EVOLUZIONE La Storia della vita Creazionismo Il pianeta Terra ospita moltissimi esseri viventi: ad oggi si conoscono circa 2 milioni di specie ma alcuni scienziati ipotizzano che possano essere almeno 10 milioni. L'uomo si è sempre chiesto da dove avesse origine tutta questa diversità. Fino al 1700, quasi tutti gli scienziati erano CREAZIONISTI ossia pensavano che tutte le specie attuali fossero state create MOLTI ANNI FA da un Essere Superiore. Secondo questi scienziati questi organismi NON POTEVANO MODIFICARSI. I primi dubbi nacquero con le osservazioni geologiche e furono confermati dalla scoperta dei fossili. Nella figura si può vedere un TRILOBITE un parente degli attuali crostacei ormai scomparso. Quasi il 99% delle specie comparse sulla Terra sono estinte. Che senso avrebbe creare così tante specie e poi farle sparire? Fossili I Fossili sono RESTI o TRACCE di antichi organismi che si sono conservati fino a noi grazie a particolari processi. Quando un essere vivente muore, se è esposto all'aria, viene decomposto dai batteri che attaccano le parti molle mentre l'acqua o il vento distruggono le parti dure come le ossa o i gusci. Quando succede questo non rimane traccia dell'organismo. Se però, l'essere vivente viene rapidamente sepolto sotto i sedimenti (come il fango o la sabbia), si verifica il processo di MINERALIZZAZIONE. I sali minerali presenti nell’acqua sostituiscono tutte le molecole che formano lo scheletro. Esistono altri processi di fossilizzazione come l'IBERNAZIONE ossia la conservazione del corpo nel ghiaccio e l'INGLOBAMENTO quando il corpo dell'organismo viene ricoperto completamente da una sostanza come la resina dei pini che ne impedisce la putrefazione. Quest'ultimo processo porta alla formazione, dopo molti anni, di una roccia chiamata ambra. L’età delle rocce Per calcolare l’età delle rocce viene utilizzata la radioattività. Alcuni elementi presenti nelle rocce (uranio o carbonio) con il tempo si trasformano (in linguaggio scientifico decadono) ossia diventano altri elementi. Fortunatamente questo processo è molto preciso: calcolando il rapporto tra la quantità degli elementi iniziali e quelli trasformati, è facile risalire all’età delle rocce. Catastrofismo Nel 1815 Georges Cuvier, un grande scienziato, per giustificare l'esistenza dei fossili senza rinnegare il creazionismo elaborò la teoria del CATASTROFISMO: al momento della creazione, secondo lo studioso, le specie erano molto di più di quelle attuale poi una serie di catastrofi geologiche (inondazioni, terremoti, vulcani), avrebbero distrutto alcune forme di vita. Anche altri scienziati aderirono a questa teoria con alcuni varianti: alcuni studiosi, infatti, pensavano ad una alternanza tra catastrofi e nuove creazioni. I primi evoluzionisti Anche se la maggior parte degli studiosi era creazionista, già nel VI secolo a.C. Anassimandro sosteneva che gli animali si evolvevano (ossia cambiavano nel tempo) e che gli uomini discendevano dai pesci. Nei primi anni del 1700, Geoges Louis Leclerc de Buffon propose una teoria mista: secondo questo scienziato oltre alle specie prodotte nella creazione ne esistevano delle altre che derivavano da specie esistenti. In realtà non pensava ad un progresso ma ad una degenerazione: ad esempio da un certo tipo ideale di felino, secondo de Buffon, con il tempo si erano formati, per degenerazione, leoni, tigri, gatti, leopardi....Era una ipotesi molto strana ma cercava di dare una spiegazione teorica alla grande varietà di esseri viventi: ad esempio solo di Coleotteri ne esistevano 500.000 specie e non si riusciva a giustificare perché un Essere Divino potesse avere un tale amore per questi animali. Un altro evoluzionista fu Erasmus Darwin, il nonno di Charles Darwin. Secondo lo scienziato gli animali potevano cambiare quando si modificava il loro ambiente: ad esempio l'orso polare era un orso normale che si era modificato vivendo al polo Nord e aveva trasmesso queste caratteristiche ai suoi cuccioli. In effetti il nonno di Darwin