La cartella clinica elettronica dell`Ospedale Valduce di Como

SCIENZE INFERMIERISTICHE
La cartella clinica elettronica
dell’Ospedale Valduce di Como:
analisi comparativa della documentazione infermieristica
cartacea e digitalizzata
mariacristina Corradini1, Daniela frigerio2, roberto Castelli3
1
Dirigente SITRA, Ospedale Valduce di Como
2
Infermiera UO Medicina Riabilitativa, Ospedale Valduce di Como
3
Ingegnere gestionale, Politecnico di Milano
Corrispondenza: [email protected]
RIASSUNTO
La Cartella Clinica elettronica favorisce il miglioramento del processo di cura della persona, potenziando il coordinamento
e la comunicazione tra i vari professionisti sanitari coinvolti, in particolare attraverso la riduzione degli eventi critici e avversi, dei tempi di processo e soprattutto l’ottimizzazione delle risorse.
L’Ospedale Valduce ha raccolto la sfida di affrontare la completa digitalizzazione della cartella clinica e la scelta dell’Unità
Operativa di medicina riabilitativa, con determinate caratteristiche specifiche, è risultata vincente in termini di facilitazione
del processo di informatizzazione.
Per quanto riguarda gli infermieri, questa sfida ha portato a un percorso di crescita culturale e operativa, in cui globalmente il contributo professionale infermieristico al progetto è stato determinante insieme a quello dei professionisti medici e
fisioterapisti.
L’analisi comparativa della cartella infermieristica integrata elettronica con quella cartacea avviene attraverso la presentazione dei dati relativi alla valutazione degli indicatori documentali (infermieristici e integrati) individuati, concludendo
con un’indagine sul clima organizzativo, assolutamente determinante considerato il cambiamento “epocale” introdotto.
Parole chiave
Cartella Clinica elettronica, Cartella infermieristica, indicatori di Performance, focus Group
THE ELECTRONIC PATIENT RECORD USED AT OSPEDALE vALDUCE OF COmO: A COmPARATIvE ANALySIS OF PAPER
AND ELECTRONIC NURSINg DOCUmENTATION
ABSTRACT
The electronic Patient record improves the health care process increasing the coordination and the communication
between the different hospital’s staff involved, thanks to the critical and adverse events’ reduction and the optimization of
the resources and the process timings.
The Valduce Hospital accepted the challenge to completely digitalize the electronic Patient record.
The choice of the Operative rehabilitation Unity was successful thanks to some specific characteristics and the informatization process was improved.
regarding the nurses, this challenge determined a cultural and operative growth, where their professional contribution,
together with the one of clinicals and terapists, was decisive.
The method used to analyse the comparison between the integrated electronic nurse record and the paper one was based on the evaluation of some indicators (nursing and integrated) and on the focus group analysis that has been decisive
considering the big change introduced.
key Words
nurse record, electronic Patient record , indicatori di Performance, Key Performance indicators, focus Group
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L’Infermiere, 2010;47;2:34-41
SCIENZE INFERMIERISTICHE
inTrODUZiOne
nel 2001 la regione Lombardia aveva emanato un
primo Manuale della Cartella Clinica, quale contributo di riflessione e indirizzo a tutti gli ospedali pubblici e privati accreditati; successivamente, a fronte dei
cambiamenti normativi e organizzativi, ha revisionato il manuale con la seconda edizione del 2007, in cui
si trova la seguente definizione di Cartella Clinica:
«fascicolo che, per ogni episodio di ricovero, consta di una pluralità di documenti recanti informazioni
relative alla persona assistita e alle attività clinicoassistenziali poste in essere da personale a ciò abilitato». L’aggiornamento del manuale è avvenuto
in coerenza con l’identificazione di criteri di buona
pratica clinica, per assicurare un’assistenza appropriata ed efficace, considerando anche gli standard
relativi alla cartella clinica identificati da Joint Commission international (3a edizione del manuale – Standard per
Ospedali), in linea con il sistema di valutazione delle strutture
sanitarie, finalizzato al miglioramento del Sistema Sanitario
regionale. nella descrizione dei requisiti di contenuto (tracciabilità, chiarezza, accuratezza ecc.), dell’articolazione della
documentazione medica (dall’anamnesi alla dimissione), il
manuale sottolinea l’importanza dei documenti integrati (per
esempio il foglio unico di terapia), finalizzati a far interagire armoniosamente i diversi professionisti (capitoli 2, 3, 4).
