18 luglio 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna

UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Venerdì, 18 luglio 2014
Venerdì, 18 luglio 2014
Prime Pagine
18/07/2014 Prima Pagina
1
Il Sole 24 Ore
18/07/2014 Prima Pagina
2
Italia Oggi
18/07/2014 Prima Pagina
3
Corriere di Romagna (ed. Ravenna)
18/07/2014 Prima Pagina
4
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
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5
La Voce di Romagna
Enti locali
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
6
«Margini più stretti, niente manovra»
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
8
«Stato in disfacimento, sì a veri burocrati»
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
CARMINE FOTINA
Debiti Pa, intesa per accelerare i rimborsi
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
12
Nella sanità scendono a 180 giorni
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
ROBERTO TURNO
Jobs act prima vittima dell' ingorgo parlamentare
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7
16
ALL' INTERNO
ANDREA BIONDI
I macchinari fiutano la svolta
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 16
20
Le buone idee di Calenda e le coalizioni di Renzi
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 16
22
Un «New Deal» per l' Europa
FRANCESCA MILANO
Morosi incolpevoli, l' aiuto con i requisiti stabiliti dallo Stato
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 32
FRANCESCO LONGO
Assunzioni dalle vecchie graduatorie
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 2
PIERLUIGI MAGNASCHI
Senato, la riforma è stortignaccola
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 4
FRANCO ADRIANO
Padoan, non tornano i conti
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 6
PUCCIO D' ANIELLO
Indiscrezionario
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 6
DOMENICO CACOPARDO
Per The Economist, che fa la musica finanziaria nel mondo, il governo...
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 9
GIORGIO PONZIANO
Perché Berlino non fa i compiti?
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 13
MANUEL FOLLIS
Da 25 anni liberi di raccontare la finanza
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 24
SIMONA D' ALESSIO
Contrasto al riciclaggio, in prima linea Gdf e ordini
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 30
FRANCESCO GERIA
Cig, studi discriminati
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 37
MATTEO BARBERO
Debiti p.a., monitorati i pagamenti finanziati con risorse delle...
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 37
FRANCESCO CERISANO
Pagamenti, p.a. meno lumaca
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 38
STEFANO DA EMPOLI
Authority, dl boomerang
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 38
L' ammutinamento dei mini­enti
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37
42
45
46
A termine più di 600 opere incompiute. Lavori per oltre 2 mld di...
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 32
29
44
brevi
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 27
26
40
lettere
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 18
24
28
Senate, the reform is crooked
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 2
17
19
Fassino (Anci): 21 sindaci troppo pochi
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 31
13
15
RATING 24 Riforme e ingorgo alle Camere Sul Sole­24 Ore di ieri l'...
18/07/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7
10
MATTEO BARBERO
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51
52
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18/07/2014 Italia Oggi Pagina 38
56
LO SCADENZARIO degli enti locali
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 39
PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI
Comuni, stare insieme conviene
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 39
59
Sisma, enti finanziati
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 40
60
Commissioni bulgare k.o.
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 40
GIANFRANCO DI RAGO
Lo Scaffale degli Enti Locali
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 41
FABIANO CROVETTI
Centrale unica, un' opportunità
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 41
MASSIMO DI RIENZO
Formazione valoriale contro la corruzione
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 41
EUGENIO PISCINO E ANTONIO SORCI
Niente terzo mandato ai revisori locali
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 42
SILVIA ZINI
Ad Abano Terme per confrontarsi sulla versione 3.0 dei servizi...
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 42
Occupazioni abusive, enti in tilt
18/07/2014 Italia Oggi Pagina 46
Intesa con le pmi
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ROMANO MINARDI
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Web
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Ripristinare la linea ferroviari Massa ­Budrio
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
La Bassa Romagna on­line: La Meridiana
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Le Terre di Dante: un parco per Dante
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Il Governo sblocchi risorse comuni per rilanciare il comparto edilizio
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Solidarietà al popolo palestinese
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Bianchi e Galletti (Verdi): I dialetti vanno tutelati come i paesaggi
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Agricoltura e nuovo PSR ­ Alessandrini (PD): "1 miliardo 190 milioni di...
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Fagnocchi e Giangrandi nel totoconsiglieri regionali
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Pagare il parcheggio in città a Lugo anche senza spiccioli
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Sul canale Naviglio sotto le stelle
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
La Festa della Madonna del Carmine
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
I ciclisti devono dare la precedenza alle cabine telefoniche?
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Attestati a volontari di Protezione Civile
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Andiamo al cinema nella Bassa Romagna
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Seconda serata dell'Arena di Paglia
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Ingranaggi musicali, musica e impresa si incontrano
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
La Notte Green di Fusignano? Un successo!
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Vetrina al mare di Lamone Bene Comune
18/07/2014 PavaglioneLugo.net
Oggi a Massa Lombarda la crostatona
18/07/2014 Lugonotizie.it
Alfonsine / Curiosa segnaletica: i ciclisti devono dare la precedenza alle...
18/07/2014 Lugonotizie.it
"Voci in musica": il nuovo progetto d'incontri di canto corale per gli...
18/07/2014 Lugonotizie.it
Via Tellarini a Lugo chiusa al traffico per tre mercoledì sera
18/07/2014 Lugonotizie.it
Anteprima "Ingranaggi Musicali, musica e impresa" , la rassegna musicale a...
18/07/2014 Lugonotizie.it
Voltana / Inaugura la rassegna "I luoghi dello spirito e del tempo" al...
18/07/2014 Lugonotizie.it
Parco del Lago a Lugo, questa sera musica con Francesco & i Passabanda
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18/07/2014 Lugonotizie.it
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Fusignano / Il successo della Notte Green
18/07/2014 Lugonotizie.it
107
Protezione civile, consegnati gli attestati ai volontari che hanno...
18/07/2014 Lugonotizie.it
108
Festa della Madonna del Carmine alla casa protetta F.lli Bedeschi, oltre...
18/07/2014 Lugonotizie.it
110
Atti vandalici sulla Meridiana dei Popoli, scritte ingiuriose anche in...
18/07/2014 Più Notizie
111
F.lli Bedeschi, 300 persone per Festa della Madonna del Carmine
18/07/2014 Più Notizie
113
Successo per il Music Summer Camp di Bagnacavallo
18/07/2014 Più Notizie
115
Film e musica, la programmazione al Parco del Lago
18/07/2014 Settesere.it
117
Spettacoli all'Arena di Cotignola fino a martedì 22
17/07/2014 Ravenna24Ore.it
119
La Banda Città di Cervia si rinnova
Il Resto del Carlino Ravenna
18/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
120
DA TOTÒ SI BALLA CON DJ SAURO
18/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
121
Al parco del Lago stasera alle 21.30 "Anni felici' di Lucchetti
18/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
SAVIOLI MONIA
Piazza Nuova tra arte, cibo... e mistero
18/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
124
Arriva il postino telematico Le bollette si pagano da casa
18/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
125
Note d' oriente al santuario
18/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
Schiaffi e coltelli, sette denunce
18/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
Iter, Verlicchi: «Comune e Unione premano su Legacoop»
18/07/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16
Protezione civile, si "diplomano' in 11
122
SCARDOVI LUIGI
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Corriere di Romagna Ravenna
18/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 12
Università, rapporto sempre più stretto con le imprese
18/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Mega rissa in strada, volano spintoni
18/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
«Dare la precedenza alle cabine telefoniche?»
18/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
Bagnacavalo, consegnati atestati ai volontari di protezione civile
18/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
BAGNACAVALLO
18/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
MASSA LOMBARDA
18/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
BAGNACAVALLO
18/07/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
BAGNACAVALLO
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La Voce di Romagna Ravenna
18/07/2014 La Voce di Romagna Pagina 1
Maxi­lite condominiale Spuntano le lame
18/07/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Coltelli e insulti contro il padrone di casa: 7 denunce
18/07/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Nuovi volontari per la Protezione Civile
18/07/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
La ciclabile contro la cabina
18/07/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Note medioevali al Santuario
18/07/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Musica a km0 e colazione all' alba
18/07/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
Note d' impresa Ecco i concerti in fabbrica
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Il Sole 24 Ore
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Italia Oggi
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Le vie della ripresa.
«Margini più stretti, niente manovra»
Padoan: non ci sono scorciatoie per la crescita, puntare su mercato, riforme e
investimenti.
Dino Pesole ROMA I più recenti dati
macroeconomici segnalano un persistente
rallentamento dell' attività produttiva, e un
«ritardo nel meccanismo di ritorno alla crescita
sostenuta in Europa e nel nostro paese». Si
restringono di conseguenza i margini a
disposizione del governo, ma non per questo
«si indebolisce la prospettiva di medio
termine, indispensabile per quel salto di
qualità di cui il Paese ha bisogno tramite una
decisa azione di riforma».
Prudenza, dunque. Il ministro dell' Economia,
Pier Carlo Padoan interviene di prima mattina
in aula alla Camera per illustrare le linee di
azione del governo relativamente alle otto
raccomandazioni rivolte al nostro Paese da
Bruxelles. Un' esposizione improntata a un
evidente realismo, una sorta di presa d' atto
implicita che ben difficilmente il target di
crescita stimato per quest' anno in aprile
(0,8%) potrà essere realizzato. Il primo
trimestre si è chiuso con un ­0,1% e le stime
dell' Istat per il secondo semestre (in attesa
dei dati ufficiali che saranno comunicati i l 6
agosto) si attestano al momento in una
forchetta tra ­0,1 e +0,3 per cento. Ne
consegue che il deficit 2014, indicato ad aprile a quota 2,6% del Pil, scivolerà inevitabilmente verso il 3
per cento. È in arrivo una manovra correttiva in autunno, come avvenne lo scorso anno, quando il
governo Letta intervenne per riportare il deficit al 3% con una correzione dello 0,1% del Pil? Alla
domanda dei cronisti, Padoan oppone un secco «no comment» che alimenta i sospetti, soprattutto da
parte di Forza Italia e delle opposizioni, di una manovra dietro l' angolo.
«No comment ­ precisa più tardi Padoan ­ vuol dire che non ci sarà alcuna manovra». La coperta è
indubbiamente corta.
La Commissione europea chiede all' Italia di rafforzare le misure di bilancio per l' anno in corso e
raccomanda al tempo stesso di agire con maggior vigore nella strategia di bilancio per il 2015, così da
rispettare il requisito della riduzione del debito.
Le previsioni primaverili di Bruxelles ­ replica Padoan ­ sono costruite su uno scenario a politiche
invariate, «mentre gli obiettivi fiscali del Def 2014 si basano su previsioni a legislazione vigente». Non si
tiene conto delle minori spese pianificate ma non ancora specificate nel dettaglio, e dei maggiori introiti
come quelli attesi dalle privatizzazioni. E in ogni caso ­ avverte il ministro dell' Economia ­ ulteriori
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Enti locali
eventuali spese «sarebbero compensate da maggiori risorse reperite attraverso specifici provvedimenti,
senza quindi un aggravio sui saldi di finanza pubblica».
Il punto è che l' elenco degli impegni da onorare con la prossima legge di stabilità si va facendo
corposo. Già nel Def di aprile è prevista una «manovra di consolidamento» per correggere nel 2015 i
tendenziali di finanza pubblica per lo 0,5% del Pil (circa 8 miliardi). Condizione ritenuta essenziale per
garantire la «piena convergenza» verso l' obiettivo del pareggio di bilancio strutturale nel 2016. Potrà
soccorrere il piano di privatizzazioni (0,7% del Pil), ma comunque occorrerà reperire le risorse per
stabilizzare il bonus Irpef e onorare al tempo stesso gli impegni già contenuti nella legislazione vigente
(la legge di stabilità del 2014). Padoan conferma in proposito che la strategia del governo include «una
revisione della fiscalità, con misure di riduzione delle imposte gravanti sulle famiglie e sulle imprese». In
questa direzione va «l' ulteriore taglio, fin da maggio, del cuneo fiscale che sarà reso permanente con la
legge di stabilità», nonché la riduzione dell' Irap «che, spostando la tassazione sulle rendite finanziarie,
agevola anche le imprese». Stefano Fassina (Pd) ipotizza che serviranno in tutto non meno di 23
miliardi, «una manovra insostenibile».
Per la crescita «non esistono scorciatoie» ha sottolineato il ministro ricordando che i pilastri su cui il
governo intende costruire la strategia di politica economica si concretizzano in «più apertura al mercato,
riforme strutturali, più investimenti per la crescita». Ricetta da esportare in chiave europea con il
semestre di presidenza italiana della Ue, appena cominciato.
Quanto alla capacità di resistenza del settore bancario e il sostegno al credito, vanno segnalati ­
osserva Padoan ­ «i grandi progressi delle banche italiane», anche attraverso «un' intensa attività di
ricapitalizzazione».
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INTERVISTALuigi ZandaCapogruppo del Partito Democratico al Senato.
«Stato in disfacimento, sì a veri burocrati»
IL RUOLO DEL PARLAMENTO.
Emilia Patta «Gli oltre 800 provvedimenti
attuativi non emanati, i continui conflitti di
competenze tra ministeri e uffici centrali e
periferici, gli errori progettuali, le disfunzioni e
l' aumento dei costi dei grandi servizi pubblici,
persino alcuni ritardi nei pagamenti della Pa e
più in generale il distacco del sentire comune
del cittadino dallo Stato. Sono tutti segnali
macroscopici dell' indebolimento dello Stato e
delle sue strutture che ha avuto un'
accelerazione violenta negli ultimi 20 anni».
Nei giorni dell' ingorgo in Parlamento, tra
riforma costituzionale che rischia di affogare al
Senato nei circa 8mila emendamenti e almeno
4 decreti da convertire entro agosto, lo
sguardo del capogruppo del Pd a Palazzo
Madama Luigi Zanda va oltre il Parlamento e
si volge alla macchina dello Stato. A sua volta
talmente ingolfata da apparire in disfacimento.
Dov' è il vero ingorgo, senatore Zanda?
Colpa del governo o del Parlamento?
Troppa burocrazia, o troppo poca?
Procediamo per gradi. C' è una ragione
operativa per la quale ormai gli staff di tutti i
ministeri non vedono la presenza dell' area
burocratica ma quasi esclusivamente
consiglieri di Stato, consiglieri della Corte dei conti, magistrati e funzionari parlamentari. La burocrazia è
via via decaduta proprio mentre in Europa e nel mondo aumentava la necessità di strutture pubbliche
iperpreparate. La ricostruzione del Dopoguerra è stata portata avanti dal genio civile, dai provveditorati
alle opere pubbliche, dagli uffici tecnici dei grandi Comuni: tutto questo, ossia una capacità tecnica
adeguata ai problemi che si devono regolare, non c' è più. E uno degli effetti è una debolissima
presenza di controlli pubblici: non ne risente solo l' efficienza delle realizzazioni, ma questa è una delle
concause della corruzione.
Manca dunque una classe di burocrati di Stato adeguata ai problemi e ai tempi.
È quello a cui sta lavorando il ministro Marianna Madia: dotare lo Stato di apparati funzionali. Anche
questo servirà a rendere più efficiente la democrazia. L' Italia ha mancato nei fondamentali, a
cominciare da una scuola per l' alta dirigenza del livello della francese Ena. Negli anni 70 si è avviato un
processo di regionalizzazione cresciuto in modo squilibrato, e in anni più recenti l' immissione forte dell'
Italia nell' Europa è avvenuta senza preparazione: siamo battuti nella capacità di influire in primis dalle
burocrazie dei nostri partner, tedeschi, francesi ma anche spagnoli. E mentre la pubblica
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
amministrazione decadeva, l' Italia non ha avuto da contrapporre in questi anni una classe dirigente all'
altezza: grandi manager di aziende pubbliche, grandi banchieri, e neanche grandi imprenditori. Quello
dell' efficientamento della macchina dello Stato è uno dei più grandi progetti per la ricostruzione del
Paese: ne va della crescita della nostra economia e dello sviluppo della società.
Viviamo in un' epoca in cui è necessario favorire al massimo la libertà di intrapresa dei cittadini, ma
anche garantire ai cittadini il massimo sostegno delle strutture pubbliche. La semplificazione e i l
rinnovamento promosse dal ministro Madia vanno in questa direzione. Il rinnovamento legislativo è
necessario ma non basta. Dentro lo Stato serve una nuova coscienza collettiva, un rinnovato senso dell'
interesse generale, una forte voglia di ricostruire la Nazione.
Non crede che l' ingolfamento del processo legislativo sia anche dovuto a una mancanza di
metodo da parte del governo, che ha messo sul treno svariati provvedimenti senza calcolare i
tempi?
Decidere e attuare: l' Italia si salva solo se riesce a fare contemporaneamente le due cose. Non si può
rallentare la decisione, perché francamente non c' è nessuna delle riforme messe in campo dal governo
che non abbia oggi carattere di urgenza. L' Italia deve cambiare mentre cammina.
E il Parlamento? Non potrebbe lavorare di più? Intanto il Parlamento sta riformando se stesso, e una
volta superato il bicameralismo perfetto l' iter dei provvedimenti sarà molto più veloce. Lavorare di più?
A mio avviso si tratta di lavorare meglio. Da anni ad esempio sostengo che bisognerebbe lavorare di
più in commissione in modo da portare in Aula provvedimenti meglio istruiti. Io poi ripongo molta fiducia
nell' ufficio di bilancio appena istituito per effetto del nuovo articolo 81 della Costituzione. Finalmente il
Parlamento, finora dipendente in questo dai bollini della Ragioneria dello Stato, sarà dotato degli
strumenti necessari a discutere e valutare le coperture economiche dei provvedimenti che esamina.
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Pagamenti alle imprese. Lunedì la firma di un protocollo tra tutte le parti per sbloccare il piano
Renzi.
Debiti Pa, intesa per accelerare i rimborsi
Carmine Fotina ROMA Un protocollo d' intesa
tra il ministero dell' Economia e tutte le parti
interessate, più la convenzione tra Abi e Cassa
depositi e prestiti sulla cessione dei crediti alle
banche. A stretto giro, già a partire da lunedì,
dovrebbero concretizzarsi due nuovi passaggi
per accelerare il piano di pagamenti della
pubblica amministrazione.
Lunedì mancheranno esattamente due mesi
dalla fatidica data del 21 settembre, giorno di
San Matteo, indicato dal premier Matteo Renzi
come termine per completare lo smaltimento
di tutti i debiti della Pa. I tempi sono stretti e
anche per questo l' esecutivo vorrebbe
accelerare. Di qui l' idea di impegnare tutte le
parti in causa, soprattutto le Pa locali debitrici,
a cambiare marcia. Mercoledì c' è stata una
riunione al ministero dell' Economia tra Abi,
C d p , Anci, Regioni, Confindustria, Rete
Imprese, Ance, commercialisti, da cui è
scaturita l' idea del protocollo da firmare
lunedì.
Per arrivare ai 60 miliardi di rimborsi fissati
come target dal governo c' è ancora parecchia
strada da completare: secondo i dati diffusi
mercoledì dal Ragioniere dello Stato, Daniele
Franco, a fine giugno sono stati pagati 26 miliardi, ai quali a breve dovrebbero aggiungersene altri 4
(già erogati dal Mef agli enti debitori).
La macchina attuativa sta marciando (è stato appena firmato il decreto sulla certificazione dei
pagamenti effettuati dalle Pa con le risorse trasferite dalle Regioni) eppure non mancano dei punti
deboli nel meccanismo. Ad esempio, per le regioni con piani di rientro da deficit sanitari resta preclusa
la possibilità di rilasciare certificazione e dunque di accedere al piano di cessione dei crediti alle banche
e a Cdp.
Nel complesso comunque, riflettono alcune persone impegnate sul dossier, le principali criticità di tipo
burocratico sarebbero state superate: firmati gli atti di riparto relativi ai 20 miliardi stanziati dai
precedenti governi per il 2014, sollecitate le Regioni più recalcitranti (vedi la Sicilia) a utilizzare le
risorse disponibili.
Più complesso, ma anch' esso sul tavolo, il discorso relativo alle spese in conto capitale, quindi agli
investimenti.
L'«ulteriore rafforzamento del rimborso dei debiti» del quale ha parlato ieri il ministro dell' Economia
Pier Carlo Padoan potrebbe ruotare anche intorno a questo tipo di debiti, finora lasciati ai margini dei
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
vari provvedimenti varati per evitare impatti sul deficit. È noto che, su questo argomento e sulle relative
cifre, non c' è totale identità di vedute tanto che i debiti in conto capitale non ancora pagati sarebbero
nell' ordine degli 11 miliardi secondo l' Ance (associazione dei costruttori) e all' incirca 5 miliardi
secondo il ministero dell' Economia.
Ma, numeri a parte, a via XX Settembre stanno valutando proprio in queste ore se ci sono margini per
accogliere le richieste dei costruttori e sbloccare almeno una parte di queste spese incagliate,
inserendo magari già nel protocollo un riferimento a 500 milioni­1 miliardo di nuovi spazi in deroga al
Patto di stabilità.
Nel contempo, anche in questo caso nel giro di pochi giorni, dovrebbe tagliare il traguardo la
convenzione tra le banche e la Cassa depositi e prestiti che regolerà la cessione di crediti certificati da
parte delle imprese, con garanzia dello Stato. Questo meccanismo è stato introdotto con il decreto
competitività e, dopo la recente pubblicazione del relativo decreto attuativo (sulla Gazzetta Ufficiale 162
del 15 luglio), potrà decollare definitivamente proprio con la convenzione Abi­Cdp.
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CARMINE FOTINA
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
TEMPI DI PAGAMENTO.
Nella sanità scendono a 180 giorni
Migliorano i tempi di pagamento della pubblica
amministrazione. Nel primo trimestre la Pa ha
saldato in 96,1 giorni contro i 107,4 dello
stesso periodo 2013. In particolare, secondo i
dati Cerved, il sistema sanitario ha pagato in
media in 180 giorni, rispetto ai 206 giorni medi
registrati nel primo trimestre 2013. Si riducono
di 9,3 giorni i tempi medi di liquidazione delle
fatture dei Comuni e di 16 degli altri enti.
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18 luglio 2014
Pagina 5
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Le vie della ripresa.
Jobs act prima vittima dell' ingorgo parlamentare
L' esame in Aula dopo la pausa estiva ­ Il Senato dà priorità alla riforma costituzionale,
tempi stretti per i decreti legge.
Roberto Turno ROMA Il Parlamento
autocertifica l' ingorgo dei lavori e delle riforme
in bilico e corre ai ripari. Velocissimamente,
col Governo a fare pressing contando ancora
una volta sul pieno sostegno di Forza Italia. E
così i 7.800 emendamenti che rischiano di
pesare come un macigno sulla marcia delle
riforme istituzionali in un Senato chiamato a
cancellare sé stesso, costringono la
maggioranza a far cambiare rotta e tempi ai
calendari di lavoro di Palazzo Madama. Per
salvare se possibile la riforma istituzionale, ma
anche per non rischiare di far decadere i
decreti in scadenza: soprattutto quelli su Pa e
competitività, in qualche modo legati al sogno
renziano del "cambiare verso" all' Italia che
vuole spendere anche come vetrina a
Bruxelles.
Cambia dunque le agende estive e pre­feriali,
il Senato.
Ma certifica anche le prime vittime del nuovo
calendario di qui all' 8 agosto, quando in teoria
interromperà i lavori per le vacanze estive: il
Jobs act 2, il Ddl delega ancora fermo in
commissione Lavoro, non è in lista. Slitta, la
commissione avrà più tempo, non sarà preso
in considerazione in aula fino a settembre. Un pezzo delle "grandi riforme", e attesissimo, che va in
vacanza.
Come del resto, a rallentare, saranno altri provvedimenti considerati cruciali dal Governo, a partire dal
Ddl delega sulla Pa, che del resto ancora non è neppure sbarcato in Parlamento dopo il (duplice)
esame in Consiglio dei ministri. Se ne riparlerà tra settembre e ottobre, quando tra l' altro le Camere
saranno alle prese con la madre di tutte le leggi: la legge di stabilità 2015, alias legge Finanziaria.
Ma con un' appendice in più, effetto delle decisioni prese ieri dalla conferenza dei capigruppo del
Senato, che il Governo non potrà prendere sottogamba: per incassare i decreti (non la riforma
istituzionale, che è di rango costituzionale) dovrà porre la fiducia a ripetizione. Almeno quattro volte: due
al Senato e due alla Camera, sul Dl competitività e su quello di riforma della Pa. Tra l' altro, creando l'
imbarazzo politico di un esame super rapido per entrambi i decreti nella seconda lettura, su temi non
certo secondari, che farà indispettire parecchio le opposizioni: al massimo 8 giorni veri di lavoro su
misure così complesse. Non capitava dai tempi di Berlusconi­Tremonti e da quelli di Monti, all' apice
della grande crisi.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il grande ingorgo (delle leggi da fare) è stato certificato in pieno ieri dai capigruppo del Senato che
hanno votato a maggioranza: Pd, Ncd e Fi da una parte, le opposizioni sulle barricate.
Alla fine la proposta del presidente Pietro Grasso è stata approvata: sulle riforme istituzionali l' aula di
Palazzo Madama inizierà a votare a oltranza da lunedì 21 luglio, nella speranza di farcela già nella
settimana successiva. Impresa da rispettare, vista la valanga degli emendamenti e considerato che la
parola «ghigliottina» non sarebbe stata pronunciata nella conferenza dei capigruppo.
Spianata parzialmente la strada della riforma istituzionale, s' è cercato di scavare lo spazio per i decreti.
Il Dl competitività (scade il 23 agosto) arriverà in aula e sarà votato per venerdì: fiducia assicurata, da
ripetere poi nel passaggio alla Camera. Da lunedì 28 invece si cercherà di sbloccare definitivamente
(scade il 30 luglio) l' art bonus. Mentre il Dl 90 antiburocrazia dovrà nel frattempo cercare di farsi largo
alla Camera e precipitare subito a Palazzo Madama, chissà, per fine mese lasciando ai senatori 8 giorni
per il sì finale: altri 2 voti di fiducia garantiti. Poi tutti in vacanza. Anche il Jobs act 2.
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ROBERTO TURNO
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
RATING 24 Riforme e ingorgo alle Camere Sul Sole­
24 Ore di ieri l' inchiesta sui provvedimenti da ...
RATING 24 Riforme e ingorgo alle Camere
Sul Sole­24 Ore di ieri l' inchiesta sui
provvedimenti da attuare in Parlamento prima
della pausa estiva del 9 agosto.
Dalla competitività alla Pa, sui decreti
inevitabile la fiducia.
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Pagina 7
Il Sole 24 Ore
Enti locali
ALL' INTERNO
Industria TRASPORTI Le Ferrovie «aprono»
alle gare nei servizi regionali Le nuove Fs
vanno verso una «privatizzazione parziale»
con una quotazione in Borsa, ancora tutta da
definire nelle modalità, e aprono alle gare per
il trasporto regionale.
G i o r g i o S a n t i l l i u p a g i n a 1 0 APPALTI
PUBBLICI I lavori Mose nel mirino di Cantone
Sara Monaci u pagina 11 Lavoro LA CRISI
DELLE RAFFINERIE Via al tavolo per
affrontare il caso Gela Matteo Meneghello u
p a g i n a 1 2 T u r i s m o BENI CULTURALI
Bruxelles «commissaria» il Piano P o m p e i
Francesco Prisco u pagina 12 Mondo&mercati
OBIETTIVO PAESE Mongolia a caccia di
capitali esteri Rita Fatiguso u pagina 14.
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Pagina 7
Il Sole 24 Ore
Enti locali
La questione industriale. Losma (Federmacchine): il 2014 dovrebbe coincidere con la ripresa
della domanda interna.
I macchinari fiutano la svolta
Dalla nuova legge Sabatini la spinta agli investimenti nei beni strumentali.
Andrea Biondi MILANO «C' è un indubbio
allineamento fra i vostri interessi e quelli della
manifattura nel suo complesso.
Voi rappresentate un settore della massima
importanza e un termometro dell' economia».
Alberto Baban, vicepresidente di Confindustria
e presidente della Piccola Industria più volte
durante il suo intervento all' assemblea
annuale di Federmacchine si è soffermato sull'
importanza del settore per il manifatturiero
italiano. Del resto, gli investimenti in
macchinari sono la cartina di tornasole della
vivacità economica dei settori della nostra
industria.
E guardando oltre i nostri confini, la capacità
delle imprese produttrici di macchinari (4.600
quelle iscritte alle 13 associazioni che fanno
capo alla Federazione) di dare alla luce
impianti tailor made rappresenta un plus
indiscutibile.
Fuori dall' Italia questo è una certezza, come
dimostra il 73% di quota export sul totale. E all'
estero gli affari vanno sempre meglio.
Nel 2013 le esportazioni sono cresciute dello
0,8% su base annua, dopo il +1,1% del 2012,
raggiungendo quota 25,6 miliardi: il 5,4% del
totale delle esportazioni italiane.
Il tutto a fronte di una produzione complessiva poco sotto i 35 miliardi: ­0,5% rispetto all' anno prima
dopo il ­1,6% del 2012. Un trend calante, quindi, tutto da imputare alla riduzione dei consumi italiani,
scesi del 2,5% a 15,6 miliardi (comprensivi di consegne interne e import).
Principali mercati di sbocco sono risultati Cina (2,3miliardi di euro, ­2,4%); Usa (2,2 miliardi di, +1,1%);
Germania (2 miliardi, ­11,5%); Francia (1,5 miliardi di euro, ­5,3%). Le sole consegne sul mercato
interno, già poco brillanti nel 2012, sono invece diminuite del 3,8%, attestandosi a meno di 9,4 miliardi.
«Alla luce di questi numeri ­ ha affermato il presidente di Federmacchine, Giancarlo Losma ­ appare
evidente che l' industria italiana del comparto ha saputo rispondere ai venti di crisi orientando la propria
offerta verso i mercati più vivaci». A conti fatti questa capacità ha in qualche modo sorretto questo
macrosettore che con 35 miliardi di volume d' affari alla produzione vale il 2,2% del Pil e il 3,9% degli
addetti nell' industria italiana.
«Il 2014 ­ ha detto Losma ­ dovrebbe essere di altro tenore e dovrebbe coincidere con la ripresa,
seppur moderata, della domanda italiana di macchinari». Una ripresa «certamente favorita anche dalla
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
nuova legge Sabatini che, operativa da marzo, ha finora permesso finanziamenti agevolati per 1,5
miliardi di euro di investimenti in beni strumentali». Da parte di Federmacchine il giudizio è positivo
anche sul «decreto 91/2014 che permette il credito di imposta pari al 15% dell' ammontare degli
investimenti in macchinari effettuati dal 25 giugno 2014 e con consegna entro il 30 giugno 2015». Su
questo però Losma spera in «una modifica che preveda che la data di scadenza del 30 giugno 2015 sia
relativa agli ordini raccolti e il termine per la consegna del macchinario sia spostato al 31 dicembre
2015». Altro punto su cui il presidente di Federmacchine invita a riflettere è «il sistema degli
ammortamenti liberi sul modello di quanto fatto in Gran Bretagna dove, da aprile, è permesso, nell'
anno di acquisto del macchinario fino al 31 dicembre 2015, l' ammortamento totale degli investimenti di
beni strumentali fino a un massimo di 600mila euro».
Il presidente di Federmacchine non manca di puntare l' indice verso l' Irap ­ sollecitando «una riduzione
della base imponibile» ­ ma si sofferma anche sul tema innovazione e sulla obsolescenza dei
macchinari. «In tema di innovazione ­ ha spiegato ­ è interessante la proposta di Piccola Industria di
Confindustria di sviluppare un intervento capace di incentivare le Pmi a iscrivere a bilancio, mettendo a
capitale, anche le spese per la ricerca di base, iscrivendole tra le immobilizzazioni immateriali, con
possibilità di ammortamento fino al 100% delle spese sostenute nell' esercizio».
Sui macchinari obsolescenti «secondo una nostra rilevazione il 25% dei macchinari utilizzati oggi nelle
aziende italiane ha più di 10 anni. E il dato va peggiorando».
Da qui la proposta di «incentivi alla sostituzione di macchinari obsoleti non solo su base nazionale, ma
europea. La necessità di fabbriche moderne e produttive è infatti un tema comune e numerosi Paesi
dell' area Euro».
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ANDREA BIONDI
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18 luglio 2014
Pagina 15
Il Sole 24 Ore
Enti locali
IL NUOVO SENATO.