non era cosi distante dalla soluzione... Lamarck La prima teoria evoluzionistica completa fu enunciata dallo scienziato francese Jean Baptiste Lamarck nel 1809. Secondo lo studioso le prime specie animali si erano generate spontaneamente dalla materia non vivente (generazione spontanea), successivamente gli organismi si erano modificati a causa del cambiamento dell'ambiente. In estrema sintesi la teoria di Lamarck si basa su due punti fondamentali: ¨ il principio dell'uso e del non uso degli organi secondo il quale un organo si sviluppa o si trasforma se l'ambiente costringe ad usarlo all'infinito. ¨ il principio dell'ereditarietà dei caratteri acquisiti secondo il quale le caratteristiche acquisite durante la vita potevano essere trasmesse ai discendenti. ¨ la spinta interna: ogni organismo ha una spinta interna che lo spinge a migliorarsi. In effetti un organo, se utilizzato molto, può svilupparsi però tale caratteristica non può essere trasmessa alla propria discendenza: un culturista, attraverso l’esercizio, riesce a sviluppare muscoli enormi ma questa caratteristica non potrà mai essere trasmessa ai propri figli. Le donne Padaung I Padaung considerano il collo lungo come segno di bellezza; per questo motivo alle bambine, fin da piccole, vengono applicati degli anelli per allungare il collo. Secondo voi i figli di queste donne avranno il collo allungato? Darwin Come abbiamo visto Darwin non fu il primo ad occuparsi di evoluzione ma fu talmente abile da riuscire a mettere insieme tutte le conoscenze dell'epoca costruendo la più importante teoria delle scienze naturali. Darwin trasformò il ruolo dell'uomo sulla Terra: da padrone del creato ad essere vivente che, come gli altri animali, è soggetto alle leggi naturali. Darwin, che proveniva da famiglia benestante, non dedicava molto tempo allo studio e, infatti, i suoi risultati non erano particolarmente brillanti: aveva iniziato con degli studi di medicina e poi era passato a teologia.A 22 anni gli fu chiesto di partecipare, come gentluomo di bordo, ad un viaggio intorno al mondo su una nave chiamata Beagle. Sulle navi inglesi dell'epoca, infatti, l'ammiraglio aveva rapporti solo formali con l'equipaggio per cui se voleva avere un rapporto di amicizia e qualcuno con cui scambiare qualche opinione doveva ospitare a suo spese un gentiluomo dell'alta società e così fece con Darwin. Il Beagle Il viaggio del Beagle iniziò nel 1831 e durò circa 5 anni: durante il percorso raccolse moltissimi campioni di animali, osservò le loro abitudini, confrontò le specie, sezionò, impagliò e disegnò ogni cosa. Visitò il Cile assistendo ad un potente terremoto e osservò che gli animali della costa orientale del sudamerica erano diversi da quelli della costa occidentale. Si fermò molto tempo nell'arcipelago delle Galapagos un gruppo di isole sperdute nell'Oceano Pacifico a circa 1000 km dalle coste dell' Ecuador. Questo isolamento dovuto alla distanza dalle coste sudamericane aveva permesso l'evoluzione di molte specie di animali e vegetali: Darwin incontrò ben 13 specie di fringuelli (adesso ne esistono 14) che non si trovavano in nessuna parte del mondo, moltissime tartarughe (da cui il nome dell'arcipelago) e una serie impressionante di iguane. I Fringuelli Nel suo viaggio alle Galápagos Darwin fu impressionato dalle strane somiglianze e diversità tra alcuni uccelli delle diverse isole. Contò 13 specie diverse. Quando tornò a casa, grazie ad un collega, riuscì a classificare questi uccelli come fringuelli. Notò, inoltre, che alcune caratteristiche erano uguali a quelle dei fringuelli del continente, altre invece, come la grandezza, le piume, e le dimensioni e la forma del becco , avevano delle differenze enormi. Alcuni fringuelli delle Galápagos avevano il becco piccolo tipico degli uccelli che mangiano insetti, altri becchi grandi e robusti adatti a rompere i grani duri, tipici degli uccelli che mangiano semi. Altri ancora si nutrivano di insetti e larve nascosti nei buchi degli alberi, come fanno i