Scheda di approfondimento sui Telescopi Rifrattori

Scheda di approfondimento sui Telescopi Rifrattori
Il telescopio virtuale che hai manovrato è un rifrattore. Si tratta di un telescopio che funziona
utilizzando delle lenti e sfrutta, appunto, il fenomeno della rifrazione.La grande lente anteriore
prende il nome di Obiettivo. La sua funzione è quella di raccogliere quanto più luce possibile. Per
questo, in linea di principio, maggiore è il suo diametro e meglio è. Già una piccola lente obiettivo
di 7 cm di diametro è in grado di raccogliere 100 volte più luce che l'occhio umano.
La luce che la lente obiettivo raccoglie viene concentrata in un punto preciso dell'asse ottico del
telescopio (F) che prende il nome di Fuoco. La distanza tra l'obiettivo e il punto F prende il nome di
distanza focale dell'obiettivo e quindi del telescopio. Un obiettivo che ha distanza focale di 25 cm
produce nel fuoco un'immagine grande tanto quanto quella prodotta dall'occhio umano. Obiettivi di
maggiore distanza focale producono immagini più grandi. L'ingrandimento prodotto da un obiettivo
si ottiene utilizzando la seguente formula:
I obiettivo = distanza focale obiettivo/25
Una lente obiettivo ad esempio che ha distanza focale di 100 cm produce nel fuoco un'immagine
ingrandita quattro volte. Come si vede l'ingrandimento prodotto dall'obiettivo è molto modesto. La
parte del leone, per quanto riguarda l'ingrandimento, la fa l'oculare. Il compito dell'oculare è
proprio quello di ingrandire l'immagine che l'obiettivo ha prodotto nel fuoco. Per avere
un'immagine nitida è necessario che il fuoco dell'oculare e quello dell'obiettivo coincidano. Questa
condizione viene realizzata dal focheggiatore che permette di muovere avanti e indietro l'oculare
fino a trovare la posizione giusta. Gli ingrandimenti prodotti dall'oculare si calcolano con la
seguente formula:
I oculare = 25/distanza focale oculare
Per cui, un oculare che ha la distanza focale di 1cm realizza 25 ingrandimenti. L'ingrandimento
complessivo del telescopio si ottiene moltiplicando l'ingrandimento dell'obiettivo per
l'ingrandimento prodotto dall'oculare. Nell'esempio specifico del telescopio con un obiettivo di
focale 100 cm e oculare di focale 1 cm avremo 4x25= 100 ingrandimenti.
Per chi si diletta un poco di matematica combinando le due formule sopra:
I telescopio = I obiettivo x I oculare = Focale obiettivo/25 X 25/focale dell'oculare
semplificando i due 25 veniamo ad ottenere la formula di uso semplice e pratico
I telescopio = distanza focale dell'obiettivo/ distanza focale dell'oculare
Non è giusto ritenere che le condizione migliori di osservazione si realizzino sempre
utilizzando il maggior numero di ingrandimenti possibili. Questo perchè le immagini
sopra un certo ingrandimento diventano confuse. Una regola di uso pratico è quella di
non superare come ingrandimenti il numero che si ottiene moltiplicando per 20 il
diametro dell'obiettivo espresso in cm. Ad esempio con un obiettivo di 20 cm di
diametro non è consigliabile superare i 400 ingrandimenti.
A volte capita di ricevere in regalo in qualche particolare occasione come cresima o
matrimonio un telescopio che poi rimane confinato in uno scatolone ad accumulare
polvere perchè non si è capaci di utilizzarlo correttamente. Se volete ogni lunedì alle 22
nel periodo estivo all'osservatorio di Castellano una località di Sant'Elpidio a Mare ( vedi
nel menu astronomia la voce eventi) gli astrofili dell'associazione Alpha Gemini,
gratuitamente, vi aiuteranno a posizionare e utilizzare il vostro strumento.