La conoscenza sociologica
•
La sociologia nasce come scienza della società moderna , che si genera dalla
disintegrazione/trasformazione sociale conseguente alle due rivoluzioni -economico
produttiva e istituzionale politica -che si realizzano in Europa e America fra Settecento
ed Ottocento
•
•
Le società umane possono essere conosciute
per scala territoriale(locale nazionale globale)
-per stati temporali(sincronia diacronia: riferiti alla stessa società )
-per numero(comparazione fra società )
-per statica e dinamica: stabilità dell’ordine sociale/mutamento (social change)
Astrazione vs. astrattezza
•
•
•
•
•
Le teorie sociologiche sono astratte ossia hanno modi astratti di individuare i caratteri
salienti di un tipo di società
La loro concretezza è data dalla ricerca empirica in situazioni specifiche, e nel
riferimento a concrete società che sono perlopiù identificate con società di stati
nazione.
Nella cd globalizzazione le relazioni si allungano, si slegano da contesti locali
vincolanti(disembedding) si allacciano a distanza , “allungando” la società su tutto il
mondo
Come è possibile pensare una sociologia per una società “stirata” sull’intero mondo?
A.Bagnasco, Prima lezione di sociologia, Laterza 2007,pp. 206 euro 10
Osservazione-teorie
•
•
•
•
Il percorso di conoscenza implica osservazione empirica e costruzione di
teorie
Le osservazioni empiriche sono la base delle generalizzazioni e sostengono
la elaborazione di teorie
Teorie generali: riguardano “la” società (il sociale) nelle sue proprietà più
astratte, ricorrenti,formali
Teorie “di medio raggio”(Merton”): riguardano le proprietà di specifiche aree
del sociale( es.burocrazia,politica,devianza,scienza ecc.) . Le teorie di medio
raggio forniscono “paradigmi”(ossia forme costanti e stabili) del
ragionamento sociologico.
La scoperta empirica di elementi sorprendenti imprevisti che implicano la
ristrutturazione delle teorie è detta da Merton serendipity
Fonti e dati della conoscenza sociologica
•
•
•
•
•
Metodi quantitativi:usano dati misurabili
Le tecniche sono: :censimenti inchieste(surverys)sondaggi analisi del
contenuto...
Metodi qualitativi: usano informazioni interpretabili
Le tecniche sono: storie di vita,osservazioni partecipanti,documenti personali,
focus groups, Delphi,shadowing..
Oltre ai dati quantitativi e qualitativi sono risorse della conoscenza
sociologica le fonti del pensiero (“i classici”) e la loro attualizzazione
L’ alternativa teorica
• Una grande alternativa contrappone teorie olistiche e teorie
individualistiche
• Le teorie olistiche: considerano la società come un tutto formato da
parti:ELEMENTI, FUNZIONI, STRUTTURE,SISTEMA
• Le teorie individualistiche: considerano gli individui che agiscono su
un campo sociale aperto, perseguendo i propri obiettivi ed entrando in
relazione fra loro: ATTORI AGENTI AZIONI INTERAZIONI
• Una variante dell’olismo sono le teorie conflittualistiche che
considerano la società come una totalità,ma instabile e contraddittoria.
• A livello individualistico conflitto è competizione,concorrenza,gioco
strategico tra attori.
Fonti delle teorie olistiche
•
Spencer : società come organismo in evoluzione
•
•
•
•
Durkheim : sociologia come scienza dei fatti social::
-di morfologia sociale( milieu)- di divisione del lavoro e solidarietà
-di rappresentazioni collettive.
