Dott. Mag. René Pescoll Educazione linguistica

Plurilinguismo a scuola
… verso una didattica linguistica integrata
Parlando di plurilinguismo …
Area neuronale (cosa avviene nel nostro
cervello?)
Area psicologica (emozioni, paure, pregiudizi,
predisposizioni)
Area sociale (famiglia, educazione, ambiente
esterno, lavoro)
La scuola (programmi scolastici, curricolo,
formazione degli insegnanti)
La neurolinguistica
La neurolinguistica è una scienza interdisciplinare che applica
teorie e metodi della linguistica, psicolinguistica, della
psicologia dello sviluppo e delle neuroscienze cognitive.
L’obiettivo primario: studiare la funzione e lo sviluppo del
linguaggio a livello cerebrale.
L’apprendimento dell’linguaggio non è un processo meccanico.
La ricerca ha portato risultati importanti ma molto ancora da
scoprire.
Apprendimento delle lingue non implica uno sforzo immenso
nel nostro cervello (pur essendo in se un processo molto
complesso).
Dove risiede il linguaggio?
Che cosa succede nel nostro cervello quando
impariamo più lingue?
Il nostro “hard-disk” naturale è composto da oltre 100
miliardi di cellule, ciascuna di queste collegate a sua
volta con altre 10.000.
Elaborazione delle informazioni tramite un SISTEMA
A RETE
Cervello assorbe solo minima
parte delle informazioni.
Memoria sensoriale
(ultrabreve)
Memoria a brevissimo termine (informazioni
superficiali, informazioni sensoriali).
Canali ambiente esterno – cervello = 5 sensi (in
particolare l’occhio e l’orecchio)
COMPITO: prima selezione tra informazioni più
o meno importanti.
IL NOSTRO CERVELLO
DISTINGUE LA LINGUA
MADRE DA QUELLA
STRANIERA (O LINGUA
SECONDA)
Memoria a breve termine
Solo informazioni con INPUT di un certo
potenziale (stimolo forte).
COLLEGAMENTO tra sapere nuovo e già
presente (p.es. associazioni)
Elaborazione facilitata di concetti già conosciuti
!!! La registrazione delle informazione non avviene
tale e quale al suo recepimento il cervello le
adatta in automatico !!!
Ci vuole!
Accomodamento linguistico
RIPETIZIONE
AUTOMATIZZAZIONE
ESERCIZIO
Memoria a breve termine
Memoria a breve termine: capacità di
registrare +/- 2 unità di significato
(Chunks)
Non ha importanza se si tratta di due
sillabe o di una frase
 Via dall’idea di far studiare liste di
parole
Memoria a lungo termine
Nasce sapere
Capacità di memoria elevatissime (oltre al
più potente hard-disk in commercio)
PROBLEMA: (ri)trovare le informazione
USE IT OR LOOSE ITE
L’elaborazione di nuove informazione
dipende da molti fattori
Input positivi vs input negativi
Esperienze
Interesse/simpatia
Input pericolosi (paure)
Apprendimento olistico!!!
Emisfero destro
Emisfero sinistro
NON VERBAL: conscio della
realtÀ ma incapace di
descriverla verbalemnte
VERBALE: utilizza parole,
vocaboli, er nominare e
definire.
SINTETICO: unisce le parti
formando un tutto
ANALITICO: analizza cose e
realtà nelle loro parti
ANALOGICOrapp. Le cose
come sono nel momento
presente
ASTRATTO: da un dettaglio
rappresenta la realtà nella sua
completezza
ATEMPORALE: senza senso
del tempo
TEMPORALE: dispone di cose
ed eventi in sequenza
SPAZIALE: percepisce le
cose in relazione spaziale
con altre
OLITICO: vede le cose
nel loro insieme, talora in
contrasto col sinistro
DIGITALE: usa il metodo
numerico
LOGICO: trae
conclusioni su principi
logici
I due emisferi cerebrali sono simmetrici ma
non identici.
