Titolo del progetto: Un solo mondo, un solo futuro. Educare alla cittadinanza mondiale a scuola. Chi lo promuove: Il progetto è promosso a livello nazionale da una rete di organizzazioni non governative (capofila CISV- Torino) ed ha ottenuto il riconoscimento e il cofinanziamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (si allega Delibera n.72 del 29.05.2015). A livello locale il progetto avrà il supporto organizzativo anche degli enti regionali (per l’Emilia Romagna, la Regione supporterà a livello organizzativo le attività sul territorio, di cui si allega lettera di adesione P.G. 2015 n. 0111928 del 23/02/2015). Le attività saranno organizzate per ambiti territoriali regionali e provinciali. Le attività di formazione per gli insegnanti saranno concordate a livello nazionale da un apposito gruppo di Coordinamento pedagogico, composto da personale esperto di Università italiane, centri studi, scuole, organizzazioni e associazioni di volontariato. A livello locale la formazione dei docenti e le attività che saranno realizzate presso le scuole saranno realizzate da personale esperto, individuato dal comitato di coordinamento pedagogico tra docenti di comprovata esperienza delle università di Bologna e delle Scuole primarie e secondarie, dei centri di Pedagogia degli enti locali e delle Associazioni e Organizzazioni non Governative attive sulle tematiche di progetto. Il coordinamento in Emilia Romagna è affidato a CEFA Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura Onlus (sede in via Lame 118- 40122 Bologna, tel. 051520285; rif.: Giovanni Guidi, Ufficio Educazione allo Sviluppo e alla Cittadinanza Mondiale). A chi si rivolge: Agli insegnanti delle scuole e in particolare agli insegnanti delle primarie e secondarie di I grado; agli allievi delle scuole coinvolte; (indirettamente) alle famiglie. Premessa: La scuola italiana si è aperta alle trasformazioni in atto nella nostra società, che fanno emergere nuovi bisogni formativi di “cittadinanza attiva globale”. Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione MIUR (2012) nel capitolo introduttivo “Per una nuova cittadinanza” sottolineano esplicitamente: “Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale”. Il progetto mira a proporre soluzioni ad alcuni bisogni degli insegnanti che sono stati rilevati dalle ONG partner del progetto attraverso un'indagine rivolta a 76 scuole italiane. Il problema principale sottolineato è il gap tra la formazione che gli insegnanti hanno ricevuto e gli strumenti necessari per affrontare in chiave educativa i temi globali dello sviluppo sostenibile e della solidarietà internazionale. Il bisogno principale è quello di avere disponibili, accanto alla formazione e all’intervento di esperti, delle Unità di Apprendimento (UdA) e dei materiali adatti all'uso quotidiano nelle classi, che affrontino situazioni/problemi significativi per gli studenti. Il focus del progetto sarà la realizzazione di percorsi formativi per docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, con alcuni riferimenti tematici specifici connessi allo sviluppo sostenibile e alla tutela dei diritti umani fondamentali, e la realizzazione di unità di apprendimento facilmente integrate con le attività di insegnamento curriculari. Si vuole quindi affrontare e riflettere in merito ai modelli di formazione ricevuti dagli insegnanti, da un lato, e circa l’effettiva conoscenza e l’accesso agli strumenti necessari per affrontare in chiave educativa i temi globali, d’altro. Il risultato del percorso complessivo è quello di avere disponibili, accanto alla formazione, materiali sui temi dell’educazione alla cittadinanza globale didatticamente corretti, agili, di facile utilizzo e adatti all'uso quotidiano nelle classi, resi disponibili e utilizzabili da tutti gli insegnanti dell’intero territorio nazionale, grazie alla pubblicazione sul sito che verrà attivato dal progetto. Obiettivo specifico: promuovere nella scuola lo studio dei grandi temi globali attraverso l'integrazione tra didattica curricolare e pratiche di cittadinanza attiva. Attività previste: Ai docenti verrà chiesto di: partecipare al percorso di formazione promosso dal progetto (articolato in almeno tre momenti seminariali che verranno definiti all’inizio dell’anno scolastico 2015-2016). L’attività si terrà a Bologna, a cura di formatori esperti scelti dal comitato di pilotaggio in collaborazione con la Scuola di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna. L’attività avrà inizio orientativamente dall’ottobre 2015. Sperimentare nelle proprie classi nuove Unità Didattiche di Apprendimento (Uda), scegliendo tra quelle elaborate e discusse nel percorso di formazione. In una terza fase verrà richiesto di condividere una restituzione dei risultati dei percorsi svolti. La sperimentazione nelle classi sarà accompagnata da personale e esperti coordinati dalle ong partner di progetto. Si chiede agli insegnanti che aderiranno alla formazione di promuovere e inserire nel POF delle scuole di appartenenza 2015-2016 il programma di formazione e di svolgimento dell’Unità di apprendimento “Educazione alla cittadinanza globale”. Tutto il materiale elaborato per le Uda verrà pubblicato in un apposito sito pedagogico per la divulgazione nazionale. Ai docenti verrà proposta anche la partecipazione ad un seminario regionale di dialogo strutturato tra operatori della scuola, studenti, enti locali, università, editori. Tre i macro-temi che saranno alla base dei percorsi formativi e didattici (tutti naturalmente pensati in funzione dell’età dei bambini e dei ragazzi), individuati sempre sulla base dell’indagine compiuta nelle 76 scuole italiane: Migrazioni internazionali (con riferimento alle migrazioni che coinvolgono l’area del Mediterraneo). Sicurezza e sovranità alimentare (i temi del diritto al cibo e le relazioni tra i modelli di produzione e di distribuzione dei prodotti alimentari). Economia Globale (come i processi economici incidono e orientano la vita di milioni di persone). Queste tematiche sono in grado di coinvolgere gli altri soggetti centrali nei processi educativi: gli studenti e le famiglie. Il progetto “Un solo mondo, un solo futuro” permetterà di offrire alla scuola anche un piccolo budget (proporzionale al numero di scuole aderenti) per l'organizzazione delle attività aperte al territorio. Gli insegnanti e le singole classi potranno presentare alle famiglie e all’intera comunità scolastica oltre agli enti locali di riferimento (comuni, quartieri, organi della città metropolitana) i percorsi realizzati in occasione di piccoli eventi di “Scuola Aperta”. Si suggerisce come periodo per sviluppare questa attività con il territorio quello che verrà indicato anche dal MIUR per la “settimana della cooperazione internazionale 2016”, promossa insieme al Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale orientativamente nella primavera 2016 (sarà la II edizione, la prima è stata nell’aprile 2015). Periodicità: Ottobre 2015/Giugno 2016 (in pratica A.S. 2015-2016)