Proc. 4 PREVENZIONE DELLO STRAVASO DI FARMACI

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PREVENZIONE DELLO STRAVASO DI FARMACI ANTIBLASTICI
SCOPO:
•
•
Ridurre al minimo il rischio di stravaso di farmaci antiblastici
Garantire al paziente un trattamento di cura appropriato per lo stravaso
PREPARAZIONE DEL MATERIALE
Materiale per l’introduzione di ago cannula
Aghi cannula di vari calibri
Contenitore per i rifiuti taglienti
Medicazione trasparente in poliuretano
PREVENZIONE DELLO STRAVASO
Sequenza degli atti
Razionale
Effettuare lavaggio antisettico delle mani
Identificare il paziente
Utilizzare un accesso venoso centrale se presente
Informare il paziente dei possibili rischi dovuti allo
stravaso e alla necessita di rispettare l’immobilità
dell’arto durante l’infusione
Chiedere al paziente di segnalare subito l’eventuale
comparsa di bruciore, fastidio, dolore, formicolio,
rossore, gonfiore
Non creare ansia o agitazione del paziente
Ispezionare entrambe le braccia individuando il sito
più idoneo per incanulare la vena
Rispetto del diritto all’informazione; fondamentale
al fine di ottenere il consenso e la piena
collaborazione durante la procedura.
La precoce individuazione dei sintomi riduce
l’eventuale danno dei tessuti
Il vaso venoso deve essere morbido, elastico e di
dimensioni adeguate al calibro dell’ago cannula
scelto
Preferire
nell’ordine
le
vene
mediane Evitare la piega anticubitale( conseguenze gravi in
dell’avambraccio, vena cefalica e basilica, vene caso di stravaso), le aree di flessione del polso e
dorsali della mano
della mano, gli arti inferiori, le vene fragili, di
piccolo calibro, sclerotiche o infiammate, varici
venose, vene precedentemente sottoposte a
chemioterapia. Non infondere inoltre la terapia se
l’arto presenta circolo linfatico compromesso o se è
interessato da processi neoplastici.
Non utilizzare lo stesso sito di infusione di altre
terapie o aghi cannula posizionati da più di 12 ore.
Tutte queste situazioni aumentano la possibilità di
stravaso
Se il tentativo di incanulamento della vena fallisce Cosi facendo si evita la fuoriuscita del farmaco dal
riprovare sempre a monte della sede di rottura o letto vascolare nel punto di rottura della vena
nell’arto contro laterale
Utilizzare ago cannula di medio calibro 20-22-23
gauche
Utilizzare medicazione in poliuretano trasparente
La medicazione trasparente permette di visualizzare
il punto di inserzione
Utilizzare raccordi a y e rubinetti a tre vie
La presenza dei raccordi e dei rubinetti permette di
utilizzare la via senza introdurre il farmaco presente
nel deflussore
Utilizzare dispositivi dotati di raccordi luer-lock
Il raccordo luer-lock permette la connessione senza
la dispersione di farmaci
Iniziare l’infusione con fisiologica a goccia veloce
Non provare la linea con il farmaco chemioterapico
Verificare il ritorno venoso tramite aspirazione con
siringa prima e durante la somministrazione del
chemioterapico
Rispettare la velocità di infusione relative ad ogni
farmaco secondo gli schemi predefiniti
Seguire la sequenza di somministrazione dei farmaci
come da prescrizione medica
Somministrare i farmaci in bolo in contemporanea
con un’infusione veloce di soluzione neutra
Dopo la somministrazione infondere una soluzione
neutra come lavaggio
Durante
la
somministrazione
controllare
periodicamente l’integrità della vena e valutare se
vi è presenza di edema infiammazione, dolore,
rossore, calore, variazione della velocità di flusso
dell’infusione, reflusso di sangue nel set d’infusione
Se il paziente non è affidabile o rimane
asintomatico nel corso della terapia effettuare
controlli ogni 5-20 minuti in relazione al tipo di
chemioterapico infuso
Durante l’infusione di chemioterapici vescicanti
somministrati in periferica rimanere nella stanza
pronti ad intervenire tempestivamente in caso di
stravaso
NOTE
Le procedure sono prodotte ad uso didattico per le attività del Laboratorio professionale 2.
TESTI CONSULTATI
Barbara K. Timby: Fondamenti di assistenza infermieristica-concetti e abilità cliniche di base. Milano, McGraw-Hill
Companies, srl Publisching Group Italia 1° Edizione italiana 2011.
Bruner – Suddarth “Infermieristica in area medico-chirurgica” IV ° Edizione italiana a cura di Giorgio Nebuloni Casa
Editrice Ambrosiana, Milano 2010
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