Enigma in esposizione, la crittografia bellica tedesca a nudo

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Enigma in esposizione,
la crittografia bellica tedesca a nudo
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Enigma, la macchina usata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale
per cifrare le comunicazioni, è in esposizione al Museo Nazionale della Scienza
e della Tecnologia di Milano. Per rendere omaggio ad Alan Turing, uno dei
tecnici che ne svelò i segreti, si potrà assistere a una dimostrazione del suo
funzionamento.
Enigma, la macchina usata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale
per codificare i messaggi inviati alle truppe, è in esposizione a Milano presso
il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Per celebrare la nascita
di Alan Turing, lo scienziato che aiutò le forze alleate a comprendere i segreti
di questo dispositivo di cifratura, sabato 23 giugno alle ore 18.30 i visitatori del
museo potranno assistere a una dimostrazione del funzionamento di questa
macchina “misteriosa”.
Su Enigma agiranno Alberto Campanini e Bruno Grassi, dell’Associazione Rover
Joe. I due esperti ne illustreranno il meccanismo di cifratura e racconteranno
l’avventura scientifica che permise agli Alleati di forzarne il codice.
La macchina Enigma
Sabato prossimo, inoltre, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
aprirà al pubblico una nuova mostra temporanea dedicata alla storia del
calcolo automatico, dalle prime macchine meccaniche ai moderni computer.
Saranno presentati i momenti più significativi, i personaggi più rappresentativi, le
macchine e le innovazioni tecnologiche più importanti della storia.
Partendo dai pionieri dell’automazione, si potranno vedere ad esempio i modelli
delle macchine da calcolo meccaniche progettate da Pascal, Leibniz e Poleni
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fra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. L’introduzione delle schede perforate
da parte di Jacquard all’inizio del XIX secolo è il punto di avvio della rapida
evoluzione che conduce ai moderni calcolatori elettronici.
Tappe chiave di questo percorso sono da un lato la macchina di Hollerith che
nel 1890 introduce l’elaborazione e l’analisi dei dati intese in senso moderno,
dall’altro la Millionaire, inventata nel 1892 e progenitrice delle calcolatrici che
oggi tutti utilizziamo. La storia del computer come lo utilizziamo noi oggi è infine
segnata dall’Apple Macintosh, che per primo nel 1984 introdusse l’interfaccia
grafica “a finestre” e il mouse di serie.
Accanto agli oggetti, una parte significativa dell’esposizione sarà dedicata,
attraverso video e documenti, ai personaggi che hanno segnato la storia del
calcolo automatico, da Ada Byron Lovelace, collaboratrice di Charles Babbage e
unica donna nota in un’avventura scientifica e tecnologica prettamente maschile,
a personaggi contemporanei come Steve Jobs, Bill Gates e Linus Torvalds.
Alan Turing nacque a Londra il 23 giugno 1912.
Matematico, crittografo, esperto di logica,
filosofo, tecnologo visionario, è considerato
uno dei più importanti scienziati del Ventesimo
secolo. È il padre del moderno calcolo elettronico
e dell’intelligenza artificiale, formalizza il
concetto di algoritmo e di elaborazione dei
dati. Durante la Seconda guerra mondiale
lavora per il controspionaggio inglese per
il quale progetta la “Bomba”, elaboratore
elettromeccanico di enorme complessità
con il quale è possibile decifrare i dispacci
nazisti criptati con la famosa macchina
Enigma. La sua capacità di analisi e di sintesi
è straordinariamente moderna, molto avanti
rispetto ai tempi.
Alan Turing
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