16 Provincia GAZZETTA LUNEDÌ 12 AGOSTO 2013 » CHE SUCCESSO L’APPUNTAMENTO CON LE “LACRIME DI SAN LORENZO” La notte alla Croce Arcana ad inseguir stelle e desideri IL REPORTAGE Boom di turisti e appassionati per osservare il cielo e il fenomeno delle Perseidi In tenda, auto e sacco a pelo scrutando nei telescopi con gli astrofili di Cavezzo La Croce Arcana e le auto dei turisti saliti per la “Notte di San Lorenzo” di Andrea Minghelli ◗ FANANO Ha più di mille anni di storia, ma è sempre in grado di calamitare l'attenzione del pubblico come fosse la prima volta: è lo spettacolo della notte di San Lorenzo, che sabato sera ha portato sulla Croce Arcana tanti appassionati e curiosi per l'appuntamento ormai trentennale alla caccia delle stelle cadenti, curato dagli astrofili dell'osservatorio "Geminiano Montanari" di Cavezzo. Il ritrovo a capanno Tassoni, poi la salita fino alla vetta, e a ogni metro in più l'inquinamento luminoso delle città alle spalle sempre più fievole. Alla Croce Arcana, a 1669 metri d'altezza, si apre il palcoscenico, grande tanto quanto l'intera volta celeste, ammirabile dalla vetta quasi a 360 gradi; e mentre giù a valle si parla di strade a “bollino rosso”per i giorni del grande esodo, in vetta c'è invece il “bollino celeste”. Cielo limpido, nessuna nuvola di passaggio e la fortunata coincidenza con il calendario lunare e il nostro satellite che in questi giorni tramonta nelle prime ore della notte, sgomberando il cielo. Di scena uno spettacolo millenario ma sempre capace di tenere gli occhi incollati al cielo, di scaldare il cuore ed esprimere desi- deri a ogni avvistamento, un gioco di luci a cavallo tra scienza e credenze popolari. Le stelle cadenti coincidono con la ricorrenza del martirio di San Lorenzo, che cade appunto il 10 di agosto, tant'è vengono pure chiamate "lacrime di San Lorenzo". Secondo la credenza popolare le stelle cadenti sono appunto le lacrime del santo piante durante il martirio e lasciate vagare nel cielo fino all'anniversario della morte, giorno in cui scendono dal cielo. Per altri invece queste lacrime sarebbero invece le scintille della graticola su cui perì il santo, sebbene i più ritengano che sia stato decapitato. Le stelle cadenti di questi giorni sono note anche come Perseidi, dalla Costellazione di Perseo, a Nord-Est della volta celeste, da cui sembrano venire. Ma qual è in realtà l'origine delle stelle cadenti questi giorni? La risposta è tutta italiana e relativamente recente. A scoprire che in realtà sono i residui di una cometa fu l'astronomo italiano Virgilio Schiapparelli nel 1886, osservando la correlazione tra il fenomeno il passaggio di una cometa, la 109P, meglio nota come “Swift Turtle”. L'ultima volta che la cometa, larga circa 10 km, ha incrociato l'orbita terrestre è stato nel 1992, la prossima sarà nel 2126. A ogni passaggio gli organizzatori Appassionati in attesa dell’inizio della serata dedicata al fenomeno delle stelle cadenti e davanti a uno dei telescopi (Fotoservizio Benito Benevento) LA CURIOSITà Le segnalazioni con Twitter Un appassionato osserva la volta celeste sul crinale. Swift Turtle si lascia alle spalle piccolissimi detriti, molte volte non sono che granelli che "investiti" dal passaggio della Terra entrano in atmosfera, e la ionizzano creando le caratteristiche scie luminose che scienza o no sono sempre piene di fascino. A far da contorno alle stelle cadenti anche il resto del cielo stellato, con il suo spettacolo di luci, perfettamente visibile dalla Croce Arcana; uno spettacolo cui sabato sera non è mancata un'apparizione “a sorpresa”: il passaggio della Iss, la stazione spaziale internazionale, che ha inGUARDA SUL SITO LA FOTOGALLERIA www.gazzettadimodena.it GLI APPASSIONATI crociato il nostro cielo. A bordo anche l'italiano Luca Parmitano, il primo connazionale a fare la “passeggiata nello spazio” (sebbene conclusasi prematuramente a causa di un serio guasto alla tuta spaziale). Lo spettacolo delle stelle cadenti continuerà anche nei prossimi giorni, con il picco previsto proprio per stanotte. Quest'anno lo spettacolo delle stelle cadenti viaggia anche su twitter, grazie all'iniziativa dell'Inaf, l'Istituto Nazionale di Astrofisica, che ha lanciato “Un tweet chiamato desiderio”, i sogni in 140 caratteri. L'esperienza di avvistare una stella cadente diventa così ancora più social, accomunando appassionati e non di tutt'Italia. Alla vista di una “lacrima di San Lorenzo”, espresso il desiderio di rito, lo si potrà poi condividere sul popolare social network dal proprio smartphone, iPad o tablet, usando l'hashtag #stellacadente. I desideri espressi saranno poi visibili in tempo reale sul sito dell'Inaf. Unico limite non superare i 140 caratteri. Esauritosi lo sciame delle Perseidi, dopo Ferragosto, i tweet raccolti saranno usati per raccogliere alcuni dati statistici, come i principali luoghi d'avvistamento, orari, ma pure per stabilire una top ten dei migliori avvistatori; un sondaggio su facebook permetterà invece di determinare il desiderio espresso più divertente. LA SORPRESA A MARANO L’alleanza Cavezzo-Capanno Tassoni Imbacuccati per una notte magica Anche a Festà in tanti a sognare ■ ■ Foto di gruppo per gli esperti astrofili dell’Osservatorio Ge- ■ ■ Anche il borgo di Festà sopra le colline di Marano è diventato miniano Montanari di Cavezzo e i gestori del rifugio Capanno Tassoni: sono stati loro gli organizzatori della “Notte di San Lorenzo” sul crinale per inseguire le stelle cadenti. (g.f.) ■ ■ Calda e afa in pianura e in quota cielo limpido ma tutti imba- cuccati. Chi è salito sul crinale della Croce Arcana e lo farà anche in queste notti (stasera il picco delle Perseadi) si è dovuto coprire con giacche a vento e maglioni per la temperatura attorno i dieci gradi il teatro di un appuntamento annuale della “Notte di San Lorenzo”. Oltre centocinquanta gli appassionati che si sono radunati nella frazione per osservare le lacrime di San Lorenzo.