inoltre descrive la documentazione degli altri professionisti
sanitari, in particolare la documentazione infermieristica, in
cui l’infermiere registra la pianificazione dell’assistenza e la
sua attuazione, applicando le fasi del processo infermieristico, guidato da un modello teorico di riferimento (5.1 Cartella
infermieristica).
Da alcuni studi compiuti principalmente negli ultimi 30 anni,
si evidenziano diverse criticità legate alla cartella clinica:
spesso non è disponibile completamente durante la visita
(fino al 30% delle volte), gli esami di laboratorio vengono
molte volte ripetuti perché i risultati non sono resi disponibili al medico in modo tempestivo (Bates et al., 1999) e
quando le cartelle sono disponibili si verifica spesso che i
dati essenziali non siano presenti (mcmullin et al., 2004).
Da tali esigenze nasce l’idea di cartella clinica elettronica
(CCe), descritta nel rapporto della national Academy of
Science (institute of medicine, 1991) come “una tecnologia
essenziale per la sanità”. negli ultimi anni questo strumento ha avuto un notevole sviluppo negli Stati Uniti, mentre
per quanto riguarda la situazione in europa e in italia, è
ancora in una fase embrionale – infatti in meno di una decina di presidi ospedalieri si trova una versione completa,
integrata con il sistema informativo ospedaliero e gestita
in modalità wi-fi (Osservatorio iCT Sanità - Politecnico di
milano, 2007).
Attraverso l’analisi della letteratura si sono potuti evidenziare alcuni vantaggi determinati dall’introduzione della CCe,
rappresentanti di 6 variabili di successo: qualità di sistema,
qualità dell’informazione, utilizzo, soddisfazione dell’uten-
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te, impatto individuale, impatto organizzativo (DeLone e
mcLean, 1992). Tali variabili sono state raggruppate a fini
valutativi, attraverso i modelli di performance più validati in
letteratura, su due dimensioni di benefici: il tempo e la qualità (Lynch e Cross, 2000). in letteratura, infatti, si sono trovati
numerosi studi che hanno dimostrato i vantaggi e gli aspetti
positivi attribuibili alla cartella clinica elettronica (CCe) su
queste due dimensioni, ma non si sono trovate valutazioni
ben supportate da dati. Per questo motivo si è voluto realizzare uno studio che consentisse una verifica dell’effettivo
impatto della CCe sui processi di assistenza, a un anno dalla
sua introduzione.
L’obiettivo del lavoro è stato quindi quello di determinare
se e in che modo l’introduzione della CCe abbia modificato
alcuni aspetti nella gestione della documentazione, in particolare quella infermieristica.
PreSenTAZiOne Dell’eSPerienZA
A inizio 2006 la Direzione Generale dell’Ospedale Valduce di Como decide di investire in un progetto di digitalizzazione della cartella clinica. in collaborazione con una
software house, un fornitore di hardware e il Politecnico di
milano per il supporto logistico-gestionale del processo, è
stata realizzata la Cartella Clinica elettronica. L’Ospedale
Valduce, gestito dalla Congregazione delle Suore infermiere dell’Addolorata, classificato e accreditato, è costituito
da due presidi: uno per acuti a Como con 290 posti letto e
uno di medicina riabilitativa a Costa masnaga (Lecco) con
81 posti letto. Proprio in questa seconda sede si è deciso di
avviare il progetto.
La Congregazione, fondata nel 1853 da madre Giovannina franchi consegnando alle sue consorelle la missione di
“assistere gli infermi ma con gran cuore”, è promotrice e
guida in questo arduo percorso, dimostrandosi ancora una
volta all’avanguardia nel cercare di ottenere il meglio per
i propri malati.
