DIETOTERAPIA DEL DIABETE
“IL DIABETE IN OSPEDALE DALLA TEORIA ALLA
PRATICA”
Dietista PATRIZIA CHIAMULERA
Servizio Dietetico
ULSS7 Presidio di Conegliano
COS’E’ IL DIABETE
E’ una Sindrome che comprende un gruppo di Malattie
metaboliche caratterizzate da
• Un difetto di secrezione e/o di azione dell'insulina
• Dalla presenza di iperglicemia • Dalla comparsa a lungo termine di complicanze
croniche a livello di vari organi, in particolare :
OCCHI, RENE, NERVI, CUORE E VASI
SANGUIGNI.
CLASSIFICAZIONE:
• Diabete di tipo I distruzione delle cellule beta del pancreas con
conseguente difetto assoluto di insulina (diabete giovanile);
• Diabete di tipo II caratterizzato da difetto di secrezione di
insulina associato ad insulino - resistenza (diabete senile);
• Diabete gestazionale (GDM) (qualsiasi forma di alterata
tolleranza glucidica che insorge durante la gravidanza);
N.B: qualsiasi forma di diabete può richiedere la terapia insulinica in qualsiasi
stadio della malattia. l'uso di insulina di per sé non classifica il paziente
DIABETE
La prevalenza del diabete mellito in Italia è
del 3%.
• Aumenta con l’età oscillando dallo 0,5%
nelle fasce di età inferiore a 30 anni sino al
10% ed oltre al di sopra dei 65 anni.
• Circa il 90% della popolazione diabetica è
affetta da diabete tipo 2, mentre solo una
minoranza è affetta da diabete tipo 1.
DIETA o TERAPIA ???
L’ATTUALE TERMINE DI “ DIETA “ PUO’ ESSERE SOSTITUITO CON
TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE
PERCHE’ E’ UNA TERAPIA EFFICACE PER :
IL PAZIENTE CON DIABETE TIPO 2 IN SOVRAPPESO O OBESO :
-CHE RIDUCENDO IL PESO MIGLIORA L’INSULINO-RESISTENZA E SI PUO’
ARRIVARE AD UNA NORMOGLICEMIA O ASSOCIARE GLI IPOGLICEMIZZANTI ORALI
IN RIDOTTO DOSAGGIO.
-INOLTRE SI CONTROLLA LE ALTERAZIONI DEL METABOLISMO
(IPERCOLESTEROLEMIA-IPERTRIGLICERIDEMIA-IPERURICEMIA) CON VANTAGGI DI
PREVENZIONE
•
IL PAZIENTE CON DIABETE TIPO 1 :
-UN BUON CONTROLLO GLICOMETABOLICO (EVITARE L’IPERGLICEMIA E/O
L’IPOGLICEMIA)
- ED EFFICACE NEL RALLENTARE LA GENESI O LA PROGRESIONE DELLE
SOFFERENZE VASCOLARI (MICRO E MACRO ANGIOPATICHE) QUESTO PERMETTE
DI RIDURRE LA QUANTITA’ DI INSULINA DA SOMMINISTRARE ED EVITARE L’IPERINSULINIZZAZIONE PERIFERICA CHE’ UN POTENZIALE FATTORE ATEROGENO
La terapia dietetica è molto simile nei due tipi di diabete
anche se:
• Per i diabetici di tipo 1 andrà posta maggiore
attenzione all'apporto di alimenti ed in particolar
modo ai carboidrati.
• Per i diabetici di tipo 2, spesso in sovrappeso, la
dieta andrà calibrata in modo tale da favorire la
riduzione del peso corporeo fino a livelli accettabili.