Da Toennies Durkheim deriva la distinzione fra solidarietà(coesione)
sociale meccanica (tradizionale) e organica( moderno-industriale). La
solidarietà meccanica genera totalità sociali più povere di varietà, la
solidarietà organica alimenta varietà sociali più povere di
coesione(anomia)
Fonti della nozione di sistema sociale
•
•
•
Logica(Alfred Marshall il sistema economico in equilibrio; Ferdinand de Saussure la
lingua come sistema di segni arbitrari; Vilfredo Pareto:il sistema sociale: insiemi di
elementi che tendono a comporre un equilibrio stabile)
Biologica (W.Cannon: teoria dell’ omeostasi: ogni organismo tende a mantenere in
equilibrio il proprio ambiente interno modificandosi in reazione adattiva agli stimoli
esterni: L.von Bertalanffy dà nel 1935 una teoria generale dei sistemi basata
sull’analisi dei rapporti sistema-ambiente
Cibernetica(:Ashby,1948) : scienza del governo dei sistemi: inputs,
elaborazione,output feedback; mantenimento dell’ equilibrio dinamico del sistema,
direzionato al cosneguimento di obiettivi
Tipi di sistema
•
•
•
•
Un Sistema meccanico (es.orologio) : composto di parti fisse, connesse internamente
in modo rigido, tende a imporsi all’ambiente, evitando di subirne i condizionamenti
Un sistema organico: è una organizzazione integrata, che ha scambi di materia ed
energia( metabolismo) con l’ ambiente in cui vive; si adatta agli stimoli ambientali
esterni, può modificarsi per realizzare migliori adattamenti
Un sistema cibernetico: è una scatola nera(black box) che riceve inputs dall’ ambiente, li
elabora secondo i propri dispositivi di governo, produce outputs , che immessi
nell’ambiente determinano retrazioni(feedback); apprende dalle interazioni, muta la sua
stessa configurazione interna (autopoiesi)
Un sistema “a rete”: :è una realtà multilivello dove una rete di livello inferiore integra i
suoi nodi in una unità superiore, che è a sua volta nodo di una rete di livello superiore
e cosi via.La società umana può essere vista come rete autopoietica, generata da flussi
di informazioni che producono senso, ossia pensieri e significati.”La dimensione del
significato accettato (cultura) è essenziale per comprendere le reti sociali”(F.Capra)
Parsons: lo schema AGIL
•
•
•
Indica i requisiti funzionali di un sistema, disposti in una gerarchia ascendente di tipo
cibernetico : Latent Pattern Maintenance (mantenimento della configurazione di base)
-Integration integrazione delle parti) Goal Attainment(conseguimento degli obiettivi)
Adaptation (adattmento all’ ambiente)(schema AGIL) . I primi due imperativi
riguardano l’ambiente interno del sistema,i secondi due l’ambiente esterno.
Aanalizza come sistema sia l’ azione umana individuale sia la società.
L’azione umana individuale come sistema comprende: valori culturali (L) / norme
sociali(I) /motivazioni,decisioni a livello di personalità (G) / scambi energetici e
materiali nell’ organismo(A)
Parsons: il sistema sociale
•
•
•
•
La società come sistema( sistema sociale) comprende 4 sottosistemi: culturale/
giuridico/ politico/ economico
Il s.s. culturale definisce la configurazione di base della società, i suoi confini impliciti,
l’appartenenza e la non appartenenza;: il s.s. giuridico esprime le norme che regolano
i comportamenti sociali accettati e ne controlla l’esecuzione ed il rispetto
Il s.s. politico persegue gli obiettivi specifici e realizza le decisioni con azioni di
government e policy; il s.s.economico attraverso tecnologie, produzione e consumi
mantiene la società adatta al suo ambiente fisico di esistenza
L’integrazione del sistema sociale non va intesa come una sommatoria semplice di
parti,ma come implicazione complessa dei sottosistemi fra di loro(ad es. i valori
culturali generali e le norme giuridiche si ritrovano come elementi di valore e norma
specifici dell’ attività politica o economica). Il sistema deve perciò mantenere la sua
integrazione attraverso la distinzione /differenziazione dei sottosistemi .
Parsons: l’ordine sociale
•
L’ordine sociale ed il suo mantenimento non deriva dalla casualità degli scopi che gli
attori perseguono (v.Smith) o dalla costrizione di un potere totale esterno(v.Hobbes).
•
•
La a stabilità dipende :
dalle ISTITUZIONI(che coordinano valori norme gruppi e ruoli in insiemi strutturati e
permanenti)
dalla SOCIALIZZAZIONE( che fa acquisire agli individui i modelli culturali e
normativi della società e li mette in condizione di agire)
•
•
•
•
L’azione umana nel sistema risponde alle alternative(pattern variables) fra
Affettività/neutralità affettiva; particolarismo/universalismo; globalità/ specificità/
qualità/prestazione
Parsons: l’ evoluzione societaria
•
•
•
•
•
Le alternative indicano il verso della evoluzione societaria, intesa come
modernizzazione.
