Il metodo GIFT

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Il metodo GIFT
Nutrizione vuol dire “stile di vita” e non digiuno o restrizione calorica.
Il nutrizionista ha il compito di elaborare dei piani alimentari adatti al
singolo individuo in base alle sue esigenze fisiopatologiche, non soltanto
per modificare il peso corporeo ma anche per riportare il soggetto in uno
stato di benessere e salute.
Il modello alimentare utilizzato è il metodo Gift, che lavora sulla
Gradualità, Individualità, Flessibilità e Tono e viene applicato non solo ai
fini pratici del dimagrimento, ma anche nel trattamento di molte
patologie.
La dieta Gift non si basa sul calcolo delle calorie, ma è una dieta di segnale
che sfrutta la regolazione delle modalità di accumulo o di consumo
dell'organismo, da parte dell'ipotalamo (una parte del nostro cervello),
ottenendo inoltre il recupero di varie problematiche, attraverso
l’alimentazione.
Questo nuovo metodo è ideale per risolvere problemi legati al controllo
del peso corporeo ma anche a stati patologici, in modo da curare
l’organismo con una corretta alimentazione e migliorare la qualità di vita;
molto spesso mangiando sano è possibile diminuire la terapia
farmacologica e migliorare notevolmente numerose patologie legate al
metabolismo, come il diabete ad esempio, ma non solo.
Quindi se è vero che “siamo quello che mangiamo” impariamo a
mangiare correttamente per sentirci meglio.
La consulenza e la visita nutrizionale sono indicate praticamente per tutti,
dai bambini piccoli agli anziani, dai malati ai sani con problemi solo di
peso, agli sportivi.
Di seguito le patologie che si riescono ad affrontare con questo metodo:
-
Obesità;
Sottopeso;
Disturbi del comportamento alimentare;
Sindrome metabolica;
Diabete Mellito;
Dislipidemie (colesterolo e/o trigliceridi alti);
Anemia;
Intolleranze o allergie alimentari;
Patologie cardiache;
Patologie renali;
Patologie del fegato (steatosi epatica, calcolosi biliare etc.);
Patologie della tiroide;
Patologie dello stomaco (gastrite, reflusso gastro-esofageo,
iperacidità gastrica, ulcere, ernia iatale, morbo di Crohn etc.);
- Colon irritabile o colite;
- Stitichezza;
Dr Francesco Garritano
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