Un semplice calo ponderale del 5-10% migliorerà il controllo metabolico
favorendo la riduzione della glicemia, della pressione arteriosa ed il
miglioramento del quadro lipidico
Obiettivi della dieta
Gli obiettivi principali della dietoterapia sono:
•
•
•
•
Il controllo glicemico
Il controllo del peso corporeo
Il controllo della Dislipidemia
La prevenzione ed il trattamento dei fattori di
rischio o complicanze legate alla nutrizione
ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA
Peso Corporeo= Bilancio tra entrate ed uscite
ECCESSO DI GRASSO CORPOREO = Maggior rischio per la
salute, maggior incidenza di patologia :
•
Diabete, ipertensione,cardiopatie, dislipidemie, quindi
riduzione della qualità di vita.
• Nel caso di obesità o forte soprappeso una perdita di
grasso quantificabile in non più di 2,5kg al mese può
essere considerata soddisfacente;
• Controllare l’alimentazione :Evitando diete “fai da te” o
restrizioni drastiche o addirittura saltare i pasti
VALUTAZIONE INDICE MASSA CORPOREA
INDICE DI RIFERIMENTO
IMC
=
PESO
ALTEZZA X ALTEZZA
Come si calcola ?
Esempio: 90 kg. = 33 (BMI)
(1.65 metri x 1.65 metri)
Oppure
Kg. 90 : m.1.65 : m.1,65 = 33 BMI
Sottopeso : se inferiore a 18.5
Normopeso : se compreso tra 18.5 e 24.9
Sovrappeso : se compreso tra 25.00 e 29.9
Obesita’
: se maggiore di 30.00
• Valore e classe di peso ottenuti possono
essere confrontati con la tabella riassuntiva BMI
Classe di peso
< 18,5
Sottopeso
18,5 - 24,9
Normopeso
25,0 - 29,9
Sovrappeso
30,0 - 34,9
Obesità 1°
35,0 - 39,9
Obesità 2°
> 39,9
Obesità 3°
CIRCONFERENZA VITA
CIRCONFERENZA VITA
COME MISURARLA
•
•
•
•
•
•
•
•
Nell’adulto la circonferenza della vita (misurata in posizione eretta e
senza trattenere il respiro, nel punto che corrisponde alla “vita
naturale”, ossia alla minore circonferenza del tronco) è considerata un
altro importante indice tanto dell’esistenza di un sovrappeso quanto
soprattutto delle possibili complicanze del sovrappeso stesso. Si stima che
valori della circonferenza della vita pari o superiori a 88 cm. nella donna e a
102 cm. nell’uomo siano fortemente associati ad un aumento del rischio di
numerose malattie considerate complicanze metaboliche dell’obesità.
• Conclusioni
•
•
•
Circonferenza Vita auspicabile:
UOMO
94 cm.
DONNA
80 cm.
DIABETE
Contrariamente a quanto molti credono
l'alimentazione ideale del diabetico non è affatto
complessa o restrittiva. Per la maggior parte delle
persone l’ALIMENTAZIONE va infatti
semplicemente adattata alla malattia, di certo non
stravolta..
Naturalmente la dieta dovrà tener conto:
• Dei gusti e delle preferenze individuali
• Delle abitudini quotidiane e dietetiche del
diabetico
• Fornire una scelta di alimenti accettata e gradita.
LINEE GUIDA PER UNA
CORRETTA ALIMENTAZIONE
Più amido
e fibra
Giusto
consumo
Di dolci
Attenti
al peso
Il sale?
Meglio
poco
Meno
Grassi e
colesterolo
Limitare
i fuori pasto
Variare
Gli alimenti
ALIMENTAZIONE (secondo le linee guida europee)
• PROTEINE: 12-20%
• CARBOIDRATI: 50-60%
• LIPIDI: < 30%
• GRASSI SATURI: < 10%
• GRASSI MONOINSATURI: 10%
• GRASSI POLINSATURI: 10%
• COLESTEROLO: < 300mg/dl
• SACCAROSIO: < 30 g/die
• FIBRE: 20 g/1000kcal
• ALCOOL < 15 g/die
FABBISOGNO CALORICO E DI NUTRIENTI
• MACRONUTRIENTI
• GLUCIDI O CARBOIDRATI (ZUCCHERI)
•
funzione di carburante - forniscono energia
1 gr. fornisce 4 kcal.
