N°21. 3-16dicembre2007 pag.trenta Multimedia Il portale Mymovies.it inaugura un servizio che permette di visualizzare, con cartografia satellitare Google, il cinema in cui si proietta il film prescelto L’ERA DELLA CONVERGENZA Novità hi-tech. L’editoria di fronte al nuovo e-book di Amazon Kindle? Futuro alleato degli archivi usa e getta Secondo gli esperti in Italia possibili applicazioni in ambito professionale PATRIZIALICATA O ra che Amazon, il colosso dei libri online, si lancia nell’avventura del libro elettronico con il suo lettore Kindle, riuscirà il mercato dell’ebook a decollare? Portatile, leggero, senza la retroilluminazione che rende così freddi i pc, e con un inchiostro elettronico che mima l’esperienza della carta stampata, Kindle vuole essere il prodotto “killer” nel suo settore. È anche wireless, così i libri, ma anche - grande novità - i giornali, si possono scaricare ovunque ci si trovi. Convincerà i lettori? “Certamente Kindle si presenta come un’evolu- I responsabili di Aie e Biblioteche di Roma: utile per informazioni a bassa densità e valore zione molto agile e sofisticata dell’e-book - risponde Igino Poggiali, presidente di Biblioteche di Roma -. Ma il libro ha un suo spazio consolidato nella soddisfazione del bisogno di conservazione e trasmissione di testi e immagini che neppure Kindle potrà mai soppiantare. E poi è improbabile che chi non pagherebbe dieci euro per comprare un libro ne spenda 400 per comprare uno strumento che serve per leggere libri”. Libri che comunque andranno pagati ad uno ad uno per essere scaricati su Kindle, come va pagato l’abbonamento se si vuole accedere al quotidiano. “E poi i testi scaricati su Kindle saranno cancellati per lasciare posto a nuovo contenuto e non potranno essere ceduti ad altri per evidenti ragioni di freno alla pirateria”, nota Poggiali. Che ha però un’idea su come queste tecnologie potrebbero essere fruttuosamente usate: “Vi è certamente un consumo di grandi quantità di carta per informazioni di bassissima densità e valore e che vengono distrutte il giorno stesso dell’acquisto. La vera innovazione potrebbe essere allora per i grandi archivi, per rintracciare contenuti senza dover conservare quintali di carta. Se poi ci fosse anche un oggetto leggero, a basso prezzo e poco ingombrante per leggere il quotidiano nella metro o a letto, perché non optare per un supporto elettronico? L’impatto positivo sull’ambiente potrebbe essere rilevante se gli utilizzatori diventassero milioni”. Poggiali ricorda che “il New York Times ha avviato un esperimento del genere. Ma finora la storia ha smentito le profezie di chi dichiarava morta la carta stampata”. “Chi ama leggere di solito vuole il libro tradizionale”, concorda Federico Motta, presidente dell’Aie. Tuttavia “il lancio da parte di Amazon ha una validità intrinseca perché Amazon è il più grande negozio di libri online del mondo e ha un enorme supporto di titoli. Ma la cosa che mi sembra più curiosa nell’era digitale è che Amazon sia diventato un colosso su Internet vendendo un oggetto così poco tecnologico come il libro”. Anche Motta pensa che l’ebook “potrebbe avere utilizzi specifici, per esempio servire per l’informazione di tipo professionale”, ma non soppianterà mai il libro per la lettura di svago o di approfondimento. Del resto, lo dicono anche gli esperti americani: Philip Makinson della Greenwich Consulting commenta così la notizia di Kindle: “È un lettore molto ben congegnato, ma a che cosa serve? I libri sono già facilmente trasportabili ovunque, poco costosi e universalmente disponibili”. Bonsai apre ai video dei teen Contenuti degli utenti sulla tv Adsl di Telecom Italia A l 40% frutto di un pacchetto di partnership internazionali (Bbc, Channel 4, Endemol, World Wide Entertainment, la canadese Spectra, la coreana A9, la cinese Cetv), al 50% autoprodotto, al 10% generato dagli utenti. Parte grazie a questa configurazione mista Bonsai Tv, nuovo canale interattivo via doppino (ma anche accessibile dal portale a banda larga di Rosso Alice) con cui Telecom Italia punta a intercettare il pubblico dei teen agers e teen “maturi” (fino ai 25 anni). Televisione a ciclo continuo 24 ore su 24, fatta a “a pezzetti”, ovvero ritagliata secondo format piccoli della durata di 30 minuti, massimo un’ora con il compito di ingrossare le fila di quegli 80mila utenti che hanno già in abbinamento al servizio in banda larga Telecom anche il decoder Alice Home tv che porta sul televisore di casa 200 canali in qualità digitale. Dietro le quinte della