TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 28 ottobre 2014 ore 21:00 FERITE A MORTE di Serena Dandini con Lella Costa Orsetta De’ Rossi Rita Pelusio Giorgia Cardaci regia di Serena Dandini MISMAONDA - LA CONTEMPORANEA D opo il sold out registrato in Italia e negli Stati Uniti arriva sul palco del Teatro Savoia “Ferite a morte”, il progetto teatrale sul femminicidio scritto da Serena Dandini in collaborazione con Maura Misiti. Serena Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Per una volta, sono loro a parlare in prima persona. Come in una Spoon River del femminicidio, ognuna racconta la sua storia attraverso il linguaggio della drammaturgia, giocato, a contrasto, su toni ironici e grotteschi. La scena teatrale è sobria: un grande schermo rimanda filmati ed immagini evocativi, la musica accompagna le donne a raccontare la loro storia assieme agli oggetti che han- no caratterizzato la loro tragica avventura. Sul palco, ad interpretare le vittime, quattro attrici che si alternano a dare voce a queste storie: Lella Costa, celeberrima protagonista dei palcoscenici italiani e icona del teatro civile, Orsetta de’ Rossi, volto noto del cinema e della televisione, Giorgia Cardaci, attrice attiva tra grande e piccolo schermo, e Rita Pelusio, fuoriclasse del teatro comico nostrano. “Ferite a morte” si avvale del patrocinio del Ministero degli Esteri italiano ed ha come partner Eni. La messinscena dello spettacolo è a cura di Serena Dandini, coadiuvata dall’aiuto regista Francesco Brandi. “Ferite a morte” è una co-produzione Mismaonda srl – La Contemporanea srl “Ferite a morte” è anche un libro (edito da Rizzoli) e un sito www. feriteamorte.it che raccoglie in- formazioni, petizioni, notizie sul tema della violenza di genere. Anche su Facebook e Twitter. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 11 novembre 2014 ore 21:00 GIORGIO ALBERTAZZI IL MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespeare Traduzione e adattamento di GiorgioAlbertazzi regia di Giancarlo Marinelli GHIONE PRODUZIONI G iorgio Albertazzi con la sua Compagnia e il Teatro Savoia in omaggio al genio del Bardo nel 450° anno dalla nascita portano in scena “Il mercante di Venezia”. Il regista Giancarlo Marinelli del suo spettacolo dice: “Per me ‘Il Mercante di Venezia‘ è sempre stata la sinfonia della giovinezza” Giorgio Albertazzi, quasi novantunenne, con la sua impareggiabile interpretazione di Shylock ha fatto del “Mercante di Venezia” un perfetto ibrido che sembra ora scritto da Strindberg e ora da Sartre, passando per la lussuria di Baffo e per i giocosi azzardi di Goldoni. Ha subito capito, fin dai vagiti della luce, che qui l’alba e il mattino, (sommariamente intesi come il primordio della vita e quindi la giovinezza), e il tramonto e la sera, (da considerarsi come tenebra, come male: come Shylock), sono di fatto non distinguibili: è come se i giovani veneziani e il vecchio ebreo siano cerchi nell’acqua creati dallo stesso sasso, riflessi specchianti dello stesso corpo, della stessa vita: Shylock odia Antonio, Bassanio e la loro cricca perché vorrebbe depredare quella giovi- nezza che non ha più, (di qui l’ossessione per la libbra di carne, che ha, di fatto, lo stesso significato La regia di Giancarlo Marinelli rende attuale come mai la vicenda. Protagonista Shylock, “ebreo strozzino, cane rognoso” al quale il mercante Antonio si rivolge per permettere all’amico Bassanio (magistralmente interpretato da Francesco Maccarinelli) di corteggiare la ricca Porzia. Shylock pretende come obbligazione, se la somma non sarà pagata il giorno fissato, il diritto di prendere una libbra di La storia narrata si conclude con un lieto fine, dive la giustizia trionfa al di sopra di tutto con una sentenza che sembra dar ad ognuno ciò che merita, anche se rimane l’intima sensazione che tutto quanto sia stato conquistato con l’inganno ed il denaro, che lascia ai giovani la delusione e l’incertezza ed ai vecchi la solitudine e l’amarezza. