DIETOTERAPIA DEL DIABETE “IL DIABETE IN OSPEDALE DALLA TEORIA ALLA PRATICA” Dietista PATRIZIA CHIAMULERA Servizio Dietetico ULSS7 Presidio di Conegliano COS’E’ IL DIABETE E’ una Sindrome che comprende un gruppo di Malattie metaboliche caratterizzate da • Un difetto di secrezione e/o di azione dell'insulina • Dalla presenza di iperglicemia • Dalla comparsa a lungo termine di complicanze croniche a livello di vari organi, in particolare : OCCHI, RENE, NERVI, CUORE E VASI SANGUIGNI. CLASSIFICAZIONE: • Diabete di tipo I distruzione delle cellule beta del pancreas con conseguente difetto assoluto di insulina (diabete giovanile); • Diabete di tipo II caratterizzato da difetto di secrezione di insulina associato ad insulino - resistenza (diabete senile); • Diabete gestazionale (GDM) (qualsiasi forma di alterata tolleranza glucidica che insorge durante la gravidanza); N.B: qualsiasi forma di diabete può richiedere la terapia insulinica in qualsiasi stadio della malattia. l'uso di insulina di per sé non classifica il paziente DIABETE La prevalenza del diabete mellito in Italia è del 3%. • Aumenta con l’età oscillando dallo 0,5% nelle fasce di età inferiore a 30 anni sino al 10% ed oltre al di sopra dei 65 anni. • Circa il 90% della popolazione diabetica è affetta da diabete tipo 2, mentre solo una minoranza è affetta da diabete tipo 1. DIETA o TERAPIA ??? L’ATTUALE TERMINE DI “ DIETA “ PUO’ ESSERE SOSTITUITO CON TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE PERCHE’ E’ UNA TERAPIA EFFICACE PER : IL PAZIENTE CON DIABETE TIPO 2 IN SOVRAPPESO O OBESO : -CHE RIDUCENDO IL PESO MIGLIORA L’INSULINO-RESISTENZA E SI PUO’ ARRIVARE AD UNA NORMOGLICEMIA O ASSOCIARE GLI IPOGLICEMIZZANTI ORALI IN RIDOTTO DOSAGGIO. -INOLTRE SI CONTROLLA LE ALTERAZIONI DEL METABOLISMO (IPERCOLESTEROLEMIA-IPERTRIGLICERIDEMIA-IPERURICEMIA) CON VANTAGGI DI PREVENZIONE • IL PAZIENTE CON DIABETE TIPO 1 : -UN BUON CONTROLLO GLICOMETABOLICO (EVITARE L’IPERGLICEMIA E/O L’IPOGLICEMIA) - ED EFFICACE NEL RALLENTARE LA GENESI O LA PROGRESIONE DELLE SOFFERENZE VASCOLARI (MICRO E MACRO ANGIOPATICHE) QUESTO PERMETTE DI RIDURRE LA QUANTITA’ DI INSULINA DA SOMMINISTRARE ED EVITARE L’IPERINSULINIZZAZIONE PERIFERICA CHE’ UN POTENZIALE FATTORE ATEROGENO La terapia dietetica è molto simile nei due tipi di diabete anche se: • Per i diabetici di tipo 1 andrà posta maggiore attenzione all'apporto di alimenti ed in particolar modo ai carboidrati. • Per i diabetici di tipo 2, spesso in sovrappeso, la dieta andrà calibrata in modo tale da favorire la riduzione del peso corporeo fino a livelli accettabili. Un semplice calo ponderale del 5-10% migliorerà il controllo metabolico favorendo la riduzione della glicemia, della pressione arteriosa ed il miglioramento del quadro lipidico Obiettivi della dieta Gli obiettivi principali della dietoterapia sono: • • • • Il controllo glicemico Il controllo del peso corporeo Il controllo della Dislipidemia La prevenzione ed il trattamento dei fattori di rischio o complicanze legate alla nutrizione ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA Peso Corporeo= Bilancio tra entrate ed uscite ECCESSO DI GRASSO CORPOREO = Maggior rischio per la salute, maggior incidenza di patologia : • Diabete, ipertensione,cardiopatie, dislipidemie, quindi riduzione della qualità di vita. • Nel caso di obesità o forte soprappeso una perdita di grasso quantificabile in non più di 2,5kg al mese può essere considerata soddisfacente; • Controllare l’alimentazione :Evitando diete “fai