CURRICULUM di Renato D'Ovidio
INDIRIZZO: Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica, Università degli Studi della Tuscia,
via San Camillo de Lellis, s.n.c., 01100 Viterbo. Tel. 0761/357323; Fax
0761/357242, E-mail: [email protected].
DATA E LUOGO DI NASCITA: 9 Ottobre 1960 a Cantalupo in Sabina (RI).
TITOLI DI STUDIO:
23 Ottobre 1989: Consegue il titolo Dottore di Ricerca in Biologia Evoluzionistica
discutendo una tesi dal titolo: Meccanismi di difesa delle piante superiori.
Espressione di citocromi P450 in Phaseolus vulgaris L. e regolazione della
poligalatturonasi dei funghi fitopatogeni. Tutore: Prof. F. Cervone.
29 Ottobre 1984: consegue la laurea in Scienze Biologiche "Summa cum laude"
discutendo una tesi dal titolo: L'evoluzione del cariotipo nel genere Ranunculus L."
Relatore Prof. P. Marchi.
ATTUALE POSIZIONE LAVORATIVA: professore associato di Fisiologia Vegetale presso la
Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia.
ATTIVITÀ DIDATTICA:
-1/10/2000 a tutt’oggi: in qualità di professore associato di Fisiologia Vegetale è
docente dei corsi di insegnamento di Fisiologia vegetale e Biotecnologie Vegetali presso
la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi della Tuscia.
- 2001/2002 a tutt’oggi: è professore incaricato di Fisiologia Vegetale per il corso di
Laurea in Scienze Erboristiche presso la Facoltà di Farmacia dell'Università degli Studi
‘La Sapienza’ di Roma.
-28/1/2000: è risultato idoneo al ruolo di professore associato in Fisiologia Vegetale
(settore scientifico-disciplinare E01E) partecipando ad un concorso Nazionale bandito
dall’Università degli Studi di Urbino.
- 1997/98->2000/2001: è professore incaricato di Metodologie Avanzate di Selezione
Genetica per il corso di Diploma Unversitario presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
dell'Università degli Studi ‘La Sapienza’ di Roma.
- 1994/95->1999/2000: è professore incaricato di Biologia Molecolare II per il corso di
laurea in Scienze Biologiche presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell'Università degli
Studi della Tuscia.
- 1990-2000: In qualita' di ricercatore nel settore disciplinare G04X ha tenuto esercitazioni
in supporto al corso di Genetica Agraria e Miglioramento Genetico degli Alberi Forestali,
ha fatto parte delle Commissioni di Esame per i corsi di Genetica Agraria (Prof. E.
Porceddu), Risorse Genetiche Vegetali (Prof. D. Lafiandra), Miglioramento Genetico degli
Alberi Forestali (Prof. O.A. Tanzarella) della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi
della Tuscia e per il corso di Fisiologia Vegetale (Prof. F. Cervone) della Facoltà di Facoltà
di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi della Tuscia.
Incarichi di Facoltà:
-2003-tutt’oggi: Coordinatore del curriculum Agrario del Corso di laurea Interfacoltà
(Agraria-Scienze MM.FF.NN.) in Biotecnologie Agrarie ed Industriali
Collegio dei docenti di Dottorati di Ricerca
2002-tutt’oggi: Componente del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in
Biotecnologie vegetali, Università della Tuscia.
2000-2002: Componente del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Genetica e
Biologia cellulare, Università della Tuscia.
1994-2000: Componente del Collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Genetica
Agraria, Università della Tuscia.
Lezioni nell’ambito di Scuole o Dottorati di Ricerca
Ha impartito lezioni su aspetti relativi all’interazione pianta-patogeno e sulle proteine
dell’endosperma di frumento nell’ambito dei Dottorati di Ricerca in Genetica Agraria
(Università della Tuscia), Difesa delle Piante (Università della Tuscia), Biotecnologie
vegetali (Università della Tuscia) e per le Scuole di Fisiologia vegetale e di Fisiopatologia
vegetale.
