cosa-sono-i-disturbi-specifici-apprendimento-2

Definizione
Difficoltà scolastiche e
disturbi specifici
dell’apprendimento
“I Disturbi Specifici di Apprendimento (learning
disabilities) costituiscono un termine di carattere generale
che si riferisce ad un gruppo eterogeneo di disordini che
si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione
e uso di abilità di lettura, scrittura,calcolo matematico.”
“I Disturbi Specifici dell’Apprendimento possono essere
caratterizzati come un insieme variegato di sindromi con
alcuni elementi di sovrapposizione.”
(Cornoldi, 1994)
Christina Bachmann e Camilla Paganucci
Psicologhe Psicoterapeute, Centro Risorse
[email protected]
[email protected]
Classificazione
Manuali diagnostici
ICD-10
Classificazione delle sindromi e dei disturbi psichici
e comportamentali (OMS – Organizzazione
Mondiale della Sanità, 1996)
DSM-IV
Disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza
(APA – American Psychological Association, 1996)
F81.8 – Altri disturbi evolutivi
delle abilità scolastiche
F81.9 – Disturbi evolutivi
delle abilità scolastiche non
specificati
Epidemiologia
• Stima: tra la III e la IV della scuola
primaria e la III della secondaria di I grado
DSA
3-4%
Se è molto probabile che un bambino con
disturbi dell’apprendimento abbia anche
difficoltà scolastiche non è
necessariamente vero il contrario.
1
Distinzioni Concettuali
D.S.A.
Ritardo di
apprendimento
D.S.A.
Difficoltà di
apprendimento
D.S.A.:
disturbi
specifici,
primari,
evolutivi
Difficoltà di
Apprendimento
aspecifiche,
secondarie,acquisite
Diagnosi differenziale
• Rispetto a:
Deficit sensoriali
Deficit linguistici
Deficit di sviluppo generalizzato
Deficit di coordinazione motoria
Ritardo mentale
Consensus Conference (2007)
• Criteri diagnostici:
Basso livello di rendimento scolastico
rispetto al Q.I.
Basso livello di rendimento scolastico
rispetto all’età.
Criterio della discrepanza: tra abilità nel
dominio specifico interessato
(deficitario) e il funzionamento
intellettivo generale (adeguato per l’età)
• Implicazioni dell’uso del criterio della
discrepanza:
uso di test standardizzati
necessità di escludere altre condizioni che
potrebbero influenzare i risultati come:
menomazioni sensoriali/neurologiche;
disturbi emotivi
ambiente svantaggiato che interferisce
con un’adeguata istruzione
Particolare cautela andrà posta in presenza di situazioni
etnico-culturali particolari, derivanti da immigrazione o adozione.
• La compromissione dell’abilità specifica
deve essere statisticamente significativa,
ovvero inferiore a 2 ds. rispetto ai valori
normativi attesi per l’età e la classe
frequentata
• Il Q.I. deve
risultare entro 1
ds rispetto ai
valori attesi per
l’età
2
DSA non è:
• Un ritardo mentale.
• Una conseguenza di un trauma o di una malattia
cerebrale acquisita.
• Una conseguenza di un difetto della vista o
dell’udito o di una sindrome neurologica
• Una conseguenza di problemi psicologici della
sfera emotiva e dell’affettività
• Non è poca voglia di studiare.
Eyetracker: apparecchio per
la registrazione dei movimenti
oculari in compiti di tipo visivo
http://www.emsmedical.net/
Zoccolotti, Judica, De Luca, Spinelli (2002)
Dislessici famosi
Carlo XVI - attuale Re di Svezia
Carlo Magno
Cher (Cantante)
Muhammad Ali (alias Cassius Clay)
Harry Bellafonte (cantante)
Napoleone Bonaparte
Hans Christian Andersen (Scrittore)
Winston Churchill
Tom Cruise (Attore)
Leonardo da Vinci (probabilmente)
Albert Einstein (Scienziato)
Walter Elias Disney (Walt Disney)
Henry Ford (Imprenditore)
Zoccolotti, Judica, De Luca, Spinelli (2002)
Chi fa una diagnosi di dsa?
Galileo Galilei
Whoopi Goldberg
Anthony Hopkins
John F. Kennedy
William Lear (inventore)
Isaac Newton (Fisico)
George Patton (Generale)
Nelson Rockfeller (Imprenditore)
Lee Ryan (cantante)
Quentin Tarantino (Regista)
George Washington (1°presidente USA)
W.B. Yeats (Poeta, Nobel per la letteratura)
DSA
PSICOLOGO
pubblico
NPI
privato
pubblico
privato
3
Sintomi generici presenti
nei D.S.A.
Disturbi evolutivi Specifici di
Apprendimento
I bambini con D.S.A.
- hanno difficoltà nell’uso della memoria a breve termine
- possono avere difficoltà nel memorizzare i giorni della settimana, i mesi
in ordine;
- spesso non ricordano la loro data di nascita, il Natale, le stagioni;
- a volte confondono la destra con la sinistra;
- possono avere difficoltà nell'organizzazione del tempo;
- possono manifestare difficoltà nel sapere che ore sono e nel leggere
l'orologio.
• Ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, e in
particolare a:
DISTURBO SPECIFICO. DI LETTURA (DISLESSIA
EVOLUTIVA)
DISTURBO SPECIFICO DI SCRITTURA
(DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA)
DISTURBI SPECIFICI DEL CALCOLO (DISCALCULIA).