• PROTIDI O PROTEINE funzione plastica e riparatrice tessuti
1 gr. fornisce 4 kcal.
• LIPIDI O GRASSI
•
funzione energetica e di riserva di energia
1 gr. Fornisce 9 kcal.
FABBISOGNO DI CARBOIDRATI
CARBOIDRATI
I CARBOIDRATI DEVONO COPRIRECIRCA IL 55-60%
DELLE CALORIE GIORNALIERE
Dare la preferenza a quelli complessi (pasta, riso, pane, polenta, patate, legumi),
In quanto vengono assorbiti lentamente.
Gli zuccheri semplici devono invece essere assunti in quantità inferiore al 10%
delle calorie totali
Un quantitativo adeguato di carboidrati è indispensabile
CARBOIDRATI
• Sono la fonte primaria di energia pronta, e
sono depositati sotto forma di lunghe
catene, il glicogeno, nel muscolo e nel
fegato.
• Per essere utilizzato, il glicogeno deve
però essere frammentato nelle perle che lo
compongono, il glucosio, che passa nel
sangue e arriva ai tessuti come il cervello,
che non contengono depositi di glicogeno.
FABBISOGNO CALORICO E DI
NUTRIENTI
• GLUCIDI o CARBOIDRATI
• I Carboidrati che forniscono energia di immediato
utilizzo per il metabolismo e i muscoli.
Possono essere:
- Carboidrati o Zuccheri Semplici (glucosio,
fruttosio, saccarosio o zucchero comune …) costituiti
da molecole semplici che vengono assimilate
immediatamente
- Carboidrati Complessi (cereali, farine ….) che
sono molecole più grandi che necessitano di un
processo digestivo e quindi più tempo per essere
CARBOIDRATI
SEMPLICI
• Sono costituiti da perle i monosaccaridi
(glucosio, galattosio, fruttosio), che
possono appaiarsi in disaccaridi come:
• lattosio, saccarosio, maltosio
I carboidrati composti da poche perle sono
dolci di gusto, e vengono per questo
chiamati "zuccheri semplici" o
semplicemente "zuccheri",
ZUCCHERI ED ALIMENTI DA EVITARE:
•
•
•
•
•
Zucchero, miele, prodotti dolciari raffinati ad alto
contenuto glucidico e lipidico (biscotti, snack, merendine,
gelati, dolci preconfezionati, cornetti, paste), cioccolato,
marmellata; evitare i succhi di frutta e le bevande
zuccherate in genere
Primi piatti elaborati preparati con condimenti grassi
(lasagne, tortellini, cannelloni, risotti ecc.);
Pizze elaborate, sostituti del pane con grassi aggiunti e
sale (crackers, grissini, panini all'olio, focacce);
Frutta secca (uvetta sultanina, prugne,fichi e datteri
castagne
Frutta oleosa (mandorle, noci, arachidi,nocciole avocado
ecc.) DA CONSUMARE CON MODERAZIONE !!
Frutta sciroppata, banane, mandarini, uva, melograno,
fichi, cachi
Dolci
So
lop
er
occ
asi
on
i sp
eci
ali
DOLCIFICANTI
DOLCIFICANTI
NATURALI
SACCAROSIO
DOLCIFICANTI SEMISINTETICI
Aspartame
DOLCIFICANTI SINTETICI
Acesulfame K
Miele
Ciclamati
Fruttosio (levulosio)
Saccarina
Destrosio
Sorbitolo
Mannitolo
Xilitolo
-
- Acalorici - Potere dolcificante maggiore del saccarosio - Non stimolano
la produzione di insulina
Calorici
Potere
dolcificante simile al
saccarosio
Stimolano
la
produzione di insulina
anche se in misura
minore rispetto allo
zucchero
CARBOIDRATI COMPLESSI
Mentre i carboidrati composti di molte perle
sono chiamati "carboidrati complessi"o
"amidi“ o “polisaccaridi” perle che
possono essere tutte dello stesso colore:
ad esempio l'amido, la preminente fonte
nutrizionale per l'uomo, è formato solo da
"perle" di glucosio.
