Lavoro ENERGIA, LAVORO E PRINCIPI DI CONSERVAZIONE • Cos’è il lavoro ? • Il lavoro è la grandezza fisica che mette in relazione spostamento e forza. Il lavoro dipende sia dalla direzione della forza sia dalla direzione dello spostamento. Prof. Crosetto Silvio 2 Esempio Definizione di lavoro Il lavoro mette in relazione forza e spostamento: Nel sistema internazionale l’unità di misura è il joule (J) , è una grandezza derivata 1J = 1N ·1m La relazione per calcolare il lavoro è: L = F · s. Se è presente un angolo α tra i due vettori allora L = F · s · cos(α) Il lavoro è una grandezza scalare Un esempio di lavoro meccanico è il lavoro che compiono un gruppo di persone che spingono un autobus. L’autobus si sposta per effetto della somma delle forze applicate da ogni singolo uomo che spinge. Prof. Crosetto Silvio 3 Lavoro motore e lavoro resistente Il lavoro compiuto da una forza può essere positivo,negativo o nullo: E’ positivo quando la forza ha lo stesso verso dello spostamento, si parla in questo caso di lavoro motore. E’ negativo quando la forza ha verso opposto rispetto allo spostamento, si parla in questo caso di lavoro resistente. E’ nullo se forza e spostamento sono perpendicolari Prof. Crosetto Silvio Prof. Crosetto Silvio 5 Prof. Crosetto Silvio 4 Lavoro compiuto da più forze Se più forze sono applicate allo stesso corpo ogni forza lavora indipendentemente dalle altre: Si calcola il lavoro eseguito da ogni singola forza, poi si sommano i vari lavori algebricamente Si trova la risultante Fr delle forze applicate al corpo e poi si calcola il lavoro della risultante Prof. Crosetto Silvio 6 1 Lavoro di una forza variabile Se si ha una forza variabile lungo lo spostamento per calcolare il lavoro si ricorre ad un metodo grafico ossia si disegna la variazione della forza in funzione dello spostamento e il lavoro è l’area sottesa alla curva che viene disegnata. Un esempio è il lavoro della forza elastica: L = F · s = ( k · s · s ) / 2 = ½ · ks2 Energia cinetica • Cos’è l’energia cinetica ? • L’energia cinetica è l’energia di un oggetto in movimento, dovuta al suo movimento Prof. Crosetto Silvio 8 7 Esempio Definizione di energia cinetica Per aumentare la velocità di un veicolo bisogna effettuare un lavoro, o spingerlo o usare il motore che compie un lavoro meccanico. Questo lavoro fa aumentare l’energia del veicolo, in particolare l’energia cinetica Prof. Crosetto Silvio 9 L’ energia cinetica è l’energia posseduta da un corpo in movimento e dipende dalla massa e dalla velocità. Nel sistema internazionale l’unità di misura è il joule (J) , è una grandezza derivata 1J = 1N ·1m La relazione per calcolare l’energia cinetica è: EC = K = ½ ·m·v2 L’energia cinetica è una grandezza scalare Prof. Crosetto Silvio 10 Forza e energia cinetica Lavoro ed energia Se la forza che agisce sul corpo è parallela alla velocità aumenta l’energia cinetica Se la forza che agisce sul corpo è perpendicolare alla velocità del corpo non cambia l’energia cinetica Se la forza che agisce sul corpo forma un angolo α con la velocità allora la componente della forza che modifica l’energia cinetica è F// = F · cos(α) , mentre la componente F= F · sen(α) modifica la direzione del veottore velocità. Il lavoro è energia in trasformazione, è una grandezza che descrive il passaggio di energia meccanica da un corpo all’altro. Presenta la stessa unità di misura dell’energia cinetica e del calore ed è una grandezza scalare Prof. Crosetto Silvio Prof. Crosetto Silvio 11 Prof. Crosetto Silvio 12 2 Il teorema dell’energia cinetica Il lavoro compiuto su un corpo fa cambiare l’energia cinetica, perchè la forza applicata modifica la velocità dell’oggetto. ½·m·vF2 - ½·m·vI2 = L Energia potenziale vF = velocità finale del corpo vI = velocità iniziale del corpo L = lavoro compiuto m = massa del corpo • Cos’è l’energia potenziale ? Prof. Crosetto Silvio • L’energia potenziale è un energia di posizione che possiede