comunicato stampa - Comune di Milano

COMUNICATO STAMPA
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI
dall’11 al 16 dicembre
Robert Wilson, Berenice Johnson Reagon
THE TEMPTATION OF ST. ANTHONY
Una produzione Change Performing Arts (prima milanese)
Dall’11 al 16 dicembre al Teatro degli Arcimboldi (viale dell'Innovazione, 20 - Milano) sarà
di scena per la prima volta a Milano “The Temptation of St. Anthony” di Robert Wilson
in collaborazione con la compositrice e studiosa della cultura afroamericana Bernice
Johnson Reagon e con la produzione della Change Performings Arts.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00, il prezzo del biglietto varia da 40,00 a 17,00 euro
(sono previste riduzioni per giovani, gruppi ed anziani). Per informazioni al pubblico tel.
02.641142212/214.
Il grande regista Robert Wilson utilizza un celebre testo di Gustave Flaubert come pretesto
per riproporre la suggestione d'oltreoceano della realtà afroamericana.
Il risultato è un nuovo ed originale spettacolo musicale con un repertorio che varia tra
spirituals, blues, inni, gospels, jazz e hip hop e con un cast composto da cantanti e ballerini
afroamericani. Daniel Dodd Ellis interpreta il ruolo di Sant’Antonio, mentre la celebre
cantante e compositrice newyorkese Helga Davis è Ilarione.
I due protagonisti sono sostenuti da un ensemble vocale di 14 performers e
accompagnati dal vivo da una band diretta da Toshi Reagon.
Robert Wilson narra la storia si Sant’Antonio offrendo una nuova chiave di lettura per la storia
che rappresenta la lotta spirituale dell’eremita del III secolo, tanto che la vicenda diventa un
simbolo dell'agitazione religiosa del XXI secolo.
Il regista inserisce nella tradizione occidentale un elemento tanto nuovo quanto estraneo: la
musica nera. Wilson giustifica la sua scelta musicale instaurando un paragone tra la
condizione da incubo di Sant'Antonio e quella della schiavitù da cui è nata la musica
afroamericana.
Partendo dalla figura di Sant’Antonio nell’opera di Flaubert, lo spettacolo pone fondamentali
interrogativi circa il peccato, la bontà e le tentazioni della carne. Nella regia di Wilson il palco è
inondato di colori, la messa in scena enfatizzata e alimentata dalla potenza della musica.
Sant’Antonio diviene il simbolo dell’individuo in cerca di risposte universali a domande quali la
dicotomia tra bene e male, il senso della vita e la natura di Dio, la natura, la storia, la morale.
“The Temptation of Saint Anthony” ha debuttato in prima mondiale in Germania nel 2003,
da allora ha visto il tutto esaurito nei maggiori teatri del mondo: dal BAM di New York, al Palais
Garnier di Parigi e al Melbourne International Arts Festival.
Milano,6 dicembre 2007
Ufficio Stampa Teatro degli Arcimboldi:
Parole & Dintorni – rif. Elena Tosi – 02.20404727/3467829223 _ [email protected]
Teatro degli Arcimboldi – rif. Matilde Zanchi – 02. 87905251/3283516459 _ [email protected]
ROBERT WILSON, BERNICE JOHNSON REAGON
THE TEMPTATION OF SAINT ANTHONY
Ispirato all’omonimo romanzo del XIX secolo scritto da Gustave Flaubert, The Temptation of Saint
Anthony è un nuovo e originale spettacolo musicale ideato e diretto dal regista Robert Wilson su
musica e libretto di Bernice Johnson Reagon. Questi due straordinari maestri hanno collaborato
per produrre questo sorprendente spettacolo.
Profondamente legato alle radici musicali della cultura afroamericana, The Temptation of Saint
Anthony ha un cast composto da cantanti e ballerini afroamericani. Daniel Dodd Ellis interpreta il
ruolo di Sant’Antonio, mentre la celebre cantante e compositrice newyorkese Helga Davis è
Ilarione. I due protagonisti sono sostenuti gloriosamente da un ensemble vocale di 14 performers e
accompagnati dal vivo da una band diretta da Toshi Reagon.