Fassino (Anci): 21 sindaci troppo pochi
«Bene che dopo 30 anni di dibattito si avvii
una profonda riforma della Costituzione, ma 21
sindaci in Senato sono pochi». Ai sindaci, e in
particolare al presidente dell' Anci P i e r o
Fassino che ieri ha affrontato il tema nell'
ufficio di presidenza dell' Associazione, piace
più il metodo del merito nella riforma
costituzionale che sta impegnando il Senato. In
particolare, a incontrare l'«insoddisfazione»
degli amministratori locali è il testo uscito dalla
prima commissione di Palazzo Madama,
perché la proposta originaria del Governo
largheggiava molto di più sui sindaci­senatori.
Anche sulle modalità di ingresso in Senato,
rimarca Fassino appellandosi a tutti i partiti,
«non è corretto che siano i consiglieri regionali
a eleggere i sindaci, perché sarebbe meglio
un' elezione da parte degli amministratori
locali».
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18 luglio 2014
Pagina 16
Il Sole 24 Ore
Enti locali
IL PIANO INDUSTRIALE.
Le buone idee di Calenda e le coalizioni di Renzi
Dire che i dibattiti su flessibilità e crescita sono
rimasti finora su piano dell' indeterminatezza,
come scrive Carlo Calenda sul Sole di
martedì, è un eufemismo: sarebbe più esatto
dire dell' ambiguità, ambiguità voluta, in modo
da poter presentare l' esito di una discussione
nel modo politicamente più conveniente. L'
idea è di scrivere un Piano industriale per l'
Italia, inteso come aumento della competitività
dell' offerta e non come stimolo della
domanda, agendo quindi sulle condizioni al
contorno. Riforma del lavoro, struttura della
legge fallimentare, eliminazione dell' Irap, «il
tanto che si può ancora fare sul tema delle
utility nazionali e locali» (ancora?), spending
review e analisi delle procedure di ogni
singolo dicastero. Per chi questi temi li ha
tante volte evocati vederli autorevolmente
sostenuti è motivo di soddisfazione ma anche
di perplessità.
Perché ai grilli parlanti il Governo può anche
non rispondere, ma quando a parlare è il
viceministro dello Sviluppo economico in
carica, non può non rispondere a chi gli
chiede: scusa, a che punto siamo?
E non si dica che la carne al fuoco è tanta, che
le Camere sono ingolfate dalle riforme costituzionali e istituzionali, che ci sono centinaia di decreti
attuativi da approvare (come se questa fosse una scusa): in politica, è sempre politica la causa per cui
non si fa una cosa. Il ddl di semplificazione delle leggi sul lavoro è stato presentato da Pietro Ichino:
sicuro che la maggioranza sarebbe compatta nel votarlo? Quanto all' articolo 18, basta nominarlo che
partono i fumogeni. E non mi risulta che il premier Renzi li abbia inclusi nei provvedimenti su cui si
gioca la testa.
Parliamo di imposte. Nella lunga intervista pubblicata domenica scorsa dal Corriere della Sera, Matteo
Renzi dice che vorrebbe allargare la platea di chi riceve gli 80 euro al mese anche a «famiglie, partite
Iva, pensionati»; Calenda ricorda l' abolizione dell' Irap; e l' Unione europea si sta muovendo per la
riduzione del cuneo fiscale. Come finanziare tutto questo senza imporre nuove tasse? Il premier, a
proposito di debito pubblico, ha lasciato cadere un riferimento alle ricchezze dei cittadini, (oltre che un
pesantissimo affondo sulle banche) che non è certo servito a migliorare le «condizioni al contorno»,
come le chiama Calenda.
Le imposte ­ commenta Angelo Panebianco ­ sono il tabù della sinistra. Tagliare gli stipendi dei politici,
come si vanta di aver fatto Matteo Renzi porta qualche voto ma pochi soldi. E su quanto si possa
ottenere con i tagli veri, sia da spending review sia da analisi del funzionamento dei dicasteri, si sta
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
sempre nel vago. Tanto da far venire il dubbio se sia perché non si sanno individuare gli sprechi o
perché spaventano le riduzioni del personale che inevitabilmente ne conseguirebbero: se per gli
esuberi di Alitalia alcuni sindacati sembrano disposti a seminare di mine anche l' ultima spiaggia,
figurarsi che cosa succederebbe se si dovessero toccare Sanità o Pubblica istruzione. O Poste, per
restare in campo aeronautico.
La diligente razionalità del "piano" di Calende mette ancora più in evidenza la complessa varietà dei
temi con cui deve fare i conti il progetto di Renzi. Di un piano si chiede lo stato di avanzamento, di un
progetto politico ci si interroga sulla sostenibilità: a quale maggioranza si rivolge Renzi, e quale è il
programma che pensa di riuscire a farle approvare? La maggioranza, in Parlamento e nel Paese, che
ha sostenuto il Renzi istituzionale, quello della cesura verso le nomenclature di partito, verso l' ideologia
dell' antiberlusconismo, verso lo stallo in cui erano finite le riforme istituzionali e costituzionali, è diversa
dalla maggioranza, in Parlamento e nel Paese, di cui ha bisogno il Renzi governante: lo sosterrà
qualora le dovesse proporre riforme che negano alcuni principi base della sinistra, la redistribuzione
fiscale, la solidarietà in tema di immigrazione, il potere dello stato di controllare l' andamento
economico? Sosterrebbe riforme come quelle che hanno fatto Tony Blair e Gerhard Schroeder? O non è
invece più probabile che Renzi sia indotto a percorrere strade più tradizionali?
Alla fine il risultato potrebbe essere che la maggioranza che ha consentito a Renzi di arrivare al governo
del Paese, e che ha anche accettato i compromessi necessari per portare in porto le "grandi" riforme, si
trovi a essere governata dalla solita "normale" socialdemocrazia.
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18 luglio 2014
Pagina 16
Il Sole 24 Ore
Enti locali
CONTRO IL DECLINO.
Un «New Deal» per l' Europa
Un progetto per il rinvigorimento e la competitività del continente.
Valerio Castronovo Annunciando un piano d i
investimenti nei prossimi tre anni per la
crescita e il lavoro, il neo presidente della
Commissione europea Jean­Claude Juncker
ha preso atto, doverosamente, di una
situazione economica altrimenti non più
sostenibile.
Il rischio che l' Europa scivoli verso la
stagnazione non si è infatti dissolto.
Il cambio dell' euro seguita a essere elevato e
agisce da freno alle esportazioni. La
deflazione è pur sempre dietro l' angolo. E un
ribasso dell' euro nel rapporto col dollaro
dipende, in pratica, dagli orientamenti dei
mercati e dalla decisione o meno della Federal
Reserve di alzare i tassi di interesse. Inoltre,
negli ultimi mesi i segnali di ripresa si sono
affievoliti. Nemmeno la Germania (pur in
grado per il momento di assorbire le
conseguenze del calo registratosi di recente
nel suo export e nella domanda interna)
rimarrebbe esente dai contraccolpi di una
spirale recessiva nel resto dell' Eurozona;
intanto anche in Gran Bretagna e in vari Paesi
dell' Est sono numerose le nubi addensatesi
all' orizzonte.
La Bce, nell' alveo delle sue competenze, s' era impegnata a mantenere una politica monetaria di
stimolo, immettendo liquidità nel sistema bancario per prestiti a basso costo mirati alle piccole e medie
imprese, e ad adottare, se necessario, misure "non convenzionali".
Spettava perciò, dopo la tornata elettorale, alle nuove istituzioni comunitarie il compito di agire per
neutralizzare la minaccia di un deperimento dell' economia europea. Di qui l' esigenza di una valida
politica che rimetta in moto i congegni più idonei al rilancio della produzione manifatturiera, all'
allestimento di reti e infrastrutture intersettoriali, all' incremento dell' occupazione.
A tal fine è sicuramente necessario che alcuni Paesi "periferici" si avvalgano di determinati margini di
flessibilità previsti nel Patto di stabilità per attuare adeguate riforme strutturali.
Sia che esse servano, a seconda dei singoli casi nazionali, a ridurre selettivamente la spesa pubblica
corrente, ad allentare certe rigidità del mercato del lavoro, a sveltire e rendere trasparenti i processi
decisionali, ad ammodernare la pubblica amministrazione, esse possono infatti creare migliori
condizioni interne per la valorizzazione di risorse e potenzialità altrimenti compresse o penalizzate; e
agevolare, nello stesso tempo, un' opera di consolidamento fiscale senza più la cappa di un' eccessiva
quanto controproducente politica di austerità.
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18 luglio 2014
Pagina 16
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Ma, per far ripartire l' economia europea nel suo complesso, è essenziale nel contempo un impegno
comune per ricaricare le batterie e i motori dello sviluppo. Ciò di cui l' Europa ha assoluto bisogno, per
evitare il pericolo di un declino e per tornare a crescere, è infatti un piano efficace, concertato fra la
Commissione e il Parlamento, di investimenti sistematici in aree fondamentali per il rinvigorimento e la
competitività del sistema. Occorre, in sostanza, un programma di interventi pubblici, coordinati a livello
transnazionale, in settori chiave: come ricerca e sviluppo; istruzione e formazione di capitale umano;
energia e logistica, digitale e tecnologie "verdi".
Il pacchetto d' interventi da 300 miliardi di euro promesso da Juncker risulta, di per sé, congeniale a una
strategia di medio periodo imperniata su una serie di investimenti correlati, per l' acquisizione di nuovi
fattori produttivi e di nuove opportunità di mercato, affinché l' Europa possa avviare un processo di
sviluppo durevole, inclusivo e sostenibile. Quanto ai mezzi finanziari per realizzare un "Growth
Compact", non dovrebbero mancare se si considera non solo la possibilità di far leva tanto sulla Banca
europea degli investimenti, attraverso i project bond, quanto su una maggiore sinergia fra la Banca
europea degli investimenti e l' Eurotower; ma anche l' attrattiva che una politica espansiva coerente e
lungimirante eserciterebbe nei riguardi sia di investitori istituzionali pubblici e privati sia di alcune
banche pubbliche di sviluppo.
Naturalmente, condizione essenziale per la messa a punto di questa sorta di "New Deal" è una presa di
coscienza, a tutti gli effetti, dei governi della Ue, e in primo luogo di quello tedesco, dei rischi di una
deriva verso il basso dell' economia europea e da cui alla fine nessuno resterebbe immune. D' altra
parte, all' inizio di una nuova legislatura, è indispensabile ricreare credito e fiducia nel progetto europeo,
che oggi risulta sbiadito e sotto attacco degli euroscettici. E ciò è possibile, appunto, mediante una
condivisione di visuali e obiettivi in funzione di una Europa più robusta e dinamica sotto il profilo
economico e, insieme, più equilibrata e solidale sotto quello sociale.
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18 luglio 2014
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Immobili. Fino a 8mila euro annui.
Morosi incolpevoli, l' aiuto con i requisiti stabiliti dallo
Stato
Francesca Milano MILANO Ammontano a 20
milioni i fondi disponibili quest' anno per gli
inquilini morosi incolpevoli che, in base a
quanto stabilito dal decreto del ministero delle
Infrastrutture pubblicato s u l l a « G a z z e t t a
Ufficiale» 161 del 14 luglio, possono
beneficiare di un contributo annuo massimo di
8mila euro per sanare la «morosità incolpevole
accertata».
Tale situazione riguarda le famiglie che, a
causa di licenziamento, riduzione dell' orario di
lavoro, cassa integrazione, mancato rinnovo
dei contratti a termine, cessazione di attività
professionali o di impresa, malattia grave,
infortunio o decesso di un componente del
nucleo familiare che abbia comportato la
riduzione del reddito, si trovino nella situazione
di «impossibilità a provvedere al pagamento
del canone locativo».
Come ricordato da Confedilizia, le risorse del
fondo possono essere utilizzate «nei Comuni
ad alta tensione abitativa che abbiano avviato,
entro il 30 ottobre 2013, bandi o altre
procedure amministrative per l' erogazione di
contributi in favore in inquilini morosi
incolpevoli».
I criteri per l' accesso ai contributi, infatti, prevedono che i Comuni verifichino il possesso, da parte dei
richiedenti, dei seguenti requisiti: ­ reddito Ise (indice della situazione economica) non superiore a
35mila euro o reddito Isee (indicatore della situazione economica equivalente) da regolare attività
lavorativa non superiore a 26mila euro; ­ essere destinatari di atti di intimazione di sfratto per morosità,
con citazione per la convalida; ­ essere titolari di contratti di locazione registrati e risiedere in alloggi
(non delle categorie catastali A1, A8 e A9) oggetto di procedure di rilascio, da almeno un anno; ­ avere
la cittadinanza italiana o di un Paese europeo oppure essere in possesso di titolo di soggiorno ­ non
essere titolari nella provincia di residenza di diritti reali su immobili fruibili e adeguati alle esigenze della
famiglia.
Le Regioni ­ come richiesto anche da Confedilizia ­ non potranno stabilire altri requisiti, cosa che era
invece inizialmente prevista. Nell' articolo 5 del decreto ministeriale si sottolinea che i contributi sono
destinati ai morosi incolpevoli che sottoscrivano con il proprietario dell' alloggio un nuovo contratto di
affitto a canone concordato; agli inquilini la cui ridotta capacità economica non consenta il versamento di
un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione; o inquilini che, ai fini del ristoro
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18 luglio 2014
Pagina 31
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
anche parziale del proprietario dell' alloggio, dimostrino la disponibilità di quest' ultimo a consentire il
differimento dell' esecuzione dei provvedimenti di rilascio.
Ai fini della graduatoria per l' attribuzione del contributo è individuata come criterio preferenziale la
presenza di un componente ultrasettantenne; di un minorenne; di una persona con invalidità di almeno il
74% o di una persona in carico ai servizi sociali.
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FRANCESCA MILANO
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18 luglio 2014
Pagina 32
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Pubblica amministrazione. Il Consiglio di Stato ribadisce il principio.
Assunzioni dalle vecchie graduatorie
F r a n c e s c o L o n g o L a Pubblica
amministrazione per l' assunzione di nuovo
personale deve attingere dalle graduatorie
ancora valide ed efficaci relative ai precedenti
concorsi. Tale principio non viene scalfito
neppure da un' eventuale sopravvenienza
normativa in grado di modificare requisiti
ulteriori per l' ingresso e lo svolgimento delle
medesime attività per l' amministrazione.
I l Consiglio di Stato, sesta sezione, con la
sentenza 4 luglio 2014, n. 3407, è ritornato
sulle modalità di assunzione di nuovo
personale pubblico. Nel caso di specie si
trattava di un concorso bandito nel 2006 da un
ateneo per la copertura di posti del profilo
professionale già oggetto di concorso
precedente del quale permaneva la relativa
graduatoria, con la presenza di soggetti
ritenuti idonei e non ancora assunti.
In tale circostanza, l' ateneo aveva sostenuto di
non avere interesse allo scorrimento della
graduatoria precedente, stante l' esigenza di
avere a disposizione personale più qualificato
alla luce delle modifiche normative intervenute
dopo l' entrata in vigore del nuovo
ordinamento universitario (legge 240/10) con l'
introduzione di rilevanti novità nel settore amministrativo e contabile non richieste, come requisiti, nel
concorso precedente.
Il Consiglio di Stato ha tenuto fermo il principio di diritto già affermato in passato dall' Adunanza plenaria
con il pronunciamento del 28 luglio 2011, n. 14, in virtù del quale la presenza di graduatorie concorsuali
valide ed efficaci impone all' Amministrazione di utilizzare prioritariamente queste ultime. In quella
circostanza ci si era, tuttavia, limitati a fissare il principio come regola di carattere generale, mentre ora,
con la sentenza 3407/14, si precisa che il suddetto principio si applica anche nell' ipotesi di
sopravvenienze normative che abbiano modificato o preteso requisiti o condizioni ulteriori rispetto a
quelle previste dal precedente concorso per il reclutamento di personale del medesimo profilo
professionale.
Un nuovo concorso rappresenta, quindi, una situazione eccezionale, letta con sfavore dall' ordinamento
vigente più recente in quanto contraria ai principi di economicità ed efficacia dell' azione amministrativa
sanciti dallo stesso articolo 1 della legge 241/90.
Diversi i riferimenti normativi presi in considerazione nell' emettere la sentenza. Si tratta del Testo Unico
degli impiegati civili dello Stato (Dpr 3/57), del regolamento sull' accesso agli impieghi nelle Pa (articolo
15, comma 7, del Dpr 487/94), dell' articolo 35, comma 5 ter, del Dlgs 65/01 in base al quale le
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le Pa rimangono vigenti per un
termine di tre anni dalla data di pubblicazione e, infine, dell' articolo 91, comma 4, del Dlgs 267/00
(Testo unico degli enti locali), secondo cui «per gli Enti locali le graduatorie concorsuali rimangono
efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione».
Il Consiglio ritiene insufficiente, per motivare un nuovo concorso, il mero richiamo alla sopravvenienza
normativa, sulla base della considerazione che i continui interventi normativi e le relative modifiche
rappresentano ormai «tratti indistinguibili coessenziali e comuni ad ogni settore della Pubblica
amministrazione». In relazione alla prassi che contraddistingue l' attuale periodo storico, quindi, il
«continuo mutamento del quadro normativo di riferimento di per sè elide la consistenza della
motivazione adotta a sostegno dell' opzione del nuovo concorso».
Sicché, solo una maggiore continenza del legislatore e, con essa, il mutamento dell' attuale prassi
normativa, potrà a questo punto giustificare, motivandola, la scelta di bandire un nuovo concorso in
luogo dello scorrimento delle graduatorie vigenti per il reclutamento del personale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
FRANCESCO LONGO
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Italia Oggi
Enti locali
Improve your American English.
Senate, the reform is crooked
Matteo Renzi is wasting, with the reform of the
Senate, a magical moment that had never
happened to anyone in the history of the
country. All political and union leaders had
indeed understood that the electorate, by
voting unanimously for Mr. Renzi, had given
him a mandate to change the country, primarily
by reducing the institutional trappings that had
become a factor of helplessness and that had
made it, in addition, the breeding­ground for
the most shameful partisan interests.
Mr. Renzi got therefore the premiership with a
license to do whatever he wanted. He cut, for
example, 50% of trade union leaves paid by
the public administration without the unions
saying a single word. At other times, they
would have threatened a general strike of 15
days. Not surprisingly, Mr. Renzi has even
managed to make senators accept their
suicide.
This is clearly an operation impossible to
obtain unless the senators' capabilities of
defence (and of partisan forces that supported
them) are reduced to nothing. In the field of
psychology, this attitude is the harbinger of
suicide.
Mr. Renzi who knows what he did, as he could
rely on the unusual openness of senators to do
hara­kiri: far from deciding, twisted on itself. He didn' t seize the moment (which, like every instant
doesn' t last forever) and hasn' t proposed, in accordance with the public opinion' s mood, the mere
elimination of the Senate.
Mr. Renzi instead, preferring the squiggles over the straight line, decided to turn the Upper House into a
Senate of autonomies, as if regions and municipalities didn' t already enjoy too much power and hadn' t
used this inflated power, to squander money at the expense of all Italians .
The result is that Mr. Renzi took an inextricable tunnel of decisions and counter­decisions that once
taken widen as the circles in the water hit by a stone. The elimination of the Senate would have entailed
a line of text.
The transformation (which, by the way, will keep the costs) is instead the crossing of a jungle with a
machete, in the midst of ambushes of all kinds. With this battle, Mr. Renzi has prematurely aged, losing
the brilliance of the past.
But he asked for that.
© Riproduzione riservata Traduzione di Silvia De Prisco.
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Italia Oggi
Enti locali
L' analisi.
Senato, la riforma è stortignaccola
Matteo Renzi sta sprecando, con la riforma del
Senato, un momento magico che non era mai
capitato a nessuno nella vita del paese. Tutti i
leader politici e sindacali avevano infatti capito
che gli elettori, plebiscitando Renzi, gli
avevano dato il mandato di cambiare il paese,
riducendone innanzitutto la bardatura
istituzionale che era diventata un fattore di
impotenza e che, assieme, l' aveva fatta
diventare il ricettacolo degli interessi partitici
più vergognosi.
Renzi era quindi arrivato alla premiership con
la licenza di fare quel che voleva. Ha tagliato,
ad esempio, del 50% i permessi sindacali
retribuiti dalla pubblica amministrazione senza
che i sindacati dicessero bau. In altri momenti,
avrebbero minacciato uno sciopero generale
di 15 giorni. Non a caso, inoltre, Renzi è
riuscito persino a far accettare ai senatori il
loro suicidio. Operazione, si capisce
facilmente, impossibile da ottenere se non
perché le capacità di difesa dei senatori (e
delle forze partitiche che li sostenevano) si
erano ridotte a niente. In campo psicologico,
questo atteggiamento è l' anticamera del
suicidio.
Renzi che cosa ha fatto, potendo contare sull'
inusitata disponibilità dei senatori di fare
harakiri? Lungi dal decidere, si è attorcigliato su se stesso. Non ha preso infatti quella palla al balzo
(che, come tutte le palle, non sta in aria in eterno) e non ha proposto, in accordo con il mood dell'
opinione pubblica, l' eliminazione pura e semplice del Senato.
Renzi invece, preferendo il ghirigori alla linea diritta, ha preferito trasformare la Camera alta in un
Senato delle autonomie come se Regioni e Comuni non godessero già di un potere eccessivo e non
avessero usato questo potere anabolizzato, per sprecare fondi a spese di tutti gli italiani.
Il risultato è che Renzi si è incamminato in un cunicolo inestricabile di scelte e di contro scelte che
appena assunte si allargano come i cerchi dell' acqua colpita da un sasso. L' eliminazione del Senato
avrebbe comportato una riga di testo.
La trasformazione (che, tra l' altro, ne manterrà i costi) è invece la traversata di una jungla col machete,
in mezzo a imboscate d' ogni tipo. Con questa battaglia, Renzi è precocemente invecchiato perdendo lo
smalto di un tempo.
Ma se l' è andata a cercare lui.
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Italia Oggi
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PIERLUIGI MAGNASCHI
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Pagina 4
Italia Oggi
Enti locali
Per il ministro la crescita ritarda, i margini sono stretti, ma la manovra non ci sarà.
Padoan, non tornano i conti
Missile abbatte aereo della Malaysia in Ucraina: 300 morti.
Con i nostri voti, insieme al Pd, gli italiani a
ottobre avranno le preferenze nella legge
elettorale». A parte le inevitabili e per certi
versi stucchevoli schermaglie durate oltre un'
ora e mezza, per il vicepresidente della
Camera grillino, Luigi Di Maio, è questo il
succo dell' incontro con Matteo Renzi. Il
premier conferma: «Il punto vero è capire se
sulle preferenze riusciamo a trovare un punto
di caduta o meno». La conferma indiretta del
per ora soltanto possibile cambio di passo
viene dai berlusconiani: «I grillini danno una
lettura positiva del loro incontro con Renzi e il
Pd e pronosticano addirittura un' apertura sul
tema delle preferenze», ha reagito Osvaldo
Napoli, facendosi interprete degli umori del
quartier generale di Silvio Berlusconi, «se così
stanno le cose, e in attesa che Renzi chiarisca
il suo pensiero, per Forza Italia si apre una
doverosa fase di riflessione. Capisco gli
espedienti tattici in una trattativa, ma Renzi
farà bene a non esagerare.
La riforma del Senato è lì e quella della legge
elettorale potrebbe essere dietro l' angolo.
Rimettere in discussione mesi di lavoro non
porta molto lontano. Renzi stringa i bulloni
dentro il suo partito come Berlusconi ha fatto
dentro Forza Italia». Il punto è che la fronda
del Pd è una cosa e rappresenta un problema simile a quello che vive FI, la trattativa con i grillini
rappresenta un altro discorso. Senza contare che occorrerà valutare il possibile impatto su Forza Italia
dopo la sentenza sul caso Ruby. «Da qui al primo agosto facciamo un giro ufficiale con tutte le altre
forze politiche, che stanno consentendo di fare le riforme», ha detto allora Renzi, «e poi vediamo».
Nella tasca del premier c' è il promemoria M5S: il voto di preferenza, appunto, il veto sui condannati in
parlamento, l' addio alle candidature plurime, la cancellazione di ogni soglia di sbarramento e il doppio
turno di lista: «Chi vince al secondo turno governa con il 52%», si legge sul foglietto. «Ragionevolmente
in 15 giorni si chiudono le riforme costituzionali al Senato», ha pronosticato Renzi.
«Se continua l' ostruzionismo, ci vorranno al massimo 15 giorni, da quando si inizia a votare, lunedì
prevedibilmente. Il giorno dopo siamo pronti a discutere della legge elettorale al Senato». A quel punto
si vedrà se Renzi utilizzerà la sponda grillina o la sponda di Forza Italia. gli alleati di governo Ncd­Udc
non hanno dubbi: è di gran lunga preferibile all' Italicum la legge elettorale che si può fare con M5s
senza soglia di sbarramento, con le preferenze.
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Enti locali
La notizia che emerge dalle parole del ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan in parlamento è che i
conti non tornano, ma l' Europa non chiederà una manovra correttiva in corso d' anno, come annunciato
da gran parte dell' opposizione. Non è dato sapere da dove attinga la sua sicurezza Padoan, ma va
detto che sollecitato da più parti ad esprimersi sulla prospettiva a breve, non ha esitato: «Nessuna
manovra sui nostri conti pubblici è in programma», ha messo nero su bianco. «Peggio la toppa del
buco», lo ha attaccato il capogruppo FI, Renato Brunetta, in riferimento al «No comment» del ministro
registrato ieri mattina, cui evidentemente Padoan nel suo tweet ha avuto «qualcosa da aggiungere». Il
«ritardo» della crescita rende «più stretti» i margini di manovra del governo che è comunque
intenzionato a rendere «permanente» il bonus da 80 euro con la prossima legge di stabilità e a
proseguire «nella riduzione dell' Irap», aveva spiegato Padoan intervenendo alla Camera per un'
informativa sulle raccomandazioni Ue. Padoan ha parlato apertamente di crescita «ancora debole e
incerta» e si era limitato a un laconico «no comment» sulla possibilità di una manovra estiva per
correggere alcuni squilibri nei conti. Insomma la ripresa stenta ad arrivare e questo rende ancora più
difficile trovare in bilancio i soldi per sostenere l' economia. «I dati macroeconomici più recenti, se
confermati», ha sottolineato il ministro, «indicano un ritardo nel ritorno al meccanismo di una crescita
sostenibile in Europa e altrove e ciò è vero anche per il nostro paese: i margini per l' azione del governo
si faranno più stretti ma non per questo», ha aggiunto, «si indebolisce la prospettiva di medio termine
indispensabile per quel salto di qualità di cui il paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme».
L' Italia, però, Padoan ne è convinto, «è in linea con la riduzione del debito e siamo su un sentiero
compatibile con i parametri europei». Purtroppo, «non ci sono scorciatoie» ed «è indispensabile che ci
sia un orizzonte di medio termine» perché «la crescita è un fenomeno complesso e spesso non ben
compreso». Almeno, il ministro dell' Economia ha avuto la soddisfazione di vedere subito condivise le
sue parole sul cuneo fiscale. Per il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, rendere strutturale il
taglio sarebbe «una boccata d' ossigeno e benzina nel motore delle imprese».
Un Boeing 777 con 295 persone a bordo, tra cui 23 americani, della Malaysia Airlines è precipitato sull'
Ucraina orientale. Kiev ha accusato i separatisti russi di aver colpito l' aereo decollato da Amsterdam
diretto a Kuala Lumpur. Il ministero dell' Interno ucraino ha affermato che un missile terra aria di
fabbricazione russa Buk è stato sparato dai miliziani che combattono per la secessione da Kiev. I
separatisti dell' autoproclamata Repubblica di Donetsk hanno negato qualsiasi loro coinvolgimento. Uno
dei capi, Seghei Kavtaradze ricorda che loro non hanno alcun tipo di missile in grado di abbattere un
aereo di linea che voli all' altitudine di 10 chilometri.
Le armi in loro possesso arrivano al massimo a tremila metri di quota. Secondo Kavtaradze sono stati
gli ucraini a tirare giù l' aereo. Secondo l' agenzia russa Ria Novosti, il Boeing 777 sarebbe stato
abbattuto da un caccia ucraino Sukhoi 25. La fonte è l' ufficio stampa dell' autoproclamata Repubblica di
Lugansk: «Testimoni riferiscono di aver visto il Boeimg 777 colpito dalle mitragliatrici», di un Su­25
ucraino, «e poco dopo il jet spaccarsi in due in aria e partecipare sul territorio della Repubblica di
Donetsk». Poco prima che il volo MH17 della Malaysia Airlines precipitasse in Ucraina il leader
separatista Igor Strelkov aveva rivendicato su Facebook la responsabilità dell' abbattimento di un
Antonov 26 da trasporto, dello stesso modello di quello abbattuto il 14 giugno scorso «Abbiamo appena
colpito un An­26 vicino Torez, è caduto vicino alla miniera Progresso». L' area è la stessa in cui è
precipitato il volo malese.
«Avevamo avvertito (le forze armate ucraine, ndr) di non volare nel nostro cielo», aveva aggiunto il capo
separatista dell' autoproclamata repubblica di Donetsk. La rivendicazione di Strelkov è scomparsa dalla
pagina del social network subito dopo che è emersa la notizia dell' incidente al volo MH17.
I separatisti filo­russi hanno ritrovato entrambe le due scatole nere. L' agenzia Interfax ha comunicato
che i flight recorder saranno inviati a Mosca. Il vice premier della Repubblica autoproclamata di
Donetsk, Andrey Purgin dice che le cause «non sembrano così chiare». Solo ora le compagnie aeree
evitano lo spazio aereo sulle regioni orientali ucraine.
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Alitalia: dopo la ritrosia della Cgil ieri è statala volta della Uil. Infatti, la Filt­Cgil e la Fit­Cisl hanno
firmato il contratto nazionale aereo e l' accordo sui risparmi del costo del lavoro nei prossimi cinque
mesi. Nessuna firma, invece, da Uil­Trasporti e Ugl. Il leader della Uil Luigi Angeletti spiega così questo
ateggiamento: «Secondo noi il testo vìola molti diritti delle persone che lavorano in Alitalia e non c' entra
con l' operazione Etihad che non ha mai chiesto di fare il nuovo contratto». Riguardo alla riduzione del
costo del lavoro in Alitalia, Angeletti ha detto che «non c' è l' intesa, anche perché tutto è legato».
Sembra non prenderlo troppo sul serio l' ad dell' Alitalia, Gabriele Del Torchio: «Siamo convinti che nei
prossimi giorni questa situazione, con senso di reponsabilità da parte di tutti, verrà risolta sia per il
contratto nazionale di lavoro del settore che per la riduzione del costo del lavoro».
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FRANCO ADRIANO
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Italia Oggi
Enti locali
Indiscrezionario
Alexis Tsipras trova casa a Roma. Ieri
pomeriggio nella capitale è stata inaugurata la
nuova sede nazionale di Rifondazione
comunista, in via degli Scialoja, nella zona di
piazzale Flaminio. Protagonisti, il presidente di
Syriza e recentemente candidato a presidente
della commissione europea dal partito della
Sinistra europea, il segretario nazionale di
Rifondazione Paolo Ferrero e la deputata
europea e capodelegazione della lista «L' altra
Europa con Tsipras» Eleonora Forenza. E in
serata, alla festa di Sinistra ecologia libertà, in
corso nell' area di piazza San Giovanni, cena
con il presidente di Sel Nichi Vendola e
Tsipras.
Cena di autofinanziamento a prezzi modici:
sottoscrizione di 20 euro, con scelta tra un
menù vegetariano e un altro a base di carne.
«Le camere di commercio al servizio delle
imprese»: questa la mega­scritta esposta nella
romana piazza di Pietra dai dipendenti della
Camera di commercio di Roma, per protestare
contro il dimezzamento del diritto annuale e la
proposta di trasferire il registro imprese al
ministero dello Sviluppo Economico, tutte
misure contenute nella riforma della pubblica
amministrazione varata dal governo Renzi e
che mettono in discussione la stessa
sopravvivenza delle Cciaa italiane.
L' occasione della protesta è stato il dibattito «Riformo io!
» moderato da Maria Latella a cui sono intervenuti Gian Antonio Stella, scrittore e giornalista del
Corriere della Sera, e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Ma l' ospite più atteso, il
ministro Marianna Madia, non si è presentato.
PUCCIO D' ANIELLO
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Enti locali
Si degrada l' immagine internazionale del premier mentre il Pil sta viaggiando sul ­0,1%
Per The Economist, che fa la musica finanziaria nel
mondo, il governo Renzi è affetto da inexperience,
improvisation and moments of vacuity
La marcia trionfale da Pontassieve a Firenze,
a Roma, a Bruxelles è terminata e può
trasformarsi in una napoleonica campagna di
Russia.
E non è il caso Mogherini a dimostrarlo. C' è
ben altro.
