Lezione 25 - Dipartimento di Agraria - UNISS

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Università degli Studi di Sassari
Dipartimento di Scienze economiche e aziendali
Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza
Corso di Economia Aziendale
Prof.ssa Lucia Giovanelli
[email protected]
L’analisi delle condizioni di economicità
•
Lezione n. 25
Parte II- Capitoli IV e V – Lezioni di economia aziendale
L’interrelazione tra gli equilibri
•
•
Gli equilibri monetario e finanziario
non sono fine a sé stessi ma
funzionali alla vitalità durevole
dell’azienda.
L’azienda, infatti, deve essere in
grado di pagare i propri debiti e
coprire
il
fabbisogno
di
finanziamento
generato
dagli
investimenti nel breve e, come
segnalato,
nella
prospettiva
temporale
durevole
deve
rimunerare tutti i fattori della
produzione,
ovvero
tendere
all’autosufficienza economica o
equilibrio economico a valere nel
tempo.
Gli andamenti reddituali della gestione
sono inseparabili da quelli monetari e
finanziari.
Il sostenimento dei costi ed il
conseguimento
dei
ricavi,
infatti,
alimentano direttamente gli andamenti
monetari ed influenzano, a causa delle
dilazioni di pagamento ed in relazione
all’entità dei ricavi e dei costi, la formazione
del fabbisogno di finanziamento.
D’altro canto, l’andamento delle entrate e
delle uscite che si connettono a costi e
ricavi, come pure la tipologia e la
dimensione dei finanziamenti a titolo di
rischio e di credito, si riflettono nella
formazione di costi e ricavi di periodo,
quindi nella dinamica economica.
L’analisi della condizione di equilibrio
economico o reddituale
•
•
La vita dell’azienda nel lungo
periodo
è
essenzialmente
dipendente dalla capacità del
processo produttivo di generare un
valore riconosciuto dal mercato
superiore al valore impiegato nei
processi di trasformazione e tale da
soddisfare anche il soggetto che ha
messo a rischio nella gestione i
propri capitali.
L’aspetto reddituale della gestione
rappresenta
pertanto
una
“bussola”
che
il
soggetto
economico costantemente deve
seguire se vuol garantire vitalità
durevole ed autonomia all’azienda
L’equilibrio reddituale o economico
esprime l’attitudine dei ricavi a
rimunerare, secondo normali condizioni
di mercato, il valore dei fattori produttivi
utilizzati, lasciando un congruo margine
per il capitale di rischio.
In concreto, esiste equilibrio reddituale
nella misura in cui i ricavi consentono di
rinnovare costantemente tutti i fattori
produttivi utilizzati, tenendo avvinto il capitale di rischio in virtù di una congrua
rimunerazione.
La verifica della condizione di
equilibrio economico o reddituale
•
•
•
La verifica a consuntivo di questa
condizione si può attuare alla fine
di un dato periodo con la redazione
del conto economico e assume un
diverso significato nel tempo:
a) nel breve termine può esprimere
una condizione di equilibrio
economico contingente;
b) nel lungo termine esprime una
condizione di equilibrio che si
riconnette alla possibilità di crescita
e di sviluppo durevole dell’azienda.
In altre parole, se nel breve termine la
verifica della condizione di redditività ha
un significato relativo in quanto può
esprimere condizioni di equilibrio
transitorio, nel medio e lungo periodo
essa dimostra la capacità dell’azienda di
perdurare in autonomia.
La mancata verifica in una prospettiva
temporale di lungo andare, invece, è
sinonimo di crisi aziendale e può portare,
se non vengono prontamente individuate
e rimosse le cause che la provocano, alla
dissoluzione
della
combinazione
produttiva fino alla morte dell’azienda.
Il conto economico gestionale
La struttura del conto
economico gestionale è
uno schema scalare in cui
sono collocate le aree di
risultato intermedio che
danno
luogo
alla
formazione di risultati
economici progressivi.