programmazione una redazione di quasi ragazzini e la squadra di Yam112003, società del gruppo Endemol. Il palinsesto gioca su informazione sincopata, musica, minidocumentari da tutto il mondo che illustrano aspetti insoliti e particolarmente interessanti dal punto di vista sociale, politico o ambientale, reality declinati secondo un gusto ironico (Animal House, un reality dentro una clicnica veterinaria). Ma la caratteristica principale è data dall’interattività resa possibile da una piattaforma multimediale che permette agli spettatori di esprimere il proprio gradimento sui vari programmi e di modificarne la messa in onda. Soprattutto, permette di contribuire alla programmazione con i contenuti che, inviati dagli utenti, selezionati e messi in onda, avranno riservata una quota del 10% del palinsesto complessivo. SENTIERIdelVIDEO www.corrierecomunicazioni.it Normativi o libertari? Ma quell’articolo 21 è ancora attualissimo... A confronto sulla governance di Internet la logica della regolamentazione rigida e quella della zona franca di libertà totale A proposito di Internet governance si confrontano due modi di pensare. Secondo il primo Internet va regolamentata ad ogni costo: i modelli adottati sono di volta in volta le leggi sulla stampa o quelle che regolano le attività imprenditoriali, con la pretesa o l’illusione di iscrivere in qualche albo o registro tutti i soggetti, monitorarne l’attività, sottoporli a regole spesso inapplicabili. Una seconda opinione si ostina a considerare Internet una zona franca di libertà e di immaginazione al potere che non è forse mai stata e che comunque non è più così da molto tempo. Ogni volta che qualcuno si azzarda a ipotizzare qualche regola, viene considerato un liberticida. Generalmente gli aspiranti regolatori (i “normativi”) battono su due tasti: la pedolia e la violazione della proprietà intellettuale. I cavalli di battaglia dei “libertari” sono i blog e codici di autoregolamentazione (ancora da scrivere). Noi partiremo invece dalla Costituzione italiana, il cui art. 21 è ancora attualissimo: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, senza necessità di autorizzazioni. “Espressione del pensiero” non è solo affermare le proprie opinioni in privato, ma in piazza, in una pubblica riunione, su un manifesto, e ora anche su Internet. Per la stampa e per l’emittenza sono stati creati albi e registri, a cui si deve essere registrati prima di iniziare l’attività. Un blog, o una newsletter, vanno considerati alla stessa stregua? E l’utente di Internet in che cosa è maggiormente garantito da questa registrazione? E cosa accade se un cittadino italiano sceglie una piattaforma registrata all’estero? È una difcoltà in cui si è già imbattuto Ricardo Franco Levi, sottosegretario che ha redatto un disegno di legge dall’iter molto travagliato. Noi prevediamo che una legge prescrittiva otterrebbe una rapida migrazione su siti internazionali delle opinioni più controverse. Sarebbe un vantaggio per la società? È dubbio. Vi sono altri sistemi per ottenere quello che l’utente Internet vuole: sapere chi querelare se subisce un danno economico e morale da qualcosa pubblicato in Internet, sia diffamazione o la copia abusiva di una canzone. Per bloccare tale danno, per quanto ingente sia, non vediamo altra forma se non l’intervento urgente della magistratura, non di qualche Polizia postale. Il legislatore vuole anche bloccare i siti pedoli, pornograci e terroristici, ma deve comprendere il fatto che se essi vengono allestiti sul suolo italiano esiste già una nutrita normativa in proposito. Se invece vengono dall’estero è possibile punire l’uso e la riproduzione delle immagini, ma è molto difcile - se non con metodi “cinesi - bloccare tutto questo. Di ENRICO MENDUNI Professore di Media e Comunicazione all’Università Roma Tre di Roma QUINDICINALE EDIZIONI CORPO 10 SOC. COOP. Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma DIRETTORE RESPONSABILE Gildo Campesato REDAZIONE Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma tel. 06-68.41.221 fax 06-68.80.41.32 mail: [email protected] STAMPA: Litosud s.r.l. SERVIZIO ABBONATI Largo di Torre Argentina, 11 - 00186 Roma tel. 06-68.41.221 fax 06-68.80.41.32 [email protected] PUBBLICITÀ Roma e Nazionale tel. +39 06.68.41.221 [email protected] Milano e Lombardia: Salvatore Piredda cell. +39 340.53.22.849 pubblicità@corrierecomunicazioni.it Registrazione e Autorizzazione Trib. di Roma n.188/2005 del 12/5/2005. Arretrati 6,00 euro. 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