16 Teoria degli errori (24 problemi, difficoltà 69, soglia 50) Formulario x i, risultato della i-esima misura _ x, valor medio x0 , valor medio “vero” n, numero delle misure Valor medio n x = x i i =1 n Scarto i = x i x Errore i = x i x0 Errore quadratico medio n μ= i2 i =1 n Scarto quadratico medio n μ' = i =1 n 525 2 i Deviazione standard n = i =1 2 i (1) n 1 rappresenta la probabilità del 68,3 % che una misura sia compresa tra x e x + . Distribuzione normale di Gauss Indicando con p (x) la probabilità che una misura dia come risultato il valore x compreso tra x e x + , la distribuzione di Gauss prevede che 1 e p (x ) = 2 con p(x ) = ( x x )2 2 2 1 2 (2) . Errore assoluto a = x x 0 Errore relativo r Errore percentuale % = x x0 x0 = 100 r Propagazione degli errori Data una grandezza G non direttamente misurabile correlata ad altre grandezze misurabili direttamente x, y, z da una relazione del tipo G = G (x, y, z), l’errore massimo più probabile G da cui è affetta la grandezza G risulta espresso da 2 G 2 2 G G G x 2 + y 2 + z 2 , (3) x y z 526 dove x, y e z sono gli errori da cui sono affette le misure di x, y e z. Nel caso in cui la relazione tra G, x, y e z sia del tipo a b c G= H x y z , con H costante e a, b e c numeri reali, l’errore percentuale G è dato da G % della grandezza 2 2 2 2 G % = 2x % a 2 + y% b + z% c . (4) Distribuzione binomiale Detta px la probabilità che un evento appaia x volte su z prove, pf la probabilità dell’evento favorevole e ps quella dell’evento sfavorevole, risulta px = z! x zx p p . (5) x !(z x )! f s Tale distribuzione vale solo per x e z interi, per pf e ps costanti e se gli eventi sono equiprobabili e indipendenti. Distribuzione di Poisson Nel caso in cui pf 1 e z sia molto grande: px = essendo m il valor medio. Per tale distribuzione risulta mx m e , (6) x! = m . (7) Problemi svolti 16.1. Per eliminare l’errore sistematico dovuto a lievi differenze di lunghezza dei bracci di una bilancia a piatti, si eseguono due pesate diverse: 1. Si pone la massa incognita mx nel piatto di sinistra equilibrata da una massa campione mc = 12,00 g nel piatto di destra. 2. Si pone la massa incognita nel piatto di destra equilibrandola nel piatto di sinistra con una massa mc+m’, con m’ = 0,3 g. Ricavare l’espressione di mx e calcolarne il valore. (3) 527 _____ Indicando con l ed l’ le lunghezze dei bracci di sinistra e di destra, all’equilibrio dovrà essere m x l = m c l’, mx l’ = (m’ +m c) l’. Moltiplicando membro a membro, si ottiene mx = m c (m c + m ' ) = 12 12, 3 = 12,15 g. 16.2. Se la temperatura di un gas viene misurata con un errore percentuale dello 0,2%, il peso molecolare con un errore dello 0,1% e la costante dei gas R è nota con un errore percentuale dello 0,04%, con quale errore percentuale si determina la velocità quadratica media delle molecole del gas? (2) ______ La velocità quadratica media è data da vq m = 3R T , M pertanto, impiegando la formula (4) della propagazione degli errori vq m % = dove a = b = 1/2, c = vq m % = 1 2 2 a 2R% + b2T 2% + c2M 2% , – 1/2, otteniamo 2 R% + T 2% + M 2% = 1 0,0016 + 0,04 + 0,01 = 0,11 % . 