CEREALI E DERIVATI
CEREALI
Tale gruppo comprende tutti i prodotti ottenuti dal
frumento (pane, pasta, biscotti, cracker, fette biscottate,
ecc.), dal granoturco (polenta, ecc.), dal riso,e dagli altri
cereali minori quali avena, orzo, farro,grano saraceno,
segale, kamut, bulghur
Questi alimenti costituiscono per l’uomo la fonte più
importante di amido e quindi di energia facilmente
utilizzabile e apportano buone quantità di vitamina B.
Composizione per 100 gr.
Alimento
Prot.
Grassi CHO
totali
Carboidrati
Amido
Zuccheri
Fibra
Kcal
Biscotti frol.
7.2
13.8
73.2
51.2
22
1.9
429
Corflakes
6.6
0.8
80.4
70
10.4
3.8
361
Fette
bisc.integ.
12.5
5,8
67.7
64.2
3,5
7.6
394
Grissini
12.3
13.9
62.4
60.2
2.2
3.5
431
Pane
8.6
0.4
61
59.1
1.9
3.2
289
Pasta
10.9
1.4
65.6
61.4
4.2
2.7
325
Riso
6.7
0.4
73.1
72.9
0.2
1
332
DIETA e DIABETE
CARBOIDRATI
•
. Andranno preferiti i CARBOIDRATI COMPLESSI E QUELLI A BASSO
INDICE GLICEMICO ASSOCIATI A FIBRE (in questo caso la quota di
carboidrati nella dieta può arrivare al 60% delle calorie totali).
•
Il saccarosio, il normale zucchero da cucina, non deve assolutamente
superare il 5% delle calorie totali (max 15-20 grammi). Tale quantità
può essere consumata sottoforma di dolci casalinghi e/o alcuni
prodotti confezionati (es. biscotti ), a stomaco pieno quindi dopo un
pasto, ed il loro utilizzo va quindi “ LIMITATO”.
•
Per lo stesso motivo è bene sostituite lo zucchero con dolcificanti senza valore nutritivo (approvati dalla FDA) assolutamente privi di
rischi per il paziente MA SENZA ESAGERARE
COS’E’ L’INDICE GLICEMICO
Il concetto di indice glicemico si sviluppò quando
ci si rese conto che diversi alimenti contenenti la
stessa quantità di carboidrati non avevano lo
stesso effetto sui valori della glicemia dopo la loro
assunzione.
Per esempio
30 grammi di carboidrati come il pane potrebbero
avere effetti diversi da 30 grammi di carboidrati
come frutti o pasta o riso.
L’INDICE GLICEMICO
• L’indice glicemico è un modo di classificare i cibi
contenenti carboidrati in base alla velocità con cui
alzano i livelli di zucchero nel sangue dopo averli
mangiati.
• Sono classificati in una scala da 0 a 100,
considerando 100 la risposta ad un alimento di
riferimento, come il glucosio o il pane bianco.
• Conoscere l’indice glicemico dei cibi può essere
utile per i diabetici, che hanno bisogno di
controllare i loro livelli di zucchero nel sangue.
Includere nella dieta cibi con un indice glicemico
basso può aiutarli a distribuire il rilascio del
glucosio nel sangue in modo più uniforme durante
la giornata.
DIETA e DIABETE
L’Indice glicemico dipende
da:
•
•
•
Dalla composizione dell’alimento
ed in particolare da quantitativo di
zuccheri semplici che contiene
Dalla maggiore o minor presenza
nell’alimento di altri principi nutritivi
che rallentano l’assorbimento del
glucosio (grassi, fibre)
Dai Metodi di cottura e preparazione dell’alimento(condimenti
aggiunti )
Indice Glicemico
DIETA e DIABETE
LA FIBRA ALIMENTARE
La fibra alimentare fa parte della famiglia dei
carboidrati è composta da molecole complesse
che il nostro organismo non è in grado di
digerire ed assimilare La dieta per il diabete
dovrebbe essere particolarmente ricca di fibre,
soprattutto idrosolubili (legumi, frutta).
