TEMPERATURA E CALORE Una sfera di rame (λ = 17 x 10-6) ha il raggio di 15,00 cm a 20°C; calcola il volume della sfera a 150°C La legge della dilatazione volumica è espressa dalla relazione: Vt = V0 (1 + 3λt ) Scriviamola per la temperatura di 20°C e per 150°C: ⎧V20 = V0 (1 + 3 ⋅ λ ⋅ 20 ) ⎨ ⎩V150 = V0 (1 + 3 ⋅ λ ⋅ 150 ) Risolviamo ricavando V0 dalla prima e sostituendo nella seconda:: V150 = V20 1 + 3 ⋅ λ ⋅ 150 1 + 3 ⋅ λ ⋅ 20 I dati del problema sono: 4 V20 = πR 3 = 14137 cm 3 3 λ = 17 × 10 −6 / °C Sostituendo si ottiene: V150 = 14137 × (1 + 3 × 17 × 10 (1 + 3 × 17 × 10 −6 −6 ) ) × 150 = 14231 cm 3 × 20 Some cookware has a stainless steel interior (α =17,3x10-6 K-1) and a copper bottom (α=17,0x10-6 K-1) for better heat distribution. Suppose a 18 cm diameter pot of this construction is heated to 610°C on the stove. If the initial temperature of the pot is 22°C, what is the difference in diameter change for the copper and the steel? Vediamo per prima cosa la traduzione del quesito: Alcuni tipi di pentole hanno l’interno in acciaio (α =17,3x10-6 K-1) e il fondo in rame (α=17,0x10-6 K-1) per migliorare la distribuzione del calore. Supponi che una pentola da 18 cm di diametro costruita in questo modo sia riscaldata su una stufa fino a 610°C. Se la temperatura iniziale della pentola è 22°C, qual è la differenza nel cambiamento di diametro per il rame e l’acciaio? Si tratta di un classico problema di dilatazione termica, nella quale dobbiamo utilizzare la formula: ΔL = L0 ⋅ α ⋅ ΔT con: L0 = 18 cm = 0,18 m ΔT = 610 − 22 = 588°C Calcoliamo la dilatazione dell’ l’acciaio: ΔL1 = 0,18 × 17,3 × 10 −6 × 588 = 0,00183 = 1,831 × 10 −3 m e quella del rame: ΔL2 = 0,18 × 17,0 × 10 −6 × 588 = 0,001799 = 1,799 × 10 −3 m La differenza tra le due è quindi: ΔL1 − ΔL2 = (1,831 − 1,799) × 10 −3 = 3,2 × 10 −5 m Un recipiente contiene 200 g di acqua inizialmente alla temperatura di 20°C. In esso viene immersa una pallina di ferro [cs = 448 J⋅ kg-1⋅ K-1] di massa 50 g. Dopo un po’ di tempo viene raggiunto l’equilibrio termico e la temperatura raggiunta dal sistema è di 22°C. Determinare qual era la temperatura iniziale della pallina di ferro, trascurando tutte le dispersioni. Possiamo utilizzare la relazione che esprime la conservazione dell’energia nel passaggio di calore tra la pallina e l’acqua: → c F m F (Tx − TE ) = c A m A (TE − T A ) QF = Q A c F m F Tx = c F m F TE + c A m A (TE − T A ) T x = TE + → → cAmA (TE − TA ) = 22 + 4186 × 0,2 × (22 − 20) = 97°C 448 × 0,05 cF mF Una pallina di piombo (cs = 128 J/(Kg ⋅ °K) di massa 50,0 g viene riscaldata ad una temperatura di 100 °C e poi immersa in un calorimetro contenente 200 g di acqua inizialmente alla temperatura di 22,0 °C. Calcolare la temperatura raggiunta all’equilibrio. Per risolvere il problema dobbiamo ricordare la formula che dà la temperatura di equilibrio: Te = m p c p T p + ma c a Ta m p c p + ma c a sostituendo con i dati del problema si ha: Te = 0,050 × 128 × 100 + 0,200 × 4186 × 22 = 22,6°C 0,050 × 128 + 0,200 × 4186 Una lastra di un certo materiale, di spessore uguale a 10 cm e superficie 0,5 m2, viene attraversata da un flusso di calore pari a 5,25 J/s quando le sue facce sono mantenute rispettivamente alla temperatura di 5°C e 20 °C. Calcolare la conducibilità termica del materiale La relazione che definisce la conducibilità termica è la seguente: S Q = k ⋅ ⋅ ΔT l t → k= Q l ⋅ t S ⋅ Δt Sostituendo con i dati del problema si ha quindi: k= 5,25 × 0,1 = 0,07 J /( s ⋅ m ⋅ ° K ) 0,5 × 15 Una tazza contenente 150 g di the inizialmente alla temperatura di 15°C viene riscaldata con 15 g di vapore inizialmente a 120°C. Calcolare la temperatura finale raggiunta dalla bevanda. (Calore latente di vaporizzazione acqua = 2,25 × 106 J/Kg) Per comodità conviene dividere il processo in tre fasi logiche: fase 1: il vapore si raffredda fino alla temperatura di 100 °C Assumendo per il vapore acqueo lo stesso calore specifico dell’acqua, il calore ceduto in questa fase è pari a: Q1 = c s ⋅ m ⋅ ΔT = 4186 × 0,015 × 20 = 1256 J Assorbendo questa quantità di calore, l’acqua del the innalza la propria temperatura della quantità: ΔT = Q1 1256 = = 2 °C c s ⋅ m 0,15 × 4186 e passa alla temperatura di 17 °C fase 2: il vapore condensa Nella condensazione viene ceduta una quantità di calore pari a: Q2 = lV ⋅ m = 2,25 × 10 6 × 0,015 = 33750 J Assorbendo questa quantità di calore, l’acqua del the innalza la propria temperatura della quantità: ΔT = Q2 33750 = = 53,7 °C c s ⋅ m 0,15 × 4186 e passa alla temperatura di 70,7 °C fase 3: il vapore, ormai diventato acqua a 100°C, raggiunge la temperatura di equilibrio con il resto con il the che si trova a 70,7°C La temperatura di equilibrio è data dalla relazione seguente: T= m1T1 + m2T2 0,015 × 100 + 0,150 × 70,7 = = 73,4°C 0,015 + 0,150 m1 + m2 Una pallina di rame [cs = 387 J/(Kg×K)] di massa 90 g e temperatura 100 °C, viene immersa in un calorimetro in cui si trovano 160 g di acqua alla temperatura di 20,0°C. Determinare la temperatura raggiunta dal sistema all’equilibrio, trascurando tutte le perdite. Possiamo applicare la relazione che fornisce la temperatura di equilibrio per due corpi posti in contatto termico: TE = m1 ⋅ c s1 ⋅ T1 + m2 ⋅ c s 2 ⋅ T2 0,09 × 387 × 100 + 0,16 × 4186 × 20 = = 24,1°C 0,09 × 387 + 0,16 × 4186 m1 ⋅ c s1 + m2 ⋅ c s 2 Una pallina di vetro (cs = 837 J/(Kg⋅K) di massa 30 g inizialmente alla temperatura di 80°C viene immersa in un contenitore termicamente isolato in cui è contenuta dell’acqua che si trova inizialmente ad una temperatura di 40°C. Il sistema raggiunge l’equilibrio ad una temperatura di 41°C. Determinare la quantità di acqua presente nel contenitore. Possiamo risolvere il problema ricorrendo al principio di conservazione dell’energia: il calore ceduto dalla pallina (che inizialmente è a temperatura più alta) deve essere uguale a quello assorbito dall’acqua (trascurando le dispersioni): Q p = Qa da cui: m p cv (Tv − TE ) = ma c a (TE − Ta ) ma = → ma = mv c v (Tv − TE ) c a (TE − Ta ) 0,030 × 837 × (80 − 41) = 0,234 Kg = 234 g 4186(41 − 40 ) Un anello di rame (α = 17×10-6 K-1) , che a 20°C ha un diametro di 5,000 cm, deve essere infilato su una sbarra cilindrica di acciaio (α = 12×10-6 K-1) di diametro 5,010 cm, sempre alla temperatura di 20°C. Calcolare la temperatura a cui devono essere riscaldati contemporaneamente l’anello e la sbarra affinché ciò sia possibile. Per risolvere il problema dobbiamo considerare che i duo corpi hanno inizialmente una dimensione diversa ma, essendo diverso il loro coefficiente di dilatazione termica, deve esistere una temperatura alla quale i due corpi avranno la stessa dimensione. La dimensione che consideriamo è la lunghezza del diametro dell’anello e la lunghezza del diametro della sbarra. Dovrà essere: L A = LS La lunghezza di un oggetto è data dalla sua lunghezza iniziale sommata alla sua dilatazione termica, quindi la