Impedenza Complessa • Riprendiamo il circuito RC: R ⎛ 1 1 io e j φ = ⎜⎜ R + jω C jω C ⎝ ⎞ jφ ⎟⎟ io e ⎠ C r r r ZC r r Vin = VC = ZC + Z R trucco: C Vo V 0.63Vo τ=RC jω C +R r Vin = r 1 Vin 1 + Rj ω C r r r ZR r Vin = VR = r ZC + Z R r R Rj ω C r Vin = Vin R Rj ω C + 1 + jω C 1 r VC = V oC r 1 V in 1 + j ω RC V oin = 2 1 + (ωτ ) ϕ = arctan (− ωτ r VR = V oR = • • • • ) 1 + (τω )2 ϕ = arctan (1 / ωτ Carica e scarica di un condensatore. Uso dell’ oscilloscopio. Studio dei circuiti RC e CR. Avrete a disposizione: – – – – – – – j ω RC r V in 1 + j ω RC τω V oin ) VC (t ) = Vo (1 − e Vo 1 L’ esperienza del 17 Aprile 2013 Condensatori Resistenze Cronometro Multimetro digitale Cavi di collegamento Oscilloscopio National a 2 canali Generatore di segnali alternati (sinusoidali, quadri etc.) Carica di un condensatore R1 1 jω C • Se vogliamo la tensione ai capi della resistenza, useremo lo stesso I circuiti RC e CR come filtri • Invece quando si prende l’ uscita ai capi della resistenza, il circuito CR si comporta come filtro passa alto: r 1 ZC = jωC • Se vogliamo la tensione ai capi del condensatore, ci ricorderemo ancora una volta del partitore e lo scriveremo per le impedenze: • Quindi la variabile complessa che rappresenta la corrente e’ proporzionale alla variabile complessa che rappresenta la tensione; la costante di proporzionalita’ e’ un numero complesso, detto “impedenza del circuito”. ⎛ 1 ⎞ ⎟ Z = ⎜⎜ R + jωC ⎟⎠ ⎝ • In questo caso, l’ impedenza del circuito e’ la somma delle impedenze di R e di C, perche’ sono in serie. • Quindi quando si prende l’ uscita ai capi del condensatore, il circuito RC si comporta come filtro passa basso: r ZR = R r rr V =Z I Vin V in ( t ) − RI − V C = 0 V o = Ri o e j φ + Impedenza Complessa • Legge di Ohm generalizzata: Carica di un condensatore −t /τ VC (t ) = Vo (1 − e −t / τ ) ) τ = R1C • Esempio: con R = 30 MΩ C = 2.2 μF si ha τ = 66 s Vc • Con questa costante di tempo si puo’ comodamente misurare Vc con il multimetro digitale, campionando la curva ogni 5-10 s, e confrontare con l’ andamento teorico 3τ t τ = R1C R1 Vo C Vo Vc • Ma se si fa davvero, si trova il seguente risultato : V • Perche’ ? 0.63Vo τ=RC 3τ t Carica di un condensatore Carica di un condensatore VC (t ) = Vo (1 − e −t /τ VC (t ) = Vo (1 − e −t / τ ) ) τ = R1C R1 τ = R1C R1 Vo Vo C Vo • Ma se si fa davvero, si trova il seguente risultato : Vc C • Siccome nel multimetro, usato come voltmetro, R2 scorre una piccola corrente, esso e’ equivalente ad una resistenza R2 posta in parallelo al condensatore. • La soluzione Vc(t) non vale piu’. Vc V 0.63Vo τ=RC 3τ t • Perche’ ? • Il multimetro perturba la misura ! Carica di un condensatore ⎧Vo = VC + R1i1 ⎪ V =Ri 2 2 ⎪ C ⎨ Q = V ⎪ C C ⎪ i =i +i ⎩ 1 2 C ⎧Vo = VC + R1i1 ⎪ V =Ri 2 2 ⎪ C ⎨ dV C iC = ⎪ dt C ⎪ i =i +i ⎩ 1 2 C R1 Carica di un condensatore i1 Vo i2 C iC R2 Vc dV C 1 V VC = o + dt CR P CR1 dV C 1 ⎛ 1 1 ⎞ V ⎟VC = o + ⎜⎜ + dt C ⎝ R1 R2 ⎟⎠ CR1 Carica di un condensatore R1 = C Vc R2 R1 R1 Vo = Vo R2 Per il Teorema di Thevenin, il circuito riquadrato e’ equivalente ad un generatore ideale di tensione con in serie una resistenza. i1 Vo i2 C iC R2 Vc Ma c’e’ un metodo molto piu’ semplice ! dV C 1 V VC = o + dt CR P CR1 Carica di un condensatore R1 Vo ⎧Vo = VC + R1i1 ⎪ V =Ri 2 2 ⎪ C ⎨ dV C iC = ⎪ C dt ⎪ i =i +i ⎩ 1 2 C dV C i2 − i1 1 V o − VC 1 VC = = − dt C C R1 C R2 dV C i1 − i2 1 V o − VC 1 VC = = − dt C C R1 C R2 dV C 1 ⎛ 1 1 ⎞ V ⎟VC = o + ⎜⎜ + dt C ⎝ R1 R2 ⎟⎠ CR1 ⎧Vo = VC + R1i1 ⎪ V =Ri 2 2 ⎪ C Q ⎨ V = ⎪ C C ⎪ i =i +i ⎩ 1 2 C C Vc R2 RE VE C C Vc Per il Teorema di Thevenin, il circuito riquadrato e’ equivalente ad un generatore ideale di tensione con in serie una resistenza con: Vc RE = R1 R 2 R1 + R 2 V E = Vo R2 R1 + R 2 Carica di un condensatore RE = RE VE = Vo VE R2 R1 + R2 Vc V C (t ) = V o τ = RE C τ = Vo • Circuito da studiare: • Ci interessa studiare Vout (segnale in uscita) al variare di Vin (segnale in ingresso). • Ad esempio se Vin e’ sinusoidale, Vout sara’ anch’esso sinusoidale, con la stessa frequenza ma con ampiezza e fase date dalle relazioni -1 (Vo-Vc)/Vo 10 Vc/Vo -2 10 0.2 r VR = -3 10 0.1 0.0 V oR = -4 0 200 400 t(s) 600 800 1000 10 0 100 R2 R1 + R 2 τ=RC 0 0.3 V Vo Vo 10 0.4 Vc R2 (1 − e − t / τ ) R1 + R 2 Pendenza = -1/RPC R1=30 MΩ R2=10MΩ C=2.2 μF R1 R 2 C R1 + R 2 τ = C R2 R1 R 2 C R1 + R 2 0.5 R2 (1 − e − t / τ ) R1 + R 2 V C (t ) = V o R1 Ma ora il circuito e’ proprio uguale al circuito ideale della carica di un condensatore, del quale abbiamo gia’ la soluzione: C VC (t ) = VE (1 − e − t / τ ) Carica di un condensatore R1 R2 R1 + R2 200 300 t (s) 400 500 r j ω RC V in 1 + j ω RC τω V oin 1 + (τω ) 3τ t Misure sul circuito CR C Vin R Vout 2 ϕ = arctan (1 / ωτ ) • E quindi ci interessa costruire una tabella di VoRt/Voin e φ in funzione di f=ω/2π. • In pratica: si monta il circuito CR sulla basetta e si collega al generatore di Vin ed ai due canali dell’ oscilloscopio per misurare sia Vin (su CH1) che Vout (su CH2). Misure sul circuito CR C GEN CH1 • Problemi pratici: • Le connessioni ai BNC vanno fatte con cavetti BNC-coccodrillo. Il rosso e’ connesso al centrale, il nero allo schermo. Misure sul circuito CR C GEN CH1 CH2 CH2 R Generatore di segnali Basetta R Oscilloscopio Generatore di segnali Basetta Oscilloscopio • Problemi pratici: • Le connessioni ai BNC vanno fatte con cavetti BNC-coccodrillo. Il rosso e’ connesso al centrale, il nero allo schermo. CH1 CH2 Oscilloscopio C GEN R Generatore di segnali VoC Vo Misure sul circuito CR Circuito RC: Filtro passa basso: r VC = Vo / 2 0 Oscilloscopio Basetta 0 1 2 3 4 5 6 0 0 1 2 3 4 5 6 φ ωRC V oC −π/4 −π/2 ωRC r 1 V in 1 + j ω RC V oin = 2 1 + (ωτ ) ϕ = arctan (− ωτ r VR = 0 π/2 π/4 ) Circuito CR: Filtro passa alto : Vo 0 φ 0 0 1 1 2 2 3 3 4 4 5 5 6 6 ωRC ωRC V oR = j ω RC r V in 1 + j ω RC τω V oin 1 + (τω )2 ϕ = arctan (1 / ωτ ) Misure da fare: • Per ciascun circuito (sia CR che RC): • Visualizzando Vout e Vin in funzione del tempo (ricordarsi di azzerare le due tracce sulla meta’ dello schermo mettendo a GND i due ingressi) si costruisce una tabella di f, Vout, Vin, Δt. Da queste misure si ricavano le altre due colonne per A(f)= Vout/Vin e Δφ(f)=2π Δt/T che vanno graficate. Vin • La connessione tra Misure sul circuito CR la GND del CH1 e la GND del CH2 (cioe’ tra gli schermi dei connettori BNC di ingresso) e’ gia’ C presente all’ interno GEN CH1 dell’ oscilloscopio. CH2 • Ci si deve ricordare di questo quando si R costruisce un qualsiasi circuito: la connessione di GND deve essere fatta sempre con questo Generatore Basetta Oscilloscopio punto. di segnali Vout • La prima cosa da fare e’ stimare fo dai valori di R e C. Consiglio una frequenza di taglio (il generatore lavora in frequenza f) fo=ωo/2π dell’ ordine di 1000 Hz o piu’. • Qui ωo e’ tale da rendere la risposta Vout/Vin=1/sqrt(2), quindi ωo=1/τ=1/RC e fo=1/(2πRC) • Esempio: R=10kΩ, C=10nF, fo=1.6kHz • Si deve poi fare una scansione veloce da 0.1fo a 10fo , in modo da vedere se c’e’ davvero un taglio (passa alto o passa basso rispettivamente) nell’ ampiezza del segnale di uscita (quella d’ ingresso deve rimanere costante). • Se non c’e’, il circuito non e’ stato montato bene, e quindi non si deve cominciare a fare le misure ! • Se succede quello che ci si aspetta, si procede alle misure. • Visualizzando Vout in funzione di Vin (ricordarsi di centrare il puntino luminoso mettendo a GND i due ingressi all’ inizio) si costruisce una tabella di f, a, b. Si ricava poi sinΔφ(f)=a/b=c/d e si grafica. b a c t d Δt • Dai grafici si ricava il valore della frequenza di taglio. sinΔφ(f)=a/b=c/d