PREVENZIONE E SALUTE
GLOBALE
SI PARTE DALLA VITAMINA D
Relatore dr Donata Soppelsa
Medico di medicina generale
Associato alla Società Italiana di
Nutriceutica
Quali domande?
• E’ sufficiente l’integrazione con gli
alimenti?
• E’ possibile valutarne la carenza?
• L’importanza dell’esposizione solare:
come, quanto, e chi?
• La vitamina D è solo una “vitamina”?
Perché ci interessiamo di Vit D
DATI OMS
• 1 miliardo di persone nel mondo
presentano deficit di Vit D
• il 50% degli anziani ne è carente
• Nuovi dati sono confermano un deficit
anche in età pediatrica
Qual è la situazione in Europa?
• Nel Nord e Centro Europa per contenere
l’espansione del deficit di Vit D è stata
attivata una campagna vaccinale in
concomitanza con quella anti –influenzale
a sostegno della già esistente
supplementazione alimentare.
Fattori che incidono sul deficit
• Demografici: colpisce soprattutto le
donne, i bambini e gli anziani
• Ambientali: la latitudine, le variazioni
stagionali ( minimi valori nel periodo
invernale) e l’ aumentata pigmentazione
cutanea ( fenotipo afroamericano)
I fattori
• Sociali : nei periodi invernali bambini ed
anziani sono poco esposti all’esposizione
solare per il diminuire delle temperature
• e nel periodo estivo l’esposizione solare è
associata alla manifestazione dei
melanomi, tumori della pelle
Fattori clinici
• alcune patologie, come la malattia celiaca
(malassorbimento),
• utilizzo del cortisone (artrite reumatoide e
allergie)
• allattamento al seno
• insufficienza renale ed epatica
• patologie della tiroide e altre…..
CHE COS’È LA VITA D
• Il termine VITAMINA è corretto in quanto un suo
introito dietetico insufficiente determina
condizioni cliniche carenziali.
• Si ritiene recentemente essere comunque più
corretto il termine “ORMONE”.
• Infatti la sua forma attiva non è prodotta
esclusivamente dal rene, con funzione
endocrina ma anche localmente da molti
tessuti con funzione autocrina sistema
immunitario) Peng L et altri. Moll Endoc 2004)
QUANTITA’ MINIMA
GIORNALIERA
• Considerando che il fabbisogno giornaliero
minimo di Vit D 3 è indicato in almeno
800 UI
• l’introito dietetico è, quindi solitamente
insufficiente “ M. Pahor, M. Cesari
Gerontol 2010”
Alimenti che contengono Vit D
• Pesci:merluzzo salmone tonno e sardine.
( Da 100 a 1000 Ui ogni 100 gr)
• Latte formaggi e succhi di frutta Danno un
apporto minimo se non fortificati
artificialmente.
• La principale fonte di vit D circa il 95 % è
costituita dai raggi solari ultravioletti B.
• L’esposizione di braccia e gambe ai raggi
del sole per 5/10 minuti a metà giornata
durante i mesi estivi è in grado di fornire,
circa 3000 IU di Vit D 3 a un soggetto di
carnagione chiara.
• Il fabbisogno giornaliero è almeno di
800UI
CHE COSA FA LA LUCE DEL
SOLE
Nella cute avviene una prima trasformazione
( il precursore 7- deidrocolesterolo viene
trasformato in colecalciferolo o Vit D3)
Successivamente la VIT D3 viene
metabolizzata nel fegato e quindi nel rene
in forma attiva:
1,25 –Diidrossi-vitamina D o calcitriolo.
Scoperte recenti
Confermano che che la Vit D non è prodotta
esclusivamente dal rene con funzione
endocrina (mantenimento omeostasi del
calcio e del fosforo
ma anche localmente da molti tessuti con
funzione autocrina.
Concentrazioni ottimali nel sangue
sono considerate “attualmente”:
attualmente
dai 20 ai 50 ng/ml
si stima che l’organismo è in grado di
utilizzare questa vitamina che viene
immagazzinata nel muscolo e nel tessuto
adiposo solo se le concentrazioni sono
superiori ai 40 ng/ml
Questi valori sono difficilmente
raggiungibili soprattutto nei soggetti
anziani il cui organismo
si trova a lavorare in condizioni di deficit.
Ricordiamo che gli stati carenziali
sono molto frequenti e spesso ignorati
Tossicità?
• La tossicità della Vit D è un evento raro:
rilevata solo in soggetti esposti ad assunzione
di supplementi ad altissimo dosaggio.
• La prolungata esposizione al sole non può
provocare intossicazione da Vit D3 perchè
ogni eventuale eccesso viene distrutto dalla
luce solare.
COME FUNZIONA A LIVELLO
CELLULARE
• L a Vit D esplica un ampio spettro di
azioni con uno specifico recettore:
vitamin D receptor, VDR,
Questo recettore VDR, interagendo con la
Vit D è in grado di sviluppare immediati
effetti cellulari. (Vit D+VDR)
Con l’aumentare dell’età:
Si riducono:
• I recettori cellulari VDR
• la capacità di sintesi cutanea della Vit D
dopo esposizione ai raggi ultravioletti B.