Le diverse configurazioni
di conto economico si
distinguono in relazione al
criterio di classificazione
di
ricavi
e
costi
caratteristici.
Ricavi gestione caratteristica
(Costi della gestione
caratteristica)
Risultato operativo
caratteristico
+/- Saldo area extracaratteristica
Risultato operativo globale
-/+ Saldo area finanziaria
Risultato ordinario
+/- Saldo area straordinaria
Risultato lordo
- Oneri tributari
Risultato netto
Le aree gestionali
► Area operativa, caratteristica o tipica: contiene costi e
ricavi inerenti allo sviluppo del ciclo operativo (materie,
servizi, personale ecc.);
► Area accessoria, extracaratteristica o atipica: contiene
costi e ricavi relativi ad attività accessorie (fitti attivi,
manutenzione immobili civili, proventi da investimenti
finanziari ecc.);
► Area finanziaria: contiene costi e ricavi relativi
all’approvvigionamento delle risorse finanziarie (interessi
passivi, dividendi);
► Area straordinaria: contiene costi e ricavi derivanti da
eventi non ripetibili e non prevedibili (plusvalenze,
minusvalenze, sopravvenienze, insussistenze);
► Area tributaria: contiene le imposte.
Il conto economico civilistico
Conto Economico ex art.
2425 Codice Civile
• non
è
prevista
caratteristica
Valore della Produzione
Costi della Produzione
• le componenti extra-caratteristiche
sono collocate assieme alle componenti
caratteristiche e finanziarie
l’area
extra-
Differenza tra valore e costi
della produzione
+/- Proventi e oneri finanziari
+/- Rettifiche di valore di
attività finanziarie
+/- Proventi ed oneri
straordinari
Risultato prima delle
imposte
Imposte sul reddito d’esercizio
Risultato netto
•mancano
risultati
economici
progressivi riferibili a distinte aree di
risultato
• si utilizza una diversa definizione di
area finanziaria
I differenti schemi di analisi conducono a differenti
modalità
di
rappresentazione del:
REDDITO OPERATIVO CARATTERISTICO
Area
finanziaria
REDDITO OPERATIVO CARATTERISTICO
+ Proventi Finanziari
+ Proventi patrimoniali
- Oneri Patrimoniali
EBIT NORMALIZZATO
+ Proventi Straordinari
- Oneri Straordinari
EBIT INTEGRALE
- Oneri Finanziari
REDDITO LORDO
- Imposte
REDDITO NETTO
Area
accessoria
Area
Straordinaria
Principali criteri di riclassificazione del
conto economico
• Criterio della destinazione economica dei costi o criterio
funzionale mira a determinare il contributo di ciascuna area
funzionale alla produzione del reddito
• Criterio del valore aggiunto consente di analizzare il processo di
produzione e distribuzione della ricchezza tra i vari conferenti i
fattori della produzione (lavoro, capitale, Stato)
• Criterio della variabilità dei costi evidenzia il contributo dei ricavi
alla copertura dei costi di struttura
• Analizzeremo il criterio del valore aggiunto
Il conto economico a valore
aggiunto
VALORE AGGIUNTO
espressione dell’utilità sociale dell’impresa
dipendenti
finanz. esterni
stato
azionisti
sistema impresa
salari e stipendi
interessi passivi
imposte
dividendi
ammortamenti, utili non distribuiti
Il valore aggiunto
•
•
costi esterni, sono costi relativi a fattori
produttivi correnti che l’azienda deve
acquisire esternamente per procedere
all’avvio dei processi produttivi (es.
materie prime, servizi, ecc.)
costi interni, sono costi relativi alla
struttura organizzativa (costi del lavoro)
ed
alla
struttura
tecnica
(ammortamento
immobilizzazioni
operative) che devono preesistere
rispetto all’avvio dei processi produttivi
Conto economico a valore
della produzione ottenuta
Valore della produzione
ottenuta
Costi esterni
Valore aggiunto
Il valore aggiunto esprime l’incremento di valore dei prodotti finiti
rispetto alle risorse esterne consumate. Tale valore è generato dalla
struttura interna aziendale (organizzativa e tecnica).