Prima di tutto l' ingorgo legislativo, imputabile
a Renzi e alla Boschi incapaci di calibrare l'
esondante produzione legislativa (spesso
inutile, in quanto ripetitiva di norme già
esistenti), con le concrete possibilità di
smaltimento parlamentare: della quattro
riforme epocali (una al mese) annunciate all'
insediamento a palazzo Chigi, istituzionale, del
lavoro, della pubblica Amministrazione, d e l
fisco, nessuna è arrivata in porto.
Anzi si rischia il rinvio della discutibilissima
riforma del Senato, del nuovo titolo V della
Costituzione e della legge elettorale, che in
questa situazione, è la più urgente, visti i
segnali di crisi che iniziano a manifestarsi.
Siamo seri: sappiamo tutti che l' impianto del
nuovo Senato non ha alcun fondamento
razionale, politico e istituzionale.
Il mantenimento di una camera non legislativa,
costituita da 100 rappresentanti delle regioni,
non ha senso comune. A meno di ritenere che
essa serva a rassicurare i partiti e le regioni
stesse sulla permanenza di un loro ruolo nella Roma istituzionale.
Contro questa sciocca riforma si coalizzano, quindi, i critici tout­court che sono molti di più di quelli che
ufficializzano la loro posizione e tutti i nemici del nuovo corso. È difficile immaginare un esito felice del
procedimento.
Ma Renzi non deve accusare il destino cinico e baro: deve accusare se stesso e i propri improbabili
consiglieri per avere definito un progetto che non sta in piedi da qualsiasi punto di vista lo si guardi.
E, poi, l' Europa. Sono in arrivo le raccomandazioni della Commissione uscente che ci porranno di
fronte a tutti i problemi irrisolti, smentiranno il documento di politica economica e finanziaria del governo
e metteranno in discussione l' impianto della nuova legge di stabilità.
C' è infine la statistica. Sì l' arida scienza dei numeri non si piega alle parole del premier Renzi. A fine
anno, il Pil registrerà (secondo i più autorevoli economisti, quelli non asserviti alla verità ufficiale) un
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calo attestandosi a ­0,1%. Un dato di recessione pesante, ben lontano dal +0,8 preconizzato dal
governo Letta e che aveva ispirato l' attuale legge finanziaria.
Il dato attesta che il Paese, senza fiducia, non si è fidato del mirabolante ottimismo del governo ed è
stato ai fatti: pochi e contraddittori. In qualche modo confermano le critiche dell' Economist, il
settimanale finanziario più letto nel mondo: inexperience, improvisation and moments of vacuity.
La riduzione di 80 euro del prelievo su una fascia di redditi piuttosto ampia (10 milioni di italiani) non ha
prodotto quel rilancio dei consumi che era stato previsto. E, a oggi, non c' è copertura 2015 per questa
riduzione di entrate, anche perché l' estensione del beneficio agli incapienti è doverosa.
È rassicurante la sensazione che il Quirinale osservi con preoccupazione quanto sta accadendo e che
stia pensando a come governare un possibile collasso del governo.
Non certo con le dimissioni del presidente della Repubblica ­già minacciate­, che aggraverebbero il
disastro, ma con un monitoraggio attento per condurci, se necessario, a una nuova consultazione
elettorale che potrebbe realizzarsi nella prossima primavera.
Non sono scenari fantascienticifici: sono, come ho potuto accertare preso fonti diverse ed attendibili,
ipotesi molto accreditate, sulle quali dovremmo tutti riflettere...
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DOMENICO CACOPARDO
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La Cassa depositi e prestiti subisce vincoli ai quali la Kreditanstalt non obbedisce.
Perché Berlino non fa i compiti?
I nostri enti locali pesano sul deficit, quelli tedeschi no.
Non bisogna nascondere i propri problemi
sotto il tappeto degli altri. Ma guardare a fondo
l' economia tedesca e il sistema pubblico che
la sorregge non significa cercare di
autoassolversi, poiché il debito italiano rimane
un moloch soffocante, può però servire per
non restare silenziosi dietro la lavagna.
Insomma al tavolo europeo i più bravi vanno
lodati ma non debbono barare al gioco.
I tasselli del mosaico che fotografa l' altra
faccia della Germania provengono da analisi e
studi di economisti, giornalisti, ricercatori, tra i
quali Patricia Szarvas, Francesco Cancellato,
un' èquipe dell' università di Linz, Lucrezia
Reichlin, Mario Baldassarri, eccetera. Eccolo,
il mosaico.
1. Franco Bassanini, presidente della Cdp,
cassa depositi e prestiti, controllata per l' 80 %
dal ministero dell' Economia, ogni anno emette
320 milioni di euro di obbligazioni e il ministro
Pier Carlo Padoan quei soldi li deve
contabilizzare nel debito pubblico italiano.
In Germania vi è un istituto fotocopia, che si
chiama Kfw, Kreditanstalt für Wiederaufbau,
anch' esso per l' 80% appartenente al governo
federale. Emette obbligazioni per finanziare i
suoi interventi, l' ultimo anno ne ha emesse per
500 miliardi di euro. Ebbene, di quei 500
miliardi non c' è traccia nel deficit pubblico tedesco perché in Germania vi è una legge che esclude dal
conteggio (e quindi dalle tante statistiche sul rapporto debito/pil) le società pubbliche che coprono la
metà dei propri costi con ricavi di mercato.
Avviene quindi che nonostante le due strutture finanziarie siano pubbliche e si tratti di risorse reperite
sul mercato con obbligazioni, in un caso è considerato debito pubblico e nell' altro no. Trattandosi di
centinaia di miliardi non è cosa da poco.
2. In Italia, non essendoci federalismo amministrativo, tutto finisce nel calderone della finanza pubblica. I
deficit di regioni, comuni e province (finché ci saranno) vengono contabilizzati dallo Stato e formano la
massa del debito, tanto che si è dovuti ricorrere alla camicia di forza della spending review per bloccare
le spese dei comuni e il presidente del consiglio, giustamente, ha annunciato un maggiore controllo
anche sulle spese delle regioni, che in genere continuano a sgarrare rispetto al patto d i stabilità. In
Germania invece c' è federalismo e quindi i 600 miliardi di debito dei länder rimangono nei loro bilanci
locali. Anche in questo caso si tratta di una disparità, rispetto ai conti pubblici italiani, difficile da
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comprendere.
È vero che Angela Merkel, comunque preoccupata per il progressivo aumento del deficit dei länder, ha
imposto il dietrofront, con l' obiettivo del pareggio dei loro bilanci, ma dovranno tagliare il traguardo nel
2020 e non nel 2015 come invece viene chiesto (e imposto) all' Italia.
3 Nelle classifiche sull' occupazione, la Germania svetta col suo (solo) 5% di disoccupati ma dietro
questo dato vi è quello delle persone a rischio povertà, addirittura il 24%. Perché?
Perché il 25% dell' offerta di lavoro è costituita dai mini job, lavori part time a basso costo: le statistiche
tedesche considerano occupati coloro che hanno un contratto di mini job, in realtà essi hanno contratti di
tre mesi, senza alcuna garanzia e la media del salario è 400 euro netti al mese. In molti casi si tratta
quindi di una disoccupazione nascosta. Ovvero lo scarto tra il 12,7% della disoccupazione in Italia e il
5% di quella in Germania non è veritiero, la forbice è molto più stretta.
4. L' economia sommersa è una vergogna non solo italiana. In Germania il nero è calcolato dagli
economisti tedeschi nel 13% della produzione tedesca, con 8 milioni di lavoratori e 350 miliardi di euro
sottratti alle casse dello Stato. Soprattutto nella capitale Berlino, trainata dal poderoso settore dell'
edilizia, la diffusione del lavoro nero sembra la regola più che l' eccezione. Né il rigore né i controlli
degli appositi uffici tedeschi sono riusciti a rendere meno abnorme il fenomeno. L' aggiramento della
legge è uno sport non solo italico.
5.Dopo varie peripezie, in Italia il sistema bancario è oggi privato e con la svolta del Montepaschi è
caduta l' ultima roccaforte dell' incesto tra pubblico e privato. Al contrario, in Germania la svolta non c' è
stata, il 45 % del sistema bancario tedesco è saldamente in mani pubbliche, comprese le banche
regionali, poiché ogni länd ha il proprio istituto di credito. È scontato il fatto che il sistema pubblico
tedesco funziona meglio di quello italiano e che la politica è meno invasiva ma rimane da rilevare che i
637 miliardi di crediti quasi inesigibili delle Landesbanken, appunto gli istituti dei länder, sono in ultima
analisi sul groppone dello Stato, così come più o meno una cifra analoga pesa sui bilanci delle banche
nazionali controllate dallo Stato. Quindi il passivo del sistema bancario pubblico tedesco non compare
nel bilancio generale e non concorre al deficit e al rapporto tra debito e pil, eppure si tratta a tutti gli
effetti di una passività pubblica. Non solo.
Questo controllo del governo sulle banche può in teoria (o in pratica) essere usato per indirizzare
politiche finanziarie a favore o contro altri Paesi. Un esempio. Silvio Berlusconi, da presidente del
consiglio, rivolge parole volgari alla Merkel? Le banche pubbliche tedesche vendono titoli di Stato
italiani, mettono Piazza Affari sotto pressione, lanciano allarmi finanziari: lo spread sale e il paese sotto
tiro va in crisi. Si tratta di un uso politico della finanza che non ci sarebbe se l' Ue imponesse la
privatizzazione delle banche, com' è avvenuto per altri settori. Ma la Germania non vuole e nulla si
muove, mentre l' Italia deve fare i compiti a casa.
6. Si sono svolte anche recentemente aste dei titoli di Stato tedeschi e, come a volte succede, una parte
non è stata assorbiti dal mercato primario. Invece di ricorrere al mercato secondario (con tassi più alti e
perdita di valore dei titoli) è intervenuta direttamente, per acquistarli, la Bunbdesbank, anche se ciò è
espressamente vietato dal trattato di Maastrich. Ma chi ha il coraggio di sgridare la banca centrale
tedesca? In questo modo però essa evita la crescita del debito pubblico, una sorte a cui invece vanno
incontro gli altri Paesi, che rispettano il trattato.
7. L' Italia si sta svenando per rispettare il six pack, cioè le sei direttive concordate nel 2011 che
prevedono che un Paese non debba registrare un passivo superiore al 3% del pil e un surplus (export
meno import) di oltre il 6%.
La Germania è negli ultimi 5 anni largamente al di fuori di quest' ultima percentuale e se ne infischia. Il
suo avanzo è attorno al 7% del pil e secondo il six pack avrebbe dovuto essere sanzionata, invece
niente, mentre per noi il 3% è sacro e i tedeschi ce lo ripetono ogni giorno. Due pesi e due misure, che
fanno crescere le ingiustizie e le differenze tra i sistemi economici degli Stati.
8.Infine l' Ocse. Avverte la Germania: oggi il vento soffia a favore (anche se da marzo si registra un
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rallentamento) ma attenzione al futuro. Dormire sugli allori può essere pericoloso. L' invecchiamento
demografico, l' enfasi eccessiva sull' export, la bassa crescita della produttività, la scarsa concorrenza
interna nel settore dei servizi, la burocrazia efficiente ma tentacolare sono nodi che la Repubblica
Federale deve affrontare e risolvere per il suo bene ma anche per quello dell' Europa.
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GIORGIO PONZIANO
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lettere
This is an accorate appell to Europe: wi wont
Federica Mogherini for president! (Escusmi, I
don' t riid «Improve your american english» on
Italy Today, bat I teik inglish lessons to Matteo
Renzi).
Filippo Merli Dice che Renzi se ne fotte Dice
che 11 stati non vogliono la Mogherini ministro
degli esteri Ue perché inesperta e filorussa.
Dice che Renzi «se ne fotte» e piuttosto
candida D' Alema, il capo dei rottamati.
Dice che il Ppe avrebbe proposto Enrico Letta
a presidente del Consi«glio Ue.
Dice che il presidente del Parlamento Ue,
Shulz ha detto che quel posto spetta al Pse
Dice, però, che Enrico Letta è del Pse.
Dice, allora, che Enrico Letta non lo vuole
Renzi. Che (pure lui) è del Pse.
Dice che il no a Letta è perché Renzi poi si
sente in ombra.
Dice, dice, dice Ma quanto è bello questo
europeismo in salsa italica?
Renzi non si sognerebbe mai di scaricare sull'
Europa l' avversario domestico. Come fossero
avanzi nel piatto.
È il nuovo che avanza.
Luigi Chiarello E brava la nostra Segolène
Finalmente anche la Francia, per bocca del
ministro dell' ambiente Segolène Royal, ha
preso atto ed anzi, sottolineato, che quel che accade nel Mediterraneo è anche affare dei francesi. In
verità lo ha fatto per metter bocca (ovviamente in senso critico) sul trasferimento del relitto della Costa
Concordia al porto di Voltri per la demolizione. Segolène vuol sapere la rotta esatta, vuole garanzie sui
possibili rischi etc. etc. Tutto bene, perché adesso finalmente siamo sicuri che il prossimo passo del
governo francese sarà rivolto verso la Libia per chiedere anticipazioni sulla rotta esatta e sul piano di
navigazione completo dei barconi, sui rischi di inquinamento per idrocarburi e processi di
decomposizione che possono comportare, e soprattutto per far sapere che non devono avvicinarsi
troppo alla Corsica, che è frontiera europea e quindi cosa ben diversa da quelle frontiere che, per prassi
europea, sono ormai acclaratamente solo insignificanti frontiere nazionali e quindi, fatti loro. Ovvero
nostri.
Serena Gana Cavallo Bravo nel rovescio contro se stesso Diciamolo pure liberamente: Fabio Fognini, il
nostro tennista di punta, peso, classe e potenzialmente leadership ­ visti i risultati e la classifica Atp
recente ­ si merita, ahinoi, proprio il soprannome che si è auto­affibbiato. Non può, in uno sport civile
come il tennis fare le cose che ha appena fatto al torneo di Amburgo dove è arrivato addirittura per
insultare l' avversario di turno, il serbo Filip Krajinovic, come «zingaro di m». Poi non meravigliamoci se
lui è noto a tutti come la Fogna del tennis. A questo punto si merita un Daspo.
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Italia Oggi
Enti locali
Andrea Montanari Dalla Signora Omicidi alla Vedova Allegri Cara «Giuve», Conte non c' è più e in 24
ore siamo passati dalla Signora Omicidi alla Vedova Allegri.
Piero De Giovanni Sindaci alla canna del gas Sono consulente di enti locali e sono il primo io ad
arrabbiarmi con i sindaci, soprattutto quando ritengono di dover sempre e comunque stare dalla parte
dei cittadini, contro tutto e contro tutti, anche quando gli equilibri di bilancio richiederebbero inasprimenti
tributari. Ma spesso mi danno lezioni di vita, come quella che ho visto l' altro giorno. Uno dei miei amici
sindaci riceve un cittadino che aspettava un accredito, che però non gli è ancora arrivato, gli sarebbe
arrivato nei giorni successivi. Senza esitare il mio amico infila la mano nella tasca e gli porge 50 euro,
pregandolo di prenderle e di renderle una volta che avrà ricevuto l' accredito e potrà comprare la spesa
per la propria famiglia. Non esito a parlare di sindaci eroi in un periodo in cui tutto e tutti sono contro di
loro, compreso il PG della Corte dei Conti, che dall' alto dei suoi 240 mila euro l' anno e dalla sua torre
di avorio, giudica e pregiudica.
Enzo Cuzzola.
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Italia Oggi
Enti locali
Nel corso della cena di solidarietà in favore di Dynamo Camp i principali esponenti della
comunità finanziaria hanno festeggiato col gruppo Class i 25 anni di MF.
Da 25 anni liberi di raccontare la finanza
Mercoledì sera, a Palazzo Mezzanotte, la sede di Borsa Italiana
nel cuore di Milano, si è tenuto il charity dinner a favore di
Dynamo Camp nel corso del quale Class Editori, assieme ai
principali rappresentanti della comunità finanziaria italiana, ha
festeggiato i 25 anni del quotidiano MF. Una serata all' insegna
della solidarietà, ma al tempo stesso la celebrazione di un
quarto di secolo speso sulla breccia dell' informazione
finanziaria. Dopo un filmato che ha rievocato i 25 anni di attività
attraverso alcune delle prime pagine più rappresentative della
storia editoriale della testata, la serata è stata inaugurata da
Paolo Panerai, editore del gruppo Class e direttore di MF, che
nel suo discorso ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno
reso possibile la nascita e la vita del giornale. Il primo pensiero
di Panerai è andato al professor Luigi Guatri, ma nel suo
intervento l' editore ha anche ricordato le circostanze della
nascita del settimanale Milano Finanza e ha ringraziato i quasi
130 giornalisti che si sono avvicendati nel corso della storia
delle testate finanziarie.
Toccando poi temi più d' attualità, Panerai ha voluto
sottolineare l' intervento di martedì 15 su MF di Marco Carrai,
braccio destro del premier Matteo Renzi, nel quale si
suggerisce di ridare vita al patrimonio morto dello Stato,
creando un fondo degli italiani all' interno del quale conferire
tutti gli immobili degli enti locali. Una proposta lanciata per la
prima volta nell' estate del 2011 proprio da MF e sostenuta e
portata avanti nel corso dei mesi dalle testate finanziarie del
gruppo Class. Gli italiani, ha spiegato Panerai,
«diventerebbero quotisti di questo fondo in cambio di qualche
agevolazione fiscale da stabilire, pagando le quote attraverso
la restituzione di titoli di Stato: una manovra che consentirebbe
di tagliare il debito del Paese per 200­300 miliardi, a nostro
avviso forse anche 400». Panerai infine ha ringraziato il
mercato, «perché stiamo affrontando un aumento di capitale e
mi auguro quindi che proprio il mercato ci dia grande
attenzione, non soltanto per quello che stiamo facendo in Italia
ma anche e soprattutto per la nostra avventura straordinaria in
Cina, con il nostro ruolo sulla piattaforma lanciata da Bank of
China, China Telecom, China Union Pay, dall' organo
governativo China Council for promotion of trade international e
da Century International». Nel corso della serata è intervenuto in collegamento anche Peter Praet,
membro del comitato esecutivo della Bce (si veda articolo pagina 18), che ha spiegato come la Banca
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18 luglio 2014
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Italia Oggi
Enti locali
centrale abbia ormai fatto la sua parte per sostenere la ripresa e che tocchi ora ai governi puntare su
crescita e riforme. A fine serata sono poi stati invitati a salire sul palco il fondatore e presidente della
Fondazione Dynamo, Enzo Manes, e l' ad Maria Serena Porcari che hanno raccontato l' esperienza del
Dynamo Camp, il primo Camp di Terapia Ricreativa in Italia che accoglie per periodi di vacanza e
svago bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, affetti da patologie gravi e croniche. La conclusione dell'
evento è stata la consegna di un' edizione di pregio del Libro d' Oro della finanza e delle imprese alle 66
aziende cui è stato dedicato il volume. Nel Libro d' Oro sono presenti le aziende e i protagonisti della
storia economica e finanziaria italiana degli ultimi 25 anni, dalla A di Alias alla Z di Zegna con diversi
settori dell' industria rappresentati e oggi (insieme a MF) anche i lettori possono leggere il libro in
omaggio, nella sua edizione pat
inata.
MANUEL FOLLIS
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Italia Oggi
Enti locali
brevi
Parere favorevole della Commissione attività
produttive della Camera al ddl gioco
patologico, accogliendo la proposta del
relatore del testo, Angelo Senaldi (Pd). Tra le
osservazioni emerse nel corso del dibattito in
Commissione, quelle sulle eventuali penali a
carico di esercizi costretti a rescindere
contratti in corso non avendo più i requisiti per
detenere apparecchiature da gioco ai sensi
della nuova disciplina. Il presidente della
Commissione Ignazio Abrignani (Pdl), inoltre,
ha sottolineato, in merito al divieto di
propaganda pubblicitaria diretta e indiretta del
gioco d' azzardo su tutto il territorio nazionale,
«l' impatto certamente negativo sulle imprese
del settore e sull' occupazione», proponendo
una «formulazione meno rigida di tali
disposizioni, prevedendo, ad esempio, la
possibilità di pubblicità in particolare fasce
orarie per la tutela dei minori» e specificando
che «in altri Paesi europei non sussiste questa
forma di restrizione sulla pubblicità del gioco
d' azzardo».
Procedimenti della Pubblica amministrazione
da concludersi con un provvedimento
espresso entro novanta giorni: in caso
contrario l' atto si intende acquisito con il
principio del silenzio­assenso e scattano
sanzioni. È questo il punto principale della proposta di legge «Italia semplice», redatta su iniziativa di
Renato Schifani e presentata ieri dal Nuovo Centrodestra nella sede del partito.
Un incontro per discutere sulle questioni più urgenti per la professione, nonché per formulare proposte
sui prossimi decreti attuativi della Delega fiscale: questo l' obiettivo del faccia a faccia con Enrico
Zanetti, sottosegretario al Ministero dell' economia e delle finanze, organizzato dall' Ordine dei dottori
commercialisti e degli esperti contabili di Milano per lunedì 21 luglio alle 14,30 alla sede dell' Ordine in
corso Europa 11. Tra i temi, revisione e razionalizzazione della disciplina delle società «di comodo»;
obbligo generalizzato di pagamento con modello F24 telematico e conseguenti costi a carico dei
contribuenti interessati; revisione del sistema sanzionatorio, abuso del diritto, riforma del sistema di
riscossione, estensione dell' ambito di applicazione del contraddittorio preventivo obbligatorio.
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Italia Oggi
Enti locali
Contrasto al riciclaggio, in prima linea Gdf e ordini
Guardia di finanza pronta a salire in cattedra,
forte di importanti risultati nella lotta al
riciclaggio. Nel 2013, infatti, sono stati
accertati flussi di capitali sporchi per circa 3,4
miliardi di euro, sequestrati beni e disponibilità
finanziarie per circa 49,1 milioni, denunciati
1.347 responsabili, e 166 arrestati. E proprio il
controllo del denaro di provenienza illecita
reinvestito, insieme alla tutela dei mercati (con
un occhio specifico su antitrust, energia,
appalti pubblici e c o n t r a s t o a l l a
contraffazione), alla protezione della privacy e
alle frodi telematiche sarà fra i temi sui quali le
Fiamme gialle daranno lezioni ad avvocati,
notai, commercialisti e giornalisti, nell' ambito
di un tour nelle principali città italiane. «Così,
nel semestre italiano di presidenza dell'
Unione e u r o p e a , a p e r t o s i i l 1 ° l u g l i o , s i
realizzerà un percorso», dichiara il
sottosegretario agli affari Ue Sandro Gozi,
«per far conoscere alle categorie professionali
direttamente interessate a tali attività
strumenti, azioni ed esiti della nostra politica
comunitaria». L' iniziativa, presentata nella
sala polifunzionale della presidenza del
consiglio dei ministri, a Roma, secondo il
comandante generale della Gdf Saverio
Capolupo, si fonda sulla collaborazione tra il
Corpo e le varie Authority, vista l' esigenza di dotarsi delle misure necessarie per garantire condizioni di
equità, trasparenza ed efficienza nell' accesso della collettività alle prestazioni pubbliche. I professionisti
potranno perciò contare, ad iniziare da ieri nella capitale, su un' attività informativa e di analisi di rischio
fino ad arrivare al vero e proprio accertamento istruttorio, con i poteri propri che il Corpo ha in campo
tributario. A garantire massimo impegno nel progetto i presidenti degli ordini Enzo Jacopino
(giornalisti), Maurizio D' Errico (notariato), Giancarlo Laurini (Commissario straordinario del consiglio
nazionale dei commercialisti, alla presenza del neo­eletto presidente Gerardo Longobardi) e Antonio
Damascelli (Consiglio nazionale forense). Gli incontri, dopo la tappa romana, proseguiranno in
altrettanti grandi centri della penisola, ossia Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, L'
Aquila, Napoli, Bari e Palermo.
SIMONA D' ALESSIO
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Italia Oggi
Enti locali
A termine più di 600 opere incompiute. Lavori per
oltre 2 mld di euro
La delega per il recepimento delle direttive
appalti pubblici sarà pronta a fine luglio,
insieme al decreto­legge «Sblocca Italia» con
il quale verranno portate a termine più di 600
opere incompiute segnalate dai sindaci, per un
valore di risorse pari a circa due miliardi che
faranno quindi ripartire molti cantieri fermi; in
vista anche un progetto per lo «sblocco
minerario».
Sono questi gli interventi annunciati per fine
mese da Matteo Renzi e rilanciati, per quel
che riguarda il recepimento delle direttive
appalti pubblici e la riforma del Codice d e i
contratti, all' assemblea dei parlamentari del
Partito democratico di due giorni fa.
Sul tema delle modalità di recepimento delle
direttive appalti n n . 2 4 / 2 5 e 2 6 / 2 0 1 4 i l
presidente del consiglio ha anticipato che
saranno oggetto del consiglio dei ministri di
fine mese, nel quale saranno presentati i
provvedimenti del pacchetto «Sblocca Italia».
Salta quindi l' ipotesi, anticipata dal vice
ministro Riccardo Nencini nel corso del
Convegno del Pd su appalti e corruzione
tenutosi a Roma lunedì scorso (vedi ItaliaOggi
del 15 luglio), di «caricare» la delega sul
disegno di legge europea 2013­bis in corso di
esame da parte del Parlamento, portandola in
consiglio dei ministri il 21 luglio. Nel corso del suo intervento Matteo Renzi ha così risolto la mini­
querelle sul recepimento sorta fra il vice ministro delle infrastrutture e il presidente della commissione
ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, Ermete Realacci (che aveva chiesto una delega
autonoma): «Io lo farei a parte, Ermete, sono d' accordo con te. Non deve essere inserito in un altro
vagone, deve essere una cosa ad hoc, deve essere qualcosa su cui si va in modo molto chiaro». La
norma di delega (che prevede l' emanazione di uno o più decreti delegati, sia per le direttive, sia per la
riforma del codice dei contratti) verrebbe quindi a fare parte di un disegno di legge, uno dei
provvedimenti del cosiddetto «Sblocca Italia» (è previsto anche un decreto­legge) che sarà approvato il
31 luglio dal consiglio dei ministri. Era stato lo stesso Renzi il 17 giugno, nel corso dell' Assemblea di
Confindustria Verona e Vicenza, ad annunciare il varo di questi interventi che dovrebbero comprendere
un' azione decisa per portare a termine le opere incompiute». «Nel decreto Sblocca Italia che stiamo
preparando per fine luglio c' è la soluzione per sbloccare le infrastrutture ferme da anni». Per la
preparazione della lista degli interventi da completare il presidente del consiglio dei ministri ai primi di
giugno aveva chiesto aiuto ai sindaci: «Manderò ai sindaci la richiesta di indicare quali siano i punti
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Italia Oggi
Enti locali
critici dei loro comuni, dagli investimenti bloccati per l' imprenditore al sindaco bloccato dalla
sovrintendenza fino all' imprenditore straniero pronto ad investire se non avesse i permessi bloccati».
Dopo un mese e mezzo, raccolte le segnalazioni, a Palazzo Chigi è pronta una lista di interventi da
portare a termine (il viceministro Riccardo Nencini, lunedì alla Camera, aveva parlato di circa 600
opere) che richiederebbero circa due miliardi in parte reperibili, stando anche alle indiscrezioni
rilanciate dall' Ance, dal cosiddetto «Fondo revoche» dei finanziamenti assegnati al 31 dicembre 2010
per le grandi infrastrutture. Sul tema delle incompiute, peraltro, già la legge 214/2011 aveva messo a
punto un sistema di monitoraggio, raccolta, redazione, coordinamento e aggiornamento dei dati e
redazione della graduatoria curato, per le opere di interesse regionale, dagli Osservatori regionali dei
contratti pubblici territorialmente competenti, e per le opere di interesse nazionale dal Ministero delle
infrastrutture.
In precedenza, in altre dichiarazioni rese alla stampa, Renzi aveva parlato anche della possibilità di
inserire nel decreto legge «Sblocca Italia», un «progetto per lo sblocco minerario» che dovrebbe portare
­ non senza qualche polemica con i territori ­ a interventi per sfruttare l' energia e l' ambiente, in
particolare in Sicilia e in Basilicata e così raddoppiare la quota di petrolio e gas estratta in Italia e creare
decine di migliaia di posti di lavoro.
Andrea Mascolini.
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Italia Oggi
Enti locali
L' estensione del dl 149/2013 sancisce la disparità di trattamento.
Cig, studi discriminati
Ammessi i partiti, professionisti ancora esclusi.
È proprio vero. A tirare in ballo le statistiche c'
è il rischio di raccontare le cose non sempre
come stanno.
Ne sapeva qualcosa il poeta Trilussa che
aveva ben compreso come, sebbene le
statistiche facevano risultare un pollo a testa,
alla fine c' era sempre chi ne mangiava due.
Ma con la cassa integrazione questo gioco che
legame può avere?
Ci basti, per capirlo, tornare a quanto
introdotto dal nostro legislatore con l' art.
16 del decreto legge 28 dicembre 2013 n.149
e con istruzioni operative fornite dalla recente
circolare Inps n. 87 dell' 8 luglio 2014.
Con un inserimento veloce e fugace, lasciato
in coda al provvedimento legislativo testé
citato, si è stabilito che dal 1° gennaio 2014 i
partiti e gli organismi politici, in caso di
necessità, possano richiedere, a favore dei
propri addetti, il trattamento previsto dalla
cassa integrazione guadagni straordinaria o l'
accesso ai contratti di solidarietà.
Proprio così, proprio di quegli ammortizzatori
sociali straordinari di sostegno al reddito
garanti delle maggiori tutele nei confronti dei
beneficiari.
A leggere poi nelle pieghe del provvedimento
si scopre anche che l' istituto è rivolto agli enti
di matrice ed espressione politica indipendentemente dal numero dei lavoratori in forza, con buona
pace di quanto previsto per le imprese «normali» cui è richiesto, invece, il requisito di appartenenza a
uno specifico settore (es: industria), e un determinato organico (di prassi almeno 15 dipendenti).
Unica prerogativa è che i movimenti politici siano iscritti all' apposito Registro tenuto dalla
«Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti
politici».
Ora è bene chiarire subito come tali strumenti di sostegno al reddito saranno finanziati attraverso il
versamento di un contributo mensile in misura pari allo 0,90% delle retribuzioni, di cui lo 0,30% a carico
dei lavoratori. È oltremodo necessario precisare anche l' obbligo di versamento del contributo
addizionale modulabile in base al numero dei soggetti coinvolti e alla durata dell' intervento (il 3% che
diventa 4,5% oltre 50 dipendenti e che raddoppia dopo 24 mesi).
Giova infine puntualizzare che il ricorso al trattamento di integrazione salariale straordinario sarà
ammesso «solo» per i dipendenti appartenenti alle categorie degli operai, intermedi, impiegati e quadri
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Italia Oggi
Enti locali
anche se a contratto a tempo determinato e/o a tempo parziale.
Restano esclusi apprendisti, lavoranti a domicilio e dirigenti (e vorrei ben vedere).
Tralasciando le peculiarità tecniche di applicazione, chiaramente e puntualmente riassunte nella
circolare Inps n. 87/2014 sopra citata, è importante riportare come il dettato normativo abbia previsto,
per questa operazione, anche una precisa copertura finanziaria. Infatti il secondo comma dell' art. 16 del
decreto legge n. 149/2013 autorizza la spesa di 15 milioni di euro per l' anno 2014, che diventano 8,5
milioni nel 2015 e 11,25 milioni a decorrere dal 2016.
Non proprio grandi cifre se le si confronta con l' ammontare delle risorse assorbite per garantire il
supporto alla cassa ordinaria, straordinaria e in deroga a favore delle aziende e dei loro lavoratori.
Ma quello che a una prima analisi può sembrare un doveroso riconoscimento nei confronti di alcuni
lavoratori sino a oggi «sprovvisti» di tutele, a ben rifletterci vien da pensare proprio come il poeta. E
questo per ben tre motivi.
In primo luogo risulta di difficile comprensione l' apertura senza limiti numerici al trattamento salariale
straordinario e ai contratti di solidarietà, quando lo strumento più consono, visto l' inquadramento
attribuito a tali soggetti dall' Inps ­ CSC 70703 e codice ATECO 2007 94.92.00, sarebbe stato quello
della cassa integrazione in deroga (almeno per un fatto di armonizzazione con i lavoratori e settori già
destinatari di questo ammortizzatore).