da te” o restrizioni drastiche o addirittura saltare i pasti VALUTAZIONE INDICE MASSA CORPOREA INDICE DI RIFERIMENTO IMC = PESO ALTEZZA X ALTEZZA Come si calcola ? Esempio: 90 kg. = 33 (BMI) (1.65 metri x 1.65 metri) Oppure Kg. 90 : m.1.65 : m.1,65 = 33 BMI Sottopeso : se inferiore a 18.5 Normopeso : se compreso tra 18.5 e 24.9 Sovrappeso : se compreso tra 25.00 e 29.9 Obesita’ : se maggiore di 30.00 • Valore e classe di peso ottenuti possono essere confrontati con la tabella riassuntiva BMI Classe di peso < 18,5 Sottopeso 18,5 - 24,9 Normopeso 25,0 - 29,9 Sovrappeso 30,0 - 34,9 Obesità 1° 35,0 - 39,9 Obesità 2° > 39,9 Obesità 3° CIRCONFERENZA VITA CIRCONFERENZA VITA COME MISURARLA • • • • • • • • Nell’adulto la circonferenza della vita (misurata in posizione eretta e senza trattenere il respiro, nel punto che corrisponde alla “vita naturale”, ossia alla minore circonferenza del tronco) è considerata un altro importante indice tanto dell’esistenza di un sovrappeso quanto soprattutto delle possibili complicanze del sovrappeso stesso. Si stima che valori della circonferenza della vita pari o superiori a 88 cm. nella donna e a 102 cm. nell’uomo siano fortemente associati ad un aumento del rischio di numerose malattie considerate complicanze metaboliche dell’obesità. • Conclusioni • • • Circonferenza Vita auspicabile: UOMO 94 cm. DONNA 80 cm. DIABETE Contrariamente a quanto molti credono l'alimentazione ideale del diabetico non è affatto complessa o restrittiva. Per la maggior parte delle persone l’ALIMENTAZIONE va infatti semplicemente adattata alla malattia, di certo non stravolta.. Naturalmente la dieta dovrà tener conto: • Dei gusti e delle preferenze individuali • Delle abitudini quotidiane e dietetiche del diabetico • Fornire una scelta di alimenti accettata e gradita. LINEE GUIDA PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE Più amido e fibra Giusto consumo Di dolci Attenti al peso Il sale? Meglio poco Meno Grassi e colesterolo Limitare i fuori pasto Variare Gli alimenti ALIMENTAZIONE (secondo le linee guida europee) • PROTEINE: 12-20% • CARBOIDRATI: 50-60% • LIPIDI: < 30% • GRASSI SATURI: < 10% • GRASSI MONOINSATURI: 10% • GRASSI POLINSATURI: 10% • COLESTEROLO: < 300mg/dl • SACCAROSIO: < 30 g/die • FIBRE: 20 g/1000kcal • ALCOOL < 15 g/die FABBISOGNO CALORICO E DI NUTRIENTI • MACRONUTRIENTI • GLUCIDI O CARBOIDRATI (ZUCCHERI) • funzione di carburante - forniscono energia 1 gr. fornisce 4 kcal. • PROTIDI O PROTEINE funzione plastica e riparatrice tessuti 1 gr. fornisce 4 kcal. • LIPIDI O GRASSI • funzione energetica e di riserva di energia 1 gr. Fornisce 9 kcal. FABBISOGNO DI CARBOIDRATI CARBOIDRATI I CARBOIDRATI DEVONO COPRIRECIRCA IL 55-60% DELLE CALORIE GIORNALIERE Dare la preferenza a quelli complessi (pasta, riso, pane, polenta, patate, legumi), In quanto vengono assorbiti lentamente. Gli zuccheri semplici devono invece essere assunti in quantità inferiore al 10% delle calorie totali Un quantitativo adeguato di carboidrati è indispensabile CARBOIDRATI • Sono la fonte primaria di energia pronta, e sono depositati sotto forma di lunghe catene, il glicogeno, nel muscolo e nel fegato. • Per essere utilizzato, il glicogeno deve però essere frammentato nelle perle che lo compongono, il glucosio, che passa nel sangue e arriva ai tessuti come il cervello, che non contengono depositi di glicogeno. FABBISOGNO CALORICO E DI NUTRIENTI • GLUCIDI o CARBOIDRATI • I Carboidrati che forniscono energia di immediato utilizzo per il metabolismo e i