Valore aggiunto e margine operativo lordo
•
•
•
Il margine operativo lordo costituisce
un indicatore di performance:
economica: esprime un risultato
parziale
non
contaminato
da
componenti di costo “stimati” (es.
ammortamenti).
finanziaria: derivando dalla differenza
tra ricavi e costi monetari riesce a
rappresentare il flusso di cassa
potenziale o il flusso di capitale
circolante prodotto dalla gestione
corrente
Conto economico a valore
della produzione ottenuta
Valore della produzione
ottenuta
(Costi esterni)
Valore aggiunto
(costi del personale)
Margine operativo lordo
(EBITDA)
(costi della struttura tecnica)
Risultato operativo
caratteristico (EBIT)
EBIT: Earnings Before Interests and Taxes
EBITDA: Earnings Before Interests, Taxes, Depreciation, Amortization
Un esempio
Dalla comparazione tra due anni successivi si evidenziano variazioni
assolute e percentuali tra i valori dell’azienda.
Halimentaria spa
Valore della produzione
Variazioni
Assolute
%
1.108,41
5,6
-535,06
6,0
Altri costi esterni
-60,25
1,2
Valore aggiunto
513,09
8,6
Costi del personale
-356,45
11,1
Margine operativo lordo
156,64
5,7
Ammortamenti e accantonamenti
-175,55
17,1
Risultato operativo caratteristico
-18,91
-1,1
Risultato operativo globale
-32,11
-1,8
Risultato ordinario
-46,38
-3,0
Risultato lordo
116,81
19,2
Risultato netto
-150,28
-48,6
Consumo materie prime
Indici economici
• Sono gli indici calcolabili come peso, incidenza di una singola
voce di costo, sul totale dei costi stessi o dei ricavi secondo lo
schema:
Categoria di costo
____________________________________________
Totale costi
Categoria di ricavo
____________________________________________
Totale ricavi
X 100
X 100
Tali indici hanno
significato solo
in chiave
comparativa,
nello spazio
e nel tempo
I principali indici di redditività
• R.O.I. (Return on Investment)
= Reddito operativo/Capitale investito
• R.O.E. (Return on Equity)
= Reddito netto/mezzi propri
• R.O.S.(Return on Sales)
= Reddito operativo/ricavi netti di vendita
Il ROI: un esempio
Stato patrimoniale
AF = 1500
MP = 1000
Pml = 600
AC = 500
PC = 400
Ci = 2000
CF = 2000
Conto economico
Valore Produzione
Costi operativi esterni
1200
300
VALORE AGGIUNTO
= 900
Costi personale
520
RISULTATO OPERATIVO = 380
Oneri finanziari
180
Oneri tributari
150
RISULTATO NETTO
= 50
380/2000
= 19%
Il ROE: un esempio
Stato patrimoniale
MP = 1000
AF = 1500
Pml = 600
AC = 500
PC = 400
Ci = 2000
CF = 2000
Conto economico
Valore Produzione
Costi operativi esterni
1200
300
VALORE AGGIUNTO
= 900
Costi personale
520
RISULTATO OPERATIVO = 380
Oneri finanziari
180
Oneri tributari
150
RISULTATO NETTO
= 50
50/1000
= 5%
Produttività del capitale investito
Ro V
ROI  
V Ci
Return on sales
Le relazioni tra redditività delle vendite e produttività
del capitale investito
• Un’impresa con basso margine sulle vendite
per ottenere un ROI soddisfacente deve
migliorare la produttività del capitale
investito
• Un’impresa con bassa produttività del
capitale investito per ottenere un ROI
soddisfacente deve migliorare il margine
sulle vendite
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