La Direzione infermieristica, in sintonia con la Congregazione, si era da tempo orientata alla personalizzazione dell’as-
35
SCIENZE INFERMIERISTICHE
sistenza infermieristica e già nel 1999 introduceva il modello teorico di riferimento di marisa Cantarelli (modello delle
Prestazioni infermieristiche - Università degli Studi di milano, 1996) per l’elaborazione della cartella infermieristica,
attraverso percorsi di formazione rivolti a tutti gli infermieri.
Contestualmente si introduceva una prima scheda unica
di terapia/parametri, con l’obiettivo di ridurre il rischio di
errore di trascrizione, nonché il tempo impiegato dall’infermiere per tale attività.
La cartella infermieristica e il foglio unico di terapia/parametri sono stati progettati dagli infermieri, attraverso un
percorso formativo di studio e condivisione, applicandoli
poi nei due presidi dell’Ospedale Valduce.
requisiti essenziali sono la semplicità, l’utilità e la finalizzazione alla persona.
nel 2005, attraverso un nuovo percorso formativo, che ancora una volta coinvolge infermieri rappresentanti le diverse unità operative, viene revisionata la cartella infermieristica, con particolare interesse alle fasi di formulazione
dell’obiettivo e programmazione/attuazione/valutazione
delle attività assistenziali. Successivamente, un percorso
formativo rivolto a tutti gli infermieri dell’Ospedale consente di condividere collegialmente le innovazioni culturali e operative introdotte, quindi di implementare la cartella
revisionata.
Pertanto, il contesto professionale infermieristico si è trovato pronto e spinto a una partecipazione attiva al progetto di digitalizzazione della cartella clinica, quale ulteriore
passo di sviluppo culturale e professionale, congiuntamente alle altre componenti professionali coinvolte.
La cartella clinica elettronica è organizzata per documenti
al fine di rendere più gestibile il passaggio da supporto
cartaceo a supporto elettronico, mettendo in rete tutto il
team; infatti, tutte le informazioni sono leggibili da tutti
gli operatori da qualunque postazione fissa e mobile. Per
la parte di registrazione dei dati ogni operatore sanitario,
che accede al sistema, avrà la possibilità di compilare solo
le parti relative al proprio ruolo.
in ciascuna sezione sono stati inseriti alcuni vincoli di compilazione, di tempo e alert. Questi strumenti permettono da
una parte di rispecchiare fedelmente le direttive regionali e
nazionali e i protocolli interni, dall’altra di rispettare i processi interni, tutelando e garantendo un alto livello di cura
per il paziente con la parallela riduzione di eventuali errori.
mATeriAli e meTODi
metodologia
Al fine di condurre un’analisi comparativa che potesse
consentire il confronto tra i dati relativi alle criticità della
cartella clinica cartacea (CCC) con quelli della CCe, sia in
fase transitoria, sia in fase di utilizzo a regime, sono stati
individuati, dall’analisi della letteratura nazionale e internazionale, una serie di indicatori di performance di
interesse infermieristico, con l’intento di personalizzarli
36
per la realtà dell’Ospedale Valduce di Como. Allo scopo
si sono analizzati tutti i processi interni, studiando nello specifico le singole attività di compilazione e utilizzo
della cartella clinica cartacea, riuscendo a identificare
quegli indicatori che potessero essere rappresentativi
dell’operatività di ogni singolo servizio.
Successivamente si sono definiti i tempi di rilevazione, i
campioni di riferimento e gli strumenti da adottare per
la rilevazione.
Gli indicatori di performance considerati riguardano due
aree: la prima prettamente infermieristica e la seconda
di competenza integrata tra medico e infermiere.
nell’area infermieristica sono stati analizzati i seguenti
indicatori:
• tempo di pianificazione dell’assistenza infermieristica;
• passaggio di informazioni durante il cambio turno;
• clima organizzativo.
nell’area integrata sono stati analizzati i seguenti indicatori:
• note condivise (diario clinico);
• gestione terapia farmacologica;
• parametri vitali.
nella Tabella 1 (p. 37) si elencano gli indicatori, i rispettivi
ambiti di ricerca esplorati, gli strumenti predisposti e gli
istanti di rilevazione pianificati.