• Il gene che codifica il recettore VDR
(cromosoma 12) può determinare diverse
risposte biologiche alla Vit D (densità
ossea e forza muscolare)
La Vitamina prodotta dal rene
ha un duplice effetto endocrino :
Calciotropo : regola il metabolismo del
Calcio e del fosforo
Non Calciotropico: regola la Pressione
arteriosa (il sistema renina-angiotensina)
e la secrezione dell’insulina ( glicemia)
Oltre che nei reni
La vitamina D viene prodotta anche dal
sistema immunitario
Si trovano recettori della Vit D in molti
tessuti: adiposo, cervello, mammella,
colon, cartilagine, fegato, polmone, nel
muscolo cardiaco, nei muscoli, nella
paratiroide, nella tiroide, prostata ecc…
VIT D E E INFEZIONI VIRALI E
BATTERICHE
Livelli di vitamina D
superiori a 30 ng/ml nel sangue
si associano a minore incidenza delle
affezioni delle prime vie
respiratorie,migliore risposta ai
vaccini antivirali e alla cura di HP
Supplementazione
terapeutica
Inoltre sono evidenti in diversi studi il ruolo
terapeutico della supplementazione orale di vit D
La tubercolosi prima dell’avvento degli antibiotici
veniva trattata con dosi massicce di Vit D che
influenzava la risposta immunitaria al
micobatterio: uno studio sta valutando la
risposta in concomitanza con gli antibiotici.
(Martineau Ar,Lancet 2011)
Altro dato interessante
la Vit D aumenta la funzione
respiratoria nel paziente asmatico
e affetto da BCPO
Uno studio recente correla l’efficacia
terapeutica della concentrazione
adeguata di Vit D (sup 40 ng/ml) ad
una migliore funzione respiratoria e
terapeutica
VIT D E RISCHIO
CARDIOVASCOLARE
• Il rischio di ipertensione arteriosa, l’
aumento della frequenza cardiaca e di
infarto miocardio aumenta al diminuire
del livello di VIT D: per altro la
• La somministrazione di VIT D pur
mostrando una tendenza alla riduzione
non è così significativa
VIT D E DIABETE
• Per quanto riguarda Il diabete di tipo 1 molti
studi concordano nella riduzione di quasi il 30%
del rischio di sviluppare questa malattia se si
assumono supplementi di Vit D nei bambini.
bambini
• Nel diabete di tipo 2 elevati livelli di vitamina D
ne riducono la possibilità di insorgenza ed è
attivo uno studio in tale senso per valutare gli
effetti in pz già affetti da diabete
supplementandoli con 1000 Unità di Vitamina D
al giorno.
VITAMINA D MUSCOLI E
ARTICOLAZIONI
• Somministrazione di Vit D più calcio riduce il
rischio di cadute nell’anziano rispetto alla
semplice assunzione di calcio.
calcio Pazienti con post
frattura femore con 30 ng/ml hanno migliore
recupero e performance fisica.
fisica
• Quadri di miopatia degli arti inferiori e disturbi
dell’equilibrio sono descritti in ipovitaminosi D:
(carenza di vit D -aumento del paratormone -aumento del
riassorbimento osseo-, osteoporosi-, miopatia prossimale -disturbi
dell’equilibrio -rischio di cadute e fratture.)
VITAMINA D E TUMORI
• Bassi livelli sierici di Vit D sono correlati
ad un aumento di tumori alla mammella
(inferiori a 50 ng/ml) e al colon retto
(inferiori a 34 ng/ml)
• I pazienti con melanoma hanno minori
recidive con valori di Vit D sup.a 60 ng/ml.
• Sono in corso altri studi per approfondire
la capacità di regolare la crescita cellulare.
Effetti a livello cerebrale
• Incremento dei casi di schizofrenia nei
paesi a bassa esposizione solare (Olanda)
rispetto a quelli a più elevata esposizione
(Australia)
• Trattamento dei disturbi dell’umore
stagionali con utilizzo dei raggi ultravioletti
• Esiste una correlazione tra deficit di
vitamina D e insorgenza di demenza.
VALORI di riferimento nel
sangue
• Grave insufficienza: inferiore a 30 ng/litro
(da 0-25 mmol/l)
• Insufficienza: tra 30 e 40 ng/ml (2575mmoli/l)
• apporto adeguato Tra 40 e 120 ng/ml (75250 mmoli/l)
• Tossicità superiore 250 mmoli/l
Conclusioni
• La letteratura scientifica produce
aggiornamenti quotidiani sull’importanza di
adeguati livelli di vitamina D sia per gli
effetti clinici in diverse patologie sia
riguardo i sofisticati meccanismi cellulari
coinvolti. L’obiettivo della ricerca è
conoscere per chi ha già una patologia
quali dosi somministrare di Vit D
Conclusioni
Allo stato attuale è importante prestare
maggiore attenzione alla prevenzione:
• individuando le carenze
• Intervenendo con la supplementazione
(nei pazienti con dosaggi inferiore a
40ng/ml)
• Tenendo anche conto del favorevole
rapporto costi/benefici