02/11/2011 Politica Economica Europea 12 a.a.2011-12 BCE Due modelli di Banca Centrale nel periodo post-bellico: 1. modello anglo-francese • persegue più obiettivi (stabilità dei prezzi, stabilizzazione del ciclo economico, livello di occupazione, stabilizzazione finanziaria) • le decisioni di politica monetaria sono subordinate a quelle politiche, necessitano dell'approvazione del governo 2. modello tedesco • persegue un solo obiettivo (stabilità dei prezzi) • totale indipendenza della banca centrale dal governo, nessuna interferenza politica. • Dallo Statuto della BCE, parte integrante del TM, è chiaro che il modello scelto per la BCE è quello tedesco: unico obiettivo (articolo 105) Obiettivi (art. 105) indipendenza (articoli 107 e 104) • Attenzione: la scelta è MOLTO vincolante, per modificare lo statuto della BCE è necessario • modificare il TM stesso il che richiede l'unanimità di tutti i paesi membri. a.a.2011-12 1 02/11/2011 Trattato che istituisce la CE, Cap. VII Politica monetaria Ruolo e caratteristiche della BCE Articolo 105 • 1. L'obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l'obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC sostiene le politiche economiche generali nella Comunità al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della Comunità definiti nell'articolo 2. Articolo 107 • Nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal presente trattato e dallo Statuto del SEBC, né la BCE né una Banca centrale nazionale né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai Governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari nonché i Governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti Articolo 104 • 1. È vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della BCE o da parte delle Banche centrali degli Stati membri (in appresso denominate “Banche centrali nazionali”), a istituzioni o organi della Comunità, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle Banche centrali nazionali. a.a.2011-12 Perché il modello tedesco? • Ruolo della teoria economica • Ruolo politico della Germania nel periodo preUE a.a.2011-12 2 02/11/2011 Aspetti istituzionali Il Trattato dell'UE istituisce il Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC) e la Banca Centrale Europea (BCE). SEBC è composto da: BCE + Banche Centrali Nazionali (BCN) dei paesi aderenti all'UE. Tuttavia, le BCN dei paesi aderenti all'UE ma che non hanno adottato l'euro fanno parte del SEBC ma non partecipano alle decisioni di politica monetaria dell'area euro. L'Eurosistema è composto dalla BCE e dalle BCN dei paesi che hanno adottato l'euro a.a.2011-12 Sistema europeo delle banche centrali E’ composto da: • Eurosistema • Banche centrali naz dei paesi aderenti alla UE ma non all’euro Eurosistema è composto da: • BCE • Banche centrali nazionali dei paesi aderenti all’euro, 17 a.a.2011-12 3 02/11/2011 a.a.2011-12 a.a.2011-12 4 02/11/2011 a.a.2011-12 a.a.2011-12 5 02/11/2011 Eurotower: sede della BCE a Francoforte, Germania Jean-Claude Trichet 1/11/11 Nuovo Presidente della BCE, Mario Draghi a.a.2011-12 Il Consiglio Direttivo della BCE a.a.2011-12 6 02/11/2011 Il Comitato Esecutivo della BCE a.a.2011-12 Organi decisionali della BCE e loro funzioni a.a.2011-12 7 02/11/2011 Compiti fondamentali del SEBC 1. definire ed attuare la politica monetaria dell'UE 2. svolgere le operazioni sui cambi 3. detenere e gestire le riserve ufficiali 4. promuovere e regolare il funzionamento dei sistemi di pagamento a.a.2011-12 L’indipendenza della banca centrale: è davvero così importante? a.a.2011-12 8 02/11/2011 ESISTE UNA RELAZIONE DI CAUSALITÁ TRA INDIPENDENZA DELLA BANCA CENTRALE E INFLAZIONE? Ipotesi: Banche Centrali indipendenti conseguono minori livelli di inflazione senza pregiudicare il tasso di crescita dell’output e l’occupazione. Verifiche empiriche 1. si quantifica il grado di ‘indipendenza’ (basato su caratteristiche legislative) 2. si stima una relazione tra inflazione e indipendenza Conclusioni l’ipotesi DI UNA RELAZIONE NEGATIVA (minore indipendenza maggiore inflazione) è confermata. Tuttavia, siccome il grado di indipendenza non è ESOGENO, cioè è a sua volta il risultato del sistema socio-economico, è difficile dire se effettivamente la relazione stimata rappresenti una relazione di causa-effetto, cioè se l’indipendenza sia la causa bassa inflazione o se entrambe siano il risultato di altri fattori. E’ possibile che il contesto e gli interessi socio-economici influenzino sia la scelta circa il grado di indipendenza della Banca Centrale che le preferenze riguardo l’inflazione. a.a.2011-12 L’importanza dell’indipendenza della Banca Centrale Banca centrale ha come obiettivo la stabilità dei prezzi ed è indipendente dai governi. I governi hanno come obiettivo quello della crescita, dell’occupazione e… della rielezione! Ciò li porta, tipicamente, a spendere in eccesso, specialmente in fasi cicliche espansive con poca lungimiranza sui possibili effetti di lungo periodo. I Banchieri centrali hanno contratti a tempo indeterminato e mandati per periodi più lunghi dei mandati politici. Non possono essere revocati sulla base dell’andamento della politica monetaria. Complessivamente l’indipendenza della BCE garantisce che la politica monetaria non sia strumentale a fini diversi da quello della stabilità dei prezzi Conflitti tra Banca centrale e governi. Le due istituzioni hanno a.a.2011-12 preferenze diverse. 9 02/11/2011 Preferenze del governo vs preferenze della BC • I governi tipicamente meno attenti al lungo periodo ma ai guadagni di breve periodo • Privilegiano politiche con effetto immediato positivo anche se con conseguenze negative nel lungo; esempio:politiche che aumentano la crescita e riducono la disoccupazione nel breve periodo ma rischiando di aumentare l’inflazione nel lungo. • Governi tipicamente sono meno avversi all’inflazione e più avversi alla disoccupazione • E’ possibile illustrare gli effetti di questo conflitto di preferenze con il modello Barro-Gordon a.a.2011-12 Preferenze: governo vs BC inflazione governi BC (p*,u*) a.a.2011-12 Tasso di disoccupazione 10 02/11/2011 BC è conservatrice, i governi meno Tasso di inflazione Curva di reazione del governo Per ogni shock negativo, rappresentato da uno spostamento della curva di P (es: la crescita della produttività si riduce), i governi vorrebbero che la BC stabilizzasse in misura maggiore la disoccupazione Curva di reazione della banca target UN Tasso di disoccupazione a.a.2011-12 Banca centrale e inflazione Affinché la banca centrale sia credibile e si costruisca una reputazione antinflazionistica non può soddisfare i desideri del governo e della società. Rimangono comunque due problemi: 1. Anche se la banca centrale è ‘hard nose’, si crea un ‘bias’ inflazionistico (cioè l’inflazione in equilibrio sarà maggiore di quella desiderata). 2. Tensioni tra governi e banca centrale Come rimediare? a.a.2011-12 11 02/11/2011 Un modello alternativo: la Banca centrale è target conservative Nelle preferenza della BC il tasso di disoccupazione desiderato è il tasso naturale e non un livello inferiore ad esso, come precedentemente ipotizzato. Se cambia il target, l’inflazione in equilibrio è pari a quella desiderata (target), indipendentemente dal peso relativo di inflazione e disoccupazione grafico La stabilizzazione della disoccupazione potrà soddisfare pienamente i governi se i pesi sono uguali. Importanza di stabilire se la variazione della disoccupazione è ciclica o naturale grafico a.a.2011-12 Target conservative vs weight conservative Tasso di inflazione Il target della banca centrale è il tasso di disoccupazione naturale.back Se il tasso di disoccupazione target è quello naturale, non si crea il bias inflazionistico e l’inflazione di equilibrio è quella desiderata U* UN Tasso di disoccupazione Target diversi per il tasso di disoccupazione a.a.2011-12 12 02/11/2011 Target conservative vs weight conservative Il target della banca centrale è il tasso di disoccupazione naturale. Tasso di inflazione Curva di reazione del governo U* Curva di reazione della banca UN Il grado di stabilizzazione desiderato dal governo è uguale a quello deciso dalla banca centrale Tasso di disoccupazione Target diversi per il tasso di disoccupazione a.a.2011-12 Tre possibili Banche centrali 1. 2. 