A partire dalla figura di sant’Antonio nel romanzo di Flaubert, lo spettacolo pone fondamentali
interrogativi circa il peccato, la bontà e le tentazioni della carne. L’ispirata collaborazione creativa
di Bernice Johnson Reagon (che ha fondato e diretto l’ensemble a cappella Sweet Honey in the
Rock ed è curatrice del Museo di Storia Americana dello Smithsonian Institute) vede una partitura
che va dagli spirituals, blues, shout, gospel, inni, jazz e doo wop fino all’hip hop e al rock. Nella
regia di Wilson, il palco è inondato di colori, la messa in scena enfatizzata e alimentata dalla
potenza della musica.
Nelle mani di Wilson e della Reagon, sant’Antonio diviene il simbolo dell’individuo in cerca di
risposte universali a domande quali la dicotomia tra bene e male, il senso della vita e la natura di
Dio, la natura, la storia, la morale. Nel libretto della Reagon The Temptation of Saint Anthony
celebra lo straordinario potere della voce umana di opporsi alla disperazione e all’ingiustizia.
Sant’Antonio è una figura storica, nato intorno all’anno 250 dC in Egitto in una ricca famiglia di
religione cristiana. Intorno ai vent’anni decide di vivere in povertà e per trent’anni vive da eremita
nel deserto. È considerato il padre dei monaci, il fondatore del monachesimo cristiano e un’icona
dell’austerità. La sua vita è stata d’ispirazione per molti pittori, specialmente dal tardo Medio Evo al
primo Rinascimento, come Bosch, Brueghel e Grünewald.
Nel 2004, il New York Times ha definito Robert Wilson come ‘una pietra miliare nella storia del
teatro sperimentale’. Il suo lavoro integra un’estesa varietà di modalità artistiche, che combinano il
movimento, la danza, l’illuminotecnica, il design di arredamento, la scultura, la musica e il testo in
un insieme armonico.
Bernice Johnson Reagon è compositrice, cantante, ricercatrice universitaria, produttrice
musicale, autrice, relatrice e attivista. La sua carriera, più che quarantennale, inizia con la sua
partecipazione al Movimento dei Diritti Civili quand’era ancora studentessa ad Albany in Georgia
dov’è nata e attualmente è curatrice del Museo di Storia Americana dello Smithsonian Institute. Ha
ottenuto riconoscimenti per la sua pioneristica attività come studiosa, insegnante e artista nella
storia e nell’evoluzione della cultura afroamericana con numerosi premi, che includono tra gli altri il
MacArthur Genius Fellowship, l’Heinz Prize for the Arts and Humanities e la Presidential Medal for
contribution to public understanding of the humanities.
La direzione musicale è affidata a Toshi Reagon nota per le sue energiche performance e un raro
talento per la composizione di canzoni impegnate che stimolano allo stesso tempo negli ascoltatori
il pensiero e il divertimento. Matura interprete dal vivo, ha meritato innumerevoli recensioni positive
nei diversi anni di carriera. Il New Yorker ha scritto: ‘(Toshi) fa piovere sul pubblico retro funk,
urban blues e folk con un fervore evangelico. Ascoltare per credere’. La sua band BIGLovely si
esibisce da 1996 e i musicisti della band suonano con lei in questa produzione.
Lo scrittore francese Gustave Flaubert (1822-1880) ha ottenuto la celebrità con il primo romanzo
che ha pubblicato Madame Bovary nel 1857, considerato il primo romanzo ‘moderno’. Per gran
parte della sua esistenza Flaubert si è dedicato alla scrittura de La tentazione di Sant’Antonio. La
prima stesura è del 1848/49 scritta dopo aver visto a Genova il ritratto di Sant’Antonio di Bruegel
ed ha uno stile romantico, simbolico e molto lirico che esprime i temi dell’esotismo orientale e
medievale molto di moda a quel tempo.
La seconda versione è del 1856, mentre l’ultima, a cui si è ispirata questa versione teatrale, è del
1874. La tentazione di Sant’Antonio segue Antonio durante una notte (come già accade nella
Divina Commedia o nel Faust II) in un viaggio attraverso i primi tempi della Cristianità intriso di
personaggi satirici e immagini arcaiche, esotiche e fantastiche.