Formazione didattico-scientifica
-E’ stato Supervisore, Relatore e Tutore di numerose Tesi di Laurea e di Dottorato ed ha
contribuito alla formazione scientifica di diversi borsisti italiani e stranieri.
Attualmente supervisiona il lavoro di 2 dottorandi di ricerca, 2 borsisti e 2 tesisti.
ATTIVITÀ DI RICERCA:
1 Ottobre 2000 a tutt’oggi: svolge attività di ricerca in qualità di professore associato,
presso il Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica della Facoltà di Agraria
dell'Università degli Studi della Tuscia, Viterbo.
7 Dicembre 1990-30 Settembre 2000: svolge attività di ricerca in qualità di ricercatore
confermato, presso il Dipartimento di Agrobiologia e Agrochimica della Facoltà di
Agraria dell'Università degli Studi della Tuscia, Viterbo.
Giugno-Settembre 1997: si reca presso il U.S. Department of Agriculture ad Albany, CA,
nel laboratorio di biologia molecolare diretto dal Dr. Olin Anderson per svolgere
ricerche nell’ambito della trasformazione genetica del frumento con geni per le
glutenine a basso peso molecolare.
Marzo-Giugno 1994: si reca presso il U.S. Department of Agriculture ad Albany, CA, nel
laboratorio di biologia molecolare diretto dal Dr. Olin Anderson per continuare le
ricerche sulla caratterizzazione ed espressione in procarioti dei geni per le proteine di
riseva del frumento.
Luglio-Ottobre 1992: si reca presso il U.S. Department of Agriculture ad Albany, CA, nel
laboratorio di biologia molecolare diretto dal Dr. Olin Anderson per svolgere ricerche
sulla caratterizzazione ed espressione in procarioti dei geni per le proteine di riseva
del frumento.
Novembre 1988-Giugno 1990: Borsita ICARDA (The International Center for Agricultural
Research in the Dry Areas) presso la sezione di Genetica nel Dipartimento di
Agrobiologia e Agrochimica dell'Universita' della Tuscia - Viterbo dove lovora
principalmente sullo sviluppo di una mappa genetica in frumento e sulla
caratterizzazione di geni per le proteine di riserva del frumento.
Giugno 1988-Ottobre 1988: Laboratorio di Fisiologia Vegetale presso il Dipartimento di
Biologia Vegetale dove sotto la guida del prof. F. Cervone completa la tesi di
Dottorato.
Novembre 1987-Giugno 1988: si reca presso il Complex Carbohydrate Research Center
nell' Universita' della Georgia ad Athens (U.S.A.)diretto dai prof. P. Albersheim e A.
Darvill dove svolge studi su un inibitore proteico delle poligalatturonasi nel quadro
generale delle interazioni pianta-microorganismo fitopatogeno.
Novembre 1986-Novembre 1987: si reca presso il Plant Molecular Biology Laboratory del
Salk Institute, San Diego, California, diretto dal prof. C.J. Lamb, dove lavora
principalmente sull'identificazione, caratterizzazione e regolazione di geni che
codificano per le monoossigenasi P450 in Phaseolus vulgaris L.
Settembre 1985-Novembre 1986: Frequenta nello stesso Dipartimento, il laboratorio di
Fisiologia Vegetale diretto dal prof. F. Cervone, collaborando alla costruzione e
screening di una "library" di cDNA dal fungo fitopatogeno Fusarium moniliforme
Sheld..
Novembre 1984-Novembre 1985: in qualità di tirocinante partecipa, frequentando lo stesso
laboratorio, ad un programma per la caratterizzazione nucleotipica delle specie del
genere Ranunculus L.. Lavora inoltre sulla definizione cariologica di popolazioni
italiane di Brachypodium rupestre (Host.) R. et S..
