LE RETI DI POLARIZZAZIONE DI UN TRANSISTOR a cura del Prof. Chirizzi Marco www.elettrone.altervista.org 2010/2011 2010/2011 [LE RETI DI POLARIZZAZIONE DI UN TRANSISTOR] Reti di polarizzazione di un transistor Rete di polarizzazione di base con due alimentazioni Le reti di polarizzazione, se opportunamente dimensionate, permettono al transistor di funzionare correttamente nella zona attiva. In figura 1 è riportato il circuito di polarizzazione di base per transistor npn, alimentato da due generatori. Figura 1. Circuito di polarizzazione di base per transistor npn con due alimentazioni. Mediante le equazioni di Kirchhoff applicate alla maglia d’ingresso e alla maglia d’uscita, si ricavano le espressioni matematiche per il dimensionamento dei resistori . Partendo dall’analisi matematica della maglia d’ingresso, in cui compaiono il generatore di tensione resistore dove e la giunzione base – emettitore del BJT, si può scrivere l’equazione: , sono rispettivamente la corrente di base e la tensione tra base ed emettitore del BJT. Supponendo di conoscere il valore di 2 ( ), dall’equazione scritta sopra si ottiene: il 2010/2011 [LE RETI DI POLARIZZAZIONE DI UN TRANSISTOR] La maglia d’uscita è composta di un generatore di tensione , di un resistore e di una giunzione collettore – emettitore del BJT. Dall’equazione di Kirchhoff si ricava l’espressione per il dimensionamento del resistore dove , ossia: sono rispettivamente la corrente di collettore e la tensione tra collettore ed emettitore del BJT. Rete di polarizzazione di base con una alimentazione Un modo più conveniente di realizzare la polarizzazione di base del BJT è quello di alimentare il circuito ricorrendo ad un solo generatore di tensione ( vedi figura 2 ). Figura 2. Circuito di polarizzazione di base per transistor npn con una alimentazione. Come si può notare, le due maglie elettriche hanno in comune il resistore e la tensione Applicando il secondo principio di Kirchhoff, si ha: Da cui si ricavano le formule per il dimensionamento della rete di polarizzazione di base, ossia: 3 . 2010/2011 [LE RETI DI POLARIZZAZIONE DI UN TRANSISTOR] La rete di autopolarizzazione La rete di autopolarizzazione ( vedi figura 3 ), a differenza della rete di polarizzazione di base, permette di stabilizzare il punto di lavoro del BJT. Il principio di funzionamento si spiega come segue: se la temperatura del BJT aumenta, inevitabilmente il guadagno statico di corrente tende ad aumentare. In zona attiva vale la relazione: pertanto aumenta anche l’intensità della corrente di collettore. Essendo la corrente di collettore circa uguale alla corrente di emettitore resistore , anche il valore di quest’ultima e della tensione ai capi del sono destinati ad aumentare. In base al secondo principio di Kirchhoff applicato alla maglia composta dagli elementi giunzione base – emettitore del BJT, si deduce che la somma algebrica delle tensioni ivi impresse è uguale a zero. Siccome la tensione può che diminuire la tensione in moto tale che la somma delle tensioni uguale a zero. Figura 3. Circuito di autopolarizzazione. 4 aumenta, non sia 2010/2011 [LE RETI DI POLARIZZAZIONE DI UN TRANSISTOR] Facendo riferimento alla curva caratteristica d’ingresso del BJT ( vedi figura 3 ), si può capire quale sia la conseguenza della diminuzione di corrente di base , ossia diminuisce anche il valore dell’intensità della con conseguente diminuzione dell’intensità della corrente di collettore . Diminuisce Diminuisce Figura 4. Curva caratteristica d’ingresso del BJT. Riassumendo, se la temperatura aumenta, diminuisce assumendo il valore iniziale. 5 tende ad aumentare ma immediatamente dopo