ACCADEMIA CARRARA DI BELLE ARTI – BERGAMO anno accademico codice dell’insegnamento nome dell’insegnamento docente 1 tipologia dell’attività formativa settore scientifico disciplinare CFA semestrale /annuale totale ore insegnamento n. ore di lezione / n. settimane 2013-14 021 Estetica Bertolini Michele Base per P - Integrativa per NT ABST46 6 per P – 5 per NT annuale 60 3/20 Nome del docente e breve curriculum: Michele Bertolini Dottore di ricerca in Filosofia (Estetica) all’EHESS di Parigi in cotutela con l’Università degli Studi di Milano, Michele Bertolini collabora con la cattedra di Estetica dello spettacolo dell’Università degli Studi di Milano. Tra le sue pubblicazioni: “Entrare nell’opera: i Salons di Diderot”, a cura di M. Mazzocut-Mis, R. Messori, M. Bertolini, C. Rozzoni (Le Monnier, 2012), la curatela di A. Bazin, “Jean Renoir” (Mimesis, 2012), “La rappresentazione e gli affetti. Studi sulla ricezione dello spettacolo cinematografico” (Mimesis, 2009), la curatela del volume collettivo “Paradossi settecenteschi La figura dell’attore nel secolo dei Lumi” (LED, 2010), “L’estetica di Bergson. Immagine, forma e ritmo nell’estetica francese del Novecento” (Mimesis, 2002), “Deleuze e il cinema francese” (insieme a T. Tuppini, Mimesis, 2002). Ha scritto saggi sul cinema di Bresson, Lang, Tarkovskij, Tourneur, Walsh, Welles, sulla teoria del cinema di André Bazin, sulla teoria della pittura e del teatro di Diderot, sul ‘sublime astratto’ nella pittura americana. Si occupa di teoria dell’immagine, con particolare riferimento al rapporto fra espressione e rappresentazione e al confronto tra visione e linguaggio. Indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Obiettivi formativi Il corso, rivolto agli studenti del terzo anno, intende stimolare una capacità critica di lettura delle immagini e dei fenomeni dell’arte contemporanea e sviluppare una riflessione sulla propria attività artistica attraverso la conoscenza di alcuni momenti fondamentali della riflessione estetica sulle immagini e l’apprendimento di una metodologia adeguata. Il progetto didattico lascia spazio, oltre ai testi comuni per tutti, ad approfondimenti personali degli studenti (stesura di brevi testi scritti, scelta di libri di autori e artisti di riferimento) in funzione degli specifici interessi teorici e artistici maturati durante gli anni di formazione in Accademia. Prerequisiti (propedeuticità) Una buona conoscenza della storia dell’arte nelle sue linee generali. Contenuto del corso: Arte, rappresentazione ed esperienza estetica. Di fronte alla complessità dei fenomeni artistici contemporanei, la proposta didattica per il corso di estetica intende affiancare agli strumenti teorici e ai contenuti dell’estetica filosofica, i contributi offerti da discipline contemporanee quali l’antropologia delle immagini (H. Belting), la mediologia (R. Debray) e gli studi di cultura visuale (N. Mirzoeff, W.J.T. Mitchell), in grado di riflettere sui rapporti teorici fra teoria dell’arte e teoria delle immagini e di analizzare la natura intermediale di diverse pratiche artistiche. La prima parte del corso, di carattere più generale, si occuperà del potere di rappresentazione delle immagini, e in particolare delle rappresentazioni artistiche, sottolineando le specifiche attività simboliche e immaginative che presiedono alla produzione e alla ricezione delle immagini. L’attività del rappresentare sarà quindi messa a confronto con altre prassi decisive per una definizione dell’umano, come il far finta, l’imitare, il giocare, l’illudere, azioni che comportano implicazioni sociali, estetiche, politiche e che riescono a produrre ‘mondi possibili’ paralleli rispetto al mondo della realtà. La logica della rappresentazione, intesa come gioco di sostituzione e finzione di un originale assente e che prevede l’attivazione di uno sforzo percettivo e immaginativo nello spettatore, rimette al centro dei fenomeni artistici l’esperienza estetica, duramente contestata dalle avanguardie artistiche del Novecento. Un’esperienza che si compie in uno spazio, a un tempo fisico, simbolico e sociale, e in un contesto che risulta decisivo per la creazione e la fruizione delle immagini. La seconda parte del corso, attenta all’articolazione fra sguardo, dispositivo e immagine messa in evidenza dagli studi di cultura visuale, si concentrerà su alcune manifestazioni dell’arte contemporanea che riattivano queste dimensioni simboliche (dal mimetismo nell’arte alla performance, ad alcune forme di arte relazionale), sottolineando i possibili usi e valori delle immagini artistiche, in particolare quelli legati alla memoria culturale individuale e collettiva. Testi di riferimento (bibliografia per l’esame) Hans Belting, Antropologia delle immagini, a cura di S. Incardona, Carocci, Roma 2013. Alfonso M. Iacono, L’illusione e il sostituto. Riprodurre, imitare, rappresentare, Bruno Mondadori, Milano 2010. Kendall Walton, Mimesis come far finta. Sui fondamenti delle arti rappresentazionali, a cura di M. Nani, Mimesis, Milano 2011. La bibliografia è da considerarsi indicativa, anche in funzione dell’effettiva disponibilità e reperibilità dei testi indicati; la bibliografia definitiva, con possibilità per gli studenti di portare un libro a scelta, verrà distribuita all’inizio del corso I non-frequentanti sono invitati a prendere contatto con il docente per concordare l’esame. Metodi didattici Lezione frontale, lezione aperta, videoproiezioni, uscite didattiche. Modalità della verifica del profitto Esame orale, con possibilità di produrre una tesina scritta da concordare con il docente. Note Per essere ammessi all’esame e conseguire i relativi crediti è obbligatoria la frequenza alle lezioni nella misura minima del 75% sul totale delle lezioni. Nel caso di studenti lavoratori che presentino la documentazione per l’esonero dalla frequenza, verrà studiato in accordo con il docente un programma alternativo. Lingua di insegnamento: italiano. Orario delle lezioni Giorno: venerdi; ora: 14.15-16.45. Orario di ricevimento Il docente riceve al termine e/o prima della lezione.