Enigma, Colossus e la seconda guerra mondiale Scritto da Matteo Bucchi Giovedì 02 Luglio 2009 11:51 - Ultimo aggiornamento Martedì 01 Settembre 2009 17:53 Le macchine cifranti più famose in assoluto sono Enigma e Colossus. La loro storia si intreccia infatti con avvenimenti che hanno segnato l'intera umanità come la I ed in particolare la II guerra mondiale. Enigma venne introdotta da Arthur Scherbius in varie versioni a partire dal 1918 (anno in cui ottenne il brevetto). Egli si ispirò al disco cifrante di Leon Battista Alberti. La macchina cifrante era costituita da una tastiera utente in cui comparivano tutte le lettere dell'alfabeto di riferimento e altrettanti indicatori luminosi. Premendo un pulsante di una lettera da cifrare (o decifrare in quanto il meccanismo era lo stesso) si attivava un meccanismo basato sull'uso di 3 rotori e un riflessore che faceva accendere l'indicatore luminoso corrispondente alla lettera cifrata. I rotori giravano creando quindi un sistema di tipo polialfabetico. L'utilizzo inizialmente previsto era di tipo civile, ma gli alti costi del macchinario non gli permisero una grande diffusione. A causa della scoperta da parte della Germania del fatto che le comunicazioni navali della Grande Guerra erano state decifrate dall'Inghilterra (anche tramite dei codici scoperti dopo l'affondamento di un incrociatore tedesco), il governo tedesco si convinse della necessità di affidarsi ad un sistema sicuro per crittare i propri messaggi importanti. Venne così commissionata la produzione di macchine Enigma (differenti da quelle utilizzate in ambito civile) per la Marina Militare tedesca. In seguito l'utilizzo di Enigma fu allargato all'Esercito e a tutte le alte sfere del III Reich nazista. Intanto il matematico Rejewski era riuscito a inventare un metodo crittoanalitico di decifratura della versione commerciale di Enigma, che si dice fosse in uso nell'esercito spagnolo e italiano. Nel periodo precedente lo scoppio della II Guerra Mondiale, un impiegato tedesco fornì importanti documenti ai francesi, da cui avrebbero potuto tentare la riproduzione del macchinario. Questi però non sfruttarono l'occasione e vendettero le informazioni di cui disponevano alla Polonia. Sfruttando l'unico bug di Enigma, il fatto che nessuna lettera poteva essere sostituita da se stessa, Rejewski riuscì a creare Bomba , un dispositivo in grado di decifrare i messaggi cifrati attraverso Enigma. I tedeschi però cambiarono il funzionamento del macchinario introducendo un set di cinque rotori, di cui ne venivano usati tre diversi ogni giorno: questo moltiplicava per sessanta le combinazioni possibili e la bomba polacca non poteva affrontare un tale incremento di complessità. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il sistema di messaggi cifrati usato dall'esercito tedesco consentì un enorme vantaggio tattico. Per questo gli Alleati si impegnarono sin da subito nella decifratura delle comunicazioni nemiche. L'obbiettivo principale era il recupero di una macchina Enigma, al fine di studiarla e riprodurla. La prima occasione si ebbe nel 1940 durante l'operazione Primrose. Gli alleati riuscirono a catturare l'U-boot (particolare sottomarino tedesco) 33, 1/2 Enigma, Colossus e la seconda guerra mondiale Scritto da Matteo Bucchi Giovedì 02 Luglio 2009 11:51 - Ultimo aggiornamento Martedì 01 Settembre 2009 17:53 trovando Enigma. Questa macchina era stata però sabotata. Nel frattempo l'esercito tedesco era riuscito ad invadere l'intera Europa continentale giungendo, il 14 Giugno 1940, a far capitolare Parigi. La vittoria tedesca pareva ad un passo. Solo l'Inghilterra resisteva, mentre Hitler intendeva aprire il fronte orientale, per conquistare l'URSS. Nel frattempo gli alleati compirono un passo importante. Inizialmente entrarono in possesso di una macchina Enigma di tipo navale (leggermente differente da quella in dotazione all'esercito terrestre) sottraendola da una nave metereologica. In seguito portarono a termine un attacco all'U-boot 110 e grazie all'intervento del capitano di fregata Cresswell riuscirono ad impossessarsi dell'ultima versione della macchina cifrante prima che i tedeschi potessero sabotarla. Da questo momento in poi i convogli saranno deviati dalle rotte a rischio e nel contempo i sommergibili tedeschi verranno localizzati e affondati. Tale vantaggio operativo sarà mantenuto fino all'inizio dell'anno 1942 quando l'introduzione della variante Triton destinata alla flotta degli U-Boot impedirà qualsiasi decrittazione dei messaggi radio fino a tutto dicembre dello stesso anno. La possibilità di salvaguardare i propri convogli e quelli alleati dai sommergibili tedeschi fu determinante in seguito alla concessione di prestiti e affitti (attraverso il "Lend Lease Act" emanato dal presidente Roosvelt) da parte degli USA alla Gran Bretagna. In questo modo fu possibile far giungere un'enorme quantità di risorse per continuare la guerra. Il colpo decisivo al sistema crittografico tedesco venne sferrato nel Dicembre 1943 quando il brillante matematico Alan Turing creò un prototipo sulla base del macchinario Bomba, chiamato Colossus . Dal Febbraio del 1944 questo calcolatore sarà in grado, nelle sue varianti di Colossus Mark I e Colossus Mark II, di decifrare sistematicamente tutti i messaggi dell'esercito tedesco. Da questo momento il vantaggio tattico della Germania verrà definitivamente annullato. Per questa ed altre importanti ragioni si profila la sconfitta del patto tripartito tra Germania, Italia e Giappone. Ad esempio, tra il 1942 e il 1943, la sconfitta degli U-boot tedeschi, i cui messaggi non erano più indecifrabili per merito di Colossus, permise un crescente afflusso di risorse verso gli Alleati che liberano l'intera Africa settentrionale. 2/2