2 16.3. La superficie di una piastra di ferro viene misurata con un errore percentuale S = 3%, lo spessore della piastra con un errore s = 1% e la differenza di temperatura tra le due facce con un errore T = 0,5%. Se il flusso termico tra le due facce è noto con precisione elevatissima, calcolare l’errore percentuale più probabile nella misura indiretta della conducibilità termica della piastra. (3) ______ Il processo di conduzione tra le due facce di una piastra è descritto dalla legge di Fourier per la quale la conducibilità termica è data da k = dQ s 1 , dt T S 528 dove dQ/dt è il flusso termico. L’errore percentuale su k è dato dalla relazione k = a 2 S2 + b2 2s + c2 T2 , dove a, b e c sono gli esponenti attraverso i quali k dipende dalla superficie S, dallo spessore s e dalla differenza di temperatura T, che nel caso in esame sono tutti unitari. Ne consegue che k = S2 + 2s + T2 = 3 2 + 12 + (0, 5) 2 = 3, 2%. cal a temperatura t1 = 20 °C °C cal . viene immerso in un liquido di massa m = 300 g e calore specifico c = 0,7 g° C Se il termometro, una volta raggiunto l’equilibrio termico, legge una temperatura t = 48 °C, calcolare: a) la temperatura tr del liquido prima 16.4. Un termometro di capacità termica C = 6 dell’immersione del termometro, b) l’errore percentuale commesso nella lettura. (3) ______ Dal Problema 10.22 risulta tr = t + C( t t1 ) 6 28 = 48 + = 48,8 ° C. 210 mc L’errore percentuale da cui è affetto il valore di t %t = r t tr tr r risulta dato da 100 = 1,64 %. 16.5. La pressione di un gas perfetto viene misurata con un errore percentuale p = 2% e la sua temperatura con un errore percentuale T = 0,4%. Calcolare con quale errore percentuale massimo si può misurare il volume del gas perché l’errore percentuale sul numero di moli del gas non superi il 2,8 %. (2) ______ Impiegando la formula (4) della propagazione degli errori, essendo tutti unitari gli esponenti con cui V dipende da p, n e T nell’equazione di Clapeyron, abbiamo subito: V = 2p + n2 + 2T = 4 + 7, 84 + 0,16 = 3, 46 %. 529 16.6. Mediante un calorimetro si vuole determinare la quantità di calore ceduta all’acqua da un corpo immerso in esso. Si determina l’aumento di temperatura dell’acqua con un errore percentuale t = 2% e la massa dell’acqua con un errore percentuale m = 4%. Supponendo noto con grande precisione il calore specifico dell’acqua nell’intervallo termico considerato, qual è l’errore percentuale da cui è affetta la misura della quantità di calore assorbita dall’acqua? (3) ______ Dalla relazione fondamentale della termologia Q = m c t, applicando la formula (3) della propagazione degli errori, risulta Q = 2m + t2 = 16 + 4 = 4, 5%. Ricordiamo che, se una grandezza G è legata ad altre x, y, z,... da una relazione del tipo G = C x a y bz c ..., con a, b, c,... numeri reali, l’errore percentuale da cui è affetta la misura indiretta di G è G= a x2 + b y2 + c 2z + . . .. 2 2 2 16.7. Una grandezza G è correlata alle due grandezze x e y dalla relazione G = A sin x ln y, dove A è una costante. Se le misure di x e di y forniscono x = 3,1 ± 0,02, y = 1,7 ± 0,1, quale sarà l’errore percentuale da cui è affetta la misura indiretta di G? (4) ______ È necessario applicare la formula (3) della propagazione degli errori, secondo la quale l’errore massimo più probabile nella misura di G è G = G 2 G 2 ( x ) 2 + ( y) 2 . x y 530 Ma G = A cos x ln y, x G A sin x = , y y perciò G = A = A cos2 x ln2 y ( x ) 2 + sin2x y 2 ( y) 2 = 0,998 0,28 4 10 4 + 1,73 10 3 0,346 10 2 = = A 1,12 10 4 + 0, 6 10 5 = 1,09 10 2 A. Risultando G = A sin 3,1 ln 1,7 = 2,2 . 10–2 A, sarà quindi %G = G 1,09 100 = 100 = 49,5%. G 2,20 Si noti che in questo esercizio non si è potuta applicare la relazione (4) essendo la dipendenza funzionale di tipo logaritmico e trigonometrico. 16.8. Una grandezza G dipende dalle grandezze x, y, z secondo la relazione G = 4 x y2 z. Se gli errori percentuali relativi alla misura diretta di x, y e z sono %x = 3 %, %y = 2 %, %z = 1,5 %, quale sarà l’errore percentuale relativo alla grandezza G? ______ (2) Applicando la (4): %G = 3 2 + 2 2 2 2 + (0, 5) 2 (1, 5) 2 = 5,1 % . 