In seconda battuta, poi, per il fatto che già per legge vengano destinate delle risorse finanziarie per ben
tre anni e senza tener conto che a ciò saranno destinati, inoltre, i risparmi accantonati dall' abolito
finanziamento pubblico ai partiti (ma solo dal 2017). A oggi però, arrabattandosi in tutti modi, non si è
riusciti a raggranellare quelle risorse utili a coprire la cassa in deroga per tutto il 2014 a favore delle
piccole aziende sempre più asfissiate dalla mancanza di liquidità e supportate solo da quel poco che
residua nei forzieri regionali.
Infine, ma con un retrogusto simile allo scandalo, per il fatto di avere a oggi «accantonato», quali
beneficiari degli strumenti in deroga, gli studi professionali e tutto il loro settore.
E tutto questo perché i professionisti, a detta di qualcuno, non sono imprenditori ­ salvo ricordarsene
quando vi è da incassare ad esempio l' Irap che per sua natura graverebbe sui redditi d' impresa ­
lasciando così gli studi oberati solo di innumerevoli adempimenti e a far da «sportello al pubblico» per
lo Stato, senza alcun riconoscimento e protezione, in particolare nei confronti dei loro addetti (sono più
di un milione).
Aberrazione, questa, che lascerebbe indignati gli stessi Padri fondatori della nostra Costituzione i quali,
per primi, vollero garantire l' uguaglianza e la pari dignità di tutti i cittadini, obbligando lo Stato a
rimuovere ogni ostacolo che potesse cagionar danno.
Quindi non si può che non essere d' accordo con il poeta romano: nel principio di un pollo a testa, alla
fine c' è sempre chi non lo mangia e chi ne mangia due.
FRANCESCO GERIA
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18 luglio 2014
Pagina 37
Italia Oggi
Enti locali
Debiti p.a., monitorati i pagamenti finanziati con
risorse delle regioni
Stretto monitoraggio sull' utilizzo, da parte
delle regioni ( e d e l l e province autonome),
delle risorse acquisite grazie al decreto
«sblocca pagamenti».
Con un decreto del Mef del 15 luglio scorso
ma diffuso ieri sono state definite le modalità e
la tempistica di certificazione e raccolta dei
dati relativi ai pagamenti effettuati dalle
pubbliche amministrazioni con le risorse
trasferite dai governatori a seguito dell'
estinzione dei debiti elencati nei piani d i
pagamento regionali previsti dall' art. 2,
comma 6 bis, del dl 35/2013.
La partita, come detto, dovrà essere
coordinata dalle stesse regioni, alle quali le
p.a. beneficiarie dei pagamenti (soprattutto
enti locali) dovranno comunicare l ' e l e n c o
analitico dei debiti estinti con le somme
ricevute.
A tale fine, le p.a. dovranno inviare alle regioni,
tramite posta elettronica certificata, entro 30
giorni dall' erogazione dei trasferimenti, una
certificazione sottoscritta dal responsabile del
servizio finanziario attestante l' avvenuto
pagamento dei suddetti debiti distinti per
anno.
L e regioni, sulla base delle informazioni
ricevute, dovranno a loro volta inviare alla
Ragioneria generale dello stato, sempre via pec ed entro 45 giorni dall' erogazione dei trasferimenti, l'
elenco delle p.a. destinatarie dei trasferimenti, riportandone l' importo ed evidenziando quelle che non
hanno assolto l' obbligo di certificazione, nonché la situazione riassuntiva dei pagamenti effettuati dalle
stesse p.a.
Il monitoraggio è finalizzato a verificare il puntuale rispetto dei vincoli di destinazione imposti alle
somme anticipate dallo stato e destinate all' estinzione delle passività delle regioni verso le altre p.a., in
modo da consentire a queste ultime di pagare i propri fornitori.
L' obiettivo, però, è anche quello di acquisire maggiori informazioni sui debiti estinti e, di conseguenza,
su quelli ancora in essere, in vista dei successivi step dell' operazione di smaltimento.
MATTEO BARBERO
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18 luglio 2014
Pagina 37
Italia Oggi
Enti locali
I dati Cerved sul primo trimestre 2014 mostrano che il dlgs 192 inizia a produrre i primi effetti.
Pagamenti, p.a. meno lumaca
Aumentano del 9% le fatture a 30 giorni. Male la sanità.
L a p.a. continua a pagare in ritardo ma non
come in passato. Gli effetti del decreto
legislativo (n.192/2012) che ha recepito in Italia
la direttiva Ue sui ritardati pagamenti, anche
se debolmente, iniziano a farsi sentire. Certo,
siamo ancora molto lontani dal pieno rispetto
della tempistica fissata dal decreto (30 giorni
come termine ordinario per saldare le fatture,
elevabile al massimo fino a 60 giorni per gli
enti del Servizio sanitario nazionale e nei casi
in cui la dilazione sia giustificata «dalla natura
o dall' oggetto del contratto»), ma qualcosa si
muove.
Analizzando le 101 mila fatture emesse dagli
enti pubblici tra ottobre 2013 e marzo 2014
emerge che infatti che il 44% delle scadenze
sono superiori al termine di 30 giorni e circa il
17% supera quello di 60 giorni.
Peggio va nella sanità dove solo il 20% delle
26 mila fatture rispetta il termine legale dei 60
giorni. È quanto emerge dai dati di Cerved che
ha incrociato le informazioni su p.a. e fornitori
censite in Cerved P.a.
(il portale di Cerved per e sulla pubblica
amministrazione) con Payline, il database di
Cerved sulle abitudini di pagamento di oltre
2,5 milioni operatori economici italiani. Che il
decreto di recepimento delle norme europee
sui pagamenti (su cui è stata avviata di recente una procedura di infrazione contro l' Italia) stia
producendo i primi, timidi effetti, lo dimostra il confronto tra le fatture emesse prima dell' entrata in
vigore del dlgs (1° gennaio 2013) e quelle emesse dopo tale data.
Secondo Cerved, la percentuale di fatture con termini di 30 giorni è aumentata del 9% segno di una
nuova tendenza della p.a. ad accorciarsi le scadenze.
Rallenta però il pagamento dei debiti pregressi. Nei primi tre mesi del 2014 non è stato saldato il 53,9%
delle partite scadute, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Si tratta, fa notare Cerved, di miglioramenti più contenuti rispetto ai due trimestri precedenti, quando la
quota di debito scaduto si era ridotta di oltre dieci punti percentuali su base annua.
FRANCESCO CERISANO
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18 luglio 2014
Pagina 38
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Enti locali
L' Intervento.
Authority, dl boomerang
Analizzando attentamente l' art. 22 del dl 90
sulla p.a. dello scorso 24 giugno, sotto un titolo
asettico («Razionalizzazione delle autorità
indipendenti») si nascondono alcuni aspetti
controversi. Il rischio è infatti quello di
condizionare fortemente l' operatività delle
Autorità in nome di un presunto rafforzamento
della loro indipendenza e di una sforbiciata ai
costi, rinunciando invece ad intervenire sulla
governance (ad esempio sulle modalità di
nomina). La sforbiciata sarà, tra l' altro, poco
rilevante ai fini del risparmio complessivo,
dato che nel 2013 le Autorità indipendenti
hanno pesato sulla finanza pubblica per soli 14
milioni, mentre il resto dei contributi proviene
dai soggetti regolati e dall' attività
sanzionatoria. I risparmi rischiano di essere
tali solo «sulla carta», e tutti da verificare alla
prova dei fatti, tra accorpamento in sede unica
delle Authority (con relative indennità di
trasferta da corrispondere ai dipendenti) e
messa in comune di alcuni servizi. Scendendo
nel dettaglio, il decreto prevede la non
rieleggibilità dei vertici delle Authority e il
divieto di intrattenere rapporti di
collaborazione, consulenza e impiego con i
soggetti regolati per 4 anni dalla cessazione
dell' incarico, estendendo la norma anche ai
dirigenti. La penalizzazione in quest' ultimo caso è più che evidente, dal momento che il principale
sbocco sul mercato del lavoro di queste figure professionali, data l' elevata specializzazione tecnica,
non può che essere un incarico direttamente o indirettamente collegato a un soggetto regolato. Un altro
punto critico riguarda il reclutamento attraverso una procedura concorsuale unica del personale delle
Authority. Questa norma rappresenta uno straordinario vulnus che può andare a inficiare la qualità delle
competenze in organico, data l' elevata conoscenza specializzata richiesta. Se diversi incentivi si
muovono tutti nella stessa direzione gli effetti non tardano ad arrivare, ed è immaginabile un drenaggio
di risorse verso il settore privato alla ricerca di migliori condizioni retributive. Competenze che, tra l'
altro, sempre più difficilmente potranno essere reclutate dall' esterno, dato che il decreto prevede anche
il dimezzamento degli incarichi di consulenza, studio e ricerca rispetto ai livelli del 2013.
Insomma ai tempi dello sblocca­Italia, ad essere bloccate rischiano di essere proprio quelle Authority
che in alcuni casi hanno contributo ad attrarre decine di miliardi di euro di investimenti nel paese
(energia e tlc su tutti).
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Enti locali
STEFANO DA EMPOLI
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Italia Oggi
Enti locali
Le prefetture stanno scrivendo ai comuni per richiamarli al rispetto dell' obbligo.
L' ammutinamento dei mini­enti
Ignorata la scadenza del 30/6 per le gestioni associate.
Piccoli comuni al rallentatore sulle gestioni
associate. La scadenza del 30 giugno è stata
perlopiù ignorata dalle amministrazioni
interessate, che ora sono concentrate su
quella di fine anno, entro la quale l' intero
«core business» dei mini enti dovrà passare a
livello di unione o convenzione. Dal prossimo
1° gennaio, inoltre, dovranno essere attivate,
per tutti i comuni non capoluogo, le centrali
uniche di acquisto di beni e servizi, mentre per
i lavori la recente intesa fra stato e autonomie
concede tempo fino al 30 giugno 2015.
L' obbligo di gestire a livello sovraccomunale
le funzioni fondamentali è stato previsto dall'
art. 14 del dl 78/2010 ed interessa tutti i
comuni inferiori a 5.000 abitanti, soglia che
scende a 3.000 per quelli appartenenti o
appartenuta a comunità montane.
Le funzioni da associare sono quelle
identificate come fondamentali dalla legge
statale: al momento, il relativo elenco è dettato
dall' art. 14, comma 27, del dl 78 (come
sostituito dall' art. 19, comma 1, del dl
95/2012), che ne enumera 10.
Di queste solo una (anagrafe, stato civile e
servizi elettorali) può continuare ad essere
gestita singolarmente, mentre le altre vanno
obbligatoriamente conferite ad una unione d i
comuni ovvero esercitate tramite una convenzione.
Il percorso attuativo è stato oggetto di continue proroghe: al momento, delle 9 funzioni obbligatorie, 3
sono state associate entro il 31 dicembre 2012, altre 3 avrebbero dovuto esserlo entro il 30 giugno,
mentre per le restanti 3 la scadenza è fissata al 31 dicembre 2014.
I nodi, però, stanno venendo al pettine solo ora, dato che funzioni già devolute a livello sovraccomunale
o erano già gestite in forma associata (ad esempio, servizi sociali) o sono piuttosto «leggere» (ad
esempio, protezione civile o catasto).
Il vero core business include le funzioni «pesanti» (come, ad esempio, amministrazione, gestione
finanziaria e contabile e controllo, servizi pubblici locali, pianificazione urbanistica ecc.) ed è ancora
tutto da trasferire. Così come le procedure di acquisto, che tutti i comuni non capoluogo (anche se con
più di 5.000 abitanti) devono centralizzare.
Non a caso, il termine del 30 giugno è stato perlopiù ignorato, anche se non è arrivata la proroga che
invece è stata prevista (anche se non ancora disposta) sulle centrali uniche.
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Enti locali
L' inadempimento, però, non sempre è passato sotto silenzio. Alcune prefetture, infatti, hanno scritto ai
sindaci per ricordare la scadenza e chiedere notizie sullo stato dell' arte, ricordando che il mancato
adempimento è sanzionato con il possibile esercizio del potere sostitutivo del governo attraverso il
commissariamento degli enti inadempienti.
La sensazione, però, è che la maggior parte delle amministrazioni interessate arrivi impreparata alla
scadenza, complice anche la recente tornata elettorale, che ha interessato circa 4.000 comuni, molti dei
quali soggetti agli obblighi.
Inoltre, occorre ancora assimilare le numerose novità introdotte in materia dalla recente l 56/2014. Essa,
fra l' altro, ha modificato la soglia demografica minima che le forme associative devono raggiungere,
che rimane fissata in 10.000 abitanti, ma che ora vale anche per le convenzioni, oltre che per le unioni.
Fanno eccezione le unioni già costituite, alle quali tale limite non si applica. Per i comuni montani, la
soglia è 3.000 abitanti, ma le eventuali unioni devono essere formate da almeno tre comuni.
Restano salvi, tuttavia, il diverso limite demografico ed eventuali deroghe in ragione di particolari
condizioni territoriali, individuati dalla regione. Ciò, si ritiene (contrariamente a quanto sostenuto da
alcune regioni) anche rispetto alle leggi regionali anteriori alla legge Delrio.
MATTEO BARBERO
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Italia Oggi
Enti locali
LO SCADENZARIO degli enti locali
LUNEDÌ 4 AGOSTO Saldo Imu 2 0 1 3 / 1 °
acconto Imu­Tasi 2014 enti non commerciali.
Termine per effettuare il versamento del saldo
Imu 2013 e della prima rata di acconto Imu (e
Tasi, se dovuta) 2014 da parte degli enti non
commerciali nel caso in cui il comune si sia
avvalso della facoltà di non applicare sanzioni
ed interessi secondo i criteri indicati dal
ministero delle finanze per individuare il
«termine ragionevole» entro il quale i
contribuenti possono effettuare i versamenti in
applicazione dell' art. 10 legge 27 luglio 2000
n. 212 VENERDÌ 8 AGOSTO Personale.
Effettuare il versamento all' Inpdap delle quote
dovute per il mese precedente per l'
ammortamento delle sovvenzioni in conto
concessione del quinto delle retribuzioni,
cumulativamente per tutti i dipendenti, sul c/c
postale n. 980004 (circolare Inpdap n. 30 del
26/11/2003).
VENERDÌ 15 AGOSTO Monitoraggio debiti
commerciali. Le pubbliche amministrazioni
comunicano, m e d i a n t e l a piattaforma
elettronica del Mef per la certificazione dei
crediti (fatture emesse dall' 1/7/2014) i dati
relativi ai debiti non estinti, certi, liquidi ed
esigibili per somministrazioni, forniture e
appalti e obbligazioni relative a prestazioni
professionali, per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine di scadenza senza che ne
sia stato disposto il pagamento.
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO Differimento termini di agosto. Gli adempimenti fiscali e il versamento delle
somme di cui agli articoli 17 e 20, comma 4, del dlgs 9 luglio 1997, n. 241 (es. imposte, ritenute,
addizionali, contributi, anche con versamento rateale), che hanno scadenza dal 1° al 20 agosto di ogni
anno, possono essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione (art.
37 comma 11­bis dl 4 luglio 2006 n. 223; comma aggiunto dal comma 1 dell' art. 3­quater, dl 2 marzo
2012, n. 16, nel testo integrato dalla legge di conversione 26 aprile 2012, n. 44).
SABATO 23 AGOSTO Certificazione crediti. Entro oggi i soggetti creditori nei confronti delle pubbliche
amministrazioni possono presentare istanza di certificazione dei crediti certi liquidi ed esigibili al
31/12/2013 e non ancora certificati al 24 aprile 2014, utilizzando l' apposita piattaforma elettronica
affinché possano essere assistiti della garanzia da parte dello Stato.
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Enti locali
Oltre allo Stato, anche Toscana, Sicilia e Veneto stanziano contributi per le unioni.
Comuni, stare insieme conviene
Trasferimenti extra dal Viminale. Fondi dalle regioni.
Premiati i comuni che si aggregano con un
contributo straordinario pari al 20% da parte
dello Stato. Incentivi anche da parte delle
regioni per cercare di tagliare i costi della
macchina amministrativa. G l i enti centrali
hanno valutato che uno dei maggiori strumenti
per contenere i costi di struttura è, per gli enti
locali, quello di promuovere fusioni o altre
forme minori di aggregazione. Il beneficio
aumenta se sono coinvolti comuni c o n u n
basso numero di abitanti.
Sono previsti numerosi strumenti di
agevolazione che moltiplicano l' effetto a
vantaggio degli enti locali che si aggregano tra
di loro. Si tratta in generale di contributi a
fondo perduto per facilitare le operazioni di
aggregazione o di veri e propri premi che si
traducono in maggiori trasferimenti di risorse.
Di seguito alcuni esempi di bandi ad oggi
operativi.
Il ministero dell' interno incrementa i
trasferimenti È stato pubblicato il decreto 11
giugno 2014 che stabilisce modalità e termini
per l' attribuzione, a decorrere dall' anno 2014,
dei contributi spettanti ai comuni istituiti a
seguito di procedure di fusione. In questo
caso, il ministero intende premiare i comuni
che si fondono con altre amministrazioni
dando vita a un soggetto completamente nuovo e più ampio. Ai comuni istituiti con procedure di fusione,
con decorrenza dall' anno 2014, spetta, per un periodo di dieci anni, un contributo straordinario pari al
20% dei trasferimenti erariali attribuiti per l' anno 2010 ai comuni facenti parte della fusione. Per
accedere al contributo, le regioni che istituiscono comuni a seguito di fusioni devono inviare, entro e non
oltre il mese successivo al loro provvedimento, copia della legge regionale istitutiva della fusione al
ministero dell' interno ­ dipartimento per gli affari interni e territoriali ­ direzione centrale della finanza
locale Piazza del Viminale 1, 00184 Roma ­ Ufficio Sportello Unioni, in via ordinaria e all' indirizzo mail
[email protected].
Toscana, domande entro il 22 settembre 2014 Scadrà il 22 settembre 2014 il termine per accedere al
contributo regionale per le unioni di comuni stabilito dalla legge regionale 68/2011. Le Unioni di comuni
possono ambire a un contributo regionale fino a 300 mila euro. Il contributo è concesso a condizione
che le unioni raggiungano una dimensione demografica complessiva di almeno 10 mila abitanti, ovvero
siano costituite da almeno cinque comuni o da tutti i comuni di un ambito.
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Enti locali
Sicilia, 1,5 milioni di euro per le unioni di comuni Ammonta a 1,5 milioni di euro lo stanziamento
regionale per il sostegno e incentivo alle Unioni d e i comuni previste dall' articolo 32 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, da ripartire in quote uguali per gli anni 2011, 2012 e 2013. Lo
stanziamento si aggiunge ai 4,8 milioni di euro di fondi statali disponibili per lo stesso periodo. È
previsto un contributo di 30 mila euro quale quota fissa per ciascuna Unione di comuni, di 25 mila euro
per ciascun servizio gestito, fino a un massimo di quattro, effettivamente delegato da tutti i comuni all'
Unione.
Sono inoltre previsti 5 mila euro per ciascun comune aderente, 5 mila euro per la durata superiore ai
cinque anni e 2 mila euro per ciascun comune aderente con popolazione inferiore a 5 mila abitanti. Le
domande vanno presentate entro il 19 luglio 2014.
Veneto, contributi alle Unioni entro il 29 agosto La regione Veneto ha definito i criteri per l' assegnazione
e l' erogazione di contributi sulle spese sostenute per predisporre progetti di fattibilità finalizzati alla
riorganizzazione sovraccomunale delle funzioni e servizi, tramite le Unioni montane, fusione di comuni o
costituzione di Unione di comuni.
Il contributo sarà assegnato nella misura massima dell' 80% delle spese sostenute per l' elaborazione di
progetti di riorganizzazione, al lordo di Iva, con un massimo di 15 mila euro per singolo progetto e nel
caso di fusione, tale importo è elevato a 20 mila euro.
Le domande si presentano entro il 29 agosto 2014.
PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI
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Enti locali
Sisma, enti finanziati
La Regione Lombardia ha lanciato l' Avviso
pubblico per la ricognizione dei danni subiti
dai municipi in seguito agli eventi sismici del
maggio 2012, nonché per l' acquisizione delle
richieste di contributo per il ripristino dei
municipi totalmente o parzialmente inagibili.
Sono interessati gli immobili sede di municipio
che, a seguito degli eventi sismici del 20 e 29
maggio 2012, siano stati dichiarati totalmente
inagibili, parzialmente inagibili oppure
danneggiati.
L' avviso è rivolto a 47 comuni lombardi. Sono
ammissibili a contributo tutte le opere
necessarie per la riparazione del danno
conseguente agli eventi sismici, nonché gli
interventi di efficientamento energetico che
consentano, se integrati con gli interventi di
miglioramento sismico, la riduzione delle
dispersioni energetiche. Sono ammesse anche
le spese per la rimozione delle macerie e il
loro smaltimento, le opere di pulitura e di
rimozione delle polveri causate dall' evento
sismico, i ripristini delle aree esterne, le
prestazioni tecniche. La segnalazione del
danno e conseguente manifestazione di
interesse va presentata entro il 4 agosto 2014.
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Italia Oggi
Enti locali
Se è impossibile insediarle si riespande la competenza del consiglio.
Commissioni bulgare k.o.
Senza la minoranza l' organo non è costituito.
Una commissione consiliare può funzionare
validamente pur in assenza del componente di
minoranza? È possibile procedere alla
costituzione delle commissioni consiliari
prevedendo un numero di componenti, a
prescindere dalla loro appartenenza? Sono
attivabili dal consiglio comunale interventi
sostitutivi al fine di consentire all' ente i l
perseguimento delle proprie finalità
istituzionali?
In base a quanto disposto dall' articolo 38,
comma 6, del decreto legislativo n.
267/2000, le commissioni consiliari, una volta
istituite sulla base di una facoltativa previsione
statutaria, sono disciplinate dall' apposito
regolamento comunale con l' inderogabile
limite, posto dal legislatore, riguardante il
rispetto del criterio proporzionale nella
composizione.
Le forze politiche presenti in consiglio devono
essere il più possibile rappresentate anche
nelle commissioni.
Nel caso di specie, il regolamento per l'
o r g a n i z z a z i o n e d e l consiglio comunale
prevede che lo stesso possa istituire
commissioni speciali, determinandone i poteri,
l' oggetto ed il numero dei componenti e che l'
insediamento ed il funzionamento delle
suddette commissioni sono disciplinati dalle norme previste per le commissioni consiliari permanenti. Il
regolamento per le commissioni consiliari dispone che ciascuna commissione è composta da tre
membri di cui uno eletto dalle minoranze e due dalla maggioranza e che le sedute non sono valide se
non è presente la maggioranza assoluta dei componenti.
Nella fattispecie in esame, il consiglio comunale, composto da quattordici consiglieri della maggioranza
e due della minoranza, al fine di procedere all' adeguamento dello Statuto comunale e del Regolamento
per il funzionamento del consiglio, ha avviato l' iter di costituzione di un' apposita commissione
consiliare. In due successive sedute del consiglio sono stati eletti, oltre che i due rappresentanti della
maggioranza, anche quelli di minoranza che, tuttavia, con atto contestuale alla avvenuta nomina, hanno
rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di componenti della istituenda commissione.
In base al principio consolidato in materia di organi collegiali, secondo il quale all' atto del primo
insediamento l' organo deve essere completo in tutte le sue componenti per potersi dire legittimamente
costituito e poter validamente operare, si ritiene che le dimissioni dei consiglieri di minoranza abbiano
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Italia Oggi
Enti locali
impedito, di fatto, la costituzione della commissione in argomento.
In assenza di specifiche previsioni recate dalle fonti di autonomia locale la questione deve essere
esaminata alla luce di quei principi generali dai quali trarre utili orientamenti nel caso di specie.
Va rilevata anzitutto la natura delle commissioni consiliari. Esse non sono organi necessari dell' ente
locale, cioè non sono componenti indispensabili della sua struttura organizzativa, bensì organi
strumentali dei consigli ed, in quanto tali, costituiscono componenti interne dell' organo assembleare,
prive di una competenza autonoma e distinta da quella a esso attribuita. In altri termini, le commissioni
consiliari operano sempre e comunque nell' ambito della competenza dei consigli.
A fronte delI' oggettiva impossibilità di insediare validamente la commissione a causa della
indisponibilità manifestata dai consiglieri di minoranza, la situazione di fatto verificatasi è tale da
giustificare, in ragione del principio della continuità amministrativa, il riespandersi della competenza
piena del consiglio comunale in ordine all' adeguamento dello statuto e del regolamento per il
funzionamento del consiglio.
Non si ritiene praticabile la ipotesi prospettata, in sede di modifica regolamentare, di non indicare l'
appartenenza politica dei componenti la commissione, in quanto ciò implicherebbe la violazione del
vincolo all' osservanza del criterio proporzionale posto dalla norma primaria come limite alla potestà
normativa dell' ente locale.
Ovviamente ciò non esclude che l' argomento della ricostituzione delle commissioni comunali possa
essere iscritto all' ordine del giorno delle sedute consiliari fino alla sua positiva trattazione, fatte salve
eventuali modifiche regolamentari.
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Italia Oggi
Enti locali
Lo Scaffale degli Enti Locali
Autori ­ Isa Luchi, Paolo Reali, Luca Tamassia
Titolo ­ Manuale operativo per la corretta
ricostruzione e costituzione del fondo risorse
decentrate Casa editrice ­ Cel editrice,
Pescara, 2014, pp. 1208 Prezzo ­ 95 euro
Argomento ­ Il fondo risorse decentrate deve
essere costituito a inizio anno, con atto
determinativo del responsabile del servizio
personale, nel rispetto di tutte le regole
previste dai contratti collettivi nazionali di
lavoro e delle norme sul contenimento della
spesa pubblica. Sempre maggiore è dunque l'
attenzione della ragioneria generale dello stato
e del dipartimento della funzione pubblica alla
corretta costituzione e al giusto impiego del
fondo con frequenti ispezioni ministeriali
presso gli enti locali. Il volume edito dalla Cel,
che si caratterizza per la duplice valenza di
strumento di approfondimento e di utilizzo
pratico, costituisce un' utile guida pratica per i
dipendenti e i dirigenti degli enti locali.
Il testo raccoglie organicamente le norme che
si sono succedute dal 1990 a oggi e
rappresenta una guida pratica all' applicazione
degli istituti di alimentazione del fondo e alla
redazione di tutti gli atti correlati.
Autori ­ Tiziana Piola, Liliana Palmieri, Renzo
C a l v i g i o n i T i t o l o ­ I m i n o r i n e i servizi
demografici Casa editrice ­ Maggioli, Rimini, 2014, pp. 290 Prezzo ­ 48 euro Argomento ­ Anche alla
luce delle recenti importanti modifiche apportate in materia dalla nuova disciplina della filiazione la casa
editrice Maggioli ha ritenuto opportuna la realizzazione di una specifica guida che possa essere utile
agli ufficiali di stato civile e di anagrafe, uno strumento operativo da utilizzare in presenza degli
innumerevoli adempimenti e procedure che coinvolgono, appunto, i minori. Le prime due parti del libro
in questione seguono il minore dalla nascita, affrontando tutte le problematiche relative alla filiazione,
alla denuncia di nascita, ecc.. La terza parte esamina invece la situazione del minore in tutti gli aspetti
connessi all' iscrizione anagrafica.
GIANFRANCO DI RAGO
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Italia Oggi
Enti locali
L' ampliamento della platea di enti a pochi giorni dall' entrata in vigore giustifica il rinvio.
Centrale unica, un' opportunità
La proroga è un toccasana, ma la misura è ineludibile.
Negli scorsi mesi, sulle pagine di questo
giornale, abbiamo affrontato il tema della
Centrale unica di committenza, rilevando il
rischio della mancata approvazione della
proroga all' entrata in vigore della struttura
prevista dall' art. 33, comma 3 bis, del dlgs n.
163/2006 contenuta nel decreto milleproroghe
(dl n. 150/2013) e delle conseguenze che la
stessa avrebbe avuto sugli enti locali i quali
avrebbero dovuto provvedere
immediatamente alla costituzione della
Centrale unica al fine di ottemperare agli
obblighi di legge.
Oggi questo rischio è stato scongiurato, ma gli
enti locali si trovano nelle medesime difficoltà.
Invero, l' art. 9, comma 4, del decreto legge 24
aprile 2014, n. 66 convertito con modificazioni
dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 ha novellato
quanto disposto in origine dall' art. 33, comma
3 bis, estendendo l' obbligo di costituire la
Centrale unica di committenza non solo ai
comuni con popolazione inferiore a 5 mila
abitanti, ma a tutti i comuni con eccezione dei
capoluoghi di provincia.
Pertanto, a partire dallo scorso primo luglio i
comuni non capoluogo di provincia procedono
all' acquisizione di lavori, beni e servizi nell'
ambito delle unioni d e i comuni d i c u i a l l '
articolo 32 del decreto legislativo 15 agosto 2000, n. 267, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito
accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici, ovvero ricorrendo ad un
soggetto aggregatore o alle province, ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56. In alternativa, gli stessi
comuni possono effettuare i propri acquisti attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da
Consip spa o da altro soggetto aggregatore di riferimento.
Orbene, dall' analisi del disposto normativo, oltre all' estensione dell' ambito di applicazione della
Centrale unica di committenza, emerge chiaramente tutte le tipologie di affidamento pubblico devono
essere gestite dalla nuova struttura, ivi comprese gli affidamenti sotto soglia disciplinati dall' art. 125 del
Codice degli appalti. L' unica eccezione è costituita dalla possibilità per gli enti locali di ricorrere agli
strumenti del mercato elettronico gestiti da Consip spa (MePa) ovvero da un altro soggetto aggregatore
come, a mero titolo d' esempio, le Centrali di committenza gestite dalle singole regioni.
Tale situazione ha di fatto determinato un temporaneo blocco dell' attività delle pubbliche
amministrazioni locali che, a partire dall' entrata in vigore della norma, si sono viste negare dall' Avcp,
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Italia Oggi
Enti locali
confluita oggi nell' Anac, la concessione del Codice identificativo gara a meno che questo non sia stato
richiesto per una procedura esperita attraverso una centrale unica di committenza ovvero mediante le
altre possibilità offerte dal nuovo testo del comma 3 bis.
La ratio dell' istituzione della Centrale unica risiede nella volontà del legislatore di fare sistema fra i
diversi enti locali al fine veder realizzare lavori pubblici e di ottenere servizi e forniture a un prezzo
maggiormente competitivo e con una migliore qualità.
Tuttavia, la scrittura quasi integrale della norma quasi in concomitanza con l' entrata in vigore definitiva
dell' istituto in commento ha determinato un blocco degli appalti, atteso che amministrazioni locali si
sono trovate impreparate a far fronte ai nuovi obblighi di legge e in particolare quegli enti locali che non
erano destinatari della Centrale unica di committenza nella stesura originaria della norma.
A tal proposito, la Conferenza stato­città e autonomie locali presso la presidenza del consiglio dei
ministri, chiamata ad affrontare il tema su sollecitazioni dell' Anci e degli enti locali, ha deliberato nell'
ambito della seduta tenutasi il 10 luglio scorso di differire l' entrata in vigore della Centrale unica di
committenza, così come novellata dal testo dell' art. 9, comma 4, del dl n. 66/2014, al 1 gennaio 2015
mediante la proposizione di un emendamento al dl n. 90/2014 in corso di conversione. Unitamente a
ciò, nella medesima deliberazione si è concordato che l' Anac (Avcp) riprenda a concedere il Cig agli
enti locali secondo la normativa previgente.
Orbene, le centrali uniche di committenza rappresentano un ineludibile approdo per gli enti locali le cui
finalità è opportuno che vengano perseguite consentendo alle pubbliche amministrazioni locali di dotarsi
degli assetti organizzativi adeguati tali da permettere di perseguire con sempre maggior efficacia e
qualità l' interesse pubblico generale sotteso all' azione amministrativa.
FABIANO CROVETTI
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Italia Oggi
Enti locali
Un ciclo di incontri nell' area dei castelli romani.
Formazione valoriale contro la corruzione
La necessità di rafforzare lo spazio etico dei
dipendenti pubblici è o r m a i u n a pratica
consolidata a livello internazionale che si
costruisce e realizza attraverso la cosiddetta
f o r m a z i o n e v a l o r i a l e . I l Piano nazionale
anticorruzione (P.a), alla sezione 3.1.12.
, accoglie questa raccomandazione attraverso
una specifica misura obbligatoria
«Formazione», che deve essere inserita nel
Piano t r i e n n a l e d i p r e v e n z i o n e d e l l a
c o r r u z i o n e . I l P.a s t a b i l i s c e c h e « l e
amministrazioni debbono avviare apposite
iniziative formative sui temi dell' etica e della
legalità: tali iniziative debbono coinvolgere tutti
i dipendenti e i collaboratori a vario titolo dell'
amministrazione, d e b b o n o r i g u a r d a r e i l
contenuto dei Codici di comportamento e il
Codice disciplinare e devono basarsi
prevalentemente sull' esame di casi concreti;
deve essere prevista l' organizzazione di
appositi focus group, composti da un numero
ristretto di dipendenti e guidati da un
animatore».