picchi; ma, non essendo stati capaci di sviluppare un becco lungo e robusto adatto a penetrare nei rami e nei tronchi, avevano imparato un trucco: si aiutavano con uno stecchetto di legno per estrarre le prede. I fringuelli si erano diversificati per adattarsi al tipo di cibo a disposizione nell’isola dove abitavano: i pochi fringuelli arrivati migliaia di anni fa sulle isole dalla terraferma erano sicuramente TUTTI UGUALI ed erano abituati a mangiare le stesse cose. Trovandosi in un ambiente diverso pian piano si modificarono e sopravvissero solo quelli con le caratteristiche più adatte al nuovo ambiente. Ogni isola è un po’ diversa dalle altre, e quindi su ogni isola si svilupparono fringuelli diversi. I Fringuelli La Teoria di Darwin Quali sono i principi della teoria dell'evoluzione ? La sovrabbondanza della prole. Questa idea gli era stata suggerita da un libro di un economista inglese, Thomas Maltus, secondo il quale la popolazione umana tendeva a crescere molto di più di quanto crescevano le risorse alimentari. Secondo Darwin tutte le popolazioni animali e vegetali generano un numero di figli superiore a quello sostenibile dalle risorse dell'ambiente in cui vivono. La variabilità degli individui. Tutti gli organismi di una stessa specie sono simili fra loro ma non uguali, in ogni popolazione i singoli individui hanno caratteristiche diverse alcune adatte all'ambiente altre meno. La competizione per la sopravvivenza. Gli individui di una stessa specie partecipano ad una competizione per il cibo, gli habitat e la riproduzione. Il diverso successo di alcune caratteristiche. Alcune caratteristiche sono vincenti rispetto ad altre in un determinato ambiente. La selezione naturale. Gli individui con le caratteristiche PIU' ADATTE all'ambiente hanno maggiori possibilità di avere dei discendenti ai quali tramettono le loro caratteristiche. Se queste caratteristiche continuano, nel tempo, a rimanere vantaggiose si può formare una nuova specie. La Selezione naturale Secondo Lamarck le giraffe originarie avevano il collo corto poi, a causa dello sforzo per cercare il cibo, le foglie delle acacie posizionate in alto sugli alberi, il collo si allungava e questa caratteristica veniva trasmessa ai discendenti. Secondo Darwin, invece, nella popolazione di giraffe esistevano animali con il collo più corto e altri con il collo più lungo. Le giraffe con il collo più lungo erano avvantaggiate nella competizione per il cibo per cui avevano maggiori probabilità di riprodursi e trasmettevano questa caratteristica ai propri discendenti. Dopo molto tempo la popolazione delle giraffe avrebbe avuto, in media, il collo più lungo. Darwin aveva ipotizzato la selezione naturale osservando un allevatore di piccioni che voleva ottenere degli animali con la coda più lunga: all'interno della popolazione sceglieva gli animali con la coda più lunga e li faceva accoppiare tra loro in modo che, dopo molte generazioni, riusciva ad ottenere, questa volta per selezione artificiale, una razza di piccioni con la coda particolarmente lunga. La natura ha lo stesso ruolo dell'allevatore e, come un giudice, garantisce lo sviluppo di una specie rispetto ad un'altra. Confronto tra Darwin e Lamarck Darwin Lamarck LE PROVE DELL’EVOLUZIONE Quali sono le prove dell’evoluzione? La Paleontologia Gli Organi Vestigiali e gli Atavismi La Biogeografia L’Anatomia comparata L’Embriologia LA PALEONTOLOGIA L’antenato dell’Armadillo Gliptodonte Se l’evoluzione è una realtà, le specie che vivono in una certa area dovrebbero derivare dalle prime specie che sono vissute in quella stessa area. Gli Armadilli che sono gli unici mammiferi che possiedono una corazza ossea a protezione del corpo, vivono solo nelle Americhe quindi i loro antenati dovrebbero trovarsi tra i fossili di quel continente: in effetti in quell’area sono stati trovati i Gliptodonti, mammiferi erbivori corazzati con l’aspetto di Armadilli. Armadilli e Gliptodonti Gliptodonte Armadillo Anelli mancanti Anelli mancanti Alcuni creazionisti