16.9. Nella misura del volume di un cilindro di raggio r e altezza h, il raggio viene misurato con un errore percentuale r = 1 % e l’altezza con un errore percentuale h = 0,7 %. Calcolare l’errore percentuale con cui viene misurato il volume. (1) ______ 531 Essendo V = r2h, avremo %V = 2 2 2 2 2 1 + 1 (0, 7) = 4, 49 = 2,12 %. 16.10. Un corpo si muove di moto rettilineo uniforme lungo l’asse x; per controllare la costanza della velocità, si misurano 12 successive distanze percorse dal corpo in intervalli di tempo t = (40 ± 0,2) s e si trovano i seguenti valori, in centimetri: 359, 364, 368, 349, 356, 366, 358, 360, 356, 350, 362, 356. Calcolare la velocità media del corpo e il relativo errore percentuale. (3) ______ La legge di moto è x = v t, ovvero 1 v=xt–, pertanto possiamo applicare la legge di propagazione degli errori nella forma %v = 2 %x + 2%t , essendo unitari i due esponenti nella legge di dipendenza di v da x e da t. Risulta 0,2 100 %t = = 0,5%, 40 mentre, per ricavare il valore di %x, dobbiamo applicare la formula (1) della deviazione standard; si ottiene, dopo qualche calcolo, x = 1,68 cm, che dobbiamo approssimare per eccesso a 2, in quanto le misure degli xi fornivano un numero intero di centimetri; essendo poi la media aritmetica delle distanze percorse, dopo arrotondamento per lo stesso motivo di cui sopra, 359 cm, possiamo scrivere x = (359 ± 2) cm; sarà allora %x = 2 100 = 0,56 %. 359 532 Ne consegue che %v = e 0, 31 + 0, 25 = _ v= 0, 56 = 0, 76 %, 359 cm = 8,98 . 40 s N.B. Sottolineiamo la inutilità di calcolare i valori medi con decimali dal momento che le misure dirette di x sono state eseguite con valori interi; si sarebbe giunti allo stesso risultato applicando la formula della propagazione degli errori alle derivate parziali, ma i calcoli sarebbero stati più lunghi. 16.11. Vengono eseguite su una certa quantità di gas ideale le seguenti misure: p = (0,9 ± 0,02) atm, V = (2,1 ± 0,005) l, T = (312,4 ± 0,01) K. Ritenendo nota con elevatissima precisione la costante universale dei gas perfetti, calcolare l’errore percentuale con cui viene indirettamente misurato il numero di moli del gas. (2) ______ Cominciamo calcolando gli errori percentuali relativi alle tre grandezze direttamente misurate: 2 % p = = 2,22 %, 0,9 0,5 %V = = 0,24 %, 2,1 %T = 1 = 0,003 %. 312,4 Per l’equazione di stato di Clapeyron, la dipendenza del numero di moli n da p, V e T presenta esponenti unitari, perciò %n = 2 2 2 % p + %V + %T = 4, 93 + 0, 06 + 0, 000009 = 4, 99 = 2, 23 %. 16.12. Un orologio da polso, confrontato con il segnale orario dell’Istituto Elettrotecnico Nazionale G. Ferraris di Torino, alle ore 7 di mattino risulta anticipare di 20 s, mentre alle ore 23 dello stesso giorno anticipa di 25 s. a) Qual è l’errore percentuale commesso dall’orologio nelle 16 ore? b) Che ora indicherà lo stesso orologio alle 7 del mattino successivo? (4) 533 ______ a) La risposta è molto semplice e immediata: % = (25 20) s 100 3 = 8, 6 10 %. s 16h 3600 h b) Dalle 23 di sera alle 7 del mattino successivo vi sono 8 ore, pari a 28800 s, quindi ipotizzando un anticipo uniforme nel tempo, l’orologio in tali 8 h anticiperà di altri 28800 8, 6 10 3 100 s = 2, 48 s. Il risultato trovato è in realtà inesatto per l’approssimazione eseguita nel calcolo di % ; bastava tener conto che se l’orologio in 16 h anticipa di 5 s, in 8 h anticiperà di 2,5 s, sempre ipotizzando un anticipo uniforme. L’ora segnata sarà quindi 7 h 00 min 22,5 s. N.B. Si mette in guardia lo studente dal calcolare l’errore come 20 100 7 3600 ( la mattina) 25 100 23 3600 ( la sera). e Infatti, si deve tener presente che i valori 7 e 23 non rappresentano valori assoluti del tempo ma solo valori di riferimento convenzionali: quello che conta ai fini del calcolo dell’errore è l’intervallo di tempo. 