Esplosioni e lesioni Queste pagine contengono informazioni sull’assistenza medica da prestare alle vittime di lesioni da esplosione. Concetti chiave Le bombe e le esplosioni provocano ferite di tipo particolare, che non si osservano in genere in altre circostanze. Le più diffuse lesioni post esplosione osservate tra i sopravvissuti riguardano traumi da oggetti contundenti o penetranti. Il tipo di lesione mortale più comune che è stato osservato tra quanti sopravvivono inizialmente a una detonazione è quello provocato dall’onda d’urto. Le esplosioni che avvengono in spazi chiusi (edifici o grandi veicoli) e/o i crolli strutturali sono associati a una maggiore morbosità e a una più alta incidenza della mortalità. Una metà delle vittime cercherà di ottenere assistenza medica entro la prima ora dall’incidente. Questo dato può risultare utile, in termini di risorse, per prevedere la domanda di assistenza medica. Occorre prevedere un triage “al contrario”: in queste situazioni i feriti più gravi arrivano dopo quelli meno gravi (che si recano direttamente presso le più vicine strutture ospedaliere senza passare per lo smistamento sul posto). Introduzione Un'esplosione può causare gravi lesioni su molte persone simultaneamente. La tipologia delle lesioni che seguono tali eventi sono il prodotto della composizione e della qualità dei materiali interessati, dell’ambiente circostante, del tipo di esplosione (per es. bomba), della distanza tra la vittima e la detonazione e della presenza di eventuali barriere protettive. Dato che questo tipo di eventi è poco frequente, la gestione delle lesioni da esplosione presenta caratteristiche di unicità in termini di smistamento delle vittime e di diagnosi. Classificazione degli esplosivi Gli esplosivi sono classificati come alti (HE) e bassi (LE). Gli esplosivi alti producono un’onda d’urto in sovrapressurizzazione. Tra gli esplosivi alti: TNT, C-4, Semtex, nitroglicerina, dinamite e combustibile a base di nitrato di ammonio (ANFO). Gli esplosivi bassi provocano un’esplosione subsonica e mancano dell’onda d’urto in sovrapressurizzazione degli esplosivi alti. Tra gli esplosivi bassi: le bombe, le armi da fuoco e la maggior parte delle bombe a base di petrolio puro, come i cocktail molotov. Gli esplosivi alti e quelli bassi provocano lesioni differenti. Le bombe esplosive e incendiarie sono classificate anche in base alla relativa fonte: per “Prodotta” si intende un’arma che rientra nella produzione militare standard o nella produzione di massa, la cui qualità è stata sottoposta a verifica. Le armi esplosive prodotte (militari) utilizzano unicamente esplosivi alti; per “Improvvisata” si intende un’arma che è stata prodotta per scopi diversi (per esempio un normale aeroplano trasformato in un missile guidato). Le bombe prodotte e quelle improvvisate provocano lesioni nettamente differenti. Lesioni da esplosione I quattro meccanismi di base della lesione da esplosione sono definiti come primario, secondario, terziario e quaternario (Tabella 1). Per “Onda d’urto” (primaria) si intende l’impulso in sovrapressurizzazione provocato dalla detonazione di un esplosivo alto. Le lesioni da esplosione sono caratterizzate da modificazioni anatomiche e fisiologiche provocate dalla forza di sovrapressurizzazione diretta o riflessa che colpisce la superficie dell’organismo. L’ “onda d’urto” degli esplosivi alti (la componente sovrapressurizzazione) dovrebbe essere distinta dalla turbolenza da esplosione o spostamento d’aria da esplosione (corrente d’aria forzata surriscaldata). Quest’ultima può essere provocata sia da esplosivi alti, sia da esplosivi bassi. Tabella 1: Meccanismi della lesione da esplosione Categoria Caratteristiche Parte Tipi di lesioni dell’organismo colpita Primaria Tipica degli esplosivi alti, è il Le strutture in cui Barotrauma polmonare. risultato dell’impatto circolano gas sono Rottura del timpano e dell’onda in le più suscettibili – danno dell’orecchio medio. sovrappressurizzazione con polmoni, tratto Perforazione ed emorragia le superfici dell’organismo. gastrointestinale e addominale – Rottura del orecchio medio. globo oculare – Commozione cerebrale (senza segni apparenti di lesione al capo) Secondaria Derivante da detriti volanti e Può essere colpita frammenti di bomba. qualsiasi parte del corpo. Lesioni da corpo contundente o penetrante (frammenti). Penetrazione oculare (può essere occulta Terziaria Derivante dallo spostamento Può essere colpita Frattura e amputazione della vittima provocato dalla qualsiasi parte del