muscoli. Possono essere: - Carboidrati o Zuccheri Semplici (glucosio, fruttosio, saccarosio o zucchero comune …) costituiti da molecole semplici che vengono assimilate immediatamente - Carboidrati Complessi (cereali, farine ….) che sono molecole più grandi che necessitano di un processo digestivo e quindi più tempo per essere CARBOIDRATI SEMPLICI • Sono costituiti da perle i monosaccaridi (glucosio, galattosio, fruttosio), che possono appaiarsi in disaccaridi come: • lattosio, saccarosio, maltosio I carboidrati composti da poche perle sono dolci di gusto, e vengono per questo chiamati "zuccheri semplici" o semplicemente "zuccheri", ZUCCHERI ED ALIMENTI DA EVITARE: • • • • • Zucchero, miele, prodotti dolciari raffinati ad alto contenuto glucidico e lipidico (biscotti, snack, merendine, gelati, dolci preconfezionati, cornetti, paste), cioccolato, marmellata; evitare i succhi di frutta e le bevande zuccherate in genere Primi piatti elaborati preparati con condimenti grassi (lasagne, tortellini, cannelloni, risotti ecc.); Pizze elaborate, sostituti del pane con grassi aggiunti e sale (crackers, grissini, panini all'olio, focacce); Frutta secca (uvetta sultanina, prugne,fichi e datteri castagne Frutta oleosa (mandorle, noci, arachidi,nocciole avocado ecc.) DA CONSUMARE CON MODERAZIONE !! Frutta sciroppata, banane, mandarini, uva, melograno, fichi, cachi Dolci So lop er occ asi on i sp eci ali DOLCIFICANTI DOLCIFICANTI NATURALI SACCAROSIO DOLCIFICANTI SEMISINTETICI Aspartame DOLCIFICANTI SINTETICI Acesulfame K Miele Ciclamati Fruttosio (levulosio) Saccarina Destrosio Sorbitolo Mannitolo Xilitolo - - Acalorici - Potere dolcificante maggiore del saccarosio - Non stimolano la produzione di insulina Calorici Potere dolcificante simile al saccarosio Stimolano la produzione di insulina anche se in misura minore rispetto allo zucchero CARBOIDRATI COMPLESSI Mentre i carboidrati composti di molte perle sono chiamati "carboidrati complessi"o "amidi“ o “polisaccaridi” perle che possono essere tutte dello stesso colore: ad esempio l'amido, la preminente fonte nutrizionale per l'uomo, è formato solo da "perle" di glucosio. CEREALI E DERIVATI CEREALI Tale gruppo comprende tutti i prodotti ottenuti dal frumento (pane, pasta, biscotti, cracker, fette biscottate, ecc.), dal granoturco (polenta, ecc.), dal riso,e dagli altri cereali minori quali avena, orzo, farro,grano saraceno, segale, kamut, bulghur Questi alimenti costituiscono per l’uomo la fonte più importante di amido e quindi di energia facilmente utilizzabile e apportano buone quantità di vitamina B. Composizione per 100 gr. Alimento Prot. Grassi CHO totali Carboidrati Amido Zuccheri Fibra Kcal Biscotti frol. 7.2 13.8 73.2 51.2 22 1.9 429 Corflakes 6.6 0.8 80.4 70 10.4 3.8 361 Fette bisc.integ. 12.5 5,8 67.7 64.2 3,5 7.6 394 Grissini 12.3 13.9 62.4 60.2 2.2 3.5 431 Pane 8.6 0.4 61 59.1 1.9 3.2 289 Pasta 10.9 1.4 65.6 61.4 4.2 2.7 325 Riso 6.7 0.4 73.1 72.9 0.2 1 332 DIETA e DIABETE CARBOIDRATI • . Andranno preferiti i CARBOIDRATI COMPLESSI E QUELLI A BASSO INDICE GLICEMICO ASSOCIATI A FIBRE (in questo caso la quota di carboidrati nella dieta può arrivare al 60% delle calorie totali). • Il saccarosio, il normale zucchero da cucina, non deve assolutamente superare il 5% delle calorie totali (max 15-20 grammi). Tale quantità può essere consumata sottoforma di dolci casalinghi e/o alcuni prodotti confezionati (es. biscotti ), a stomaco pieno quindi dopo un pasto, ed il loro utilizzo va quindi “ LIMITATO”. • Per lo