Periodo di osservazione
L’analisi comparativa è stata condotta attraverso lo studio della documentazione clinica, prima in formato cartaceo (realizzata tra novembre 2006 e maggio 2007), poi
in formato elettronico nel periodo transitorio (realizzata
tra marzo e aprile 2008) e infine a regime (realizzata tra
maggio e ottobre 2008).
Campione
il campione di seguito espresso è da riferirsi a ciascuna
rilevazione effettuata.
Per l’analisi del tempo di pianificazione il campione è rappresentato da 25 infermieri operativi nelle unità di degenza
prese in esame, pari al 76% della popolazione. Per lo studio del passaggio di informazioni durante il cambio turno
è stata effettuata l’osservazione di 7 passaggi di informazioni infermieristiche confrontate con la documentazione
per un totale di 81 pazienti, esaustivi della popolazione in
quell’istante in carico. Per l’analisi degli indicatori “note
condivise”, “Gestione terapia farmacologica” e “Parametri
vitali” sono state analizzate 81 cartelle. il clima organizzativo
è stato indagato intervistando 8 infermieri e i coordinatori
della struttura.
riSUlTATi
Tempo di pianificazione dell’assistenza infermieristica
il 56% degli infermieri impiegava tra i 20 e i 30 minuti per
la prima pianificazione infermieristica con la cartella carta-
L’Infermiere, 2010;47;2:34-41
SCIENZE INFERMIERISTICHE
Tabella 1 - INDICATORI DI PERFORmANCE
indicatore
Ambito esplorato
Strumento
Tempo di
rilevazione
Tempo
pianificazione
dell’assistenza
infermieristica
Tempo impiegato per la
prima pianificazione
infermieristica
(momento del ricovero)
e le successive
Questionario a
infermieri
Spot
Passaggio di
informazioni
durante il
cambio turno
Quante e quali
informazioni sono trasmesse
tra gli infermieri
tra la fine di un turno e l’inizio
di un altro
Osservazione
diretta da parte
di esterni con
supporto di griglia
di rilevazione
Quotidiano –
Cartella clinica
aperta
note condivise
numero di informazioni comuni
riportate nel diario infermieristico
e nel diario medico
Griglia di
rilevazione
Cartella clinica
chiusa
Gestione terapia
farmacologica
non conformità di compilazione:
completezza e correttezza
Griglie di rilevazione
compilate
quotidianamente
da personale
esterno
Quotidiano –
Cartella clinica
aperta
Parametri vitali
non conformità di compilazione:
completezza e correttezza
Griglie di rilevazione
compilate
quotidianamente
da personale
esterno
Quotidiano –
Cartella Clinica
aperta
Clima
organizzativo
Stati d’animo degli operatori
focus Group
Spot
cea, mentre con il formato elettronico l’81% impiega un
tempo maggiore a 20 minuti, in particolare il 36% più di 40
minuti (Grafico 1, p. 38).
Per pianificare le attività le successive volte, il 65% degli infermieri impiegava tra i 5 e i 10 minuti con il cartaceo, mentre il
77% impiegava un tempo maggiore a 10 minuti; con la CCe
l’85% impiega un tempo inferiore a 5 minuti (Grafico 2, p. 38).
Passaggio di informazioni durante il cambio turno
il numero di informazioni utili per il cambio turno presenti in CCe è risultato maggiore del 62% rispetto alla CCC,
ma quelle scambiate con la CCe sono inferiori del 35% rispetto a quelle scambiate con il cartaceo (Grafico 3, p. 39).