L'Apprendimento per compartimenti, impone di
organizzare la mente come uno schedario: tanti
cassetti distinti per scienze, matematica, storia e arti
linguistiche. Mettendo tutte le cose che si imparano
in piccole scatole.
L'apprendimento olistico ha un approccio diverso,
gli studenti olistici, organizzano le loro menti come
ragnatele. Ogni pezzo di informazione è un singolo
punto, e quel punto è coscientemente relazionato
con tonnellate di altri punti della rete. Non ci sono
scatole in questa forma di apprendimento.
Perché il sistema apprende?
L'apprendimento è la modificazione del comportamento che si
basa sull'esperienza e che dura nel tempo.
L'apprendimento è un processo "esperienza-dipendente“
Dal punto di vista psicologico, l'apprendimento è una funzione
dell'adattamento nel comportamento di un soggetto, risultato
da una esperienza.
Le esperienze influenzano significativamente le connessioni
neuronali e le strutture cerebrali.
L'apprendimento è un processo attivo di acquisizione di
comportamenti stabili in funzione dell'adattamento delle
connessione neuronali, dovuto a stimoli esterni o interni.
Periodi critici nell’acquisizione
linguistica
(Lennenber, 1967)
DI COSA CI PARLANO?
Finestre temporali oltre cui non è più possibile
acquisire una lingua come lingua straniera (LS) o
lingua seconda (L2).
Ma anche un Continuum di archi temporali in cui le
aree cerebrali deputate a determinare funzioni
linguistiche e cognitive procedono progressivamente
verso la maturazione, diminuendi il grado di
plasticità del cervello (Goswami, 2004)
Primo periodo critico
0-3 anni
Livello di competenza linguistica:
Pronuncia perfetta
Ottimo sviluppo delle abilità linguistiche
Ottima competenza grammaticale
Rappresentazione cerebrale:
LM e L” rappresentate nelle stesse aree cerebrali
Primo periodo critico
e la memoria implicita
Acquisizione inconscia
AL in forma procedurale (automatismi linguistici
Livelli di attenzione minimi
Trasversalità
Aspetti della lingua processati FONETICA
Secondo periodo critico
4-8 anni
Livello di competenza linguistica:
Pronuncia perfetta
Ottimo sviluppo delle abilità linguistiche
Ottima competenza grammaticale
Possibile interferenza linguistica
Rappresentazione cerebrale:
LM e L” rappresentate nelle stesse aree cerebrali, LS occupa
un’area più estesa, che necessita di più energia e sforzo cognitivo
per essere attvita.
Secondo periodo critico
e la memoria esplicita
Il bambino inizia tra i 2-7 anni ad attivare la
memoria esplicita:
Apprendimento cosciente e volontario
Memorizzazione soprattutto tramite
metacognizione
Sforzi di attenzione
Aspetti della lingua processati: LESSICO
SEMANTICO
Terzo periodo critico
9-22 anni
Lento decrescere delle potenzialità neurologiche
Più difficile che la competenza linguistica sia equiparabile
a quella della madrelingua.
Possibilità di fossilizzazioni, accento straniero, difficoltà
sintattiche, difficoltà acquisizione di parole funzionali.