un corpo rispetto ad un particolare tipo di forza 13 L’ energia potenziale gravitazionale è data dalla forza di gravità e dipende dalla massa e da quanto il corpo è distante dal centro di gravità o dal piano di riferimento. L’energia in questo caso non è posseduta dall’oggetto ma dal sistema formato dalla Terra e dall’oggetto se l’oggetto si trova in prossimità della Terra. UG = P·h = g·m·h con g = accelrazione di gravità, m = massa, h = altezza dal piano di riferimento Un masso in equilibrio instabile se cade compie un lavoro, allora il masso possiede un’energia potenziale gravitazionale 15 Esempio Prof. Crosetto Silvio 16 Definizione di energia potenziale elastica Un altro esempio di energia potenziale è dato dal comportamento di un arco. Quando un arco è teso l’arco può cedere energia facendo partire una freccia. In questo caso l’energia accumulata dall’arco viene acquistata dalla freccia. Si parla di energia potenziale elastica Prof. Crosetto Silvio Prof. Crosetto Silvio Definizione di energia potenziale gravitazionale Esempio Prof. Crosetto Silvio 14 L’ energia potenziale elastica accumulata da una molla equivale al lavoro svolto dalla molla per ritornare nella posizione di equilibrio. L’energia potenziale si ottiene tutte le volte che si sposta la molla dalla sua posizione di riposo. UE = ½·k·s2 con k = costante elastica della molla, s = spostamento della molla dalla sua posizione di riposo 17 Prof. Crosetto Silvio 18 3 Forze conservative Una forza è conservativa se la sua energia potenziale si trasforma interamente in lavoro FORZE CONSERVATIVE Forza peso, forza elastica FORZE NON CONSERVATIVE Forze di attrito Prof. Crosetto Silvio • Cosa si intende per energia meccanica ? • L’energia meccanica è l’insieme di energia cinetica e energia potenziale 19 Esempio Prof. Crosetto Silvio L’ energia meccanica corrisponde alla somma dell’energia cinetica posseduta da un corpo e della sua energia potenziale. Em = EC + EP Em = energia meccanica del corpo EC = energia cinetica del corpo EP = energia potenziale del corpo 21 Prof. Crosetto Silvio 22 Esempio Conservazione dell’energia meccanica quando si spegne il motore, un auto in movimento rallenta poco alla volta per effetto della forza di attrito dei pneumatici, l’energia meccanica dell’auto si trasforma in calore dei pneumatici per effetto della forza di attrito In presenza di sole forze conservative l’energia meccanica di un sistema si conserva Esempio: la forza peso in assenza di attriti. Se un corpo si muove da A a B si osserva che LAB = P· ( hB – hA ) = gmhB – gmhA = EPB – EPA inoltre LAB = ECB – ECA allora ECB – ECA = EPB – EPA ossia ECB + EPB = ECA + EPA ossia EmA = EmB Prof. Crosetto Silvio 20 Definizione di energia meccanica Un esempio di trasformazione di energia potenziale in energia cinetica viene dato da un tuffatore. Prima del tuffo possiede energia potenziale gravitazionale che durante il tuffo si trasforma in energia cinetica. L’energia meccanica totale però rimane costante Prof. Crosetto Silvio Energia meccanica 23 Prof. Crosetto Silvio 24 4 Effetto della forza di attrito Una forza di attrito fa diminuire l’energia meccanica del sistema se compie un lavoro negativo ossia si oppone al movimento del corpo. La diminuzione di energia meccanica produce un aumento di temperatura dei corpi che sono posti a contatto: LATTRITO = EmB - EmA Prof. Crosetto Silvio 25 Prof. Crosetto Silvio 26 La quantità di moto è proporzionale alla velocità e alla massa: Si calcola con la relazione: p = m·v Nel sistema internazionale ha unità di misura: Kg · (m/s) E’ una grandezza vettoriale con lo stesso verso e la stessa direzione della velocità • Cos’è la quantità di moto ? • La quantità di moto è una grandezza che tiene conto dell’effetto prodotto da un corpo in movimento Prof. Crosetto Silvio Variazione della quantità di moto Le forze provocano variazioni della quantità di moto perché fanno variare la velocità dei corpi. La