Membrana Epiretinica Idiopatica e Trazione Vitreomaculare (Valutazione Iniziale e Terapia) Esame Iniziale (Elementi chiave) Anamnesi oculare (es., distacco posteriore di vitreo, uveiti, rotture retiniche, occlusioni venose retiniche, retinopatia diabetica proliferante, malattie oculari infiammatorie, guarigione delle ferite recenti) Durata dei sintomi (es., metamorfopsie, difficoltà ad usare entrambi gli occhi insieme e diplopia) Razza/etnia Anamnesi sistemica Chirurgia e postoperatorio Esame obiettivo (Elementi chiave) Acuità visiva Misurazione della IOP Biomicroscopia alla lampada a fessura del segmento anteriore OCT spectral domain per diagnosticare alterazioni maculari e retiniche (es., proliferazione delle cellule dell’epitelio pigmentato retinico e/o delle cellule gliali retiniche) (III, BQ, FR) Identificare la presenza di materiale della matrice extracellulare, laminociti e/o cellule vitreali Membrane epiretiche (ERM) e trazioni vitreomaculari (VMT) spesso si verificano insieme (i riscontri all’OCT della trazione vitreomaculare sono simili ma la ialoide posteriore rimane parzialmente attaccata sulla macula) La fluorangiografia può essere utile nel valutare membrane epiretiniche e/o trazioni vitreomaculari associate a patologie retiniche Educazione del paziente e follow up Piano di gestione La decisione di intervenire chirurgicamente in pazienti con ERM/VMT dipende in genere dalla severità dei sintomi, soprattutto l’impatto sulle attività quotidiane I pazienti dovrebbero essere informati che la maggior parte delle ERM rimane stabile e non richiede terapia (BQ, FR) I pazienti dovrebbero essere rassicurati che esiste una procedura chirurgica di grande successo che può essere eseguita nei casi di peggioramento dei sintomi o calo dell’acuità visiva (BQ, FR) Bisognerebbe discutere i rischi versus i benefici della vitrectomia. I rischi includono la cataratta, rotture retiniche, distacco di retina, endoftalmiti La vitrectomia è spesso indicata in pazienti con calo dell’acuità visiva e metamorfopsie (II, MQ, DR) I pazienti generalmente non migliorano con la vitrectomia quando l’area di trazione vitreomaculare è ampia (>1500 µ), quando c’è un concomitante distacco patologico della macula o quando l’acuità visiva è scarsa (III, IQ, DR) La vitrectomia per ERM o VMT spesso conduce a un miglioramento dell’acuità visiva finchè lo strato retinico esterno, la zona elissoide e la lunghezza del segmento esterno dei fotorecettori può migliorare o almeno normalizzarsi dopo la chirurgia (III, DQ, DR) Un paziente con ERM dovrebbe essere informato che è poco probabile che l’ocriplasmina intravitreale possa rappresentare un trattamento efficace (III, BQ, FR) Ipotonia e elevazione della IOP sono rischi ben noti della vitrectomia e devono essere monitorizzate post operatorialmente I pazienti dovrebbero essere esaminati nella prima giornata postoperatoria e da una a due settimane dopo la chirurgia o prima, in caso di comparsa di nuovi sintomi o nuovi riscontri durante il primo esame post operatorio (BQ, FR) Mettere a confronto le immagini dell’OCT dell’occhio affetto dalla patologia con un occhio normale può aiutare la comprensione del paziente I pazienti dovrebbero essere incoraggianti a testare periodicamente la visione monoculare centrale per identificare cambiamenti che possono verificarsi nel tempo, come ad esempio piccoli scotomi centrali (BQ, FR) I pazienti dovrebbero essere informati di avvisare prontamente il loro oculista in caso di comparsa di sintomi come aumento dei corpi mobili, perdita del campo visivo, metamorfopsie