Inoltre:
- possono mostrare alcune difficoltà motorie fini, come allacciarsi le scarpe o i
bottoni;
- possono evidenziare problemi attentivi e di concentrazione o essere
molto vivaci.
• E’ rara la presenza isolata di uno solo di questi disturbi.
In situazioni di compresenza (con un altro DSA o con
altre condizioni cliniche) si parla di COMORBILITA’.
DISLESSIA EVOLUTIVA
La Dislessia Evolutiva è una disabilità specifica
dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è
caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura
accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e
nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da
un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è
spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla
garanzia di un’adeguata istruzione scolastica.
Conseguenze secondarie possono includere i problemi di
comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura
che può impedire la crescita del vocabolario e della
conoscenza generale.
• L’attenzione è di tipo focale, il bambino cioè si concentra
specificatamente sulla decodifica del testo stancandosi
rapidamente, commettendo errori, rimanendo indietro e di
conseguenza non imparando.
• La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né
da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o
neurologici anzi, sono bambini intelligenti e creativi.
Il rendimento scolastico è spesso discontinuo portando gli
insegnanti a credere che il bambino abbia difficoltà logica;
in realtà la difficoltà maggiore consiste nel decifrare il
codice scritto per compiere ragionamenti.
(definizione della International Dyslexia Association, 2003)
Errori tipici
• Studi approfonditi dimostrano che il bambino
dislessico durante la lettura presenta una scarsa
attivazione dei meccanismi cerebrali deputati alla
lettura, alla quale corrisponde una eccessiva
attivazione di aree cerebrali deputate ad altre attività.
• È stato inoltre dimostrato come alcune competenze
come ad esempio quelle linguistiche,
metalinguistiche, visuospaziali etc sono
compromesse solo nella loro funzionalità reciproca e
non distintamente.
Riguardo la correttezza di lettura ecco alcuni
degli errori tipici:
1) Errori di tipo visivo: scambio di lettere che
hanno tratti visivi simili o speculari ( “e” con “a”,
“r” con “e”, “m” con “n”, “b” con “d”, “p” con “q”
etc).
2) Errori di tipo fonologico: scambio di lettere
che hanno la stessa “radice” (“f” con “v”, “c” con
“g”) etc.
4
Errori
del bambino dislessico
•
•
•
•
•
omettere le doppie e la punteggiatura;
imparare l’ordine alfabetico con difficoltà;
non riuscire ad usare il vocabolario;
mostrare un lessico povero;
avere difficoltà a memorizzare termini difficili e specifici
delle discipline;
• mostrare difficoltà nel ricordare gli elementi geografici, le
epoche storiche, le date degli eventi, lo spazio
geografico ed i nomi delle carte;
Tutti i bambini con D.S.A. hanno difficoltà
nell’apprendere le lingue straniere,
in particolare, la loro scrittura.
Come si manifesta - 1
Le prime fasi (inizio primaria):
• Difficoltà e lentezza nell’acquisizione del codice
alfabetico e nella applicazione delle “mappature”
Grafema-Fonema e viceversa
• Controllo limitato delle operazioni di analisi e sintesi
fonemica con errori che alterano in modo grossolano
la struttura fonologica delle parole lette o scritte
• Accesso Lessicale limitato o assente anche quando
le parole sono lette correttamente
• Capacità di lettura come riconoscimento di un
numero limitato di parole note
Come si manifesta - 3
La fase finale (5° primaria/secondaria inferiore):
• Padronanza quasi completa del codice alfabetico
e stabilizzazione delle mappature Grafema-Fonema
• L’analisi, la sintesi fonemica e l’accesso lessicale
cominciano ad automatizzarsi, almeno con le parole
di uso più frequente
• Limitato accesso al Lessico Ortografico
• Scarsa integrazione dei processi di decodifica e
comprensione: la lettura resta stentata
Caratteristiche
• Quoziente intellettivo nella norma
• Lettura ad alta voce molto stentata
• Difficoltà ortografiche nella scrittura
• Difficoltà col sistema dei numeri e del calcolo
A volte sono presenti:
• difficoltà di comprensione del testo
• difficoltà nel linguaggio orale
• instabilità motoria e disturbi di attenzione
Ha un pattern di espressività che si modifica nel
tempo
Come si manifesta - 2
La fase successiva (2-4° primaria)
• Graduale acquisizione del codice alfabetico e delle
“mappature” Grafema-Fonema che non sono
pienamente stabilizzate
• Possono persistere difficoltà nel controllo delle
“mappature” ortografiche più complesse
• L’analisi e la sintesi fonemica restano operazioni
laboriose e scarsamente automatizzate
• Migliora l’”accesso lessicale” anche se resta lento e
limitato alle parole più frequenti
Sintomi secondari
Spesso il bambino con dislessia evolutiva non riesce ad
imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza
come le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i
mesi dell'anno; può fare confusione per quanto riguarda i
rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani;
mesi e giorni) e può avere difficoltà a esprimere
verbalmente ciò che pensa.
In alcuni casi sono presenti difficoltà in alcune abilità
motorie, nel calcolo, nella capacità di attenzione e di
concentrazione.
5
Immaginiamo di essere dislessici
La lettura lessicale
6