Essa è multilineare( a differenza dell’ evoluzionismo ottocentesco spenceriano);
Comporta la differenziazione delle istituzioni (si dà autonomia relativa crescente delle
istituzioni culturali, giuridiche-stato- politiche, economiche)
Comporta la specializzazione delle istituzioni per funzioni (oggi la famiglia ha solo
compiti culturali di socializzazione,in passato aveva anche funzioni giuridiche,
politiche, economiche )
La crescente astrazione della cultura su valori e conoscenze- scientifiche morali
religiose- di segno universalistico è fattore di ulteriori salti evolutivi
Funzionalismo
•
•
•
•
•
•
•
Per Malinowski la funzione di un elemento sociale è il bisogno a cui esso
risponde(teoria dei basic needs).
Per Merton: la funzione come conseguenza oggettiva degli elementi per il
sistema:le critiche a Malinowski
Concetto di disfunzione, alternative/equivalenti funzionali, funzioni
manifeste/latenti
La sociologia è analisi delle strutture sociali (elementi e loro relazioni).
La sociologia elabora teorie di media portata(middle range), attraverso l’
interdipendenza fra teoria e ricerca empirica:la teoria orienta la ricerca, la
ricerca consente di elaborare teoria
L’ethos della scienza per Merton è riassunto in CUDOS( communalismuniversalismo- disinteresse-scetticismo organizzato)
Merton /2
•
Ampliamento della nozione durkheimiana di anomia. La devianza è esito
della incongruenza fra mete culturali e mezzi istituzionalizzati nella struttura
sociale. I quattro tipi di devianza
•
L’analisi funzionale critica è la base della ingegneria sociale. Sostituire un
elemento perché disfunzionale richiede di introdurre alternative più funzionali
e di sostituire le funzioni latenti svolte da tale elemento
•
Luhmann
•
Niklas Luhmann mantiene l’idea parsonsiana della società come sistema di
sottosistemi ma ritiene che la stabilità del sistema sociale sia un problema funzionale,
non di valori e modelli culturali. La stabilità dipende dalla capacità dei diversi
sottosistemi di mantenere rapporti efficaci ed equilibrati con i loro ambienti.
•
I diversi sottosistemi rispondono agli input del proprio ambiente di riferimento,
selezionando quelli pertinenti, e adottando gli appropriati mezzi per fornire risposte
alle domande ammesse
Le relazione dei sottosistemi con i loro ambienti sono mediati da : amore e stima(sfere
di vita informale)-denaro(economia) potere (politica), informazione conoscenza
(scienza)
Nel sottosistema politico, ad esempio , la selezione degli inputs e l’adeguatezza delle
risposte in termini di prestazioni misura la capacità funzionale di governo(governabilità)
•
•
Teorie individualistiche
•
•
•
•
•
Sono teorie che risalgono a Weber ed alla sua analisi dell’ azione sociale come
relazione Ego-Alter
Weber distingue quattro tipi ideali di azione sociale,ed in particolare due tipi
di azione sociale razionale: rispetto al valore e rispetto allo scopo
I due filoni post-weberiani delle teorie individualistiche considerano
a)l’individuo come attore sociale,
in relazione ad altri attori, che
conferisce al suo agire-relazionarsi un significato comprensibile
b)l’individuo come agente razionale , che mette in opera condotte (policies)
rivolte a conseguire obiettivi di utilità vantaggio(per sé e rispetto agli altri)
L’ azione dotata di senso
•
•
•
•
•
Interazionismo simbolico: l’azione sociale è inter-azione dotata di un
significato; compreso dagli attori ; con contenuto simbolico (codici
culturali,regole linguistiche ecc.)
Definizione della situazione(W.I.Thomas)” if men define situations as real ,
they(situations) are real in their consequences
G.H.Mead: gli individui costruiscono il loro sé nella relazione con altri(altri
“significativi” e poi” altro generalizzato”:la società)
Etnometodologia : studia i modi in cui “la gente” compie le routines della vita
quotidiana, in situazioni ordinarie (es.fare le code) in situazioni problematiche
(es. reparti ospedalieri), in situazioni estreme
L’etnometodologia analizza - anche con l’ausilio di esperimenti spiazzanti- i
modi di fare (ritenuti) ovvi,le convenzioni implicite, il sapere tacito con cui
si agisce.
La realtà come costruzione sociale
•
•
•
•
•
•
La sociologia fenomenologica problematizza l’evidenza della realtà socviale
per gli individui: infatti gli attori sociali comprendono la realtà attraverso
significati culturali che non sono “ovvi”, ma sono il prodotto di un processo
sociale di significazione
Il processo sociale di significazione comporta(Berger Luckmann) :
La generazione(creazione,invenzione) dei significati
Loro esteriorizzazione in prodotti culturali stabili,dotati di senso, riconoscibili
Loro oggettivazione (in istituzioni, professioni ecc addette alla trasmissione.)
