OIC 18 Ratei e Risconti Francesco Bavagnoli Università del Piemonte Orientale Dottore Commercialista Revisione Principi Contabili Nazionali OIC ODCEC Novara 27 gennaio 2015 Agenda • Principali novità rispetto alla precedente versione • Definizioni • Classificazioni • Rilevazioni iniziali e successive • Particolarità valutative • Nota integrativa 2 Principali novità rispetto alla precedente versione 3 Principali novità rispetto alla precedente versione Principali modifiche apportate: • precisazione circa le condizioni per la rilevazione in bilancio dei ratei e risconti; • chiarimenti in merito ai criteri di valutazione dei ratei e dei risconti da iscrivere in bilancio e le poste di conto economico interessate dalle rettifiche di valore; • eliminazione della richiesta di distinguere i ratei e risconti nello stato patrimoniale quando il loro ammontare è apprezzabile, in quanto tale distinzione deve essere comunque fornita in nota integrativa; • inserimento del tema della contabilizzazione del maxi-canone nell’ambito delle operazioni di leasing finanziario. 4 Definizioni 5 Definizioni Competenza economica Esercizio x Manifestazione finanziaria Esercizio x+1 Rateo di competenza • ATTIVO: quota di proventi • PASSIVO: quote di costi 6 Definizioni (segue) Manifestazione finanziaria Esercizio x Competenza economica Esercizio x+1 Risconto di competenza • ATTIVO: quota di costi • PASSIVO: quote di proventi 7 Classificazioni 8 Classificazione STATO PATRIMONIALE Per le società che redigono il bilancio in forma abbreviata può essere ricompresa nella voce CII dell’attivo «Crediti» Attivo … D) Ratei e risconti attivi con separata indicazione del disaggio sui prestiti Passivo … E) Ratei e risconti passivi con separata indicazione dell’aggio sui prestiti Per le società che redigono il bilancio in forma abbreviata può essere ricompresa nella voce D del passivo «Debiti» La contropartita nel CONTO ECONOMICO dell’iscrizione: 1. rateo trova collocazione fra i proventi e i costi secondo la natura del rapporto economico; 2. risconto trova collocazione a rettifica dei correlati proventi e costi già contabilizzati. 9 Rilevazioni iniziali e successive 10 Rilevazione iniziale Art. 2424-bis co.6, c.c.: «Nella voce ratei e risconti attivi devono essere iscritti i proventi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi, e i costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi. Nella voce ratei e risconti passivi devono essere iscritti i costi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi e i proventi percepiti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi successivi. Possono essere iscritte in tali voci soltanto quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, l'entità dei quali vari in ragione del tempo». Condizioni per la rilevazione di un rateo o risconto: 1. Il contratto inizia in un esercizio e termina in uno successivo; 2. Il corrispettivo delle prestazioni è contrattualmente dovuto in via anticipata o posticipata rispetto a prestazioni comuni a due o più esercizi consecutivi; 3. L’entità dei ratei e risconti varia con il trascorrere del tempo. N.B.: Non possono essere inclusi tra i ratei e i risconti, in quanto non vengono rispettate le condizioni sopraindicate, i proventi e gli oneri la cui competenza è maturata per intero nell’esercizio cui si riferisce il bilancio o in quelli successivi. 11 Rilevazioni successive Per la suddivisione dei valori imputati a ratei e risconti in diversi periodi amministrativi possono essere utilizzati due diversi criteri: Criterio del tempo fisico Criterio del tempo economico Qualora le prestazioni contrattuali rese o ricevute abbiano un contenuto economico costante nel tempo. Qualora le prestazioni contrattuali rese o ricevute non abbiano un contenuto economico costante nel tempo. La ripartizione del provento o del costo è effettuata in rapporto alle condizioni di svolgimento della gestione. Tipicamente nei contratti di durata nei quali l’addebito dei relativi corrispettivi avviene per ricorrenti e uguali periodi di tempo (con rate trimestrali, semestrali, annuali, ecc.), uno dei quali è a cavallo di due o più esercizi consecutivi. Tipicamente nei casi in cui la quota di costo o di provento imputabile all’esercizio non è proporzionale al solo decorrere del tempo, ma riflette anche i contenuti economici dell’operazione effettuata. Ad esempio, se al 1/12 si è pagato anticipatamente un canone per il trimestre dicembre-febbraio, è iscritto un risconto attivo pari a due terzi dell’importo pagato. Ad esempio, un contratto di locazione di un immobile che viene utilizzato solo per una parte dell’anno (es. un’attività alberghiera stagionale) ma il pagamento del canone copre un periodo annuale a cavallo di due esercizi. 