Vestfalia, pace di

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04/09/2013 |
Vestfalia, pace di
La pace di Vestfalia, conclusa il 24.10.1648 dopo quattro anni di negoziati a Münster e Osnabrück, pose fine
alla guerra dei Trent'anni. Essa comprendeva due accordi, uno tra l'imperatore e la Francia (pace di Münster)
e un altro tra l'imperatore e la Svezia (pace di Osnabrück). Si trattò di un compromesso che indebolì il sovrano
e l'Impero, che subì perdite territoriali (ad esempio indipendenza dei Paesi Bassi), e rafforzò invece gli Stati
che lo componevano e il ruolo dei prot. (luterani e ora anche rif.) al suo interno. Per la Svizzera assunse
rilevanza il passaggio del Sundgau e di dieci città imperiali alsaziane dagli Asburgo-Austria alla Francia,
poiché quest'ultima divenne così direttamente confinante con il territorio conf.
Dato che i rapporti delle grandi potenze con il Corpo elvetico erano già regolamentati in diversi trattati, la
Conf., rimasta estranea al conflitto, non fu oggetto di discussione durante il congresso di pace. Visto il
pericolo di un'espansione della Francia verso il Reno superiore e lo status incerto nell'ambito dell'Impero di
Basilea e Sciaffusa, entrate nella Conf. nel 1501 dopo la riforma imperiale di Worms (1495) e la pace di
Basilea (1499), spec. le autorità basilesi sollecitarono l'invio di una delegazione conf. in Vestfalia. Negli anni di
guerra, la Camera imperiale di Spira aveva ripetutamente accolto appelli contro sentenze emanate a Basilea
e promosso procedimenti contro mercanti basilesi, sostenendo che la città renana così come altri Paesi alleati
figuravano nella matricola imperiale del 1521 e nell'ordinamento della Camera, e che quindi si trattava di
territori soggetti all'Impero. Su iniziativa tra l'altro dell'uomo di fiducia dell'imperatore nella Conf., l'urano
Sebastian Peregrin Zwyer von Evibach, e dell'ambasciatore franc. Jacques Le Fèvre de Caumartin, i cant. catt.
in un primo momento furono contrari a una partecipazione. Nel dicembre del 1646, il borgomastro di Basilea
Johann Rudolf Wettstein si recò a Münster solo con un mandato dei quattro cant. urbani rif. e delle città rif. di
Bienne e San Gallo, Paesi alleati della Conf. Inizialmente si propose di inficiare le pretese di giurisdizione della
Camera imperiale e ottenere la conferma delle antiche libertà e l'inclusione della Conf. negli accordi di pace.
Con il sostegno e sotto la guida di Henri II d'Orléans-Longueville, capo della delegazione franc. ai negoziati di
pace, che come principe di Neuchâtel era personalmente interessato alla fuoriuscita del Corpo elvetico dalla
compagine imperiale, Wettstein aspirò però a un traguardo più ambizioso, quello del riconoscimento, sul
piano del diritto intern., della Sovranità della Conf., un concetto allora ancora poco conosciuto in Svizzera. Nel
febbraio del 1647, questa volta su impulso di Zwyer von Evibach e dell'ambasciatore franc., ottenne infine un
mandato negoziale da parte di tutti i 13 cant. conf. Dopo il superamento delle resistenze da parte degli Stati
dell'Impero, con l'art. 6 della pace di Osnabrück e il paragrafo 61 della pace di Münster Basilea e gli altri cant.
conf. non ottennero la sovranità intern. (come i Paesi Bassi nell'accordo sottoscritto con la Spagna), non
contemplata dal diritto imperiale, ma "la piena libertà e l'esenzione dall'Impero" e l'attestazione che i membri
del Corpo elvetico non sottostavano più alla giurisdizione imperiale. La Francia e l'imperatore - su questo
punto per una volta concordi, ciascuno per i propri interessi particolari - interpretarono subito l'esenzione
come sovranità della Conf. sul piano intern. Alcuni giuristi imperiali (ad esempio Ludwig Friedrich von Jan
ancora nel 1803) rimasero tuttavia legati alla finzione della Conf. come parte dell'Impero, ancorché
"affrancatissima", fino alla dissoluzione di quest'ultimo.
Fonti
– J. Gauss (a cura di), Johann Rudolf Wettsteins Diarium 1646/47, 1962
– Acta Pacis Westphalicae, serie 3, sezione B, 1/1, 1998
Bibliografia
– HbSG, 640-642
– Wettstein - die Schweiz und Europa 1648, cat. mostra Basilea, 1998
– M. Jorio (a cura di), 1648, die Schweiz und Europa, 1999
URL: http://www.hls-dhs-dss.chI8908.php
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Autrice/Autore: Marco Jorio / mku
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