3. Weight conservative: il peso relativo assegnato al target dell’ inflazione rispetto al target della disoccupazione è maggiore rispetto al corrispondente peso assegnato dal governo. Target conservative: Banca centrale e governo assegnano gli stessi pesi ma target diversi alla disoccupazione: la banca centrale utilizza come target il tasso di disoccupazione naturale, il governo un tasso inferiore a quello naturale. Superconservative: la Banca centrale assegna peso zero alla disoccupazione: la disoccupazione non è stabilizzata ma lasciata variare per mantenere il tasso di inflazione fisso al target a.a.2011-12 13 02/11/2011 Stando allo Statuto la BCE è una banca conservatrice, ma di che tipo? La BCE è davvero conservatrice quando si tratta di scegliere la politica monetaria? Verifica: - sui tassi di interesse - sulla relazione tra fase ciclica e tasso di interesse a.a.2011-12 TASSI DI INTERESSE DELLE BANCHE CENTRALI 0.25% 0.1% a.a.2011-12 NOTA: a settembre 2010, tassi erano ancora invariati 14 02/11/2011 Tasso di interesse di breve periodo e output gap (1999– 2005) 2,0 7 Output gap Interest rate 1,5 6 Eurozone •BCE reagisce a movimenti dell’output gap •Quindi da peso alla stabilizzazione •US Fed reagisce con più vigore rispetto alla BCE •La FED sembra dare più peso alla stabilizzazione •In questo senso BCE è più conservatrice della FED •Nota: solo evidnza per 5 anni 1,0 5 Eurozone 4 0,0 0 3 Interest rate Ooutput gap 0,5 -0,5 2 -1,0 1 -1,5 -2,0 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2,00 7 Output Gap Interest rate US 1,50 6 1,00 5 4 0,00 0 -0,50 3 Interest rate Output gap 0,50 -1,00 2 -1,50 1 -2,00 a.a.2011-12 -2,50 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 • Confronto tra output gap e tasso di interesse in USA vs Eurozona (slide precedente) • L’output gap è un indicatore ciclico = OG=(PIL–PIL pot)/PIL pot, • PIL pot è il PIL potenziale, cioè il valore del PIL ottenibile con l’utilizzo pieno delle risorse (lavoro e capitale) • Tassi di inflazione è simile nei due paesi a.a.2011-12 15 02/11/2011 3,5 Eurozone US 3 2,5 Inflation 2 1,5 1 0,5 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 a.a.2011-12 La BCE è davvero target conservative? Quanto peso dà la BCE alla stabilizzazione della disoccupazione (o del tasso di crescita del PIL)? 1. La stabilizzazione della disoccupazione non è un obiettivo esplicitamente espresso nella strategia della politica monetaria definita dalla BCE. 2. Cosa risulta dalle scelte fatte dalla BCE (figg 8.2-8.3) 1. 2. 3. 3. Il tasso di interesse reagisce a variazioni del tasso di crescita del PIL il peso al tasso di disoccupazione non è zero La reazione al tasso di crescita del PIL potrebbe in parte essere dovuta al fatto che l’andamento del PIL anticipa il tasso di inflazione In ogni caso la reazione della BCE al tasso di crescita del PIL è minore rispetto al quella della FED la BCE è una banca molti più conservatrice della FED Quale delle due è la migliore strategia? Secondo alcuni le politiche della FED nel periodo 2001-04 sono state troppo espansive.. Causa della crisi finanziaria (mutui subprime?) a.a.2011-12 16 02/11/2011 Chi controlla la Bce? Contratto di delega della politica monetaria da parte degli Stati della UE alla BCE. Un contratto dovrebbe prevedere: i) La definizione degli obiettivi nel contratto; ii) La verifica dell'operato del delegato (più rilevante maggiori sono i poteri delegati); iii) La decisione sull'eventuale rinnovo del contratto. Nel caso della BCE risulta: molti poteri delegati e molta indipendenza assegnata MA i) definizione degli obiettivi vaga (è la stessa BCE che precisa cosa si intende per 'stabilità dei prezzi' e che non precisa altri obiettivi) ii) nessuna verifica (l'operato della BCE non è valutato dai governi: La BCE riporta al Parlamento europeo ma questo non ha potere sulla BCE (la modifica dello statuto BCE equivale a modifica del TM! Mentre in USA la modifica dello statuto della Fed può essere decisa dal Congresso) iii) La BCE è trasparente nei documenti e nelle informazioni (Bollettino mensile). Potrebbe aggiungere altre informazioni? (tasso di dis naturale, verbali,…) Figura 8.5 : Relazione crescente tra Accountability e Indipendenza a.a.2011-12 Relazione ottimale tra indipendenza e ‘accountablity’ Independence ECB Bundesbank Fed Accountability a.a.2011-12 17 02/11/2011 Come si vota nel Consiglio Direttivo? Gli interessi nazionali possono prevalere su quelli del sistema? Consiglio direttivo: 23 persone di cui 4+2=6 del comitato esecutivo (BCE) e 17 governatori. La maggioranza è 12. Come si distribuiranno i voti circa il tasso di interesse? In base a quali considerazioni si deciderà il tasso di interesse? a.a.2011-12 • In senso al Consiglio direttivo le BCN hanno la maggioranza: 17 voti su 23. • FED, organo decisionale FOMC (Federal open market committee) 12 membri: 7 nominati dal congresso e 5 rappresentanti delle banche