variazione della quantità di moto applicata ad un corpo si chiama impulso: Impulso: ∆p = Fris ⋅ ∆t Prof. Crosetto Silvio In una trasformazione da energia meccanica in termica l’energia meccanica che scompare si trasforma in energia termica, quindi l’energia può cambiare ma non può essere ne’creata ne’distrutta. ∆Em + ∆Et = 0 ∆Em = differenza di energia meccanica ∆Et = differenza di energia termica Definizione della quantità di moto Quantità di moto 27 Generalizzazione del principio di conservazione Prof. Crosetto Silvio 28 Conservazione della quantità di moto Per un sistema isolato vale il principio di conservazione della quantità di moto, un sistema isolato è formato da corpi in movimento. Se su un sistema non agiscono forze esterne il sistema può evolvere da uno stato iniziale a uno finale ma la quantità di moto resta costante 29 Prof. Crosetto Silvio 30 5 Urto tra due corpi Urto tra due corpi Quando un corpo urta un secondo corpo e i due corpi rimangono attaccati è possibile, se non intervengono forze esterne, calcolare la velocità finale dei due carrelli attacati usando la conservazione della quantità di moto: Prima dell’urto: pi = m1 ⋅vi + 0 Dopo l’urto: pf = (m1 + m2 )⋅vf Conservazione della quantità di moto: pi = pf → vf = [ m1 / (m1 + m2 ) ] ⋅vi Prof. Crosetto Silvio 31 Urti elastici e anaelastici URTI ANAELASTICI Urti nei quali si conserva l’energia cinetica Urti nei quali non si conserva l’energia cinetica Prof. Crosetto Silvio 32 Esempio Durante un urto se non intervengono forze esterne si conserva la quantità di moto ma non sempre si conserva l’energia cinetica URTI ELASTICI Prof. Crosetto Silvio 33 Un esempio di urto anaelastico è l’urto tra due automobili, l’energia cinetica dell’urto si trasforma in calore , in deformazione dei veicoli e in rumore 34 Prof. Crosetto Silvio Esempio Momento di inerzia Un esempio di urto elastico è l’urto tra due palle di biliardo durante il gioco, non è perfettamente elastico ma è una buona approssimazione Prof. Crosetto Silvio • Cos’è il momento di inerzia ? • Il momento di inerzia è una grandezza che rappresenta la resistenza al moto di rotazione 35 36 Prof. Crosetto Silvio 6 Definizione dell’accelerazione angolare La velocità angolare corrisponde ad una variazione dell’angolo percorso da un corpo in movimento lungo una circonferenza nell’unità di tempo: ω = ∆θ / ∆t L’accelerazione angolare corrisponde alla variazione della velocità angolare nell’unità di tempo: α = ∆w / ∆t L’accelerazione tangenziale del corpo è legata all’accelerazione angolare secondo la relazione: at = α ⋅r Prof. Crosetto Silvio 37 Momento di inerzia di un corpo rigido Per il secondo principio della dinamica F = m ⋅ at Il momento meccanico associato alla forza è: M = r ⋅ F = r ⋅ m ⋅ at M = r ⋅ m ⋅ r ⋅ α = m ⋅ r2 ⋅ α Il momento di inerzia corrisponde al prodotto: I = m ⋅ r2 Se al posto di un punto materiale si ottiene un insieme di punti di masse: m1 , m2 , …. Il momento di inerzia totale è dato dalla somma algebrica dei momenti di inerzia delle singole masse: I = m1⋅r12 + m2⋅r22 + …. Prof. Crosetto Silvio 38 Definizione del momento angolare Un corpo rigido può essere considerato come un insieme di masse poste a viarie distanze dall’asse di rotazione. Il momento di inerzia totale del disco è pari alla somma dei vari momenti di inerzia Prof. Crosetto Silvio Definizione del momento di inerzia Il prodotto di momento di inerzia e velocità angolare si chiama momento angolare: Ma = I ⋅ ω La rapidità con cui varia il momento angolare di un corpo è uguale al momento risultante delle forze esterne che agiscono sul corpo stesso: Mris = ∆Ma / ∆t 39 Prof. Crosetto Silvio 40 Conservazione del momento angolare Il momento angolare di un corpo che ruota rimane costante se il momento risultante delle forze che agiscono su di esso è nullo Tutte le grandezze angolari sono vettori: VELOCITA’ ANGOLARE,ACCELERAZIONE ANGOLARE,MOMENTO ANGOLARE Prof. Crosetto Silvio 41 7