Tema di Marketing PROGETTO AUTONOMIA Una nota azienda italiana presenta le seguenti caratteristiche: 1. ATTIVITA’ Creazione, sviluppo, produzione, distribuzione e commercializzazione di confezioni femminili di qualità attraverso punti di vendita multi e monomarca 2. PRODUZIONE N. 30 collezioni l’anno su diverse marche rivolte ad una clientela diversificata su un segmento medio e medio alto Sei stabilimenti di proprietà: Italia, Marocco, Egitto e 3 in Tunisia Personale formato con programma continuo da esperti italiani Utilizzo di “faconisti” per la produzione destinata alla vendita veloce Controllo di qualità e certificazione su tutti i capi 3. LOGISTICA Unico magazzino centralizzato che distribuisce, entro un tempo massimo di tre settimane, il prodotto finito ai diversi punti di vendita al dettaglio, parte negozi diretti e parte in franchising Personale dei negozi su cui l’azienda investe molto in formazione e addestramento perché lo considera la variabile cruciale 4. COSTI (in percentuale sul prezzo di vendita) Affitti 10%, marketing 10%, arredo 15%, prodotto 45% 5. RICAVI 30.000.000 di euro Il candidato illustri quali possono essere i punti di forza e di debolezza di questa azienda, individui quali leve può aver utilizzato per raggiungere i suoi obiettivi e ne esponga le caratteristiche. Successivamente sviluppi, ipotizzando i dati opportunamente, uno dei seguenti punti: 1.Presentare, sapendo che la produzione è assestata su n. 200.000 capi, il report che evidenzia: la quantità di capi che consente di realizzare il pareggio economico la rappresentazione grafica del break even point il margine di contribuzione conseguito a tale produzione 2. Presentare il piano di marketing limitatamente: alla comunicazione ai canali distributivi scelti al conto economico preventivo sapendo che, per il prossimo anno, l’azienda intende aumentare le vendite del 10% e contenere l’aumento dei costi fissi entro il 5%. 3. Illustrare, anche con esempi numerici, quale politica di prezzo può aver praticato l’azienda --------------------------------------------------------- Svolgimento: PARTE GENERALE L’azienda indicata nel tema opera nel campo dell’abbigliamento, un settore caratterizzato da mercati poco stabili, gusti dei consumatori in continua evoluzione e condizionati dalla componente “moda”. Il successo e la sopravvivenza questa azienda dipendono fortemente dalla capacità di interagire con l’ambiente utilizzando le risorse di cui dispone nell’ottica “customer oriented”. Per realizzare la soddisfazione del cliente l’Azienda deve definire obiettivi chiari e azioni coerenti e per fare ciò necessita di una attenta analisi dei: - fattori esterni valutando opportunità e rischi - fattori interni individuando i punti di forza e di debolezza per operare successivamente una scelta tra le possibili alternative strategiche individuate. Relativamente all’analisi dei fattori interni, nel caso proposto, si possono individuare i seguenti: PUNTI DI FORZA marca affermata PUNTI DI DEBOLEZZA Settore maturo 1 clientela diversificata qualità e certificazione dei capi flessibilità della produzione contenimento dei costi distribuzione ben mirata logistica efficiente personale di vendita qualificato e formato Forte concorrenza Alta variabilità nei gusti dei consumatori Breve ciclo di vita del prodotto Questa impresa ha localizzato la propria produzione in diverse aree geografiche per cogliere opportunità di contenimento dei costi. E’ noto che Marocco, Egitto, Tunisia hanno un costo del lavoro molto più contenuto di quello italiano. Tuttavia la necessità di gestire stabilimenti lontani fa sì che l’organizzazione aziendale, il controllo della qualità, le modalità e i costi del trasporto assumano un ruolo determinante fra gli elementi critici di successo aziendale. Per il raggiungimento dei suoi obiettivi l’azienda persegue una strategia di differenziazione che punta ad una clientela medio-alta (ovvero un target piuttosto ampio) con un prodotto riconosciuto soprattutto in virtù del brand ma anche non trascura di tenere sotto controllo i costi. Le leve che vengono utilizzate sono le cosiddette “4 P”: Prodotto – Prezzo – Promozione e distribuzione (place). L’analisi di questi elementi evidenzia: Relativamente al prodotto sappiamo che questa impresa ha dato attenzione a: - numero delle collezioni in grado di soddisfare i diversi target della clientela qualità attraverso la certificazione di tutti i capi marchio. Va sottolineata l’importanza del marchio in aziende di questo tipo, marchio che permette di stabilire un canale di comunicazione diretta col cliente. Per attuare una differenziazione competitiva l’azienda ha sviluppato la sua immagine attraverso più brand rivolti a target diversi (giovani, adulti, bambini, uomo, donna, etc) in questo modo è più facilitata la segmentazione del mercato e la fidelizzazione del consumatore. Accanto quindi alla gestione del Portafoglio prodotti, che sappiamo essere composto da 30 collezioni è molto importante anche la gestione delle diverse marche. Prezzo – E’ l’ elemento che determina il posizionamento del prodotto in termini di qualità e immagine. E' anche una variabile che l'azienda può manovrare e, entro certi limiti, determina l’entità del profitto. Nella definizione del prezzo l’azienda deve tener conto di: valore percepito dal