stesso motivo è bene sostituite lo zucchero con dolcificanti senza valore nutritivo (approvati dalla FDA) assolutamente privi di rischi per il paziente MA SENZA ESAGERARE COS’E’ L’INDICE GLICEMICO Il concetto di indice glicemico si sviluppò quando ci si rese conto che diversi alimenti contenenti la stessa quantità di carboidrati non avevano lo stesso effetto sui valori della glicemia dopo la loro assunzione. Per esempio 30 grammi di carboidrati come il pane potrebbero avere effetti diversi da 30 grammi di carboidrati come frutti o pasta o riso. L’INDICE GLICEMICO • L’indice glicemico è un modo di classificare i cibi contenenti carboidrati in base alla velocità con cui alzano i livelli di zucchero nel sangue dopo averli mangiati. • Sono classificati in una scala da 0 a 100, considerando 100 la risposta ad un alimento di riferimento, come il glucosio o il pane bianco. • Conoscere l’indice glicemico dei cibi può essere utile per i diabetici, che hanno bisogno di controllare i loro livelli di zucchero nel sangue. Includere nella dieta cibi con un indice glicemico basso può aiutarli a distribuire il rilascio del glucosio nel sangue in modo più uniforme durante la giornata. DIETA e DIABETE L’Indice glicemico dipende da: • • • Dalla composizione dell’alimento ed in particolare da quantitativo di zuccheri semplici che contiene Dalla maggiore o minor presenza nell’alimento di altri principi nutritivi che rallentano l’assorbimento del glucosio (grassi, fibre) Dai Metodi di cottura e preparazione dell’alimento(condimenti aggiunti ) Indice Glicemico DIETA e DIABETE LA FIBRA ALIMENTARE La fibra alimentare fa parte della famiglia dei carboidrati è composta da molecole complesse che il nostro organismo non è in grado di digerire ed assimilare La dieta per il diabete dovrebbe essere particolarmente ricca di fibre, soprattutto idrosolubili (legumi, frutta). DIETA E DIABETE • LA FIBRA ALIMENTARE • La fibra alimentare fa parte della famiglia dei carboidrati è composta da molecole complesse che il nostro organismo non è in grado di digerire ed assimilare La dieta per il diabete dovrebbe essere particolarmente ricca di fibre, soprattutto idrosolubili (legumi, frutta). DIETA e DIABETE LA FIBRA ALIMENTARE HA LA FUNZIONE DI : • Migliorare il transito intestinale • Migliora l’assorbimento di zuccheri(regolando la glicemia post-prandiale ) e dei grassi (limita l’assorbimento del colesterolo introdotto con gli alimenti) • Ritarda lo svuotamento gastrico,prolunga il senso di sazietà • Ha funzione protettiva contro lo sviluppo di alcuni tumori nell’intestino ( colon) Ha azione antiossidante • Apporto giornaliero consigliato di fibra alimentare (20-35 g/die) e almeno 5-6 porzioni di frutta e vegetali al giorno • Iniziare il pasto con una porzione di verdura cruda o cotta: aumenterà la quantità di fibra oltre che il senso di sazietà DIETA e DIABETE LA FIBRA ALIMENTARE LE FIBRE IDROSOLUBILI PIU’ “VANTAGGIOSE” SONO CONTENUTE IN • LEGUMI FAGIOLI,CECI,LENTICCHIE,PISELLI FAVE SOIA • VERDURE CARCIOFI CAROTE CICORIA FAGIOLINI MELANZANE BROCCOLI CAVOLFIORI POMODORI • FRUTTA LE FIBRE NON IDROSOLUBILI SONO CONTENUTE IN ALIMENTI VEGETALI E IN CIBI INTEGRALI PRODOTTI OTTENUTI CON FARINE INTEGRE: • PANE PASTA FETTE BISCOTTATE ECC. DIETA e DIABETE FRUTTA Quello tra frutta e diabete è un rapporto tormentato da una serie di falsi miti e leggende metropolitane • Oltre al contenuto in zuccheri, è infatti importante valutare la ricchezza in fibra e la forma con cui l'alimento si assume. • Più c'è