 
                                2° Esonero FSI – 21/01/05 Prof. De Notaristefani Esercizio 1 Nel contenitore mostrato della figura il gas A, monoatomico, si trova in uno stato caratterizzato da V0 = 1010-3 m3, P0 = 105 Pa, T0 = 290 K; esso non può scambiare calore con l’esterno. Il gas in B ha le stesse V0, T0, P0, ma è biatomico e può scambiare calore. Il pistone può scorrere senza attrito. Con una trasformazione reversibile il gas in B viene portato alla temperatura TB e al volume VB = 1210-3 m3. a) Calcolare il numero di moli e il valore di TB b) Calcolare il calore ceduto al gas B. c) Successivamente il gas in B viene posto a contatto termico con una sorgente a T 0, mantenendo bloccato il pistone, finché non viene raggiunto l’equilibrio termico. Calcolare la pressione del gas in B e la variazione di entropia dell’universo nell’intero processo. (Si assumano i gas come gas perfetti) A B Soluzione Esercizio 1: a) Per come è strutturato il sistema, in trasformazioni reversibili la pressione dei due contenitori dovrà essere sempre la stessa. Cominciamo, innanzitutto, a determinare il numero di moli. Esso potrà essere calcolato in modo immediato a partire dalla legge dei gas perfetti: n PV 0 0  0.415 moli RT0 (con, ovviamente, R = 8.314 J/moleK) Considerando il gas B, per la legge dei gas perfetti è possibile scrivere: PV 0 0  nRT0 PVB  nRTB Da cui: PV PVB 0 0  T0 TB [1] D’altronde, la trasformazione che subisce il gas A è adiabatica e quindi è possibile scrivere:   PV 0 0  PVA [2] Da come appare chiaro in figura, conoscendo il volume occupato dal gas B a conclusione della trasformazione, è possibile conoscere il volume del gas A: VA  2V0  VB A La [2] diventerà allora: B  PV 0 0  P  2V0  VB   Poiché il gas A è monoatomico:  5 3  105 Pa e quindi: P V0  2V0  VB   P0  P0  2  VB V0    2  12 10  53  105  0.8 53 Pa=1.45 105Pa Dalla [1] potremo ora determinare la temperatura del gas B: TB  PVB 12 1.45 T0  290 K  505 K PV 1  10 0 0 b) Il calore ceduto al gas B può essere determinato facendo riferimento al primo principio della termodinamica: Q  U B  LB La variazione di energia interna per un gas perfetto è pari: U  nCv TB  nCv TB  T0  Essendo B un gas biatomico si avrà: Cv  5 R 2 da cui: U  nCv TB  T0   5 Rn TB  T0   2.5  0.415  8.314   505  290  J  1855 J 2 Per determinare il lavoro bisogna notare che esso è stato utilizzato interamente per comprimere adiabaticamente il gas A. Ora, in una trasformazione adiabatica si ha che: U A   LA UA può essere facilmente trovato perché è ancora la variazione di energia di un gas perfetto. Quindi: LA  U A  nCv TA  T0  [3] Il gas A è monoatomico, per cui: Cv  3 R 2 Resta da determinare la temperatura di A. Per farlo ricordiamo che la trasformazione è adiabatica, per cui vale la relazione TV-1 = Cost e che: VA = (2V0 – VB). Quindi: T0V0 1  TAVA 1  TA  2V0  VB   1   1  V0  TA     2V0  VB  T0  290 K  336 K 0.82 3 A questo punto potremo determinare dalla [3]:  LA  U A  nCv TA  T0   3 Rn TA  T0   1.5  0.415  8.314   336  290  J  238 J 2 Ovviamente il lavoro su B è pari a –LA, cioè LB = - LA. Il calore scambiato dal gas B sarà allora: Q  U B  LB  1855J  238J  2093J c) La prima trasformazione è reversibile e il sistema caratterizzato dall’ambiente + gas A + gas B è isolato. Complessivamente, quindi, la variazione di entropia dell’universo è nulla. La seconda trasformazione avviene a pressione costante (e quindi non viene compiuto alcun lavoro) ma non è reversibile (due corpi a temperatura diversa si portano a uguale temperatura). La pressione finale potrà essere determinata dalla legge dei gas perfetti come: T PB' PB 290   PB'  0 PB  1.45 105 Pa=0.83 105 Pa T0 TB TB 505 La variazione