13 piccole officine nell’oceano Darwin dedica gran parte dell’ alla dimostrazione dell’azione della selezione naturale nel corso del tempo. Il suo intento primario è la negazione del fissismo e a tal fine fornisce una imponente quantità di prove della modificazione delle specie. Ma l’intuizione intorno all’origine delle specie, il mistero dei misteri, sarebbe nata con la domanda sulla comparsa di nuovi esseri alle Galapagos. Nell’immaginario comune Darwin avrebbe avuto la “big idea” già durante il suo soggiorno in questo arcipelago; e più precisamente osservando quei fringuelli, grigi e poco appariscenti, destinati, di lì a poco, a divenire famosi. Non sappiamo se sia andata veramente così, ma certamente Darwin comprese il ruolo della selezione studiando gli ambienti insulari e i suoi fringuelli rappresentano egregiamente il cuore del paradigma evoluzionista. In un celebre passo dell’ egli afferma Nell’Arcipelago Galàpagos quasi tutte le produzioni terrestri ed acquatiche portano l’impronta evidente del continente americano(…)Nelle condizioni di vita di queste isole, nella loro geologica natura, nella loro altezza, nel loro clima e nelle proporzioni con cui le varie classi sono insieme associate, qui non abbiamo nulla che somigli alle condizioni delle coste dell’America meridionale; anzi in fatto abbiamo una dissomiglianza considerevole per tutti questi rispetti (…) Io credo che tali fatti non possano ricevere alcuna spiegazione, secondo l’opinione ordinaria delle creazioni indipendenti Un ambiente totalmente diverso ospitava animali sostanzialmente simili a quelli del continente, Io credo –diceva Darwin– che tali fatti non possano ricevere alcuna spiegazione, secondo l’opinione ordinaria delle creazioni indipendenti. Se poi lo sguardo si spostava sulle specie residenti nelle 13 isole, si notavano piccole differenze che parevano seguire come una gradazione: si poteva pensare a quelle isole come a tante piccole “fabbriche di cambiamenti” per gli animali venuti dalla costa antistante. Darwin raccolse un gran numero di specie animali e vegetali che, una volta in Inghilterra, classificò con l’aiuto dei più grandi specialisti dell’epoca; all’ornitologo John Gould vennero affidate le collezioni di uccelli, in particolare, …un singolarissimo gruppo di fringuelli, affini fra loro nella struttura del becco, nella brevità della coda, nella forma del corpo, e nel piumaggio; ve ne sono tredici specie che il signor Gould ha diviso in quattro sottogruppi. Tutte queste specie sono tipiche di quest’arcipelago, e così pure l’intero gruppo, se si eccettua una specie… Il fatto più curioso è la perfetta graduazione nella mole del becco delle differenti specie di Geospiza…Vedendo questa graduazione e diversità di struttura in un gruppo piccolo e molto affine di uccelli, si può realmente immaginare che da un piccolo numero originario di uccelli di questo arcipelago, ne venne presa una specie e modificata per vari scopi. In queste osservazioni di Darwin c’è già l’idea del meccanismo della speciazione. In particolare di quella che oggi si definisce “speciazione allopatica” (patria differente); secondo la quale due popolazioni, separate da barriere geografiche, (i cosiddetti “isolati periferici”) finiscono sempre per divergere geneticamente. I fringuelli si differenziarono dunque sulle isole Galapagos (disabitate e mai collegate alla terra ferma) a partire da una piccola popolazione (forse addirittura a partire da una sola femmina fecondata, “l’antenato ancestrale”) proveniente dal continente. Poiché i fringuelli, di solito non percorrono grandi distanze, ad un trasporto favorito da una violenta tempesta. Ci troviamo, in questo caso, nelle condizioni di o “deriva genetica”; infatti, nei pochi esemplari di fringuelli staccatisi dalla popolazione originaria, era probabilmente presente un allele poco frequente; questo fenotipo era compatibile con le condizioni del nuovo ambiente e ha, quindi, portato allo svilup p o di una po J plazione con tale allele dominante; il successivo aumento numerico di quella popolazione ha permesso il mantenimento di un J pol genico differente da quello continentale (“effetto del fondatore”). Oggi, gli studi genetici hanno premesso di risalire all’antenato ancestrale giunto alle Galapagos due o tre milioni di anni fa: un fringuello terricolo piccolo con becco conico corto e robusto, attualmente presente nel SudAmerica e nelle isole caraibiche. Un processo allopatrico così intenso, è stato possibile a causa della presenza di un arcipelago, fatto questo che permise migrazioni di più individui e il formarsi tra di essi di barriere geografiche. Furono J pi le differenti caratteristiche ecologiche delle isole a provocare variazioni significative nella morfologia dei migranti che, a causa della distanza, J r• sero l’interfecondità. Come ormai sap p iamo, col J ðotrarsi nel tempo dell’isolamento, una popolazione svilup p a infatti meccanismi che impediscono gli incroci con individui della popolazione d’origine. In realtà casi di ibridazione inters J c • ifica sono ancora possibili tra alcuni fringuelli diversi, ad indicare che in alcuni casi la s J c • iazione non è ancora completa. Nella maggior parte dei casi, però, i e le forme sono talmente divergenti da J r• mettere di distinguere s J c • ie differenti. I diversi gruppi si specializzarono nello sfruttamento di una particolare risorsa alimentare, e i loro becchi si modificarono in rapporto a ciò. Troviamo becchi robusti adatti a spezzare semi; iù stretti per estrarre insetti da sotto le cortecce; J ù P lunghi J •r cavare semi dai cactus; regolari J •r snidare insetti dai tessuti vegetali. Oggi sap p iamo che le forme dei becchi derivano dalle mutazioni di un unico gene (il gene Bm J ° che controlla una proteina necessaria alla formazione dell’osso n°4 e quindi dell’intero becco). Solitamente si crede che esista una sola specie di fringuello J r• isola. Non è così. In realtà sono avvenute molteplici migrazioni “di ritorno” che hanno visto rientri all’isola di partenza, di grupp p di individui modificati; che hanno conosciuto ulteriori adattamenti. In alcune delle isole centrali convivono oggi sino a 10 specie diverse. L’Evoluzione è ancora all’opera. I coniugi Peter e Rosemary Grant dell’Università di Princeton, da più di trenta anni studiano i fringuelli di Darwin: in soli ventidue anni essi hanno potuto osservare e provare un processo di radiazione adattativa di una specie da un’altra. Si può dire che l’intero processo della speciazione, con tutte le sue moderne implicazioni, era racchiuso nella storia dei fringuelli osservati da un inquieto ventiduenne capitato per caso alle Galapagos. Circa vent’anni dopo, sbarcò in quelle isole il celebre e reputatissimo Agassiz, creazionista e acerrimo avversario di