La notte alla Croce Arcana ad inseguir stelle e desideri

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GAZZETTA LUNEDÌ 12 AGOSTO 2013
» CHE SUCCESSO L’APPUNTAMENTO CON LE “LACRIME DI SAN LORENZO”
La notte alla Croce Arcana
ad inseguir stelle e desideri
IL REPORTAGE
Boom di turisti e appassionati per osservare il cielo e il fenomeno delle Perseidi
In tenda, auto e sacco a pelo scrutando nei telescopi con gli astrofili di Cavezzo
La Croce Arcana e le auto dei turisti saliti per la “Notte di San Lorenzo”
di Andrea Minghelli
◗ FANANO
Ha più di mille anni di storia,
ma è sempre in grado di calamitare l'attenzione del pubblico come fosse la prima volta: è
lo spettacolo della notte di San
Lorenzo, che sabato sera ha
portato sulla Croce Arcana tanti appassionati e curiosi per
l'appuntamento ormai trentennale alla caccia delle stelle
cadenti, curato dagli astrofili
dell'osservatorio "Geminiano
Montanari" di Cavezzo.
Il ritrovo a capanno Tassoni,
poi la salita fino alla vetta, e a
ogni metro in più l'inquinamento luminoso delle città alle spalle sempre più fievole. Alla Croce Arcana, a 1669 metri
d'altezza, si apre il palcoscenico, grande tanto quanto l'intera volta celeste, ammirabile
dalla vetta quasi a 360 gradi; e
mentre giù a valle si parla di
strade a “bollino rosso”per i
giorni del grande esodo, in vetta c'è invece il “bollino celeste”. Cielo limpido, nessuna
nuvola di passaggio e la fortunata coincidenza con il calendario lunare e il nostro satellite
che in questi giorni tramonta
nelle prime ore della notte,
sgomberando il cielo. Di scena
uno spettacolo millenario ma
sempre capace di tenere gli occhi incollati al cielo, di scaldare il cuore ed esprimere desi-
deri a ogni avvistamento, un
gioco di luci a cavallo tra scienza e credenze popolari.
Le stelle cadenti coincidono
con la ricorrenza del martirio
di San Lorenzo, che cade appunto il 10 di agosto, tant'è
vengono pure chiamate "lacrime di San Lorenzo". Secondo
la credenza popolare le stelle
cadenti sono appunto le lacrime del santo piante durante il
martirio e lasciate vagare nel
cielo fino all'anniversario della morte, giorno in cui scendono dal cielo. Per altri invece
queste lacrime sarebbero invece le scintille della graticola su
cui perì il santo, sebbene i più
ritengano che sia stato decapitato. Le stelle cadenti di questi
giorni sono note anche come
Perseidi, dalla Costellazione di
Perseo, a Nord-Est della volta
celeste, da cui sembrano venire. Ma qual è in realtà l'origine
delle stelle cadenti questi giorni? La risposta è tutta italiana e
relativamente recente. A scoprire che in realtà sono i residui di una cometa fu l'astronomo italiano Virgilio Schiapparelli nel 1886, osservando la
correlazione tra il fenomeno il
passaggio di una cometa, la
109P, meglio nota come “Swift
Turtle”. L'ultima volta che la
cometa, larga circa 10 km, ha
incrociato l'orbita terrestre è
stato nel 1992, la prossima sarà nel 2126. A ogni passaggio
gli organizzatori
Appassionati in attesa dell’inizio della serata dedicata al fenomeno delle stelle cadenti e davanti a uno dei telescopi (Fotoservizio Benito Benevento)
LA CURIOSITà
Le segnalazioni
con Twitter
Un appassionato osserva la volta celeste sul crinale.
Swift Turtle si lascia alle spalle
piccolissimi detriti, molte volte non sono che granelli che
"investiti" dal passaggio della
Terra entrano in atmosfera, e
la ionizzano creando le caratteristiche scie luminose che
scienza o no sono sempre piene di fascino. A far da contorno alle stelle cadenti anche il
resto del cielo stellato, con il
suo spettacolo di luci, perfettamente visibile dalla Croce Arcana; uno spettacolo cui sabato sera non è mancata un'apparizione “a sorpresa”: il passaggio della Iss, la stazione spaziale internazionale, che ha inGUARDA SUL SITO
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GLI APPASSIONATI
crociato il nostro cielo. A bordo anche l'italiano Luca Parmitano, il primo connazionale a
fare la “passeggiata nello spazio” (sebbene conclusasi prematuramente a causa di un serio guasto alla tuta spaziale).
Lo spettacolo delle stelle cadenti continuerà anche nei
prossimi giorni, con il picco
previsto proprio per stanotte.
Quest'anno lo spettacolo delle
stelle cadenti viaggia anche su
twitter, grazie all'iniziativa
dell'Inaf, l'Istituto Nazionale di
Astrofisica, che ha lanciato “Un
tweet chiamato desiderio”, i
sogni in 140 caratteri.
L'esperienza di avvistare una
stella cadente diventa così ancora
più social, accomunando
appassionati e non di tutt'Italia.
Alla vista di una “lacrima di San
Lorenzo”, espresso il desiderio di
rito, lo si potrà poi condividere sul
popolare social network dal
proprio smartphone, iPad o
tablet, usando l'hashtag
#stellacadente. I desideri
espressi saranno poi visibili in
tempo reale sul sito dell'Inaf.
Unico limite non superare i 140
caratteri.
Esauritosi lo sciame delle
Perseidi, dopo Ferragosto, i tweet
raccolti saranno usati per
raccogliere alcuni dati statistici,
come i principali luoghi
d'avvistamento, orari, ma pure
per stabilire una top ten dei
migliori avvistatori; un sondaggio
su facebook permetterà invece di
determinare il desiderio espresso
più divertente.
LA SORPRESA A MARANO
L’alleanza Cavezzo-Capanno Tassoni Imbacuccati per una notte magica
Anche a Festà in tanti a sognare
■ ■ Foto di gruppo per gli esperti astrofili dell’Osservatorio Ge-
■ ■ Anche il borgo di Festà sopra le colline di Marano è diventato
miniano Montanari di Cavezzo e i gestori del rifugio Capanno
Tassoni: sono stati loro gli organizzatori della “Notte di San Lorenzo” sul crinale per inseguire le stelle cadenti. (g.f.)
■ ■ Calda e afa in pianura e in quota cielo limpido ma tutti imba-
cuccati. Chi è salito sul crinale della Croce Arcana e lo farà anche in
queste notti (stasera il picco delle Perseadi) si è dovuto coprire con
giacche a vento e maglioni per la temperatura attorno i dieci gradi
il teatro di un appuntamento annuale della “Notte di San Lorenzo”. Oltre centocinquanta gli appassionati che si sono radunati
nella frazione per osservare le lacrime di San Lorenzo.