L’amplificatore operazionale terminali di input terminale di output Alimentazioni: massa – nodo comune L’amplificatore operazionale ideale Applichiamo 2 tensioni agli input 1 e 2 L’amplificatore è sensibile alla differenza v2 – v1: Vout A(v2 v1 ) Terminale 2: terminale non invertente (+) Terminale 1: terminale invertente (-) Le correnti che entrano nei terminali di input sono nulle Impedenza di input infinita Vo output prodotta da un generatore ideale indipendentemente dal carico Impedenza di output nulla L’amplificatore operazionale ideale Guadagno A (guadagno differenziale o a loop aperto) A Ma se A= quanto vale il segnale di output??? La configurazione invertente ingresso 50mV/div Il guadagno di loop chiuso è G vO vI uscita 2V/div Riassunto dell’analisi del circuito • Essendo A=, V2-V1 = Vout/A 0 • Poichè l’impedenza di input è infinita, si ha I1 = I2 • Quindi I2=I1=Vin/R1 e Vout = -I2R2= -Vin R2/R1 Resistenza di input e di output Zin=R1 -R2/R1 Vin • Guadagno G = - R2/R1 • Impedenza di input Zin = Vin/I1 = R1 • Impedenza di output Zout = 0 Circuito equivalente L’integratore invertente Abbiamo i1(t) = vin(t)/R Quindi t 1 vout (t ) vC (t ) VC i1 (t )dt C0 t 1 VC vin (t )dt RC 0 Il circuito fornisce una tensione di output proporzionale all’integrale dell’input. L’integratore invertente Applicando all’ingresso dell’integratore un gradino di tensione di ampiezza Vin l’uscita diverrà Vout = -(Vin/RC)·t Ovvero sarà una tensione che varia linearmente in funzione del tempo Vin Vout C Vin R Vout Un circuito di questo tipo viene quindi anche chiamato “generatore di rampa”, e trova largo impiego ad esempio negli oscilloscopi, nei convertitori A/D dei voltmetri digitali, ecc. Somma pesata di tensioni Somma pesata di tensioni Applicazione: digital to analog converter (DAC) Esempio a 4 bit L’amplificatore non invertente Abbiamo sempre V+=V- e le correnti entranti negli input sono nulle a causa dell’impedenza infinita I 2 I1 ingresso 50mV/div Vin R1 Vout Vin I 2 R2 Vin R Vout Vin 1 2 R1 R2 R1 uscita 2V/div Resistenza di input e di output Circuito equivalente I parametri della configurazione invertente sono dunque G 1 R2 / R1 Z in Z out 0 Voltage follower Configurazione di amplificatore non invertente con R1= e R2=0. Quindi: R Vout Vin 1 2 Vin R1 L’impedenza di input è infinita mentre quella di output nulla. Questo amplificatore viene impiegato come adattatore di impedenza Voltage follower E’ un circuito in grado di riprodurre in uscita esattamente il segnale d’ingresso. Viene anche definito un “buffer” a guadagno unitario. ingresso 5V/div il segnale è invariato uscita 5V/div Spesso occorre infatti separare (disaccoppiare) il carico dalla sorgente del segnale, ad esempio quando occorre un adattamento di impedenza fra l’uno e l’altro. L’amplificatore operazionale reale Slew rate Il massimo rate con cui può variare il segnale di output è SR dVout dt max L’amplificatore operazionale reale Full power bandwidth Consideriamo un segnale sinusoidale vI VI sin t Output teorico Il rate max di cambiamento del segnale è dvI dt output di un op-amp Limitato dallo slew-rate VI max Full power bandwidth: frequenza oltre cui il segnale di output massimo comincia a presentare distorsione a causa dello slew-rate Es. posto SR = 1V/s SR Vout,max = 10 V fM 2Vout , max fM=16 kHz Tensione di offset L’amplificatore operazionale reale Come effetto dei mismatch degli stadi differenziali di input esiste una tensione di offset VOS anche se gli input sono collegati a massa Op-amp reale Questo offset appare nell’output amplificato Vout R2 VOS 1 R1 Op-amp senza offset Il valore di VOS dipende dalla tecnologia: • 10-5 per BJT • 10-4 per BJFET e CMOS Alcuni operazionali dispongono di appositi pin per l’azzeramento dell’offset. L’amplificatore operazionale reale CMRR (Common-Mode Rejection Ratio) Proprio poiché l’operazionale è progettato per amplificare la differenza fra le due tensioni d’ingresso, esso non deve amplificare le “tensioni di modo comune”, ovvero riferite a massa. Esiste quindi un parametro, detto “rapporto di reiezione di modo comune” o CMRR che esprime il rapporto fra l’amplificazione dei segnali differenziali e quelli di modo comune. CMRR = Ad / Ac dove Ad è il guadagno differenziale e Ac quello di modo comune •Se l’amplificatiore è ideale CMRR= •L’amplificatore ideale amplifica solo la tensione di modo differenziale L’amplificatore operazionale reale Il CMRR è un parametro importante per valutare la bontà di un amplificatore - tanto più grande è il CMRR tanto più viene amplificata solo la differenza V+-V- e non anche la tensione di modo comune - Valori tipici del CMMR variano da 80 dB (104) a 120 dB (106) e variano considerevolmente con la frequenza Trigger di Schmitt (comparatore con isteresi) In molte situazioni pratiche, è possibile che sulla linea d’ingresso compaiano delle fluttuazioni di tensione indesiderate (rumore) Segnale sinusoidale a bassa frequenza applicato all’ingresso di un comparatore utilizzato come rivelatore di livello zero L’andamento irregolare della tensione d’uscita si verifica perché, a causa del rumore, il comparatore è costretto a commutazioni improprie. L’instabilità si innesca ogni volta che la Vin si avvicina alla tensione di riferimento. Non-Bistable Sequential Circuits Schmitt Trigger In V OH Vou t Out Per rendere il comparatore meno sensibile al rumore si può impiegare la tecnica V OL chiamata isteresi, basata sulla retroazione positiva VM– VM+ Vi n transcaratteristica con isteresi Noise Suppression using Schmitt Trigger Vin Vout VM VM t0 t t0 + tp Quando la tensione d’ingresso sale (passa da un livello minore a uno maggiore), il livello della tensione di riferimento risulta più elevato di quando la tensione d’ingresso scende (passa da un livello maggiore ad uno minore) t