Il settecento, secolo della borghesia e dell’illuminismo. Borghesi protagonista del XVIII secolo Borghesia alla guida dello stato La storia della borghesia risale al secolo XIII e XIV quando…. Grandi oligarchie finanziarie e ricchi mercanti di Firenze, Venezia, Genova, nelle Fiandre Bruges, a Anversa, in Germania Augusta e Norimberga, nel Baltico Amburgo e Lubecca. Crisi della borghesia con il dirottamento dei traffici sull’atlantico. Subentrano le nuove borghesie d’Olanda , Inghilterra e Francia, Il passaggio dal predominio dell’aristocrazia a quello della borghesia non è improvviso. Ruolo della borghesia i Olanda, Inghilterra, Francia. L’impero coloniale portoghese e spagnolo. L’ascesa dei nuovi ceti borghesi d’Olanda, Inghilterra e Francia è strettamente legata alla formazione dei loro imperi coloniali. Preceduti di un secolo dall’impero coloniale portoghese e spagnolo del XVI sc. Gli imperi coloniali portoghese e spagnolo erano considerati solo territori da sfruttare a beneficio della madrepatria e non ebbero carattere di occupazione stabile ad eccezione del Brasile per il Portogallo. Impero Portoghese : costituito da scali, porti e approdi sulle coste dell’india, dell’indocina. Della Cina, del Giappone, con basi intermedie in Africa, monopolizzando i traffici di Tè, Caffè e Cacao verso il porto di Lisbona. Impero Spagnolo : si avvantaggiò dell’opera dei conquistadores compiute a danno dei Maya in america centrale, degli Incas in Perù e dei Aztechi in Messico. Grandi quantità d’oro e argento nelle casse spagnole. Esaurite le risorse minerarie la Spagna promuove lo sfruttamento agricolo istituendo le encomiendas : ovvero grandi appezzamenti di terreno assegnati a coloni e lavorati prima da schiavi locali, poi da deportati negri provenienti dall’africa. Inizia la tratta dei negri. Anche nelle filippine la spagna mette in pratica la politica delle “encomiendas”. Gli imperi coloniali, Olandese, Inglese e Francese La decadenza degli imperi Portoghese e Spagnolo avvantaggia….. Gli Olandesi si sostituiscono ai portoghesi in quasi tutti gli scali e stabilimenti commerciali dell’Asia realizzando profitti altissimi. La Compagnia olandese delle Indie Orientali elargisce profitti del 10% del 1650 e del 36% nel 1750. La compagnia Olandese delle Indie Occidentali domina per 20 anni le coste del brasile sottraendo e boicottando i traffici spagnoli, si spinge a Nord e fonda “Nuova Amsterdam” la futura New York. Si spinge in Africa Australe insediando dei coloni contadini “boer” da cui il nome di boeri. A loro si deve la scoperta dell’Australia (abele Tasman). I Francesi si stanziano in Canada, lungo il fiume San Lorenzo fondano la città di Quebec penetrando poi nelle terre del Mississipi e Missouri che diventeranno colonia francese col nome Louisiana, I francesi instaurarono delle basi alle isole Antille che divennero punti di appoggio per boicottare i traffici spagnoli. Punti di approdo e scali commerciali furono edificati anche in India in competizione con gli Inglesi. La Compagnie des Indies fondata da Colbert a differenza delle altre compagnie era gestita dello stato, ma aveva gli stessi scopi e seguiva la stessa politica. Nessuna Compagnia Mercantile aveva finalità di colonizzazione, ma aveva come unico scopo l’abbattere la concorrenza dei singoli mercanti a tutto vantaggio del profitto e del monopolio del commercio da parte del paese. Le compagnie erano autonome rispetto alla madrepatrie e potevano emanare leggi, regolare in commercio e persino fare guerra stati non europei. Gli Inglesi si stanziarono in America Settentrionale creando anche uno stabile insediamento in Virginia chiamata così in onore della Regina Elisabetta la quale oltretutto partecipava agli utili della Compagnia Inglese delle Indie Occidentali. La compagnia creò degli insediamenti commerciali in Giamaia, nelle Bermuda, e nelle Bahamas che divennero centri di contrabbando antispagnolo. Nel XVII Secolo diversi inglesi a causa di persecuzioni religiose da parte degli Stuarts crearono una colonia stabile e si trasformarono in coltivatori e allevatori di bestiame, spingendosi sempre più nel retroterra e scontrandosi con gli indigeni pellirossa. Da queste comunità, inglesi di lingua e di cultura, ma molto orgogliosi della loro autonomia dalla patria, alla fine del XVIII sec. Nacquero gli Stati Uniti d’America. Espansione del capitalismo commerciale e finanziario prepara alla rivol. Industriale L’enorme sviluppo dei traffici commerciali segnò quindi la forte ascesa della borghesia. Oltre alle spezie trafficate fin dal medioevo, si aggiunsero i prodotti coloniali destinati a cambiare le abitudini alimentari degli europei : la patata, il caffè, lo zucchero. Il cotone greggio, importato dall’America, dall’India e dall’Egitto fu un elemento chiave per il passaggio dall’economia commerciale a quella industriale. Gli ingenti profitti realizzati dai mercanti, ma anche dagli investitori spianerà la strada per la rivoluzione industriale. La scienza e la tecnica che si stanno sempre maggiormente diffondendo e migliorando consentiranno la realizzazione di macchinari che segneranno il passaggio definitivo all’economia industriale moderna. I banchieri che possedevano quantità di denaro molto elevate potranno erogare prestiti per l’acquisto di nuovi macchinari che i ricchi borghesi, grazie ai capitali acquisiti potranno acquistare. I governi, sia monarchici, come Inghilterra e Francia, sia repubblicani come L’Olanda si legano sempre maggiormente agli interessi della Borghesia agevolandola e favorendola in tutti modi possibili poiché dal suo operato nel derivava grande ricchezza e prosperità per il paese. Il pensiero filosofico : gli illuministi. Le aspirazioni della borghesia si rispecchiano chiaramente nel nuovo movimento di pensiero che va sotto il nome di “Illuminismo”. L’I. fù un movimento filosofico di nuovo tipo, fortemente critico nei confronti della metafisica e fortemente ispirato alla nuova realtà politica ed economica in movimento. Voltaire scriveva che l’illuminista è colui che “dissoda i campi, arricchisce il povero, aumenta il numero degli aratri e quindi degli abitanti, non si lamenta delle giuste tasse.” I pensatori illuministi si proposero di illuminare le menti dalle liberandole dagli errori del passato e dalle tenebre dell’ignoranza. Una filosofia dunque che mirava alla costituzione di una società laica ed umana regolate dalle leggi perfette ed immutabili della natura. Gli illuministi