ammettono che alcune variazioni nella forma e nelle dimensioni degli organismi sono possibili ma rifiutano l’idea che un organismo possa essere trasformato in un altro completamente diverso. La teoria dell’evoluzione ci insegna che per ogni coppia di specie, per quanto diverse, c’era in passato una sola specie che rappresentava l’antenato di entrambe. Questa specie viene chiamata anello mancante. Viste le difficoltà nella fossilizzazione sarà quasi impossibile trovare l’anello mancante però si potranno trovare specie simili, forma di transizione. Facciamo un esempio: gli uccelli derivano da un particolare gruppo di rettili, i dinosauri. Per dimostrare la discendenza comune dei due gruppi non è necessario trovare il fossile della singola specie che corrisponde all’antenato comune ma sarà sufficiente trovare fossili con caratteristiche comuni ai due gruppi. Quindi un rettile con alcuni caratteri tipici degli uccelli. Dai Pesci agli Anfibi Dai pesci agli anfibi Circa 390 milioni di anni fa, gli unici vertebrati presenti sulla Terra erano i pesci. In alcune rocce più giovani (30 milioni di anni in meno) sono stati trovati animali simili agli attuali anfibi: corpo e capo allineati, collo distinto, arti ben sviluppati con alcune caratteristiche ancora in comune con i «pesci dalle pinne lobate» così chiamati per le grandi pinne ossee attraverso le quali si spostavano sui fondali di laghi e corsi d’acqua poco profondi. Gli scienziati hanno quindi deciso di cercare una forma di transizione all’interno di rocce sedimentarie di età compresa tra i 390 e i 360 milioni di anni fa che si erano formate per la deposizione di fanghi di acqua dolce infatti sia i pesci dalle pinne lobate si i primi anfibi erano di acqua dolce. Scelsero un’isola del mar glaciale artico vicino alle coste del Canada . Tiktaalik roseae Nel 2004 fu trovato un fossile che sarà chiamato Tiktaalik roseae che in lingua inuit significa grande pesce di acqua dolce. Aveva ancora branche scagli e pinne ma aveva caratteristiche di un anfibio: capo appiattito come quello di una salamandra , gli occhi e le narici sulla cima del capo, aveva il collo (i pesci ne sono privi). Soprattutto aveva: Costole robuste in grado di pompare aria nei polmoni o attraverso le branchie Arti simili a quelle dei pesci lobati ma con meno ossa e più robuste che gli permettevano di camminare. Tiktaalik era ben adattato ad una vita in acque basse ma se osserviamo le sue caratteristiche possiamo capire il suo percorso evolutivo. Alcuni dei suoi discendenti avevano pinne/arti abbastanza robusti da potersi spostare tra i corsi d’acqua per evitare predatori o catturare i molti insetti giganti. La possibilità di avventurarsi sulla terraferma era probabilmente un vantaggio, quindi la selezione naturale ha premiato le caratteristiche che hanno portato alla comparsa dei primi anfibi. Eusthenopteron: pesce a pinne lobate Tiktaalik: scheletro e ricostruzione Acanthostega: tra i primi anfibi Cranio e arto di Tiktaalik Dai rettili agli Uccelli Dai Rettili agli Uccelli A cosa serve mezza ala? Con questa domanda i creazionisti cercavano di mettere in discussione la teoria dell’evoluzione: secondo loro la selezione naturale non può spiegare questa transizione perché prevede stadi intermedi in cui un animale dovrebbe possedere ali rudimentali e una «mezza ala» potrebbe essere un problema piuttosto che un vantaggio. In realtà una mezza ala potrebbe non essere utile per volare ma potrebbe essere usata per planare. La capacità di planare , infatti, è presente in molti animali come negli scoiattoli volanti che usano una membrana che si estende lungo i fianchi, tra gli arti inferiori e quelli superiori. In realtà queste ipotesi sono diventate inutili quando si sono trovati fossili di alcune forme di transizione in rocce con l’età di circa 150 milioni di anni fa. Archaeopteryx Una prima forma di transizione è Archaeopteryx, un animale delle dimensioni di un corvo trovato in una miniera di calcare in Germania nel 1860. Questo animale, in