cliente, elasticità della domanda, comportamento della concorrenza e alcuni fattori interni fra cui il costo di produzione Promozione – è l’insieme delle azioni che l’azienda mette in atto per stimolare i consumatori ad acquistare i suoi prodotti. Certamente è rilevante la comunicazione dell’immagine dell’azienda e del suo marchio, immagine che deve essere sostenuta da azioni pubblicitarie adeguate. E’ importante anche la formazione della forza di vendita perché le politiche di prodotto e delle diverse marche sono supportate dal personale che deve essere motivato e preparato. Nei dati relativi all’azienda si sottolinea, infatti, la formazione come variabile cruciale. Il personale nel trasmettere informazioni sulle tendenze in atto, sul gradimento dei prodotti e sui gusti e le preferenze della clientela dà indicazioni utili sia per il successo dei prodotti che per lo sviluppo delle nuove collezioni. Distribuzione – relativamente a questo aspetto vengono analizzate: le possibilità di vendita, la scelta del canale, dei tempi di vendita e delle aree territoriali. Risulta una distribuzione selettiva con canale diretto (propri negozi monomarca) e canale breve (franchising e negozi multimarca). E’ importante la localizzazione dei punti di vendita che privilegerà i centri urbani ad alta intensità abitativa. La rapidità dei rifornimenti per rispondere tempestivamente alla domanda è assicurata dalla funzione logistica. La scelta di un unico magazzino centralizzato farebbe pensare ad una distribuzione geografica contenuta e comunque solo sul territorio italiano. PUNTI A SCELTA (solo uno da svolgere) 1. REPORT Da: Amministrazione e Controllo A: Direzione Marketing OGGETTTO: Analisi del break even point I dati ricavati dal bilancio 2001 ci permettono di evidenziare quanto segue: 2 - i ricavi di vendita sono risultati pari a 30.000.000 di euro con una produzione venduta di 200.000 capi e pertanto il prezzo medio dei nostri prodotti è pari a 150 euro i costi variabili sono risultati pari al 45% del prezzo di vendita ovvero di 67,5 euro conseguentemente i costi fissi sono risultati pari a 10.500.000 euro pertanto la quantità di capi che consente di realizzare il pareggio economico, che configura l’obiettivo minimo dell’azienda è pari a : 10.500.000 = capi 127.272 150 – 67,5 che graficamente può essere così rappresentato: BREAK EVEN POINT Migliaia di euri 40.000 30.000 COSTI FISSI 20.000 COSTI TOTALE RICAVI 10.000 0 0 100 200 300 Quantità per mille Con il seguente margine di contribuzione: Ricavi di vendita Costi variabili complessivi Margine Lordo di contribuzione Spese generali Margine di contribuzione netto Euro “ “ “ “ 30.000.000 13.500.000 16.500.000 10.500.000 6.000.000 2. Come è noto il piano di marketing è il documento nel quale sono sviluppate le strategie di marketing per l’anno successivo e le fasi e i tempi necessari a realizzarle. Per raggiungere l’obiettivo di un aumento delle vendite del 10% con un più contenuto aumento dei costi fissi l’azienda può operare sulla distribuzione e sulla comunicazione e promozione con le seguenti azioni: Distribuzione Potenziamento della rete distributiva aumentando i negozi in franchising nei centri storici delle città d’arte CONTO ECONOMICO PREVENTIVO ANNO 2002 3 Pubblicità Sponsorizzazioni di manifestazioni a scopo benefico con stars spettacolo come testimonial Spot che sottolinea l’immagine raffinata e chic dei capi Sostegno al marchio con pubblicità su cartelloni stradali Aumento di 300.000 euro degli invest. pubblicitari Ricavi di vendita Costi variabili complessivi Margine Lordo di contribuzione Spese generali Margine di contribuzione netto pubblicità e promozione distribuzione Utile sulle vendite Euro “ “ “ “ “ “ “ 33.000.000 14.850.000 18.150.000 11.025.000 7.125.000 750.000 1.100.000 5.275.000 3. Possiamo immaginare che l’azienda abbia praticato la tecnica della scrematura che consiste nel fissare un prezzo tendenzialmente alto allo scopo di attirare i consumatori con alti livelli di reddito sensibili ad una immagine di qualità e/o di stile di vita trasmessa dal prodotto. E’ una tecnica che può essere usata nella fase iniziale di vita del prodotto e mantenuta se, come in questo caso, conferisce una immagine di qualità, se i consumatori non sono in grado di stimare i costi e se il bene continua ad avere caratteristiche o attributi attrattivi. Se il prezzo è stato calcolato con il metodo cost-plus princing, ovvero con un ricarico rispetto al costo totale, dai dati del tema emerge che sul costo medio per prodotto, pari a 120 euro, è stato praticato un ricarico del 25% per arrivare ad un prezzo di vendita appunto di 150 euro. Il prezzo potrebbe anche essere stato calcolato con il metodo del valore percepito, in questo caso il prezzo di vendita prescinde dai costi del prodotto ma si basa sul valore che il consumatore attribuisce agli attributi del prodotto e particolarmente al valore del marchio. Tra le componenti del prezzo vi sono anche gli sconti che l’azienda può praticare ai clienti più importanti e/o in particolari periodi di vendita (vendite promozionali, saldi, etc) nonché le agevolazioni che possono essere concesse quali riparazioni o modifiche gratuite dei capi, eventuali accessori in omaggio, etc. Maria Elisa Giuriato Docente di Economia Aziendale e Marketing ITCG DELL’ACQUA LEGNANO 4