Gli autori di questa lezione hanno pensato di realizzarla in forma

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Gli autori di questa lezione hanno pensato di realizzarla in forma inconsueta: hanno chiesto a CAIUS CILO, antico abitante di
queste terre, di raccontare la sua vita, perché sono convinti che le sue informazioni possano essere utili a farci conoscere
alcuni aspetti del lontano passato.
Dunque a lui la parola!
Mi presento, mi chiamo CAIUS CILO, sono nato a Formia nel 50 d.C. e sono diventato “miles” della I LEGIO ITALICA a 17
anni sotto l’impero di NERONE.
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Sono alto 6 piedi, come era necessario per entrare in questa legione. Ho combattuto in durissime campagne militari lungo il
fiume Danubio e, per mia fortuna, ho riportato solo alcune ferite non gravi.
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Dopo 18 anni di valoroso e onorato servizio, Roma “caput mundi” mi ha congedato e, con una cerimonia indimenticabile, mi
ha assegnato delle terre, facendomi completamente cambiare vita: da LEGIONARIO a COLONO in queste terre centuriate e
bonificate del “municipium di ATRIA”.
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Dunque a 35 anni, veneranda età per quel tempo, qui a VILLA DUCIS ho posto la mia dimora e poiché mi sono innamorato
di GIULIA, che ho conosciuto durante il RITO dei COMPITALIA, mi sono unito in matrimonio con lei.
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Gli anni passavano sereni: i miei campi erano fertili, forse anche per la mia devozione a CERERE, dea delle messi e i miei
animali erano sani , robusti e prolifici, quando avvenne che un’estate fu povera di precipitazioni. Forse, gli dei non erano
contenti degli uomini.
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Io, CAIUS CILO, ricorsi all’aiuto di RUFO mio confinante, perché mi concedesse un passaggio d’acqua.
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Il suo aiuto salvò i miei raccolti, ma….mi costò un PROCESSO.
Dopo il processo la mia vita, anche se le fatiche erano tante, continuò a scorrere serena.
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Nel “vicus” ogni anno si tenevano feste e riti in onore degli DEI con DANZATRICI e MUSICI e i ricchi MERCATI ci facevano
conoscere altre genti, altri prodotti, altri usi, altri “mores”.
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Il tempo passava in pace, i miei figli crescevano e quando ATROPO ha voluto tagliare il filo della mia vita, me ne sono
andato, come Giulia prima di me, nel regno degli INFERI
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Ma so che un filo indelebile è rimasto tra me e voi: quellodel continuo fluire del tempo che lega la mia storia alla vostra storia
e che attraverso le tracce e gli oggetti che io vi ho lasciato e che voi avete scoperto ci ricorda che siamo figli della stessa
terra.
LA TERRA CHE ORA VI APPARTIENE!
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AUTORI
Loretta Lupi
Giuliana Marinelli
Giuseppe Paderno
Alberta Silvestri
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Caius Cilo
Gruppo Legionari
(Foto scattata durante la manifestazione
“Rievocazione del Mercato della Centuriazione
Romana”)
(Da: “Rievocazione del Mercato della Centuriazione
Romana”)
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Accampamento
(Da: “Rievocazione del Mercato della Centuriazione Romana”)
Legio in sfilata
Esercitazione
(Da: “Rievocazione del Mercato della Centuriazione Romana”)
(Da: “Rievocazione del Mercato della Centuriazione Romana”)
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Assegnazione delle terre
Foto aerea area centuriata
(Da: “Rievocazione del Mercato della Centuriazione
Romana”)
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Scavi
Rievocazione Compitalia
Rievocazione del matrimonio
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Macina
(Reperto conservato presso il Museo della Centuriazione Romana)
Dea Cerere
Attrezzi agricoli
(Da: “Rievocazione del Mercato della Centuriazione Romana”)
(Conservati presso il Museo della Centuriazione Romana)
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Foto di un cippo con iscrizione reperito
nell’area centuriata.