DIETA E DIABETE
• LA FIBRA ALIMENTARE
•
La fibra alimentare fa parte della famiglia dei carboidrati è composta
da molecole complesse che il nostro organismo non è in grado di
digerire ed assimilare
La dieta per il diabete dovrebbe essere particolarmente ricca di fibre,
soprattutto idrosolubili (legumi, frutta).
DIETA e DIABETE
LA FIBRA ALIMENTARE
HA LA FUNZIONE DI :
• Migliorare il transito intestinale
• Migliora l’assorbimento di zuccheri(regolando la glicemia
post-prandiale ) e dei grassi (limita l’assorbimento del
colesterolo introdotto con gli alimenti)
• Ritarda lo svuotamento gastrico,prolunga il senso di sazietà
• Ha funzione protettiva contro lo sviluppo di alcuni tumori
nell’intestino ( colon) Ha azione antiossidante
• Apporto giornaliero consigliato di fibra alimentare (20-35
g/die) e almeno 5-6 porzioni di frutta e vegetali al giorno
• Iniziare il pasto con una porzione di verdura cruda o cotta:
aumenterà la quantità di fibra oltre che il senso di sazietà
DIETA e DIABETE
LA FIBRA ALIMENTARE
LE FIBRE IDROSOLUBILI PIU’ “VANTAGGIOSE” SONO CONTENUTE
IN
• LEGUMI FAGIOLI,CECI,LENTICCHIE,PISELLI FAVE SOIA
• VERDURE CARCIOFI CAROTE CICORIA FAGIOLINI MELANZANE
BROCCOLI CAVOLFIORI POMODORI
• FRUTTA
LE FIBRE NON IDROSOLUBILI SONO CONTENUTE IN ALIMENTI
VEGETALI E IN CIBI INTEGRALI
PRODOTTI OTTENUTI CON FARINE INTEGRE:
• PANE PASTA FETTE BISCOTTATE ECC.
DIETA e DIABETE
FRUTTA
Quello tra frutta e diabete è un rapporto tormentato da
una serie di falsi miti e leggende metropolitane
• Oltre al contenuto in zuccheri, è infatti importante
valutare la ricchezza in fibra e la forma con cui l'alimento
si assume.
• Più c'è fibra, infatti, e minore è il picco glicemico
raggiunto dopo la digestione; per questo motivo il succo
d'arancia ha un indice glicemico superiore rispetto al
frutto in spicchi, che alza meno la glicemia quando si
consuma con la parte bianca della buccia, detta albedo,
perché ricca di pectina (una fibra solubile).
FRUTTA
100gr.
ZUCCHERI : FRUTTOSIO gr.
FIBRE gr.
ANANAS
9.26
1.4
ARANCE
9.35
2.4
BANANE
12.23
2.6
CACHI
15.23
1.3
COCOMERO
6.2
0.4
FICHI FRESCHI
16.22
2.9
FICHI SECCHI
48
9.8
FRAGOLE
5
2
KIWI
9
3
MELA CON BUCCIA
10.3
2.4
MELA SENZA BUCCIA
10
1.3
MELONE
8
0.9
PERE
10
3.1
PESCHE
8
1.5
POMPELMO
7
1.1
PRUGNE FRESCHE
10
1.4
UVA
15.5
0.9
DIETA e DIABETE
PROTEINE
Si consigliano di assumere durante l'arco della giornata
una quantità di proteine pari a circa il 15-20%
dell'apporto calorico giornaliero totale pari a 0,8-1,2 g di
proteine per Kg di peso corporeo.
• Tali quantità vengono ridotte in caso di nefropatia
diabetica senza comunque scendere al di sotto dei 0,7
g/kg/die.