relazione precedente diventa: L0 A + ΔL A = L0 S + ΔLS L0 A + L0 A ⋅ α A ⋅ ΔT = L0 S + L0 S ⋅ α S ⋅ ΔT il significato dei simboli è il seguente: L0A αA ΔT L0S αS Diametro iniziale dell’anello = 5,000 cm Coeff. dilatazione termica dell’anello = 17×10-6 K-1 Incremento di temperatura Diametro iniziale sbarra = 5,010 cm Coeff. dilatazione termica della sbarra = 12×10-6 K-1 A questo punto possiamo ricavare l’incremento di temperatura: ΔT ⋅ (L0 A ⋅ α A − L0 S ⋅ α S ) = L0 S − L0 A ΔT = L0 S − L0 A L0 A ⋅ α A − L0 S ⋅ α S ΔT = 5,010 − 5,000 = 402°C 17 × 10 × 5,000 − 12 × 10 −6 × 5,010 −6 La temperatura a cui devono essere riscaldati i due oggetti è quindi: T = 402° + 20° = 422° C Una macchina da caffè produce vapore acqueo (cLV = 2,26×106 J/Kg) a 100°C che viene utilizzato per scaldare un bicchiere contenente 80 cm3 di the (sostanzialmente acqua) inizialmente alla temperatura di 8,0°C. La macchina immette nel the 2 g di vapore; calcolare la temperatura raggiunta dalla bevanda, trascurando tutte le dispersioni. Conviene suddividere idealmente il processo in due fasi successive: fase 1: il vapore a 100°C si condensa in acqua a 100°C liberando il calore latente di vaporizzazione Q = m ⋅ c LV = 2 × 10 −3 × 2,26 × 10 6 = 4520 J con questo calore avremo un primo innalzamento di temperatura dell’acqua dato dalla relazione: Q = m ⋅ c S ⋅ ΔT → ΔT = Q 4520 = = 13,5 ° C m ⋅ c S 0,080 × 4186 la temperatura dell’acqua sale quindi a: T1 = 8,0 + 13,5 = 21,5°C fase 2: 2 g di acqua a 100°C vengono mescolati con 80 g di acqua a 21,5°C La temperatura di equilibrio, quando si mescolano due quantità della stessa sostanza a temperature differenti, è data dalla relazione: TE = m1T1 + m2T2 m1 + m2 → TE = 0,002 × 100 + 0,080 × 21,50 = 23,4°C 0,002 + 0,080 Una palla di rame (α = 17×10-6) di raggio 1,3 cm, inizialmente alla temperatura di 22°C, viene riscaldata finché il suo diametro aumenta di 0,20 mm. Calcolare la temperatura finale della palla. Applicando la nota formula per la dilatazione termica lineare, si ottiene subito: ΔL = L0 ⋅ α ⋅ ΔT → ΔT = ΔL 0,2 × 10 −3 = 452°C = L0 ⋅ α 2,6 × 10 −2 × 17 × 10 −6 La temperatura finale della palla è quindi: T f = Ti + ΔT → T f = 474°C Find the energy emitted every second by a human body assuming the following: external temperature 21°C; body temperature 37°C; body surface 1,22 m2; emission coefficient 0,92; σ = 5,67×10-8 W/(m2⋅ K4) Iniziamo con la traduzione del testo: “Trova l’energia emessa ogni secondo da un corpo umano assumendo quanto segue: temperatura esterna 21°C; temperatura corporea 37°C; superficie corporea 1,22 m2;coefficiente di emissione 0,92” Il problema si risolve applicando la legge di Stefan-Boltzmann: ( P = e ⋅ σ ⋅ A ⋅ TB4 − TE4 ) ( ) P = 0,92 × 5,67 × 10 −8 × 1,22 × 310 4 − 294 4 = 112 W Per preparare un cappuccino al bar, una tazza contenente 150 cm3 di caffè e latte, inizialmente alla temperatura di 4 °C, viene riscaldata fino alla temperatura di 60° mediante un getto di vapore (cL = 2,26×106 J/Kg) a 100°C. Calcolare la quantità di vapore necessaria, assumendo che il cappuccino sia composto sostanzialmente di acqua e che sia trascurabile la quantità di calore necessario per scaldare la tazza e quello disperso nell’ambiente. Consideriamo per prima cosa la quantità di calore necessaria a riscaldare il cappuccino. Essa è data dalla relazione: Q = c s m1 ΔT1 = 4186 × 0,153 × 56 = 35866 J Questa quantità di calore deve essere fornita da una quantità m2 (da calcolare) di acqua che prima passa dallo stato di vapore a quello liquido, liberando il calore latente cL, e poi abbassa la propria temperatura da 100°C a 60°C. Si ha quindi: Q = c L ⋅ m2 + c s ⋅ m2 ⋅ ΔT2 → m2 = Q 35866 = = 0,0147 Kg c L + c s ⋅ ΔT2 2260000 + 4186 × 40 Sono quindi necessari circa 15 g di vapore. Un recipiente, di capacità termica trascurabile, contiene 250 cm3 di acqua inizialmente alla temperatura di 25°C. Il recipiente viene messo nella celletta di un frigorifero e si osserva che dopo 4 ore l’acqua è congelata completamente e ha raggiunto la temperatura di – 4°C. Calcolare la quantità di calore che mediamente è stata sottratta ogni secondo dal frigorifero. [Lf = 3,35×105 J/Kg; cs del ghiaccio = 2000 J/(Kg⋅K)] Calcoliamo la quantità di calore che, complessivamente, è stata sottratta dall’acqua. Per comodità suddividiamo il procedimento in 3 fasi: fase 1: L’acqua viene portata da 25 °C a 0 °C Q1 = c s ⋅ m ⋅ ΔT = 4186 × 0,250 × 25 = 26126 2 J fase 2: L’acqua congela alla temperatura di 0 °C Q2 = L f ⋅ m = 3,35 × 10 5 × 0,25 = 83750 J fase 3: Il ghiaccio viene portato da 0 °C a – 4 °C Q3 = c s ⋅ m ⋅ ΔT = 2000 × 0,25 × 4 = 2000 J La quantità totale di calore sottratta all’acqua è quindi: Q = 26126 + 83750 + 2000 = 111876 J Il tempo richiesto è di 4 ore, cioè 14400 s. La quantità di calore sottratta mediamente ogni secondo (cioè la potenza sottratta), è quindi: P= Q 111876 = = 7,8 W Δt 14400 GAS PERFETTI Un gas alla temperatura di 27°C è contenuto in un recipiente di volume 16 litri, chiuso da un pistone mobile, ad una pressione di 70 atmosfere. Il volume successivamente viene portato a 20 litri e la temperatura a 100°C; quale sarà la nuova pressione? Ricordiamo l’equazione di stato dei gas perfetti: PV = nRT Applichiamola allo stato iniziale e a quello finale: ⎧ P1V1 = nRT1 ⎨ ⎩ P2V2 = nRT2 Ricaviamo n dalla prima equazione e sostituiamo nella seconda: P2V2 P1V1 = T2 T1 → P2 = P1V1T2 T1V2 I dati del problema sono: P1 = 70 × 1,01 × 10 5 Pa V1 = 16 l = 1,6 × 10 − 2 m 3 V2 = 20 l = 2,0 × 10 − 2 m 3 T1 = 27°C = 300° K T2 = 100°C = 373° K Sostituendo si ha: 70 × 1,01 × 10 5 × 1,6 × 10 −2 × 373 P2 = = 70,3 × 10 5 Pa −2 300 × 2,0 × 10 Calcolare la velocità quadratica media degli atomi di elio (p.a. 4,0026) alla temperatura di 20°C Partiamo dalla relazione dell’energia cinetica media per un gas monotaomico: Ec = 3 kT 2 → 1 3 2 mv qm = kT 2 2 → v qm = 3kT m In essa m rappresenta la massa di un atomo di gas. Nel nostro caso è fornito il peso atomico, che corrisponde alla massa, espressa in grammi, di una mole di gas, cioè alla massa di 6,02×1023 atomi. Dobbiamo quindi ricavare la massa m, espressa in Kg, di un atomo. Procediamo come segue: m= p.a. × 10 −3 6,02 × 10 23 → m= 4,0026 × 10 −3 = 6,65 × 10 − 27 Kg 6,02 × 10 23 si ha inoltre: T = 20°C = 293° K Sostituendo i valori nella formula si ha: v qm = 3 × 1,38 × 10 −23 × 293 = 1351 m / s 6,65 × 10 − 27 Due moli di gas perfetto sono contenute inizialmente in un recipiente di volume 16 litri ad una pressione di 650 KPa; successivamente viene aperta una valvola di sfogo e in questo modo la pressione scende a 300 KPa e la temperatura diminuisce di 200°C. Quante moli di gas sono uscite? Dobbiamo applicare l’equazione di stato dei gas perfetti: PV = nRT per prima cosa determiniamo la temperatura iniziale, sostituendo i dati del quesito: PV 6,5 × 10 5 × 16 × 10 −3 T= = = 626 K nR 2 × 8,31 Dopo che la valvola viene aperta, la