L’Infermiere, 2010;47;2:34-41
il 46% delle informazioni presenti nel diario infermieristico non sono state trasmesse durante la consegna:
– questo probabilmente è da attribuirsi al fatto che il
34% delle informazioni presenti in diario sono relative
ad attività pianificate o a una condizione clinica invariata, che non necessitano quindi di un passaggio di consegna perché informazioni già note o di scarso rilievo;
– il 12% delle informazioni presenti in diario è trasmesso
a memoria e quindi nell’elettronico risulta essere inferiore rispetto al cartaceo. il numero di informazioni
scambiate con l’uso di foglietti personali è diminuito
dal 16% al 4% con la CCe. il tempo medio di passaggio delle informazioni è diminuito da 32 a 27 minuti.
37
SCIENZE INFERMIERISTICHE
note condivise
Con il termine di “note
condivise” si sono intese le trascrizioni sul
diario clinico di un professionista, immediatamente visualizzabili
anche dalle altre figure
professionali: tutte le
note inserite nel diario
clinico possono essere visualizzate da tutti
gli operatori, ma solo
quelle condivise sono
mostrate in maniera
immediata ed evidente nel diario clinico.
il 17% delle note presenti nel diario infermieristico della CCe
sono note condivise;
il numero di note è
incrementato del 3%
rispetto al cartaceo.
La distribuzione percentuale evidenzia che
il 14,3% delle note è
condiviso da medico
a infermiere e il 3,1%
viceversa.
Tempo per la pianificazione
delle attività infermieristiche la prima volta
100%
> 20 min
80%
60%
10 < t < 20 min
40%
5 < t < 10 min
20%
0%
< 5 min
CC
CCE
transitorio
CCE regime
grafico 1 - TEmPO PER LA PIANIFICAZIONE DELLA ATTIvITà INFERmIERISTICHE
LA PRIvA vOLTA
Tempo per le successive pianificazioni
100%
80%
> 20 min
60%
10 < t < 20 min
40%
5 < t < 10 min
Gestione terapia
20%
< 5 min
farmacologica
0%
La percentuale delle
CC
CCE
CCE regime
terapie conformi è mitransitorio
gliorata dal 13,2% delle
terapie con supporto
grafico 2 - TEmPO PER LE SUCCESSIvE PIANIFICAZIONI
cartaceo all’86,3% delle terapie con la CCe.
Anche il numero medio
Clima organizzativo
di non conformità per paziente è diminuito dal 2,5% del
nella fase di presentazione del progetto l’82% degli infercartaceo a un valore inferiore a 0,5% con la CCe. L’unica
mieri aveva aspettative negative nei confronti della CCe,
non conformità che rimane è relativa alla “registrazione
ma durante la formazione le persone scettiche e preoccudell’infermiere non presente”, per la quale il valore è ripate si sono ridotte al 75%. il periodo più critico è risulmasto pressoché invariato tra la CCC (2,2%) e la CCe a
tato essere quello in cui veniva usato in contemporanea
regime (2,14%).
il formato cartaceo ed elettronico, durante il quale l’89%
degli infermieri ha provato rabbia e sfiducia. Tale dato si
Parametri vitali
è ridotto al 65% con l’introduzione esclusiva della CCe,
La percentuale di parametri prescritti e non rilevati è aufino ad arrivare al momento attuale, in cui gli infermieri
mentata dal 9% della cartella cartacea al 34,2% della CCe a
ritengono lo strumento elettronico migliore di quello carregime, seppur con un decremento rispetto alla fase trantaceo nell’89% dei casi. il restante 11% considera questo
sitoria (47,1%). molti dati rilevati nella CCe vengono registrumento non ancora funzionale.
strati esclusivamente in diario (37,5%) (grafici 4 e 5, p. 39).