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 5 dicembre 2014 ore 21:00 LELLO ARENA L’AVARO di Moliere Con Fabrizio Vona e Francesco Di Trio regia di Claudio Di Palma BON VOYAGE PRODUZIONI A nche se ampiamente ispiratosi alla commedia Plautina, “L’avaro” di Molière è caratterizzata da una struttura ben diversa: è più lunga e presenta tematiche diverse quali quelle dell’amore e del matrimonio. “L’avaro”, insieme a “Tartufo”, a “Il malato immaginario”, a “Il borghese gentiluomo”, è una delle grandi commedie di Molière, una delle più note, delle più celebrate, delle più rappresentate ed anche una delle più imitate. “L’avaro” è del 1668 e non riscosse subito un grande successo; questo arrivò più tardi, a poco a poco, fino ad essere considerata la migliore delle commedie di Molière. Ha delle caratteristiche che la rendono una commedia straordinariamente completa e divertente, perché in essa Molière vi ha messo dentro tutti gli ingredienti, i motivi, gli intrecci, le scene farsesche, che rendono esilarante una “pièce” comica. La storia narra dell’avaro Arpagone e delle sue vicende che si dipanano portandoci in un mondo di intrighi e sotterfugi che nella sua intenzione hanno lo scopo di non mettere a repentaglio la propria ricchezza, anche a costo di mettersi contro i figli. Matrimoni non graditi, alleanze, furti, progetti sfumati, equivoci sono il centro di un intreccio che ci conduce all’interno della storia nella quale non mancano dialoghi diventati celebri pezzi del Teatro comico di tutti i tempi. Un classico diretto in un nuovo allestimento da Claudio Di Palma con Lello Arena che, reduce dal grande successo di “Capitan Fracassa” in scena da due stagioni, affronta, dopo “George Dandin” e “Tartufo”, per la terza volta un testo di Molière in un ruolo, Arpagone, che, come scrive Squarzina, «ha in sé nello stesso tempo il tragico e il comico». Chiedere al servo del figlio di mo- strare le altre due mani o imporre con trovata originale al cuoco/cocchiere di predisporre il castagnaccio fra i primi piatti di un pranzo, sono manifestazioni del carattere di Arpagnone, ostaggio di un impulso più forte di lui; scene tanto più esilaranti in quanto basterebbe ben poco a farle diventare oggettivamente dolorose. Giovanni Macchia nel “Silenzio di Molière” parla di «una maschera in cui il dolore, dissimulato col riso, diventa smorfia atroce». È questa dialettica, sempre in atto del coesistere nel cuore umano del “carnefice” e della “vittima” a imprimere alla commedia il marchio del grande teatro. Lello Arena, in precedenza, ha calcato le scene del Plautus Festival nel 2009, in “La tempesta” di William Shakespeare, e nel 2012 il “Capitan Fracassa” di Théophile Gautier. In precedenza “L’avaro” è andato in scena al Plautus Festival altre tre volte: nel 1981 e nel 2003 con Mario Scaccia, e nel 1989 con Mario Carotenuto. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 5 gennaio 2015 ore 21:00 BALLETTO DI MOSCA LO SCHIACCIANOCI D di Pyotr Ilyich Tchaikovsky Diretto da Elik Melikov EURO EVENTI iretta da Anatoly Emelyanov, il Balletto di Mosca “Royal Ballet of Moscow” fu fondata nel 1997. Il Corpo di Ballo annovera tra le sue fila ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica, provenienti dai migliori teatri russi. Punta di diamante della compagnia è la splendida étoile Julia Golitcina, già solista del famoso Eifman Ballet. Nel corso degli anni, questa prestigiosa compagnia ha realizzato importanti tourneés in Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Thailandia, Cina, Giappone, Israele, Messico, San Salvador, Costa Rica, Svezia, Germania, Francia, Spagna e Portogallo, riscuotendo un grande successo internazionale. La loro filosofia artistica prevede non solo la messa in scena dei grandi classici del balletto, ma anche la creazione di un repertorio moderno di più ampio respiro, rivolto ad un pubblico sempre più vasto e al contempo esigente. Il repertorio della Compagnia include grandi titoli quali Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Giselle, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, Cenerentola, Biancaneve, Spartacus, e balletti in un atto come Carmen, Bolero, Danze Polovesiane, El Amor Brujo. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 17 gennaio 2015 ore 21:00 “DOPPIO SOGNO” (EYES WIDE SHUT) IVANA MONTI - CATERINA MURINO GIORGIO LUPANO/ROSARIO COPPOLINO Scritto e diretto da Giancarlo Marinelli dall’omonimo racconto di Arthur Schnitzler COMPAGNIA MOLIèRE ! ! ! A T U L O S S A E L A N O I Z A PRIMA N P er la prima volta in Teatro la novella traumatica che fonde in modo assai compiuto il sogno e la realtà, Freud e il romanzo d’appendice, e da cui Stanley Kubrick, con Eyes Wide Shut, ha tratto il suo ultimo capolavoro del tutto incompiuto. “Dopo il grande successo delle due stagioni di Elephant Man, cercavo un testo che possedesse una caratteristica; darmi la possibilità, come drammaturgo e come regista, di creare personaggi multipli per i miei attori; un testo che fosse già teatro multiplo. Dove la storia fosse tante storie; dove la ve- rità fosse tante verità; e dove, finalmente, l’amore, la morte, il senso di colpa, il peccato e il riscatto, affiorassero prepotentemente tutti insieme. In una Vienna innevata eppure caldissima, il dottor Fridolin riceve la più imprevedibile delle confessioni dalla moglie Albertine: “Ti ricordi, l’estate scorsa, sulla spiaggia danese, quel giovane uomo? Se mi avesse chiamata, non avrei potuto oppormi. Ero pronta a sacrificare te, la nostra bambina, tutto il mio futuro”. Dall’intima confidenza di un tradimento solo fantasticato all’ossessione che dura un’interminabile notte; dopo aver viaggiato negli inferi della mente e della carne, sullo scivolo dell’alba, i due coniugi si ritrovano soli, smarriti, ma innamorati più di prima. In fondo solo questo mi inte- ressa: raccontare, (ancora una volta), i crimini, anche solo della fantasia, che attentano ogni giorno alla felicità della coppia; dire quanto sia disperante dover amare e essere amati, facendo i conti con l’infantile terrore e la sadica eccitazione dell’abbandono; mettere in scena la follia di chi, ad un certo punto della sua vita, è convinto che il dolore che subiamo, in verità, sia la punizione meritata a quel nostro abbandonare, tradire, violare chi ha scelto di essere, per sempre, nostro. Il teatro è amare gli attori. E odiare tutto ciò che riescono ad essere al posto nostro.” (Giancarlo Marinelli) TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 23 gennaio 2015 ore 21:00 ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO “IL ”FLAUTO MAGICO” Ispirato all’opera in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart Direzione musicale Mario Tronco ROMAEUROPA FESTIVAL E LES NUITES DE FOURVIERE U na rilettura dell’opera mozartiana a ritmo di jazz, rap, mambo, pop, attraverso tutte le culture musicali del mondo così ben rappresentate dal gruppo musicale legato all’omonima piazza romana, nato in seno all’Associazione Apollo 11 e ideato e creato da Mario Tronco ed Agostino Ferrente. I musicisti diretti da Mario Tronco, che con Leandro Piccioni ha curato l’elaborazione musicale, sono anche i personaggi dell’Opera e rompono il tradizionale confine tra la buca d’orchestra e il palcoscenico, inventan- do un nuovo rapporto tra pubblico e scena. L’orchestra intreccia l’idea della partitura originale ai colori della nuova drammaturgia. Un “Flauto Magico” riletto, smontato, reinventato, rielaborato in sei lingue e a ritmo di jazz, rap, mambo, pop… come se l’opera di Mozart facesse parte di tutte le culture musicali di Piazza Vittorio, come se fosse una favola tramandata in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei nostri musicisti. Come accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende e i personaggi si trasformano, e anche la musica si allontana dall’originale, nel nostro caso diventando “Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio”. Gli arrangiamenti di Mario Tronco e Leandro Piccioni rivelano ed esaltano le potenzialità ed il bagaglio interculturale dell’Orchestra. Ciascun musicista porta la testimonianza di musiche, culture e religioni diverse, che si trovano riunite in questo progetto. Un Flauto contemporaneo, dunque, ambientato in una moderna società multirazziale. Non c’è da stupirsi allora se Tamino e Pamina, Papageno, Sarastro e gli altri personaggi cantano in wolof, spagnolo, arabo, tedesco, portoghese e inglese. Le originali scenografie fatte di acquerelli che richiamano l’idea della favola e le didascalie disegnate su pannelli per i recitativi (come per la tecnica dei fotoromanzi), sono realizzate da Lino Fiorito. L’atmosfera magica e sognante, viene contrapposta al lato concreto dei musicisti che, per entrare nella parte, indossano i costumi disegnati da Ortensia De Francesco. I temi e le armonie di Mozart stringeranno la mano alla musica etnica e a quel particolare melange di pop, reggae, rock e jazz che contraddistingue l’Orchestra romana. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 6 FEBBRAIO 2015 ore 21:00 UMBERTO ORSINI “IL GIUOCO DELLE PARTI” Di Luigi Pirandello Con Alvia Reale - Michele di Mauro - Flavio Bonacci Regia di Roberto Valerio COMPAGNIA ORSINI P er ricordare una famosa e storica edizione della commedia, che fu data all’Eliseo dalla Compagnia dei Giovani, della quale anche lui fece parte per anni, Umberto Orsini porterà in giro questo spettacolo dedicandolo alla sua grande amica Rossella Falk, consapevole che l’intelligenza teatrale di Rossella non sarebbe indietreggiata di fronte ai piccoli tradimenti che questa versione propone. La vicenda di Leone Gala (Umberto Orsini), di Silia (Alvia Reale) e di Guido Venanzi (Michele Di Mauro), rispettivamente marito, moglie e amante che un intrigo di passioni, ricatti, offese vere o presunte porta alla necessaria e cruenta eliminazione di uno dei tre, è notissima. Nel riproporre questo testo (già interpretato da Orsini una quindicina anni fa al Teatro Eliseo e poi in tournée per più di 200 repliche) il giovane regista Roberto Valerio ha immaginato un Leone Gala che, sopravvissuto ai fatti narrati dalla commedia, cerchi di ripercorrerli con la testimonianza del ricordo. Ce ne offrirà inevitabilmente una visione parziale e soggettiva ampliando in tale modo i piani del racconto e facendolo piombare in un clima che mescola reale ed irreale, presente e passato, razionalità e follia. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 11 febbraio 2015 ore 21:00 LUCA DE FILIPPO “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA” Di Eduardo De Filippo Liberamente tratta da “La Fortuna si diverte” di A. Setti Con Carolina Rosi Regia di Armando Pugliese Compagnia di Teatro di Luca De Filippo D opo il lavoro degli ultimi anni, durante i quali è stato realizzato un puntuale approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, con Sogno di una notte di mezza sbornia la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone un nuovo progetto, questa volta specificatamente tematico, sui testi di Eduardo, in un percorso che porterà successivamente all’allestimento di “Non ti pago”, che lo stesso Eduardo definisce “una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia scritto” . Infatti “Sogno di una notte di mezza sbornia” - scritta da Eduardo nel 1936 - ne è il prologo naturale: si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’ umanità dolente, che solo in questo modo ha la capacità di pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente. Questa commedia fu tratta da “La fortuna si diverte”, scritta da Athos Setti nel 1933 per la scena toscana; fu poi rappresentata nel 1934 da Ettore Petrolini in romanesco con il titolo “La fortuna di Cecè” e da Angelo Musco in siciliano come “La Profezia di Dante” per arrivare nel ’37 al Teatro Umoristico dei De Filippo col titolo e l’adattamento che conosciamo, con numerose riprese durante le varie stagioni dato lo straordinario successo riscontrato. La commedia fu valutata dalle recensioni dell’epoca tra le più esilaranti che la compagnia Umoristica “I De Filippo” abbia mai messo in scena. “…Attraverso questo lavoro Eduardo ha l’opportunità di indagare profondamente sui linguaggi, le forme, i ritmi teatrali, […] di fare propria una commedia scritta da altri restituendo alla collettività teatrale la sua identità di artista e di creatore.” (R. De Simone) Utilizzando lo stile comico, a volte grottesco fino a pervenire alla farsa, Eduardo combina la forma della classica e antica tradizione teatrale napoletana con le tematiche che saranno