regionali. a.a.2011-12 18 02/11/2011 La regola di Taylor i* = (r + p& * )+ a1 (p& − p& * )+ a2 x x = output gap Il tasso di interesse nominale fissato dalla banca centrale dipende: 1. Dalla deviazione dell’inflazione dall’obiettivo 2. Dall’output gap (deviazione del PIL dal PIL potenziale) 3. Dal tasso nominale di interesse coerente con il pieno impiego (dato dalla differenza tra tasso di interesse reale di lungo periodo ® e tasso di inflazione obiettivo) 4. a1>0 e a2>0 a.a.2011-12 • Utilizzando la regola di Taylor si calcola il tasso di interesse desiderato di ogni paese membro e quello dell’Unione nel suo complesso. • Si suppone che ogni Governatore voti per il tasso di interesse desiderato sulla base della regola di Taylor per il proprio paese e che il Comitato esecutivo voti per il tasso desiderato data la situazione dell’Unione nel suo complesso a.a.2011-12 19 02/11/2011 Esempio riferito ai dati del 2002 a.a.2011-12 Esempio riferito ai dati del 2005 4 0,70 0,60 Without ECB-Board country size distribution 3 Siz e 0,40 2 0,30 Distrib utio n o f vo te s 0,50 0,20 1 0,10 0,00 0 <2% 2-3% 3-4% 4-5% >5% Interest rate 0,70 0,60 9 country size With ECB-Board 8 distribution 7 0,50 Size 5 4 0,30 Distribution of v otes 6 0,40 3 0,20 2 0,10 1 a.a.2011-12 0 0,00 <2% 2-3% 3-4% 4-5% >5% Interest rate 20 02/11/2011 • La BCE ha una posizione strategica: la propria decisione è vicina a quella mediana (vedi teoria dell’elettore mediano). • Anche se le posizioni e i tassi desiderati sono molto eterogenei la BCE riesce a mantenere il controllo a.a.2011-12 Le regole di voto nel Consiglio Direttivo L’esempio, il cui risultato è rappresentato nel grafico della pagina precedente, ipotizza che la scelta del Comitato esecutivo sia data dalla media dei tassi ponderata per il peso dello Stato. Si nota: la dispersione è elevata; paesi piccoli hanno avuto minori tensioni inflazionistiche. Il problema di una eccessiva dispersione si può porre al crescere del numero di paesi membri. il risultato della votazione a maggioranza coincide con la mediana (che rappresenta si veda la teoria dell’elettore mediano). Se la decisione è presa a maggioranza semplice, allora, se la distribuzione delle preferenze sui tassi di interesse è tale per cui la media (che rappresenta la scelta del consiglio esecutivo) è pari alla mediana (distribuzione simmetrica), allora non si pongono problemi di decisioni conflittuali. In caso contrario, cioè se la distribuzione è asimmetrica o bimodale la decisione potrà rispecchiare quella del gruppo più rappresentato oppure potrà oscillare tra due posizioni distanti ma parimenti pesanti. In tali casi le decisioni prese rifletteranno più bisogni nazionali che comunitari. Per evitare che l’allargamento dell’eurosistema determini scelte di politica monetaria che sfavoriscono l’eurosistema nel suo complesso, le regole di voto in senso al Consiglio Direttivo si modificheranno allorché il numero dei governatori supererà i 18. a.a.2011-12 21 02/11/2011 Teoria dell’elettore mediano Se si assume: • un sistema maggioritario puro • assenza di comportamenti strategici • numero dispari di votanti • preferenze unimodali sul livello (o quantità) della variabile (o del bene) da fissare (o produrre), Esiste un equilibrio del voto a maggioranza e consiste nel livello del tasso di interesse preferito dall'individuo mediano, cioè da colui che occupa la posizione mediana nella scala dei tassi di interesse desiderati. L'elettore mediano è l'elettore che divide esattamente a metà la distribuzione delle preferenze circa il tasso di interesse a.a.2011-12 Nuove modalità di voto in seno al Consiglio Direttivo a seguito dll’allargamento a nuovi memebri a.a.2011-12 22 02/11/2011 a.a.2011-12 • Nel 2009 la BCE ha confermato che il sistema a rotazione entrerà in vigore quando i governatori delle banche centrali nazionali saranno in numero superiore a 18. a.a.2011-12 23 02/11/2011 a.a.2011-12 Vigilanza bancaria e stabilità finanziaria • La vigilanza è ancora prerogativa degli stati nazionali. In particolare vige: 1. il principio del controllo interno (la responsabilità per l’attività di vigilanza è affidata alle autorità del paese in cui la banca ha sede centrale) 2. Il principio del paese ospitante (Il paese ospitante è responsabile della stabilità finanziaria dei propri mercati) Conflitto e inefficace sorveglianza nell’eurozona perché facilmente eludibile! a.a.2011-12 24