TERAPIA CON METHOTREXATO Ospedale di Mirandola – dott. G.Carpenito www.reumanord.docvadis.it Cos’è Il methotrexato (MTX) è un farmaco con proprietà anti-infiammatorie ed immunosoppressive. Il MTX ha dimostrato di essere in grado di migliorare sintomi e segni dell’infiammazione articolare e sistemica, di controllare l’attività di malattia, di prevenire, limitare o ritardare l’insorgenza di lesioni articolari, impedendone la progressione e preservando la funzione articolare. Per tali motivi il MTX è generalmente utilizzato come terapia di prima scelta nell’artrite reumatoide (AR). Dose e via di somministrazione Il MTX in monoterapia alla dose comunemente utilizzata in reumatologica (7.5-25 mg/settimana) presenta un buon profilo di tollerabilità. Le vie di somministrazioni sono: orale e parenterale (sottocute e intra-muscolare). L’incidenza e la gravità degli effetti collaterali gastroenterici, ematologici e di quelli a carico della cute e delle mucose sono attenuati dalla cosomministrazione di acido folico o folinico; quella dei soli effetti gastroenterologici dal passaggio dalla via di somministrazione orale a quella parenterale. Controindicazioni assolute all’uso di MTX: o Infezioni gravi o Epatopatie gravi o Sindromi da immunodeficienza o Insufficienza renale (creatinina >2 mg/dl) o Alterazioni ematologiche importanti con leucopenia (<3.000/mm3, N <1000/mm3) e piastrinopenia (<50.000/mm3) o Abuso di alcool o Ulcera peptica o Fibrosi polmonare o Gravidanza e allattamento Gravidanza L’impiego di MTX può causare effetti teratogeni sia per l’ovulo sia per gli spermatozoi, morte fetale, embriotossicità e aborto. Pertanto se uno dei due partner è in trattamento con tale farmaco, la gravidanza deve essere evitata. Sia le donne sia gli uomini in età fertile trattati con MTX devono adottare adeguate misure contraccettive. Una volta sospeso il farmaco la maggior parte delle linee guida propone, sia nell’uomo che nella donna, un’attesa di almeno 3 mesi prima di un’eventuale gravidanza. Principali rischi e precauzioni d’uso Soppressione midollare dose-correlata: è la reazione acuta più grave in corso di trattamento con MTX, soprattutto negli anziani. Il farmaco va sospeso subito. Fibrosi epatica: complicanza presente nel 5% di pazienti trattati a lungo termine. Il rischio è in relazione alla dose cumulativa e aumenta con l’abuso di alcol e con il sovrappeso. Solitamente con un rialzo di transaminasi superiore di 3 volte il valore normale si sospende il trattamento. Polmonite interstiziale: complicanza rara che può insorgere anche a distanza di mesi dall’avvio del trattamento. Nel caso insorga dispnea ingravescente si consiglia di sospendere subito la terapia ed eseguire una Rx torace. In caso di conferma si consiglia un trattamento steroideo che riduce il rischio di evoluzione della patologia. Interventi chirurgici ortopedici: il MTX somministrato nel periodo perioperatorio si è dimostrato sicuro sia per la comparsa di infezioni post-operatorie sia per la comparsa di flares reumatici. Non esistono studi per altri tipi di chirurgia. Il MTX quindi non deve essere sospeso in occasione di interventi elettivi di chirurgia ortopedica (Visser K 2009). Vaccini: durante la terapia con MTX l’immunizzazione con vaccini contenenti virus vivi non è raccomandata. Monitoraggio Si consiglia l’esecuzione dei seguenti esami ogni 3 mesi: VES, PCR, emocromo, glicemia, GOT/GPT, creatinina. In caso di problemi telefonare allo 0535/602373 martedì e mercoledì h 12-14 o inviare una mail a [email protected]. www.docvadis.it/reumanord