traumatica. Lesione turbolenza da esplosione cerebrale chiusa e aperta. corpo. Quaternaria Tutte le malattie, le Può essere colpita patologie e lesioni legate alle qualsiasi parte del esplosioni non dovute a corpo. Ustioni Lesioni da schiacciamento. Lesione cerebrale chiusa e aperta. meccanismi primari, Asma, broncopneumopatia secondari o terziari. Include cronica ostruttiva o altri l’esacerbazione o le problemi respiratori complicazioni di condizioni provocati da polveri, fumo patologiche preesistenti. o vapori tossici. Angina. Iperglicemia, ipertensione. Gli esplosivi bassi sono classificati differentemente in quanto mancano dell’onda da sovrappressurizzazione auto generata, tipica degli esplosivi alti. I meccanismi delle lesioni generate dagli esplosivi bassi sono suddivisi in funzione della causa: balistici (frammentazione), turbolenza da esplosione (non onda d’urto) e termini. In alcuni casi si verifica una certa sovrapposizione tra i meccanismi descrittivi degli esplosivi bassi e i meccanismi secondario, terziario e quaternario degli esplosivi alti. Tabella 2: Quadro delle lesioni legate agli esplosivi Sistema Orecchio Lesione o patologia Perforazione del timpano, rottura della catena degli ossicini uditivi, danno al condotto cocleare, corpo estraneo Occhio, orbita, Perforazione del globo oculare, corpo estraneo, iperpressione volto polmonare, fratture Respiratorio Lesione polmonare, emopleura, pneumotorace, contusione polmonare ed emorragia, fistole broncopleuriche (causa di iperpressione polmonare), danni all’epitelio delle vie aeree, polmonite da aspirazione, sepsi Sistema digestivo Perforazione dell’intestino, emorragia, rottura del fegato o della milza, sepsi, ischemia mesenterica dovuta ad iperpressione polmonare Sistema Contusione cardiaca, infarto del miocardio dovuto ad iperpressione circolatorio polmonare, shock, sincope vasovagale, lesione vascolare periferica, lesione indotta da iperpressione polmonare Lesione del Commozione cerebrale, lesione cerebrale chiusa o aperta, ictus sistema nervoso cerebrale, lesione della spina dorsale, lesione indotta da iperpressione centrale polmonare Lesione renale Contusione renale, lacerazione, insufficienza renale acuta dovuta a rabdomiolisi, ipotensione e ipovolemia Lesione delle Amputazione traumatica, fratture, lesioni da schiacciamento, sindrome estremità da schiacciamento, ustioni, tagli, lacerazioni, occlusione arteriosa grave, lesione indotta da iperpressione polmonare Nota: Fino al 10% di tutti i sopravvissuti a un’esplosione riporta gravi danni agli occhi, tra cui le perforazioni provocate da proiettili ad alta velocità. Le lesioni possono manifestarsi con un fastidio iniziale minimo e richiedere l’intervento medico a distanza di giorni, settimane o anni dopo l’evento. Tra i sintomi: dolore o irritazione oculare, sensazione di presenza di un corpo estraneo, vista alterata, gonfiore periorbitale o ematoma della zona. Si riscontrano in questi casi diminuzione della capacità visiva, ifema, perforazione del globo oculare, emorragia subcongiuntivale, corpi estranei o lacerazioni della palpebra. Si consiglia comunque una visita oculistica completa. Lesioni da esplosione Lesione polmonare. “La lesione polmonare da esplosione” è una diretta conseguenza dell’onda da sovrapressurizzazione degli esplosivi alti. Si tratta della lesione mortale più comune tra quanti inizialmente sopravvivono. I segni della lesione polmonare da esplosione sono generalmente già presenti in occasione della visita iniziale, ma in alcuni casi sono stati denunciati anche dopo 48 ore dall’esplosione. La lesione polmonare da esplosione è caratterizzata dalla triade clinica composta da apnea, bradicardia e ipotensione. Le lesioni polmonari possono variare da sanguinamenti petecchiali sparsi a vaste emoraggie confluenti. Si dovrebbe sospettare la presenza di lesione polmonare da esplosione in tutti quei casi in cui sono presenti dispnea, tosse, emottisi o dolore al torace a seguito di un’esposizione a un’esplosione. La lesione polmonare da esplosione è riconoscibile nelle radiografie in quanto è caratterizzata da un tipico modello “a farfalla”. Si consiglia di sottoporsi a radiografia a tutti coloro che sono stati esposti a un’esplosione, mentre si consiglia la toracotomia prima di procedere ad anestesia generale o trasporto aereo, in tutti quei casi in cui si sospetta una lesione polmonare da esplosione. Lesione auricolare. Le principali lesioni da esplosione del sistema auricolare provocano una morbosità significativa, ma spesso sono trascurate. La