o calo dell’acuità visiva (III, BQ, FR) Foro Maculare Idiopatico (Valutazione Iniziale e Terapia) Esame obiettivo iniziale (Elementi chiave) Anamnesi alla visita iniziale (Elementi chiave) Durata dei sintomi (III, BQ, DR) Anamnesi oculare: glaucoma, altre precedenti patologie oculari, traumi, interventi chirurgici oculari o distacco di retina o rotture; prolungata esposizione al sole o eclisse (III, BQ, DR) Farmaci che potrebbero essere correlati con la formazione di edema maculare cistoide (III, BQ, DR) Acuità visiva (III, BQ, FR) Valutazione biomicroscopica alla lampada a fessura della macula, dell’interfaccia vitreo-retinica e del disco ottico (III, BQ, FR) Esame della periferia retinica per mezzo di oftalmoscopia indiretta (III, BQ, FR) Indicazioni per la gestione del foro maculare Stadio 1-A e 1-B Gestione Osservazione Follow-up Follow-up a intervalli di 2-4 mesi in assenza di nuovi sintomi Raccomandata sollecita rivalutazione in caso di comparsa di nuovi sintomi 2 Chirurgia vitreo-retinica* Consigliato test dell’acuità visiva monoculare con griglia di Amsler Follow-up 1-2 giorni dopo l’intervento e poi dopo 1-2 settimane Frequenza e intervallo delle visite successive variabile in base all’esito dell’intervento ed al decorso clinico del paziente 2 Vitreofarmacolisi** 3-4 Chirurgia vitreo-retinica Se non chirurgia, follow-up ogni 2-4 mesi Follow-up a 1 settimane e a 4 settimane o in caso di nuovi sintomi (per esempio sintomi del distacco di retina) Follow-up 1-2 giorni dopo l’intervento e poi dopo 1-2 settimane Frequenza e intervallo delle visite successive variabile in base all’esito dell’intervento ed al decorso clinico del paziente * Sebbene spesso venga eseguita la terapia chirurgica, l’osservazione è comunque consigliata in casi selezionati. ** Sebbene l’ocriplasmina sia stata approvata dalla Food and Drug Administration degli USA per le adesioni vitreo-maculari, il suo utilizzo per il trattamento del foro maculare idiopatico senza trazione o adesione vitreo-maculare può attualmente essere considerato un uso off-label. Provvedimenti Chirurgici e Post-chirurgici nei Pazienti Sottopost a Intervento Informare il paziente dei rischi relativi, benefici dell’intervento e alternative chirurgiche, e sull’eventualità di dover usare gas intraoculari espansibili o sulla necessità che il paziente assuma posizione prona del capo nel periodo post-operatorio (III, BQ, FR) Formulare un piano di cure post-operatorie e informare il paziente a riguardo (III, BQ, FR) Informare il paziente glaucomatoso di possibili aumenti della pressione intra oculare (IOP) nel periodo post- operatorio (III, BQ, FR) Visitare il paziente entro 1-2 giorni dall’intervento e a distanza di 1-2 settimane dallo stesso (III, BQ, DR) Educazione del Paziente Informare il paziente di rivolgersi urgentemente al suo oculista in caso di aumento delle miodesopsie, riduzione del campo visivo, metamorfopsie e riduzione dell’acuità visiva (III, BQ, FR) Informare il paziente che, i viaggi in aereo, i viaggi ad elevate altitudini o l’anestesia generale con ossido nitrico dovrebbero essere evitati finché il gas tamponante non sia completamente riassorbito (III, BQ, FR) Informare il paziente, che ha avuto un foro maculare in un occhio, della possibilità aumentata del 15% che si manifesti anche nel controlaterale, soprattutto se il vitreo è adeso (III, BQ, FR) Informare il paziente con funzionalità visiva residua limitata nel post intervento riguardo la riabilitazione visiva (vedi www.aao.org/smart-sight-low-vision) e i servizi sociali (III, BQ, FR)