Esistono molti esempi a livello internazionale
di Agenzie governative che si occupano di
questo. In Italia, tuttavia, siamo ancora in una
fase sperimentale. Le questioni sono molteplici
e riguardano ad esempio, il fatto che debbono
essere coinvolti tutti i dipendenti e i collaboratori, e ciò in casi di amministrazioni di medie­grandi
dimensioni, diventa un problema.
Un approccio concreto e relativamente poco dispendioso consiste nel formare i cosiddetti «formatori
interni», ovverosia team di animatori che, a seguito della formazione, affianchino il Responsabile della
Prevenzione della Corruzione nell' attuazione di attività formative interne ed esterne all' amministrazione
finalizzate alla promozione dell' integrità. Una prima sperimentazione sta per essere avviata nell' area
dei Castelli romani.
Il consorzio «I castelli della sapienza» in collaborazione con la Fondazione Logos P.a. sta infatti
attuando, avvalendosi di Massimo Di Rienzo, esperto di integrità e trasparenza della p.a. assistito da
Chiara Burgio, esperta in performance e anticorruzione, il piano formativo sperimentale: «Un percorso
comune per combattere l' illegalità». Il primo incontro del percorso, che durerà circa un anno, è fissato
per mercoledì 23 luglio e prevede la partecipazione gratuita per i comuni che già aderiscono al
Consorzio. Per le altre amministrazioni interessate è invece prevista una piccola quota di partecipazione
stabilita in base al numero degli abitanti. Per informazioni sul Piano formativo e su come avviare
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18 luglio 2014
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Enti locali
analoghi percorsi all' interno di amministrazioni singole o consorziate, si prega di contattare la
Fondazione Logos P.a. (info@logospa.
it ­ Tel +39 0632110514) © Riproduzione riservata.
MASSIMO DI RIENZO
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18 luglio 2014
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Enti locali
Il dl 66 pone fine a un contrasto giurisprudenziale.
Niente terzo mandato ai revisori locali
Nel silenzio della conversione in legge del dl
n.66/2014, il nostro legislatore introduce ex
novo il comma 1 bis dell' art. 19, che modifica
l' art. 235 del Tuel, sancendo in maniera
inequivocabile che i revisori degli enti locali
non possono svolgere l' incarico per più di due
volte nello stesso ente locale. In sostanza: è
vietato il terzo mandato.
Oltre a questo, si introduce il comma 6­bis all'
art. 241, che fissa un tetto alle spese di
viaggio, vitto e alloggio del collegio pari al
50% del compenso al netto degli oneri fiscali e
contributivi.
Il divieto al terzo mandato è nella sostanza una
precisazione. Già la precedente norma non lo
prevedeva in maniera esplicita, stando al
tenore letterale della vecchia formulazione dell'
art. 235, che affermava che i componenti del
collegio dei revisori erano rieleggibili una sola
volta. In un primo tempo vi era stata una
chiusura netta alla rieleggibilità dei revisori
degli enti locali con diverse pronunce dei
giudici amministrativi, come evidenziato anche
dal parere del Cndcec del 15 luglio 2009.
Nella stesso anno il Consiglio di stato con l'
ordinanza n. 5324 cambia orientamento e
afferma che la corretta interpretazione dell' art.
235 c.1 porta ad escludere una terza rielezione
solo qualora questa sia consecutiva, poiché altrimenti la disposizione sarebbe un irrazionale ed
ingiustificato divieto di elezione a vita per chi ha ricoperto l' incarico in un ente per due trienni nell' arco
della propria attività professionale.
A dispetto dell' interpretazione del Consiglio di stato e delle proposte di modifica avanzate in tal senso,
arriva con la conversione del decreto il verdetto definitivo. C' è da chiedersi che senso abbia questo
divieto che avrebbe consentito, sempre in caso di sorteggio, di sfruttare le competenze professionali
accumulate per un controllo più efficace.
Ma sembra che il legislatore voglia escludere dai potenziali sorteggiati i revisori con competenze
acquisite, ampliando la platea dei potenziali fortunati. Ma è possibile basare l' efficacia dei controlli solo
sulla fortuna del sorteggio? E d' altro canto, quale serio professionista investirebbe in conoscenza ed
esperienze avendo come unico parametro di riconoscimento la fortuna, peraltro ridotta.
Il tetto alle spese di viaggio, vitto e alloggio sembra poi ridimensionare l' ambito regionale della nomina
dei revisori, riprovincializzandolo nuovamente. Se questo è il punto a cui siamo arrivati, forse era meglio
lasciare tutto com' era.
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EUGENIO PISCINO E ANTONIO SORCI
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Ad Abano Terme per confrontarsi sulla versione 3.0
dei servizi demografici
Per la seconda volta consecutiva, con l'
obiettivo di bissare il successo della scorsa
edizione, l' Alexander Palace Hotel di Abano
Terme sarà lo scenario dell' annuale
Convegno nazionale di Anusca.
Un evento dalle solide radici, divenuto oramai
un appuntamento irrinunciabile per tantissimi
operatori demografici di tutto il paese, ma con
i rami protesi nel futuro.
Sempre più, il Convegno nazionale di Anusca
non solo è occasione per una riflessione sullo
stato dell' arte, ma anche e soprattutto la sede
p e r u n v i a g g i o n e l d o m a n i d e i Servizi
demografici.
Quest' anno sul piatto, tantissimi argomenti
caldi: in assoluto primo piano l ' Anagrafe
nazionale della popolazione residente, che è
destinata ad impattare, una volta attuata, sulla
riorganizzazione di tutta la p.a. italiana, come
già lo scorso anno, ha sottolineato il direttore
di Agid, l' ingegner Agostino Ragosa.
Ampio spazio anche per il dibattito sulle
recenti norme anti abusivismo. Poiché la littera
normativa lascia larghe maglie interpretative e,
al momento, non esistono interpretazioni
autentiche né sono state divulgate istruzioni
ufficiali, gli esperti Anusca proveranno ad
Abano a fare chiarezza e rispondere ai dubbi
degli operatori.
Tanta carne al fuoco anche nell' ambito dello stato civile. I recenti casi di cronaca hanno portato alla
ribalta delle criticità su cui sarà necessaria una riflessione più approfondita: famiglie e identità che
cambiano, il matrimonio fra persone dello stesso sesso, il tema, ancora in nuce, della fecondazione
eterologa dopo la sentenza della Consulta che ha cancellato la legge 40, aprendo nuovi, complessi
scenari.
Sarà un convegno con il chiaro obiettivo di seguire il fil rouge dello scorso anno, nel segno di un
rinnovamento della nostra pubblica amministrazione. Recentemente, Anusca ha risposto all' invito del
presidente del consiglio Renzi e del ministro Madia, inviando un documento di diverse pagine, che ha
sintetizzato i tanti suggerimenti degli operatori pervenuti in tema di semplificazione delle procedure
demografiche. Il convegno sarà anche il momento per una riflessione di più ampio respiro su questo
momento di transizione, verso, è l' auspicio di tutti, una pubblica amministrazione più snella e sempre
più efficiente.
Ad Abano Terme, i partecipanti avranno anche la possibilità di tornare presso i propri uffici con un
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bagaglio di conoscenze operative da spendere nei casi più complessi che si presentano, sempre più
frequentemente, allo sportello. L' Associazione metterà a disposizione il sapere di tanti suoi esperti in
sala plenaria, negli workshop, nella saletta quesiti per un approfondimento anche delle tante questioni
tecnico operative che riguardano il lavoro degli uffici demografici.
Ma il Convegno nazionale di Anusca, sarà, ed è certo un aspetto da non trascurare, l' occasione per
sottolineare la rappresentatività dell' Associazione, la sua capacità di essere punto di riferimento per il
settore, ma anche la diligenza e la professionalità di centinaia e centinaia di operatori che giungeranno
ad Abano per onorare un lavoro, che, nonostante le tante difficoltà, viene vissuto con passione e
dedizione.
SILVIA ZINI
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Il divieto stabilito dal dl sull' emergenza abitativa sta creando più di un problema agli uffici.
Occupazioni abusive, enti in tilt
Iscrizione anagrafica solo con prova di regolare possesso.
Il dl 28 marzo 2014, n. 47, titolato «Misure
urgenti per l' emergenza abitativa, per il
mercato delle costruzioni e per Expo 2015»,
convertito con modificazioni nella legge
23/5/2014, n. 80, è in vigore dal 29 marzo
2014.
Fra le misure intese ad affrontare il problema
della casa è stata inserita all' art. 5 una
disposizione dal titolo eloquente: «Lotta all'
occupazione abusiva di immobili», con il
chiaro intento di affrontare e debellare un
fenomeno che, complice una crescente
situazione di disagio abitativo, appare in
continuo aumento.
Il dispositivo dell' art. 5 del dl n. 47/2014,
sufficientemente chiaro, così recita: «Chiunque
occupa abusivamente un immobile senza titolo
non può chiedere la residenza né l'
allacciamento a pubblici servizi in relazione all'
immobile medesimo e gli atti emessi in
violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli
effetti di legge».
È appena il caso di osservare che, ai sensi
dell' art. 43 del cod. civ. «la residenza è nel
luogo in cui la persona ha la dimora abituale»;
per cui non è uno stato giuridico che si possa
ottenere a richiesta, ma è un dato di fatto
dimostrato da una reale condizione abitativa,
unita ad una conforme volontà di dimora rivelata dalle consuetudini di vita e dallo svolgimento delle
proprie relazioni sociali e familiari (Cass. sent. del 14/3/1986). È evidente, quindi, che il legislatore
intendeva affermare che chi occupa abusivamente un immobile non può chiedere l' iscrizione
anagrafica. Ma è proprio questo divieto, pesantemente sanzionato con la nullità dell' iscrizione, che,
ponendosi in contrasto con un principio giuridico chiaro e consolidato dalle norme civilistiche e dalla
normativa anagrafica (legge n. 1228 del 1954 e dpr n. 223/1989), sta determinando un serie di
conseguenze, veri e propri effetti collaterali, che dimostrano come la cura sia ben peggiore del male
che si vorrebbe combattere.
Ci permettiamo di osservare che il legislatore è riuscito nell' impresa di violare, in ordine decrescente: ­
la Costituzione (artt. 3 e 16; ma probabilmente anche l' art. 2 e, seppure indirettamente, anche buona
parte degli articoli del Titolo II «Rapporti etico­sociali», date le gravi conseguenze della negazione del
diritto all' iscrizione anagrafica); ­ il diritto comunitario (il diritto di circolazione e stabilimento nel
territorio dell' Unione da parte dei cittadini comunitari è previsto e disciplinato dal diritto comunitario, in
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particolare dalla Direttiva 2004/38/Ce, che prevale sul diritto nazionale e che non prevede limitazioni al
diritto di residenza legate alle caratteristiche degli immobili); ­ i principi fondamentali della legge n. 241
del 1990 (viene sicuramente violato il principio di proporzionalità); ­ il principio fondamentale del nostro
ordinamento giuridico che tutela il diritto all' iscrizione anagrafica nel luogo di effettiva dimora, a
garanzia del quale vige la legge 24/12/1954, n. 1228 «Ordinamento delle anagrafi della popolazione
residente», nonché il relativo regolamento di esecuzione approvato con il dpr 30/5/1989, n. 223; norme
che sanciscono il diritto­dovere di iscrizione anagrafica nel luogo di dimora abituale, in qualunque
condizione abitativa si trovino, con la sola esclusione delle persone senza fissa dimora, iscritte in base
al criterio del domicilio.
Peraltro, non si riesce davvero a comprendere come mai il ministero delle infrastrutture, promotore di
questa norma, non abbia chiesto il concerto del ministero dell' interno, titolare esclusivo delle
competenze in materia anagrafica; con la conseguenza che ora spetta proprio a questo ministero e agli
uffici anagrafe dei comuni la gestione di una norma che si sta rivelando ingestibile.
Infatti, date le premesse, è facile immaginare quali possano essere le conseguenze di questa
disposizione sul piano strettamente operativo, oltre che, come già accennato, sui diritti e doveri
fondamentali e costituzionalmente garantiti, di migliaia di cittadini.
Poiché la norma non fornisce indicazioni procedurali all' ufficiale d' anagrafe e, per il momento, non si
hanno disposizioni ministeriali, si dovrà fare riferimento alle disposizioni aggiunte dalla legge di
conversione in relazione agli allacciamenti alle utenze domestiche. L' art. 5 del dl n. 47/2014, in sede di
conversione in legge, è stato così implementato: «Al fine di consentire ai soggetti somministranti la
verifica dei dati dell' utente e il loro inserimento negli atti indicati nel periodo precedente, i richiedenti
sono tenuti a consegnare ai soggetti somministranti idonea documentazione relativa al titolo che attesti
la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell' unità immobiliare, in originale o copia
autentica, o a rilasciare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell' art. 47 del Testo unico
di cui al dpr n. 445/2000».
Gli ufficiali d' anagrafe dovranno fare riferimento a queste chiare indicazioni operative, con la possibilità
di invertire l' ordine delle priorità, privilegiando la semplificazione e cioè l' acquisizione di una
dichiarazione sostitutiva dell' atto di notorietà.
Poiché l' occupazione non abusiva dell' immobile è condizione essenziale di validità del provvedimento
di iscrizione anagrafica, in mancanza di idonea documentazione probatoria relativa al regolare
possesso o alla regolare detenzione dell' unità abitativa, oppure, in alternativa di dichiarazione dell'
interessato o del proprietario, l' ufficiale d' anagrafe dovrà dichiarare la domanda di iscrizione
«irricevibile» o «inammissibile», ai sensi e con le modalità previste dall' art. 2 della legge n. 241/90.
La norma non riguarda l' iscrizione delle persone senza fissa dimora, in quanto il diritto all' iscrizione
anagrafica di costoro non è legata ad un immobile, bensì al «domicilio» e cioè a un «interesse» nel
comune. L' eventuale nullità dell' iscrizione anagrafica, così come anche la dichiarazione di
inammissibilità della domanda, avranno l' effetto di lasciare immutata la precedente iscrizione
anagrafica (nel caso di richiedente già iscritto in altro comune o in altra abitazione).
Tuttavia, si porrà ugualmente il problema di come e dove iscrivere l' interessato nel modo più corretto
possibile, fermo restando il suo diritto all' iscrizione anagrafica, seppure non corrispondente all'
immobile occupato abusivamente.
Pur consapevoli del fatto che questa soluzione non appare conforme ai principi anagrafici, si può
ipotizzare come unica possibile soluzione, l' iscrizione in una via fittizia al pari delle persone senza fissa
dimora; le conseguenze dell' incertezza sulla effettiva dimora e sulla rintracciabilità di queste persone
sono facilmente immaginabili, con effetti pericolosi anche sul piano della sicurezza e dell' ordine
pubblico.
ROMANO MINARDI
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Italia Oggi
Enti locali
Accordo con Piccola industria di Confindustria.
Intesa con le pmi
Sul piatto altri 10 mld di euro.
Nuove risorse e un chiaro programma di
interventi per incoraggiare il dinamismo delle
pmi. È questo il contenuto dell' accordo tra
Piccola industria di Confindustria e il gruppo
Intesa Sanpaolo, per investire sul potenziale di
crescita dell' imprenditoria.
L' accordo prevede un nuovo plafond d i 1 0
miliardi euro, che si aggiunge ai 35 già
stanziati con gli accordi precedenti e un
programma focalizzato su interventi in tema di
crescita, innovazione e startup, export e
internazionalizzazione.
Saranno messe al servizio delle pmi le
competenze di Mediocredito italiano e di tutte
le componenti specialistiche del gruppo per
sostenere gli investimenti delle aziende
attraverso finanziamenti specialistici, credito
agevolato, leasing, factoring e consulenza per
la finanza d' impresa.
Il programma comprende anche gli strumenti
indicati per le pmi, che affrontano momenti di
discontinuità (M&A, passaggi generazionali),
che hanno piani di sviluppo (investimenti in
ricerca e innovazione, sostenibilità energetica,
eccetera) e di ottimizzazione dei processi
aziendali.
In particolare, il nuovo accordo assegna
centralità al processo di modernizzazione del
rapporto tra imprese e p.a.
e propone soluzioni specifiche volte alla semplificazione delle procedure aziendali e degli adempimenti
fiscali.
Inoltre, per una migliore valutazione del merito creditizio dell' impresa ai fini dell' accesso al credito o a
forme alternative di finanziamento, l' accordo sancisce l' avvio di un tavolo congiunto Intesa Sanpaolo­
Piccola industria Confindustria che, partendo dall' analisi di casi di aziende di successo, ha il compito di
individuare nuovi criteri, di natura qualitativa, per misurare le potenzialità di sviluppo dell' impresa.
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18 luglio 2014
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Ripristinare la linea ferroviari Massa ­Budrio
Appare piuttosto strano il dibattito aperto in
questi giorni (dentro e fuori i partiti) sul
raddoppio dei binari della Ferrovia
Bologna/Budrio/Portomaggiore e sulla
realizzazione di percorsi sotterranei nella città
di Bologna. Il problema principale però è
potenziare il servizio sull'infrastruttura
esistente. Piuttosto che invocare nuovi
interventi commenta Luigi Rambelli, portavoce
dell'Osservatorio Europaviva21 è urgente e
possibile aumentare il numero dei treni,
cogliendo una domanda di trasporto pubblico
i n c r e s c i t a . . I n p r i m o l u o g o ha aggiunto
bisogna riorganizzare gli orari, inserendo treni
cadenzati a intervalli regolari, il cosiddetto
memorario, aumentare la velocità media di
esercizio, troppo bassa per un vero trasporto
metropolitano, e garantire un servizio costante
tutti i giorni e per tutto il percorso. Le eventuali
r i s o r s e d i s p o n i b i l i p e r i n v e s t i m e n t i ha
affermato Rambelli si dovranno destinare al
ripristino della tratta fra Budrio e
Massalombarda della quale è stata dimostrata
l'utilità, la fattibilità e l'economicità con lo studio
realizzato dalle Province di Ravenna e
Bologna. Un intervento da tempo previsto
anche dai due PTCP, Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale, delle Province di
Bologna e di Ravenna. La posizione dell'Osservatorio Europaviva21 che ha in corso una campagna di
sensibilizzazione sui trasporti che interessano la Romagna, l'area Bolognese e le relazioni
transappenniniche, si avvale dell'esame sulle condizioni di esercizio del trasporto ferroviario sulla linea
ferroviaria che parte dalla Stazione centrale di Bologna, dove sfrecciano i convogli ad alta velocità, e
registra per andare a Budrio, a 17km di distanza tra i 28 e i 30 minuti, alla poco invidiabile media di
poco più di 30km/h, una velocità alla portata di un cicloturista. Quel che emerge dall'esame dello stato
dell'infrastruttura esistente e dagli orari attuali è che in determinate fasce orarie la frequenza del
trasporto può essere considerata adeguata. Se ci si limita al tratto fra Budrio e Bologna c'è infatti un
paio di treni ogni ora. I tempi di percorrenza sono, invece, inadeguati per un servizio da area
metropolitana. La situazione migliora un po' solo una volta usciti da Bologna, ma la velocità media non
supera mai 50km/h. Già oggi l'infrastruttura, benché a binario unico, sarebbe in grado di garantire
almeno un treno ogni mezz'ora su tutta la linea (in alcuni casi anche ogni 20 minuti), soprattutto grazie al
numero di stazioni ferroviarie in cui è possibile effettuare l'incrocio dei treni. Il numero delle soste da
effettuare non pare influisca troppo sui tempi di percorrenza data la capacità di accelerazione dei treni
acquistati di recente. E' quindi l'ora di aggiornare anche gli orari. L'Ufficio Stampa Per i dati sul numero
viaggiatori nel 2012 e 2013: www.europaviva21.it europaviva21 Osservatorio su innovazione, ambiente,
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18 luglio 2014
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La Bassa Romagna on­line: La Meridiana
"Appresa la notizia dall'atto vandalico, il
gruppo consiliare per la buona politica
ESPRIME severa e totale condanna. La nostra
idea di politica parte dai principi di etica,
educazione, non violenza, rispetto dei simboli,
dei luoghi e delle persone. Il gesto che si è
consumato richiama ancora una volta quanto
sia essenziale il rispetto della legalità e della
sicurezza a tutela di beni e persone". Silvano
Verlicchi
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Le Terre di Dante: un parco per Dante
"Le Terre di Dante" è l'ultimo parco letterario
creato in Italia. Presentato come il "primo
parco itinerante", abbraccia il vasto territorio
che si estende tra Firenze e Ravenna. Il
monumentale castagneto di Pigara a Crespino
G r a z i e a l s i t o d e d i c a t o ,
www.leterredidante.com, l'iniziativa mira a
promuovere i luoghi resi immortali dai versi
del più grande poeta italiano. Visitare Firenze,
quindi, vuol dire andare in pellegrinaggio nella
Badia Fiorentina, l'abbazia dove ­ racconta lui
stesso nella Vita Nova ­ ha incontrato per la
prima volta Beatrice, oppure nella casa del
poeta in via Santa Margherita, 1. I più
romantici potranno rivivere l'amore di Paolo e
Francesca seguendo l'itinerario dedicato, che
prevede la visita di Rimini, Verucchio,
Gradara, Onferno e della Repubblica di San
Marino. Il Treno di Dante, inoltre, che
attraversa gli Appennini collegando Firenze a
Ravenna, dà la possibilità ai visitatori di
decidere da soli il loro itinerario, potendo
scegliere tra Ravenna, Faenza, Brisighella o
nelle deliziose cittadine toscane, Borgo San
lorenzo, Crespino del Lamone, Marradi... Il
territorio è ricco di eventi, sagre e occasioni
per tutti i gusti. Per permettere ai turisti di
avere le idee chiare, sul sito è presente una
sezione in cui ad ogni località del percoso viene affiancata una descrizione con suggerimenti per viaggi
di gruppo o individuali. "I Parchi Letterari ­ spiega Stanislao de Marsanich, presidente e amministratore
delegato di Paesaggio Culturale Italiano Srl e presidente di I Parchi Letterari ­ non si limitano a custodire
e divulgare la letteratura attraverso i luoghi, ma pretendono di salvaguardare i luoghi attraverso la
letteratura".
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18 luglio 2014
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Il Governo sblocchi risorse comuni per rilanciare il
comparto edilizio
L'atto di denuncia verso la timidezza di
Legacoop e dei partiti (il PD, in particolare) da
parte dei segretari del sindacato degli edili
della CGIL dell'Emilia Romagna, di Imola,
Bologna e Ravenna in relazione alla grave
situazione nella quale versano due storiche
cooperative del nostro territorio come la ITER
di Ravenna e la CESI di Imola, merita di
essere accolto nella sua sostanza. Lo afferma
Giovanni Paglia, deputato ravennate di
Sinistra Ecologia Libertà, che già in passato si
è occupato della vertenza ITER e che adesso
esprime tutta la sua preoccupazione per gli
ultimi sviluppi alla CESI, sempre più avvitata in
una gravissima crisi con il suo drammatico
carico di oltre 400 lavoratori sulla graticola. La
disastrosa situazione del comparto edilizio
emiliano­romagnolo è sotto gli occhi di tutti ­
sottolinea Paglia ­ e ha ragione la CGIL a dire
che non possono essere le belle parole a
sopperire la mancanza di politiche industriali
degne di questo nome. Noi riteniamo che la
crisi profonda del mercato delle costruzioni
non possa costituire un alibi per lasciare tutto
così com'è ­ incalza Paglia ­ e al contrario
pensiamo che il mondo cooperativo abbia il
dovere di presentare una proposta dettagliata
e complessiva, che eviti le soluzioni tampone e
che si ponga l'obiettivo di garantire continuità occupazionale e di reddito alle migliaia di lavoratori
coinvolti. Crediamo infine che il Governo Renzi (e quindi il PD) ­ conclude Paglia ­ abbia un'arma nelle
sue mani, quella di sbloccare le tante risorse dei comuni bloccate a causa del patto di stabilità interno,
al fine di lanciare un programma di piccole opere diffuse, di manutenzione del patrimonio pubblico in
primo luogo, che possa servire anche a rilanciare il settore edilizio. Ufficio stampa on. Paglia Contatti
Giuseppe Morrone cell 3338324218 email [email protected]
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18 luglio 2014
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Solidarietà al popolo palestinese
La Casa dei Popoli di Lugo ha organizzato per
domani sabato 19 luglio, dalle ore 9 alle 18,
sotto al Pavaglione un presidio in solidarietà al
popolo palestinese. Le motivazioni di questo
presidio sono le politiche dello Stato di Israele
nella Striscia di Gaza, nella West Bank e nei
territori occupati: chiamatele guerra a bassa
intensità, terrorismo di stato, sterminio, strage,
diritto a difendersi, genocidio, guerra al
terrore, chiamatele come vi pare, quel tipo di
politiche basate sul bombardare in modo
indiscriminato con una continua strage di
bambini si riassumono in due righe, citando un
famoso rapper italiano: Non mi passa il mal di
stomaco. Certi fatti mi danno il vomito. Se
anche a voi viene il vomito quando pensate a
Gaza, venite a trovarci. Si distribuiranno
volantini, sarà possibile consultare libri sulla
storia del conflitto israeliano­palestinese e
donare medicinali destinati alle ong che
operano sul campo. Per contatti:
[email protected]
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18 luglio 2014
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Bianchi e Galletti (Verdi): I dialetti vanno tutelati
come i paesaggi
E' stata approvata la nuova legge regionale sui
dialetti sottoscritta dalla consigliera regionale
dei Verdi Gabriella Meo, con un finanziamento
iniziale di 50.000 euro. Si è rimediato
finalmente al grave errore commesso lo
scorso anno dall'Assemblea legislativa
quando, nell'ansia di semplificare e sfrondare
la normativa regionale, si era abolita la vecchia
legge proposta nel 1994 proprio dai Verdi.
Così i coordinatori regionali dei Verdi Arianna
Bianchi e Paolo Galletti commentano
l'approvazione della legge regionale sulla
tutela e la valorizzazione dei dialetti
dell'Emilia­Romagna. Facendo nostre la
parole del grande italianista Ezio Raimondi,
occorre ribadire che i dialetti vanno tutelati
come i paesaggi. Oggi che Raimondi ci ha
lasciato, noi continueremo nell'impegno di
tutelare i paesaggi dell'anima, così come
cerchiamo di fare con quelli naturali. Anche la
nuova legge affida all'Istituto regionale per i
beni artistici, culturali e naturali (Ibacn) il
compito di proteggere quello che a tutti gli
effetti è un patrimonio storico e un bene
culturale attraverso una serie di azioni e di
interventi come premi e sovvenzioni per studi
e ricerche, tesi di laurea e di dottorato,
contributi per le associazioni impegnate
nell'attività di tutela e diffusione dei dialetti regionali, convenzioni con università, centri di
documentazione e ricerca, enti e associazioni, istituti scolastici. E' prevista inoltre la costituzione di un
comitato scientifico formato da undici esperti di dialetti locali, in rappresentanza dell'intero territorio
regionale, a cui affidare compiti consultivi e propositivi rispetto alle azioni previste dalla nuova legge: il
comitato sarà nominato dalla Giunta previo avviso pubblico, operando a titolo gratuito a supporto
dell'Ibacn. Ringraziamo il poeta e studioso Giuseppe Bellosi e tutti i cittadini e le associazioni che hanno
fatto sentire la loro voce a favore dei dialetti, delle tradizioni e delle culture popolari. ­­ Ufficio stampa
Verdi
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Agricoltura e nuovo PSR ­ Alessandrini (PD): "1
miliardo 190 milioni di euro per 10mila progetti"
"Un'iniezione di denaro senza precedenti, la
più alta delle ultime programmazioni e la
maggiore tra tutte le regioni del Nord Italia, per
spingere un settore che nonostante la crisi ha
continuato a crescere anche in questi anni, che
rimane centrale per l'economia regionale.
L'Assemblea legislativa ha approvato il
"Programma regionale di sviluppo rurale 2014­
2020" che potrà contare su una dotazione di 1
miliardo 190 milioni". Lo comunica il
consigliere regionale PD Tiziano Alessandrini,
Vicepresidente della Commissione Politiche
Economiche. "Il nuovo PSR ha quattro priorità:
la competitività delle imprese e delle filiere
agricole, elemento indispensabile anche per
fare fronte periodicamente alla caduta dei
prezzi dei prodotti; i giovani, per favorire il
ricambio in uno dei settori con età media più
avanzata; l'ambiente, per ridurre le emissioni
di CO2 e l'uso di prodotti chimici nelle
coltivazioni; la montagna, con, tra le altre cose,
finanziamenti per contrastare il dissesto
idrogeologico, l'abbandono del territorio e la
creazione di servizi socio­assistenziali. Dal
2008 a oggi ­ sottolinea Tiziano Alessandrini ­
la produzione agricola emiliano­romagnola è
aumentata in valore del 10%, l'agroalimentare
vale 20 miliardi di fatturato, il 15% del totale
nazionale, mentre nel 2013 l'Emilia­Romagna è diventata la prima regione in Italia per esportazione di
prodotti alimentari con il 16% del totale nazionale. Vogliamo continuare a crescere, e questo piano lo
permetterà". "Con il PSR ­ conclude Alessandrini ­ verranno finanziati diecimila progetti, 29 mila
interventi di formazione e consulenza tecnica, e verranno realizzate buone pratiche ambientali su 200
mila ettari, rafforzando il biologico e la produzione integrata. Obiettivi resi possibili dal grande sforzo
della Regione che ha raddoppiato le risorse dal proprio bilancio, passate, rispetto alla precedente
programmazione, da 106 a 203 milioni di euro. Ammontano invece a 513 milioni di euro i finanziamenti
che arrivano dall'Europa (29 milioni in più rispetto al periodo 2007­2013), mentre la quota statale è di
474 milioni (6 milioni in più)". ­­ Ufficio stampa Gruppo PD Regione Emilia­Romagna
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Fagnocchi e Giangrandi nel totoconsiglieri regionali
Continua il totoconsiglieri regionali, dopo che è
stato stoppato, con una "sollevazione
popolare", il totogovernatore.Com'è nel DNA
del Partito DEMOCRATICO, il Governatore ce
lo sceglieremo noi. Le Primarie di coalizione si
faranno a metà settembre e ora la battaglia
"democratica" è se dovranno essere solo due,
i candidati del PD, come prevede lo statuto o
com'è "ovvio", potranno essere più di due.
Purtroppo questa frase che gira da tempo,
quella che il Partito DEMOCRATICO è il
partito delle Primarie, che è stata anche
oggetto di un redazionale di un nostro
"assiduo lettore", non si capisce più se è una
presa d'atto, la registrazione oggettiva di una
realtà o una frase politica detta per spingere in
questa direzione, anche alla luce della triste
esperienze delle ultime elezioni nel "Comune
della Bassa Romagna". Intanto continua il
totoconsiglieri regionale e arrivano anche i
nomi femminili romandioli: Serena Fagnocchi
ed Emanuela Giangrandi. Cinque anni fa (bei
tempi) a Lugo si fecero le Primarie per
scegliere "solo" i candidati per il Consiglio
Comunale. Non ho capito perchè non si
debbano fare per scegliere i nostri candidati al
Consiglio Regionale? Arrigo Antonellini
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Pagare il parcheggio in città a Lugo anche senza
spiccioli
Ha destato parecchia discussione l'intervento,
pubblicato martedì scorso, sulla multa ricevuta
da una nostra concittadina per essersi fermata
una decina di minuti sulle strisce blu, senza
pagare la sosta, vista la carenza di spiccioli.
Ora è possibile ovviare a questi inconvenienti
(e risparmiare la multa di 30 euro o giù di lì)
con il servizio BySmart proposto dalla BCC
ravennate e imolese: non occorre più
preoccuparsi di monetine e parcometri, si può
pagare la sosta direttamente dallo
smartphone. Ma come fare per riuscirci? Con
due semplici e veloci registrazioni si associa
una qualsiasi carta di credito (o carta
prepagata) al proprio numero di cellulare e
immediatamente è attivo il servizio. Seguendo
le facili istruzioni guidate, con il telefonino si
potrà pagare la sosta attraverso l'utilizzo della
App 'My Cicero' o Sosta Facile', che utilizzano
un borsellino elettronico per la gestione del
credito. Anche il Comune di Lugo ha attivato il
servizio per la riscossione della sosta nei
parcheggi, che si può ottenere scaricando la
App di Sostafacile dopo essersi registrati sul
sito www.cartabcc.it/bysmart. Il nuovo servizio
di pagamento della sosta proposto dalla BCC
ravennate e imolese è completamente gratuito.
