Box. 3.1- 3.2 -3.3
Il ciclo del sonno è molto più di una procedura
acceso/spento, poiché questo ritmo è legato al flusso
di molti processi fisiologici e psicologici
Le onde della veglia
•  Quando l’individuo è sveglio e attivo, l’EEG mostra una
predominanza di onde cerebrali di basso voltaggio e di
elevata frequenza (beta e gamma, da 15 a 60 cicli al
sec).
•  In situazioni di rilassamento predomina un’attività
ritmica relativamente lenta: ritmo alfa (8-12 cicli al
sec.)
•  Quando l’individuo è in allerta (rumore improvviso o
impegnato in un processo mentale) nell’EEG appare un
ritmo più rapido, predominante nelle regioni fronatli
Attività rapidissima, elevata frequenza: onde gamma
specifiche attività sensoriali e mentali
Le onde del sonno
•  L’EEG cambia progressivamente nel sonno con attività
di frequenza progressivamente più lenta corrispondente
a livelli di sonno sempre più profondo
•  Quando una persona si addormenta il suo EEG passa
attraverso gli stadi 1 – 4 del sonno a onde lente
nell’arco di 35-40 min e poi ripercorre gli stessi stadi
Rilassamento muscolare
Diminuzione della frequenza e pressione cardiaca
•  Dopo circa 60-90 minuti l’EEG diviene improvvisamente
desincronizzato con una attività rapida simile a quella
della veglia
Innalzamento della frequenza cardiaca e respiratoria
Sonno REM
Aserinsky e Kleitman 1953
Sonno REM
(Rapid eye movements – movimenti oculari rapidi)
Livello elevato dell’attività cerebrale
Sonno Non-REM
Questi due tipi di sonno si susseguono all’interno di
cicli della durata di 90 min all’inizio della notte
fino a 60 verso il mattino.
Criteri di basati su EEG- EMG e EOG
Sonno NREM:
tono muscolare tende a diminuire
progressivamente senza mai annullarsi; i movimenti
oculari lenti presenti durante l’addormentamento
tendono a diventare sempre pi scarsi. Respiro e frequenza
cardiaca diventano più lenti e regolari
Sonno REM
diminuzione del tono muscolare con atonia dei muscoli ;
aumento della frequenza cardiaca e irregolarità dei ritmi
respiratori e cardiaci, MOVIMENTI OCULARI RAPIDI
Sonno REM:frequenza EEG mista, di basso
voltaggio, simile a quella della veglia attiva.
Variazioni dell’attività elettrica:
Nello stato di veglia alternanza tra attività ad alta
frequenza (onde beta) durante lo stato di allerta e
un’attività a frequenza inferiore (onde alfa) durante
il rilassamento
Variazioni maggiori dell’EEG durante il sonno
Variazione regolare durante la notte
5 stadi del sonno
Stadio 1 = frequenza inferiore (onde theta)
Stadio 2 = più profondo fusi del sonno
Stadio 3 e 4 = stadi più profondi onde lente (delta)
Stadio 5 = REM
-  Dalla veglia al sonno profondo = un continuum
Formazione reticolare
(Moruzzi e Magoun)
Gruppo di neuroni situati nel
tronco cerebrale
Risveglio di animali
addormentati. Ma anche
neuroni che inducono il
sonno
Ipotalamo: nucleo del sonno
ippocampo
A cosa serve il sonno?
•  Teoria del recupero: il sonno avrebbe una funzione di
riparazione dei tessuti dell’organismo in corrispondenza
degli stati di sonno a onde lente di recupero del sistema
nervoso centrale in corrispondenza del sonno REM
•  Il sonno REM avrebbe un ruolo nella formazione di nuovi
contatti tra neuroni favorendo il mantenimento
funzionale e la formazione delle vie neurali del sistema
nervoso
•  Sonno REM e apprendimento ememoria
•  Teoria della conservazione dell’energia
Imparare sognando
•  Prima e dopo aver imparato qualcosa di nuovo il nostro
cervello ha bisogno di dormire
•  Consolidamento della memoria
•  Se non si dorme entro le prime 24 ore
dall’apprendimento i nuovi ricordi andranno perduti
•  Pisolini diurni (naps) migliorano l’apprendimento
•  Il sonno rafforza la memoria riplasmando fisicamente i
ricordi – plasticità neurale
•  Anche il sonno prima dell’apprendimento è cruciale per
la formazione di nuovi ricordi
Anche solo un pisolino fa bene!