Aprile 1983-Ottobre 1984: per la preparazione della tesi frequenta, nel Dipartimento di
Biologia Vegetale dell'Università di Roma "La Sapienza", il laboratorio di Citogenetica
e Morfologia vegetale diretto dal prof. P. Marchi, acquisendo competenze specifiche
nell'analisi cariotipica mediante procedure semi-automatiche di rilevamento ed
elaborazione computerizzata di dati.
LINEE DI RICERCA
Nel corso dell'attività di ricerca si è occupato principalmente delle seguenti linee di ricerca:
A) Analisi dei meccanismi molecolari di difesa e/o resistenza durante l'interazione piantapatogeno; B) Analisi strutturale e funzionale dei geni per le proteine di riserva del frumento
e relazione dei loro prodotti proteici con le caratteristiche qualitative. C) Costruzione di una
mappa genetica in frumento mediante marcatori molecolari; D) Caratterizzazione dei geni
ribosomali e marcatori RAPD (Random ampified Polymorphic DNA) in pioppo. E) Analisi
cariologica di specie del genere Ranunculus L..
Attualmente le linee di ricerca C, D e E non fanno più parte della propria attività di ricerca.
Sintesi delle attività di ricerca
A) Nell'ambito di questa linea di ricerca si è occupato principalmente della
caratterizzazione della famiglia genica che codifica per una proteina nota come inibitore
proteico della poligalatturonasi (PGIP), coinvolta nei meccanismi di difesa della pianta
contro patogeni fungini che producono poligalatturonasi (PG) nelle prime fasi di
infezione. Tale linea di ricerca, che rappresenta una continuazione dell’attività di ricerca
svolta durante il proprio Dottorato di Ricerca, è stata affrontata in collaborazione con il
gruppo dei Proff. Cervone F.e De Lorenzo G. (Università La Sapienza di Roma) e quello
dei Proff. Alghisi P. e Favaron F. (Università di Padova). Questa ricerca ha coinvolto sia
l’analisi molecolare della PGIP che delle PG di funghi patogeni. Dopo aver contribuito
all’isolamento all’isolamento e caratterizzazione della pgip di fagiolo e soia e di alcuni
enzimi pectici, inclusa la PG di funghi patogeni, recentemente ha completato la
caratterizzazione strutturale e funzionale dei geni che compongono la famiglia genica
pgip in fagiolo.
Nell'ambito di questa linea di ricerca si è occupato della preparazione di una libreria di
cDNA da RNA estratto da piante di girasole sottoposte allo stress da ferita, e
dell’isolamento e caraterizzazione di geni che vengono indotti nel girasole in seguito ad
infezione con Sclerotinia sclerotiorum e a stress da ferita ed ha collaborato con il
gruppo dei Proff. Federico R. e Angelini R. (Università ‘Roma tre’) per l’isolamento e
analisi di regolazione del gene codificante la diammino ossidasi in cece (Cicer
arietinum) e lenticchia (Lens culinaris). Infine, in collaborazione con il gruppo del prof.
Badiani M. (Università di Reggio Calabria) ha effettuato studi di regolazione di geni di
difesa in seguito a trattamento con ozono ed ha analizzato i livelli di espressione della
superossido dismutasi in condizioni di crescita non ottimali
Attualmente: sta completando la caratterizzazione delle famiglie geniche pgip e dei loro
prodotti proteici in soia, riso e frumento, utilizzando cloni BAC per l’isolamento dei geni,
l’analisi RT-PCR quantitativa per l’analisi della regolazione genica ed il virus X della
patata (PVX) per l’espressione eterologa di ciascun gene. Alcuni degli obiettivi finali di
questa ricerca consistono nella costruzione di una tabella di specificità di
riconoscimento PG-PGIP utile per selezionare l’inibitore più efficace nei confronti di
specifiche PG e nella definizione della relazione struttura-funzione necessaria per
progettare degli inibitori efficaci contro un ampio spettro di PG. Su questa base verrà
effettuata la scelta dell’inibitore più idoneo per produrre piante transgeniche di interesse
agrario con una incrementata resistenza ai funghi patogeni che producono PG durante
le fasi di infezione. In linea con questo obiettivo sono già state prodotte numerose linee
transgeniche di frumento con la PGIP più efficace fino ad ora identificata ed i necessari
esperimenti di infezione con alcuni patogeni del frumento sono in corso su alcune linee
transgeniche sovraesprimenti questa PGIP. Infine, la disponibilità di dati da specie
monocotiledoni e dicotiledoni consentirà di proporre delle ipoesi sull’origine ed
evoluzione di questa famiglia di geni.