38
L’Infermiere, 2010;47;2:34-41
SCIENZE INFERMIERISTICHE
Informazioni scambiate con i diversi strumenti
della cartella clinica cartacea ed elettronica
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
presenti in CC
passate con CC
presenti in CCE transitorio
passate in CCE transitorio
presenti in CCE regime
passate con CCE regime
diario
terapia
attività
parametri memoria
altri fogli
totale
grafico 3 – INFORmAZIONI SCAmBIATE CON I DIvERSI STRUmENTI DELLA CCC E CCE
DiSCUSSiOne
Tempo di pianificazione dell’assistenza infermieristica
il tempo impiegato dagli infermieri per la prima pianificazione delle attività con la CCe è di poco inferiore rispetto alla
CCC: infatti da un lato è diminuito il numero di infermieri
che pianificano in un tempo inferiore a 10 minuti, dall’altro
si è ridotto anche il numero di infermieri che impiegano un
tempo maggiore a 20 minuti. il periodo transitorio è stato
caratterizzato da un notevole aumento dei tempi dovuto alla lentezza dello strumento e alla diversa modalità di
pianificazione. infatti sul cartaceo la pianificazione veniva
realizzata attraverso un campo di testo aperto, mentre nella
CCe è presente l’elenco di Azioni e Atti del modello delle
Prestazioni infermieristiche che poteva risultare di difficile
consultazione, essendo necessario scorrere tutte le voci per
trovare l’attività da pianificare. il vantaggio maggiore si evidenzia nelle successive pianificazioni perché non è più necessario ricopiare le attività per i giorni successivi da foglio a
foglio, dato che rimangono attive fino alla loro sospensione.
Passaggio di informazioni durante la consegna
Dall’analisi effettuata è emersa una riduzione della percentuale di informazioni scambiate tra operatori sul totale
delle informazioni contenute nella documentazione clinica.
Si constata inoltre la riduzione netta di scambio di informazioni riguardo alla terapia, mentre si sottolinea un aumento
dello scambio delle informazioni contenute nel diario infermieristico. Tale miglioramento è di particolare rilevanza
in quanto, se si analizza la distribuzione delle informazioni
16%
10%
44%
38%
52%
40%
andamenti
diario
entrambe
grafico 4 - REgISTRAZIONE PARAmETRI
L’Infermiere, 2010;47;2:34-41
prescritto
non prescritto con obbligo di prescrizione
non prescritto senza obbligo di prescrizione
grafico 5 - PARAmETRI IN DIARIO
39
SCIENZE INFERMIERISTICHE
rilevanti per gli infermieri tra le varie sezioni della documentazione clinica, si può notare che l’85% di tali informazioni è
contenuto nel diario infermieristico, mentre solo il 5% delle
informazioni è contenuto nella sezione riguardante la terapia farmacologica. Si può inoltre evidenziare, a fronte di
un aumento dell’utilizzo del diario infermieristico del 50%,
una riduzione dell’utilizzo di strumenti impropri, come
foglietti personali e memoria, dal 46% con la CCC al 9%
con la CCe a regime. nel periodo transitorio è emersa una
forte discrepanza tra le informazioni presenti e quelle trasmesse utilizzando il diario, che però, a causa della lentezza dello strumento e della poca esperienza degli operatori
nel recuperare le informazioni con il nuovo strumento, venivano trasmesse principalmente con l’uso della memoria.
note condivise
L’incremento del numero di note presenti sul diario sia infermieristico sia medico è determinata dal fatto che il formato elettronico è dotato della funzione “note condivise”
che consente, azionando l’apposito flag, di visualizzare
una nota contemporaneamente sui due diari.
La discrepanza tra il numero di note condivise da medico a
infermiere e viceversa potrebbe essere giustificato dal fatto che gli infermieri hanno poca propensione a considerare importanti anche per gli altri professionisti gli aspetti
assistenziali di cui si occupano.
Gestione terapia farmacologica
L’importante riduzione delle non conformità relative alla
prescrizione della terapia è da attribuire all’introduzione
dei campi obbligatori che vincolano la prescrizione medica.
il dato relativo alla registrazione dell’infermiere deve essere attribuito all’uso di uno strumento cartaceo di promemoria, sul quale vengono riportate le terapie fuori orario;
questo strumento alternativo consente la somministrazione senza l’uso della CCe. il dato può essere inoltre determinato dal vincolo della fascia oraria all’interno della
quale è possibile registrare la somministrazione della terapia farmacologica. C’è stato, invece, un notevole incremento in fase transitoria che potrebbe essere attribuito a
criticità relative allo strumento informatico e a una bassa
disponibilità iniziale del servizio che rendeva necessaria la
prescrizione cartacea.