realtà, ha più caratteristiche di rettile: mascelle con denti, coda ossea, artigli, dita separate nelle ali e collo che si inserisce nella parte posteriore del cranio e non inferiormente. I caratteri degli uccelli sono due: grandi penne e il primo dito delle zampe opponibili. Microraptor gui Fino agli novanta non essendo stato scoperto nessun altro rettile-uccello il legame tra i due gruppi è rimasto poco chiaro. Improvvisamente si scoprirono in Cina alcuni fossili con strutture filamentose che sono vere e proprie penne. Queste penne non potevano servire per volare ma probabilmente erano utili per il corteggiamento oppure per isolare il corpo e mantenere costante la temperatura del corpo. Sinornithosaurus ORGANI VESTIGIALI E GLI ATAVISMI Cosa sono? Gli ORGANI VESTIGIALI sono organi che non hanno più nessuna funzione oppure svolgono una funzione diversa da quella originaria e riguardano tutti gli organismi di una specie. Se, invece, si trovano solo in alcuni individui di una specie vengono chiamati ATAVISMI Palinsesti Nell’Europa medievale, prima dell’invenzione della carta, i testi venivano scritti su pergamene, sottili fogli ottenuti facendo essiccare pelli di pecora, capra o di vitello. Alcuni artigiani, a causa dell’alto costo, riutilizzavano le vecchie pergamene già scritte grattando via le vecchie lettere e riscrivendo sulla pagina pulita. Questi manoscritti riciclati venivano chiamati «palinsesti» dal greco raschiato di nuovo. Gli organismi sono palinsesti della storia Come questi testi antichi anche gli organismi sono palinsesti della storia o meglio della loro storia evolutiva. Le piante o gli animali (compreso l’uomo) possiedono alcune caratteristiche che hanno un senso se sono considerati avanzi di caratteri un tempo utili ai loro antenati. Questi organi si chiamano vestigiali se compaiono in tutti gli individui di una specie oppure atavismi (dal latino «atavus» lontano antenato) se compaiono sporadicamente solo in alcuni individui. Le ali Le ali dello struzzo, come quelle di altri uccelli non volatori, non svolgono più la funzione per cui si era evoluto. In realtà non sono inutili ma vengono utilizzate dall’animale per rimanere in equilibrio quando corre. Gli uccelli non volatori vivono principalmente sulle isole dove il numero dei mammiferi e dei rettili ossia dei loro predatori è abbastanza basso. Gli altri come lo struzzo o il kiwi vivono nell’emisfero meridionale dove il numero di mammiferi è inferiore rispetto a quelli dell’emisfero settentrionale. Il volo è molto dispendioso , serve molta energia, se un animale vive in una zona con pochi predatori le ali servono a poco e allora gli uccelli nati con ali ridotte hanno avuto un vantaggio evolutivo. La Talpa Le Talpe vivono sottoterra dove gli occhi possono essere un fastidio se non servono: richiedono energia per formarsi e si possono danneggiare facilmente. Una mutazione che causa la riduzione degli occhi presenta un vantaggio per l’animale. La Talpa ha solo due organi vestigiali che si osservano spostando il pelo dal viso dell’animale. La Balena Osservando lo scheletro completo di una balena si possono osservare minuscoli arti posteriori e ossa del bacino scollegate dal resto dello scheletro. Queste ossa dimostrano la discendenza dei cetacei da antenati che vivevano sulla Terra. L’appendice L’appendice ciecale è un sottile cilindro di tessuto che rappresenta la parte terminale dell’intestino cieco. Negli erbivori come i Koala e i Conigli l’intestino cieco e la sua appendice sono molto sviluppati perché contengono batteri che aiutano l’animale a digerire la cellulosa che si trova nelle cellule dei vegetali. Nei primati come l’Orangutan che consuma meno foglie l’appendice è ridotta. Nell’uomo è piccolissima. In pratica è l’avanzo di un organo che era di grande importanza per i nostri antenati mammiferi che si nutrivano di vegetali. Questo organo tende ad infettarsi e, se non curato, può portare alla morte perché buca l’intestino. Fino alla fine del 1800 la mortalità per questo