Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal

MARTE
Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di
distanza dal Sole, l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre e
uno dei più piccoli.
Viene chiamato il Pianeta rosso a causa del suo colore
caratteristico dovuto alle grandi quantità di ossido di
ferro.
Il suo diametro è circa la metà di quello della Terra.
Dopo Venere, è il pianeta più facilmente
individuabile dalla Terra per via della grande
luminosità.
Il momento migliore per osservare Marte si
ha quando è allineato a Sole e Terra, visto
che in quel momento lo illuminano nel modo
in
cui
per
noi
è
più
favorevole.
Marte percorre un’orbita ellittica alla distanza
media di 230 milioni di km dal sole in quasi 2
anni. La sua distanza dalla Terra varia da 400
a 55 milioni di km.
Marte possiede due satelliti naturali piuttosto piccoli e di forma irregolare: Deimos e
Phobos, scoperti nel 1877. I due satelliti ruotano intorno a Marte rivolgendo al
pianeta sempre la stessa faccia come fa la luna con la terra. Deimos è la luna più
esterna e più piccola.
Phobos è la luna maggiore misurando 26,6 km e segnata da numerosi crateri. In
greco, i due nomi significano "terrore" e "paura", proprio perché si accompagnano a
Marte, dio della guerra.
ATMOSFERA e CLIMA
L'atmosfera marziana si compone principalmente di anidride carbonica (95%), azoto
(2,7%), argon (1,6%), vapore acqueo, ossigeno per l’ 1%.
Marte è il pianeta con il clima più simile a quello terrestre per via dell'inclinazione del
suo asse di rotazione; ha una temperatura tra -140° e i 20°. Ha una forte escursione
termica, dovuta al fatto che ha un’ atmosfera sottile e una bassa capacità di trattenere
il calore del suolo. Rilevanti sono anche i venti e le tempeste di sabbia che si possono
verificare sia in piccole zone che su tutto il pianeta.
Il giorno solare di Marte (il Sol) è poco più lungo del nostro: 24 ore, 39 minuti; le
stagioni a durano circa il doppio rispetto alla terra.
LA GRAVITA’ SU MARTE
Sulla superficie di Marte l'accelerazione di gravità è mediamente pari a 0,376 volte
quella terrestre. Quindi un corpo pesa 3 volte di meno che sulla Terra.
PRIME OSSERVAZIONI
Tra i primi a descrivere osservazioni interessanti
su Marte si ricorda Aristotele, il quale ne notò il
passaggio dietro alla Luna.
Successivamente, nel 1609 Galileo fu il primo
uomo a puntare un telescopio verso il Pianeta
rosso.
Nella
seconda
metà
dell’ottocento
furono
individuate
dall’italiano
Schiaparelli
le
fondamentali strutture del pianeta e studiate e
iniziarono gli studi sul clima.
GEOLOGIA
La storia geologica di Marte è stata divisa in tre ere comprese tra 3,8 a 1,8 miliardi
di anni fa:
• Epoca Noachiana : vede la formazione della superficie più antica ed è
riconoscibile per le numerose cicatrici lasciate dai crateri.
• Epoca Hesperiana: vede la formazione di ampie pianure laviche
• Epoca Amazzoniana : vede la formazione di grandi strutture vulcaniche
Dal punto di vista morfologico, Marte si può suddividere in due grandi regioni:
l'emisfero sud più vecchio, caratterizzato da grandi altopiani e crateri ; l’emisfero
nord più giovane e dominato da enormi pianure ricche di vulcani.
La sua superficie presenta formazioni vulcaniche, valli, canali, deserti sabbiosi, oltre a
formazioni geologiche che suggeriscono la presenza, in un lontano passato, di
un'idrosfera, calotte polari, che sono composte principalmente da ghiaccio secco. Si
ritiene che grandi quantità di acqua siano intrappolate sotto la spessa criosfera
marziana. Altre prove dell'esistenza passata di acqua allo stato liquido su Marte
proviene dalla scoperta di specifici minerali come ematite, che in certi casi si formano
in presenza di acqua.
Fra le formazioni geologiche più notevoli di Marte si segnalano il Monte Olimpo, il
vulcano più grande del Sistema Solare, e la Valles Marines, il gigantesco canyon,
lungo 5000 km, largo 500 km e profondo 5 km.
STRUTTURA INTERNA
Marte presenta come gli altri pianeti rocciosi una
struttura interna composta da tre zone: una crosta
superficiale più spessa di quella terrestre, un mantello
che, secondo gli studi, dovrebbe essere ancora allo
stato fluido e un nucleo che potrebbe essere costituito
da metalli pesanti.
SITOGRAFIA:
http://it.wikipedia.org/wiki/Marte_(astronomia)
http://archive.oapd.inaf.it/pianetav/L15_03S.htlm
Martina Rocca