alcuni tra gli stati attraverso i quali passa il sistema non sono stati di equilibrio. TRASFORMAZIONI DI STATO TRASFORMAZIONI REVERSIBILI: sono rappresentabili in un diagramma di stato TRASFORMAZIONI IRREVERSIBILI: non sono rappresentabili in un diagramma di stato Le T. reversibili sono ideali, e possono essere approssimate nella realtà solo da processi infinitamente lenti (trasformazioni quasi statiche) che avvengono per effetto di gradienti molto piccoli (infinitesimali). Le trasformazioni reali, che avvengono in tempi finiti sono IRREVERSIBILI 2 28/10/2015 ENERGIA, CALORE E LAVORO Energia, possiamo definirla come la capacità che ha un sistema di compiere lavoro o di fornire calore. Il principio di conservazione dell’energia afferma che l’energia non può essere creata né distrutta, ma solo trasformata da una forma all’altra (L’energia di un sistema isolato è costante) Joule, dimostrò l’equivalenza tra calore e lavoro meccanico: 1 cal = 4.184 J PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA La variazione, positiva o negativa, dell’energia di un qualunque sistema chiuso, durante una trasformazione, è uguale all’energia di qualsiasi tipo che il sistema riceve dall’ambiente o che cede ad esso. Se il sistema è isolato, la variazione dell’energia è nulla. Per una trasformazione infinitesima, dE = dQ + dL ENERGIA INTERNA E assume il significato di ENERGIA INTERNA del sistema termodinamico. Es. un gas ideale costituito da particelle monoatomiche: E = E el + E trasl se le molecole sono poliatomiche, E = E el + E trasl + E rot + E vibr Tutti questi termini dipendono solo da T Se il gas non si comporta in modo ideale, E = E el + E trasl + E rot + E vibr + E inter Per i liquidi il termine E inter diventa molto importante! Nei solidi, oltre all’energia elettronica, il contributo all’energia interna deriva dalle vibrazioni reticolari. 3 28/10/2015 ENERGIA, CALORE, LAVORO L’energia interna è una FUNZIONE DI STATO, mentre il lavoro e il calore non lo sono. Quindi il valore di E non dipende dal percorso seguito durante la trasformazione, ma solo dallo stato INIZIALE e dal quello FINALE. I valori di Q e L invece dipendono da come avviene la trasformazione. CALORE DI REAZIONE Il lavoro dipende dal tipo di trasformazione che il sistema compie. L è massimo nelle trasformazioni reversibili. Per le trasformazioni reali, L irr < L rev . Nelle reazioni chimiche L = P DV e quindi DE = Qp + P DV Se il volume è costante DE = Qv Q = calore di reazione Il Calore di reazione è definito come l’effetto Termico che accompagna una data reazione chimica. Reazioni endotermiche: calore di reazione positivo Reazione esotermiche: calore di reazione negativo Il calore di reazione si misura con i CALORIMETRI. ENTALPIA H = entalpia = contenuto termico di un sistema H=E+PV DE = Qp - P DV quindi DH = Qp L’entalpia di reazione dipende dalla pressione, dalla temperatura e dallo stato in cui trovano reagenti e prodotti. 