Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr Col 2,7) Il Vangelo della GMG 2011 Marco 10, 17-22: incontro di Gesù con il giovane ricco "Mentre [Gesù] andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va´, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni" Associazione Don Bosco 2000 Giovedì di preghiera – 10 Febbraio 2011 In cammino verso Madrid Per la riflessione personale “Né ladri, né avari,…né rapaci erediteranno il Regno di Dio” (1 Cor, 6,10) 4. Vieni e seguimi! Gesù, invita il giovane ricco ad andare ben al di là della soddisfazione delle sue aspirazioni e dei suoi progetti personali, gli dice: “Vieni e seguimi!”. La vocazione cristiana scaturisce da una proposta d’amore del Signore e può realizzarsi solo grazie a una risposta d’amore: “Gesù invita i suoi discepoli al dono totale della loro vita, senza calcolo e tornaconto umano, con una fiducia senza riserve in Dio. I santi accolgono quest'invito esigente, e si mettono con umile docilità alla sequela di Cristo crocifisso e risorto. La loro perfezione, nella logica della fede talora umanamente incomprensibile, consiste nel non mettere più al centro se stessi, ma nello scegliere di andare controcorrente vivendo secondo il Vangelo” (Benedetto XVI, Omelia in occasione delle Canonizzazioni: L’Osservatore Romano, 12-13 ottobre 2009, p. 6). Sull’esempio di tanti discepoli di Cristo, anche voi, cari amici, accogliete con gioia l’invito alla sequela, per vivere intensamente e con frutto in questo mondo. Con il Battesimo, infatti, egli chiama ciascuno a seguirlo con azioni concrete, ad amarlo sopra ogni cosa e a servirlo nei fratelli. Il giovane ricco, purtroppo, non accolse l’invito di Gesù e se ne andò rattristato. Non aveva trovato il coraggio di distaccarsi dai beni materiali per trovare il bene più grande proposto da Gesù. La tristezza del giovane ricco del Vangelo è quella che nasce nel cuore di ciascuno quando non si ha il coraggio di seguire Cristo, di compiere la scelta giusta. Ma non è mai troppo tardi per rispondergli! Gesù non si stanca mai di volgere il suo sguardo di amore e chiamare ad essere suoi discepoli, ma Egli propone ad alcuni una scelta più radicale. In quest'Anno Sacerdotale, vorrei esortare i giovani e i ragazzi ad essere attenti se il Signore invita ad un dono più grande, nella via del Sacerdozio ministeriale, e a rendersi disponibili ad accogliere con generosità ed entusiasmo questo segno di speciale predilezione, intraprendendo con un sacerdote, con il direttore spirituale il necessario cammino di discernimento. Non abbiate paura, poi, cari giovani e care giovani, se il Signore vi chiama alla vita religiosa, monastica, missionaria o di speciale consacrazione: Egli sa donare gioia profonda a chi risponde con coraggio! Invito, inoltre, quanti sentono la vocazione al matrimonio ad accoglierla con fede, impegnandosi a porre basi solide per vivere un amore grande, fedele e aperto al dono della vita, che è ricchezza e grazia per la società e per la Chiesa. (Tratto dal messaggio del papa per la GMG 2011) Prossimi appuntamenti: 10 Marzo: preghiera dB2 Il settimo Comandamento prescrive il rispetto dei beni altrui, attraverso la pratica della giustizia e della carità, della temperanza e della solidarietà. In particolare, esige il rispetto delle promesse fatte e dei contratti stipulati; la riparazione dell’ingiustizia commessa e la restituzione del maltolto; il rispetto dell’integrità della creazione mediante l’uso prudente e moderato delle risorse minerali, vegetali e animali che sono nell’universo, con speciale attenzione verso le specie minacciate di estinzione. Il settimo Comandamento proibisce anzitutto il furto, che è l’usurpazione del bene altrui contro la ragionevole volontà del proprietario. Ciò si verifica anche nel pagare salari ingiusti; nello speculare sul valore dei beni per trarre vantaggio a danno di altri; nel contraffare assegni o fatture. Proibisce inoltre di commettere frodi fiscali o commerciali, di arrecare volontariamente un danno alle proprietà private o pubbliche, Proibisce anche l’usura, la corruzione, l’abuso privato di beni sociali, i lavori colpevolmente male eseguiti, lo sperpero. † Canto d’ingresso: O Dio sei tu il mio Dio O Dio tu sei il mio Dio, ti cerco dall'aurora, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne. Ti cerco come terra arida, anelo a te come a una fonte; così nel tempio ti ho cercato per contemplare la tua gloria. Rit. Le labbra mie daranno lode a te, per la tua grazia infinita. Così benedirò il tuo nome, a te alzerò le mie mani. Rit. Nel mio giaciglio ti ricordo, ripenso a te nelle mie veglie; per te esulterò di gioia, all'ombra delle tue ali. Rit. S. Nel nome del Padre… S. introduzione… Dio che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora. Rit. Rit. Gesù Cristo, ti preghiamo perché la famiglia sia da tutti rispettata nella sua identità e sia riconosciuto il suo insostituibile contributo in favore dell'intera società. Rit. Ti preghiamo per … Rit. Spirito Santo, ti preghiamo perché in quei territori di missione dove più urgente è la lotta contro le malattie, le comunità cristiane sappiano testimoniare la presenza di Cristo accanto ai sofferenti. Rit. Ti preghiamo per … † Ascolto della Parola L. dal vangelo di Luca Rit. (Lc 12, 16-21) Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. 17 Egli ragionava tra sé: «Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? 18 Farò così - disse: 16 L. Parola del Signore T. Lode a te, o Cristo † Commento al vangelo † Riflessione personale Nada te turbe, nada te espante: quien a Dios tiene nada le falta. Nada te turbe, nada te espante solo Dios basta! T. Amen † Canto d’invocazione dello Spirito Santo Rit. Del tuo Spirito, Signore, è piena la terra, è piena la terra. (2v) Ti preghiamo per … demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19 Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!». 20 Ma Dio gli disse: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?». 21 Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio». † Segno † Testimonianza † Canto finale: Giovani Orizzonti Ciao amico in che piazza vai? Spazi immensi libero ora sei. Perché le strade oggi siano meno vuote, perché il sorriso tuo resti a noi sempre. Le tue mani stringono ancora mani, la tua vita è forte dentro noi. Profumo di cielo aveva il pane con te mangiato. E l'infinito in terra ha con te giocato. E tu resta ancora qui Giovanni, resta vivi con noi per sempre resta nei cuori, resta tra la gente e tu, giovani orizzonti vai nel mondo libero ( 2 v.) Il tuo passo festa di passi è, la città vuota è senza te. E come dimenticare i giorni della tua festa? E come dimenticarti non andare resta! Il tuo amore il tuo sorriso ali giovani ai tuoi occhi; Tu sei vivo per le strade, tu sei festa nella gente Tu in cerca di futuro canta ancora libertà. ( 2 v.)