Il suo utilizzo farà risparmiare tempo e denaro,
perchè il sistema proporrà automaticamente la targa dell'auto e permetterà di pagare solamente
l'effettiva durata del parcheggio . . E niente più multe anche se siamo a corto di spiccioli. Tiziano Conti
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Sul canale Naviglio sotto le stelle
E' una zona particolare, eccezionale; abbiamo
deciso di valorizzarla, perchè nessuno ha un
luogo così. Ezechiele Foschini, presidente del
Consiglio di zona della frazione di Villa Prati,
spiega come nacque 5 anni fa la festa A
spasso sotto le stelle lungo il Canale Naviglio'.
Un confronto tra Pierluigi Ravagli e me,
un'idea comune, e ci rimboccammo le
maniche. Fin dalla prima edizione, la serata
(unica) ha riscosso un grande successo di
pubblico, sempre confermato; fino ad arrivare
l'anno scorso al Naviglio affollatissimo, con le
sue aie illuminate, le degustazioni, gli stand, i
gazebo, una stima di 6­8000 persone
provenienti da Bagnacavallo e dalle zone
circostanti. L'obiettivo era quello di
promuovere sia la zona dal punto di vista
ambientale che le produzioni tipiche, la rete
del volontariato, le attività associative e
culturali. Sul piano ambientale, Foschini è
categorico Nessuno ha un'area con queste
caratteristiche, non imitabili. E parla del canale
artificiale sopraelevato (progettato nel 1677 e
inaugurato nel 1782 a servizio di Faenza
centro mercantile), per trasportare le merci su
chiatte con i cavalli sulle sponde; degli 8 mulini
sul suo tracciato, almeno tre conservati in
parte; del ponte a schiena d'asino accanto al
mulino­oggi villa privata meglio conservato; delle strutture che governano il flusso dell'acqua sotto
l'antico Molino Quercioli; della festa di S. Giuseppe in cui l'antico scenario viene riproposto con
invasione di acqua, innalzamento del livello grazie a un accordo con il Consorzio di Bonifica, e le
lavandaie che sciacquano i panni nel canale come nella foto dell'800 conservata; dell'ispirazione a S.
Giuseppe falegname­ patrono­ per il laboratorio in cui cresce ogni anno il Presepe artistico di Villa Prati.
Sul piano della valorizzazione, i quattro km di pista ciclabile che partono da Bagnacavallo e costeggiano
la provinciale sotto una fila di pioppi, piacevolissimi per le serate estive, per la biciclettata e per lo sport
, diventano per una sera la vetrina del territorio, si illuminano e ospitano animazioni, degustazioni,
mostre, artisti e vecchi mestieri; nel piazzale della chiesa parrocchiale apre alle 19 lo stand
gastronomico che offre piatti tradizionali (il ricavato va alla missione in Tanzania delle suore Orsoline,
con cui la parrocchia ha legami); merita una visita lo spazio dietro la chiesa, con il magnifico pozzo
settecentesco, la casetta in cui è allestita una mostra fotografica, il lavatoio (opere murarie personali del
parroco don Antonio Bandini , riconosciuto come un vero artista di muratura e restauro) e per gestire
ordinatamente il flusso eccezionale di persone, sollevando da una parte della camminata, ci sono anche
due minibus­navetta che permettono il parcheggio dell'auto a Bagnacavallo (Largo de Gasperi) e nel
piazzale D. Domenico Succi, accanto al campo sportivo di Villa Prati.
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La Festa della Madonna del Carmine
Trecento persone circa, con affluenza in
crescita rispetto agli scorsi anni, hanno
partecipato mercoledì 16 luglio alla Festa della
Madonna del Carmine che si è tenuta presso
la casa protetta F.lli Bedeschi di Bagnacavallo.
La festa, antica tradizione cittadina da pochi
anni riscoperta, è stata organizzata dall'Asp
dei Comuni della Bassa Romagna, per la
quale erano presenti tra gli altri il presidente
Pierluigi Ravagli e il direttore Monica
Tagliavini. Ha patrocinato l'iniziativa il
Comune, rappresentato dall'assessore Ada
Sangiorgi; hanno poi partecipato i
rappresentanti delle associazioni che hanno
collaborato alla realizzazione della festa:
Cesare Giorgi per l'Avis, Emilio Pezzi per la
Pro Loco, Gabriella Foschini per gli Amici di
Neresheim, Angelo Laghi per Arte e Dintorni,
Bruno Ferlini per La Gardela e Giovanni
Andraghetti per il centro sociale
All'Abbondanza. Per la parrocchia di
Bagnacavallo è intervenuto l'arciprete don
Luigi Guerrini. Numerosi sono stati i volontari
che hanno lavorato per la buona riuscita
dell'evento. La festa si è sviluppata lungo
l'intero arco della giornata: in mattinata c'è
stata una messa in onore della Madonna del
Carmine mentre nel pomeriggio i bambini si
sono divertiti con Pompieropoli e una successiva merenda. Dopo la seconda edizione della Cena sotto
le stelle, per gli ospiti e i loro familiari, dalle 20 il parco della casa protetta è stato aperto a tutti per
Cantando, sfilando, con il concerto del coro Under 100 dell'Asp e l'esibizione della Jazz Band Bedeschi.
La band è nata quest'anno grazie al progetto di musicoterapia Ricordi sonori, condotto dal musicista
Antonio Sodano per gli ospiti delle nove strutture per anziani gestite dall'Asp dei Comuni della Bassa
Romagna. Composta da anziani, ragazzi, operatori e volontari che condividono passione per la musica
e voglia di divertirsi, indossa gli abiti creati con materiale riciclato durante la stagione invernale nei
laboratori di cucito realizzati dai volontari Anna e Vittorio grazie ai consigli delle ospiti della struttura. La
festa si è conclusa con la lotteria, i cui premi sono stati offerti dalle associazioni e dai commercianti di
Bagnacavallo. Il ricavato sarà interamente utilizzato per le attività della casa protetta bagnacavallese. La
Festa della Madonna del Carmine, che cade il 16 luglio, si celebra a Bagnacavallo grazie alla presenza
dei Carmelitani a Bagnacavallo fin dalla metà del XVI secolo, quando giunse una piccola comunità di
religiosi che ottenne, dal Comune, il terreno e il permesso di costruire una chiesa e un convento a un
chilometro dalla città, presso via Fornazzo. Con il tempo chiesa e convento andarono in rovina: fu allora
concesso, nel 1759, dal Comune di Bagnacavallo ai Padri Carmelitani di costruire una nuova chiesa
(che ancora oggi ammiriamo) e un nuovo convento nella località detta la Rocca, all'interno delle mura.
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La comunità religiosa fu poi sciolta durante la dominazione francese, ma la chiesa rimase, e con essa la
tradizione della festa. Fino alla metà degli anni Settanta del Novecento, la Festa della Madonna del
Carmine era la principale festa del paese. In città si allestivano divertimenti e attrazioni di vario genere,
tra cui la corsa dei cavalli, gare con la palla, e il tiro alla fune; in tempi più recenti la banda cittadina
teneva un concerto in piazza della Libertà. La festa si concludeva poi con la tradizionale estrazione della
tombola dal balcone del Palazzo comunale e con i fuochi d'artificio.
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I ciclisti devono dare la precedenza alle cabine
telefoniche?
Sulla base della segnalazione di alcuni
cittadini di Alfonsine, che si interrogavano
sull'utilità della nuova pista ciclabile in Piazza
X Aprile ad Alfonsine, i volontari di
Legambiente hanno effettuato un sopralluogo
e hanno constatato la presenza di una curiosa
segnaletica. La pista ciclo/pedonale, in realtà
realizzata tracciando semplicemente due righe
gialle sul preesistente marciapiedi, termina
infatti con un segnale che indica di dare la
precedenza: davanti ad una cabina telefonica.
Al di là del caso specifico dall'involontario
effetto comico ­ ha dichiarato Yuri Rambelli,
Presidente del circolo Legambiente A.
Cederna ­ ci chiediamo a cosa servano piste
ciclabili realizzate in questo modo. Il tratto
incriminato fa parte infatti di un percorso ciclo­
pedonale che dovrebbe collegare il centro di
Alfonsine con la passerella sul fiume Senio,
ma pochi sembrano usufruirne, molti infatti
sono i ciclisti che continuano a transitare
direttamente sulla sede stradale. Secondo
l'associazione ambientalista è infatti
necessario superare l'attuale logica della pista
ciclabile brevi tratti, a volte anche solo di 50­
100 metri spesso non collegati tra loro, che
costringono a percorsi tortuosi, con tratti a
volte protetti da cordoli, altre volte invece da
una semplice linea gialla tracciata sulla strada o sul marciapiedi. Nel secondo caso in particolare, con
una pista ciclabile non separata dal percorso pedonale, si corre addirittura il rischio che per risolvere la
conflittualità tra automobilisti e ciclisti se ne crei un'altra tra ciclisti e pedoni. Nessuno utilizzerebbe la
bici per percorrere solo 100 metri ­ ha aggiunto Rambelli ­ non ha quindi un gran senso una mobilità
ciclabile limitata a pochi percorsi obbligati e a spizzichi, dovendo poi tornare sulla normale rete viaria
per il resto del tragitto. Avrebbe più senso istituire in tutto il centro storico la zona 30. Da questo punto di
vista ad Alfonsine qualcosa è già stato fatto, alcune strade principali come via Borse C.so Matteotti e
C.so Repubblica hanno infatti già il limite dei 30 km/h, anche se purtroppo non sembra essere sempre
rispettato dagli automobilisti. Inoltre non sempre la segnaletica è chiara: cartelli troppo piccoli, poco
visibili e che non rendono facile capire quale sia esattamente il limite di velocità nella zona in cui si sta
transitando. Legambiente chiede quindi all'amministrazione comunale di estendere a tutto il centro
storico la zona 30, con un'adeguata cartellonistica, a tutela di automobilisti, ciclisti e pedoni.
Analogamente, per la mobilità extraurbana sarebbe possibile utilizzare la viabilità secondaria per
istituire degli itinerari indicati da apposita cartellonistica che consentano di muoversi in sicurezza tra i
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vari centri: delle vere e proprie strade ciclabili, riservate alle biciclette e ovviamente al traffico locale,
sempre però con il limite di 30 km/h.
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Attestati a volontari di Protezione Civile
Sono stati consegnati gli attestati ai volontari di
Protezione civile che hanno frequentato il
13esimo corso base per volontari di
Protezione civile. Il corso si è svolto a
Bagnacavallo alla centrale operativa di via
Giustiniano, dal 25 febbraio al 15 marzo, per
un totale di 18 ore. Al corso hanno partecipato
undici volontari del gruppo comunale di
Protezione civile di Bagnacavallo, che ad oggi
conta 40 iscritti. I partecipanti sono: El Mostafa
Benkadoud, Alessio Brignani, Matteo Emiliani,
Pier Maria Falco, Manuele Galeotti, Michele
Gulmanelli, Valerio Lanconelli, Paola Mosconi,
Vito Robertazzi, Cristian Tedioli, Alfeo Zanelli.
Il corso è svolto da personale di Protezione
civile della Provincia di Ravenna, volontari
esperti e personale del 118 di Ravenna. Il
programma del corso ha affrontato temi quali il
percorso del volontario di Protezione civile, il
concetto di rischio, elementi generali di
cartografia, legislazione, strutture
organizzative in Emilia­Romagna,
radiocomunicazioni, elementi di pronto
soccorso e, come esame di prova pratica,
l'attivazione di emergenza generica. Il corso è
stato organizzato dalla Provincia di Ravenna ­
Servizio Protezione Civile, in collaborazione
con il Coordinamento provinciale delle
associazioni di volontariato di Protezione civile e il 118. Inoltre, La Provincia di Ravenna, in
collaborazione con il comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato e il Coordinamento
provinciale delle associazioni di volontariato di Protezione civile, nel mese di giugno ha organizzato
l'undicesimo corso di specializzazione per ricognizione, sorveglianza e avvistamento incendi boschivi,
riservato ai volontari di Protezione civile. L'obiettivo del corso è specializzare i volontari nella
ricognizione, sorveglianza e avvistamento incendi boschivi. Al corso hanno partecipato cinque volontari
del gruppo comunale di Bagnacavallo, tra quelli già in possesso dell'attestato del corso base.
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Andiamo al cinema nella Bassa Romagna
Oggi venerdì 18 luglio Anni felici di Daniele
L u c c h e t t i INGRESSO GRATUITO 1974,
Roma. Guido è un artista che vorrebbe essere
d'avanguardia, ma si sente intrappolato in una
famiglia troppo borghese e invadente. Serena,
sua moglie, non ama l'arte, ma ama molto
l'artista e infatti lo "invade". I loro figli, Dario e
Paolo, 10 e 5 anni, sono i testimoni involontari
della loro irresistibile attrazione erotica, dei
loro disastri, dei tradimenti, delle loro eterne
trattative amorose. Tra happenings artistici,
colpi di testa, film in super 8, pigre vacanze,
design e confessioni, il film racconta gli anni
felici ­ ma che sembravano infelici ­ di una
famiglia che, provando ad essere più libera, si
ritrova in una prigione senza vie di fuga.
Riusciranno a salvarsi? DATA USCITA: 03
ottobre 2013 GENERE: Drammatico REGIA:
Daniele Luchetti SCENEGGIATURA: Sandro
Petraglia, Stefano Rulli, Daniele Luchetti,
Caterina Venturini ATTORI: Kim Rossi Stuart,
Micaela Ramazzotti, Martina Gedeck, Samuel
Garofalo, Niccolò Calvagna, Benedetta
Buccellato, Pia Engleberth Domani, sabato 19
luglio La mafia uccide solo d'estate di P­
Diliberto Il film narra l'educazione sentimentale
e civile di un bambino, Arturo, che nasce a
Palermo lo stesso giorno in cui Vito
Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. E' una storia d'amore che racconta i tentativi di
Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle
elementari che vede come una principessa. Attraverso questa tenera ma divertente storia d'amore, il
pubblico verrà coinvolto emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è
un ragazzo come tanti altri dell'Italia degli anni '70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è
costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La
consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui
pensare. DATA USCITA: 28 novembre 2013 GENERE: Commedia REGIA: Pif SCENEGGIATURA:
Michele Astori, Pif, Marco Martani ATTORI: Pif, Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta, Claudio Gioè
Domenica 20 luglio Cattivissimo me 2, di Pierre Coffin e Chris Rrenaud Ora che Gru "l'imprenditore" ha
lasciato alle spalle una vita fatta di crimini, per crescere Margo, Edith e Agnes, ha molto tempo libero a
disposizione insieme al dottor Nefario ed ai Minions. Ma proprio mentre comincia ad adattarsi al suo
nuovo ruolo di buon padre di famiglia di periferia, una fantomatica organizzazione, la Lega Anti­Cattivi
impegnata su scala mondiale, bussa alla sua porta. Ora, tocca a Gru e alla sua nuova partner, Lucy
Wilde scoprire il responsabile di un crimine spettacolare per consegnarlo alla giustizia. Dopo tutto, solo
il più grande ex­cattivo del mondo può fermare l'unico malvagio in grado di prendere il suo posto. DATA
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USCITA: 10 ottobre 2013 GENERE: Animazione, Commedia, Family REGIA: Pierre Coffin, Chris
Renaud SCENEGGIATURA: Ken Daurio, Cinco Paul ATTORI: Steve Carell, Kristen Wiig, Max Giusti,
Arisa, Russell Brand, Neri Marcorè, Benjamin Bratt, Steve Coogan, Ken Jeong
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Seconda serata dell'Arena di Paglia
Aperitivo musicale con la Pneumatica Emiliano
Romagnola, sul palco il concerto dei Bevano
Est. All'alba colazione sulla paglia di Matteo
Mingazzini Le lune di Primola Seconda serata
con l'Arena delle balle di paglia di Cotignola,
che proseguirà fino a martedì 22 luglio. Foto di
Natale Guerrini Oggi, venerdì 18 luglio alle
18.30 ci sarà un aperitivo musicale: la
Pneumatica Emiliano Romagnola torna a
suonare e a raccontare di amore e di pastori,
di capitani di ventura e di tradimenti, di corti e
di cortili. Qualsiasi musica, ma mai musica
qualsiasi, con il vino del tramonto. Un omaggio
degli allievi al Maestro Stefano Zuffi,
scomparso nel 2012 dopo 35 anni di vita in
musica. Alle 19.30 a Casa Belvedere inaugura
la mostra "Ös­cia cvânti futugrafèi!".
Cinquantotto numeri di PRIVATE, la rivista
fotografica internazionale di Oriano Sportelli e
Veronique Poczobut, nata in bianco e nero a
Cotignola nel 1992, che ritorna al suo paese
natale dopo aver viaggiato per 22 anni con
reportage da tutto il mondo. Commento critico
di Massimiliano Fabbri, con la partecipazione
degli autori e degli amici. Alle 21 alla Golena
dei poeti ci sarà "Sciame", azione performativa
di suono e danza, di e con Luigi Berardi e
Barbara Zanoni: un suono arcaico di pietra e
voce che evoca il canto della regina delle api. Alle 22 sul Palco dell'Arena inizierà il concerto dei Bevano
Est: il Bevano è un fiume romagnolo; Bevano Est è un'area di servizio sull'autostrada, un non­luogo
dove si sfiorano pezzi di mondo di ogni genere. Il progetto musicale dei Bevano Est nasce nel 1991 e
propone musica sguaiata e delicata, mettendo in pratica l'idea che l'arte, ogni tipo di arte, non sia
un'entità chiusa, ma il centro di innumerevoli relazioni. Al termine del concerto chiunque abbia uno
strumento acustico potrà ritagliarsi uno spazio in libertà e suonare, da solo o con gli amici, mentre nella
Sala da balle saranno proposti diversi dj set, tra cui uno a cura di Godblesscomputers (Lorenzo Nada).
Per i bambini dalle 18 alle 20.30 ci sarà il laboratorio Nel villaggio dei nidi sospesi e degli uccellini in
cartapesta, a cura dell'associazione Selvatica, Alice Iaquinta, Gilberto Donati e Cecilia Pirazzini. Infine,
all'alba, dalle 6 alle 9 ci sarà la colazione in musica, con le melodie "manouche" di Andrea Robol
(fisarmonica) e Bruno Bonarrigo (contrabbasso). Per la colazione è consigliata la prenotazione al 333
4183149. L'Arena delle balle è la raccolta fondi di Primola Cotignola: per l'ingresso è richiesto un
contributo volontario uguale o superiore a 2 euro. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, visitare il
sito www.primolacotignola.it, email [email protected], telefono 333 4183149 (dalle 18 alle 20).
Facebook: L'anfiteatro delle balle e Primola Cotignola. Matteo Mingazzini ­ Addetto stampa
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Ingranaggi musicali, musica e impresa si incontrano
È stata presentata nello storico negozio di
musica Flexi, in via Macello Vecchio 33 a
Lugo, la rassegna Ingranaggi Musicali, musica
e impresa si incontrano ideata dal servizio
Politiche Giovanili della Bassa Romagna, in
collaborazione con l'associazione culturale
Sonora Social Club e le associazioni di
categoria con il contributo della legge
regionale numero 14 del 2008, "a sostegno di
interventi rivolti ai giovani promossi da Enti
Locali". All'incontro hanno partecipato il
sindaco di Cotignola e presidente dell'Unione
dei Comuni della Bassa Romagna Luca
Piovaccari, il sindaco di Bagnara e assessore
con delega alle politiche giovanili dell'Unione
dei Comuni della Bassa Romagna, Riccardo
Francone, il sindaco di Fusignano e assessore
con delega alle Attività Produttive, Nicola Pasi,
oltre a Yuri Briccolani e Carlo Alberto Senatore
del Servizio Politiche Giovanili dell'Unione dei
Comuni. Per Radio Sonora erano presenti il
direttore artistico, Gianni Gozzoli, la presidente
dell'associazione Vira 2019, Caterina Cardinali
e la presidente dell'Associazione Sonora
Social Club, Luna Laghi. Infine, il presidente
dell'associazione culturale modiglianese Big
Ben, Andrea Bernabei, che si occuperà della
progettazione degli interventi musicali per le
serate. Protagonista di questa nuova iniziativa è la musica ha dichiarato il sindaco referente del progetto
Riccardo Francone e attraverso la musica valorizzare un'idea di impresa, avvicinando i giovani al
mondo del lavoro. Si tratta di un progetto innovativo che tramuta i luoghi di produzione industriale e
artigianale in spazi di produzione e fruizione artistica. Il progetto prevede cinque concerti aperti al
pubblico in cinque aziende della Bassa Romagna. A questi si aggiungono la realizzazione di un dvd
contenente le interviste agli imprenditori che sfruttando, in versione storytelling, la narrazione promuova
le imprese, e di un cd con tutte le musiche registrate durante le performance. Ringrazio gli
amministratori che ci hanno preceduto ha concluso il sindaco Nicola Pasi e che hanno avviato un
progetto innovativo anche nell'approccio. Abbiamo voluto creare un'occasione di scambio, di confronto
e di festa tra i giovani della Bassa Romagna, pieni di talento, energia e fantasia e che chiedono alle
istituzioni non passerelle, ma opportunità per crescere. Così intendiamo lavorare con i giovani e non
solo per i giovani. I concerti, a ingresso libero, si svolgeranno nelle ultime due settimane di luglio,
sempre alle 19: mercoledì 23 luglio i Vinsanto al calzaturificio Emanuela, in via Tarroni 9 a
Bagnacavallo; giovedì 24 luglio Reverend Dave & The Monkey ­ Tropicana alla Somec, in via San
Martino 1/A a Sant'Agata sul Santerno; venerdì 25 luglio Max la Rocca e Braschi alla concessionaria
Peugeot­Officina Lattuga Giulio srl, in viale De Brozzi 84 a Lugo; martedì 29 luglio alle 19 i Moro alla
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Rob­Car, in via Meucci 24/26 a Lugo; mercoledì 30 luglio alle 19 Eloisa Atti al Sogno del Bambino, in via
Albertino Acquacalda a Lugo. Gli imprenditori delle aziende coinvolte ospiteranno all'ora dell'aperitivo
artisti selezionati grazie alla collaborazione con la rassegna musicale, Strade Blu, e ristoreranno il
pubblico presente con un piccolo aperitivo.
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La Notte Green di Fusignano? Un successo!
Solo il tempo poteva rovinare la Notte Green di
Fusignano lunedì scorso, 14 luglio. Ma a
Fusignano neppure una goccia, e la notte è
stata un successo di pubblico e di presenze.
Siamo molto soddisfatti per l'entusiasmo,
l'atmosfera, il risultato di questa seconda
edizione della Notte Green che era anche la
chiusura dei lunedì in centro storico dichiara
l'assessore alla Cultura e Vice Sindaco
Lorenza Pirazzoli una ottantina di espositori
hanno animato tutto il cuore di Fusignano:
piazza Corelli, Armandi, corso Emaldi, via
Piancastelli, piazza Mazzotti un paese vivo e
vitale che, complice la splendida serata, ha
dato il meglio di sé regalando un risultato
ottimo. La partecipazione della comunità intera
ha reso ancora più prezioso l'evento. La Notte
Green, alla sua seconda edizione, ne
conferma il potenziale. Un'iniziativa moderna,
nata da un'idea di comunità, dove ognuno ha
portato in piazza il proprio saper fare insieme.
Inoltre ha chiamato a Fusignano le imprese e
gli artigiani dell'Unione dei Comuni e delle
zone limitrofe, rendendola una serata
sfaccettata e completa dice il Sindaco Nicola
Pasi Gli eventi di piazza, sono ottimi mezzi di
promozione partecipata di un territorio, che
hanno la straordinaria capacità di parlare a
tutti: al commercio, all'artigianato, all'industria, alle aziende agricole, alle associazioni, ai cittadini. La
Notte Green a Fusignano è stata realizzata con il contributo di CNA ed ECIPAR ha il patrocinio
dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed il sostegno di Banca di Credito Cooperativo
Ravennate e Imolese, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Hera. La Notte Green è stata
l'occasione per d'inaugurare il wi.fi in centro a Fusignano e la Via Piancastelli che ogni lunedì proporrà il
mercatino bio, curato da L'Olmo Masiera. L'area expo green è stata curata da GEF impianti elettrici,
ALFIERE e ARGELLI di Fusignano. I lunedì in centro storico a Fusignano e la Notte Green sono stati
affidati (progetto, comunicazione, coordinamento) anche quest'anno allo Studio Tavalazzi. Fonte /Ufficio
Stampa www.studiotavalazzi.com
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Vetrina al mare di Lamone Bene Comune
L'esito soddisfacente della prima edizione nel
2013 ha incoraggiato il Comitato AcqueTerre a
ideare e organizzare anche per il 2014 la
manifestazione VETRINA AL MARE. Lamone
Bene Comune.La seconda edizione conferma
gli obiettivi base del progetto, concepito fin dai
primi passi con uno sviluppo pluriennale per la
promozione dello Slow Tourism, del turismo
consapevole e sostenibile, con l'offerta di un
programma coerente di iniziative fondato sulla
formula natura, salute, cultura Perno della
manifestazione, la valorizzazione delle
eccellenze e delle tipicità di un corridoio
territoriale che, lungo l'asse del fiume Lamone,
collega il litorale a Nord di Ravenna con
l'entroterra, con la pianura e la collina tosco­
romagnola. Con lo Slow Tourism, che anche
sul litorale aspira ad affermarsi, rispondendo
ad una crescente richiesta di luoghi, tempi e
modi per vivere la lentezza e il silenzio, per
apprezzare la bellezza della natura e dell'arte,
la memoria storica, il buon cibo.si intende
sollecitare turisti e villeggianti a guardare oltre
la spiaggia, offrendo l'opportunità di prendere
contatto con le realtà ambientali e culturali
circostanti i Lidi in cui soggiornano. La
manifestazione intende promuovere il
paesaggio naturalistico, la storia e le tradizioni
di paesi e città della valle del Lamone, dalle sorgenti nel Mugello fino alla foce ravennate, oltre alle
specialità enogastronomiche e alle locali espressioni di arte, creatività e cultura, tessendo una rete di
relazioni e circolazione di prodotti, persone, conoscenze e progetti. MARRADI, BONCELLINO,
VILLANOVA DI BAGNACAVALLO, paesi ospiti nel 2013, nella vetrina al mare 2014 cedono il posto a
BORGO SAN LORENZO, BRISIGHELLA, RUSSI. Per il 2015 già si pensa a FAENZA, MEZZANO,
SAVARNA. Il fiume e il paesaggio circostante, filo conduttore della manifestazione, si arricchisce con il
tema della villeggiatura e della vacanza, strettamente legato all'estate, e con il tema del vino, fattore
culturale caratterizzante le Terre del Lamone. Il programma delle quattro giornate propone vari
appuntamenti originali ed elementi importanti di contesto come i mercatini dei prodotti tipici della vallata
del Lamone e della campagna ravennate con relative degustazioni. Parte integrante della VETRINA che
ospita i paesi del fiume al mare è il viaggio controcorrente che prevede per il mese di agosto visite ed
itinerari alla scoperta di natura e cultura, nei paesi ospiti e trekking nell'alta valle del Lamone. Con
questa manifestazione prosegue la collaborazione del Comitato AcqueTerre con il Comune di
Bagnacavallo e con l'Associazione culturale Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo, per il progetto
partecipato LAMONE BENE COMUNE, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, finalizzato a
costituire un contratto di fiume con l'impegno di tutti i Comuni in rete. COMITATO ACQUETERRE
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18 luglio 2014
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18 luglio 2014
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Oggi a Massa Lombarda la crostatona
Ultimo appuntamento con le Feste mercato di
Massa Lombarda oggi, venerdì 18 luglio con la
tredicesima edizione della Crostatona,
diventata ormai simbolo dell'estate massese:
circa 200 metri di crostata di pasta frolla e
marmellata di pesche saranno posti su una fila
di tavoli lungo la centralissima via Vittorio
Veneto. L'allestimento impegnerà tutto il
pomeriggio, visto che la lunghezza della
Crostatona occuperà quasi tutta l'area
pedonabile del corso. Alla sera, infine, la
crostata sarà offerta a tutti i presenti, mentre la
Stilemisto band animerà la serata con musica
funky, reggae e rock a partire dalle 21. Le
Feste mercato nascono all'inizio degli anni
Novanta con l'obiettivo di offrire al paese una
serie di occasioni di incontro per le serate
estive. Oggi è ormai un appuntamento
consolidato del cartellone estivo massese e
propone appuntamenti nel segno della
gastronomia, della musica, dell'arte e dello
sport e testimonia il costante impegno
dell'Amministrazione comunale nella
valorizzazione del proprio centro storico a
beneficio di una forte coesione sociale grazie
al coinvolgimento dell'associazionismo locale.
La Festa mercato è organizzata da Avis, Pro
Loco, Confcommercio, CNA, Confesercenti e
CIA, in collaborazione con il Comune di Massa Lombarda.
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Alfonsine / Curiosa segnaletica: i ciclisti devono dare
la precedenza alle cabine telefoniche?
I volontari di Legambiente dopo alcune
segnalazioni dei cittadini hanno osservato
come la pista ciclo/pedonale termina con un
segnale che indica di dare la precedenza:
davanti ad una cabina telefonica "Al di là del
caso specifico dall'involontario effetto comico ­
ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente del
circolo Legambiente A. Cederna ­ ci
chiediamo a cosa servano piste ciclabili
realizzate in questo modo. Il tratto "incriminato"
fa parte infatti di un percorso ciclo­pedonale
che dovrebbe collegare il centro di Alfonsine
con la passerella sul fiume Senio, ma pochi
sembrano usufruirne, molti infatti sono i ciclisti
che continuano a transitare direttamente sulla
sede stradale". Secondo l'associazione
ambientalista è infatti necessario superare
l'attuale logica della "pista ciclabile" brevi tratti,
a volte anche solo di 50­100 metri spesso non
collegati tra loro, che costringono a percorsi
tortuosi, con tratti a volte protetti da cordoli,
altre volte invece da una semplice linea gialla
tracciata sulla strada o sul marciapiedi. Nel
secondo caso in particolare, con una pista
ciclabile non separata dal percorso pedonale,
si corre addirittura il rischio che per risolvere la
conflittualità tra automobilisti e ciclisti se ne
crei un'altra tra ciclisti e pedoni. "Nessuno
utilizzerebbe la bici per percorrere solo 100 metri ­ ha aggiunto Rambelli ­ non ha quindi un gran senso
una mobilità ciclabile limitata a pochi percorsi obbligati e a "spizzichi", dovendo poi tornare sulla
normale rete viaria per il resto del tragitto. Avrebbe più senso istituire in tutto il centro storico la zona 30.
Da questo punto di vista ad Alfonsine qualcosa è già stato fatto, alcune strade principali come via Borse
C.so Matteotti e C.so Repubblica hanno infatti già il limite dei 30 km/h, anche se purtroppo non sembra
essere sempre rispettato dagli automobilisti. Inoltre non sempre la segnaletica è chiara: cartelli troppo
piccoli, poco visibili e che non rendono facile capire quale sia esattamente il limite di velocità nella zona
in cui si sta transitando." Legambiente chiede quindi all'amministrazione comunale di estendere a tutto il
centro storico la "zona 30", con un'adeguata cartellonistica, a tutela di automobilisti, ciclisti e pedoni.
Analogamente, per la mobilità extraurbana sarebbe possibile utilizzare la viabilità secondaria per
istituire degli itinerari indicati da apposita cartellonistica che consentano di muoversi in sicurezza tra i
vari centri: delle vere e proprie "strade ciclabili", riservate alle biciclette e ovviamente al traffico locale,
sempre però con il limite di 30 km/h.
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"Voci in musica": il nuovo progetto d'incontri di canto
corale per gli anziani
Sabato 19 luglio alle ore 15.30 presso il
giardino della struttura I Canterini Romagnoli
"Francesco Balilla Pratella" presenteranno
"Amor di terra natia", canti e balli per gli
appassionati della musica popolare.