16.13. In una serie di misure della massa di un diamante si riporta il numero N di volte in cui ricorre un certo valore m della massa in funzione di m, ottenendo una gaussiana come quella in figura. Calcolare la deviazione standard e la precisione della distribuzione. ______ 534 (3) Non avendo a disposizione i valori delle singole misure, possiamo calcolare le quantità richieste soltanto graficamente. Ricordando che la deviazione standard viene misurata come la semilarghezza della gaussiana in corrispondenza ai punti di flesso, nel nostro caso risulta = 0,03 g. Si raccomanda l’opportunità di misurare tutta la distanza tra i due punti di flesso e poi dimezzarla per ricavare anziché misurare una delle distanze tra un flesso F e l’ascissa del massimo, perché nel caso in cui la gaussiana non risulti perfettamente simmetrica, si commetterebbe un errore. L’ascissa del massimo fornisce il valor medio della serie di misura e vale m = 3,07 g. La precisione percentuale è quindi p% = 100 = m 0,03 100 = 0,98 %. 3,07 16.14. Viene misurato in più punti lo spessore di una sottile lastra di alluminio per controllarne l’uniformità. Le 50 misure eseguite, espresse in micrometri, sono: 10, 8, 7, 9, 7, 9, 10, 12, 7, 10, 9, 12, 6, 8, 12, 10, 12, 9, 7, 12, 11, 9, 8, 9, 10, 7, 10, 9, 11, 8, 10, 7, 10, 11, 14, 9, 11, 10, 11, 6, 9, 10, 8, 9, 12, 14, 10, 8, 10, 8. Determinare: a) lo spessore medio s della lastra, controllando quante tra le misure sono maggiori e quante minori di s ; b) la deviazione standard della singola misura; c) la deviazione standard del valor medio; d) il numero di misure necessario perché lo spessore medio sia corretto entro il 2 %; e) il _ _ _ numero di misure che cade rispettivamente negli intervalli ( s – , s + ), ( s – _ _ _ 2, s + 2), ( s – 3, s + 3) confrontando i risultati con le previsioni teoriche; f) le eventuali misure da scartare; g) quante dovrebbero essere le misure che danno per risultato 9; h) la probabilità che il valor vero dello spessore sia compreso tra 9,23 e 9,77 μm. (5) ______ a) Lo spessore medio, cioè la media aritmetica delle 50 misure, risulta _ s = 9,5 μm; 25 misure sono maggiori e 25 misure sono minori di s ,secondo le previsioni della teoria. b) 50 = ( si _ s)2 1 n 1 535 = 1,88 μ m. c) La deviazione standard del valor medio è _ = n = 1,88 50 = 0,27 μm. Il risultato della serie di misure verrà espresso come _ _ s = s ± = (9, 5 ± 0, 27) μm. d) Indicando con n’ il numero di misure richiesto, deve essere _ = 0,02 s , n' da cui n' = _ 0,02 s 2 = 100. e) Nel primo intervallo (7,62-11,38 μm) cadono 34 valori, pari al 68% del totale, contro il 68,3% teorico; nel secondo (5,74-13,26 μm) cadono 48 valori, pari al 96% del totale, contro il 95,5% teorico; nel terzo intervallo (3,86-15,14 μm) cade il 100% delle misure contro il 99,7% teorico. Possiamo affermare che l’accordo è del tutto soddisfacente. f) Non esiste alcun elemento che suggerisca di scartare delle misure; ciò avviene solo in presenza di un chiaro errore sistematico che può essere evidenziato da eventuale forte asimmetria della curva di Gauss. g) Dalla legge delle probabilità di Gauss (2): p(9) = 1 2 e (0,5) 2 2 2 = 0,205. Ciò indica che il 20,5 % delle misure eseguite, cioè circa 10 misure, devono dare 9 per risultato; in effetti il valore 9 μm ricorre esattamente 10 volte. h) Tale probabilità, per il significato di , è del 68,3 %. 