• In entrambi i casi la quota di proteine nella dieta
dovrebbe derivare per i 2/3 da prodotti di origine animale
e per 1/3 da prodotti di origine vegetale (legumi).
GRUPPO: LEGUMI (FAGIOLI,
LENTICCHIE, CECI, FAVE, PISELLI)
I LEGUMI
I legumi, se abbinati ai cereali, forniscono quei nutrienti
principali che sono caratteristici della carne, del pesce e delle
uova:
 ferro;
 altri oligoelementi;
 proteine di buona qualità biologica.
DIETA e DIABETE
GRASSI
•
•
•
I GRASSI APPORTANO: Energia = 9 Kcal. per 1 gr.
POSSONO ESSERE VISIBILI ED INVISIBILI
SATURI (di origine animale)
INSATURI (di origine vegetale) Acidi grassi insaturi e polinsaturi( Ac. oleico ,
linoleico ecc) apportano Vitamine A , D, E
Si consiglia di assumere un quantitativo di grassi pari al 20-30% dell'apporto
calorico giornaliero
Nei pazienti con diabete mellito l’incidenza di malattie cardiovascolari è più
alta rispetto alla popolazione sana. Per questo motivo si dovrebbe limitare
l'apporto di grassi saturi e colesterolo. è bene non assumere più di 300 mg
di colesterolo al giorno
l'apporto di acidi grassi (contenuti nella margarina e nei prodotti che la
contengono come alcuni biscotti, dolciumi e snack) non dovrebbe superare i
5 g al giorno, in ogni caso è bene ridurre al massimo il loro consumo
MENO GRASSI E COLESTEROLO
• Utilizzare meno grassi sottoforma di
condimenti, preferire metodi di cottura semplici
e salutari, utilizzare quali sostitutivi dei grassi
di condimento :brodo vegetale, sugo di
pomodoro, limone, vino bianco, latte scremato
• Preferire l’olio di oliva extravergine e olii
vegetali mono-seme(girasole, vinaccioli,
arachidi ecc.), piuttosto che grassi
animali(burro, panna, pancetta, lardo)
METODI DI COTTURA
• Preferire i metodi di cottura che richiedono pochi
condimenti: in acqua, al vapore, ai ferri, alla piastra, al
cartoccio. Utilizza eventualmente tegami antiaderenti
• Cuocere i secondi piatti preferibilmente al forno, dopo aver
eliminato dalla carne i grassi visibili
• Evitare la frittura.
• Sostituire la soffrittura con l’appassimento in brodo
vegetale di verdure (sedano, cipolla, pomodoro) ed erbe
aromatiche
• Aggiungere i condimenti possibilmente a crudo.
MENO GRASSI E COLESTEROLO
• Preferire proteine vegetali quali : legumi e cereali, e
preferire tra quelle animali la carni bianche diminuendo
la frequenza settimanale a 2-3 volte
• Consumare pesce con frequenza di 2-3 volte la
settimana, I grassi del pesce (altamente insaturi ricchi in
omega3 hanno la capacità di diminuire i trigliceridi e l’aggregazione
piastrinica)
• Fare attenzione al consumo eccessivo di formaggi , si
consiglia una frequenza di 2 volte la settimana e
preferibilmente freschi:preferire latte fresco parz. scremato e
yoghurt magro
• Attenzione agli insaccati,ricchi in grassi animali e
colesterolo!!