"Prendersi Cura" presenta il secondo
appuntamento alla Residenza "Il Fontanone" di
Faenza del progetto "Voci in Musica"­ incontri
musicali di canto corale polifonico per gli
anziani residenti e la cittadinanza. Le "cante" e
la musica si basano su canzoni popolari e
d'autore che rappresentano il meglio del
patrimonio musicale popolare romagnolo. La
loro calda musicalità esprime i sentimenti più
semplici e profondi di tutti gli esseri umani:
l'amore, la natura, il lavoro, la Patria, la
nostalgia. "E' bal d'la Viniziena", "E'
Bergamasc" sono solo alcuni dei balli di più
antica tradizione che il maestro Pratella ha
trascritto musicalmente per i canterini. La
coreografa Donatella David Sanpietro
dell'Accademia di danza di Parigi, nel rispetto
della tradizione, ne ha studiato una coreografia
per renderli adatti al pubblico odierno. I
costumi indossati da tutto il gruppo sono il
frutto di una accurata ricerca storica della
costumista della RAI Emma Calderini. L'
appuntamento successivo del progetto " Voci
in Musica" sarà: Domenica 30 novembre ­ Ore 15.30 ­ CORO POLIFONICO "NUOVA ARMONIA" di
Massa Lombarda presentano IL REPERTORIO CLASSICO E GOSPEL ­ Direzione Artistica : Maestro
Vito Baroncini. Canto a cappella, con repertorio di canti polifonici sacri e profani, gospel e spirituals,
musica etnica da tutto il mondo e canti natalizi italiani e stranierI. Questo progetto musicale è stato
realizzato grazie ad una donazione del C.I.D.I. ­ Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti ­ di
Faenza, che si desidera ringraziare a nome di tutti noi. Naturalmente tutti i concerti del ciclo "Voci in
Musica"sono aperti a tutti i concittadini di Faenza che vorranno partecipare.
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18 luglio 2014
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Via Tellarini a Lugo chiusa al traffico per tre
mercoledì sera
Il 23 e 30 luglio e il 6 agosto Il comune di Lugo
rende noto che nelle giornate del 23 e 30 luglio
e 6 agosto 2014, dalle ore 19.30 alle 2 del
giorno successivo, per consentire lo
svolgimento dei Mercoledì sotto le Stelle
Tellarini Night, sarà imposto il divieto di
circolazione e di sosta con rimozione coatta in
Via Tellarini (nel tratto compreso tra via
Poveromini e via G. Bruno).
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18 luglio 2014
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Anteprima "Ingranaggi Musicali, musica e impresa" ,
la rassegna musicale a sostegno dei giovani
È stata presentata in anteprima ieri, 16 luglio
2014, nello storico negozio di musica "Flexi", in
via Macello Vecchio 33 a Lugo, la rassegna ­
Ingranaggi Musicali, musica e impresa si
incontrano ­ ideata dal servizio Politiche
Giovanili della Bassa Romagna, in
collaborazione con l'associazione culturale
Sonora Social Club e le associazioni di
categoria con il contributo della legge
regionale numero 14 del 2008, "a sostegno di
interventi rivolti ai giovani promossi da Enti
Locali". All'incontro hanno partecipato il
sindaco di Cotignola e presidente dell'Unione
dei Comuni della Bassa Romagna Luca
Piovaccari, il sindaco di Bagnara e assessore
con delega alle politiche giovanili dell'Unione
dei Comuni della Bassa Romagna, Riccardo
Francone, il sindaco di Fusignano e assessore
con delega alle Attività Produttive, Nicola Pasi,
oltre a Yuri Briccolani e Carlo Alberto Senatore
del Servizio Politiche Giovanili dell'Unione dei
Comuni. Per Radio Sonora erano presenti il
direttore artistico, Gianni Gozzoli, la presidente
dell'associazione Vira 2019, Caterina Cardinali
e la presidente dell'Associazione Sonora
Social Club, Luna Laghi. Infine, il presidente
dell'associazione culturale modiglianese Big
Ben, Andrea Bernabei, che si occuperà della
progettazione degli interventi musicali per le serate
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18 luglio 2014
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Voltana / Inaugura la rassegna "I luoghi dello spirito
e del tempo" al Santuario dell'Arginino
Appuntamento venerdì 18 luglio alle 21 con
Vangelis Merkouris e il suo ensemble Inaugura
a Voltana la diciannovesima edizione della
rassegna "I luoghi dello spirito e del tempo",
un vero e proprio festival all'aperto, che ogni
anno propone itinerari nel territorio e nella
musica colta e popolare dal Medioevo al
Settecento, abbinando con sapienza le
armonie della musica dei concerti proposti alla
suggestione dei luoghi ospitanti. Venerdì 18
luglio alle 21 al Sagrato del Santuario
dell'Arginino suoneranno Vangelis Merkouris e
il suo ensemble, proponendo il concerto "East
meets West", intrecci di esperienze musicali
tra oriente e occidente attraverso la cultura
Rom. Sul palco Vangelis Merkouris (voce),
Marco Ferrari (clarinetto e flauti), David
Sarnelli (fisarmonica), Massimo De Stephanis
(contrabbasso). Evaggelos Merkouris, nato in
Grecia a Keratea, nella regione di Attika, è
stato educato nei suoi primi passi nel campo
della musica greco­romana (bizantina) dal
primo cantore della cattedrale di San Demetrio
Georgios Aggelis. Ha conseguito i suoi studi
sul sistema modale col suonatore di kanoun
(kanonaki) e fondatore della Orchestra
Bizantina di Atene Manolis Karpathios e ha
preso lezioni di oud (outi) dal grande maestro
Nikos Saragoudas. Attualmente sta suonando col suo gruppo Mesogaia, collabora col maestro Jamal
Ouassini e vari artisti di generi ed estrazioni diverse. La rassegna "I luoghi dello spirito e del tempo" è
organizzata dall'associazione Collegium Musicum Classense, con la direzione artistica di Maria Luisa
Baldassari e Marina Scaioli. In tutto sono 12 le tappe fino al 5 ottobre e toccheranno, oltre al santuario di
Voltana, la Pieve di Brisighella, i Santuari di Alfonsine, Pomposa, la chiesa di Palazzo San Giacomo a
Russi, i cortili di Palazzo Grossi a Castiglione, di Palazzo Fantini a Tredozio e di Villa Pasolini dall'Onda
a Coccolia, i musei di Bagnacavallo, Faenza, Ravenna e Riolo Terme. La tappa al Santuario
dell'Arginino è stata possibile grazie anche all'impegno della Consulta di Voltana Chiesanuova Ciribella,
che si è attivata per mantenere un impegno con la cittadinanza nonostante la situazione di crisi
contingente, sensibilizzando gli sponsor che hanno permesso la realizzazione del concerto. Per
informazioni sul programma completo, visitare il sito http://collegiummc.racine.ra.it. Per informazioni sul
concerto di Voltana, chiamare lo 0545 38542. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.
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18 luglio 2014
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Parco del Lago a Lugo, questa sera musica con
Francesco & i Passabanda
Prosegue l'attività estiva del Parco del Lago a
Lugo, in via Quarantola. Come tutti i martedì
ed i giovedì di luglio ed agosto 2013, anche
questa sera la rassegna cinematografica
lascia il posto a "Il Parco del lago in festa"; la
serata di oggi vede sul palco "Francesco & i
Passabanda". Lo spettacolo è ad ingresso
gratuito, offerto dal bar "Dolceamaro", con
tanto di degustazioni, nella piazzetta del Parco
del Lago. Funzionerà anche uno stand
gastronomico. Il cinema prosegue domani
sera con Anni felici di Daniele Lucchetti a
ingresso gratuito, sabato 19 luglio con "La
mafia uccide solo d'estate" di Pif e domenica
20 luglio con "Cattivissimo me 2", di Pierre
Coffin e Chris Rrenaud. Potete trovare tutte le
informazioni sulla programmazione di Lugo
Cinema Estate sul sito www.lugocinema.net
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18 luglio 2014
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Fusignano / Il successo della Notte Green
olo il tempo poteva rovinare la Notte Green di
Fusignano lunedì scorso, 14 luglio, ma a
Fusignano neppure una goccia, e la notte è
stata un successo di pubblico e di presenze
Siamo molto soddisfatti per l'entusiasmo,
l'atmosfera, il risultato di questa seconda
edizione della Notte Green che era anche la
chiusura dei lunedì in centro storico" dichiara
l'assessore alla Cultura e Vice Sindaco
Lorenza Pirazzoli "... una ottantina di espositori
hanno animato tutto il cuore di Fusignano:
piazza Corelli, Armandi, corso Emaldi, via
Piancastelli, piazza Mazzotti... un paese vivo e
vitale che, complice la splendida serata, ha
dato il meglio di sé regalando un risultato
ottimo. La partecipazione della comunità intera
ha reso ancora più prezioso l'evento". "La
Notte Green, alla sua seconda edizione, ne
conferma il potenziale. Un'iniziativa moderna,
nata da un'idea di comunità, dove ognuno ha
portato in piazza il proprio saper fare insieme.
Inoltre ha chiamato a Fusignano le imprese e
gli artigiani dell'Unione dei Comuni e delle
zone limitrofe, rendendola una serata
sfaccettata e completa" dice il Sindaco Nicola
Pasi. Gli eventi di piazza, sono ottimi mezzi di
promozione "partecipata" di un territorio, che
hanno la straordinaria capacità di parlare a
tutti: al commercio, all'artigianato, all'industria, alle aziende agricole, alle associazioni, ai cittadini. La
Notte Green a Fusignano è stata realizzata con il contributo di CNA ed ECIPAR ha il patrocinio
dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ed il sostegno di Banca di Credito Cooperativo
Ravennate e Imolese, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Hera. La Notte Green è stata
l'occasione per d'inaugurare il wi.fi in centro a Fusignano e la Via Piancastelli che ogni lunedì proporrà il
mercatino bio, curato da L'Olmo Masiera. L'area expo green è stata curata da GEF impianti elettrici,
ALFIERE e ARGELLI di Fusignano. I lunedì in centro storico a Fusignano e la Notte Green sono stati
affidati (progetto, comunicazione, coordinamento) anche quest'anno allo Studio Tavalazzi.
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Protezione civile, consegnati gli attestati ai volontari
che hanno frequentato il corso base
Sabato 12 luglio sono stati consegnati gli
attestati ai volontari di Protezione civile che
hanno frequentato il 13esimo corso base per
volontari di Protezione civile. Il corso si è
svolto a Bagnacavallo alla centrale operativa
di via Giustiniano, dal 25 febbraio al 15 marzo,
per un totale di 18 ore. Al corso hanno
partecipato undici volontari del gruppo
comunale di Protezione civile di Bagnacavallo,
che ad oggi conta 40 iscritti. I partecipanti
sono: El Mostafa Benkadoud, Alessio Brignani,
Matteo Emiliani, Pier Maria Falco, Manuele
Galeotti, Michele Gulmanelli, Valerio
Lanconelli, Paola Mosconi, Vito Robertazzi,
Cristian Tedioli, Alfeo Zanelli.
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18 luglio 2014
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Festa della Madonna del Carmine alla casa protetta
F.lli Bedeschi, oltre trecento i visitatori
Trecento persone circa, con affluenza in
crescita rispetto agli scorsi anni, hanno
partecipato mercoledì 16 luglio alla Festa della
Madonna del Carmine che si è tenuta presso
la casa protetta F.lli Bedeschi di Bagnacavallo.
La festa, antica tradizione cittadina da pochi
anni riscoperta, è stata organizzata dall'Asp
dei Comuni della Bassa Romagna, per la
quale erano presenti tra gli altri il presidente
Pierluigi Ravagli e il direttore Monica
Tagliavini. Ha patrocinato l'iniziativa il
Comune, rappresentato dall'assessore Ada
Sangiorgi; hanno poi partecipato i
rappresentanti delle associazioni che hanno
collaborato alla realizzazione della festa:
Cesare Giorgi per l'Avis, Emilio Pezzi per la
Pro Loco, Gabriella Foschini per gli Amici di
Neresheim, Angelo Laghi per Arte e Dintorni,
Bruno Ferlini per La Gardela e Giovanni
Andraghetti per il centro sociale
All'Abbondanza. Per la parrocchia di
Bagnacavallo è intervenuto l'arciprete don
Luigi Guerrini. Numerosi sono stati i volontari
che hanno lavorato per la buona riuscita
dell'evento. La festa si è sviluppata lungo
l'intero arco della giornata: in mattinata c'è
stata una messa in onore della Madonna del
Carmine mentre nel pomeriggio i bambini si
sono divertiti con Pompieropoli e una successiva merenda. Dopo la seconda edizione della Cena sotto
le stelle, per gli ospiti e i loro familiari, dalle 20 il parco della casa protetta è stato aperto a tutti per
Cantando, sfilando, con il concerto del coro Under 100 dell'Asp e l'esibizione della Jazz Band Bedeschi.
La band è nata quest'anno grazie al progetto di musicoterapia Ricordi sonori, condotto dal musicista
Antonio Sodano per gli ospiti delle nove strutture per anziani gestite dall'Asp dei Comuni della Bassa
Romagna. Composta da anziani, ragazzi, operatori e volontari che condividono passione per la musica
e voglia di divertirsi, indossa gli abiti creati con materiale riciclato durante la stagione invernale nei
laboratori di cucito realizzati dai volontari Anna e Vittorio grazie ai consigli delle ospiti della struttura. La
festa si è conclusa con la lotteria, i cui premi sono stati offerti dalle associazioni e dai commercianti di
Bagnacavallo. Il ricavato sarà interamente utilizzato per le attività della casa protetta bagnacavallese. La
Festa della Madonna del Carmine, che cade il 16 luglio, si celebra a Bagnacavallo grazie alla presenza
dei Carmelitani a Bagnacavallo fin dalla metà del XVI secolo, quando giunse una piccola comunità di
religiosi che ottenne, dal Comune, il terreno e il permesso di costruire una chiesa e un convento a un
chilometro dalla città, presso via Fornazzo. Con il tempo chiesa e convento andarono in rovina: fu allora
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concesso, nel 1759, dal Comune di Bagnacavallo ai Padri Carmelitani di costruire una nuova chiesa
(che ancora oggi ammiriamo) e un nuovo convento nella località detta "la Rocca", all'interno delle mura.
La comunità religiosa fu poi sciolta durante la dominazione francese, ma la chiesa rimase, e con essa la
tradizione della festa. Fino alla metà degli anni Settanta del Novecento, la Festa della Madonna del
Carmine era la principale festa del paese. In città si allestivano divertimenti e attrazioni di vario genere,
tra cui la corsa dei cavalli, gare con la palla, e il tiro alla fune; in tempi più recenti la banda cittadina
teneva un concerto in piazza della Libertà. La festa si concludeva poi con la tradizionale estrazione della
tombola dal balcone del Palazzo comunale e con i fuochi d'artificio.
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Atti vandalici sulla Meridiana dei Popoli, scritte
ingiuriose anche in romagnolo
Ad accorgersene è stato questa mattina alle
10.45 un cittadino che transitava nei paraggi e
ha notato scritte ingiuriose (anche in dialetto
romagnolo) incise nella parte inferiore del
monumento Il cittadino ha subito avvisato la
Polizia municipale, che è giunta sul posto per
effettuare i rilievi. "Sono indignato per questo
vile gesto che lede un'opera che fa parte del
patrimonio pubblico ­ ha commentato il
sindaco Davide Ranalli ­. Mi auguro che le
forze dell'ordine riescano a individuare il
responsabile attraverso le riprese delle
videocamere di sorveglianza della zona. Gli
atti vandalici nei confronti del patrimonio
pubblico e in particolare dei monumenti
rappresentato un segnale allarmante che non
possiamo e non dobbiamo sottovalutare, in
particolare in un territorio, il nostro, che da
sempre ha fatto della memoria il tratto
identitario della propria comunità"
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F.lli Bedeschi, 300 persone per Festa della Madonna
del Carmine
Affluenza in crescita per il tradizionale
appuntamento alla casa protetta di
Bagnacavallo Trecento persone circa, con
affluenza in crescita rispetto agli scorsi anni,
hanno partecipato mercoledì 16 luglio alla
Festa della Madonna del Carmine che si è
tenuta presso la casa protetta F.lli Bedeschi di
Bagnacavallo. La festa, antica tradizione
cittadina da pochi anni riscoperta, è stata
organizzata dall'Asp dei Comuni della Bassa
Romagna, per la quale erano presenti tra gli
altri il presidente Pierluigi Ravagli e il direttore
Monica Tagliavini. Ha patrocinato l'iniziativa il
Comune, rappresentato dall'assessore Ada
Sangiorgi; hanno poi partecipato i
rappresentanti delle associazioni che hanno
collaborato alla realizzazione della festa:
Cesare Giorgi per l'Avis, Emilio Pezzi per la
Pro Loco, Gabriella Foschini per gli Amici di
Neresheim, Angelo Laghi per Arte e Dintorni,
Bruno Ferlini per La Gardela e Giovanni
Andraghetti per il centro sociale
All'Abbondanza. Per la parrocchia di
Bagnacavallo è intervenuto l'arciprete don
Luigi Guerrini. Numerosi sono stati i volontari
che hanno lavorato per la buona riuscita
dell'evento. La festa si è sviluppata lungo
l'intero arco della giornata: in mattinata c'è
stata una messa in onore della Madonna del Carmine mentre nel pomeriggio i bambini si sono divertiti
con Pompieropoli e una successiva merenda. Dopo la seconda edizione della Cena sotto le stelle, per
gli ospiti e i loro familiari, dalle 20 il parco della casa protetta è stato aperto a tutti per Cantando,
sfilando, con il concerto del coro Under 100 dell'Asp e l'esibizione della Jazz Band Bedeschi. La band è
nata quest'anno grazie al progetto di musicoterapia Ricordi sonori, condotto dal musicista Antonio
Sodano per gli ospiti delle nove strutture per anziani gestite dall'Asp dei Comuni della Bassa Romagna.
Composta da anziani, ragazzi, operatori e volontari che condividono passione per la musica e voglia di
divertirsi, indossa gli abiti creati con materiale riciclato durante la stagione invernale nei laboratori di
cucito realizzati dai volontari Anna e Vittorio grazie ai consigli delle ospiti della struttura. La festa si è
conclusa con la lotteria, i cui premi sono stati offerti dalle associazioni e dai commercianti di
Bagnacavallo. Il ricavato sarà interamente utilizzato per le attività della casa protetta bagnacavallese. La
Festa della Madonna del Carmine, che cade il 16 luglio, si celebra a Bagnacavallo grazie alla presenza
dei Carmelitani a Bagnacavallo fin dalla metà del XVI secolo, quando giunse una piccola comunità di
religiosi che ottenne, dal Comune, il terreno e il permesso di costruire una chiesa e un convento a un
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chilometro dalla città, presso via Fornazzo. Con il tempo chiesa e convento andarono in rovina: fu allora
concesso, nel 1759, dal Comune di Bagnacavallo ai Padri Carmelitani di costruire una nuova chiesa
(che ancora oggi ammiriamo) e un nuovo convento nella località detta la Rocca, all'interno delle mura.
La comunità religiosa fu poi sciolta durante la dominazione francese, ma la chiesa rimase, e con essa la
tradizione della festa. Fino alla metà degli anni Settanta del Novecento, la Festa della Madonna del
Carmine era la principale festa del paese. In città si allestivano divertimenti e attrazioni di vario genere,
tra cui la corsa dei cavalli, gare con la palla, e il tiro alla fune; in tempi più recenti la banda cittadina
teneva un concerto in piazza della Libertà. La festa si concludeva poi con la tradizionale estrazione della
tombola dal balcone del Palazzo comunale e con i fuochi d'artificio.
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Successo per il Music Summer Camp di
Bagnacavallo
Conclusa l'originale esperienza artistica. Ora
molti appuntamenti estivi attendono
Accademia Bizantina Si è conclusa domenica
6 luglio al Teatro Goldoni di Bagnacavallo con
la messa in scena dello spettacolo "Orfeo ed
Euridice, Viaggio negli Inferi" l'originale
esperienza artistica estiva proposta da
Accademia Bizantina a un gruppo di diciotto
fra ragazzi e ragazze dagli 8 ai 16 anni. Lo
spettacolo, molto apprezzato dagli spettatori
che hanno gremito il Goldoni, è stato realizzato
dai giovani artisti nel corso del Music Summer
Camp, due settimane di intensa preparazione
che li ha visti impegnati nella cura di ogni
aspetto, dall'esecuzione musicale
all'interpretazione teatrale, alla creazione di
scenografie e costumi. I corsisti hanno
partecipato a lezioni di musica individuali e di
insieme presso la sede di Accademia
Bizantina, in via F.lli Bedeschi a Bagnacavallo,
a corsi di teatro presso il Goldoni e a laboratori
artistici nella sede della Scuola comunale
d'Arte Bartolomeo Ramenghi, sempre in via
Bedeschi. Al termine dello spettacolo si è
tenuta la cerimonia di consegna degli attestati
di partecipazione ai corsisti. "Sono state due
settimane molto intense e di grande
soddisfazione ­ commenta una delle docenti
del corso, la clavicembalista di Accademia Bizantina Valeria Montanari ­. Con i ragazzi si è creato un
clima splendido che ci ha permesso di realizzare un grande lavoro. Volevamo creare un gruppo coeso
che potesse dare vita uno spettacolo nella sua interezza, dalla musica alla recitazione, dal canto alla
scenografia, perché i corsisti potessero capire a pieno i principali risvolti di un'importante opera del
periodo barocco. Devo dire che, prima di incontrare i ragazzi, questo progetto ambizioso mi ha tolto
qualche ora di sonno, ma quando finalmente abbiamo potuto cominciare a lavorare assieme, tutto è
stato fantastico, molto impegnativo ma anche molto stimolante". "Questo progetto è una novità per
Accademia Bizantina, che si era sempre occupata di formazione ad alto livello attraverso le Masterclass
rivolte a professionisti della musica antica con strumenti originali ­ aggiunge la coordinatrice del Music
Summer Camp, Alice Bisanti ­. Siamo molto contenti dei risultati ottenuti riuscendo a impostare un
lavoro di studio e ricerca a tutto tondo su un'importante opera che è parte della filosofia del nostro
gruppo. Certamente è un lavoro lungo che però è molto interessante e utile iniziare già con le nuove
generazioni. Abbiamo gettato le basi, i ragazzi si sono divertiti tantissimo e già ci chiedono di poter
ripetere l'esperienza, quindi continueremo certamente anche nei prossimi anni il lavoro appena iniziato".
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L'estate di Accademia Bizantina proseguirà nelle prossime settimane con molti importanti
appuntamenti. Martedì 15 luglio Accademia sarà in concerto a Milano con Carolyne Sampson alla
Chiesa di Santa Maria della Passione, mentre sabato 19 luglio gli artisti si sposteranno in Francia, a
Beaune, per esibirsi con Andreas Scholl al Festival di Beaune. Dal 21 al 24 agosto si terrà invece a
Bagnacavallo la Masterclass di perfezionamento di musica antica, rivolta a solisti (strumenti e voci) e a
piccoli ensemble che intendano approfondire lo studio del repertorio cameristico barocco e per la quale
sono aperte ancora per pochi giorni le iscrizioni. Fra settembre e ottobre tornerà poi la rassegna I
concerti ddell'Accademia la domenica mattina a Ravenna con repliche nel pomeriggio a Bagnacavallo
presso la chiesa di San Girolamo.
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18 luglio 2014
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Film e musica, la programmazione al Parco del Lago
Gli appuntamenti fino a domenica 20 luglio di
"LugoCinema Estate" e "Parco del Lago in
Festa" Prosegue l'attività estiva del Parco del
Lago a Lugo, in via Quarantola. Tutte le sere,
ad eccezione del martedì e giovedì riservati a
spettacoli musicali, prosegue la rassegna
cinematografica LugoCinema Estate. Questa
la programmazione fino a domenica 20 luglio.
Mercoledì 16 luglio Anita B. di Roberto Faenza
È la storia di Anita, un'adolescente di origini
ungheresi sopravvissuta ad Auschwitz, accolta
dall'unica parente rimasta viva: Monika. Nella
nuova casa Anita si trova ad affrontare una
realtà inaspettata: nessuno, neppure l'attraente
Eli, con cui scoprirà l'amore, vuole ricordare il
passato. Tra gli incontri con indimenticabili
personaggi e la toccante amicizia con il
giovane David, Anita si trova presto a dover
prendere una decisione che richiederà un
grande coraggio... DATA USCITA: 16 gennaio
2014 GENERE: Drammatico REGIA: Roberto
Faenza SCENEGGIATURA: Roberto Faenza,
Edith Bruck ATTORI: Eline Powell, Robert
Sheehan, Antonio Cupo, Nico Mirallegro,
Giovedì 17 luglio Francesco & I Passabanda
Come tutti i martedì ed i giovedì di luglio ed
agosto 2013, la rassegna cinematografica
lascia il posto a IL PARCO DEL LAGO IN
FESTA; giovedì 17 luglio, serata con Francesco & i Passabanda. Lo spettacolo è ad ingresso gratuito,
offerto dal bar DOCEAMARO, con tanto di degustazioni, nella piazzetta del Parco del Lago. Funzionerà
anche uno stand gastronomico. Venerdì 18 luglio Anni felici di Daniele Lucchetti INGRESSO
GRATUITO 1974, Roma. Guido è un artista che vorrebbe essere d'avanguardia, ma si sente
intrappolato in una famiglia troppo borghese e invadente. Serena, sua moglie, non ama l'arte, ma ama
molto l'artista e infatti lo "invade". I loro figli, Dario e Paolo, 10 e 5 anni, sono i testimoni involontari della
loro irresistibile attrazione erotica, dei loro disastri, dei tradimenti, delle loro eterne trattative amorose.
Tra happenings artistici, colpi di testa, film in super 8, pigre vacanze, design e confessioni, il film
racconta gli anni felici ­ ma che sembravano infelici ­ di una famiglia che, provando ad essere più libera,
si ritrova in una prigione senza vie di fuga. Riusciranno a salvarsi? DATA USCITA: 03 ottobre 2013
GENERE: Drammatico REGIA: Daniele Luchetti SCENEGGIATURA: Sandro Petraglia, Stefano Rulli,
Daniele Luchetti, Caterina Venturini ATTORI: Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Martina Gedeck,
Samuel Garofalo, Niccolò Calvagna, Benedetta Buccellato, Pia Engleberth Sabato 19 luglio La mafia
uccide solo d'estate di Pif (Pierfrancesco Diliberto) Il film narra l'educazione sentimentale e civile di un
bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato
eletto sindaco. E' una storia d'amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua
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18 luglio 2014
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amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari che vede come una
principessa. Attraverso questa tenera ma divertente storia d'amore, il pubblico verrà coinvolto
emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un ragazzo come tanti
altri dell'Italia degli anni '70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le
infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno
dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare. DATA USCITA: 28 novembre 2013
GENERE: Commedia REGIA: Pif SCENEGGIATURA: Michele Astori, Pif, Marco Martani ATTORI: Pif,
Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta, Claudio Gioè Domenica 20 luglio Cattivissimo me 2, di Pierre
Coffin e Chris Rrenaud Ora che Gru "l'imprenditore" ha lasciato alle spalle una vita fatta di crimini, per
crescere Margo, Edith e Agnes, ha molto tempo libero a disposizione insieme al dottor Nefario ed ai
Minions. Ma proprio mentre comincia ad adattarsi al suo nuovo ruolo di buon padre di famiglia di
periferia, una fantomatica organizzazione, la Lega Anti­Cattivi impegnata su scala mondiale, bussa alla
sua porta. Ora, tocca a Gru e alla sua nuova partner, Lucy Wilde scoprire il responsabile di un crimine
spettacolare per consegnarlo alla giustizia. Dopo tutto, solo il più grande ex­cattivo del mondo può
fermare l'unico malvagio in grado di prendere il suo posto. DATA USCITA: 10 ottobre 2013 GENERE:
Animazione, Commedia, Family REGIA: Pierre Coffin, Chris Renaud SCENEGGIATURA: Ken Daurio,
Cinco Paul ATTORI: Steve Carell, Kristen Wiig, Max Giusti, Arisa, Russell Brand, Neri Marcorè,
Benjamin Bratt, Steve Coogan, Ken Jeong
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18 luglio 2014
Settesere.it
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Spettacoli all'Arena di Cotignola fino a martedì 22
L'inaugurazione, giovedì 17, è stata all'insegna
degli «Incanti», e nelle prossime cinque
serate, fino a martedì 22 luglio, l'Arena delle
Balle di Cotignola promette energia,
movimento e quant'altro, con una serie di
eventi, performance e concerti che, pur di
richiamo talvolta altisonante, non bastano a
raccontare il fascino arcano dello scenario
onirico­agreste che i volontari
dell'associazione Primola hanno innalzato
anche quest'anno nella golena «dove il canale
emiliano romagnolo incontra il Senio». Ogni
sera si potrà parcheggiare al campo sportivo
di via Cenacchio e poi immergersi per un
chilometro nella campagna, con l'illuminazione
fornita da qualche lume di carta e dal
plenilunio (il periodo dell'Arena è scelto con
oculatezza in questo senso) per poi giungere
nello spettacolare anfiteatro bucolico di
Primola. Si parte sempre all'ora dell'aperitivo,
tra le 18.30 e le 19.30, con la musica (il folk
antico della Pneumatico Emiliano Romagnola
venerdì 18, il «punk mentale» dei Jean Fabry
sabato 19, gli ocarinisti di Budrio col banjoista
Sam Amidon lunedì 21) e le favole musicali
(La città di balla balla, martedì 22), oltre che
con la fotografia, perché ogni sera la Casa
Belvedere, che introduce all'Arena ospiterà un
artista diverso, tra cui Alex Maioli di Magnum sabato 19. Dopo di che, via agli spettacoli principali. E
allora venerdì 18 all'Arena delle balle sarà «Ritmo», con un incontro (alle 19.30) sulla rivista di
reportage «Private» che torna a Cotignola, lo «sciame» di suono e danza di Luigi Berradi e Barbara
Zanoni e il concerto (alle 22) dei Bevano Est, maestri assodati dell'etno­folk romagnolo, un gruppo di cui
non si parla mai abbastanza. Da mezzanotte palco aperto a chiunque voglia suonare e cantare. Sabato
19 di scena i «Movimenti», con la performance poetica di Paolo Gagliardi alle 20.30 con la sua Piccola
Spoon River della Bassa Romagna, mentre alle 21 lungo il Cer prenderà a suonare l'orchestra
Senzaspine, cinquanta giovani musicisti che alle 22 prenderanno posto sul palco per eseguire la
Sharazad di Rimskij­Korsalov. Protagonista la «Musica» domenica 20, e a pieno diritto poi dopo la
performance teatral­musicale degli Orti Insorti, alle 21.30 suonerà sul palco centrale il grande pianista
Ramin Bahrami, per inaugurare l'Emilia Romagna Festival con un capolavoro assoluto della letteratura
pianistica di ogni tempo: le Variazioni Goldberg di Bach. Lunedì 21 serata all'insegna delle «Energie»
con la performance sonora Ponte Primola di Luigfi Berardi e Koro Izutegui e alle 22 il progetto inedito
del Grande Coro delle Balle di Paglia, che mette insieme numerosi cori della nostra regione diretti da
Roberto Bartoli con Paola Sabbatani come voce solista. Un inno al canto popolare, ambizioso e forse
irripetibile. Martedì 22 si chiuderà coi «Balli», ossia il gran ballo finale trainato dall'Orchestrona della
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18 luglio 2014
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Settesere.it
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scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli. A seguire, la tradizionale e ormai attesissima asta finale
delle balle di paglia. Ingresso a pagamento, da 2­5 euro a seconda della serata, 12 euro per il concerto
di Ramin Bahrami.
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17 luglio 2014
Ravenna24Ore.it
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La Banda Città di Cervia si rinnova
Iacopo Valpiani nuovo presidente. Segretaria
Francesca Romagnoli, tesoriere Giovanni
Baldassari La Banda della Città di Cervia ha
recentemente cambiato l' organico direttivo:
"volti nuovi e giovani alla presidenza e
segreteria", evidenzia la Banda. Dall'
assemblea generale e dal nuovo consiglio da
poco insediato, sono stati eletti e nominati
rispettivamente il nuovo presidente Iacopo
Valpiani e la nuova segretaria Francesca
Romagnoli. Nuovo tesoriere è Giovanni
Baldassarri. Il presidente uscente Lorenzo
Morigi ha espresso soddisfazione per il
rinnovamento. L' ingresso di nuove figure,
"unitamente ai maestri Roberta Fabbri e Fabio
Bertozzi e al loro vasto repertorio di opere,
dimostra come ad oggi l' organizzazione goda
ancora di ottima salute e prestigio". Il neo
presidente Iacopo Valpiani ha evidenziato: "E'
per me un grande onore la nomina a
presidente della Banda di Cervia e ringrazio
tutti per la fiducia che mi è stata manifestata.