The Temptation of Saint Anthony ha debuttato in prima mondiale alla Ruhrtriennale di Duisburg in
Germania nel 2003, da allora ha visto il tutto esaurito nei maggiori teatri europei, dal BAM di New
York, all’Opera Garnier di Parigi e al Melbourne International Arts Festival in Australia.
THE TEMPTATION OF SAINT ANTHONY
Uno spettacolo di teatro musicale
ispirato al romanzo di Gustave Flaubert
ideato e diretto da Robert Wilson
musica e libretto Bernice Johnson Reagon
costumi Geoffrey Holder
co-regia Ann Christin Rommen
collaborazione alla scenografia Stephanie Engeln
luci AJ Weissbard
suono Peter Cerone
direzione musicale e arrangiamenti Toshi Reagon
con
Daniel Dodd Ellis (Sant’Antonio),
Helga Davis (Ilarione)
e l’Ensemble
Co-prodotto da
Ruhrtriennale e Change Performing Arts
in collaborazione con
CRT Artificio, Ortigia Festival Siracusa, Peralada and Santander Festival, Sadlers Wells London,
Aventis Foundation, Opera National de Paris
ROBERT WILSON
Il New York Times ha definito Robert Wilson ‘una pietra miliare del teatro sperimentale mondiale’.
I suoi spettacoli di un’altissima intensità estetica e di grande potenza emotiva gli sono valsi
numerosi premi tra cui il premio del National Design alla carriera (2001) e il prestigioso
Commandeur des arts et des lettres (2002).
Nato in Waco, Texas, Wilson ha compiuto i suoi studi all’Università del Texas e all’Istituto Pratt di
Brooklyn, specializzandosi in Architettura e Design. Dal 1968 ha istituito la Byrd Hoffman School of
Byrds, dove ha progettato spettacoli di straordinario successo. Nel 1969 due delle maggiori
produzioni di Wilson sono presentate a New York: The King of Spain al Teatro Anderson, e The
Life and Times of Sigmund Freud che ha debuttato al Brooklyn Academy of Music.
Nel 1971 Wilson ottiene un successo internazionale con il rivoluzionario Deafman Glance, opera
creata in collaborazione con Raymond Andrews, un ragazzo sordomuto che Wilson ha adottato.
Dopo il debutto parigino dell’ opera, l’artista surrealista Louis Aragon ha scritto di Wilson, “ Lui
rappresenta ciò che noi speravamo venisse dopo e oltre a noi, dal momento in cui il Surrealismo è
nato.” Nel 1976 Wilson ha collaborato con il compositore Philip Glass e insieme hanno scritto
l’opera rivoluzionaria Einstein on the Beach, che è stata presentata al Festival d’ Avignone e al
Metropolitan Opera House di New York ed è poi stata riproposta in due tour mondiali.
All’inizio degli anni Ottanta Wilson ha sviluppato ciò che rimane il suo progetto più ambizioso
andato in scena in tre continenti: l’epico the CIVIL warS: a tree is best measured when it is down.
Sebbene l’opera non sia mai stata vista completa, è stata nominata per il Premio Pulitzer.
Negli ultimi due decenni Wilson ha messo in scena produzioni originali così come spettacoli del
repertorio tradizionale e operistico, progettando e dirigendo opere al Teatro Alla Scala, al
Metropolitan, all’ Opéra Bastille e molte altre tra cui The Ring di Wagner, Parsifal e Lohengrin, The
Magic Flute di Mozart e Madama Butterfly di Puccini. Ha inoltre portato in scena adattamenti
innovativi di opere di scrittori quali Virginia Woolf, Henrik Ibsen e Gertrude Stein.
