FALLIMENTO DELLA MECCANICA CLASSICA Come è sorta la visione quantistica del mondo Bartolome Alles Salom http://www.df.unipi.it/~alles/ I fondamenti della Meccanica Classica (anche detta Meccanica Newtoniana) sono le tre leggi apparse nei «Principia» più la legge della gravità universale. La seconda legge di Newton π = ππ Resta il problema di come identificare la particella Un postulato implicito della Meccanica Classica è che è la traiettoria stessa che la identifica. Perché questo sia possibile, è necessario che la traiettoria possa essere completamente precisata senza ambiguità. E questo accade in Meccanica Classica perché l’equazione di Newton ha la accelerazione esplicita, (teorema di Cauchy-Kovalevskaya). Questo schema di lavoro andò bene finché l’idea di particella era rimasta un mero sotterfugio della teoria. Ma quando, sin dalla fine dell’1800 in poi, di particelle i fisici cominciarono a trovarne per davvero, allora vennero a galla una serie di problemi. Con le VERE particelle che gli scienziati andavano trovando, le leggi di Newton smettevano di funzionare bene! Per il semplice motivo che la traiettoria stessa della particella è tutt’altro che ben definita. Joseph Louis Proust (1799) John Dalton (1808) Amedeo Avogadro (1811) Leggi delle proporzioni chimiche: π2 + π»2 → ππ»3 Robert Brown (1827) https://www.youtube.com/watch?v=f4mp4TWYfBs Ernst Mach (1910): Non staremmo facendo fisica se pensassimo alle molecole e agli atomi come realtà che stanno alla base dei fenomeni fisici… gli atomi devono restare solo uno strumento di lavoro, come il concetto di funzione in matematica. Joseph John Thomson (1897) https://www.youtube.com/watch?v=5A6ypp-7S1Q Le vecchie TV erano tubi di raggi catodici Modello di atomo di Thomson Ernest Rutherford Hans Wilhelm Geiger Ernest Marsden Nel 1909 bombardarono una foglia oro (spessa 0,00004 cm, quindi 1400 atomi) con particelle α. Ogni particella carica, se accelerata, irradia onde elettromagnetiche e così facendo perde energia. L'elettrone ruotando attorno al nucleo finirebbe perciò molto presto contro il protone e l'atomo vivrebbe solo una frazione di secondo (circa 0,0000000001 secondi). Com’è la radiazione (calore) emessa da un oggetto caldo? Per studiarla, fu escogitato l’oggetto radiante ideale: il «corpo nero» Non riflette radiazione Re-irradia tutta la radiazione che assorbe La radiazione emessa è indipendente dalla natura del corpo Risultati sperimentali Lunghezza della scatola = numero intero di volte π/2. Quindi, visto che π = π/π, abbiamo che π ∝ π. Numero di onde di frequenza π è proporzionale a π 2 QUAL’È L’ENERGIA PER OGNI π? 1) L’energia πΈ di una onda elettromagnetica è (classicamente) proporzionale al quadrato della sua intensità. Quindi può avere qualunque valore da 0 a infinito. 2) La probabilità di avere energia πΈ è proporzionale a π −πΈ/π in un sistema in equilibrio termico a temperatura π. 3) Così, l’energia media di un tale sistema è ∞ ππΈ πΈ π −πΈ/π 0 ∞ −πΈ/π ππΈ π 0 =π Di conseguenza l’energia emessa da un corpo nero a frequenza π dovrà essere proporzionale a π»ππ . Se invece di supporre che l’energia doveva essere una variabile continua, supponessimo che è discreta (quanta) e proporzionale alla frequenza della radiazione elettromagnetica, allora πΈ diventa πβπ, l’integrale diventa una somma, −πβπ/π ∑∞ π=0 πβπ π −πβπ/π ∑∞ π=0 π e il risultato finale è (aggiungendo il numero di onde a frequenza π), 8ππ2 βπ π 3 π βπ£/π −1 Per π grandi questa espressione va a zero e l’energia totale emessa non diventa infinita. Max Planck (1900): Qualsiasi grandezza fisica con un grado di libertà la cui «coordinata» sia una funzione sinusoidale del tempo, può possedere solo energie totali πΈ tali che sia soddisfatta la relazione πΈ = πβπ dove π è la frequenza di oscillazione della grandezza fisica nel tempo, β è una costante della natura e π è un numero intero positivo. Heinrich Hertz Wilhelm Hallwachs I padri dell’effetto fotoelettrico Philipp Lenard Convinto nazista, Lenard accusò Einstein di fare solo «scienza ebrea» e tentò di confutare la teoria della relatività con altre teorie «ariane». EFFETTO FOTOELETTRICO https://www.youtube.com/watch?v=ZvyFusOnC6s Secondo la fisica classica l’energia di un onda elettromagnetica è proporzionale al quadrato della sua intensità. Quindi, se un fascio luminoso deve far saltare elettroni da un metallo, lo farà qualunque sia la frequenza della luce, ma in ogni caso solo dopo un po’ di tempo, quando il metallo abbia assorbito abbastanza energia. Invece, si osservava durante gli esperimenti che gli elettroni saltavano solo se illuminati con luce di una certa frequenza, e saltavano subito, senza attendere di assorbire abbastanza energia dalla luce incidente. Il mistero fu svelato da Einstein nel 1905. Usando la teoria di Planck, e assumendo che gli elettroni hanno bisogno di una energia πΈπππ per abbandonare il metallo, scrisse che la frequenza π della luce incidente doveva soddisfare πΈπππ = βπ. Quindi, ciò che conta è la frequenza. L’intensità della luce solo determina il numero degli elettroni fuggiaschi. Ora siamo in grado di affrontare al problema della stabilità atomica Louis de Broglie (1924): Ad ogni particella che si muova con un momento (massa x velocità) π, si può assegnare un onda di lunghezza d’onda β π= π Cos’è che oscilla? Troviamo la nuova maniera di identificare le particelle: il suo stato d’onda o, in parole più tecniche, LA FUNZIONE D’ONDA π(π‘, π₯, π¦, π§). Trattandosi di onde, non possiamo aspettarci una perfetta conoscenza della sua posizione ad ogni istante di tempo (contrariamente alla Meccanica Classica). Erwin Schrödinger (1926): π β2 π 2 π2 π2 πβ π = − + + π + ππ ππ‘ 2π ππ₯ 2 ππ¦ 2 ππ§ 2 Max Born nel 1926 si rese conto che l’interpretazione naturale della funzione d’onda è che il modulo di π(π‘, π₯) al quadrato, |π(π‘, π₯)|2 , sia la probabilità di trovare la particella descritta con π π‘, π₯ nella posizione π₯ al tempo π‘. Badate bene che poiché π è in generale un numero complesso, π = π + π π, allora il quadrato del suo modulo è |π|2 = π2 + π2 . |π π‘, π₯ |2 = 1 NELL’ATOMO CI SONO SOLO STATI STAZIONARI 2 |π| Ben diverso dalla solita rappresentazione! La natura ondulatoria delle particelle rende impossibile poter stabilire con ogni precisione la sua posizione e contemporaneamente la sua velocità. Pacchetto di onde Per formare pacchetti d’onda si devono comporre onde di diversa lunghezza d’onda π. Quindi, un pacchetto ha necessariamente il momento indeterminato. βπ₯ · βπ π₯ β ≥ 4π Erwin Schrödinger (1922): Da dove salta fuori la diffusa credenza che il comportamento delle molecole debba essere determinato con causalità assoluta? Semplicemente dall’abitudine, ereditata da migliaia di anni, di pensare causalmente, il che fa apparire del tutto priva di senso la sola idea di una evoluzione indeterminata di una successione qualsiasi di eventi. Werner Heisenberg (1958): Dobbiamo sempre ricordare che ciò che osserviamo non è la natura in se stessa, ma la natura così come ci appare a seconda del metodo di osservazione. Richard Feynman (1948) Probabilità di trovarsi in π© al tempo ππ© dopo essere partiti da π¨ al tempo ππ¨ è la somma delle probabilità di aver seguito tutti i possibili cammini che uniscono i due punti. come si calcola? Si prende uno dei possibili cammini. Si valutano le energie cinetica πΎ e potenziale π della particella e si calcola l’integrale di πΎ − π lungo il cammino. Chiamiamo π΄ il risultato. La probabilità di seguire il cammino scelto si valuta con l’espressione π ππ΄/β = cos π΄/β + π sin π΄ /β. Infine si somma su tutti i cammini. Come si recupera la Meccanica Classica? 1) L’energia cinetica è proporzionale alla massa della particella. 2) Quindi, se si studia il moto di un corpo «macroscopico», π΄ β« β e π΄/β diventa un numero enorme. 3) Variando con continuità la traiettoria, si osservano allora forti oscillazioni nella funzione π ππ΄/β . Di conseguenza, i contributi delle svariate traiettorie si cancellano tra loro. 4) … tutti tranne quelli provenienti dalle traiettorie vicine alla regione in cui π΄ è un massimo o un minimo (estremali). Ma la traiettoria che rende π΄ estremale è determinata proprio dalla equazione di Newton!!