Cercherò di svolgere il mio compito con
impegno e costanza, con la consapevolezza e
nel rispetto dell' istituzione storica e
prestigiosa che presiedo". Numerosi gli
appuntamenti estivi con la banda, tutti i
giovedì sera in Piazza Garibaldi e in occasione
d i San Lorenzo. "Va inoltre ricordato la presenza della Banda durante la celebrazione degli eventi
istituzionali quali la Festa di Liberazione il 25 aprile, la liberazione di Cervia il 22 ottobre, la festa del
Patrono San Paterniano il 13 novembre e il Concerto degli auguri del primo gennaio, dove la banda
porta ai cittadini cervesi, agli anziani della Casa di Riposo Busignani, gli auguri da parte dell'
amministrazione comunale".
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
DA TOTÒ SI BALLA CON DJ SAURO
I L J A M M I N C A F È d i Lugo, questa sera
(venerdì 18), a partire dalle 21, al ristorante­
pizzeria ?Da Totò'(via Provinciale Felisio 78),
organizza "Jammin II the boogie', con pista da
ballo. Alla consolle il dj Sauro & the Other
Swing. Info 0545­34297.
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18 luglio 2014
Pagina 15
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
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CINEMA.
Al parco del Lago stasera alle 21.30 "Anni felici' di
Lucchetti
AL PARCO del Lago di via Quarantola
prosegue la programmazione di "Lugo cinema
estate'. Stasera alle 21.30, con ingresso
gratuito, in programma Anni felici di Daniele
Lucchetti, ambientato a Roma nel 1974. Guido
è un artista che vorrebbe essere d'
avanguardia, ma si sente intrappolato in una
famiglia troppo borghese e invadente. Serena,
sua moglie, non ama l' arte, ma ama molto l'
artista e infatti lo "invade'. I loro figli, Dario e
Paolo, 10 e 5 anni, sono i testimoni involontari
della loro irresistibile attrazione erotica, dei
loro disastri, dei tradimenti, delle loro eterne
trattative amorose.
Domani, La mafia uccide solo d' estate , di P.
Diliberto.
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18 luglio 2014
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Piazza Nuova tra arte, cibo... e mistero
Bagnacavallo, da oggi al 1° agosto tre venerdì di eventi e cultura.
TRE VENERDÌ dedicati ad arte, eventi e
misteri. Piazza Nuova a Bagnacavallo diventa
teatro il 18 e 25 luglio ed il 1° agosto della
manifestazione "Incantesimo di una notte di
mezza estate in Piazza Nuova'. Un evento
proposto per valorizzarne la misticità naturale
legata alla forma ellittica che la connota. Nel
corso delle serate la piazza si trasformerà in
uno spazio espositivo nel quale arte, musica,
simboli e specialità enogastronomiche si
intrecciano, unite dal filo conduttore di magia e
mistero.
LA SERATA di oggi si aprirà con l'
inaugurazione, alle 19, della mostra di pittura,
scultura e arti grafiche dal titolo "Segni e
simboli del mistero' allestita presso la sala
Libreria dell' Osteria di piazza Nuova e lungo i
portici della piazza, alla quale prenderanno
parte la pittrice ravennate Renata Augusta
Venturini e gli artisti lughesi Mario Zanoni,
scultore e Maurizio Gordini, architetto, autori
delle opere in visione. Il cuore della piazza,
dalle 19,30, pulserà di suggestioni multiple,
tramite l' allestimento di spazi espositivi
dedicati a prodotti di artigianato locale, benessere e tipicità enogastronomiche con possibilità di assaggi
presso lo stand del Consorzio di prodotti tipici Il Bagnacavallo. Uno spazio importate sarà affidato
all'"Angolo dei misteri', spazio olistico­culturale con possibilità di workshop, gestito dalla libreria
esoterica Alef. A dettare il ritmo anche la musica. Il programma degli intrattenimenti sarà aperto, alle
21,15, dallo spettacolo di luci, musica, immagini del Vj Claudio Tambini con la "sound parade' dedicata
ai successi che hanno caratterizzato immagine e mito degli anni "60, "70 e "80 fino ai giorni nostri
composti dal meglio della musica italiana e internazionale. Venerdì 25 luglio, l' atmosfera magica creata
nella Piazza si riproporrà accompagnata, questa volta " a partire dalle 21,15 ­ dalle alchimie di suoni e
musica elaborate da Michele Rispoli, artista emergente originario di Bagnacavallo che, in linea con le
impronte di famiglia, porta sul palco alcune delle sue produzioni musicali contenute nell' EP "Sound
Way, progetto musicale dedicato ad emozioni ed immagini, affiancato da cover di grandissimi della
musica in lingua inglese.
L' ULTIMO appuntamento, venerdì 1° agosto, vedrà sul palcoscenico, dalle 21,15, il magic show con
Tony Santini, in arte Mago Kundra che offrirà uno spettacolo denso di illusioni e antichi sortilegi in linea
con l' atmosfera creata da arte, mercatini e misteri olistici. I locali della piazza, Osteria e Cantina di
Piazza Nuova accompagneranno le serate dall' aperitivo al dopocena, con menù a tema.
Monia Savioli.
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SAVIOLI MONIA
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18 luglio 2014
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BAGNACAVALLO VENTI PORTALETTERE ITINERANTI.
Arriva il postino telematico Le bollette si pagano da
casa
IL PICCOLO ufficio postale itinerante è ormai
una realtà a Bagnacavallo. I venti portalettere
del Centro di distribuzione di via Fiume sono
già in possesso della strumentazione idonea
per effettuare servizi presso abitazioni, uffici,
ditte o esercizi commerciali ubicati nel
territorio comunale.
Contestualmente alla consegna della
corrispondenza, gli addetti al recapito, grazie
al loro palmare e al Pos, sono in grado di
accettare bollettini di pagamento, fare ricariche
Postemobile e Postepay, accettare
Raccomandate (anche con avviso di
ricevimento) destinate a tutto il territorio
nazionale. Dopo l' acquisizione dei dati per la
validazione con il palmare, si procede al
pagamento inserendo la carta Postamat o
Postepay, oppure le carte del circuito
Cirrus/Maestro, nel lettore Pos che rilascia la
ricevuta in duplice copia. Il Centro di
Distribuzione di Bagnacavallo provvede alla
consegna della corrispondenza presso un
totale di circa 13mila numeri civici: 15.700
famiglie e 2.200 fra ditte, uffici e attività
commerciali. La nuova figura del "postino telematico' riveste anche un ruolo sociale poiché il servizio
offerto mira ad andare incontro alle fasce deboli (ultrasettantenni, portatori di disabilità, donne incinta o
con bambini di età inferiore ai due anni), i quali senza uscire di casa possono avere a disposizione un
piccolo ufficio postale a domicilio.
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VOLTANA.
Note d' oriente al santuario
VANGELIS Merkouris e il suo ensemble inaugurano a
Voltana la diciannovesima edizione della rassegna "I
luoghi dello spirito e del tempo', un vero e proprio
festival all' aperto, che ogni anno propone itinerari nel
territorio e nella musica colta e popolare dal Medioevo al
Settecento. Oggi alle 21, sul sagrato del Santuario dell'
Arginino, di scena il concerto o "East meets West',
intrecci di esperienze musicali tra oriente e occidente
attraverso la cultura Rom.
Sul palco il greco Vangelis Merkouris (voce), Marco
Ferrari (clarinetto e flauti), David Sarnelli (fisarmonica),
Massimo De Stephanis (contrabbasso). Evaggelos
Merkouris, nato in Grecia La rassegna è organizzata
dall' associazione Collegium Musicum Classense, con la
direzione artistica di Maria Luisa Baldassari e Marina
Scaioli. In tutto sono 12 le tappe fino al 5 ottobre e
toccheranno, oltre al santuario di Voltana, la Pieve di
Brisighella, i Santuari di Alfonsine, la chiesa di Palazzo
San Giacomo a Russi, i cortili di Palazzo Grossi a
Castiglione e di Villa Pasolini dall' Onda a Coccolia, i
musei di Bagnacavallo, Faenza, Ravenna e Riolo Terme.
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LUGO UNA DISCUSSIONE PER UN IMMOBILE DEGENERA, ARRIVANO I CARABINIERI.
Schiaffi e coltelli, sette denunce
San Lorenzo, sfiorata una maxi rissa tra rumeni e magrebini.
IL TEMPESTIVO intervento di una pattuglia dei
carabinieri di San Lorenzo, a cui si sono poi
aggiunti i colleghi di altre stazioni limitrofe, ha
impedito che una discussione particolarmente
accesa tra immigrati degenerasse in rissa.
Sono stati minuti ad alta tensione quelli vissuti
l' altra mattina nei pressi di un complesso
residenziale situato in una zona di campagna
alle porte della frazione lughese di San
Lorenzo, a nord di Lugo. Il bilancio è di sette
persone indagate a piede libero: due originarie
del Marocco e cinque di nazionalità rumena.
TUTTO è iniziato da una discussione in
mattinata tra il proprietario italiano di un locale
e due giovani marocchini a cui l' uomo aveva
affittato un locale. Si tratta di un 20enne e di un
25enne, domiciliati nella zona, i quali per
questioni relative all' affitto dell' appartamento,
hanno prima aggredito verbalmente il
proprietario, per poi minacciarlo con un
coltello, spintonarlo e tirargli pure qualche
ceffone. Visto che la situazione era sul punto di
degenerare, alcuni residenti che avevano
assistito alla scena hanno immediatamente
richiesto l' intervento delle forze dell' ordine. Sul posto, in una manciata di minuti, è intervenuta una
pattuglia della locale stazione dei carabinieri.
IL MOVIMENTATO episodio sembrava potesse concludersi con l' arrivo dei carabinieri, ma a
complicare ulteriormente le cose ci hanno pensato cinque rumeni, tre uomini e due donne, giunti a
bordo di un' auto. Si trattava di persone, una delle quali minorenne, che occupano sempre in affitto un
appartamento situato nei pressi di quello dei due magrebini. Come è facile immaginare tra questi ultimi
e i cinque rumeni c' erano negli ultimi tempi non pochi dissapori.
A QUEL punto sono cominciati a volare insulti e minacce. Alla luce del concreto rischio che la situazione
degenerasse in una rissa, i carabinieri hanno richiesto l' intervento a supporto dei colleghi. Non senza
fatica il personale dell' Arma è riuscito a portare la situazione alla calma. Il bilancio è, come detto, di
sette indagati. I due giovani marocchini sono finiti nei guai per minacce aggravate e porto di armi,
mentre i cinque rumeni, di età compresa tra i 16 e i 38 anni, per porto di strumenti atti all' offesa.
Luigi Scardovi.
SCARDOVI LUIGI
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18 luglio 2014
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
CRISI IL DEPUTATO PAGLIA (SEL): «IL MONDO COOPERATIVO PRESENTI UNA
PROPOSTA DETTAGLIATA»
Iter, Verlicchi: «Comune e Unione premano su
Legacoop»
SULLA crisi della coop Iter, dopo il grido d'
allarme della Cgil, interviene anche il gruppo
consiliare "Per la buona politica', guidato da
Silvano Verlicchi. Il gruppo di opposizione
esprime «sostegno morale e politico» ai
sindacati, e «si pone al fianco delle
maestranze, delle loro famiglie e di tutti coloro
che, a vario titolo, stanno subendo, senza
alcuna responsabilità, grave danno economico
e sociale». Verlicchi chiede al sindaco e al
presidente dell' Unione dei Comuni di «non
trascurare alcun dettaglio e di rendersi
disponibili a dare ascolto a questo grave
dramma che colpisce l' economia locale. In
particolare ­ aggiunge la nota di ?Per la buona
politica' ­ chiediamo a entrambi di rendersi
parte attiva e propositiva verso il governo
nazionale e la giunta regionale. Chiediamo di
intervenire con decisione presso i vertici
Legacoop e Iter, affinché prevalga in tutti loro il
senso di responsabilità sociale e umana».
La Cgil aveva chiesto a Legacoop di dare
risposte certe riguardo al possibile progetto di
aggregazione di Iter con altre cooperative edili
emiliano­romagnole, tra cui la Cesi di Imola. Sul tema interviene anche il deputato ravennate di Sel
Giovanni Paglia: «L' atto di denuncia della Cgil verso la timidezza di Legacoop e dei partiti (il Pd in
particolare) merita di essere accolto. Il mondo cooperativo ha il dovere di presentare una proposta
dettagliata e complessiva. E il governo sblocchi le risorse dei Comuni congelate dal patto di stabilità, al
fine di lanciare un programma di piccole opere diffuse».
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18 luglio 2014
Pagina 16
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
VOLONTARI.
Protezione civile, si "diplomano' in 11
SABATO sono stati consegnati gli attestati agli
11 volontari di Protezione civile di
Bagnacavallo c h e h a n n o f r e q u e n t a t o i l
13esimo corso base. Il corso si è svolto alla
centrale operativa di via Giustiniano, dal 25
febbraio al 15 marzo. Il gruppo comunale di
Protezione civile di Bagnacavallo conta 40
iscritti.
Questi i partecipanti al corso: El Mostafa
Benkadoud, Alessio Brignani, Matteo Emiliani,
Pier Maria Falco, Manuele Galeotti, Michele
Gulmanelli, Valerio Lanconelli, Paola Mosconi,
Vito Robertazzi, Cristian Tedioli e Alfeo
Zanelli.
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18 luglio 2014
Pagina 12
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Università, rapporto sempre più stretto con le
imprese
Il settore chimico «caratterizzato da ottimi risultati per il grado di occupazione dei
laureati»
FAENZA. «Grazie a un duro e capillare lavoro
di formazione dei laureati, comunicazione con
il territorio e stimolo verso il mondo produttivo,
abbiamo saputo realizzare quel collegamento
tra accademia e impresa che è sempre più
indispensabile per mantenere competitivo il
nostro paese e che sarà responsabilità dei
nostri giovani consolidare per le generazioni
future».
E' il pensiero dei vertici universitari faentini,
espresso in occasione della cerimonia di
proclamazione dei laureati del corso manfredo
in Chimica e tecnologie per l' ambiente e per i
materiali, tenutasi nella sala conferenze di
Centuria.
Curata dal coordinatore della sede, Daniele
Nanni, la celebrazione è stata aperta da
Gaspare Minzoni, assessore alle Attività
economiche del Comune, a cui sono seguiti gli
interventi di Isabella Data, in rappresentanza
del Gruppo Hera, di tutte le aziende
sostenitrici del corso di laurea, e di Giacomo
Melandri, presidente della Confesercenti di
Lugo e a m m i n i s t r a t o r e d e l l a C a m e r a d i
commercio.
Tutti gli ospiti hanno sottolineato gli ottimi
risultati ottenuti dal corso di laurea faentino.
A seguire, Aldo Brillante, presidente della
commissione di laurea, ha introdotto la cerimonia vera e propria, all' inizio della quale l' unico candidato
di questa sessione, Alessandro Valgimigli di Faenza, ha mostrato una breve presentazione illustrante l'
argomento della propria tesi di laurea: "Rivestimenti protettivi per compositi carbon/carbon da pack
cementation" (svolta in collaborazione con l' agenzia Enea di Faenza).
Complimenti sono stati rivolti da tutti i presenti al neolaureato, particolarmente lodato nella sua qualità di
studente lavoratore. Le recenti e lusinghiere statistiche mostrate da Brillante nella sua prolusione hanno
infine evidenziato come il settore chimico, nonostante il perdurante momento di crisi, sia «caratterizzato
da ottimi risultati per quanto riguarda il grado di occupazione dei laureati e la qualità del loro lavoro»,
indicando quindi «questa via come una delle più attraenti e importanti per i nostri giovani».
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18 luglio 2014
Pagina 13
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Mega rissa in strada, volano spintoni
L' episodio si è verificato l' altra mattina in via Fiumazzo,
a San Lorenzo.
La discussione è nata tra il proprietario di un immobile e
i suoi affittuari, due marocchini, rispettivamente di 20 e
25 anni, regolarmente presenti in Italia.
Il diverbio si è sviluppato per una serie di motivi legati
all' occupazione dell' alloggio da parte dei due stranieri.
Dalle parole si è passati presto ai fatti, tanto che la
discussione è subito degenerata e sono iniziati a volare i
primi spintoni. Non solo.
I due marocchini hanno pure estratto un coltellaccio, che
hanno brandito in faccia al proprietario, minacciandolo
apertamente.
A questo punto, forse richiamati dalle urla e dalla
concitazione dei contendenti, si sono fatti vivi i
componenti di una famiglia di romeni, residente in un
alloggio vicino. Ben cinque si sono avvicinati, armati di
grossi bastoni e con le più cattive intenzioni. Con gli
animi alimentati da vecchi dissapori, fomentati da
questioni di vicinanza, i romeni hanno fatto roteare in
aria le mazze, minacciando concretamente i due
marocchini, alle prese con il proprietario dell' immobile
con il quale era ancora viva la prima questione.
Il contatto è stato per fortuna evitato dai carabinieri, nel frattempo intervenuti dopo una segnalazione
giunta al centralino del 112. Una pattuglia dei militari della stazione di San Lorenzo si è infatti precipitata
sul posto, con l' obiettivo di contenere la lite ed evitare più spiacevoli conseguenze.
Alla fine l' operato degli uomini dell' Arma è risultato decisivo, e gli animi sono tornati a rasserenarsi.
Non potevano però non scattare le denunce nei confronti dei sette stranieri coinvolti nel diverbio per i
reati di minaccia aggravata e porto di oggetti atti ad offendere.
Sulla vicenda, e sui motivi scatenanti l' accesa discussione verificatasi, stanno ancora indagando i
carabinieri, intenzionati ad approfondire l' intera questione.
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Corriere di Romagna Ravenna
«Dare la precedenza alle cabine telefoniche?»
Alfonsine, curiosa segnaletica nella nuova pista ciclabile. Legambiente chiede in centro
la "zona 30"
ALFONSINE. Sulla base della segnalazione di
alcuni cittadini, che si interrogavano sull' utilità
della nuova pista ciclabile in piazza X Aprile, i
volontari di Legambiente hanno effettuato un
sopralluogo e hanno constatato la presenza di
una curiosa segnaletica. La pista
ciclo/pedonale, in realtà realizzata tracciando
semplicemente due righe gialle sul
preesistente marciapiedi, termina infatti con un
segnale che indica di dare la precedenza:
davanti ad una cabina telefonica.
«Al di là del caso specifico dall' involontario
effetto comico ­ ha dichiarato Yuri Rambelli,
presidente del circolo Legambiente "A.
Cederna" ­ ci chiediamo a cosa servano piste
ciclabili realizzate in questo modo. Il tratto "in
criminato" fa parte infatti di un percorso ciclo ­
pedonale che dovrebbe collegare il centro di
Alfonsine con la passerella sul fiume Senio,
ma pochi sembrano usufruirne: molti infatti
sono i ciclisti che continuano a transitare
direttamente sulla sede stradale».
Secondo l' associazione ambientalista, è infatti
necessario superare l' attuale logica della
"pista ciclabile" a brevi tratti, a volte anche solo
di 50­100 metri spesso non collegati tra loro,
che costringono a percorsi tortuosi, con tratti a
volte protetti da cordoli, altre volte invece da
una semplice linea gialla tracciata sulla strada o sul marciapiedi.
Nel secondo caso in particolare, con una pista ciclabile non separata dal percorso pedonale, si corre
addirittura il rischio che per risolvere la conflittualità tra automobilisti e ciclisti se ne crei un' altra tra
ciclisti e pedoni.
«Nessuno utilizzerebbe la bici per percorrere solo 100 metri ­ ha aggiunto Rambelli ­: non ha quindi un
gran senso una mobilità ciclabile limitata a pochi percorsi obbligati e a "spizzichi", dovendo poi tornare
sulla normale rete viaria per il resto del tragitto. Avrebbe più senso istituire in tutto il centro storico di
Alfonsine la "zona 30"».
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Bagnacavalo, consegnati atestati ai volontari di
protezione civile
BAGNACAVALLO. Sono stati conse gnati gli
attestati ai volontari di protezione civile che
hanno frequentato il corso base. Il corso si è
svolto a Bagnacavallo alla centrale operativa
di via Giustiniano, dal 25 febbraio al 15 marzo,
per un totale di 18 ore. Al corso hanno
partecipato undici volontari del gruppo
comunale, che a oggi conta 40 iscritti. I
partecipanti sono: El Mostafa Benkadoud,
Alessio Brignani, Matteo Emiliani, Pier Maria
Falco, Manuele Galeotti, Michele Gulmanelli,
Valerio Lanconelli, Paola Mosconi, Vito
Robertazzi, Cristian Tedioli, Alfeo Zanelli. Il
corso è svolto da personale di protezione civile
della Provincia, volontari esperti e personale
del 118. Sono stati affrontati temi quali il
percorso del volontario di protezione civile, il
concetto di rischio, elementi generali di
cartografia, legislazione, strutture
organizzative in Emilia ­Romagna,
radiocomunicazioni, elementi di pronto
soccorso e, come esame di prova pratica, l'
attivazione di emergenza generica. Inoltre, la
Provincia nel mese di giugno ha organizzato
un corso di specializzazione per ricognizione,
sorveglianza e avvistamento incendi boschivi:
vi hanno partecipato cinque volontari del
gruppo comunale di Bagnacavallo, tra quelli
già in possesso dell' attestato del corso base.
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BAGNACAVALLO
Il piccolo ufficio postale itinerante è ormai una
realtà a Bagnacavallo. I 20 portalettere del
centro di distribuzione di via Fiume sono già in
possesso della strumentazione idonea per
effettuare servizi presso abitazioni, uffici, ditte
o esercizi commerciali ubicati nel territorio
comunale. Contestualmente alla consegna
della corrispondenza, gli addetti al recapito,
grazie al loro palmare e al Pos, sono in grado
di accettare bollettini di pagamento, fare
ricariche Postemobile e Postepay, accettare
raccomandate (anche con avviso di
ricevimento). Dopo l' acquisizione dei dati per
la validazione con il palmare, si procede al
pagamento inserendo la carta Postamat o
Postepay, oppure le carte del circuito
Cirrus/Maestro.
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MASSA LOMBARDA
Circa 200 metri di crostata di pasta frolla e
marmellata di pesche saranno posti oggi su
una fila di tavoli lungo la centralissima via
Vittorio Veneto. E' la 13ª edizione della
"Crostatona". Alla sera la crostata sarà offerta
a tutti i presenti, mentre la Stilemisto band
animerà la serata con musica funky, reggae e
rock a partire dalle 21.
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BAGNACAVALLO
Oltre 300 persone hanno accolto l' invito dell'
Asp della Bassa Romagna a festeggiare la
Madonna del Carmine alla casa protetta "F.lli
Bedeschi". Hanno collaborato Avis, Pro loco,
Amici di Neresheim, "Arte e dintorni", "La
Gardela" e centro sociale "All' Abbondanza".
Alla kermesse hanno preso parte anche il
presidente e il direttore dell' Asp, Pierluigi
Ravagli e Monica Tagliavini, l' assessore Ada
Sangiorgi e l' arciprete don Luigi Guerrini. Nel
pomeriggio i bambini si sono divertiti con
Pompieropoli. Dopo la "Cena sotto le stelle"
per gli ospiti e i loro familiari, il parco della
casa protetta è stato aperto a tutti per il
concerto del coro Under 100 dell' Asp e per l'
esibizione della Jazz Band Bedeschi.
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BAGNACAVALLO
Arte, eventi e misteri in piazza Nuova, la
piazza più suggestiva di Bagnacavallo, i n
cartellone nelle serate del 18­25 luglio e 1
agosto. Si comincia alle 19 odierne con la
mostra di pittura, scultura e arti grafiche
"Segni e simboli del mistero" allestita alla sala
"Libreria" dell' Osteria di Piazza Nuova e lungo
i portici, alla quale prenderanno parte la
pittrice ravennate Renata Augusta Venturini e
gli artisti lughesi Mario Zanoni, scultore, e
Maurizio Gordini, architetto. Dalle 19.30 spazi
espositivi dedicati a prodotti di artigianato
locale, benessere e tipicità enogastronomiche
con possibilità di assaggi, e l'"Angolo dei
misteri". Alle 21.15 spettacolo di luci, musica,
immagini del vj Claudio Tambini Ingresso
gratuito. Per ulteriori informazioni: tel. 339
7325579, 347 36409.
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Maxi­lite condominiale Spuntano le lame
Ha rischiato di trasformarsi in una mega rissa
una lite scoppiata martedì mattina a San
Lorenzo di Lugo tra alcuni giovani magrebini e
una famiglia romena. Il tutto si è risolto con l'
intervento dei carabinieri e con la denuncia a
piede libero delle sette persone coinvolte.
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Coltelli e insulti contro il padrone di casa: 7 denunce
SAN LORENZO Due marocchini minacciano il proprietario dell' abitazione che dividono
con 5 romeni Questi intervengono con bastoni per difenderlo.
Ha rischiato di trasformarsi in una mega rissa
una lite scoppiata martedì mattina a San
Lorenzo di Lugo tra alcuni giovani magrebini e
una famiglia romena di cinque persone. Tra le
due opposte fazioni, entrambe residenti in
affitto in una casa situata lungo via Fiumazzo,
si sarebbe originato un acceso diverbio legato
proprio alla difficile convivenza in quell'
abitazione, di proprietà di un italiano.
Ultimamente, stando a quanto raccontato da
alcuni testimoni, le liti tra gli occupanti del
caseggiato di campagna erano divenute
sempre più frequenti tanto che, proprio
martedì mattina, sul posto si era fatto vedere e
'sentire' il proprietario dell' im mobile. L' arrivo
dell' uomo, a quanto pare, aveva surriscaldato
l' ambiente ­ peraltro già piuttosto bollente. Ne
era scaturita una accesa discussione tra due
residenti, marocchini di 20 e 25 anni, e il
proprietario di casa. Alle rimostranze del
proprietario, gli affittuari nordafricani avevano
prima replicato a parole poi erano passati ai
fatti spintonando e strattonando l' uomo. Subito
dopo erano seguite minacce ben più gravi,
tanto che i due giovani magrebini avevano
mostrato al proprietario dell' immobile due
coltelli. In difesa dell' uomo erano intervenuti i
'vicini' romeni (di età compresa tra i 16 e 38
anni) armati di bastoni. Il tutto si è fortunatamente risolto con l' intervento dei carabinieri e con la de
nuncia a piede libero delle sette persone coinvolte: i marocchini per minaccia aggravata e porto abusivo
di armi, i coinquilini romeni per porto di strumenti atti all' offesa.
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Nuovi volontari per la Protezione Civile
BAGNACAVALLO Consegnati gli attestati in municipio Continua la specializzazione del
Gruppo comunale.
Sabato scorso, 12 luglio, sono stati consegnati
gli attestati ai volontari di Protezione civile che
hanno frequentato il 13° corso base per
volontari di Protezione civile. Al corso hanno
partecipato undici volontari del gruppo
comunale di Protezione civile di Bagnacavallo,
che ad oggi conta 40 iscritti. I partecipanti
sono: El Mostafa Benkadoud, Alessio Brignani,
Matteo Emiliani, Pier Maria Falco, Manuele
Galeotti, Michele Gulmanelli, Valerio
Lanconelli, Paola Mosconi, Vito Robertazzi,
Cristian Tedioli, Alfeo Zanelli.
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La ciclabile contro la cabina
Sulla base della segnalazione di alcuni
cittadini di Alfonsine, che si interrogavano sull'
utilità della nuova pista ciclabile in Piazza X
Aprile ad Alfonsine, i volontari di Legambiente
hanno effettuato un sopralluogo e hanno
constatato la presenza di una curiosa
segnaletica. La pista ciclo/pedonale, in realtà
realizzata tracciando semplicemente due righe
gialle sul preesistente marciapiedi, termina
infatti con un segnale che indica di dare la
precedenza: davanti ad una cabina telefonica.
"Al di là del caso specifico dall' invo lontario
effetto comico ­ afferma Yuri Rambelli,
Presidente del circolo Legambiente A.
Cederna ­ ci chiediamo a cosa servano piste
ciclabili realizzate in questo modo. Il tratto
"incriminato" fa parte infatti di un percorso
ciclo pedonale che dovrebbe collegare il
centro di Alfonsine con la passerella sul fiume
Senio, ma pochi sembrano usufruirne, molti
infatti sono i ciclisti che continuano a transitare
direttamente sulla sede stradale".
Secondo l' associazione ambientalista "è infatti
necessario superare l' attuale logica della
"pista ciclabile" brevi tratti, a volte anche solo
di 50­100 me tri spesso non collegati tra loro".
Secondo l' associazione "avrebbe più senso
istituire in tutto il centro storico la 'zona 30'".
Da questo punto di vista ad Alfonsine qualcosa è già stato fatto, alcune strade principali come via
Borse, C.so Matteotti e C.so Repubblica hanno infatti già il limite dei 30 km/h, ma ­ aggiunge Rambelli ­
"gli automobilisti non sembrano rispettare il divieto". Per questo Legambiente chiede al Comune "di
estendere a tutto il centro storico la 'zona 30', accompagnata da un' adeguata cartellonistica, a tutela di
automobilisti, ciclisti e pedoni".
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Note medioevali al Santuario
Inaugura a Voltana la diciannovesima edizione
della rassegna "I luoghi dello spirito e del
tempo", un vero e proprio festival all' aperto,
che ogni anno propone itinerari nel territorio e
nella musica colta e popolare dal Medioevo al
Settecento, abbinando con sapienza le
armonie della musica dei concerti proposti alla
suggestione dei luoghi ospitanti. Oggi, alle 21
a l S a g r a t o d e l Santuario d e l l ' A r g i n i n o
suoneranno Vangelis Merkouris e il suo
ensemble, proponendo il concerto "East meets
West", intrecci di esperienze musicali tra
oriente e occidente attraverso la cultura Rom.
Sul palco Vangelis Merkouris (voce), Marco
Ferrari (clarinetto e flauti), David Sarnelli
(fisarmonica), Massimo De Stephanis
(contrabbasso).
La rassegna "I luoghi dello spirito e del tempo"
è organizzata dall' associazione Collegium
Musicum Classense, con la direzione artistica
di Maria Luisa Baldassari e Marina Scaioli. In
tutto sono 12 le tappe gratuite fino al 5 ottobre
e toccheranno, oltre al santuario di Voltana, la
Pieve di Brisighella, i Santuari d i Alfonsine,
Pomposa, la chiesa di Palazzo San Giacomo a
Russi, i cortili di Palazzo Grossi a Castiglione,
di Palazzo Fantini a Tredozio e di Villa Pasolini
dall' Onda a Coccolia, i musei di
Bagnacavallo, Faenza, Ravenna e Riolo Terme. Info: 0545 38542.
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La Voce di Romagna
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Musica a km0 e colazione all' alba
COTIGNOLA Seconda serata per l' Arena delle Balle di paglia Sul palco Pneumatica
Emiliano Romagnola e Bevano Est.
Seconda serata con l' Arena delle balle di
paglia di Cotignola, che proseguirà fino a
martedì 22 luglio. Oggi, alle 18.30, aperitivo
musicale con la Pneumatica Emiliano
Romagnola. Alle 19.30 a Casa Belvedere
inaugura la mostra "Ös­cia cvânti futugrafèi!".
Alle 21 alla Golena dei poeti ci sarà "Sciame",
azione performativa di suono e danza, di e con
Luigi Berardi e Barbara Zanoni. Alle 22 sul
Palco dell' Arena inizierà il concerto dei
Bevano Est. Al termine dj set con
Godblesscomputers (Lorenzo Nada). Per i
bambini dalle 18 alle 20.30 ci sarà il
laboratorio "Nel villaggio dei ni di sospesi e
degli uccellini in cartapesta". Infine, all' alba,
dalle 6 alle 9 ci sarà la colazione in musica,
con le melodie "manouche" di Andrea Robol
(fisarmonica) e Bruno Bonarrigo
(contrabbasso). Per la colazione è consigliata
la prenotazione al 333 4183149.
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INGRANAGGI MUSICALI.
Note d' impresa Ecco i concerti in fabbrica
Presentata nello storico negozio di musica
" F l e x i " a Lugo, la rassegna "Ingranaggi
Musicali, musica e impresa si incontrano". Il
progetto prevede 5 concerti gratuiti aperti al
pubblico in 5 aziende della Bassa. I concerti si
svolgeranno alle 19: mercoledì 23 luglio i
Vinsanto al calzaturificio Emanuela, in via
Tarroni 9 a Bagnacavallo; giovedì 24 luglio
Reverend Dave & The Monkey ­ Tropicana alla
Somec, in via San Martino 1/A a Sant' Agata
sul Santerno; venerdì 25 luglio Max la Rocca e
Braschi alla concessionaria Peugeot­Officina
Lattuga Giulio srl, in viale De Brozzi 84 a Lugo;
martedì 29 luglio alle 19 i Moro alla Rob­Car,
in via Meucci 24/26 a Lugo; mercoledì 30 luglio
alle 19 Eloisa Atti al Sogno del Bambino, in via
Albertino Acquacalda a Lugo.
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