12 Rilevazioni successive (segue) Esempio 1 13 Rilevazioni successive (segue) Esempio 1 14 Rilevazioni successive (segue) Esempio 2 15 Rilevazioni successive (segue) Esempio 2 16 Rilevazioni successive (segue) Esempio 2 17 Rilevazioni successive - Recuperabilità del valore Alla fine di ciascun esercizio si verifica se le condizioni che hanno determinato la rilevazione iniziale del rateo o del risconto siano ancora rispettate; se necessario, sono apportate le necessarie rettifiche di valore. Si effettua dunque una nuova valutazione per aggiornare il saldo a fine esercizio. Tale valutazione tiene conto non solo del trascorrere del tempo ma anche dell’eventuale recuperabilità dell’importo iscritto in bilancio. Assimilazione Valutazione Ratei attivi Crediti Presumibile valore di realizzo Ratei passivi Debiti Valore nominale Risconti attivi Costi differiti Valutazione futuro beneficio economico correlato Risconti passivi Ricavi differiti Non pongono problemi di valutazione 18 Rilevazioni successive - Casi particolari Nelle operazioni di leasing finanziario, sovente il locatario effettua dei pagamenti anticipati a titolo di maxicanone iniziale. Il maxicanone iniziale ha l’obiettivo di ridurre l’importo finanziato. L’ammontare relativo al maxicanone è rilevato tra i costi della produzione alla voce B8 “per godimento di beni terzi” in contropartita dell’uscita finanziaria. In sede di chiusura dell’esercizio la parte di costo non di competenza dell’esercizio è rinviata agli esercizi successivi mediante l’iscrizione di un risconto attivo. Nell’ipotesi di riscatto anticipato del bene, l’ammontare del risconto attivo relativo al maxicanone è capitalizzato nel valore del cespite; tale valore si aggiunge al costo storico del bene pari al valore di riscatto. 19 Particolarità valutative 20 Particolarità valutative DISAGGIO DI EMISSIONE AGGIO DI EMISSIONE Costo finanziario anticipato Provento finanziario anticipato Tasso di interesse effettivo Tasso di interesse effettivo > < Tasso di interesse nominale Tasso di interesse nominale S.P. ATTIVO SP PASSIVO D) E) Si ammortizza per l’intera durata del prestito a cui è riconducibile. La sua contropartita a CE è una riduzione degli oneri finanziari. L’ammortamento può essere a quote costanti (se c’è un unico rimborso a scadenza o si tratta di uno zero coupon bond) o effettuato con criteri finanziari L’ammortamento può essere a quote costanti (se c’è un unico rimborso a scadenza o si tratta di uno zero coupon bond) o effettuato con criteri finanziari 21 Particolarità valutative (segue) Esempio – Emissione di un prestito obbligazionario Data di emissione: 30/6/X durata: 15 anni n. di obbligazioni emesse: 1.000 Tasso d’interesse: 6% annuo Ipotesi 1) Val. Nominale: 1 € Prezzo di collocamento: 1 € 30/6/X Obbligazionisti c/sottoscrizioni Ipotesi 2) a Val. Nominale: 1 € Prestito obbligazionario 1.000 1.000 Prezzo di collocamento: 0,95 € 30/6/X diversi a Prestito obbligazionario 1.000 Obbligazionisti c/sottoscrizioni 950 Disaggio su prestiti 50 50 * 184 15 * 365 31/12/X Amm.to disaggio su prestiti a Disaggio su prestiti 1,68 1,68 22 Particolarità valutative (segue) Ipotesi 3) Val. Nominale: 1 € Prezzo di collocamento: 1,05 € 30/6/X Obbligazionisti c/sottoscrizioni a 1.050 Prestito obbligazionario 1.000 Aggio su prestiti 50 31/12/X Aggio su prestiti a Altri proventi finanziari 1,68 1,68 30,25 30,25 Quota di interessi maturata al 31/12/X 31/12/X Interessi passivi su obbligazioni a Ratei passivi 1.000 * 6% : 365 * 184 = 30,25 23 Nota integrativa 24 Nota integrativa Art. 2427 c.c. – «La nota integrativa deve indicare, oltre a quanto stabilito da altre disposizioni: 1) i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi all'origine in moneta avente corso legale nello Stato; […] 4) le variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell'attivo e del passivo; 7) la composizione delle voci «ratei e risconti attivi» e «ratei e risconti passivi» […], quando il loro ammontare sia apprezzabile; Ove rilevante, nel commento relativo alla composizione delle voci “ratei e risconti attivi” e “ratei e risconti passivi”, la nota integrativa indica la ripartizione dei ratei e risconti con durata entro e oltre l’esercizio successivo nonché dei ratei e risconti con durata oltre i cinque anni. 25