MENO GRASSI E COLESTEROLO
I L COLESTEROLO
•
Un breve elenco di cibi
contenenti colesterolo (le quantità
sono in mg per 100 g di parte
edibile):
2000 Cervello
1480 Uovo di gallina,
tuorlo
250 Burro
170 Gamberi
142 Anguilla
135 Aragosta
126 Cozze
125 Mascarpone
•
110 Gorgonzola
109 Panna montata
100 Formaggi, massimo
95 Salame
97 Lardo
•
•
•
94 Pasta all’uovo
90 Parmigiano
90 Grana
50 Merluzzo
•
12 Yogurt, latte intero
7 Pasta e fagioli
5 Latte parzialmente
scremato
5 Yogurt, latte parz.
Scremato
2 Yogurt scremato
2 Latte scremato
0 Spaghetti
0 Frutta fresca IL SALE, MEGLIO NON ECCEDERE
- CONSUMO MEDIO DEGLI ITALIANI : 10-14 gr. /die
-
QUANTITA’ OTTIMALE
:
5 – 6 gr. /die
L’ECCESSO DI SALE CAUSA
- Ipertensione e quindi malattie cardiocircolatorie
- Accumulo di liquidi con formazione di edemi
DA DOVE PROVIENE IL SALE CHE INGERIAMO?
- Dal sale aggiunto ai prodotti trasformati (per ragioni di conservazione ,
tecnologie e sapidità (cibi in scatola, insaccati, formaggi, carni e pesci
affumicati
snack salati, prepararati per brodi )
- Dal sale aggiunto nella preparazione gastronomica
-Dal sale aggiunto a tavola
-Per dare più sapore alle pietanze, unite a fine cottura erbe aromatiche e spezie
SIAMO ABITUATI A MANGIARE TROPPO SAPORITO
SE RIDUCIAMO IL SALE IL PALATO SI ABITUA !!!
LIMITARE L’USO DEL SALE IN TAVOLA E PREFERIRE QUELLO IODATO
PER LA PREVENZIONE DEL GOZZO TIROIDEO
DIETOTERAPIA DIABETE
• Spizzicare continuamente fuori pasto fa
male:fai regolarmente colazione, pranzo, cena
e due spuntini
DISTRIBUZIONE CALORIE NELLA
GIORNATA
4-5 pasti con la seguente RIPARTIZIONE CALORICA:
Colazione + spuntino 20%
Pranzo 40%
Merenda 10%
Cena 30%
DISTRIBUZIONE CALORIE NELLA
GIORNATA
• Iniziamo la giornata con una buona prima
colazione!
latte parz scremato + pane 40-50gr.
o 2-3 fette biscottate integr
Yoghurt magro + spremuta
+ fette biscottate o pane integr
Una spremuta di agrumi + thè o infusi
+ 2-3 fette o pane integrali
DISTRIBUZIONE CALORIE NELLA
GIORNATA
PRANZO
1°Piatto(pasta o riso 70-80gr.)
Verdura cruda e/o cotta abb.
Oppure
2°piatto(carne o pesce) + verdure crude e/o cotte
+ pane 40-50 gr.
MERENDA
Frutta fresca di stagione
o Yoghurt magro
CENA
Minestrone o passato di verdure
2° piatto + verdure crude e/o cotte +pane
Oppure
Legumi e cereali
+ verdure crude e/o cotte + pane
Alimentazione e stile di vita
PUNTA ALLA SALUTE
Attività fisica ed alimentazione
LE REGOLE DEL GIOCO
Variare sempre gli alimenti: con la monotonia si rischia di
escludere qualche nutriente fondamentale
•Mangiare con calma e masticare bene, senza fretta
•Spizzicare continuamente fuori pasto fa male:fai
regolarmente colazione, pranzo, cena e due spuntini
•Quando fa caldo bisogna mangiare meno e bere più del
solito , quando fa freddo serve qualche caloria in più , ma
senza esagerare
•Non trascurare mai un po’ di sport: anche camminare è una
buona ginnastica
•E’ sempre meglio scegliere i prodotti in base alla stagione.
Le primizie costano molto e nutrono poco
•Impara a conoscere i cibi, anche leggendo le etichette
Molti degli attuali
interventi educativi si
basano sulla combinazione
educazione dietetica
abbinata all’esercizio
fisico.