Loro interiorizzazione da parte degli individui
Teorie della scelta razionale
•
•
•
•
•
•
Considerano l’attore sociale come un agente che tende a massimizzare i propri vantaggi
Per Elster l’agente compie le sue scelte di policy in base a i) preferenze di cui è
portatore Ii)conseguenti motivazioni ad agire iii) credenze conoscenze informazioni di
cui dispone
Per Simon l’ azione razionale segue il criterio della razionalità limitata, l’ ottimo
possibile ossia soddisfacente (second best)
In caso di incongruenza fra obiettivi e mezzi, vi sono strategie adattive I)volpe e uva
II) frutto raro III, occhiali rosa
I giochi strategici avvengono fra agenti razionali: gioco del pollo; dilemma del
prigioniero; comportamento del free rider; cooperazione condizionata.
I giochi pongono il problema della fiducia come risorsa di cooperazione fra individui e
all’interno di comunità (capitale sociale)
•
•
V. James COLEMAN, Foundations of Social Theory, tr.it.2006
Teorie del mutamento
•
Per la sociologia(a differenza della storia) il mutamento sociale non è un
elemtnto della temporalità, ma deve essere empiricamente verificato come
differenza fra stati della società in tempi diversi(S2 a T2 diverso da S1 a T1)
•
Il passaggio storico alla società industriale è stato assunto come modello
teorico del mutamento economico e sociale( crescita di Prodotto interno,
reddito pro capite, spesa per consumi ecc.) ovvero della modernizzazione
•
Una crescita che avviene per fasi, in modo costante e autosostenuto nel
tempo è sviluppo economico(economic growth:W. .W.Rostow) .Esso implica
prerequisiti e conseguenze istituzionali
•
Teorie del mutamento /2
•
•
•
•
•
•
Tipi di mutamento
Evoluzione societaria : avviene nel lungo periodo, è il passaggio da un tipo di
società ad un altro( :Spencer,Parsons)
Cambiamento di struttura:l’ordine sociale viene destrutturato e ricomposto in
un nuovo equilibrio (se avviene in tempi accellerati è detto “rivoluzione”)
Cambiamenti infrastrutturali:toccano aree rilevanti ma
delimitate(famiglia,impresa, scuola, politica ecc.)
I fattori del mutamernto sono esogeni(introdotti dall’esterno della società ) o
endogeni(prodotti dall’ interno))
Il contenuto dei fattori è vario: demografico tecnologico economico politico
culturale religioso ecc.
Logiche del mutamento
•
•
•
•
Per i teorici del conflitto (risalendo a Marx), il sistema sociale genera in
modo endogeno contraddizioni strutturali, che si risolvono in mutamento
sociale ( nuovi modi di produzione, nuovi rapporti sociali di produzione)
Per i funzionalisti, l’ esistenza di problemi sociali, manifesti e latenti,
giustifica programmi e piani di intervento( social planning, social
engineering) volti a modificare in meglio la situazione di partenza
Per i teorici della scelta razionale, programmi e piani determinano sia esiti
attesi, sia esiti inattesi o contrari(“perversi”:Boudon);il mutamento sociale
complessivo non può essere pianificato, essendo l’effetto di composizione
non intenzionale di azioni individuali, separate e indipendenti fra loro
Mondi vitali
•
•
•
•
Il mondo della vita(Lebenswelt) è la sfera dei significati attraverso cui gli
individui conferiscono senso al loro agire concreto, quotidiano, relazionale
Jurgen Habermas(in polemica con Luhmann) distingue l’ agire strategico
(tipico del sistema, orientato al controllo sull’ ambiente interno ed esterno) e
l’ agire comunicativo, che ha un corso “libero da dominio” fra soggetti a
partire dai loro mondi vitali
Il senso umano dell’ agire dei soggetti è in tensione con gli imperativi
funzionali del sistema sociale . La novità emerge a livello dei mondi
vitali(Ardigò)
Agency : gruppi e individui mutano le routines,
con la loro iniziativa
nell’ambito della produzione culturale, artistica ,nelle relazioni educative,
famigliari, di servizio sociale,di vita quotidiana..