4 28/10/2015 ENTALPIE STANDARD DI REAZIONE E’ perciò conveniente definire uno stato convenzionale di riferimento o STATO STANDARD a cui riportare i dati termochimici. Per i gas, lo stato standard è definito come: gas puro, P = 1 atm e comportamento ideale; Per i liquidi: liquido puro e P = 1 atm; Per un soluto in soluzione: concentrazione 1 mol/l, P=1atm; Per i solidi: solido puro e P = 1 atm. Per i solidi polimorfi (allotropi) è importante precisare anche la forma ENTALPIE STANDARD DI REAZIONE = DH° Normalmente sono riferite a 25 °C = 298.15 K Se riferite ad una mole, si chiamano più propriamente ENTALPIE MOLARI STANDARD DI REAZIONE ENTALPIE STANDARD DI FORMAZIONE L’Entalpia di formazione degli elementi nella loro forma più stabile (Na, Ca, H2, O2) è presa per convenzione uguale a zero! LEGGE DI HESS L’entalpia è una funzione di stato La legge di Hess rappresenta un’applicazione di tale proprietà e afferma che: L’entalpia complessiva di reazione è la somma delle entalpie dei vari stadi in cui la reazione può essere scomposta (anche se questa divisione è solo teorica) 5 28/10/2015 TRASFORMAZIONI SPONTANEE L’entalpia di reazione non è sufficiente, da sola, per prevedere se una reazione potrà procedere spontaneamente oppure no. Reazioni endotermiche possono avvenire spontaneamente, p.es fusione di un pezzo di ghiaccio, evaporazione dell’acqua, solubilizzazione di sali con raffreddamento della soluzione. Energia e materia tendono a diventare più disordinate: • un gas si espande spontaneamente, un blocco di metallo caldo si raffredda e cede il calore all’ambiente. • I processi inversi possono sì avvenire, ma deve esserci l’intervento di un agente esterno! • Una misura del disordine di un sistema termodinamico è l’ENTROPIA (S). La seconda legge afferma che “l’entropia tende ad aumentare” 2° PRINCIPIO In un sistema isolato le trasformazioni spontanee avvengono con un aumento di entropia mentre quelle reversibili avvengono con entropia invariata. Quindi: trasformazioni spontanee: dS > 0 equilibrio termodinamico: dS = 0 Riscaldando un sistema aumenta la sua entropia, così come aumenta quando le molecole possono assumere un numero maggiore di disposizioni. Per processi isotermi si ha che: dQ rev/T = dS ΔS = Q rev/T 6 28/10/2015 Entropia In una espansione isoterma reversibile si ha che: ΔE = 0 Qrev – Lrev = 0 Lrev = nRT ln V2/V1 Qrev = Lrev Qrev = nRT ln V2/V1 ΔS = Qrev/T = nRT ln V2/V1 1/T = nR ln V2/V1 Se il gas si espande si ha un aumento dell’Entropia, se si ha una compressione l’Entropia diminuisce Significato statistico dell’Entropia L’entropia (S) può essere considerata una misura del numero di stati microscopici presenti in un sistema S = k ln W k è la costante di Boltzmann (1.38 x 10-23) W rappresenta la molteplicità degli stati a uguale energia in cui le molecole possono disporsi ENTROPIA E DISORDINE solido a 0 K 3.4 Entropia molare standard per l’acqua a temperature diverse (in J K -1 mol -1 ) solido a 273 K 43.2 liquido a 273 K 65.2 liquido a 373 K 86.8 vapore a 373 K 196.9 7 28/10/2015 3° PRINCIPIO Al tendere della temperatura allo zero assoluto (0 K), l’entropia di ogni specie chimica tende ad un valore costante, indipendente dalla pressione, che diventa zero per le sostanze cristalline che siano cristalli perfetti. ENERGIA LIBERA ENTALPIA ED ENTROPIA DETERMINANO EVENTO FISICO O CHIMICO E’ SPONTANEO SE UN ENERGIA LIBERA DI GIBBS: G=H-TS TRASFORMAZIONE A P E T COSTANTE: DG = DH - T DS TRASFORMAZIONE SPONTANEA SOLO SE DG E’ NEGATIVO EQUILIBRIO TERMODINAMICO SE DG=0 ENERGIE LIBERE STANDARD = 298 K e 1 atm 8 28/10/2015 Reazioni e DG REAZIONI ACCOPPIATE REAZIONI BIOCHIMICHE DI SINTESI DI MACROMOLECOLE (PROTEINE) HANNO DG POSITIVO PERO’ AVVENGONO IN TERMINI GENERICI AVVIENE: A+BC+D DG POSITIVO D+EF+G DG NEGATIVO REAZIONE TOTALE: A +B + D +E C + D + F + G GLUCOSIO+FOSFATO GLUCOSIO-6-FOSFATO+H2O DG°= +3,1 kcal ATP+H2O ADP+FOSFATO DG°= -7,7 kcal 9