Disegno e storia dell`arte

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ISTITUTO SUPERIORE D’ ISTRUZIONE “ I. CALVINO”
CITTA’ DELLA PEVE
PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA DELL’ARTE
CLASSE IV C
DOCENTE: Mencarelli Cristiana
A.S.2015-16
STORIA DELL’ARTE
-IL RINASCIMENTO (Parte quarta)
L’affermazione del Cattolicesimo: disamina della storia politica e religiosa tra fine Quattrocento e
prima metà del Cinquecento.
I due centri artistici maggiori nella prima metà del Cinquecento: Roma e Venezia.
Definizione vasariana di “Terza maniera” e “paragone delle arti”.
L’idealizzazione della forma.
Le opere di maggior interesse artistico nella produzione dei grandi interpreti del Cinquecento:
Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Bramante.
Leonardo da Vinci: la scienza che si fa arte; lo sfumato e la prospettiva aerea,la produzione grafica,
gli scritti sulla città ideale, il pensiero architettonico e la produzione pittorica; “La Vergine delle
Rocce”,” La Dama con l’ermellino” “Il cenacolo”, “La Gioconda”.
Raffaello Sanzio: l’arte deve visualizzare concetti, nel segno della classicità e della solennità.
L’unione tra ideale di umano e divino; “Lo sposalizio della Vergine”, i ritratti di Agnolo e di
Maddalena Doni, “Madonna col Bambino e San Giovannino”, gli affreschi nelle stanze vaticane,
“La Disputa del Sacramento”, “La scuola di Atene”, “La cacciata di Eliodoro dal Tempio”, “La
liberazione di San Pietro dal carcere”, “L’incendio di Borgo”, “La Madonna della seggiola”, “La
Trasfigurazione”.
Michelangelo Buonarroti: apogeo e crisi dei valori del Rinascimento; arte come espressione ideale,
mezzo per un percorso di conoscenza e di rivelazione, “La Pietà”,”Il David”, “Il Tondo
Doni”,”L’affresco sulla volta della Cappella Sistina”, “Il giudizio universale”.
Donato Bramante: riflessione sulla classicità, il modello della pianta centrale a croce greca o ad
impianto radiale; “Tempietto di San Pietro in Montorio”.
-IL RINASCIMENTO (Parte quinta)
Gli sviluppi della cultura rinascimentale nel settentrione d’Italia.
La storia, l’organizzazione sociale e culturale, patrizia e borghese veneziana, nell’ultimo scorcio del
XV secolo e nei primi decenni del Cinquecento.
La pittura tonale, dal punto di vista tecnico e cromatico.
Giorgione e l’unità armonica di uomo e natura, “Pala di Castelfranco”, “I tre filosofi”, la
“Tempesta”.
Tiziano e il colore che diviene forma vitale e drammatica, “L’Assunta”, “Pala Pesaro”, “Amor
sacro e amor profano”, “La Venere di Urbino”,”Incoronazione di spine”.
Antonio Allegri (Correggio) e il virtuosismo prospettico,precursore dell’illusionismo Barocco,
“Camera della Badessa”, “Visione di San Giovanni”,” Assunzione della Vergine”, “La notte”.
Cenni sull’arte di Lorenzo lotto e Sebastiano del Piombo.
Il Manierismo e la fine delle certezze rinascimentali.
La nascita di una nuova idea di prospettiva.
L’allontanamento dalle regole rinascimentali e la nascita di molteplici linguaggi, nelle opere di:
Rosso Fiorentino,”Madonna col Bambino e Santi”, “La deposizione”
Pontormo, “Deposizione”.
Giulio Romano,”Sala dei giganti” , “Battaglia di ponte Milvio”.
Cenni sull’opera di Benvenuto Cellini, Giambologna, Arcinboldi e Jacopo Barozzi detto Vignola.
- IL RINASCIMENRO (Parte sesta)
La crisi economica dei paesi affacciati sul Mediterraneo, in seguito all’affermarsi delle nuove rotte
commerciali, dopo la scoperta dell’America. Il conflitto tra Francia e Spagna. Il sacco di Roma del
1527. La Riforma luterana, le guerre di religione e la nascita dell’Europa Protestante.
La situazione economica e politica delle città italiane del nord, da Venezia a Milano, da Vicenza a
Mantova a Padova.
Andrea di Pietro della Gondola, detto “ Palladio” e l’architettura come linguaggio antico, adattato
alle nuove esigenze dei ricchi committenti;”Palazzo della Ragione”,”Il Teatro Olimpico”,”Villa
Barbaro”,”La Rotonda”.
Jacopo Robusti detto “Tintoretto”, pittura di movimento e di luce nel contesto del Manierismo
Veneto; “Crocifissione”, “l’ultima cena”, “Ritrovamento del corpo di San Marco”.
Paolo Caliari detto “Il Veronese”, la fastosità veneziana cinquecentesca, come diretta espressione
della stabilità politica ed economica della città lagunare; “Cena in casa di Levi”, affreschi di Villa
Barbaro.
DISEGNO GEOMETRICO
LE PROIEZIONI ORTOGONALI (parte terza)
-Proiezioni ortogonali di Solidi: rotazioni, ribaltamenti, sezioni e piani ausiliari.
Esercizi:
- Proiezioni ortogonali di un prisma esagonale inclinato rispetto ai piani di riferimento.
-Proiezioni ortogonali di un cilindro inclinato rispetto ai piani di riferimento.
-Proiezione ortogonale di un cono con l’asse parallelo al P.O.
-Proiezione ortogonale di un prisma a base esagonale appoggiato sul P.O.
-Proiezione ortogonale di un prisma a base esagonale sezionato da un piano perpendicolare al
P.V. e inclinato rispetto al P.O. e al P.L.
-Proiezione ortogonale di una piramide a base esagonale sezionato da un piano perpendicolare al
P.V. e inclinato rispetto al P.O. e al P.L.
LE RAPPRESENTAZIONI ASSONOMETRICHE
-Gli elementi fondamentali dell’assonometria.
-Tipi di assonometria: 1)assonometria ortogonale
2)assonometria obliqua
1)Assonometrie ortogonali: Isometrica
Dimetrica
Trimetrica
2)Assonometrie oblique: Cavaliera
Monometrica
Esercizi:
-Assonometrie isometriche di figure piane: quadrato, rettangolo, rombo, triangolo, esagono.
_Assonometrie cavaliere di solidi: cubo, prisma, piramide.
LE RAPPRESENTAZIONI PROSPETTICHE
- Gli elementi fondamentali della prospettiva.
- I vari metodi esecutivi della prospettiva:
1- Metodo delle fughe.
2- Metodo dei punti misuratori.
Esercizi: Prospettiva centrale di figure piane e semplici solidi geometrici.
DATA
08-06-2016
FIRME ALUNNI
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