Il paradigma del dono
•
•
•
•
La teoria rational choice privilegia la dimensione cognitiva delle policies e sottovaluta la
dimensione pragmatica delle relazioni. Essa è invece enfatizzata, fra i modelli di azione
sociale emergenti nella analisi delle pratiche di reciprocità che avvengono sotto forma di
dono
Per Alain Caillé la relazione di dono apre ad un Terzo paradigma di teoria sociale
fra
olismo del sistema e individualismo dell’agire razionale. Secondo Caillé e altri autori
della scuola MAUSS( Mouvement antiutilitariste dans les sciences sociales) il dono è
possibilità di relazione in quanto ;concorre a produrre e mantenere dei legami sociali,
genera e fa circolare dei beni relazionali(v. Donati,Zamagni,Sacco)
Nelle società arcaiche il dono si fonda sull’ obbligo di dare- ricevere -ricambiare (M.Mauss
Essai sur le don,1925,ed.it. 2004) ; nella società moderne esprime la libertà di darericevere-ricambiare.
Il dono perciò si distingue dal regalo che esercita supremazia;
dall’ atto gratuito
che esprime soggettività arbitraria; dall’ altruismo che è forma affinata di self-interest
(ricerca di reputazione, visibilità,autostima).
Soggettività
•
•
•
L’ emergere delle teorie del sistema- dice Touraine- è l’esito della dissoluzione della
società tradizionale(comunitaria):la sociologia sin dai suoi inizi ha costruito il sistema
sociale e l’attore come opposti l’uno all’altro ma interdipendenti(l’attore limita il
sistema ma non ne può prescindere)
L’idea di società definita dalla reciprocità fra norme istituzionalizzate e socializzazione
dei nuovi individui appartiene al passato. Nella situazione “post-moderna” si apre una
divergenza radicale fra logiche del sistema e soggettivazione degli attori
“Non possiamo più definire l’attore tramite il posto che occupa o che può occupare nel
sistema sociale.Dobbiamo invece definirlo tramite lo sforzo che compie per affermare
direttamente la sua libertà,per sentirsi capace di dare un senso personale alla sua
esperienza di vita”
Imperativi della soggettivizzazione
•
•
•
•
•
•
Sii ciò che sei (non essere diversamente da ciò che sei) ‘: imperativo eticosociale del
mondo antico
Sii ciò che devi socialmente essere, ciò che la società ti assegna/ti rende possibile
(imperativo funzionale moderno )
Diventa ciò che sei( Nietzsche) afferma te stesso (wille zur macht)
Variante: diventa ciò che vuoi( edonismo, individualismo desiderante, narcisismo )
Persegui il tuo poter-essere, poter più-essere : ricostituire una sfera personale autonoma
significa “individuarsi” (sii ciò che puoi diventare!
La interconnessione globale cambia tutto ciò? Per Sloterdijk essa accresce la tendenza
a rendere più “porosi” i confini della coscienza individuale, ripristinando meccanismi
fusionali fra individuo e gruppo di appartenenza; abolendo le difese della sfera
“intima- segreta “ dove l’io è solo con se stesso.
Idem et ipse
• Paul Ricoeur(Se stesso come un altro, tr.it.1993) distingue idemtitas ed ipseitas
Idem è ciò che condividiamo con altri che
avvertiamo eguali a noi, parte della nostra comunità storica e
culturale; l’elemento comune, che ci rende non distinguibili
Ipse è il singolo nella sua singolarità e unicità, che è
essenzialmente suo, e non viene condiviso con nessun altro.
• Le
relazioni Io-Altro sono umane e significative quando
l’alterità (di noi nei confronti di altri, di altri nei confronti di noi)
si pone nella sua giusta prospettiva: non nella pretesa di essere
il centro esclusivo dell’umano, ma nella ammissione che nulla
di umano sia alieno e definitivamente estraneo.
•
Socialità e interazione
•
•
•
•
•
L’interazione Ego-Alter
definisce vari tipi di socialità e di soggetti che
ne sono portatori
gli asociali : "egoisti puri" che perseguono il proprio esclusivo vantaggio
senza curarsi se danneggiano altri con condotte aggressive, predatorie
discriminatorie(unicità di Ego)
Gli iposociali : “egoisti puri” che perseguono il loro esclusivo vantaggio,
ma riconoscendo agli altri il diritto di fare altrettanto (pluralità degli
Ego)
I pro sociali: che riportano il proprio vantaggio nel vantaggio comune
anche agli altri con cui entrano in relazione: altruisti dei beni comuni( Ego
e Alter che si bilanciano)
Gli ipersociali: antepongono al proprio vantaggio quello dei soggetti
ritenuti più deboli e bisognosi (Alter prevale su Ego)