fibra, infatti, e minore è il picco glicemico raggiunto dopo la digestione; per questo motivo il succo d'arancia ha un indice glicemico superiore rispetto al frutto in spicchi, che alza meno la glicemia quando si consuma con la parte bianca della buccia, detta albedo, perché ricca di pectina (una fibra solubile). FRUTTA 100gr. ZUCCHERI : FRUTTOSIO gr. FIBRE gr. ANANAS 9.26 1.4 ARANCE 9.35 2.4 BANANE 12.23 2.6 CACHI 15.23 1.3 COCOMERO 6.2 0.4 FICHI FRESCHI 16.22 2.9 FICHI SECCHI 48 9.8 FRAGOLE 5 2 KIWI 9 3 MELA CON BUCCIA 10.3 2.4 MELA SENZA BUCCIA 10 1.3 MELONE 8 0.9 PERE 10 3.1 PESCHE 8 1.5 POMPELMO 7 1.1 PRUGNE FRESCHE 10 1.4 UVA 15.5 0.9 DIETA e DIABETE PROTEINE Si consigliano di assumere durante l'arco della giornata una quantità di proteine pari a circa il 15-20% dell'apporto calorico giornaliero totale pari a 0,8-1,2 g di proteine per Kg di peso corporeo. • Tali quantità vengono ridotte in caso di nefropatia diabetica senza comunque scendere al di sotto dei 0,7 g/kg/die. • In entrambi i casi la quota di proteine nella dieta dovrebbe derivare per i 2/3 da prodotti di origine animale e per 1/3 da prodotti di origine vegetale (legumi). GRUPPO: LEGUMI (FAGIOLI, LENTICCHIE, CECI, FAVE, PISELLI) I LEGUMI I legumi, se abbinati ai cereali, forniscono quei nutrienti principali che sono caratteristici della carne, del pesce e delle uova: ferro; altri oligoelementi; proteine di buona qualità biologica. DIETA e DIABETE GRASSI • • • I GRASSI APPORTANO: Energia = 9 Kcal. per 1 gr. POSSONO ESSERE VISIBILI ED INVISIBILI SATURI (di origine animale) INSATURI (di origine vegetale) Acidi grassi insaturi e polinsaturi( Ac. oleico , linoleico ecc) apportano Vitamine A , D, E Si consiglia di assumere un quantitativo di grassi pari al 20-30% dell'apporto calorico giornaliero Nei pazienti con diabete mellito l’incidenza di malattie cardiovascolari è più alta rispetto alla popolazione sana. Per questo motivo si dovrebbe limitare l'apporto di grassi saturi e colesterolo. è bene non assumere più di 300 mg di colesterolo al giorno l'apporto di acidi grassi (contenuti nella margarina e nei prodotti che la contengono come alcuni biscotti, dolciumi e snack) non dovrebbe superare i 5 g al giorno, in ogni caso è bene ridurre al massimo il loro consumo MENO GRASSI E COLESTEROLO • Utilizzare meno grassi sottoforma di condimenti, preferire metodi di cottura semplici e salutari, utilizzare quali sostitutivi dei grassi di condimento :brodo vegetale, sugo di pomodoro, limone, vino bianco, latte scremato • Preferire l’olio di oliva extravergine e olii vegetali mono-seme(girasole, vinaccioli, arachidi ecc.), piuttosto che grassi animali(burro, panna, pancetta, lardo) METODI DI COTTURA • Preferire i metodi di cottura che richiedono pochi condimenti: in acqua, al vapore, ai ferri, alla piastra, al cartoccio. Utilizza eventualmente tegami antiaderenti • Cuocere i secondi piatti preferibilmente al forno, dopo aver eliminato dalla carne i grassi visibili • Evitare la frittura. • Sostituire la soffrittura con l’appassimento in brodo vegetale di verdure (sedano, cipolla, pomodoro) ed erbe aromatiche • Aggiungere i condimenti possibilmente a crudo. MENO GRASSI E COLESTEROLO • Preferire proteine vegetali quali : legumi e cereali, e preferire tra quelle animali la carni bianche diminuendo la frequenza settimanale a 2-3 volte • Consumare pesce con frequenza di 2-3 volte la settimana, I grassi del pesce (altamente insaturi ricchi in omega3 hanno la capacità di diminuire i trigliceridi e