lesione dipende fortemente dall’orientamento dell’orecchio rispetto al punto della detonazione. La perforazione del timpano è la lesione più grave dell’orecchio medio. I segni della lesione auricolare sono generalmente già presenti al momento della valutazione iniziale e si dovrebbe sospettare in quanti presentano riduzione della capacità uditiva, tinnito, otalgia, vertigini, emorragia dal canale esterno, perforazione del timpano od otite mucopurulenta. Tutti i pazienti esposti ad un’esplosione dovrebbero essere sottoposti a una visita di otorinolaringoiatria e a un controllo audiometrico. Lesione addominale. Le sezioni del tratto gastrointestinale che contengono gas sono le più vulnerabili agli effetti dell’esplosione, che può provocare l’immediata perforazione dell’intestino, emorragia (da piccole petecchie e vasti ematomi) lesioni a taglio dell’arteria mesenterica, lacerazioni degli organi solidi e rottura dei testicoli. La lesione addominale da esplosione dovrebbe essere sospettata in chiunque sia esposto a un’esplosione e presenti dolori addominali, nausea, vomito, ematemesi, dolore rettale, tenesmo, dolore testicolare, ipovolemia senza spiegazione o qualsiasi altro segno che faccia pensare a un addome acuto. I segni clinici possono essere assenti fino all’insorgenza delle complicazioni. Lesioni cerebrali. Le onde d’urto primarie possono provocare commozioni cerebrali o lesioni cerebrali traumatiche tenui (MTBI) anche senza colpo diretto alla testa. Occorre considerare la prossimità della vittima al luogo dell’esplosione in particolare quando questa lamenta cefalee, affaticamento, scarsa concentrazione, letargia, depressione, ansia, insonnia o altri sintomi costituzionali. I sintomi della commozione e del disturbo da stress post traumatico possono essere simili. Gestione dell’emergenza Attenersi al piano di emergenza della propria regione o struttura ospedaliera. Prevedere un “triage” (smistamento delle vittime) “al contrario” (i feriti più gravi arrivano dopo quelli meno gravi, che si recano direttamente presso le più vicine strutture ospedaliere senza passare per lo smistamento sul posto). Raddoppiare le vittime della prima ora per ottenere un numero approssimativo indicativo delle vittime della “prima ondata”. Ottenere e registrare i dati relativi alla natura dell’esplosione, potenziali esposizioni tossiche e rischi ambientali, posizione delle vittime attraverso polizia, vigili del fuoco, protezione civile e altre fonti attendibili. Se si verifica un crollo strutturale, prevedere una maggiore gravità del disastro e dunque un arrivo ritardato delle vittime. Osservazioni I segni clinici delle lesioni addominali provocate da esplosione possono essere inizialmente silenti fino a quando sono evidenti i segni di sepsi acuta addominale. I traumi da oggetto contundente o penetrante su qualsiasi superficie del corpo rappresentano la lesione più comune osservata tra i sopravvissuti ad un’esplosione. La lesione polmonare e la lesione addominale da esplosione sono associate ad un alto tasso di mortalità. La lesione polmonare costituisce la lesione mortale da esplosione più comune. La lesione polmonare si presenta immediatamente dopo l’esposizione. Si può confermare attraverso la radiografia che rivela un classico tracciato “a farfalla”. La toracostomia è consigliata prima di effettuare eventuali anestesie totali o trasporti per via aerea. Le lesioni al sistema uditivo e le commozioni si rilevano con facilità. I sintomi di una lieve commozione cerebrale sono simili a quelli del disturbo da stress post traumatico. L’iperpressione polmonare è comune e può presentarsi come infarto, addome acuto, cecità, sordità, lesione della spina dorsale o claudicazione. In alcuni casi, può essere efficace la terapia in camera iperbarica. La rabdomiolisi e l’insufficienza renale acuta sono associate a collasso strutturale, intrappolamento prolungato, gravi ustioni e qualche forma di intossicazione. Considerare la possibilità di esposizione a tossine e inalazione di sostanze velenose sia nelle esplosioni industriali, sia in quelle di natura terroristica. Le ferite possono infettarsi. Considerare la possibilità di tamponarle e valutare la necessità di effettuare vaccinazione antitetanica. Accertarsi che le ferite siano costantemente tenute sotto controllo, come le lesioni al capo, agli occhi, alle orecchie e i problemi legati allo stress. E’ possibile che sia necessario scrivere le comunicazioni e le istruzioni, in ragione della presenza di tinnito o di sordità temporanea o permanente.