La Grande Prosa al Teatro Massimo di Cagliari

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CeDAC
Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna
La Grande Prosa
Cagliari / Teatro Massimo
Stagione 2016-17
Il visionario “Faust” di Anna Peschke con gli artisti dell'Opera di Pechino inaugura – mercoledì
30 novembre alle 20.30 – con un intreccio tra Oriente e Occidente la Stagione 2016-2017 de La
Grande Prosa al Teatro Massimo di Cagliari: dieci gli spettacoli in cartellone da novembre ad
aprile, fra testi classici e capolavori del Novecento, racconti sonori e commedie.
Sotto i riflettori artisti come Luca Zingaretti con il folgorante “The Pride” (di cui firma anche la
regia) e Nicola Piovani con il suo “La musica è pericolosa”, Maddalena Crippa e Daniele Pecci
con la mise en scène dell'“Amleto” di William Shakespeare (da un progetto di Daniele Pecci) e
Monica Guerritore regista e interprete – accanto a Francesca Reggiani - di un'inedita trasposizione
teatrale di “Mariti e Mogli” di Woody Allen.
Alessandro Gassmann firma l'originale mise en scène di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di
Dale Wasserman dal romanzo di Ken Kesey – con Daniele Russo e Elisabetta Valgoi mentre
Enzo Vetrano e Stefano Randisi (Diablogues) propongono la loro versione di “Assassina” del
drammaturgo siciliano Franco Scaldati.
Nel segno di Eduardo De Filippo – con l'ironia dolceamara di “Non ti pago” - ultima regia di
Luca De Filippo con Gianfelice Imparato e Carolina Rosi e la tradizione del teatro partenopeo è
rappresentata anche da “Miseria & Nobiltà” dal testo di Eduardo Scarpetta, riscritto - insieme
con Francesco M. Asselta – nonché diretto e interpretato da Michele Sinisi – uno dei più
interessanti artisti della scena italiana contemporanea.
Tra gli eventi della stagione la cronaca de “Le Olimpiadi del 1936” di e con il giornalista Federico
Buffa: una puntuale ricostruzione dei Giochi di Berlino, tra la celebrazione dei fasti del Terzo Reich
e la vittoria del “nero” Jesse Owens e di altri campioni, a simbolica smentita dell'ideologia nazista
sulla “supremazia della razza ariana” in una moderna epica dello sport.
Il sipario si aprirà – mercoledì 30 novembre alle 20.30 – sulla versione del “Faust” di Johann
Wolfgang Goethe nello stile Jīngjù: la regista tedesca Anna Peschke firma l'insolita mise en scène
del celebre poema drammatico, tradotto dalla drammaturga Li Meini in mandarino poetico e
interpretato dagli artisti dell'Opera di Pechino. La fatale scommessa e il patto infernale tra Faust e
Mefistofele, la seduzione e rovina di Margherita, che precipita nella follia, la tragedia del
protagonista davanti alla consapevolezza del male compiuto rivivono sulla scena nel linguaggio
immaginifico e stilizzato della forma teatrale nata in Cina alla fine del XVIII secolo – in cui si
fondono recitazione, danza e musica, arti marziali, canto e poesia, in cui i personaggi e l'azione
rispondono a rigorosi canoni, in una costante ricerca della bellezza.
Il “Faust” sarà in cartellone al Teatro Massimo di Cagliari da mercoledì 30 novembre a domenica
4 dicembre (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, la domenica alle 19 - giovedì 1
dicembre doppio spettacolo con la pomeridiana alle 16.30).
Riflettori puntati – dal 14 al 18 dicembre – su Nicola Piovani con “La musica è pericolosa”, un
raffinato concertato in cui il compositore Premio Oscar ripercorre la sua carriera, tra ricordi e
aneddoti, per un emozionante viaggio fra parole e note. Focus su incontri con artisti come Fabrizio
De André, Federico Fellini, Luigi Magni e i tanti registi spagnoli, francesi, olandesi, come sull'arte
di comporre colonne sonore per il teatro e per il cinema o per la televisione, in un personalissimo
“diario” fatto di musica, racconti e visioni “a tema”. L'artista – pianoforte e voce narrante – dividerà
il palco con l'affiatato ensemble che schiera Marina Cesari a sax e clarinetto, Pasquale Filastò al
violoncello e alla chitarra, Ivan Gambini alla batteria e percussioni, Marco Loddo al contrabbasso
e Rossano Baldini alle tastiere, tra memorie di cinema e inedite partiture.