Centri “metro-naps” in cui persone che lavorano
possono fare un pisolino di 25 min per poi
lavorare meglio
Ricerca sul sonno
Ruolo modulatore dei diversi tipi di sonno sui processi
cognitivi è stato studiato con la presentazione di
stimoli durante le varie fasi del sonno
La ritenzione di stimoli è migliore se essi vengono
somministrati durante il sonno REM
Reattività agli stimoli ambientali dipende dalle
caratteristiche cognitive significative per il soggetto
Significato personale
Sonno REM una certa forma di controllo sull’ambiente
Non nel sonno a onde lente
Ricerche sul sonno
Imparare dormendo…
Deprivazione di sonno influenza negativamente
l’apprendimento
Sonno in seguito all’apprendimento sembra
essenziale per il consolidamento della memoria
Il sonno conserva i ricordi
- 80% delle persone svegliate durante la fase REM
riporta qualche sogno
Ricordi più vividi dell’esperienza onirica.
Ricerche sul sonno
- Effetti estremamente nocivi legati alla deprivazione
di sonno:
- Esp. Con ratti di deprivazione di sonno: difficoltà a
regolare la temperatura corporea, perdita di peso,
generale disfunzione e morte dopo 21 gg.
In giovani umani: alcune ore di deprivazione ogni
notte effetto nocivo che si accumula: ridotta acuità
mentale, ridotti tempi di reazione, aumento di
irritabilità, depressione, aumento di rischi di incidenti
e lezioni.
Soprattutto per sonno REM
I sogni
William Dement
“ l’attività onirica permette a ciascuno di noi di essere
folle, pacatamente e al sicuro, ogni notte della
propria vita”
Coscienza onirica:
Emozione intensa
Pensiero illogico: senza continuità di sapzio e tempo
Sensazione è pienamente formata e dotata di
significato
Sensazione visiva è dominate
Accettazione acritica: tutto ci sembra “normale”
Difficoltà a ricordare il sogno dopo che è finito
I sogni
I sogni più memorabili sono spesso incubi
Studente medio ha circa 24 incubi l’anno!!!
Bambini hanno più incubi degli adulti
Chi ha sperimentato eventi traumatici è più incline ad
avere incubi
Ma i sogni possono anche riflettere “residui della
giornata”; il contenuto onirico ricava istantanee di
ricordi della giornata più che raccontare di nuovo le
storie di ciò che abbiamo fatto o visto.
Sono spesso privi di logica
I sogni: alcune teorie
Freud: i sogni rappresentano desideri: contenuto
manifesto di un sogno nasconde il suo vero
significato
- Numero infinito di interpretazioni!!!
Riemergere di pensieri rimossi
Pensieri rimossi vengono sognati più frequentemente
Ipotesi attivazione-sintesi (Hobson)
I sogni sono prodotti quando la mente prova a dare
un senso all’attività neurale casuale che si verifica nel
cervello durante il sonno.
Non ha accesso alle informazioni esterne ma continua
ad interpretarle
I sogni: alcune teorie
Carosello di immagini!
Immaginazione di eventi visivi
Attivazione arre associative visive
Amigdala
Corteccia prefrontale: attivazione inferiore rispetto
alla veglia
Corteccia motoria attiva ma inibizione dei movimenti
durante il sogno
Cronopsicologia
Ogni essere vivente è dotato di propri orologi
biologici interni
Funzionamento della mente e comportamento in una
prospettiva temporale
Ritmo sonno-veglia
Andamento ciclico di 24 ore : ritmo circadiano
(= circa diem “ quasi un giorno”)
Anche in “ambienti senza tempo”
Vigilanza ed efficienza delle prestazioni
Esperimenti di privazione di sonno
Ambiti applicativi: orari di lavoro
Alcuni risultati:
Vigilanza e attenzione hanno un andamento
crescente nella giornata, interrotto da una
diminuzione tra le 14 e le 16. Compiti di memoria a
lungo termine
Prime ore del mattino massime prestazioni in compiti
di memoria a breve termine
Creatività: massima nelle ore notturne