Rappresentazione cerebrale:
Lingue acquisite tardi rappresentate in regioni diverse,
più estese della LM
Periodi critici e strategie di
memoria
Primo periodo critico
Bambino tende a sottovalutare le sue capacità
mnemoniche e poco coscienti del funzionamento
della propria memoria

Uso di tecniche visive per la memorizzazione
consapevole
Periodi critici e strategie di
memoria
Tra primo e secondo periodo critico
Uso di nuove tecniche di memorizzazione
esplicita: ripetizione, rielaborazione,
arricchimento

Attivazione memoria semantica: capacità di
memorizzare facendo leva sul sistema
concettuale
IMPORTANTE PER LA DEFINIZIONE DI
PERCORSI PLURILINGUI:
 SCEGLIERE MODELLI OPERATIVI NEL
RISPETTO DELLE CARATTERISTICHE
CEREBRALI DEL BAMBINO
Bambini tra 3-5 anni → lateralizzazione cerebrale
incompleta → non in grado di elaborare stimoli
secondo modalità cerebrali distinte
SINTESI
Neuro - sensorialità: ruolo centrale in qualsiasi forma di
acquisizione (dunque anche per quella linguistica)
Esistono finestre temporali e fenomeni legati alla plasticità
cerebrale che danno indicazioni su età ottimale per acquisire
lingue
Il bambini acquisisce le lingue attivando sistemi di memoria
particolari (non corrispondono del tutto a quelli dell’adulto)
L’elaborazione cerebrale del linguaggio nel bambino differisce
da quella dell’adulto per una serie di fattori neuro-evolutivi, tra
i quali il più importante è la lateralizzazione cerebrale.
Paradigmi della didattica integrata
Esistono diversi paradigmi metodologici utili ad una maggiore
accessibilità linguistica soprattutto parlando di
PLURILINGUISMO a scuola.
SISTEMATICITÀ
MULTISENSORIALITÀ
MULTIMEDIALITÀ
ADATTAMENTO LINGUISTICO
DIFFERENZIAZIONE
SISTEMATICITÀ
predisposizione schema della lezione o unità didattica
(consegnare ed esplicitare al bambino dislessico)
proporre una mappatura cognitiva della lezione (focalizzare
obiettivi, contenuti)
proporre frequenti ricapitolazioni
assegnare compiti in auto-apprendimento: il bambino con
difficoltà linguistiche ci mette uno sforzo maggiore per
decodificare memorizzare e automatizzare e quindi assegnare
dei rinforzi mirati.
MULTISENSORIALITÀ
codificazione cromatica: l'uso dei colori
!!! attenzione può anche creare confusione !!!
supporti sensoriali: immagini, oggetti, supporti
tattili
attività psicomotorie: percorsi CLIL, esperienze
vissute
esperienze olistiche: teatro, scoperta,
manipolazione, gioco
MULTIMEDIALITÀ
accessibilità / inaccessibilità: tecnologia il più possibile
intuitiva, economica in termini di tempo,
rigidità / flessibilità: esempio CD = mezzo tecnico rigido in
quanto non modifica l'input o l' output al contrario del
computer (stesso esempio per i software)
monodirezionalità / interattività: tecnologie più interattive
(chat)
implementarietà / complementarietà: social network,
piattaforme per discussione
La tecnologia non può sostituire l'azione
dell'insegnante. Dipende dall'accettazione da parte
dello studente. Condizioni per l'accettazione:
A) conoscenza da parte di tutti gli alunni
B) preparazione dell'ambiente e dei materiali insieme
alla classe
C) tutti i bambini devono imparare il funzionamento
ADATTAMENTO LINGUISTICO
decelerazione della didattica rispetto a velocità dell'eloquio,
evitare troppe forme linguistiche diverse, evitare
programmazione troppo ricche di obiettivi.
ridondanza, in risposta alle difficoltà di memorizzazione
trovare lo spazio per un continuo riutilizzo in contesti diversi
(ricapitolazioni frequenti)
semplificazione: proporre versioni semplificate di un testo
segmentazione: non solo assegnare più tempo ma anche
segmentare in più compiti
DIFFERENZIAZIONE
Va fatta per TUTTI gli apprendimenti e per tutti gli
studenti, deriva dalle strategie dell'apprendimento
cooperativo.
Interdipendenza di compito (testi diversi)
Interdipendenza di risorse
Interdipendenza di ruolo
SCELTE METODOLOGICHE
Nella scelta della tecnica metodologica tener conto dei
seguenti criteri:
complessità cognitiva
analisi linguistica
composizionalità (presentare più processi linguistici)
strutturazione
semioticità (linguaggio extralinguistico: cinetica,
prossemica, oggettemica, vestemica)