Tale dato potrebbe migliorare con l’introduzione di alert
che avvisino in caso di mancata registrazione della somministrazione.
Parametri vitali
Le possibili motivazioni dell’incremento dei parametri vitali non rilevati possono essere: la difficoltà nell’utilizzo
dello strumento; la dimenticanza; la diversa locazione della prescrizione rispetto alla terapia (lo strumento cartaceo
prevedeva sullo stesso foglio sia la terapia farmacologica
sia i parametri) che risulta meno visibile; la mancata so-
40
spensione da parte del medico della rilevazione di parametri vitali in realtà non più richiesti, ma che rimangono
in memoria.
Tali dati potranno migliorare con l’acquisizione di un automatismo nell’apertura di diversi strumenti in fase di rilevazione, alla sospensione del vincolo della prescrizione
per la registrazione dei parametri vitali, all’introduzione di
alert che avvisino della mancata rilevazione. La CCe, però,
così come strutturata, risulta essere uno strumento deficitario per la corretta gestione del processo di rilevazione
dei parametri vitali.
L’alto numero di parametri vitali registrati in diario e non
nell’apposita sezione potrebbe essere determinato dall’impossibilità da parte degli infermieri di registrare alcuni parametri in “andamenti” (sezione dedicata alla registrazione
dei parametri vitali) senza prescrizione (15%) o dalla necessità di contestualizzare in un evento acuto un parametro
vitale considerato critico e la difficile consultazione della
sezione apposita in sede di cambio turno (22,5%).
Clima organizzativo
nella fase iniziale di presentazione del progetto, sono stati
individuati due atteggiamenti differenti, a seconda delle
capacità personali nell’utilizzo dello strumento informatico. negli infermieri più esperti si riscontravano aspettative
positive e interesse, mentre negli altri prevalevano diffidenza e preoccupazione. il gruppo si è sentito parzialmente coinvolto nel progetto, vivendolo come dato di fatto,
determinato da una scelta aziendale. nella fase di formazione le preoccupazioni si sono lievemente affievolite grazie alla competenza e disponibilità del team di formatori e
all’aiuto vicendevole all’interno del gruppo professionale,
che ha contribuito a ridurre le ansie dei meno esperti. Viene, però, considerata eccessiva la distanza temporale tra
il periodo formativo e l’applicazione della CCe, oltre che
insufficienti le ore a esso dedicate. La fase più critica è
risultata essere quella di introduzione della CCe in parallelo con la CCC. in questo momento lo stress provocato
dalla lentezza dei tablets per problemi di tipo tecnico e
l’impossibilità di risolverli a breve termine, nonché l’ansia
di commettere errori derivante dalla confusione e dalla
scarsa conoscenza del programma, hanno determinato
negli infermieri rabbia e sfiducia nello strumento. nonostante vengano riconosciute disponibilità e competenza
del team di CCe, la tempestività nella risoluzione dei problemi è risultata essere insufficiente e anche il gruppo che
aveva aspettative positive ritiene inadeguata la gestione
delle problematiche. Si è evidenziato come spesso la professionalità del gruppo ha ovviato ai problemi, evitando il
verificarsi di errori. nella volontà di continuare, nonostante
le difficoltà, si è manifestata la determinazione del gruppo sostenuto dalla dirigenza. L’uso esclusivo della CCe
ha coinciso con l’adeguamento del software, la graduale
risoluzione dei problemi tecnici e il miglioramento delle
L’Infermiere, 2010;47;2:34-41
SCIENZE INFERMIERISTICHE
abilità degli infermieri che hanno portato a un progressivo
aumento della fiducia nei confronti della CCe, tanto che
alcuni hanno cominciato a manifestare entusiasmo nell’uso
del nuovo strumento, vedendone anche le potenzialità.