l’aggregazione piastrinica) • Fare attenzione al consumo eccessivo di formaggi , si consiglia una frequenza di 2 volte la settimana e preferibilmente freschi:preferire latte fresco parz. scremato e yoghurt magro • Attenzione agli insaccati,ricchi in grassi animali e colesterolo!! MENO GRASSI E COLESTEROLO I L COLESTEROLO • Un breve elenco di cibi contenenti colesterolo (le quantità sono in mg per 100 g di parte edibile): 2000 Cervello 1480 Uovo di gallina, tuorlo 250 Burro 170 Gamberi 142 Anguilla 135 Aragosta 126 Cozze 125 Mascarpone • 110 Gorgonzola 109 Panna montata 100 Formaggi, massimo 95 Salame 97 Lardo • • • 94 Pasta all’uovo 90 Parmigiano 90 Grana 50 Merluzzo • 12 Yogurt, latte intero 7 Pasta e fagioli 5 Latte parzialmente scremato 5 Yogurt, latte parz. Scremato 2 Yogurt scremato 2 Latte scremato 0 Spaghetti 0 Frutta fresca IL SALE, MEGLIO NON ECCEDERE - CONSUMO MEDIO DEGLI ITALIANI : 10-14 gr. /die - QUANTITA’ OTTIMALE : 5 – 6 gr. /die L’ECCESSO DI SALE CAUSA - Ipertensione e quindi malattie cardiocircolatorie - Accumulo di liquidi con formazione di edemi DA DOVE PROVIENE IL SALE CHE INGERIAMO? - Dal sale aggiunto ai prodotti trasformati (per ragioni di conservazione , tecnologie e sapidità (cibi in scatola, insaccati, formaggi, carni e pesci affumicati snack salati, prepararati per brodi ) - Dal sale aggiunto nella preparazione gastronomica -Dal sale aggiunto a tavola -Per dare più sapore alle pietanze, unite a fine cottura erbe aromatiche e spezie SIAMO ABITUATI A MANGIARE TROPPO SAPORITO SE RIDUCIAMO IL SALE IL PALATO SI ABITUA !!! LIMITARE L’USO DEL SALE IN TAVOLA E PREFERIRE QUELLO IODATO PER LA PREVENZIONE DEL GOZZO TIROIDEO DIETOTERAPIA DIABETE • Spizzicare continuamente fuori pasto fa male:fai regolarmente colazione, pranzo, cena e due spuntini DISTRIBUZIONE CALORIE NELLA GIORNATA 4-5 pasti con la seguente RIPARTIZIONE CALORICA: Colazione + spuntino 20% Pranzo 40% Merenda 10% Cena 30% DISTRIBUZIONE CALORIE NELLA GIORNATA • Iniziamo la giornata con una buona prima colazione! latte parz scremato + pane 40-50gr. o 2-3 fette biscottate integr Yoghurt magro + spremuta + fette biscottate o pane integr Una spremuta di agrumi + thè o infusi + 2-3 fette o pane integrali DISTRIBUZIONE CALORIE NELLA GIORNATA PRANZO 1°Piatto(pasta o riso 70-80gr.) Verdura cruda e/o cotta abb. Oppure 2°piatto(carne o pesce) + verdure crude e/o cotte + pane 40-50 gr. MERENDA Frutta fresca di stagione o Yoghurt magro CENA Minestrone o passato di verdure 2° piatto + verdure crude e/o cotte +pane Oppure Legumi e cereali + verdure crude e/o cotte + pane Alimentazione e stile di vita PUNTA ALLA SALUTE Attività fisica ed alimentazione LE REGOLE DEL GIOCO Variare sempre gli alimenti: con la monotonia si rischia di escludere qualche nutriente fondamentale •Mangiare con calma e masticare bene, senza fretta •Spizzicare continuamente fuori pasto fa male:fai regolarmente colazione, pranzo, cena e due spuntini •Quando fa caldo bisogna mangiare meno e bere più del solito , quando fa freddo serve qualche caloria in più , ma senza esagerare •Non trascurare mai un po’ di sport: anche camminare è una buona ginnastica •E’ sempre meglio scegliere i prodotti in base alla stagione. Le primizie costano molto e nutrono poco •Impara a conoscere i cibi, anche leggendo le etichette Molti degli attuali interventi educativi si basano sulla combinazione educazione dietetica abbinata all’esercizio fisico. • Attività fisica Razionale dell’impiego dell’esercizio fisico nella strategia globale del