CUPRESSACEAE
Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione:Gymnospermae
Classe: Coniferae
Famiglia: Cupressaceae, Taxaceae
Generi: Cupressus (cipresso)
Il nome Cupressaceae deriva probabilmente da Cyprus, nome latino dell’isola di Cipro,
ove la pianta era nota da tempi remoti. Alla famiglia delle Cupressacee appartengono 113
specie di alberi e arbusti raggruppate in 17 generi. Il genere più numeroso è il genere
Juniperus che conta 50 specie, seguito da Cupressus con 13 specie. Alcune specie del
genere Cupressus sono state introdotte in epoca recente in Italia a scopo ornamentale
(cipresso della California, c. dell'Arizona e c. messicano). Il nostro cipresso comune è
originario dell’Asia Minore.
Alberi sempreverdi con foglie ridotte a squame, strettamente addossate le une alle altre o
divaricate all'apice, secondo le specie. Vegetano in zone
a clima caldo, con estati secche e soffrono dei geli
prolungati. Resistenti alla siccità e, comunque, adattabili
ad ogni tipo di terreno, le Cupressacee vivono dal livello
del mare fino a 700-800m, prestandosi a rimboschimenti
di terreni aridi.
Polline: inaperturato o monoporato, apolare, sferoidale,
di 25-30µm di diametro. Esina sottile psilata con
granulazioni decidue disposte in gruppi irregolari; il
citoplasma assume una forma stellata al centro del
granulo.
Allergie da polline: La prima pianta che impollina
all'inizio della Primavera è il Cipresso dotato di un polline
che se non altamente allergizzante come quello della
Parietaria è comunque liberato dall'albero in enormi
Polline di Cupressus sp.
quantità nell'aria e per tale motivo fonte di allergie. Le
manifestazioni cliniche interessano
prevalentemente le alte vie aeree (raffreddore e congiuntivite) nel periodo iniziale della
primavera (febbraio-marzo). Questa pollinosi è probabilmente molto più frequente di
quanto non appaia nelle varie statistiche, e ciò può essere dovuto al fatto che gli estratti
allergenici, fino a poco tempo fa, non venivano inseriti nei comuni pannelli diagnostici da
impiegare nei test cutanei. E' anche vero, che, con l'espansione urbanistica e l'obbligo di
aree condominiali comuni adibite a parcheggio, il numero dei cipressi presenti in città è in
continuo aumento. E così anche altre piante della famiglia, utilizzate a scopo
ornamentale, concorrono all'aumento della quantità di polline liberata in atmosfera: la
Tuja e la Criptomeria, volgarmente chiamata Cedro Giapponese. Ricordiamo per curiosità
il Ginepro, qualità di Cipresso selvatico, conosciuto per le sue essenze aromatiche.
CUPRESSUS
Il genere Cupressus comprende alberi anche di notevoli dimensioni, fino a 50 metri,
chioma generalmente affusolata, piramidale molto ramificata, rametti cilindrici con
numerossissime foglie. Il colore delle foglie è molto scuro nel cipresso diffuso in Italia
(Cupressus sempervirens), ma in altre specie è più chiaro e persino verdazzurro.
È l'albero tipico dei cimiteri perché le sue radici, come quelle di tutti gli alberi, hanno
identica estensione e sviluppo dei rami; quindi, nel caso del cipresso, scendendo a fuso
nella terra in profondità invece che svilupparsi in orizzontale (come succede con le querce
e qualsiasi albero dalla chioma larga), non crea inconvenienti con le bare.
Attualmente il cipresso è minacciato in Europa da un fungo parassita che, per l’Italia, è
stato rilevato in Toscana all’inizio degli anni Cinquanta e da allora si è largamente diffuso.
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
Foglie:
opposte o verticillate, embricate, inserite
direttamente sul ramo, aghiformi o lesiniformi nelle giovani
pianticelle, in genere squamiformi in quelle adulte, colore
verde e grigio scuro
Fiori:
poco appariscenti, sono riuniti in infiorescenze
unisessuali: i maschili sono riuniti in coni giallastri di circa
3mm disposti all’apice dei rametti; i femminili sono grigioverdi, sono riuniti in strobili (pigne) globosi, formati da 8-14
scaglie che a maturità si aprono disperdendo i semi.
Fioritura tra febbraio e aprile. L’impollinazione è
anemogama.
Frutti: galbuli (coni) più o meno sferici, violacei ed infine
grigio-scuro, con 8-14 squame legnose di 3,5 cm di
diametro, che maturano al secondo anno; a questo punto le
squame si aprono liberando i semi
Portamento:
fusto eretto, con chioma ramificata
a
piramide
affusolata,
che
raggiunge un altezza massima di
(Foto da www.cittadiariano.it)
15-20m; corteccia sottile, lucida,
bruno-grigiastra con lunghe fessure
Usi: il legno forte, durevole e profumato, di ottima qualità,
durevole e resistente ai parassiti (l'odore aromatico tiene
lontane le tarme), é usato
per sculture, mobili e pali.
La specie è utilizzata come ornamentale nei
parchi
e
nelle alberature stradali e in alcune zone d’Europa, come ad
esempio nell’Italia peninsulare, è elemento caratteristico del
paesaggio. E' spesso piantato lungo i viali dei cimiteri. Le foglie
(o i rami giovani) contengono oli essenziali con proprietà
balsamiche ed espettoranti e anche i frutti, in infuso, sono
utilizzati come astringenti ed antinfiammatori.
(Foto da www.bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario)
Calendario pollinico delle Cupressaceae: medie mensili biennio 2007-2008
STAZ. PORTICI
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ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
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STAZ. POLICASTRO
STAZIONE CASTELVOLTURNO
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STAZ. NAPOLI