PREVENZIONE DELLO STRAVASO DI FARMACI ANTIBLASTICI SCOPO: • • Ridurre al minimo il rischio di stravaso di farmaci antiblastici Garantire al paziente un trattamento di cura appropriato per lo stravaso PREPARAZIONE DEL MATERIALE Materiale per l’introduzione di ago cannula Aghi cannula di vari calibri Contenitore per i rifiuti taglienti Medicazione trasparente in poliuretano PREVENZIONE DELLO STRAVASO Sequenza degli atti Razionale Effettuare lavaggio antisettico delle mani Identificare il paziente Utilizzare un accesso venoso centrale se presente Informare il paziente dei possibili rischi dovuti allo stravaso e alla necessita di rispettare l’immobilità dell’arto durante l’infusione Chiedere al paziente di segnalare subito l’eventuale comparsa di bruciore, fastidio, dolore, formicolio, rossore, gonfiore Non creare ansia o agitazione del paziente Ispezionare entrambe le braccia individuando il sito più idoneo per incanulare la vena Rispetto del diritto all’informazione; fondamentale al fine di ottenere il consenso e la piena collaborazione durante la procedura. La precoce individuazione dei sintomi riduce l’eventuale danno dei tessuti Il vaso venoso deve essere morbido, elastico e di dimensioni adeguate al calibro dell’ago cannula scelto Preferire nell’ordine le vene mediane Evitare la piega anticubitale( conseguenze gravi in dell’avambraccio, vena cefalica e basilica, vene caso di stravaso), le aree di flessione del polso e dorsali della mano della mano, gli arti inferiori, le vene fragili, di piccolo calibro, sclerotiche o infiammate, varici venose, vene precedentemente sottoposte a chemioterapia. Non infondere inoltre la terapia se l’arto presenta circolo linfatico compromesso o se è interessato da processi neoplastici. Non utilizzare lo stesso sito di infusione di altre terapie o aghi cannula posizionati da più di 12 ore. Tutte queste situazioni aumentano la possibilità di stravaso Se il tentativo di incanulamento della vena fallisce Cosi facendo si evita la fuoriuscita del farmaco dal riprovare sempre a monte della sede di rottura o letto vascolare nel punto di rottura della vena nell’arto contro laterale Utilizzare ago cannula di medio calibro 20-22-23 gauche Utilizzare medicazione in poliuretano trasparente La medicazione trasparente permette di visualizzare il punto di inserzione Utilizzare raccordi a y e rubinetti a tre vie La presenza dei raccordi e dei rubinetti permette di utilizzare la via senza introdurre il farmaco presente nel deflussore Utilizzare dispositivi dotati di raccordi luer-lock Il raccordo luer-lock permette la connessione senza la dispersione di farmaci Iniziare l’infusione con fisiologica a goccia veloce Non provare la linea con il farmaco chemioterapico Verificare il ritorno venoso tramite aspirazione con siringa prima e durante la somministrazione del chemioterapico Rispettare la velocità di infusione relative ad ogni farmaco secondo gli schemi predefiniti Seguire la sequenza di somministrazione dei farmaci come da prescrizione medica Somministrare i farmaci in bolo in contemporanea con un’infusione veloce di soluzione neutra Dopo la somministrazione infondere una soluzione neutra come lavaggio Durante la somministrazione controllare periodicamente l’integrità della vena e valutare se vi è presenza di edema infiammazione, dolore, rossore, calore, variazione della velocità di flusso dell’infusione, reflusso di sangue nel set d’infusione Se il paziente non è affidabile o rimane asintomatico nel corso della terapia effettuare controlli ogni 5-20 minuti in relazione al tipo di chemioterapico infuso Durante l’infusione di chemioterapici vescicanti somministrati in periferica rimanere nella stanza pronti ad intervenire tempestivamente in caso di stravaso NOTE Le procedure sono prodotte ad uso didattico per le attività del Laboratorio professionale 2. TESTI CONSULTATI Barbara K. Timby: Fondamenti di assistenza infermieristica-concetti e abilità cliniche di base. Milano, McGraw-Hill Companies, srl Publisching Group Italia 1° Edizione italiana 2011. Bruner – Suddarth “Infermieristica in area medico-chirurgica” IV ° Edizione italiana a cura di Giorgio Nebuloni Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2010