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Rievocazione del processo
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Menade danzante
Danzatrici
(Da: “Rievocazione del Mercato della Centuriazione Romana”)
Synaulia – Gruppo di sperimentazione musicale
Bancarella del mercato
(Da: “Rievocazione del Mercato della Centuriazione Romana”)
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Ricostruzione tomba a cassetta
Vetri
(ricostruita e visibile in una vetrina della Mostra archeologica didattica
permanente di Villadose)
(Conservati presso il Museo della Centuriazione Romana)
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Mostra archeologica didattica di Villadose
Ricerca archeologica di superficie
Fibule per abbigliamenti maschili e femminili
(Conservati presso il Museo della Centuriazione Romana)
Pesi da bilancia
Pesi da telaio
(Conservati presso il Museo della Centuriazione Romana)
(Conservati presso il Museo della Centuriazione Romana)
I LEGIO ITALICA:
Il GRUPPO legionari del G.A.V. ha ricostruito in maniera sperimentale e attraverso una ricerca paziente e rigorosa i propri
equipaggiamenti militari, e ha fatto ricorso a documentazioni originali di vario tipo;
6 PIEDI:
Quando l’imperatore NERONE fondò nel 67 d.C. la I LEGIO ITALICA, decise che l’altezza minima dovesse essere di 6 piedi,
corrispondenti a 176 cm., altezza particolarmente elevata per quell’epoca;
L’ASSEGNAZIONE DELLE TERRE:
Avveniva dopo diversi anni di servizio militare (max. 30 ), per decreto del SENATO o dell’IMPERATORE ; in questo modo
ROMA si assicurava la bonifica e la colonizzazione di terreed evitava di sborsare sesterzi;
CENTURIAZIONE:
Era la divisione di appezzamenti quadrati che gli AGRIMENSORI effettuavano nei territori colonizzati, soprattutto dove era
necessario un intervento di bonifica, per la maggior produttività del suolo. Era costituita da un regolare e preciso reticolato
tracciato con strade parallele e perpendicolari tra loro, DECUMANI e CARDINI che incrociandosi, delimitavano quadrati di
terreno di circa 720 mt. di lato (20 actus ) e una superficie di circa 50 ettari, detti centurie ( perché inizialmente assegnati a 100
coloni ). Il terreno di ciascuna centuria era suddiviso in appezzamenti che venivano loro affidati. Nel 1968 Rodolfo Peretto ha
individuato un tracciato stradale detto “via di VILLADOSE” che pio è risultato essere il decumano massimo della centuriazione.
Fu solo nel 1984 che Raffaele Peretto, Camillo Corain ed Enrico Zerbinati, con un attento studio delle foto aeree hanno
individuato una vasta area centuriata che, stretta tra due paleoalvei del Po , si spinge dalla periferia di Rovigo fin quasi alla
laguna veneta per un’estensione di 250 kmq. Tale individuazione è stata successivamente confermata dalle ricerche del
topografo dell’antichità dell’Università di Pavia prof. Pierluigi Tozzi.
SCAVI:
Sotto la guida della prof. Giuliana Facchini dell’Università di Verona sono iniziati nel 2003 gli SCAVI in località Cà Motte, si
tratta di una VILLA RUSTICA, individuata dal G.A.V.
IL RITO DEI COMPITALIA
Il GRUPPO di ANTROPOLOGIA SOCIALE dell’ANTICHITA’ ha studiato e ricostruito per la festa della rievocazione del mercato
della Centuriazione di Villadose nel 2001, il RITO dei COMPITALIA, che presentava tre aspetti: quello religioso di
ringraziamento alla divinità, quello civile di censimento della popolazione , quello festoso della libertà concessa , per un giorno ,
agli schiavi.
Si celebravano tre diverse forme di MATRIMONIO:
la COEMPTIO, l’USUS e la CONFARREATIO. Il GRUPPO di ANTROPOLOGIA SOCIALE del G.A.V. nel 1997 ha studiato e
ricostruito il rito ispirandosi anche ai Carmina LX e LXI di CATULLO, nella forma della CONFARREATIO, ossia l’offerta della
torta di faro a GIOVE CAPITOLINO.
CERERE
La dea CERERE era la divinità che aveva insegnato agli uomini a coltivare i cereali.
IL’AGRICOLTURA
L’AGRICOLTURA, secondo quanto riferisce POLIBIO, produceva in abbondanza: frumento, orzo, miglio, panico, farro, segale
e poiché il clima era favorevole anche vino, olio, frutta e ortaggi come zucche, fave, asparagi…
L’ALLEVAMENTO era praticato intensamente e riguardava: bovini, suini, ovini ed equini, in particolare erano famose le cavalle
velocissime dei VENETI citate da STRABONE ed ancora prima da OMERO.
PASSAGGIO d’ ACQUA
Il PASSAGGIO d’ ACQUA concesso da RUFO al suo confinante CILONE è testimoniato dall’iscrizione del CIPPO ritrovato nel
1854 nella tenuta RONCO non molto lontano dalla riva destra dell’Adigetto; attualmente è conservato al MUSEO dei GRANDI
FIUMI di ROVIGO.
PROCESSO a CILONE
Lo spettacolo PROCESSO a CILONE è la ricostruzione in forma scenica di un ipotetico processo civile collegato al testo
dell’iscrizione del CIPPO, presentato a VILLADOSEnell’edizione 2003 del MERCATO della CENTURIAZIONE.
Ogni anno, dal 1996, si tiene nel primo fine settimana di SETTEMBRE in VILLADOSE , una FESTA in costume e un
CONVEGNOdi Archeologia SPERIMENTALE cheaffrontano alcuni aspetti della vita degli antichi abitanti.
Il GRUPPO di DANZE ANTICHE
Ripropone in forma coreografica e dinamica, momenti di gioia, solennità e sacralità legati a situazioni della vita degli antichi
romani.
MUSICI
Molti brani musicali utilizzati nelle varie edizioni del MERCATO, e sui quali si muovono le DANZATRICI, sono stati creati da un
GRUPPO di sperimentazione musicale di ROMA, SYNAULIA, che si avvale di strumenti a fiato ed a percussione da loro
ricostruiti secondo le tecnicheantiche e dal maestro ODORIZZI, docente di musicadella nostra provincia.
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