sviluppate appieno nelle sue commedie successive. Al centro di “Sogno di una notte di mezza sbornia” c’è dunque il popolare gioco del lotto, dove però qui la scommessa si pone fra la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Nello sviluppo della commedia è inoltre presenza sostanziale la comunità dei familiari e degli amici, stretta intorno al protagonista ed al suo dramma forse più per egoistico interesse personale che per solidarietà e sostegno, una comunità grazie alla quale Eduardo può declinare il carattere corale e sfaccettato della sua drammaturgia. E poi, soprattutto, c’è il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena. Ancora una volta Eduardo, in modo ironico e intelligente, pungente e raffinato, ci propone un’occasione di riflessione sul nostro modo di stare al mondo. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 13 marzo 2015 ore 21:00 GIANFRANCO JANNUZZO DEBORA CAPRIOGLIO “E’ RICCA, LA SPOSO, L’AMMAZZO” dal film diretto da Elaine May Adattamento teatrale di Maio Scaletta con Antonella Piccolo e Claudia Bazzano Regio di Patrick Rossi Gastaldi COMPAGNIA MOLIèRE D ivertente commedia liberamente ispirata al celebre film del 1971 di Elaine May con Walter Matthau ed al racconto di Jack Richtie. Un ricco scapolo ha scialacquato tutti i soldi lasciatigli in eredità dal padre. Arrivato alla bancarotta è costretto a farsi prestare del denaro da un mafioso, a condizioni decisamente svantaggiose, per riuscire a far innamorare di sé una donna che sia però ricca e sola. Piuttosto che passare il resto della sua vita in miseria Henry è disposto a rinunciare alla sua vita di scapolo, ma solo temporanemente. Il suo piano infatti è quello di sposarla, uccider- tiera appassionata di insetti, che si potrà uccidere o amare… Una inedita coppia di attori in scena per regalare al pubblico novanta minuti all’insegna del buonumore! la, ereditare e ricominciare a godersi la vita come aveva fatto fino a quel momento. Nasce così una anomala e divertente storia d’amore tra l’ex milionario spiantato ed una ricca ma goffa eredi- TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 20 marzo 2015 ore 21:00 MARCO TRAVAGLIO “E’ STATO LA MAFIA” di Marco Travaglio con Valentina Lodovini PROMO MUSIC M arco Travaglio racconta la storia della trattativa fra Stato e Mafia, avviata dallo Stato nel 1992 e proseguita fino a oggi. Una storia di patti inconfessabili, di segreti e ricatti che hanno dato vita alla Seconda Repubblica e continuano a inquinare la presunta Terza. Com’è suo costume, il giornalista narra fatti drammatici in forma tragicomica, sottolineando gli aspetti grotteschi e ridicoli delle campagne di stampa negazioniste e giustificazioniste scatenate da giornali e tv soprattutto dopo l’intercettazione delle telefonate fra l’ex ministro Mancino, il presidente Napolitano e il suo consigliere giuridico che subito si attivò per devitalizzare e/o aggiustare le indagini della Procura di Palermo. Le telefonate depositate dai magistrati e dunque pubbliche, anche se subito censurate dai grandi media, verranno lette e spiegate sul palco. Come nel precedente spettacolo “Anestesia totale”, Travaglio sarà accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino e sarà affiancato da Valentina Lodovini, che leggerà brani di grandi politici e intellettuali sulla buona politica, quella che rifiuta ogni trattativa e compromesso con la malavita e il malaffare. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 26 marzo 2015 ore 21:00 DANIELE PECCI “AMLETO” di William Shakespeare Regia di Filippo Gili COMPAGNIA STABILE DEL MOLISE E ’ un progetto che nasce con Daniele Pecci – scrive Fillippo Gili nelle note di regia. “Quando Daniele mi ha chiesto se volevo curare la regia di un Amleto con lui protagonista, è stato come ritrovarsi un ombrello sotto la pioggia. Era quello che attendevo. Ed è quello che faremo. Mettere un ombrello sotto le infinite chance di una lettura di un testo infinito. Un ombrello ce copra un sola parte di mondo, il palcoscenico della rappresentazione, ma spoglio di letture forzate, unitamente teso al gioco di analizzare perché, all’alba del ‘600, nacque un uomo che vide il mondo uscire dai suoi binari. Se si fa Amleto, oggi, nel trascendente ritmo biologico di un accavallarsi di scene, l’una dentro l’altra, è perché è infinita la malizia di Polonio, è perché è infinita la cattiva coscienza di Gertrude, è perché è infinita la dannata verginità di Ofelia, è perché è infinita l’intuizione di Claudio: un impero, da Don Chisciotte, passando per il potere dell’atomo, fino ai microchip odierni e per chissà quanto ancora, si può mettere a soqquadro solo con l’ausilio di una goccia di ve- leno. Con Amleto che si porta sulle spalle un peso che lo porta ai giorni nostri: quello di vivere nel mondo, senza esserci. Spettacolo semplice, spoglio, essenziale. Ferro. E legno. E relazioni. E stupore. E impossibilità di essere, modernamente, eroi.” TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 31 marzo 2015 ore 21:00 TATO RUSSO “MENECMI LA COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI” Da Paluto a Shakespeare nella riscrittura di Tato Russo Regia di Livio Galassi IL TEATRO DI TATO RUSSO C avallo di battaglia del Tato Russo attore, Menecmi ,nella doppia versione de I due Gemelli napoletani, tratto da Plauto, ha avuto decine di riprese ed ha collezionato più di seicento repliche.La riscrittura originale di Tato dell’originale plautino conserva tutto il suo plebeismo tutti i suoi caratteri di teatro popolare ma ne amplia il divertimento così da farlo diventare un capolavoro dell’arte comica. 18 volte confessò d’averlo visto uno spettatore innamorato. E insaziabili sono ogni anno le richieste di ripresa dello spettacolo in cui Tato Russo si consacrò attore specialissimo e dalla straordinaria comunicativa. «Sono venticinque anni che porto in giro per l’Italia i miei Menecmi, ispirati a Plauto: in tutto questo tempo è cambiata la mia età anagrafica, e mi è diventato faticoso interpretare due parti. Ma il pubblico e i teatri continuano a richiedermelo, e oggi mi ritrovo a inventarmi le forze per essere di nuovo in scena con questo mostruoso composto di fatica e di follia creativa. Ce la farò ancora una volta?». NOTE DI REGIA I Menecmi è una libera elaborazio- ne di Tato Russo da Menecmo di Plauto, oltre ad essere una delle più famose e forse, come la definiscono alcuni, la commedia più plautina di Plauto. Tato Russo affidando le parti dei gemelli ad un unico attore ha ambientato la vicenda in una Napoli antica, la Neapolis dell’epoca. Ma nonostante che un gemello becero e volgare sia contrapposto all’altro, colto e intellettuale, che fa l’avvocato, entrambi i personaggi si esprimono in italiano. L’irrefrenabile, incontenibile, generoso regista e attore napoletano, versatile da sempre non solo come interprete ma anche come autore, innamorato della prosa come del musical, ha riscritto la storia di Plauto non man- cando di darle un tocco partenopeo. E così l’esuberanza verbale, il termine plebeo, il lazzo, attraverso i quali Plauto ottiene la risata crassa, il divertimento gioioso, la comicità, qui raggiungono il massimo vigore dando clamore alla voce autentica che si innalza al di sopra di qualunque banale intellettualismo, alimentando le fondamentali peculiarità dell’autore sarsinate. L’origine atellanica dell’arte plautina si fa più vicina sia alla metrica musicale del tempo che alla grassezza popolare voluta da Plauto. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 8 aprile 2015 ore 21:00 CARLO BUCCIROSSO “LA VITA E’ UNA COSA MERAVIGLIOSA...” Scritto e diretto da Carlo Buccirosso COMPAGNIA ENFI TEATRO I n un mondo che ha ormai smarrito i valori rassicuranti dell’anima, le certezze più confortevoli, le ancore di salvataggio di un’esistenza sempre più simile ad una lotta per la sopravvivenza, in cui lo stato e gli uomini chiamati a rappresentarlo appaiono sempre più come fantasmi in cerca di legalità ed onestà decedute da tempo, la fuga dal rapporto sociale ed il rifugio tra le proprie mura domestiche appaiono soluzioni tristemente indispensabili per la ricostruzione della dignità ed il rafforzamento della propria fede, quella che tiene unito l’uomo al proprio nucleo familiare come un cordone ombelicale