temperatura scende di 200°C (ovviamente possiamo dire che scende anche di 200 K), la pressione scende a 300 KPa mentre il volume del recipiente, naturalmente, rimane invariato. Utilizziamo ancora una volta l’equazione di stato per determinare il numero di moli di gas in queste condizioni: n= PV 3 × 10 5 × 16 × 10 −3 = = 1,35 8,31 × 426 RT Possiamo quindi affermare che sono uscite dal contenitore 0,65 moli di gas Two moles of Helium gas are placed in a special, high pressure portable container with a volume of 25 cm3. Find the pressure of the gas and the average kinetic energy of a molecule knowing that the temperature is -100°C Iniziamo con la traduzione del testo: “Due moli di gas elio sono collocate in uno speciale contenitore ad alta pressione di volume 25 cm3.Trova la pressione del gas e l’energia cinetica media di una molecola sapendo che la temperatura è –100°C” Per rispondere al primo quesito basta applicare l’equazione di stato dei gas perfetti: PV = nRT nRT V → P= → P= 2 × 8,31 × 173 = 1,15 × 10 8 Pa 25 × 10 −6 Per rispondere al secondo ricordiamo l’espressione dell’energia cinetica media per una particella di gas monoatomico (infatti l’elio, essendo un gas nobile, si presenta in forma monoatomica): Ec = 3 kT 2 → Ec = 3 × 1,38 × 10 − 23 × 173 = 3,58 × 10 − 21 J 2 Un contenitore di volume 515 cm3 contiene 0,460 g di gas a una pressione di 153 KPa e temperatura di 49° C. Calcolare il peso molecolare di questo gas Per calcolare il peso molecolare del gas, possiamo usare la relazione: M = m grammi n dove n è il numero di moli che possiamo ottenere dall’equazione di stato dei gas perfetti: PV = nRT → n= PV RT → n= 1,53 × 10 5 × 515 × 10 −6 = 0,029 8,31 × 322 Si ha quindi: M = 0,460 = 15,9 0,029 Tre moli di un gas perfetto monoatomico sono contenute in un recipiente chiuso alla temperatura iniziale di 20 °C; successivamente la temperatura viene portata a 200°C mantenendo invariato il volume. Calcolare il lavoro compiuto dal gas e il calore assorbito. Osserviamo che la trasformazione è isocora, quindi il lavoro è nullo. Il calore assorbito è quindi pari alla variazione di energia interna del gas. Si ha quindi: 3 3 ⋅ n ⋅ R ⋅ ΔT = × 3 × 8,31 × 180 = 6731 J 2 2 Una bombola contiene 114 g di ossigeno molecolare O2 alla temperatura di 30 °C. Calcolare l’energia interna del gas Q = ΔU = L’energia interna, per un gas perfetto biatomico, è data dalla relazione: U= 5 nRT 2 Per risolvere il problema dobbiamo quindi calcolare il numero di moli presenti. Osserviamo che una mole di ossigeno molecolare corrisponde a 16×2 = 32 g. Nella bombola sono presenti 114 g di ossigeno, quindi il numero di moli è: n= 114 = 3,56 mol 32 a questo punto, dopo aver espresso la temperatura in gradi kelvin, si ha: U= 5 nRT 2 → U= 5 × 3,56 × 8,31 × 303 = 22409 J 2 Often, in the urban air, there are very subtle pollutants particles, whose mass is of the order of 10-20 Kg. Find the mean square velocity of these particles when the temperature is 30° C Iniziamo con la traduzione del testo: “Spesso, nell’aria urbana, sono sospese piccolissime particelle inquinanti, la cui massa è dell’ordine di 10-20 Kg. Determina la velocità quadratica media di queste particelle quando la temperatura è di 30 °C” Per risolvere il problema dobbiamo assumere che le particelle costituiscano un gas perfetto. In questo caso la velocità quadratica media è espressa dalla relazione: v= 3kT 3 × 1,38 × 10 −23 × 303 = 1,1 m / s = m 1 × 10 − 20