A oggi gli infermieri continuano a sottolineare la necessità di introdurre modifiche e risolvere a breve i problemi
ancora presenti, ma viene riconosciuto che l’acquisizione
di automatismi e il perfezionamento dello strumento hanno valorizzato gli aspetti positivi, tanto che anche gli infermieri inizialmente più scettici si dimostrano entusiasti
e a favore della CCe. Possiamo quindi concludere che la
fase più critica è risultata essere, prevedibilmente, quella
di introduzione della CCe. La determinazione del gruppo,
l’aggiornamento del software e la parziale e graduale risoluzione dei problemi hanno però portato a un progressivo
aumento dei consensi da parte degli infermieri, tanto da
preferirla al cartaceo.
COnClUSiOni
L’esperienza descrive lo sviluppo del progetto di introduzione e implementazione della CCe, che ha rappresentato
un’opportunità per il gruppo professionale di rivedere e
migliorare la documentazione infermieristica, cogliendo la
sfida della digitalizzazione della cartella clinica integrata.
nella metodologia utilizzata per la riuscita di un progetto
così complesso e multidisciplinare si sottolinea l’importanza di una approfondita e condivisa analisi dei processi
e una puntuale formazione del personale; questi aspetti
hanno facilitato l’introduzione e l’implementazione della
CCe all’interno della struttura.
È stato verificato l’impatto che l’introduzione della CCe ha
avuto sui processi clinici, attraverso lo studio di indicatori
di performance infermieristici, che ha consentito l’analisi
comparativa tra la documentazione cartacea e quella elettronica. i risultati ottenuti dalla ricerca mostrano come lo
strumento elettronico abbia determinato la riduzione delle
non conformità relative alla documentazione clinica, come
dimostra, per esempio, il numero di non conformità relative alla scheda unica di terapia farmacologica che si sono
ridotte dall’86,8% al 13,7%. È stato riscontrato, inoltre, il
miglioramento della comunicazione tra professionisti: infatti, non solo è aumentato il numero di note condivise tra
medico e infermiere ma, attraverso questo strumento, si
è resa possibile la comunicazione di dati verso tutti i professionisti in tempo reale e da qualsiasi postazione all’interno dell’ospedale. È stata constatata la velocizzazione
di alcuni processi dovuta al recupero immediato delle informazioni e alla eliminazione della duplicazione dei dati,
quali quelli relativi alla terapia farmacologica, alle attività
infermieristiche e ai dati anamnestici.
Si sono riscontrati, però, anche alcuni aspetti problematici, quali il processo di rilevazione e registrazione dei parametri vitali. L’indagine ha rivelato che la percentuale di
parametri prescritti e non rilevati è aumentata dal 9% con
L’Infermiere, 2010;47;2:34-41
l’uso della CCC al 34,2% con la CCe: questo a causa delle
caratteristiche intrinseche dello strumento.
in questo lavoro di ricerca è stato indagato il clima organizzativo che ha caratterizzato l’introduzione e lo sviluppo
della CCe. Dal focus group realizzato con il gruppo infermieristico è emerso che la fase più critica è risultata essere,
prevedibilmente, quella di introduzione della CCe: la lentezza dei PC tablets, una scarsa tempestività di assistenza
tecnica da parte del servizio dei sistemi informativi interni,
lo stress di commettere errori derivante dalla confusione e
dalla scarsa conoscenza del programma hanno determinato negli infermieri sfiducia nello strumento. nonostante queste difficoltà iniziali, la determinazione del gruppo,
l’aggiornamento del software e la parziale e graduale risoluzione dei problemi procedurali hanno portato a un progressivo aumento dei consensi da parte degli infermieri nei
confronti della cartella su supporto informatico, tanto da
preferirla alla cartella su supporto cartaceo.
La presente ricerca è riuscita a far emergere da una parte gli effettivi miglioramenti dovuti all’introduzione dello
strumento informatico, dall’altra ha permesso di rileggere
criticamente la metodologia con la quale si è affrontato il
progetto e ha fatto emergere gli aspetti più delicati che
potranno servire per implementazioni future. il passo successivo sarà, infatti, la revisione della CCe e la progressiva
applicazione nelle altre divisioni dell’Ospedale Valduce di
Como, con l’obiettivo di utilizzare la CCe per tutti i pazienti.
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