16.15. Si eseguono 10 misure consecutive, ciascuna della durata di 30 min, per determinare l’età di un reperto archeologico con il metodo del carbonio 14 e si trovano i seguenti conteggi di raggi : 13, 9, 16, 9, 14, 11, 17, 12, 7, 12. a) Calcolare il numero medio di raggi emessi in 1 h. 536 b) Se si esegue un’ulteriore misura di 30 min, quale sarà il conteggio più probabile? c) Quale sarà la deviazione standard della nuova misura? d) Qual è l’errore standard del valor medio delle prime 10 misure? e) Si può affermare che l’emissione segue la distribuzione di Poisson? (4) ______ a) La misura è durata complessivamente 5 h, perciò _ x = 13 + 9 + ....+12 conteggi = 24 . 5 h 1 b) Evidentemente, 12 h– . c) Secondo la distribuzione di Poisson, che caratterizza i fenomeni di emissione radioattiva, dovrebbe essere P = 12 = 3,5. d) L’errore standard, o errore quadratico medio, è = 12 + 3 2 + 4 2 +... +5 2 = 9 10 = 3,16, quindi _ = 10 = 1. e) Dal momento che e P sono molto prossimi, si può senz’altro affermare che per l’emissione vale la distribuzione di Poisson. 16.16. Dimostrare che se una grandezza G è correlata ad altre A, B, C,...da una relazione del tipo G = k A x By C z . . . , con k costante e x, y, z,...numeri reali, tra gli errori percentuali più probabili delle varie grandezze vale la relazione G% = 2 x 2 2A% + y 2 2B% + z 2C% + . . .. (4) _______ L’errore assoluto più probabile nella misura indiretta di G è 537 G = =k =k G A (x A x 1B yC z ) 2 ( 2 2 (B ) + ( ) y =kA B C =G 2 G C 2 2 (C ) + ... = ) y 1 z 2 2 x 2 x y z 1 2 2 (A) + A y B C (B ) + (A B z C ) (C ) = x y z 2 A xA B C A x G B 2 (A) + 2 z x y z 2 B + yA B C B ( ) 2 2 2 x y z 2 C + zA B C C ( 2 ) B C A x + y2 + z2 A B C 2 2 2 2 = 2 = 2 B C A x + y2 + z2 , A B C e quindi G = G 2 2 2 2 B C A x + y2 + z2 . A B C 16.17. Calcolare la probabilità di ottenere un tris al primo lancio dei 5 dadi del poker. (3) ______ Applicando la formula della distribuzione binomiale di probabilità, abbiamo 3 p3 = 5 ! 1 5 3 ! 2 ! 6 6 2 = 125 = 0,032 = 3,2 %. 3888 16.18. Quante colonne si devono giocare al Totocalcio per essere certi di “azzeccare” un 13? (2) ______ La probabilità di indovinare il risultato di una singola partita, dato che i possibili risultati sono 3, è 1/3; essendo i risultati del tutto indipendenti uno dall’altro, la probabilità di fare 13 è 1 13 p13 = , 3 quindi la certezza del 13 si ha giocando 313 = 1594323 colonne. 538 16.19. In una prova scritta d’esame gli studenti devono rispondere a 20 quesiti, ognuno dei quali presenta 5 risposte alternative tra le quali ne deve scegliere solo una. Uno studente che non ha neppure aperto il libro di testo decide di sostenere ugualmente la prova confidando nella buona sorte. Quante probabilità ha di riuscire a raggiungere i 18/30? (1) ______ La probabilità di indovinare una risposta è 1/5; essendo le risposte indipendenti, la probabilità di indovinarne i 3/5, che corrispondono al voto di 18/30, sarà p18 = 5 20 0,2 ) = 1,75 10 14 . ( 3 Questo vuol dire che se non si decide a studiare potrebbe dover ripetere l’esame 57000 miliardi di volte! 16.20. Calcolare la probabilità che lanciando quattro dadi escano 4 punteggi uguali. (3) ______ Applichiamo la formula (5) della distribuzione binomiale di probabilità px = z! pfx psz x , x !( z x ) ! dove z (numero lanci) = 4, x (numero di ripetizioni dell’evento) = 4, pf (probabilità dell’evento favorevole) = 1/6, ps (probabilità dell’evento sfavorevole) = 5/6. Sostituendo nella formula, otteniamo: 4 p4 = 4 ! 1 5 4 ! 0 ! 6 6 0 = 1 . 