motivo era molto alta quindi la selezione naturale eliminava gli individui con l’appendice più lunga. Con le nuove tecniche chirurgiche la mortalità è diminuita per questo motivo, probabilmente, non è scomparsa del tutto. La membrana nittitante La membrana nittitante dal latino «nictare» (sbattere le palpebre) è una terza palpebra trasparente che si trova in alcune specie animali e che può essere calata sopra l'occhio per proteggerlo ed idratarlo mantenendo comunque la visibilità. Vari rettili, uccelli e squali hanno una vera e propria membrana nittitante, mentre in molti mammiferi (e tra questi anche l'uomo) c'è solo un piccolo residuo vestigiale all'angolo dell'occhio. Esiste tuttavia qualche mammifero (come l'orso polare, le foche e l'oritteropo) che presenta una vera membrana nittitante. Tubercolo di Darwin Il tubercolo (o lobulo) di Darwin è un ispessimento dell'orecchio. L'ispessimento del tubercolo di Darwin può essere o verso l'esterno o verso l'interno. Questo nodulo cartilagineo è posizionato sul bordo esterno del padiglione ed è un residuo dell'articolazione che permetteva ai nostri progenitori e a molti animali viventi di muovere e orientare le orecchie quindi di essere di grande aiuto per proteggersi dai predatori. Sotto il cuoio cappelluto abbiamo tre muscoli che si uniscono alle orecchie. Nella maggior parte degli individui non sono utilizzati invece alcune persone possono usarli per muovere le orecchie. Un Atavismo: la Coda umana Gli embrioni umani presentano una coda da pesce di dimensioni notevoli che incomincia a scomparire dopo 7 settimane. In alcuni rari casi la struttura non regredisce del tutto e così il bambino nasce con una coda che spunta dalla base della colonna vertebrale. La coda contiene le vertebre che normalmente sono fuse insieme nel coccige. Contiene vasi sanguigni, nervi e muscoli, può addirittura muoversi. Fortunatamente può essere facilmente rimossa con un intervento chirurgico. Il disegno imperfetto Anche se gli organismi sembrano progettati per adattarsi agli ambienti naturali in cui vivono l’idea che il progetto di partenza sia perfetto è una pia illusione. Un disegno perfetto sarebbe il segno dell’esistenza di un progettista abile e intelligente. In realtà il progetto non è perfetto, gli organi vestigiali che abbiamo visto sono quindi una conseguenza delle trasformazioni evolutive. LA BIOGEOGRAFIA Distribuzione degli organismi viventi nel mondo Le domande ¨ ¨ ¨ Perché organismi viventi di specie diverse ma simili di aspetto si trovano in zone della Terra che hanno lo stesso clima? Perché organismi della stessa specie vivono in zone della Terra molto distanti tra loro? Come possono aver avuto un antenato comune? Perché gli organismi che abitano le isole oceaniche sono diversi da quelli che abitano le isole continentali? Convergenza evolutiva Perché organismi viventi di specie diverse ma simili di aspetto si trovano in zone della Terra che hanno lo stesso clima? Confronto tra piante America: Cactus Australia: Euforbia I Continenti Molte piante del deserto presentano alcuni adattamenti: grossi fusti per trattenere l’acqua e foglie piccole o addirittura trasformate in spine per ridurre l’evaporazione. Però, mentre nei deserti americani osserviamo delle cactacee, in quelli africani, australiani ed asiatici non ci sono cactus ma euforbie. Le prime hanno nel fusto un liquido limpido e acquoso mentre le seconde hanno un liquido lattiginoso. Sono piante di specie completamente diversa. Perché dovrebbero essere state create piante differenti ma di aspetto simile in zone del mondo lontane tra loro ma con lo stesso clima? Marsupiali e Placentati Marsupiali: mirmecobio Placentati: formichiere Marsupiali e Placentati Marsupiali: Petauro Placentati: Scoiattolo volante Marsupiali e Placentati Marsupiali: talpa Placentati: talpa Marsupiali e Placentati Gli animali confrontati appartengono ai marsupiali che vivono solo in Australia e ai placentati che vivono in tutto il resto del mondo. I gruppi presentano differenze