trattamento del paziente diabetico • • • • • • • • • • • Incremento della sensibilità all’insulina Modificazioni dell’assetto lipidico: - incremento colesterolo HDL - riduzione colesterolo totale e LDL - riduzione dei trigliceridi Controllo dell’ipertensione arteriosa lieve Controllo ponderale Riduzione del tessuto adiposo, specie viscerale Riduzione della mortalità da tutte le cause Riduzione della mortalità cardiovascolare Aumento del senso di benessere e della qualità di vita DIETA, DIABETE E ALCOOL Se il diabete è ben controllato sono concesse modeste quantità di vino durante i pasti (fino a 15-20 g per le donne e 30-35 g per gli uomini). Tra gli effetti negativi dell'abuso di alcool ricordiamo: • Aumento dei trigliceridi ematici • Predisposizione al sovrappeso a causa del consistente apporto energetico (ogni grammo di alcool apporta circa 7 Kcal) • Effetto ipoglicemico se assunto a digiuno (pericoloso soprattutto per i pazienti trattati con insulina ed ipoglicemizzanti orali). Bevande alcoliche Al giorno 1 dose di alcolici per le donne 2 dosi per gli uomini 1 dose 1 bicchiere di vino o 1 birra piccola 1 bicchierino di superalcolico ATTENZIONE Gli alcolici sono calorie Bevande alcoliche 5 - 15 g di alcool al giorno Effetto antiossidante •Riduce il rischio coronarico (aumento HDL) •Migliora la sensibilità insulinica ACQUA • L’acqua è indispensabile per svolgere diverse funzioni fisiologiche: • Trasporta la maggior parte dei nutrienti come le vitamine idrosolubili, i minerali, gli zuccheri, gli amminoacidi • Facilita la digestione e l’assorbimento dei nutrienti • Favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione dei liquidi e delle scorie metaboliche • Regola la temperatura corporea attraverso la sudorazione • Lubrifica i tessuti e mantiene elastica pelle e mucose ACQUA • Quanto bere • • • In generale occorre bere circa 1,5÷2 litri di acqua al giorno; quantità pari a circa il 3% del peso corporeo, pertanto una persona di 60 Kg dovrebbe bere 1,8 lt di acqua. Il fabbisogno è in base all’età, al clima e all’attività fisica e in alcune fasi della vita occorre poi prestare particolare attenzione alla quantità introdotta per evitare una possibile disidratazione. Nell’anziano lo stimolo della sete è meno efficiente e quindi tende a bere meno del necessario Un metodo empirico per valutare se stiamo bevendo a sufficienza è quello di osservare il colore delle urine: se è giallo paglierino significa che stiamo assumendo liquidi a sufficienza, se invece è giallo scuro significa che stiamo bevendo troppo poco. ACQUA • Quando e come bere • E’ consigliabile iniziare a bere già al mattino appena svegli: un bicchiere di acqua, oltre che a idratarci, stimola la peristalsi intestinale ed è molto utile contro la stipsi. • E’ buona abitudine distribuire nel corso della giornata il rimanente quantitativo senza eccedere nel consumo ai pasti per non diluire eccessivamente i succhi gastrici rallentando così la digestione (al massimo mezzo litro di acqua). • E’ preferibile bere a piccoli sorsi e in più riprese. L’acqua deve essere a temperatura ambiente in modo che sia il più simile possibile alla temperatura corporea: bere acqua eccessivamente fredda può provocare congestioni. ALTRE RACCOMANDAZIONI SULLO STILE DI VITA SMETTERE DI FUMARE Fumo • Avvisare i giovani pazienti di non cominciare mai a fumare. • Aiutare i pazienti fumatori a smettere di fumare e, se necessario, inviarli presso un centro antifumo. • Promuovere l’impiego di messaggi antifumo. grazie