Nell’ambito di questa linea di ricerca si occupa anche, in collaborazione con il gruppo
della Prof. Ceoloni C. (Università della Tuscia), dell’isolamento mediante clonazione
posizionale dei geni di resistenza Pm13 e Lr19 introgressi in frumento da specie affini
selvatiche.
B) Nell'ambito di questa linea di ricerca ha sviluppato oligonucleotidi specifici per i geni
che codificano per le gliadine e le subunità gluteniniche utilizzati per l'isolamento di geni
omologhi in frumenti coltivati e selvatici. Inoltre, data l'importanza che le subunità
gluteniniche ad alto (HMW-GS) e basso (LMW-GS) peso molecolare rivestono nel
determinare la qualità del glutine, ha maggiormente approfondito le ricerche sui geni
che codificano per queste proteine sviluppando oligonucleotidi specifici per i sei geni
che codificano per le HMW-GS in frumento tenero, svolgendo studi di espressione
eterologa in Escherichia coli sia per le HMW-GS che LMW-GS e sviluppando
oligonucleotidi in grado di distinguere cultivar con caratteristiche qualitative buone o
scadenti sia in frumento duro che in frumento tenero. Ha inoltre isolato un gene LMWGS correlato direttamente con le migliori caratteristiche qualitative delle semole di
frumento duro che è stato anche oggetto di un brevetto. Nell’ambito di questa linea di
ricerca ha anche sviluppato un saggio basato sulla Reazione a catena della DNA
Polimerasi (PCR) per il controllo dell’adulterazione della semola di frumento duro con la
farina di frumento tenero.
Attualmente: utilizza alcuni geni codificanti per le subunità gluteniniche a basso peso
molecolare (LMW-GS) per condurre esperimenti di trasformazione genetica del
frumento allo scopo di modificare le proprietà visco-elastiche del glutine. Tale linea di
ricerca è in parte condotta in collaborazione con i gruppi di ricerca diretti dal Dr. Olin D.
Anderson e dalla Dr.ssa Ann E. Blechl, del Dipartimento di Agricoltura (USDA) ad
Albany in California (USA) e con quello diretto dal Prof. P.E. Shewry dell’Università di
Bristol (U.K.). Gli esperimenti di trasformazione hanno coinvolto sia versioni di geni
naturali che modificati in specifiche regioni mediante mutagenesi sito-specifica ed i primi
risultati ottenuti dimostrano che le piante transgeniche di frumento prodotte esprimono
un quantitativo notevolmente superiore di LMW e che esse vengono incorporati nel
polimero gluteninico.
Sempre nell’ambito di questa linea di ricerca il Prof. D’Ovidio è impegnato, mediante un
approccio di genomica e proteomica, nella caratterizzazione di tutti i membri della
famiglia genica LMW-GS presenti in una singola varietà di frumento e nella definizione
del complemento proteico da essi codificato con l’obiettivo di identificare il contributo
che ciascuna subunità gluteninica apporta alle proprietà viscoelastiche finali del glutine.