nel sistema riproduttivo: mentre nei marsupiali i piccoli completano lo sviluppo nel marsupio che è una tasca esterna, i cuccioli dei placentati completano lo sviluppo nella placenta all’interno dell’utero della mamma. Nonostante queste differenze sembrano assolutamente uguali. L’evoluzione spiega questa somiglianza con la CONVERGENZA EVOLUTIVA: le specie che vivono in ambienti simili sono sottoposti alla stessa pressione selettiva e sviluppano adattamenti simili (chiamate convergenze) assumendo un aspetto simile anche se non sono imparentate come il colore bianco dell’orso polare e della volpe artica. Distribuzione degli organismi Perché organismi della stessa specie vivono in zone della Terra molto distanti tra loro? Come possono aver avuto un antenato comune? Glossopteris Glossopteris è una conifera fossile che si trova in America del sud, in Africa del sud, in Antardide, in India e in Australia. Visto che i suoi semi non potevano attraversare gli oceani può essere considerata una prova della creazione di questa pianta nei diversi continenti? Assolutamente no: quando si sono formati questi fossili America, Africa, Antartide, India e Australia erano unite nella Pangea. I semi non hanno attraversato gli oceani perché questi continenti erano uniti Isole oceaniche Perché gli organismi che abitano le isole oceaniche sono diversi da quelli che abitano le isole continentali? Le isole continentali (isole Brittaniche, Giappone, Madagascar) sono quelle che in passato erano unite ad un continente e poi si sono separate o per l’innalzamento dei mari o per lo spostamento delle placche. Le isole oceaniche non sono mai state unite ad un continente (Haway, Galapagos) Osservate la tabella a sinistra: nelle isole oceaniche mancano quasi completamente alcuni importanti gruppi di organismi. Nelle isole continentali gli organismi, invece, sono simili a quelli dei continenti. Perché? In realtà quando vengono introdotti dall’uomo sopravvivono benissimo anzi diventano dominanti e rimpiazzano le specie native Organismi presenti Organismi mancanti Piante Anfibi Insetti e altri artropodi Rettili Uccelli Mammiferi di terraferma Alcuni rettili e alcuni mammiferi marini Pesci di acqua dolce Radiazione adattativa Sulle isole non solo mancano i rappresentanti dei principali gruppi di animali ma i gruppi presenti comprendono specie molto simili. Ad esempio sono presenti alle Galapagos, delle isole nell’oceano pacifico al largo dell’Ecuador, 14 specie di fringuelli adattati a nutrirsi di cibi diversi come insetti, semi o bacche. Esiste addirittura un fringuello che utilizza una spina di un cactus per estrarre gli insetti dalla corteccia degli alberi Fiori arborei Alcuni fiori che, sul continente, hanno piccole dimensioni su alcune isole oceaniche possono avere forma arborea perché non devono competere con alberi o arbusti Allora perché nelle isole oceaniche mancano alcuni gruppi di animali? Una piccola riflessione ci permette di trovare la risposta: le specie che si trovano sulle isole oceaniche sono in grado di spostarsi su lunghe distanze. Gli uccelli possono volare sul mare portando con loro i semi delle piante che hanno mangiato e piccoli insetti o parassiti sul fango delle loro zampe. I semi di alcune piante, inoltre, possono raggiungere le isole galleggiando. I mammiferi terrestri non possono nuotare per lungo tempo e la maggior parte degli anfibi e i pesci di acqua dolce non possono sopravvivere nell’acqua salata. I mammiferi acquatici, come la foca monaca, possono invece arrivare alle isole attraversando il mare. E i rettili? Sulle isole Galapagos sono presenti le iguane. Nel 1995 alcuni tronchi e degli ammassi vegetali alla deriva a causa di un ciclone tropicale hanno «dato un passaggio» a 15 iguane sull’isola caraibica di Anguilla. Tronchi di alberi originari del Nord America sono stati trovati alle Haway. In realtà, come aveva osservato Darwin, alcune specie di Chirotteri (mammiferi terrestri) sono presenti sulle isole. Le specie presenti sulle isole sono molto