Plurilinguismo a scuola … verso una didattica linguistica integrata Parlando di plurilinguismo … Area neuronale (cosa avviene nel nostro cervello?) Area psicologica (emozioni, paure, pregiudizi, predisposizioni) Area sociale (famiglia, educazione, ambiente esterno, lavoro) La scuola (programmi scolastici, curricolo, formazione degli insegnanti) La neurolinguistica La neurolinguistica è una scienza interdisciplinare che applica teorie e metodi della linguistica, psicolinguistica, della psicologia dello sviluppo e delle neuroscienze cognitive. L’obiettivo primario: studiare la funzione e lo sviluppo del linguaggio a livello cerebrale. L’apprendimento dell’linguaggio non è un processo meccanico. La ricerca ha portato risultati importanti ma molto ancora da scoprire. Apprendimento delle lingue non implica uno sforzo immenso nel nostro cervello (pur essendo in se un processo molto complesso). Dove risiede il linguaggio? Che cosa succede nel nostro cervello quando impariamo più lingue? Il nostro “hard-disk” naturale è composto da oltre 100 miliardi di cellule, ciascuna di queste collegate a sua volta con altre 10.000. Elaborazione delle informazioni tramite un SISTEMA A RETE Cervello assorbe solo minima parte delle informazioni. Memoria sensoriale (ultrabreve) Memoria a brevissimo termine (informazioni superficiali, informazioni sensoriali). Canali ambiente esterno – cervello = 5 sensi (in particolare l’occhio e l’orecchio) COMPITO: prima selezione tra informazioni più o meno importanti. IL NOSTRO CERVELLO DISTINGUE LA LINGUA MADRE DA QUELLA STRANIERA (O LINGUA SECONDA) Memoria a breve termine Solo informazioni con INPUT di un certo potenziale (stimolo forte). COLLEGAMENTO tra sapere nuovo e già presente (p.es. associazioni) Elaborazione facilitata di concetti già conosciuti !!! La registrazione delle informazione non avviene tale e quale al suo recepimento il cervello le adatta in automatico !!! Ci vuole! Accomodamento linguistico RIPETIZIONE AUTOMATIZZAZIONE ESERCIZIO Memoria a breve termine Memoria a breve termine: capacità di registrare +/- 2 unità di significato (Chunks) Non ha importanza se si tratta di due sillabe o di una frase Via dall’idea di far studiare liste di parole Memoria a lungo termine Nasce sapere Capacità di memoria elevatissime (oltre al più potente hard-disk in commercio) PROBLEMA: (ri)trovare le informazione USE IT OR LOOSE ITE L’elaborazione di nuove informazione dipende da molti fattori Input positivi vs input negativi Esperienze Interesse/simpatia Input pericolosi (paure) Apprendimento olistico!!! Emisfero destro Emisfero sinistro NON VERBAL: conscio della realtÀ ma incapace di descriverla verbalemnte VERBALE: utilizza parole, vocaboli, er nominare e definire. SINTETICO: unisce le parti formando un tutto ANALITICO: analizza cose e realtà nelle loro parti ANALOGICOrapp. Le cose come sono nel momento presente ASTRATTO: da un dettaglio rappresenta la realtà nella sua completezza ATEMPORALE: senza senso del tempo TEMPORALE: dispone di cose ed eventi in sequenza SPAZIALE: percepisce le cose in relazione spaziale con altre OLITICO: vede le cose nel loro insieme, talora in contrasto col sinistro DIGITALE: usa il metodo numerico LOGICO: trae conclusioni su principi logici I due emisferi cerebrali sono simmetrici ma non identici. L'Apprendimento per compartimenti, impone di organizzare la mente come uno schedario: tanti cassetti distinti per scienze, matematica, storia e arti linguistiche. Mettendo tutte le cose che si imparano in piccole scatole. L'apprendimento olistico ha un approccio diverso, gli studenti olistici, organizzano le loro menti come ragnatele. Ogni pezzo di informazione è un singolo punto, e quel punto è coscientemente relazionato con tonnellate di altri punti della rete. Non ci sono scatole in questa forma di apprendimento. Perché il sistema apprende? L'apprendimento è la modificazione del comportamento che si basa sull'esperienza e che dura nel tempo. L'apprendimento è un processo "esperienza-dipendente“ Dal punto di vista psicologico, l'apprendimento è una funzione dell'adattamento nel comportamento di un soggetto, risultato da una esperienza. Le esperienze influenzano significativamente le connessioni neuronali e le strutture cerebrali. L'apprendimento è un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento delle connessione neuronali, dovuto a stimoli esterni o interni. Periodi critici nell’acquisizione linguistica (Lennenber, 1967) DI COSA CI PARLANO? Finestre temporali oltre cui non è più possibile acquisire una lingua come lingua straniera (LS) o lingua seconda (L2). Ma anche un Continuum di archi temporali in cui le aree cerebrali deputate a determinare funzioni linguistiche e cognitive procedono progressivamente verso la maturazione, diminuendi il grado di plasticità del cervello (Goswami, 2004) Primo periodo critico 0-3 anni Livello di competenza linguistica: Pronuncia perfetta Ottimo sviluppo delle abilità linguistiche Ottima competenza grammaticale Rappresentazione cerebrale: LM e L” rappresentate nelle stesse aree cerebrali Primo periodo critico e la memoria implicita Acquisizione inconscia AL in forma procedurale (automatismi