Nella sua
carriera Wilson ha collaborato con artisti come Heiner Müller, Tom Waits, William S. Burroghs,
David Byrne, Lou Reed, Allen Ginsberg, Jessye Norman e Susan Sontag. Tra le sue opere recenti
The Ring di Wagner con la direzione di Christoph Eschenbach (2005-6) e The Passion of St. John
di Bach che ha debuttato nel 2007 per il teatro Châtelet di Parigi
Oltre a essere conosciuto e acclamato universalmente per le sue opere teatrali, il lavoro di Wilson
continua a essere legato alle belle arti, e mostre da lui curate sono apparse al Museum of Fine
Arts di Boston, al Centre Georges Pompidou di Parigi, al Contemporary Arts Museum a Houston; e
all’ Instituto de Arte Moderno di Valencia. Wilson ha anche creato installazioni per il Museum
Boymans-van Beuningen di Rotterdam (1993); per Clink Street Vaults di Londra(1995), e per
Museum Villa Stuck di Monaco (1997). Nel 2007 la Galleria Paula Cooper e Phillips de Pury & Co
a New York hanno presentato la sua ultima avventura artistica, VOOM Portraits, ritratti che
includono personggi come Gao Xingjian, Winona Ryder, Mikhail Baryshnikov e Brad Pitt. La
mostra è stata poi presentata alla Galleria ACE di Los Angeles. I suoi disegni, i suoi video e le sue
sculture sono conservate in collezioni private e musei in tutto il mondo. É rappresentato dalla
Galleria Paula Cooper di New York ed è artist-in-residence per VOOM HD.
Wilson è anche il fondatore e direttore artistico del Watermill Center, che ogni estate ospita
studenti e professionisti di diversi ambiti artistici da tutto il mondo, un laboratorio interdisciplinare
per le Arti. Nel luglio del 2006, il Watermill Center ha costruito un nuovo edificio con alloggi e spazi
per le prove ed ha inaugurato un programma di studi della durata di un anno. Nell’anno 2006-2007
il centro ha ospitato un centinaio di artisti in 14 diverse location. Robert Wilson è il soggetto del
recente documentario Absolute Wilson.
BERNICE JOHNSON REAGON
musica e libretto
E’ compositore, cantante, ricercatrice universitaria, produttore musicale, autrice, oratore ed
attivista.
La sua carriera che si snoda lungo oltre 4 decenni, è iniziata con la partecipazione al Movimento
per i Diritti Civili quando ancora era una studentessa al college di Albany, Georgia. Dopo essere
stata arrestata per la sua partecipazione, inizia a dedicarsi a tempo pieno al movimento come
cantante leader degli SNCC Freedom Singers. Ha terminato gli studi accademici come storica
delle culture ed ha ricevuto importanti riconoscimenti per la sua attività pionieristica come
ricercatrice, insegnante ed artista nella storia e nella evoluzione della cultura afro-americana,
quali il MecArthiur Fellowship (1989), l’Heinz Award for the Arts and Humanities (Heinz Family
Foundation, 2003); il Leeway National Award for Women in the Arts, 2000 e nel 1995 il
Presidential Medal per il contributo alla comprensione dell’umanità.
Si è ritirata dopo 30 anni di esibizioni con i Swett Honey In The Rock, l’ensemble a cappella
conosciuta in tutto il mondo, fondata nel 1973.
Il suo lavoro come ricercatrice e compositore si riflette in pubblicazioni e opere sulla cultura e la
storia afro-americana, tra cui citiamo: Voices of the Civil Rights Movement: Black American
Freedom Songs (Smithsonian/Folkways CD anthology and Archive Collection), Wade in the Water,
African American Sacred Song Tradition (NPR/Smithsonian Radio Series, antologia su CD e
performance), If you Don’t Go, Don’t Hinder Me: The African American Sacred Music Tradition
(Uni of Nebraska Press, 2001), compositore e interprete della colonna sonora della serie televisiva
della PBS Africans in America vincitrice del WGBH’s Peabody (1998). Insieme a Toshi Reagon e
Geri Allen, ha composto la musica per il documentario Beah: A Black Woman Speaks (Lisa Gay
Hamilton/Demme producers, premier broadcast - HBO Black History Month, 2004).
Il suo lavoro più recente, Liberty or Death, commissionato dal Muse Women Choir of Cincinnati
per l’apertura del National Underground Railroad Freedom Center, è stato presentato per la prima
volta nel giugno 2004.
Nell’estate del 2007, Reagon insieme alla figlia e collaboratrice Toshi Reagon nel ruolo di direttore
musicale ha creato il componimento di musica sacra afro-americana per un festival che prevede
performance d’insieme di due tradizioni musicali sacre. Il Festival prodotto da Accord Croises ha
ospitato Faiz Ali Faiz e il Qawwali Ensemble (musica sacra Sufi del Pakistan) e Bernice Johnson
Reagon e il Sacred Sound.