• Attività fisica
Razionale dell’impiego dell’esercizio fisico
nella strategia globale del trattamento
del paziente diabetico
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Incremento della sensibilità all’insulina
Modificazioni dell’assetto lipidico:
- incremento colesterolo HDL
- riduzione colesterolo totale e LDL
- riduzione dei trigliceridi
Controllo dell’ipertensione arteriosa lieve
Controllo ponderale
Riduzione del tessuto adiposo, specie viscerale
Riduzione della mortalità da tutte le cause
Riduzione della mortalità cardiovascolare
Aumento del senso di benessere e della qualità di vita
DIETA, DIABETE E ALCOOL
Se il diabete è ben controllato sono concesse
modeste quantità di vino durante i pasti (fino a 15-20
g per le donne e 30-35 g per gli uomini). Tra gli effetti
negativi dell'abuso di alcool ricordiamo:
• Aumento dei trigliceridi ematici
• Predisposizione al sovrappeso a causa del
consistente apporto energetico (ogni grammo di alcool
apporta circa 7 Kcal)
• Effetto ipoglicemico se assunto a digiuno (pericoloso
soprattutto per i pazienti trattati con insulina ed
ipoglicemizzanti orali).
Bevande alcoliche
Al giorno
1 dose di alcolici per le donne
2 dosi per gli uomini
1 dose
1 bicchiere di vino o
1 birra piccola
1 bicchierino di
superalcolico
ATTENZIONE
Gli alcolici sono calorie
Bevande alcoliche
5 - 15 g di alcool al giorno
Effetto antiossidante
•Riduce il rischio
coronarico (aumento
HDL)
•Migliora la sensibilità
insulinica
ACQUA
• L’acqua è indispensabile per svolgere diverse funzioni
fisiologiche:
• Trasporta la maggior parte dei nutrienti come le vitamine
idrosolubili, i minerali, gli zuccheri, gli amminoacidi
• Facilita la digestione e l’assorbimento dei nutrienti
• Favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione dei liquidi e
delle scorie metaboliche
• Regola la temperatura corporea attraverso la sudorazione
• Lubrifica i tessuti e mantiene elastica pelle e mucose
ACQUA
• Quanto bere
•
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•
In generale occorre bere circa 1,5÷2 litri
di acqua al giorno; quantità pari a circa
il 3% del peso corporeo, pertanto una
persona di 60 Kg dovrebbe bere 1,8 lt
di acqua.
Il fabbisogno è in base all’età, al clima e
all’attività fisica e in alcune fasi della vita
occorre poi prestare particolare
attenzione alla quantità introdotta per
evitare una possibile disidratazione.
Nell’anziano lo stimolo della sete è meno
efficiente e quindi tende a bere meno del
necessario
Un metodo empirico per valutare se
stiamo bevendo a sufficienza è quello di
osservare il colore delle urine: se è giallo
paglierino significa che stiamo
assumendo liquidi a sufficienza, se
invece è giallo scuro significa che stiamo
bevendo troppo poco.
ACQUA
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Quando e come bere
• E’ consigliabile iniziare a bere già al mattino appena svegli: un
bicchiere di acqua, oltre che a idratarci, stimola la peristalsi
intestinale ed è molto utile contro la stipsi.
• E’ buona abitudine distribuire nel corso della giornata il rimanente
quantitativo senza eccedere nel consumo ai pasti per non diluire
eccessivamente i succhi gastrici rallentando così la digestione (al
massimo mezzo litro di acqua).
•
E’ preferibile bere a piccoli sorsi e in più riprese. L’acqua deve
essere a temperatura ambiente in modo che sia il più simile possibile
alla temperatura corporea: bere acqua eccessivamente fredda può
provocare congestioni.
ALTRE RACCOMANDAZIONI SULLO STILE DI
VITA
SMETTERE DI FUMARE
Fumo
• Avvisare i giovani pazienti di non cominciare mai
a fumare.
• Aiutare i pazienti fumatori a smettere di fumare e,
se necessario, inviarli presso un centro antifumo.
• Promuovere l’impiego di messaggi antifumo.
grazie