di entropia del gas B che, ricordiamo, è biatomico è pari: T  5 S gas  nR ln  0   4.78 J K 2  TB  In questa trasformazione a volume costante l‘ambiente riceve dal gas una quantità di calore pari a: Q'  5 nR TB  T0   1854 J 2 La variazione di entropia dell’ambiente sarà allora pari a: Sambiente Q'   6.39 J K T0 La variazione di entropia dell’intero universo sarebbe quindi pari a: Suniverso  S gas  Sambiente  1.61 J K si noti che la variazione di entropia è maggiore di zero, in accordo con il secondo principio. Esercizio 2 Si consideri una macchina termica funzionante in modo reversibile secondo un ciclo costituito da due adiabatiche e due isocore (ciclo di Otto). Il rapporto di compressione è  = VA/VB = 8. Si assuma che il fluido termodinamico sia un gas perfetto biatomico. Calcolare il rendimento della macchina, il calore e il lavoro complessivo. Se il gas fosse monoatomico cambierebbe il rendimento della macchina? C D B A Soluzione: Il rendimento è pari a:  L Qa [1] dove Qa è il calore assorbito dalla macchina in un ciclo. Nelle trasformazioni adiabatiche non viene scambiato calore. Il calore viene scambiato solo nelle isocore. In particolare, il calore viene assorbito dal sistema nella trasformazione BC e viene ceduto nella trasformazione DA. Da questo avremo quindi che: Qa  QBC D’altronde, l’intero processo è costituito da un ciclo e quindi (1° principio della termodinamica) deve essere: L  Q  QBC  QDA Facilmente si vede che :  QBC  nCV TC  TB    QDA  nCV TA  TD  [2] utilizzando quindi la [1] e la [2] e tenendo conto dei segni:  L nC T  T   nCV TD  TA  T  T   V C B  1 D A Qa nCV TC  TB  TC  TB  [3] Si considerino ora le trasformazioni adiabatiche: TAVA 1  TBVB 1   1  1 TCVC  TDVD In cui  = 1.4 essendo il gas biatomico. Da cui:  T  V  1  B   A     1  TA  VB    1  TC  VD   1       TD  VC  Conoscendo il rapporto di compressione, dalla [3] otterremo:   1 TD  TA   1  TD  TA   1  1  1  1  0.565   1 80.4 TC  TB  TD   1  TA   1  Se il gas fosse monoatomico, cambierebbe l’esponente al rapporto di compressione e si avrebbe  = 1.67:   1 TD  TA   1  TD  TA   1  1  1  1   1 80.67 TC  TB  TD   1  TA   1  Il gas monoatomico fornirebbe quindi un rendimento superiore.  0.75 Esercizio 3: In un recipiente a pareti adiabatiche e rigide sono contenuti una massa M di acqua di calore specifico CM e un blocco di ferro di massa m e calore specifico CF, sospeso tramite un filo ad un’altezza h dal fondo del recipiente. Si taglia il filo ed il corpo cade nell’acqua fermandosi sul fondo del recipiente senza urtarlo. Sapendo che la temperatura iniziale dell’acqua e del blocco è la stessa e vale T0, calcolare la variazione di entropia del sistema Ferro+Acqua (trascurare la dilatazione termica dell’acqua e del blocco e considerare il blocco come un punto materiale) h Soluzione esercizio 3: La variazione di entropia è chiaramente data dalla somma delle variazioni di entropia dell’acqua e del ferro. Il fatto che i calori specifici sono noti e costanti permette di determinare facilmente la variazione di entropia integrando il rapporto tra Q e T: Tf S  S a  S F   T0  Qa T Tf  T0  Qf T Tf  mCF  T0 Tf dT dT  MCa  T T T0 Per risolvere il problema è quindi necessario ricavare la temperatura finale. Per la conservazione dell’energia, la somma dei calori assorbiti dal ferro e dall’acqua dovrà essere uguale all’energia potenziale gravitazionale della massa m nella configurazione iniziale. mgh  Qa  QF  mCF T f  T0   MCa T f  T0    mCF  MCa  T f  T0  da cui: T f  T0  mgh mCF  MCa Quindi sarà ora possibile determinare la variazione di entropia: S  Sa  S F   mCF  MCa  ln Tf T0 sostituendo:   mgh S  S a  S F   mCF  MCa  ln 1   T mC  MC   0 F a