linguistici Livelli di attenzione minimi Trasversalità Aspetti della lingua processati FONETICA Secondo periodo critico 4-8 anni Livello di competenza linguistica: Pronuncia perfetta Ottimo sviluppo delle abilità linguistiche Ottima competenza grammaticale Possibile interferenza linguistica Rappresentazione cerebrale: LM e L” rappresentate nelle stesse aree cerebrali, LS occupa un’area più estesa, che necessita di più energia e sforzo cognitivo per essere attvita. Secondo periodo critico e la memoria esplicita Il bambino inizia tra i 2-7 anni ad attivare la memoria esplicita: Apprendimento cosciente e volontario Memorizzazione soprattutto tramite metacognizione Sforzi di attenzione Aspetti della lingua processati: LESSICO SEMANTICO Terzo periodo critico 9-22 anni Lento decrescere delle potenzialità neurologiche Più difficile che la competenza linguistica sia equiparabile a quella della madrelingua. Possibilità di fossilizzazioni, accento straniero, difficoltà sintattiche, difficoltà acquisizione di parole funzionali. Rappresentazione cerebrale: Lingue acquisite tardi rappresentate in regioni diverse, più estese della LM Periodi critici e strategie di memoria Primo periodo critico Bambino tende a sottovalutare le sue capacità mnemoniche e poco coscienti del funzionamento della propria memoria Uso di tecniche visive per la memorizzazione consapevole Periodi critici e strategie di memoria Tra primo e secondo periodo critico Uso di nuove tecniche di memorizzazione esplicita: ripetizione, rielaborazione, arricchimento Attivazione memoria semantica: capacità di memorizzare facendo leva sul sistema concettuale IMPORTANTE PER LA DEFINIZIONE DI PERCORSI PLURILINGUI: SCEGLIERE MODELLI OPERATIVI NEL RISPETTO DELLE CARATTERISTICHE CEREBRALI DEL BAMBINO Bambini tra 3-5 anni → lateralizzazione cerebrale incompleta → non in grado di elaborare stimoli secondo modalità cerebrali distinte SINTESI Neuro - sensorialità: ruolo centrale in qualsiasi forma di acquisizione (dunque anche per quella linguistica) Esistono finestre temporali e fenomeni legati alla plasticità cerebrale che danno indicazioni su età ottimale per acquisire lingue Il bambini acquisisce le lingue attivando sistemi di memoria particolari (non corrispondono del tutto a quelli dell’adulto) L’elaborazione cerebrale del linguaggio nel bambino differisce da quella dell’adulto per una serie di fattori neuro-evolutivi, tra i quali il più importante è la lateralizzazione cerebrale. Paradigmi della didattica integrata Esistono diversi paradigmi metodologici utili ad una maggiore accessibilità linguistica soprattutto parlando di PLURILINGUISMO a scuola. SISTEMATICITÀ MULTISENSORIALITÀ MULTIMEDIALITÀ ADATTAMENTO LINGUISTICO DIFFERENZIAZIONE SISTEMATICITÀ predisposizione schema della lezione o unità didattica (consegnare ed esplicitare al bambino dislessico) proporre una mappatura cognitiva della lezione (focalizzare obiettivi, contenuti) proporre frequenti ricapitolazioni assegnare compiti in auto-apprendimento: il bambino con difficoltà linguistiche ci mette uno sforzo maggiore per decodificare memorizzare e automatizzare e quindi assegnare dei rinforzi mirati. MULTISENSORIALITÀ codificazione cromatica: l'uso dei colori !!! attenzione può anche creare confusione !!! supporti sensoriali: immagini, oggetti, supporti tattili attività psicomotorie: percorsi CLIL, esperienze vissute esperienze olistiche: teatro, scoperta, manipolazione, gioco MULTIMEDIALITÀ accessibilità / inaccessibilità: tecnologia il più possibile intuitiva, economica in termini di tempo, rigidità / flessibilità: esempio CD = mezzo tecnico rigido in quanto non modifica l'input o l' output al contrario del computer (stesso esempio per i software) monodirezionalità / interattività: tecnologie più interattive (chat) implementarietà / complementarietà: social network, piattaforme per discussione La tecnologia non può sostituire l'azione dell'insegnante. Dipende dall'accettazione da parte dello studente. Condizioni per l'accettazione: A) conoscenza da parte di tutti gli alunni B) preparazione dell'ambiente e dei materiali insieme alla classe C) tutti i bambini devono imparare il funzionamento ADATTAMENTO LINGUISTICO decelerazione della didattica rispetto a velocità dell'eloquio, evitare troppe forme linguistiche diverse, evitare programmazione troppo ricche di obiettivi. ridondanza, in risposta alle difficoltà di memorizzazione trovare lo spazio per un continuo riutilizzo in contesti diversi (ricapitolazioni frequenti) semplificazione: proporre versioni semplificate di un testo segmentazione: non solo assegnare più tempo ma anche segmentare in più compiti DIFFERENZIAZIONE Va fatta per TUTTI gli apprendimenti e per tutti gli studenti, deriva dalle strategie dell'apprendimento cooperativo. Interdipendenza di compito (testi diversi) Interdipendenza di risorse Interdipendenza di ruolo SCELTE METODOLOGICHE Nella scelta della tecnica metodologica tener conto dei seguenti criteri: complessità cognitiva analisi linguistica composizionalità (presentare più processi linguistici) strutturazione semioticità (linguaggio extralinguistico: cinetica, prossemica, oggettemica, vestemica)