1296 16.21. Calcolare: a) la probabilità che, giocando a poker con 5 dadi, esca un poker al primo lancio, b) la probabilità che il poker esca al secondo lancio dopo aver ottenuto un tris al primo, c) la probabilità che si ottenga un poker al secondo lancio partendo da una coppia. (4) ______ a) Avendo i numeri delle facce dei singoli dadi una probabilità di uscita indipendente, possiamo applicare la formula della distribuzione binomiale: 539 4 1 5 ! 1 5 p4 = = 0,003. 4 !1 ! 6 6 b) Se si è ottenuto un tris al primo lancio, rilanciando due dadi la probabilità che esca il numero voluto è 1/6, perciò 1 1 2 ! 1 5 p3 = = 0,278. 1 !1 ! 6 6 c) Partendo da una coppia, sui 3 dadi lanciati due devono uscire con lo stesso numero della coppia; allora dovrà essere z = 3 e x = 2, pertanto p2 = 2 1 3 ! 1 5 = 0,069. 2 !1 ! 6 6 16.22. Calcolare la probabilità che, lanciando una moneta in aria, esca testa: a) 4 volte su 8 lanci, b) 10 volte su 20 lanci, c) 25 volte su 50 lanci. (3) ______ Facciamo notare che non ci si deve attendere nei tre casi lo stesso risultato, perché, aumentando il numero di lanci, aumenta il numero delle possibili combinazioni, quindi diminuisce la probabilità dell’evento richiesto; si può comprendere la correttezza della precedente affermazione pensando che lanciando la moneta due volte la probabilità che esca testa almeno una volta è del 50% (TT,TC,CT,CC), mentre lanciandola quattro volte tale probabilità scende a 6/16 = 3/8, come si può vedere dal seguente elenco: (TTTT,TTTC,TTCC,TCCC,CCCC,TTCT,TCTT,CTTT,TCTC,TCCT,CTTC,CTCT,CCTT, CTCC,CCTC,CCCT). Usiamo ora la formula della distribuzione binomiale: px = z! p x p z x , x !( z x ) ! f s dove z è il numero di lanci, x il numero di quelli favorevoli, pf la probabilità dell’evento favorevole, ps quella dell’evento sfavorevole. Nei tre casi proposti abbiamo: 4 8 ! 1 1 p4 = 4 !4 ! 2 2 10 p10 = p25 4 20 ! 1 1 10 !10 ! 2 2 50 ! 1 = 25 ! 25 ! 2 540 25 = 0,273, 10 1 2 = 0,176, 25 = 0,11, 16.23. Un astronauta vuole misurare l’accelerazione di gravità di un pianeta sconosciuto mediante un pendolo composto di massa m = 1 kg ± 1 g e momento d’inerzia baricentrale I CM = (10–2 ± 10–3) kg m2. Se la distanza tra il centro di sospensione e il centro di massa è d = (20 ± 0,05) cm e il periodo di oscillazione risulta T = (0,4 ± 0,02) s, qual è l’accelerazione di gravità sul pianeta e quale l’errore percentuale della misura eseguita? (3) ______ Il periodo di un pendolo composto è dato da ICM , m gd T = 2 da cui g= 4 2 I CM m d T2 4 9,86 102 m = 12,3 2 . 1 0,2 0,16 s = La formula della propagazione degli errori esposta nel formulario afferma che %g = allora 2 2 2 2 a 2 %I + b 2 %m + c 2 %d + d 2 %T , % g= 2 % I Ma + 2 % m + 2 % d 2 + 4 % T. 3 10 100 = 10%, 10 2 % m = 13 100 = 0,1%, 10 % d = 0,05 100 = 0,25%, 20 % T = 0,02 100 = 5%, 0,4 %I e % g= = 100 + 10 2 + 6, 25 10 2 + 25 = 125, 07 =11, 2%. 16.24. Una macchina termica esegue un ciclo reversibile nel quale viene assorbita la quantità di calore Qa = (600 ± 20) J e viene ceduta la quantità di calore Qc = (300 ± 15) J. Calcolare, con i corrispondenti errori percentuali: a) il lavoro compiuto e b) il rendimento del ciclo. (2) ______ 541 a) Il lavoro compiuto è L = Qa – Qc = 300 J. L’errore più probabile è espresso, secondo la teoria della propagazione degli errori, da L = L 2 L 2 Qa2 + Qc2 = Qa Qc ( Qa2 + Qc2 ) = 400 + 225 = 25 J. Possiamo scrivere allora L = (300 ± 25) J. Il corrispondente errore percentuale è %L= L L 100 = 25 100 = 8,3 %. 300 b) Il rendimento è dato da =1 Qc 300 =1 = 0, 5 Qa 600 e quindi, procedendo come sopra: 2 = 2 Qc2 + Qa2 = Qc Qa = Qc2 2 Qa 225 400 + 300 2 = 3 10 2 . 2 4 600 600 Possiamo allora scrivere = 0, 5 ± 0, 03. Il corrispondente errore percentuale sarà % = 3 100 = = 6 %. 0,5 542 + Qc2 4 Qa Qa2 =