L'universalità della commedia con “Non ti pago” di Eduardo De Filippo – al Teatro Massimo
dall'11 al 15 gennaio - nell’allestimento firmato da Luca De Filippo, con Gianfelice Imparato e
Carolina Rosi, Nicola Di Pinto e Massimo De Matteo, accanto a Viola Forestiero, Federica
Altamura, Andrea Cioffi, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo e
Giovanni Allocca. Mistica dei numeri e passione per il gioco tra sogni, amori e vincite inattese si
mescolano in una trama brillante e ricca di colpi di scena, per un colorito affresco di varia umanità,
tra vizi e virtù. Figura tragicomica, il protagonista Ferdinando Quagliuolo, proprietario di un banco
del lotto e a sua volta accanito giocatore, a dispetto della sfortuna, mal sopporta la buona sorte
altrui, con insostenibili rivendicazioni, e l'ironia volge al dramma, fino all'atteso lieto fine.
Volto noto del grande e del piccolo schermo, Daniele Pecci si cimenta - dal 25 al 29 gennaio al
Massimo - con l'“Amleto” di William Shakespeare, «il testo teatrale più importante dell'era
moderna», che contiene «un’analisi profonda dell’umano sentire, in rapporto alle problematicità
del vivere quotidiano». Nel ruolo del principe di Danimarca, accanto a Maddalena Crippa, a
Rosario Coppolino e un affiatato cast l'attore firma progetto e regia di una mise en scène che mette
in luce la potenza di un testo in cui emergono «le infinite contraddizioni dell’essere umano» e il
senso e la difficoltà dello «stare al mondo» ieri come oggi, «i grandi destini e temi dell’umanità, e
il microcosmo familiare dei sentimenti più intimi e segreti».
Viaggio onirico nel teatro di Franco Scaldati con “Assassina” - dall'8 al 12 febbraio –
nell'adattamento di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che firmano anche la regia “a quattro mani”
della pièce, impreziosita dalle musiche e i canti originali composti ed eseguiti in scena dai Fratelli
Mancuso. Una storia misteriosa incentrata su due personaggi, una vecchia e un omino che vivono
nella stessa casa senza mai incontrarsi, ignari l'una dell'altro, finché una notte si scoprono a dormire
nello stesso letto, e inizia una grottesca sequenza di rivendicazioni, interrogatori, accuse e smentite
e cambi di identità. Per Franco Quadri «è proprio la realtà a essere messa in dubbio in questo giallo
sotterraneo della coscienza, dove ancora una volta morti e vivi convivono»: dai ritratti risuonano le
voci dei genitori, e la realtà si confonde con la rappresentazione, tra verità e sogno.
Luca Zingaretti porta in scena “The Pride” di Alexi Kaye Campbell, di cui è regista e
protagonista accanto a Valeria Milillo, Maurizio Lombardi e Alex Cendron, a Cagliari dal 15 al
19 febbraio: una pièce enigmatica che accosta, in una sorta di montaggio alternato cinematografico,
due storie parallele e apparentemente estranee l'una all'altra. Temi importanti e “sensibili” come
l'amore, la fedeltà e il perdono si innestano sulle grandi questioni sociali, dalla libertà individuale
all'eguaglianza, ai diritti civili, tra le rivoluzioni culturali di quasi cinquant'anni di storia. «È una
scrittura potente, è un testo bellissimo che parla di identità, pregiudizi, omosessualità» sottolinea
Luca Zingaretti: «Dal punto di vista etico e politico mi sembra il momento giusto: è importante
che un personaggio con la mia visibilità metta al centro del dibattito una storia di questo tipo».
Storie di uomini e di sport ne “Le Olimpiadi del 1936” con un interprete d'eccezione, il giornalista
Federico Buffa, dal 1 al 5 marzo: una puntuale e coinvolgente cronaca dei Giochi di Berlino, in cui
affiorano le personalità dei singoli atleti, e di altre figure come il comandante del villaggio olimpico
Wolfgang Fürstner, e le vicende private si mescolano ai trionfi. Uno spettacolo avvincente – scritto
da Federico Buffa con Emilio Russo, Paolo Frusca e Jvan Sica – per ripensare la memoria del
Novecento e la follia nazista con le straordinarie immagini di Leni Riefenstahl a far da contrappunto
all'immane tragedia della Germania – e dell'Europa sotto il giogo di Hitler. La vittoria di Jesse
Owens e dei campioni asiatici rappresenta la più incontrovertibile smentita dell'ideologia della
“supremazia della razza ariana”, quasi un preludio alla inevitabile fine del Terzo Reich.