simili a quelle dei continenti vicini e, trovando molte nicchie ecologiche libere e pochi predatori, riescono a formare specie diverse (radiazione adattativa) come i fringuelli delle Galapagos. Le isole continentali, invece, hanno organismi simili a quelli dei continenti. Solo le isole come il Madagascar o la Nuova Zelanda che si sono separate molto tempo prima che alcune specie come le piante moderne e alcuni primati si evolvessero, presentano una flora e una fauna leggermente sbilanciata (ossia senza alcuni gruppi di animali) e hanno caratteristiche biogeografiche intermedie tra le isole continentali e quelle oceaniche ANATOMIA COMPARATA Organi omologhi L’anatomia comparata è la scienza che studia le differenze anatomiche tra i vari gruppi di animali. Negli arti dei vertebrati della figura sono state evidenziate con gli stessi colori le ossa corrispondenti: si possono verificare le somiglianze fondamentali, nella struttura e nell’organizzazione, anche confrontandole con l’arto dell’antenato ormai estinto. Vengono chiamati OMOLOGHI gli organi che hanno la stessa derivazione embrionale. Il fatto che organi che hanno funzioni completamente diverse come gli arti dei vertebrati siano costituiti dalle stesse strutture è una prova dell’evoluzione: che senso avrebbe, infatti, creare organi come la pinna della balena e l’arto di un uomo che hanno funzioni molto diverse, utilizzando le stesse ossa? Arti dei vertebrati EMBRIOLOGIA Embriologia L’embriologia è la scienza che studia è lo studio dei processi tramite i quali gli organismi crescono e si sviluppano prima della nascita. Il fatto che gli embrioni alla nascita siano molto simili è una prova che tutti i vertebrati hanno un antenato in comune. Evoluzione embrionale GRADUALISMO E EQUILIBRI PUNTEGGIATI Equilibri punteggiati Un punto della teoria di Darwin è abbastanza controverso: mancano molti fossili intermedi (anelli di congiunzione) tra una specie ed un'altra. Esistono due correnti di pensiero: una parte degli scienziati sostiene l'ipotesi del gradualismo ossia secondo questi studiosi l'evoluzione procede per gradi e i fossili mancano perché non sono ancora stati trovati. altri sostengono che l'evoluzione procede per salti: teoria degli equilibri punteggiati. Secondo Gould e Eldredge le testimonianze fossili non sono lacunose ma dimostrano come è avvenuta realmente l'evoluzione: i fossili, infatti, secondo questa teoria, dimostrerebbero che ci sono lunghi periodi in cui non si hanno cambiamenti significativi (presenza di molti fossili) e periodi in cui si ha un'accelerazione delle trasformazioni (pochissimi fossili) che portano in breve tempo alla formazione di nuove specie (ancora molti fossili). EVOLUZIONE IN ATTO Biston betularia La Biston betularia, una falena molto attiva di notte, durante il giorno riposa sui tronchi degli alberi di betulla e può essere facilmente predata dagli uccelli. La Biston ha due forme, una di colore grigio chiaro e l'altra, la carbonaria, di colore molto scuro. Fino al 1848 a Manchester, una città dell'Inghilterra, la maggior parte delle falene, circa il 90% era di colore chiaro mentre verso la fine del 1800 le falene erano quasi tutte scure. Cosa era successo?Un primo studioso, Tutt, nel 1896, ipotizzò come causa dell'incremento della falena scura l'inquinamento; tale ipotesi fu poi confermata da Kettlewell nel 1956. Prima della rivoluzione industriale le falene chiare si mimetizzavano bene e non erano riconosciute dagli uccelli. Successivamente il forte inquinamento dovuto al forte sviluppo delle industrie rese la corteccia degli alberi molto scura e le falene bianche facilmente riconoscibili così poche di loro arrivavano a riprodursi mentre la Biston nera divenne più adatta al nuovo ambiente.Non esiste un individuo migliore di un altro, esistono solo degli organismi che, in un certo periodo, sono più adatti di altri all'ambiente in cui vivono: se cambiano le condizioni ambientali, però, la caratteristica vincente potrebbe diventare la causa dell'estinzione.