C) Nell'ambito di questa linea di ricerca si è occupato della preparazione di genoteche da
Triticum urartu ed Aegilops squarrosa e di librerie di cDNA da T. durum, della
caratterizzazione dei cloni ricombinanti ottenuti, della loro localizzazione cromosomica
e della loro utilizzazione nel determinare le relazioni filogenetiche esistenti tra alcune
specie di frumenti selvatici e coltivati. I cloni RFLP ottenuti sono stati successivamente
utilizzati per costruire una mappa di associazione in una popolazione di frumento
duro. Uno degli aspetti peculiari di questa ricerca è stato quello di aver sviluppato ed
utilizzato un valido metodo di marcatura non radioattiva delle sonde che ha consentito
di evitare uno dei maggiori ostacoli alla diffusione e applicazione degli RFLP
("Restriction Fragment Length Polymorphism") come marcatori genetici rappresentato
dalla difficoltà e dal pericolo di utilizzare metodi radioattivi di marcatura.
D) Nell'ambito di questa linea di ricerca si è occupato della caratterizzazione molecolare
dei geni per l'RNA ribosomiale 18S, 25S e 5,8S di numerose specie di pioppo, della
sua utilizzazione per l'identificazione di ibridi e per l'analisi della variabilità. Il prof
D’Ovidio si è altresì interessato allo sviluppo di marcatori RAPD per l'analisi della
variabilità genetica in particolare nel pioppo bianco (Populus alba).
E) Nell'ambito di questa linea di ricerca ha identificato la struttura cariotipica di 36 specie
del genere Ranunculus nel quadro generale degli studi sull'evoluzione del cariotipo.
I risultati dell'attività di ricerca sopra esposta sono riportati in 123 lavori di cui 80 pubblicati
su riviste scientifiche internazionali con ‘referee’, un brevetto e 70 comunicazioni a
congressi nazionali ed internazionali.
Nel corso della propria attività di ricerca ha trascorso soggiorni di studio in diversi
laboratori stranieri elencati nella parte precedente del curriculum ed ha svolto attività di
‘referee’ per lavori su riviste scientifiche internazionali.
Per lo svolgimento di queste ricerche è stato/è componente o responsabile di progetti di
ricerca (vedi sotto).
Oltre all'attività di ricerca sopra esposta, il sottoscritto ha partecipato a numerosi Convegni
Nazionali ed Internazionali dove ha presentato il proprio lavoro sotto forma di poster o
comunicazioni orale.
LINGUE CONOSCIUTE: Inglese e Francese
BREVETTI
Inventori: D’OVIDIO R., MARCHITELLI C., ERCOLI CARDELLI L., PORCEDDU E.. Titolo
del brevetto: Isolamento e caratterizzazione di un gene codificante per una glutenina a
basso peso molecolare. (MI96A002663).
PREMI
1998 American Association of Cereal Chemistry, Biotechnology Division Young
Investigator Award, Minneapolis, USA (14/9/1998)
MEMBRO DI "EDITORIAL REVIEW BOARD" DI RIVISTE SCIENTIFICHE INTERNAZIONALI
Aprile 1994-Aprile 1996: Tree Physiology.
APPARTENENZA A SOCIETÀ SCIENTIFICHE:
Società Italiana di Genetica Agraria (Ottobre 1989 - tutt’oggi)
Società Italiana di Patologia Vegetale (Ottobre 1993 - tutt’oggi)
"International Society for Plant Molecular Biology" (Giugno 1994 - tutt’oggi)
Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia dei Cereali (Maggio 1996 - tutt’oggi)
RESPONSABILE SCIENTIFICO DI PROGETTI DI RICERCA
MIUR FISR: 2005-2008
MIPAF (Proteostress): 2005-2008
MIUR-PRIN: 2005-2007
MIUR-FIRB: 2002-2005
EU: QLRT 2000 30811-Gemini: 2000-2003
EU: QLK3 CT 1999 00089-Europectin: 1999-2002.
MIUR PRIN 2002-2004
MIUR PRIN 1999-2001
Fondazione Armenise-Harward: 1999
CNR-Bilaterale Italia-USA: 1997