indissolubile! E sarà forse a quel punto che anche la più gigantesca, la più insuperabile, la più inesorabile delle crisi di un intero paese, forse di una intera umanità, sarà lasciata alle spalle come un ciclone che si allontana funereo e spietato a far danni in qualche altra parte del mondo, mentre la tua allegra famigliola, stretta a te, ti sorride felice, fiduciosa, rinsavita e speranzosa, consapevole e rigenerata, dal ritorno tra le mura confortevoli del proprio bunker familiare! La riconquista della propria vita, straziata e mortificata, poi resti- tuita da un cumulo di macerie alle quali nemmeno il più insensibile degli esseri umani sarebbe stato capace di sopravvivere! Sembra la trama di un costoso film catastrofico hollywoodiano, e invece è solo la piccola squallida trama della vita del nostro misero paese...! Carlo Buccirosso Il protagonista Mario Buonocore (Carlo Buccirosso) si trova ad affrontare guai con la guardia di finanza per un controllo fiscale a causa di un tenore di vita superiore a quello che lo stipendio da capotreno gli possa permettere e per una serie di movimenti strani sul proprio conto corrente. Dopo un interrogatoriointerrogazione, il nostro protagonista decide di ritirarsi nell’abitazione delle due sorelle in teoria per ricucire i rapporti, in pratica perché l’unico modo per risolvere i problemi con la guardia di finanza è quello di redimerle da uno stile di vita che Mario Buonocore non gradisce. E qui si aprono risvolti davvero inaspettati, tra soldi nascosti e da nascondere. Le due sorelle interpretate da Antonella Morea la “zitella” e Maria Del Monte “la vedova” sono in realtà delle usuraie. In tutto questo fanno da contraltare tutti gli altri personaggi che a loro modo traggono profitto dall’ “azienda di famiglia”. Il protagonista vuole mettere ordine a questa situazione per restituire l’onore al buon nome della famiglia Buonocore. Il risultato è una commedia divertentissima con un retrogusto amaro che lascia spazio alla riflessione. In scena con Carlo Buccirosso: Peppe Miale, Mario Porfito, Irene Grasso, Antonella Morea, Maria Del Monte, Serenella Tarsitano, Giordano Bassetti, Sergio D’Auria e Davide Marotta TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale 17 aprile 2015 ore 21:00 ANGELA FINOCCHIARO “OPEN DAY” Di Walter Fontana Regia di Ruggero Cara AGIDI SRL S eparati da tempo, mediamente tritati dalla vita, entrambi sui cinquanta: una madre e un padre si ritrovano faccia a faccia in un giorno importante: iscrivere la figlia quattordicenne alla scuola media superiore. Sembra facile, ma non lo è. Un semplice modulo da compilare diventa per i due ex-coniugi un interrogatorio insidioso, che li spinge a ripercorrere la loro vita, in un crescendo di sottile follia. Tra litigi interrotti da anni, discorsi intorno a una figlia che non si vede mai, ma è al centro di tutto, licei chic con presidi analfabeti e incursioni mentali nella Grecia del IV secolo a. C., si intrecciano tensioni, speranze e qualche sorpresa: perchè il passato non è sempre come te lo ricordi e il futuro non è mai come te lo immagini. Dopo i trionfi cinematografici e teatrali con Miss Universo (2006/2008, scritto da Walter Fontana, diretto da Cristina Pezzoli; finalista Premio ETIOlimpici del Teatro) e con La Scena, Angela Finocchiaro torna a collaborare con Walter Fontana, autore di questo testo, per dar vita ad uno spettacolo ironico, tagliente e ricco di emozioni, nato da una domanda che riguarda tutti noi: come si guarda al futuro quando non sai bene come comportarti col presente? Sulla scena, a dividere i tormenti di una famiglia alle prese con una figlia adolescente, Bruno Stori, che già ha recitato accanto ad Angela Finocchiaro in Pinocchia di Stefano Benni. La regia è affidata a Ruggero Cara. TEATRO SAVOIA - STAGIONE TEATRALE 2014-2015 Centro di produzione teatrale regionale Prezzi biglietti Stagione teatrale 2014-2015 Prezzi Abbonamenti Stagione teatrale 2014-2015 Riduzioni biglietti: Over 65, Under 25 Associazioni, gruppi, C.R.A.L. etc • ogni 10 abbonamenti, 1 omaggio Orari Botteghino Teatro Savoia: ore 10:00 alle ore 13:00 • ore 16:00 alle ore 19:00