Una meravigliosa farsa sul senso della vita con “Miseria & Nobiltà” di Eduardo Scarpetta, in
cartellone dal 15 al 19 marzo nella versione di Michele Sinisi, che firma drammaturgia (con
Francesco Maria Asselta) e regia della pièce in cui la comicità geniale si sposa all'istrionico
talento di sommi interpreti – tra cui il principe Antonio De Curtis in arte Totò. Felice
Sciosciammocca, uno dei diseredati della terra, costretto a vivere di espedienti, incarna lo spirito
napoletano – e italico – e l'arte di arrangiarsi come unica risorsa di un popolo vittima di secolari
vessazioni. Un ritratto degli ultimi che stempera la critica sociale nell'ironia, interpretato da Diletta
Acquaviva, Stefano Braschi, Gianni D'Addario, Gianluca delle Fontane, Giulia Eugeni,
Francesca Gabucci, Ciro Masella, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Donato Paternoster e lo
stesso Michele Sinisi.
Tra follia e ragionevolezza, “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Dale Wasserman, dal
romanzo di Ken Kesey - per la regia di Alessandro Gassmann mette a nudo la contraddizione tra
cura e “contenzione”, emarginazione sociale e desiderio di ribellione. La pièce che ha ispirato il
celebre film di Miloš Forman, con uno strepitoso Jack Nicholson, approda sul palco del Teatro
Massimo dal 29 marzo al 2 aprile: l'adattamento curato dallo scrittore Maurizio De Giovanni,
senza tradire la sostanza visionaria e la forza rivoluzionaria dell'originale, trasporta la vicenda
nell'Ospedale psichiatrico di Aversa nel 1982, subito dopo la Legge Basaglia. Una cifra
personalissima e contemporanea per uno spettacolo ricco di pathos, commovente e divertente, con
un ottimo cast in cui spiccano i nomi di Daniele Russo e Elisabetta Valgoi.
Chiuderà il cartellone de La Grande Prosa al Teatro Massimo, dal 26 al 30 aprile, “Mariti e
mogli” nell'adattamento teatrale di Monica Guerritore (che firma anche la regia) e Giorgio
Mariuzzo: dal film omonimo di Woody Allen, una commedia agrodolce sull'amore e il disamore.
«Tutto accade in una notte tempestosa con i personaggi costretti da tuoni e lampi in una sala da
ballo, un luogo della musica e della danza che con il passare della notte si riempirà di storie e
oggetti e musica e pianti e amori e liti» spiega Monica Guerritore, protagonista sulla scena con
Francesca Reggiani, e con Pietro Bontempo, Antonio Zavatteri, Alice Spisa, Enzo Curcurù,
Lucilla Mininno e Angelo Zampieri. Il jazz di Louis Armstrong e rimandi al cinema d'autore –
dialoghi tra mariti e mogli e atmosfere metropolitane - per un'indagine sul gioco delle passioni.
INCONTRI CON GLI ARTISTI
I protagonisti de “La Grande Prosa” al Teatro Massimo” di Cagliari – anche per la Stagione 20162017 - incontreranno e dialogheranno con il pubblico nel ciclo di appuntamenti “Oltre la Scena” in
programma tra la Fondazione di Sardegna, la MEM/ Mediateca del Mediterraneo e il Cinema
Odissea di Cagliari per una riflessione sui temi affrontati sul palcoscenico, sul fascino e le difficoltà
del mestiere dell'attore – e del musicista - e sul ruolo dell'arte nella società.
SCHERMI & SIPARI – il teatro incontra la decima musa
A corollario della stagione di prosa del CeDAC al Teatro Massimo di Cagliari, si rinnova
l'appuntamento con la rassegna “Schermi & Sipari” al Cinema Odissea di Cagliari organizzata in
collaborazione con la cooperativa Spazio 2001. Sette films “a tema” – dallo storico “Faust” di
Aleksandr Sokurov (Leone d'Oro a Venezia) a “Non ti pago!” di Carlo Ludovico Bragaglia con
Eduardo e Peppino De Filippo, all'ormai classico e imprescindibile “Amleto” di Laurence Olivier, a
“Olympia” di Leni Riefenstahl – straordinario documentario sui Giochi di Berlino del 1936; e
ancora “Miseria e nobiltà” di Mario Mattoli con Totò e Sophia Loren e l'indimenticabile
“Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Miloš Forman con Jack Nicholson, oltre a “Mariti e
Mogli” di Woody Allen.
Per informazioni: 345.4894565 – [email protected] – www.cedacsardegna.it
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